|
|
|
|
Strumenti |
19-10-2007, 10:57 | #1 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
[NEWS] Il Governo vara la Internet Tax
venerdì 19 ottobre 2007
Le dimensioni del siluro Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto Informatico e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a Valentino Spataro, avvocato di Civile.it, che in un editoriale appena pubblicato avverte tutti del siluro sparato dal Governo contro la rete in pieno agosto e approvato formalmente dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 ottobre. La novità è presto detta: qualsiasi attività web dovrà registrarsi al ROC, ossia al Registro degli operatori di Comunicazione, se il disegno di legge si tradurrà in una norma a tutti gli effetti. Registrazione che porta con sé spese, burocrazia, procedure. Il testo parte bene, spiega che "La disciplina prevista dalla presente legge in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati". Bene, anche perché esplicita che si parla di editoria e non, ad esempio, di pubblicazioni spurie prive di intenti editoriali, come può esserlo un sito personale. Il problema, come osserva Spataro, è che poi il testo si contraddice quando va a definire cosa è un prodotto editoriale. Una definizione che chi legge Punto Informatico da almeno qualche anno sa essere già oggi molto spinosa e che, con questo disegno governativo, assume nuovi inquietanti connotati: "Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso" (art 2, comma 1). Chi avesse ancora dei dubbi su cosa sia prodotto editoriale può leggere il comma seguente del medesimo articolo, che stabilisce cosa non è prodotto editoriale: "Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico". Chi ritenesse che questa definizione non si applichi, per esempio, al proprio blog personale dove pubblica di quando in quando un post, dovrà ricredersi passando al comma successivo dell'articolo 2, il terzo comma, che recita: La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi. Il Governo, nel redigere questo disegno di legge, non si è dimenticato, peraltro, dei prodotti editoriali integrativi o collaterali che sono quei prodotti, compresi quelli discografici o audiovisivi, che siano "diffusi unitamente al prodotto editoriale principale". Rimarrebbe una scappatoia, quella delle pubblicazioni, on e off line, che sono sì di informazione o divulgazione, o formazione o intrattenimento, ma non sono a scopo di lucro. Rimarrebbe se solo il Governo non ci avesse pensato. Ed invece dedica alla cosa l'intero articolo 5: "Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative". Un paragrafo che dunque non lascia scampo ai "prodotti" non professionali, lasciando forse, ma è una questione accademica, un micro-spiraglio a chi non ottiene o non cerca pubblicità di sorta sulle proprie pubblicazioni. Qualcuno potrebbe pensare che il solleone ad agosto abbia giocato brutti scherzi. In realtà all'articolo 7 viene raccontato il motivo del provvedimento. Con espresso riferimento a quanto pubblicato online, si spiega che l'iscrizione al ROC serve "anche ai fini delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa". Senza contare la montagna di introiti extra che il Registro otterrebbe con questa manovra, ne consegue che la giustificazione che viene addotta a questo abominio nuovo provvedimento sia la necessità di tutelare dalla diffamazione. Come se fino ad oggi chiunque avesse avuto mano libera nel diffamare chiunque altro. Il che non è, tanto che più volte siti non professionali e altre pubblicazioni online, anche del tutto personali come dei blog, e anche senza alcuna finalità di lucro, si sono ritrovati coinvolti in un processo per diffamazione. "Potessero, - conclude Spataro - chiederebbero la carta d'identità a chiunque parla in pubblico. Su internet il controllo è più facile. E imporre procedure burocratiche per l'apertura di un blog sarà il modo migliore per far finire l'internet Italiana". Fonte: punto-informatico.it Continua =====>>
