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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Roma
Messaggi: 589
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Riflessioni sul razzismo
La discriminazione prende sempre spunto da luoghi comuni. Fin da ragazzino sai che alcuni esseri umani sono "negri", "gialli", "finocchi", "mongoloidi", "zingari". E pensi siano peggiori di te, che sei bianco, occidentale, eterosessuale e perfettamente sano. Anche un po' "ariano", a volte.
Quei vomitevoli cliche ci echeggiano nelle zucche, spesso vuote, fino a diventare consuetudine. E una volta adulto, se la tua intelligenza è sufficientemente scarsa, se la tua cultura riguarda principalmente il calcio, la figa, le armi, se la tua massima aspirazione è montare pedali da rally nella tua automobilina "modificata" e se il discorso più elevato che sia mai stato fatto in famiglia riguardava una macchia di umido sul soffitto della cucina, puoi finalmente mettere in pratica ciò che hai imparato. Puoi manifestare contro i gay, specificando che non hai nulla contro di loro ma che dovrebbero evitare di baciarsi in pubblico perchè sono contronatura; puoi disapprovare l'immigrazione cinese, razza portatrice di sars, di kung-fu e di riso (anzi, "liso") avariato; puoi odiare a morte i neri, colpevoli di rubare ottimi lavori (raccoglitore di pomodori, carpentiere, torcia umana) a noi fierissimi nativi dello stivale; puoi aprire un thread e dire che tutti i nomadi sono ladri, sicuro che la tua affermazione verrà sostenuta da autentiche testimonianze di gente che "conosce un tizio a cui hanno detto che l'amica di un altro tizio è stata rapinata dagli zingari". Insomma, con un sano allenamento, puoi diventare razzista e trarne anche alcune soddisfazioni. Ma chi ti ha preparato ad esserlo? La famiglia, prima di tutto. Papà e mamma sono responsabili, perchè pensano quelle cose o perchè non hanno impedito che tu le pensassi. Poi la scuola, certo. La scuola che pretende il crocifisso in classe non per ricordare a te che Cristo era un umile falegname (e forse nemmeno bianco, a leggere certi passi della bibbia) che predicava l'amore per tutti, ma piuttosto per ricordare a chi non è cattolico che qui da noi "Vaticano Rulez!". Hai le spalle al muro. E cresci, ti alleni, il tuo razzismo inizia ad essere una questione seria. Nato da luoghi comuni (quindi oggettivamente falsi, srumentali), inizia a farsi sentire quotidianamente mutando i tuoi comportamenti, pilotando le tue scelte sociali, politiche e umane, filtrando e selezionando le tue amicizie. E come un cancro ti divora, lasciandoti solo e fesso. Io non ho figli ma spero di averne, un giorno. E oggi, circa venti minuti fa, mentre ero seduto sulla tazza, ho pensato a questo ed ho notato un numero di Topolino sepolto sotto la pila di giornali che ho in bagno. L'ho preso, sorridendo e pensando che un tempo leggevo quel fumetto e che forse in futuro sarà mio figlio a leggerlo. Ho sfogliato alcune pagine, ricordando quanto fosse "sicuro" Topolino, non potendo contenere nulla di nocivo per un bambino. Anzi, un fumetto simile trasmette valori giusti come l'onestà, l'altruismo, la comprensione. E ad un certo punto, a pagina 97 del numero 1700 del 6 giugno '88, vedo la pubblicità dei Masters (i pupazzetti culturisti prodotti dalla Mattel) e rabbrividisco. ![]() "Moretto"? "Limone"? Ma cosa cazzo ci fa una pubblicità del genere in un fumetto per bambini? Come gli è venuto in mente di usare due luoghi comuni così ridicoli (ma pericolosi, come ho spiegato prima)? Mi si è aperto un mondo. Ho capito che la famiglia e la scuola sono stadii già avanzati della terapia del razzismo. Il primo semino lo pianta direttamente la Mattel, che ai bambini si rivolge, spalla a spalla con Topolino (che nei bambini ha i suoi numerosissimi ed unici lettori). Praticamente un assedio che inizia fin dalla più tenera età. Ho capito che sono fortunato ad essere come sono, avendo subìto tutto questo lungo trattamento ed essendone uscito indenne, come ho capito che sono dei miserabili da compatire e scappellottare quegli individui che non hanno avuto la forza di liberarsi dal giogo dei luoghi comuni e che ora vivono di essi come fossero certezze cui far affidamento. Dobbiamo provare pietà per il razzista, pollo che si è fatto abbindolare da chi lo tiene buono dangoli una bandiera (quella della sua razza, come fosse una squadra di calcio) da sventolare contro le altre. Dobbiamo riportare il razzista sulla retta via, a suon di esperienza, comprensione e scappellotti. Saluti, CappelloPower
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#2 |
Bannato
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 49
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In passato c'era veramente poca attenzione a questi temi che, nel bene o nel male, avrebbero "forgiato" le future classi dirigenti..
