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#1 |
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Funky, soul, disco & gospel: i dischi essenziali degli ultimi 30 anni
Vedo che si parla spesso di black music, ma non come si dovrebbe. Da appassionato del genere da oltre 20 anni, vi presento quelli che sono a mio giudizio i 100 nomi e i relativi dischi essenziali da conoscere della musica afroamericana USA dagli anni 70 a oggi (soul, funky, dance e gospel)
Non ho incluso: - gli artisti piu' legati agli anni 60 (Ray Charles, Otis Redding, Sam Cooke, Sam e Dave, Wilson Pickett, Smokey Robinson, Solomon Burke, Diana Ross, Dionne Warwick, Tina Turner ecc) - le dive e i divi disco piu' commerciali (Donna Summer, Gloria Gaynor, Sylvester ecc) - i re e le regine pop di colore attuali (Prince, Lenny Kravitz, Whitney Houston, Natalie Cole ecc) - l'acid jazz (che non e' acido e manco jazz, a dispetto del nome; Jamiroquai, Incognito, Galliano ecc) . l'hip-hop (che denomina ridicolmente tutto quanto l'ha preceduto come 'old school': Run DMC, Public Enemy ecc) - le reginette del soul piu commerciali di adesso (Angie Stone, Mary J. Blidge, Alicia Keys, Lauren hill) - trii e i quartetti femminili basati piu' sull'aspetto fisico che su quello musicale (Tlc, En Vogue ecc).
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#2 |
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Gli artisti più influenti
James Brown, il più famoso afroamericano (più di Cassius Clay e Martin Luter King messi insieme, un simbolo per la sua gente: 'Say It Loud: I'm Black And Proud'), orgoglioso della suo esser nero, il padrino del funky sin dagli anni 50. James Brown: Sex Machine (1970) ![]() Marvin Gaye, il più sensuale vocalist soul, colui che ha rivoluzionato il genere, con tematiche legate sia all'ecologia che al Vietnam, ma anche al sesso piu' esplicito ("Let's Get it on") Marvin Gaye: What's Going On (1972) ![]() Stevie Wonder, il più grande polistrumentista nero al di fuori del jazz degli anni 70 (armonica, piano, tastiere, clavinet) grandissimo vocalist e compositore. Stevie Wonder: Innervisions (1973) ![]() Aretha Franklin, figlia del più famoso predicatore nero degli anni 50, l'indiscussa regina delle cantanti soul (e gospel); capolavori a ripetizione dal 1967 al 1974 Aretha Franklin: Amazing Grace (1972) ![]() Quincy Jones, Mr 'Q', jazzista, è il più grande compositore nero di colonne sonore negli anni 60, negli anni 70 si spostò sulla musica soul, lanciando e producendo tanti cantanti, musicisti e gruppi di talento. Quincy Jones: The Dude (1981) ![]() Sly & The Family Stone, guidati da Sylvester Stewart (Sly Stone) la prima fusione equilibrata tra soul e rock, riscossero grande successo a Woodstock nel 1969.La prima band ad annoverare delle donne come strumentiste; nel gruppo militava colui che rivoluzionò il suono del basso tra i neri: Larry Graham Sly & The Family Stone: Fresh (1973) ![]() Earth Wind & Fire, il più grande gruppo afroamericano di sempre; partendo da influenze free jazz e dal soul-jazz di Chicago di fine anni 60 approdarono a un'ardita fusione di funky e soul con grandi sezioni fiati. I numerosi componenti sono stati coinvolti in tanti progetti solistici o collaborazioni. Earth Wind & Fire: Spirit (1976) ![]() I diversi progetti e gruppi di George Clinton (Parliament, Funkadelic, P-Funk All Stars) sono i più ironici e fantasiosi, specie dal vivo (berretti jeans da cui sbucano fuori enormi navicelle spaziali, quartieri alla crema e quartieri alla cioccolata - chiara allusione alle razze -); funky, rock e satira sociale. Parliament: Mothership Connection (1976) ![]() Gli anni 70 sono caratterizzati cinematograficamente dal cosiddetto filone blaxploitation; sono film d'azione quasi sempre mediocri dal punto di vista artistico, con molti luoghi comuni sui neri e per lo più ambientati nelle grandi aree urbane del nordest Usa (storie di detective, boss neri locali, spaccio di droga e prostituzione) ma nobilitati da grandissime colonne sonore. Atmosfere a cui si è notevolmente ispirato quel furbone di Quentin Tarantino. Oltre agli artisti citati sopra particolare rilievo assumono anche: Isaac Hayes, arrangiatore, produttore (e poi anche attore!) di talento e di successo, protagonista di tante colonne sonore. Shaft è la più nota colonna sonora blxploitation degli anni 70 Isaac Hayes: Shaft (1971) ![]() Curtis Mayfield, uomo d'affari impegnato socialmente, discografico, produttore e autore, già protagonista con gli Impressions Curtis Mayfield: Superfly (1972) ![]() Gli anni 70 sono anche il decennio della fusione tra jazz e funky. Herbie Hancock e Roy Ayers sono le due influenze più citate dai musicisti di oggi. Herbie Hancock: l'assolo di 4 minuti di synth in 'Chameleon' tuttora oggi influenza profondamente qualsiasi tastierista Herbie Hancock: Headhunters (1974) ![]() Gli Ubiquity del vibrafonista Roy Ayers: uno dei maggiori gruppi soul-jazz del decennio, progenitori dell'acid jazz 15 anni prima, tantissimi album incisi: Roy Ayers Ubiquity: Everybody Loves the Sunshine (1976) ![]() Grandi successi negli anni 70 in ambito discomusic lo riscossero soprattutto Barry White, protagonista sia singolarmente che come progetti (Love Unlimited) sia Michael Jackson, dapprima con i fratelli (Jackson 5) e poi da solo, prima di passare al pop con 'Thriller'. Barry White: Let the Music Play (1976) ![]() Michael Jackson: Off The Wall (1979) ![]()
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#3 |
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edit, come non detto
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Benedetto sia il Signore,la mia Roccia,che insegna alle mie mani a fare la guerra e alle mie dita a combattere Meglio 1 giorno da Zeman che una vita da Elkann ( qualsiasi ![]() Ciao pierpo! |
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#4 |
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Gli altri artisti fondamentali
Donny Hathaway, vocalist (e tastierista) di rara intensità e di un talento incredibile. Non è solo il mio preferito, ma lo è anche per molti cantanti neri di oggi, su cui ha avuto una grande influenza, cosi come nel caso di Wonder, Gaye e Aretha. Donny Hathaway: Extension Of a Man (1973) ![]() George Benson: un chitarrista jazz degli anni 60, che nel 1976 ottenne un successo di vendite clamoroso affermandosi anche come cantante soul. George Benson: Weekend in L.A. (1977) ![]() Bobby Womack, autore e chitarrista prolifico Bobby Womack: The Poet Vol.2 (1983) ![]() Anche il fratello Cecil e la moglie di questi Linda sono stati protagonisti, specie negli anni 80 (Womack & Womack) Gil Scott-Heron, poeta e romanziere, politicamente uno dei più impegnati cantautori neri; antireaganiano per eccellenza, vicino al jazz e protagonista di tanti dischi di grande spessore assieme al suo tastierista Brian Jackson Gil Scott-Heron: Pieces of a Man (1971) ![]() Bill Withers, un vocalist forse tecnicamente non eccezionale, ma cantautore di spiccata personalità. Bill Withers: Still Bill (1971) ![]() Al Jarreau: il più originale vocalist a cavallo tra soul e jazz degli anni 70, molto apprezzato anche dalla critica. Al Jarreau: We Got By (1975) ![]() Al Green: in bilico tra sacro (gospel) e profano (soul) Al Green: Let's Stay Together (1972) ![]() Gladys Knight, bravissima e versatile vocalist attiva sin dagli anni 60 Gladys Knight: Pipe Dreams (1977) ![]() Patti Labelle, un'estensione vocale incredibile, una voce che riesce a valorizzare al massimo anche composizioni mediocri, protagonista con Sarah Dash e Nona Hendrix nelle Labelle Labelle (1971) ![]() Chaka Khan, la cantante nera per antonomasia degli anni 70; con i Rufus ha sfornato parecchi dischi tra i più riusciti degli anni 70, e a partire dal 78 ha inciso a proprio nome album di gran pregio Chaka Khan: Naughty (1980) ![]() Gli anni 70; il decennio funky per antonomasia! I Kool & The Gang, insieme agli Earth, Wind & Fire il maggior gruppo funky-jazz degli anni 70; non mancano nel loro repertorio omaggi a jazzisti come John Coltrane e Sun Ra. Kool & The Gang: Wild and Peaceful (1973) ![]() I Temptations e gli Isley Brothers, attivi da tutta la decade dei 60, grandi protagonisti degli anni 70. I primi per la Motown di Detroit, devono molto al loro produttore Norman Whitfield (cosi' come i Rose Royce); i secondi per Columbia e la T-Neck Temptations: All Directions (1972) ![]() Isley Brothers: The Heat Is On (1973) ![]() I Commodores, spesso contrapposti agli Earth Wind & Fire, nei quali emerse quel Lionel Richie di All Night Long. Commodores: Machine Gun (1974) ![]()
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#5 |
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Wonder, Mr.Q ed EW&F: le loro derivazioni.