Ultima modifica di c.m.g : 19-10-2007 alle 11:32. |
19-10-2007, 11:04 | #2 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
<<==== precedente
Un breve commento (P. De Andreis) Vista l'enormità di quanto sta producendo questo Governo, visto anche l'impegno profuso da Punto Informatico e da decine di migliaia di utenti negli anni scorsi per cercare di tenere lontani dalla rete i tentacoli del controllo editoriale tradizionale, mi sembra doveroso lasciar qui alcune righe. Ci troviamo dinanzi ad un provvedimento che non andrà lontano. I suoi scopi sono altri, i primi articoli del testo sono scritti malissimo: verranno riscritti, è facile prevederlo, forse persino prima che il New York Times titoli qualcosa tipo "Italia nel Medioevo" come fece quando fu approvata la legge sulle staminali. La dimensione macroscopica dell'errore del Governo è tale, e capace di nuocere alla rimanente parte del disegno di legge, che con un colpo di bianchetto verrà consegnato all'oblìo nel più rigoroso silenzio mediatico. Presto non ne sentiremo più parlare. È già successo, si può aver fiducia che accada di nuovo. Il punto è, evidentemente, un altro. Sopravvivere al numero di oggi di Punto Informatico non è facile, richiede quella stessa capacità di controllo di quando si versano le imposte nelle mani della casta perché ci faccia ciò che crede: c'è Marco Calamari che fa il punto su come le diverse leggi sulla pedopornografia negli ultimi 8-10 anni abbiano provocato una compressione delle libertà individuali, c'è Valentino Spataro che spiega a tutti come sia capitato che il Governo abbia imposto una tassa (e una serie di procedure) in capo a qualunque pubblicazione online di qualsiasi genere anche senza finalità di lucro, e c'è Francesco Rutelli che fa sapere, vivaddio, di non poterne più, lui, di Italia.it. Come dicevo, sopravvivere è difficile. In un solo giorno vengono condensati i risultati di fallimenti plateali e costosi, sia in termini economici che di libertà individuali, nati dalla ostinata ignoranza di chi alberga nella stanza dei bottoni, ignoranza almeno riguardo alle cose della rete, volendoci limitare a quelle. Quando andavo a scuola e sbagliavo una frase importante in una versione di greco, il mio insegnante non mancava mai di metterci sotto due righe a penna con due o persino tre "x rosse", e di conseguenza abbassava in modo sostanziale il voto finale che assegnava alla mia traduzione. Non contento, le correzioni si eseguivano sempre tutti insieme pubblicamente, ognuno cosciente e informato degli errori degli altri. Nel caso del Governo, una penna rossa riscriverà quegli articoli ma nessun brutto voto verrà emesso. Chi è riuscito a scrivere quegli obbrobri non dovrà ammettere il proprio errore, né sarà chiamato a risponderne. Il Consiglio dei ministri che ha letto e approvato quel testo non verrà certo messo in croce per l'irresponsabilità dimostrata e l'allarme inutilmente causato. Nessuno dirà nulla a quegli esponenti governativi che parlano di riforma eccellente. Così vanno le cose in Italia. L'unica speranza è che noi si possa continuare a raccontarle. Passi l'essere italiani, ma non ci ridurremo certo ad agire come omertosi pattalorrinchiti. Paolo De Andreis il blog di pda Fonte: Punto Informatico Ultima modifica di c.m.g : 19-10-2007 alle 11:33. |
19-10-2007, 11:06 | #3 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
spero che tutto questo non tocchi la piccola attività delle news che stiamo conducendo io e chill out altrimenti mi vedrò costretto a cessarlo.
vorrei avere i vostri commenti. Ultima modifica di c.m.g : 19-10-2007 alle 11:09. |
19-10-2007, 11:06 | #4 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 1868
|
non vedo l'ora che si estinguano come quei dinosauri che sono.
ma dove caz#@ viviamo... alla faccia di "libera informazione in libero stato".
__________________
[ W.S. ] |
19-10-2007, 11:07 | #5 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 1868
|
Non credo, nel senso che dovrà essere hwupgrade a registrarsi... o forse no?