![]() Vogliamo parlare di "Calimero piccolo e nero"?!?!? ![]() E comunque:"...sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano fra l'asfalto e i pargoli.. medi come i ceti cui appartengono, terra terra come i missili cui assomigliano..." |
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#3 |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
Messaggi: 5126
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Interessante l'analisi della genesi del razzismo. In effetti si potrebbero portare alcuni esempi lampanti.
Appare ovvio che la cultura, l'insegnamento che ci è stato impartito alla fine può essere corresponsabile di atteggiamenti che avremo da adulti. Il politically correct, ipocrita fin che si vuole, qualcosa ha introdotto. Oggi c'è molto più controllo. Ad esempio film come Jesus Christ Superstar sarebbero girati in modo diverso. Giuda, in quel film, è uno dei pochissimi di colore. Tuti gli "eroi" dei telefilms della nostra infanzia e non solo al 99% sono BIANCHI. Starski e Hutch (il capo era di colore ma è descritto come burbero), Baretta, il Tenente Colombo, i protagonisti di X-Files ecc ecc. Miami Vice è una delle eccezioni. A-team: Mister T, massa di muscoli, buono ma non un genio. Portà sembrare ridicolo, ma sono cose che fanno riflettere col senno di poi. Lo stesso Alladin era un ladro. Come a dire che un arabo può ANCHE, volendo, essere buono. Con questo non ne faccio un dramma, molta gente è in grado di giudicare con la propria testa cosa è giusto e cosa è sbagliato. Però di certo un "intortamento" alla base in qualche modo c'è. |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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quella pubblicità è vecchia di 20 anni .
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Chicago, IL (USA)
Messaggi: 2724
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Mi trovi daccordo, i luoghi comuni sono un cancro del nostro mondo, e purtroppo non c'é veramente verso di far cambiare idea alla gente che é venuta su con queste idee, talmente sono radicate nei loro cervelli.
L'unica cosa da fare é crescere i nostri figli cercando di "schermarli" da queste cose, anche se farlo al 100% é pressoché impossibile
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Senza lilleri e un si lallera |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
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la gente per me matura veramente quando capisce che NON BISOGNA MAI GENERALIZZARE, anche se è comodo farlo. Ogni persona è diversa, e solo uscendo dagli stereotipi si possono fare nuove conoscenze e crescere un poco culturalmente.
un mio amico è serbo, e quando me l'ha detto la prima volta non ho fatto una piega.. se ne è stupito, mi ha detto che di solito la gente reagisce male quando lo dice. un cameriere di un ristorante greco piuttosto conosciuto, un ragazzo in gamba e simpatico, è albanese. Di solito deve nasconderlo. infine... non potrò mai dimenticare gli sguardi di disprezzo e gli insulti che mi sono pigliato quando stavo assieme ad una bellissima ragazza nera, un pò di anni fa... figlia di un americano, militare alla base nato di aviano. Però per tutti era solo una puttana di colore.. |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
Messaggi: 2908
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Il vero problema sono i mezzi di trasmissione (disinformazione) che fanno ben + danni dei Master, tanto per dirne una qualche giorno fa una "signora" a Padova in un bar del centro storico: "E' vero io lo dico sempre ai miei figli state attenti ai cani e ai neri quando andate per strada che oggigiorno sono il pericolo numero 1"
![]() ![]() Comunque ottima la tua analisi della genesi del razzismo, ma è tutta farina del tuo sacco? Saluti.
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<<La Verità non richiede fede.>> |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Roma
Messaggi: 589
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Quote:
Saluti, CappelloPower
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Napoli @Fuorigrotta
Messaggi: 1961
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Mi piace come la pensi.
