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#1 |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma Status:Coglione
Messaggi: 134
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Perché i dischi li registrano in mono?
Ovviamente la domanda è una provocazione, ma dico (parlo per la maggior parte di voi, per quelli che non c'erano quando erano vivi John Lennon, Bob Marley e Rino Gaetano): provate a sentire qualche disco degli anni Settanta e Ottanta.
Certo, in qualche caso c'era un'esagerazione tipo la tastiera solo sul canale sx e la chitarra solo sul dx o addirittura i vari componenti della batteria ben divisi sui due canali; ma ora nella maggior parte dei casi c'è da chiedersi se sia necessario un apparecchio stereo o non sia sufficiente un mono, essendo i due canali praticamente uguali e si sentono distinti sui lati soltanto eventuali effetti (già, gli effetti... effettivamente oggi la separazione stero si sente quasi soltanto nei film...). Insomma l'esasperazione dell'effetto stereo nei primi anni Settanta dava l'impressione di essere sul palco, poco dopo in prima fila e poi via via più dietro; a occhio e croce ora siamo a una quarantina di metri e apparentemente le sorgenti di suono sono sovrapposte. Qualcuno sa spiegare perché c'è stato questo "allontanamento" dalle fonti sonore?
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La mia firma aveva un senso quando la maggior parte dei miei post erano nelle sezioni OT. Ora ne dovrei pensare un'altra. Comunque me la sono messa da una parte con la speranza di poterla ripristinare... |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Lazio Età: 52 ex mod
Messaggi: 9300
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Premesso che non sono un musicista o un tecnico, ma al di là della questione mono vs stereo (e successivamente delle questioni analogico vs digitale prima e del 16 bit vs 24 bit poi, oltre delle varie guerre dei formati), negli anni 50 e 60, a fronte di apparecchiature meno avanzate, c'era però molta maggiore cura nel posizionamento dei microfoni al momento della registrazione. E gli lp, specialmente quelli di fabbricazione statunitense, erano molto più curati in fase di stampa rispetto a quelli odierni. I dischi mix sarebbero comparsi solo nel 1974.
Certo, la stereofonia era ancora relativamente giovane (e nel decennio tra il 58 e il 68 praticamente tutti gli lp uscivano sia in versione mono che in stereo) e negli anni 70 l'industria discografica cominciò ad assumere caratteristiche più analoghe a quelle attuali; l'entusiasmo della nuova tecnologia (la stereofonia) portò talvolta i tecnici del suono ad esagerare, o indusse ad errori di valutazione. Inoltre sempre negli anni 70 si sperimentarono nuove tecniche quale la quadrifonia e l'olofonia, e cominciarono a muovere i primi passi le forme di registrazione digitale. Da tenere presente che prima della metà degli anni 70 gli impianti hi-fi erano ancora assai poco diffusi presso il grosso pubblico e si vendevano più i 45 giri che gli album. Un consiglio agli utenti; cercate e comprate gli amplificatori con la commutazione mono/stereo. E un consiglio anche alle case costruttrici; rimettete sugli amplificatori gli ingressi phono (quelli per i giradischi), la regolazione dell'impedenza su vari valori, la commutazione mono/stereo e quella tra testine a magnete mobile (MM)/bobina mobile (MC) ![]() ![]() bel thread ![]()
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Guida CDR - SACD/DVD-A links - Pal,Secam, Ntsc - Fonts - Radio online - Jazz -Soul&Funky - siti traduzioni lingue non rispondo a msg privati sui monitor Ultima modifica di Adric : 16-01-2007 alle 22:00. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
Messaggi: 1236
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sfortunatamente (anzi, dal mio punto di vista, fortunatamente) non ho alcuna registrazione recente da poter confrontare. Io sono decisamente un patito dell'hi-fi e tutte le mie registrazioni risalgono agli anni '60 e '70. qualcuna rara degli '80, pochissime dei '90 e 1-2 veramente recenti. in tutte queste, l'effetto stereo è chiaramente percepibile... io credo si tratti solo di distinguere i generi: ad es. l'unico album veramente recente che ho, è On an island di Gilmour... ed oltre ad essere inciso con un'ottima qualità, si sente chiaramente l'effetto stereo.