__________________
[ W.S. ] |
19-10-2007, 11:15 | #6 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
Quote:
Quote:
fino a quando non verrà chiarita anche questa situazione con chi gestisce questo sito sono incerto. questa immagine dice più di mille parole!!! prima o poi ci troveremo così: Ultima modifica di c.m.g : 19-10-2007 alle 11:33. |
||
19-10-2007, 11:43 | #7 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 1868
|
Decisamente... purtroppo è una soluzione sempre più allettante
__________________
[ W.S. ] |
19-10-2007, 14:11 | #8 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: Genova
Messaggi: 3391
|
ma questi sono completamente ANDATI,o meglio è andato il loro decisamente SOTTOSVILUPPATO CERVELLINO
|
19-10-2007, 15:24 | #9 |
Moderatore
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Fidenza(pr) da Trento
Messaggi: 27465
|
se qualcuno deve registrarsi questo è il sito che attua un'attività di informazione e non i singoli, quindi hwupgrade.it dovrà registrarsi.
cmq se va veramente in porto e diventa operativa realmente è facile presupporre un fuggi fuggi dei server in altri stati europei (ovviamente non considerando i domini .it)
__________________
"Visti da vicino siamo tutti strani..." ~|~ What Defines a Community? ~|~ Thread eMule Ufficiale ~|~ Online Armor in Italiano ~|~ Regole di Sezione ~|► Guida a PrivateFirewall
Ultima modifica di xcdegasp : 19-10-2007 alle 15:26. |
19-10-2007, 17:46 | #10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
Quote:
|
|
19-10-2007, 17:54 | #11 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
[NEWS] Caso editoria, le prime reazioni
venerdì 19 ottobre 2007
Roma - Da questa notte, da quando Punto Informatico ha reso pubblico il testo di riforma dell'editoria come è uscito dal Consiglio dei ministri, un disegno di legge che suscita scandalo in rete, l'argomento ha iniziato ad uscire da Internet. Dopo Repubblica.it e altri giornali, e moltissimi blogger, la questione ha raggiunto le istituzioni. Poiché il ROC, al centro della parte della riforma che più interessa, fa capo all'Autorità TLC, Punto Informatico ha scambiato informalmente due parole con Nicola D'Angelo, magistrato, commissario dell'Authority ed esperto di cose della rete. "Questa esigenza di garanzia, di affermare una responsabilità per i reati a mezzo stampa - spiega D'Angelo a PI - non può tradursi nell'imporre misure burocratiche per aprire un blog. Il valore universalmente riconosciuto della rete è stato sempre quello di essere uno strumento aperto a tutti, pluralista. Anzi, la rete ha costituito l'elemento di più forte di pluralismo nell'informazione globale e in Italia". Su tutto questo, spiega il commissario, "imporre regole che limitino la creatività e la dinamicità di un sistema di informazione alternativo e diverso è una cosa che va assolutamente evitata. Cosa si vuole fare? Costringere i blogger italiani ad andare all'estero? Il sistema deve rimanere aperto quanto più possibile". Sebbene D'Angelo esprima opinioni personali, in nessun modo vincolanti rispetto all'Autorità, ci tiene a spiegare che anche assegnare al ROC il ruolo di spartiacque, a decidere chi debba registrarsi e chi no "è un po' improprio". "Ritengo - sottolinea - che non sia corretto che la regolamentazione del ROC stabilisca un discrimine tra ciò che va registrato e ciò che non va registrato, in quel caso si richierebbe davvero una forte discrezionalità". Il problema della garanzia, della diffamazione e così via, sottolinea D'Angelo, si risolve con le leggi che già esistono, è questione che attiene alle più normali attività di vigilanza. Non sarà che qualcuno nel Palazzo teme ancora qualche diffamazione anonima? "Se il problema è l'anonimato - risponde D'Angelo - certo chi vuole mantenerlo non si iscriverà al ROC, ma il blog lo aprirà lo stesso". La sostanza, dunque, è che "fermo restando il rispetto della legge, il sistema della rete deve essere mantenuto il più aperto possibile. Non solo: è un sistema globale, interconnesso, se imponiamo regole nostre, limitanti, che senso potrebbero avere in questo contesto?". Il vero punto secondo D'Angelo è un altro, sono "le garanzie di accesso, la neutralità tecnologica, l'accesso alla rete a condizioni vantaggiose, l'estensione della copertura della rete, evitare che ci possa essere una serie A e una serie B tra i fornitori di contenuti e tra gli utenti". Come a dire, cioè, aggiungiamo noi, che se il Governo voleva darsi delle priorità, queste non erano certo l'iscrizione al ROC di qualsiasi sito italiano. Paolo De Andreis Fonte: Punto Informatico Ultima modifica di c.m.g : 21-10-2007 alle 12:05. |
