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[NEWS] Anoressia, giro di vite in Parlamento?
lunedì 21 febbraio 2011
Roma - Un'offensiva bipartisan, condotta in Parlamento dai rappresentanti delle principali fazioni politiche del Belpaese. Una proposta di legge volta ad introdurre un nuovo articolo - il 580 bis - nel codice penale, a prevedere il reato di "istigazione a pratiche alimentari che possono condurre all'anoressia o alla bulimia". Al centro della proposta sono finiti quei siti noti come pro-ana, gestiti online per la celebrazione di corpi eccessivamente filiformi e in generale di uno stile di vita alimentare a bassissimo contenuto calorico. Un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale, fino a 300mila spazi web aperti solo in Italia. Stando alla proposta presentata in Parlamento, l'articolo 580 bis introdurrebbe un reato punibile con un anno di carcere e una sanzione fino a 50mila euro. Qualora venisse coinvolto un minore di 14 anni, sia la pena detentiva che quella pecuniaria verrebbero raddoppiate. Se poi l'istigazione all'anoressia o alla bulimia dovesse portare alla morte di un minore, il reato prevederebbe fino a 3 anni di carcere e 150mila euro di multa. Nessun dettaglio relativo alle modalità con cui si dimostrerà che un minore sia giunto al decesso per colpa di un sito pro-ana. Mauro Vecchiolunedì 21 febbraio 2011 di Mauro Vecchio Commenti (29) Anoressia, giro di vite in Parlamento? Presentata una proposta bipartisan per colpire i gestori dei cosiddetti siti pro-ana. Chi inneggerà ai disturbi alimentari verrà punito con il carcere. Pene triplicate in caso di decesso di un minore Roma - Un'offensiva bipartisan, condotta in Parlamento dai rappresentanti delle principali fazioni politiche del Belpaese. Una proposta di legge volta ad introdurre un nuovo articolo - il 580 bis - nel codice penale, a prevedere il reato di "istigazione a pratiche alimentari che possono condurre all'anoressia o alla bulimia". Al centro della proposta sono finiti quei siti noti come pro-ana, gestiti online per la celebrazione di corpi eccessivamente filiformi e in generale di uno stile di vita alimentare a bassissimo contenuto calorico. Un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale, fino a 300mila spazi web aperti solo in Italia. Stando alla proposta presentata in Parlamento, l'articolo 580 bis introdurrebbe un reato punibile con un anno di carcere e una sanzione fino a 50mila euro. Qualora venisse coinvolto un minore di 14 anni, sia la pena detentiva che quella pecuniaria verrebbero raddoppiate. Se poi l'istigazione all'anoressia o alla bulimia dovesse portare alla morte di un minore, il reato prevederebbe fino a 3 anni di carcere e 150mila euro di multa. Nessun dettaglio relativo alle modalità con cui si dimostrerà che un minore sia giunto al decesso per colpa di un sito pro-ana. Mauro Vecchio onte: Punto Informatico
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