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Quote:
Le parole di CappelloPower sono politicamente corrette, propongono obiettivi positivi, denunciano problemi condivisibili. Ma tra le righe, ci si legge una tensione quasi innaturale ad individuare e marchiare i buoni e i cattivi. A separarli. Ad alzare un muro. E il criterio per capire da che parte stai del muro, è se la pensi o meno come lui. La pubblicità su Topolino è solo un espediente, è la mano destra che CappelloPower porge sorridente a chi non la pensa come lui, per distrarlo. Mentre con la sinistra lo battezza disumano, subumano, scarto culturale della nostra società. Per comprendere la vera natura del messaggio, bisogna leggerlo tutto fino in fondo. Andare a prendere la ripetizione dell'idea di scappellotto. Scappellottare, verbo, e scappellotto, sostantivo. E' il programma culturale e ideologico veicolato nel messaggio. E' questa la medicina che CappelloPower vorrebbe somministrare, a chi non la pensa come lui. Vengono i brividi, pensando che se CappelloPower arrivasse ad avere un briciolo di potere, quella medicina la somministrerebbe in dosi massicce. Ma non temete. Chi la pensa così, ora e sempre sarà Comandante In Capo del suo piccolo orticello. Ma ha troppo disprezzo per i suoi simili per accettare di essere maggioranza, e sostituire al diritto di sproloquiare sul nulla il dovere di fare bene le cose. Dasvidania, SaMu Ultima modifica di SaMu : 20-10-2003 alle 23:08. |
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#11 | |
Bannato
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 49
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Quote:
Le idee che ha riportato Cappello sono sincere e oneste, non ci vedrei la malafede che ci vedi tu. Oltretutto fanno innegabilmente riferimento a situazioni e contesti veri e reali, non puoi smontarli con la retorica e cercando di far passare per mostro colui che mostro non è. Non hai toccato sfiorato neppure ad un anno luce di distanza l'argomento. |
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#12 | |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma Status:Coglione
Messaggi: 134
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Eppure hai descritto bene l'operazione di SaMu, mirata non al controbattere, ma a spostare il punto focale. Con grande abilità e forte di un Ego notevole. Ma probabilmente anche il mio giudizio è un pregiudizio, trovandomi ideologicamente più vicino a Cappello. Ah, a proposito: forse la pubblicità della Mattel su Topolino non è proprio casuale, visto che spesso la WD si appoggia per operazioni di marketing con aziende discusse e discutibili come McDonald's e Nestlè. E qui aggiungo altra paglia sul fuoco...
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La mia firma aveva un senso quando la maggior parte dei miei post erano nelle sezioni OT. Ora ne dovrei pensare un'altra. Comunque me la sono messa da una parte con la speranza di poterla ripristinare... |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
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io sinceramente sono rimasto un pò sbigottito dalla tua risposta, sarà perchè tra le righe non sono abituato a leggere e preferisco le cose dette nero su bianco. |
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 634
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condivido questa analisi, il resto del messaggio cela forse risvolti di altre discussioni fra samu e Cappello che non conosco per cui..boh (anche se un po fra le righe qualcosa si legge, ma non è chiaro come il primoparagrafo) CappelloPower, a me il tuo messaggio è sembrato estremamente...razzista.....ti esprimi in maniera molto categorica suddividendo nettamente le persone in categorie distine...buoni e cattivi appunto come dice SaMu
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Però, va forte quest'auto! |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Lazio Età: 52 ex mod
Messaggi: 9300
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![]() Anche a scuola non mi pare che i docenti insegnino il razzismo (a prescindere dal discorso sull'ora di religione o sulla presenza nelle aule del crocefisso, che per molti se c'è o no, e' lo stesso o quasi; mi pare un elemento di importanza marginale). Semmai indicherei come cause attuali del razzismo gli stadi calcistici, la televisione, certi intellettuali irresponsabili, le lobby economiche e certe associazioni politiche estremiste, sia a sinistra che a destra. Su Disney e Mattell CappelloPower e Fratello Cadfael ritengo abbiano ragione. "Niente neri ed ebrei nell'allegra famiglia Disney" (peraltro Walt Disney era di origine messicana, quindi tutt'altro che WASP); almeno fino ad alcuni anni fa era così, non so oggi. Aggiungo che, razzismo o no, ritengo comunque i fumetti Disney diseducativi, con tutti gli errori di lingua italiana e tutte quelle esclamazioni assurde (Gulp, Gasp ecc) che ci sono.
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Guida CDR - SACD/DVD-A links - Pal,Secam, Ntsc - Fonts - Radio online - Jazz -Soul&Funky - siti traduzioni lingue non rispondo a msg privati sui monitor Ultima modifica di Adric : 20-10-2003 alle 23:44. |
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: Montesilvano (PE)
Messaggi: 1045
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Pace e Bene ![]() |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Roma
Messaggi: 589
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SaMu, ma perchè un thread che potrebbe divenire un interessante spunto alla discussione deve venir subito tramutato in un attacco personale? Sono deluso dal fatto che pur di non commentare le mie riflessioni (sbagliate o giuste che siano) tu debba giocare con il loro significato. Ma se questo è il tuo contributo alla discussione, affari tuoi.