19-10-2007, 18:05 | #12 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
[NEWS] La legge Levi-Prodi e la fine della Rete
Notizia riportata anche da Bebbe Grillo sul suo blog:
19 Ottobre 2007 Ecco l'artefice della censura all'italiana! Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro. I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe. Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura. Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”. Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili. Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia. Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico. Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a: levi_r@camera.it Fonte: beppegrillo.it - il suo blog Ultima modifica di c.m.g : 21-10-2007 alle 12:06. |
19-10-2007, 19:25 | #13 | |
Moderatore
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Fidenza(pr) da Trento
Messaggi: 27465
|
Quote:
non è nemmeno imputabile il forum perchè il regolamente specifica chiaramente che le responsabilità sono individuali dei soggetti partecipanti nonostante lo staff si prenda cura di rispettare le regole di queto vivere e garantire contenuti nel rispetto delle legislazioni... in sostanza secondo me è la solita legge del cavolo che si rimpallano le varie istituzioni e poi muore
__________________
"Visti da vicino siamo tutti strani..." ~|~ What Defines a Community? ~|~ Thread eMule Ufficiale ~|~ Online Armor in Italiano ~|~ Regole di Sezione ~|► Guida a PrivateFirewall
|
|
19-10-2007, 20:55 | #14 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
speriamo, comunque vedremo gli sviluppi...
|
20-10-2007, 09:47 | #15 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 1868
|
La notizia è apparsa pure sul "Corriere della sera"
Bhe, quantomeno la cosa non è passata inosservata. Un grosso aiuto l'ha Beppe Grillo... siamo alle solite, salvati (forse) da un comico! Di Pierto ha già dovuto fare retromarcia scusandosi e promettendo di votare contro e credo che non sarà lunico (avere l'appoggio di quello che chiamano "il popolo della rete" fa gola a tanti). Si parla anche di una petizione che ha raccolto 600 firme nella sola giornata di ieri. Non ci resta che lasciare le valige quasi fatte e osservare come si metteranno le cose nei prossimi giorni.
__________________
[ W.S. ] |
20-10-2007, 10:13 | #16 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Messaggi: 22111
|
con tutto il rispetto e la stima che ho per voi ragazzi, mi dispiace ma io ho fatto una scelta:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1581653 puoi leggere quello che ho scritto, quindi la cosa non mi tocca più da vicino. bye |
20-10-2007, 10:37 | #17 | |
Moderatore
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Fidenza(pr) da Trento
Messaggi: 27465
|
Quote:
__________________
"Visti da vicino siamo tutti strani..." ~|~ What Defines a Community? ~|~ Thread eMule Ufficiale ~|~ Online Armor in Italiano ~|~ Regole di Sezione ~|► Guida a PrivateFirewall
|
|
20-10-2007, 11:39 | #18 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 7200
|
.
Ultima modifica di pistolino : 20-10-2007 alle 11:44. Motivo: errata interpretazione. |
20-10-2007, 11:51 | #19 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Dubai
Messaggi: 13748
|
una cosa non ho capito, la cosa vale anche se il tuo log ha un dominio non .it; chessò, io ho un blog.tk loro possono rompermi le scatole?
__________________
PC1: Razer Blade 15 Advanced:|CPU|i7 11800H|RAM|32GB (2x16GB@3200MHz) |HD|Nvme Gen4 (1TB)|GPU|GeForce RTX3080|Display|15" QHD 165Hz |
20-10-2007, 12:33 | #20 |
Moderatore
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Fidenza(pr) da Trento
Messaggi: 27465
|
sì non ha nulla a che vedere con quel decreto che dovevi inviare la documentazione a firenze
__________________
"Visti da vicino siamo tutti strani..." ~|~ What Defines a Community? ~|~ Thread eMule Ufficiale ~|~ Online Armor in Italiano ~|~ Regole di Sezione ~|► Guida a PrivateFirewall
|
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 06:42.