A che generi ti riferisci esattamente? cmq un interessante link: ![]() http://www.tnt-audio.com/topics/realstereo.html Adric... non ho capito il perchè ti interessa la modalità mono negli ampli... ![]() |
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#4 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Città: Firenze
Messaggi: 1334
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Quote:
![]() Sarebbe interessante approfondire questo: Quote:
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
Messaggi: 1236
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![]() credo che per il vero stereo si debbano ricercare registrazioni particolari... in genere si tratta di registrazioni multitraccia che lo simulano. ad esempio, anni ed anni fa mi feci arrivare da audioreview la registrazione in vero stereo dell’Organo dell’Alpe d’Huez suonato da tale Livia Mazzanti. a parte l'alta qualità della registrazione, dove si possono sentire anche i soffi dei mantici ed i pedali dell'organo, lì si capisce esattamente cosa voglia s'intenda di solito per "ricostruzione scenica dell'evento": le canne dello strumento al posto giusto, l'ambientazione, ecc... credo che il vero stereo si possa avere solo in eventi di questo tipo: musica da camera, sinfonica, operistica... ovvero dove si usano strumenti non amplificati ed il suono viene captato da microfoni posti adeguatamente nell'ambiente. in tutti gli altri casi, si tratta di miscelazione delle varie tracce. |
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#6 | |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma Status:Coglione
Messaggi: 134
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Quote:
Spiego: sono famose certe registrazioni della Telarc (uno dei marchi cult per la musica classica) effettuate con due soli microfoni (d'altronde abbiamo due sole orecchie, no?) mentre altri usano più microfoni per ottimizzare le varie sezioni dell'orchestra e lavorare poi di mixer per bilanciare tutto e spartirlo nei due canali. Ma qui stiamo ancora parlando di strumenti acustici, dove cioè la fonte sonora è collocata dov'è l'esecutore (l'organo a canne è un discorso a parte). Nella musica amplificata (parlo perciò di rock, pop, leggera in genere) non è più così e un tempo il tecnico del suono distribuiva il segnale di ogni strumento in maniera diversa sui due canali per simularne l'angolo di provenienza e magari anche il riverbero per simularne la distanza. Oggi mi sembra che spartiscono 50 e 50 sui due canali e stop. O forse non ci sono neanche più i due canali... ad esempio nei live degli anni Settanta i diffusori erano soltanto ai due lati del palco (e spesso la batteria non era amplificata); ora, sarà che siamo diventati tutti sordastri ma la potenza sonora è cresciuta in maniera spaventosa e necessariamente i sistemi di diffusione, non potendo crescere più di tanto come potenza, sono dovuti crescere come numero e come disposizione per cui tanto vale diffondere in mono...
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Lazio Età: 52 ex mod
Messaggi: 9300
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Possiedo le versioni mono di album di jazz degli anni 50 e 60 (ma ci sono i vinili monofonici anche di altri generi musicali ovviamente), e non sono certo l'unico; ci sono pure i collezionisti e gli appassionati dei 78 giri (categoria nella quale non rientro), sono mono anche quelli. Le versioni mono per gli album sono quelle più pregiate dal punto di vista collezionistico, valgono più soldi delle versioni in stereo (fanno eccezione i dischi dei e delle cantanti); inoltre sono quasi sempre quelle originarie, le versioni stereo sono ristampe di mesi o anni dopo. E spesso il vinile mono ha una qualità di stampa superiore a quello stereo, è più pesante ecc Quando non si era ancora arrivati allo standardizzazione della curva di equalizzazione RIAA (che è l'associazione delle case discografiche USA) per i dischi in vinile case differenti usavano cuve di equalizzazione diverse si veda il grafico e la tabella qui: http://www.zandenaudio.com/products/...000-graph.html Sul sito della Zanden è molto interessante questo passaggio: "Although many people believe the recording curves of all LP records were unified with the RIAA curve, this is not true. The RIAA curve did not become the standard until the fifties, and many recording labels used different recording curves during this period and earlier. To achieve the optimum playback of all LPs the model 1000 allows the user to choose between the RIAA, Columbia and DECCA equalization curves by the simple turn of a mercury rotary switch. The input and phono equalization curve selection sections contain extremely reliable miniature relays, which maintain long-lasting, stable performance. The Zanden model 1000 stereo phono stage offers uncompromising playback of all your LPs." Oltre all'assai costoso stadio phono Zanden ci sono (e soprattutto c'erano) altri amplificatori, specie a valvole, sia di altre case che autocostruiti che hanno un selettore che consente di scegliere tra curve di equalizzazione differenti per ascoltare al meglio lp equalizzati diversamente. --------------- La musica classica in genere è più difficile e problematica da registrare rispetto al jazz (che invece, fatta eccezione per le big band, ha un numero di musicisti molto ridotto, di solito sono trii, quartetti o quintetti) per il maggior numero di musicisti che suonano contemporaneamente, l'acustica del luogo dove si registra e il posizionamento dei microfoni sono ancora più critici che col jazz o col rock. D'altra parte il difetto del jazz (anche se come genere è sempre un test validissimo dal punto di vista timbrico) in una prova d'ascolto hi-fi è che è in genere musica facile da riprodurre che non mette a dura prova un impianto, come invece fanno certi 'fortissimo' sinfonici, un organo da chiesa che scende a 18 Hz o i bassi di certa musica elettronica. Ecco perchè alle mostre hi-fi i cd di jazz (o di fusion) i responsabili degli stand ce li fanno ascoltare volentieri. ![]() Nonostante questo il jazz da molti audiofili viene spesso preferito al rock per la qualità di registrazione, e molte etichette audiophile pubblicano più dischi di jazz che di rock.