Per quanto riguarda l'osservazione di StefAno Giammarco, non posso che respingerla perchè a mio avviso sbagliata. Io ritengo quella dei razzisti una categoria da raddrizzare prima che prenda il sopravvento e non ho problemi a dirlo. Non chiedo mica di "uccidere gli assassini" come accade in certi thread sulla pena di morte. Mi limito ad essere in un certo senso "razzista con i razzisti", perchè non tollero certi comportameti. Se tu vivessi qui a Roma capiresti a cosa mi riferisco; i muri della mia città sono un continuo di scritte antisemite ed in generale razziste, intimidatorie, volgari, quelle si retoriche. E io non l'accetto. Chiedendomi da dove nascesse un così incontenibile odio razziale, ho scoperto che risale a ciò che vediamo sin da piccoli - i luoghi comuni - e crediamo sia normale: quella pubblicità su Topolino è solo uno dei tanti espedienti per provarlo. Non ci vedo nulla di male a voler tracciare una linea tra "buoni" e "cattivi" per ciò che riguarda il razzismo: se c'è chi liberamente può dirsi fiero di essere bianco (o viola, grigio, qualunque sfumatura vogliamo dare al razzismo), io sono ben fiero di non esserne fiero. Non mi interessano religioni, colori e tendenze sessuali, io un essere umano lo giudico in base alla sua personalità e ai suoi valori. Potrò essere fiero di questa mia visione delle cose o devo addirittura vergognarmene? Per ciò che riguarda la storia del crosifisso, ritengo alcuni sostenitori del crocefisso nelle scuole "ultrà" della religione, del tutto estranei al significato che io credo abbia la fede. Ci vedo solo la voglia di mostrare un feticcio a chi crede in un altra religione, tutto qua. Se poi per altri (e per te, direi) non è così, i miei auguri. Rimango dell'idea che non sia un messaggio di uguaglianza, accoglienza e voglia di integrazione. Forse è altro, ma di certo non questo. E come i già citati luoghi comuni, un gesto simile aumenta in certe menti il livello di intolleranza, fa credere che la diversità sia un elemento destabilizzante e pericoloso. Riflessione: non è la prima volta che, nel difendere posizioni antirazziste, vengo definito a mia volta razzista. E' un trucchetto un po' vecchio ma su certe persone fa ancora colpo, tuttavia mi sarei aspettato da certi interlocutori qualcosa di più che una frettolosa spulciatina nel "Manuale delle non-risposte". Saluti, CappelloPower
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Roma
Messaggi: 3295
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Io invece non trovo nelle parole di CappelloPower l'intenzione di descrivere la genesi del razzismo, ma una riflessione su come tante piccole banalità possano distorcere le nostre sensazioni.
Condivido la repulsione verso chi odia il diverso, chi ne ha paura lo compatisco.
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..soltanto quando è abbastanza buio si riescono a vedere le stelle.. |
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#19 | |||
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Roma
Messaggi: 589
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Saluti, CappelloPower
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19994
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Io penso che la diversità fra popoli , etnie , culture e religioni , sia solo una fonte di arrichimento per tutti.
Storicamente , le grandi innovazioni culturali ( e non solo... ) sono avvenute proprio quando popoli diversi sono venuti a contatto fra loro. Così come è storicamente accertato che l'autarchia non porta che ad un insuccesso , alla lunga... Allora , il problema , imho , non sta nel dire io sono diverso da un albanese , piuttosto che da un cinese o un islandese. Come forma mentis , come legame con l'ambiente in cui son cresciuto , io mi ci sento diverso. Il problema è quando una diversità non viene più concepita in quanto tale , ma come indice di superiorità. Io bianco italiano cattolico ( ipotesi... ) , sono diverso e SUPERIORE al ragazzo del burundi. Un'assimilazione di tutte le differenze mondiali ( una globalizzazione dell'umanità insomma ) , io la vedo deleteria. Secondo me l'umanità ci perderebbe molto ( in fondo il mondo è bello perchè vario... ). Invece bisogna combattere il razzismo non come ideologia che codifica la diversità etnica , ma come germe ideologico che autorizza una etnia a sentirsi superiore alle altre. PS etnia in senso lato , quindi comprendente determinate caratteristiche culturali , religiose ecc ecc Ciaozzz
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