Le due raffinate e delicate vocalist Minnie Riperton e Deniece Williams, coriste su numerosi dischi prima di emergere con gli album propri, sono l'anello di congiunzione tra Stevie Wonder e Earth Wind & Fire Minnie Riperton: Adventures in Paradise (1975) ![]() Deniece Williams: This Is Niecy (1976) ![]() Stevie Wonder ha anche avuto il merito di scoprire e valorizzare due musicisti di grande talento come il chitarrista bianco Michael Sembello e il tastierista Greg Phillinganes, nonche' la sua stessa (ex) moglie, la cantante Syreeta Wright. Syreeta: Syreeta (1972) ![]() Greg Phillinganes: Significant Gains (1981) ![]() Parliament e Janes Brown: derivazioni Tante le derivazioni anche da James Brown e George Clinton Lyn Collins e Marva Whitney, due sister funky che meritano attenzione Lyn Collins: Check Me Out If You Don't Know Me by Now (1975) ![]() Marva Whitney: It's My Thing (1969) ![]() Fred Wesley e Maceo Parker una sezione fiati con i "controjazzi" Fred Wesley & The Hornie Horns: Say Blow by Blow Backwards (1977): ![]() Tra le tante scoperte di Quincy Jones: Brothers Johnson, due fratelli funky di notevolissimo spessore, anche tecnico, molto richiesti anche come sessionmen. Brothers Johnson: Light Up the Night (1980) ![]() Patti Austin, raffinata interprete, protagonista di tanti duetti vocali Patti Austin: Havana Candy (1977) ![]() James Ingram, eccellente vocalista James Ingram: It's Your Night (1983) ![]()
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#6 |
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Soul maschile
I grandi sottovalutati degli anni 70 Terry Callier, che unisce folk, jazz e soul con straordinaria originalità, dopo quasi 40 anni di carriera ha conosciuto solo in questi ultimi anni il successo che meritava molto prima. Terry Callier: What Colour Is Love (1973) ![]() Leon Ware, autore molto prolifico per molti colleghi rispetto a lui più noti al grande pubblico, ha inciso degli albums di rara bellezza Leon Ware: Musical Massage (1976) ![]() Michael Henderson, già bassista jazz per Miles Davis nei primi anni 70, esplose in tutto il suo talento vocale nella seconda metà degli anni 70 Michael Henderson: Solid (1976) ![]() Eugene McDaniels, esperienza da veterano (anche come produttore), coniuga jazz e soul, tradizione, impegno politico e modernità. Eugene McDaniels: Headless Heroes of the Apocalypse (1971) ![]() Norman Connors, non è un cantante ma un arrangiatore, che dal free jazz virò sul soul-jazz incidendo molti album negli anni 70 ricchi di ospiti che avrebbero poi conosciuto una brillante carriera. Norman Connors: Take It to the Limit (1980) ![]() Altri protagonisti del soul anni 70 e 80: Ronnie McNeir, Jon Lucien, Don Blackman, D.J. Rogers e Lenny Williams. Altri ancora come Leroy Hutson, Allen Toussaint, Lamont Dozier, Johnny Bristol e Bernard Ighner oltre a incidere a proprio nome produssero anche altri artisti.