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
Messaggi: 1236
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non capisco cosa intendi: cosa vuol dire che la potenza sonora è cresciuta e che sono cresciuti i sistemi di diffusione come numero e disposizione? ripeto... non so a che musica recente tu ti riferisca (e me ne guardo bene dall'ascoltarla ![]() |
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#10 |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma Status:Coglione
Messaggi: 134
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A cavallo fra i Sessanta e i Settanta generalmente i musicisti di una band usavano amplificazioni individuali dell'ordine di 100 o 200 Watt. In seguito, con l'esecuzione dei concerti in grandi aree, si è reso necessario accrescere la potenza degli impianti (e l'uso dei monitor o "spie" perché i musicisti sentissero quello che suonavano) e affidare a un tecnico il compito di mixare i vari strumenti e inviarli ai sistemi di diffusione, non più personali ma di tutta la band e posti ai lati del palco; i Pink Floyd che hanno sempre curato molto il suono a metà dei Settanta usavano dal vivo potenze fra i 4000 e i 10000 Watt (pensiamo che oggi molti localini superano abbondantemente i 20000!).
Al concerto del primo maggio 2006 (l'evento maggiore in Italia) l'amplificazione era di 250.000 Watt. Con questi numeri penso sia impossibile sia per motivi tecnici che di "incolumità" dei presenti concentrare tutta l'amplificazione in due punti ed ecco perciò il moltiplicarsi delle sedi dei diffusori dalle quali secondo me nasce l'esigenza di avere identica sorgente per tutti i gruppi di diffusori, e cioè di fatto una molteplicità di uscite mono.
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#11 |
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Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma Status:Coglione
Messaggi: 134
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up?
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
Messaggi: 1236
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mi ero perso la risposta, hai fatto bene ad uppare!
![]() oggi molti localini usano 20mila W per l'amplificazione??? 20 mila Watt??? beh, se contano i Watt come li contano i produttori del 95% di quel surrogato di hi-fi che si trova in giro, posso anche crederci... anche il mio integratino da 40+40w riesce a fornire ben 1 Kw (1000 WATT!!!) di potenza impulsiva, ma la potenza reale continua è e continua ad essere 40+40w su 4 ohm. il solito discorso di come si misura la potenza... o meglio, di quali valori si vuole tener conto... il fatto che ci siano 250mila watt a disposizione non vuol dire che vengano impiegati "su due soli punti": in genere si creano delle "torri" di altoparlanti una al lato sx e una al lato dx del palco: la potenza come viene misurata? la somma del massimo carico sopportabile da tutti questi trasduttori? la potenza totale erogata dalle amplificazioni? Sì fa il calcolo esatto tenendo conto di tensione/intensità di corrente e resistenza totale? ![]() |
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#13 |
Senior Member
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molto interessante... iscritto.
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Knock knock Neo...| My Shelter | Quando morirò, se Dio esiste, beh... spero per Lui che abbia un buon paradenti... |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
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un passo interessante che ho trovato leggendo la prova di un paio di diffusori su TNT audio:
"Bill nota che la maggior parte dei cosiddetti stereo sono solo due canali mono separati. Un microfono singolo alimenta un solo canale del mixer, da qui il tecnico invia il segnale a due canali, e la differenza d'ampiezza selezionata sul pannello dei controlli induce un posizionamento virtuale in mezzo ai diffusori. "Questo non è stereo", dice Bill, "E' il mono bifonico". "Stereo è la parola greca per dire "solido", ricorda Bill, "non per dire 2 canali". Un segnale stereo dovrebbe essere costruito con due microfoni preservando le informazioni della fase. Se queste informazioni restano integre anche dopo aver attraversato le catene di registrazione e di riproduzione, il recupero dell'ambienza sarà palesemente migliore. Bill me lo ha dimostrato con alcune registrazioni che aveva portato con sé durante una sua visita e che erano state fatte da Mike Skeet quello di "garage door", ovvero la famosa traccia test sul primo CD test di Hi-Fi News (confusamente annotato come cd0003) realizzata con un microfono Sound Field." |
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#15 | |
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Città: __/BrianzOLandIA\__ :|: Dial L for Low :|: oui, je suis pelo
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Farlo in un modo o nell'altro mi pare più che altro una scelta di produzione e/o direzione artistica, nè più nè meno.
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Apri le mie labbra, aprile dolcemente. Aiuta il mio cuore. Cometa cuci la bocca ai profeti.
Cometa chiudi la bocca e vattene via. Lascia che sia io a trovare la libertà. Il mio gruppo: rock/blues italiano! http://www.myspace.com/pericolopubblico Gioia&Amore! |
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