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#7 |
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Soul al femminile:
Di scuola jazzistica: Marlena Shaw, una delle voci piu' originali alla fine degli anni 60 e nei primi anni 70: Marlena Shaw: The Spice of Life (1969) ![]() Jean Carn, emerse insieme al marito tastierista e organista Doug, reinterpretando in chiave soul-jazz i capolavori di Coltrane, Shorter e Lee Morgan e partecipando su molti dischi negli anni 70 Jean Carn: Jean Carn / Happy To be With Tou (1976-77) ![]() Phyllis Hyman, che univa alla sua bellezza di ex-modella un indiscusso talento vocale. Il mancato decollo della sua carriera e la sua fragilità emotiva la portarono alla depressione e al suicidio. Phyllis Hyman: Phyllis Hyman (1977) ![]() Dee Dee Bridgewater, anche lei come Jean Carn prese il suo cognome artistico dal marito jazzista (Cecil). Tante collaborazioni di qualità negli anni 70, ma negli Usa non è mai decollata commercialmente, al punto che oggi è in proporzione più famosa in Francia e in Italia che in patria. Dee Dee Bridgewater: Bad For Me (1979) ![]() Randy Crawford, scoperta dal jazzista Cannoball Adderley, esplose con i Crusaders, incidendo dei validi album fino alla seconda metà degli anni 80 Randy Crawford: Raw Silk (1979) ![]() Di varia estrazione: Merry Clayton, controcanto di Mike Jagger in Gimme Shelter, corista apprezzatissima sin dai primi anni 60, incise pregevoli album. Merry Clayton: Emotion (1980) ![]() Esther Phillips, un'interprete di spicco sia negli anni 60 che 70 Esther Phillips: What a Diff'rence a Day Makes (1975) ![]() Angela Bofill, una portoricana dal viso bellissimo e peccaminoso Angela Bofill: Angel Of The Night (1980) ![]() Brenda Russell, autrice di spessore; Get Here conobbe un certo successo anche qua in Italia Brenda Russell: Two Eyes (1983) ![]() Cheryl Lynn, lanciata dai Toto su 'Georgy Porgy' e valorizzata da Luther Vandross Cheryl Lynn: Cheryl Lynn (1978) ![]() Jennifer Holliday, lanciata dal musical di Broadway DreamGirls nel 1982, basato sulla storia delle Supremes: un'esuberante cicciona con una voce pazzesca Jennifer Holliday: Feel My Soul (1983) ![]() Grace Jones, la pantera nera, che negli anni 80 coniugò soul, moda ed elettronica grazie anche all'intelligenza dei suoi produttori tra i quali anche Trevor Horn Grace Jones: Slave to the Rhythm (1985) ![]() Altre vocaliste degli anni 70-80 di notevole livello; Shirley Brown, Ann Peebles, Kitty Haywood, Margie Joseph, Tata Vega, Gwen Guthrie, Lonette McKee e Melba Moore.
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#8 | |
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![]() l'ho visto dal vivo in sardegna (concerto bellissimo ![]() ![]()
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#9 |
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Galliano intendo il famoso gruppo londinese di acid jazz esistente dal 1988 e guidato da Rob Gallagher (dove tra l'altro suonò negli anni 90 un certo Mike Talbot degli Style Council),
http://www.google.it/search?q=cache:...hl=it&ie=UTF-8 in questa foto la loro vocalist Valerie Etienne ![]() e non quel fisarmonicista francese (che non sopporto; se non l'ho citato nel thread sul jazz figuriamoci se lo cito qui). Sono piu' conosciuti i Galliano inglesi che Richard Galliano francese ![]() ![]()
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#10 |
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![]() ![]() bof, a me piace ![]() ![]()
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#11 |
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Wow! Cmq ciò ke hai escluso non va scartato ovviamente...
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#12 |
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![]() ![]() Che dire, splendido lavoro come al solito, sto già salvando la pagina ![]() |
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#13 |
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I duetti della soul music
Negli anni 70 e nei primi 80 continua la tradizione dei duetti tra uomo e donna tipica dei 60'. I cantanti e le cantanti citati in questo gruppo oltre ai duetti con i partners, spesso differenti, hanno inciso diversi dischi in proprio di ottimo livello qualitativo. Roberta Flack, pianista e interprete di spicco, ha inciso tanti album pregevoli negli anni 70, anche insieme a Donny Hathaway Roberta Flack: Quiet Fire (1971) ![]() Stephanie Mills, protagonista della dance di qualita' sin dalla fine degli 70 Stephanie Mills: Whatcha Gonna Do...With My Lovin'? (1979) ![]() Teddy Pendegrass, notevole ascendente sulle donne (non solo nere), dai Blue Notes passa come solista con successo, ma un incidente lo costringe sulla sedia a rotelle Teddy Pendegrass: Teddy (1979) ![]() Rick James, uno stile col quale ha sicuramente influenzato Prince (specie dal vivo) Rick James: Street Songs (1981) ![]() Peabo Bryson, una lunga e prolifica carriera per un vocalist sottovalutato Peabo Bryson: Live and More (1980) ![]()
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#14 |
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Altri gruppi funky
I Blackbyrds, il gruppo dei protetti del jazzista Donald Byrd, nei primi anni 70, tra i piu' innovativi. Blackbyrds: City Life (1975)/ Unfinished Business (1976) ![]() I Pleasure, il piu' noto dei tanti gruppi prodotti dall'ex trombonista dei Crusaders Wayne Henderson, tecnicamente eccezionali. Pleasure: Dust Yourself Off (75) / Accept No Substitutes (76) ![]() I californiani War, assemblati da Eric Burdon, fondono soul, jazz e salsa, ed esprimono il meglio in strumentali di ampio respiro. War: The World Is A Ghetto (1972) ![]() Gli Ohio Players, celebri anche per le ragazze delle loro copertine dei dischi; questa in particolare fu quella più duramente contestata dalle femministe Ohio Players: Honey (1975) ![]() I Defunkt, esponenti del cosidetto no wave (fusione tra jazz e funk, da non confondere con new wave), guidati da Joseph Bowie, fratello del jazzista Lester Defunkt: Defunkt (1980) ![]() Johny Guitar Watson e i suoi gruppi (Watsonian Institute), originalissimo ibrido tra funky e blues Johny Guitar Watson: Ain't That a Bitch (1976) ![]() Bar Keys, Brainstorm, Cameo, Funk Inc, Con Funk Shun, Heatwave, Ltd, Mandrill, Meters, Side Effect: gruppi funky notevoli e ce ne sono tanti altri ancora..... Ma negli anni 70 accanto ai gruppi funky, coesistono band soul che coniugano tradizione e modernita' come i Maze e gli O'Jays. I Maze, guidati dal vocalist Frankie Beverly, e apprezzatissimi in Gran Bretagna. Maze Featuring Frankie Beverly: Live in New Orleans (1981) ![]() Gli O'Jays sono, assieme ai MFSB, il gruppo di punta della Philadelphia International, e di conseguenza del Philly Sound. O'Jays: Back Stubbers (1972) ![]() E tanti altri gruppi, specie nella prima metà degli anni 70: Friends of Distinctions, Rotary Connection, Main Ingredient, Moments, Miracles, Chi-Lites, New Birth, Stylistics, Bloodstone, Intruders, Spinners ecc ecc I progenitori di rap e hip-hop, i poeti di strada politicamente impegnati di New York di fede musulmana: i Last Poets Last Poets: Last Poets (1970) ![]()
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#15 |
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Città: MI Prov. [Nord-Est] Auto: HONDA Civic 8th gen. 2.2 I-CDTI Executive I-Pilot Moto: HONDA Hornet ABS
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Adric, perchè non posti una foto dei tuoi scaffali di musica?
E' davvero una cosa impressionante... Li hai mai contati? ![]()
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Perito in Elettronica e Telecomunicazioni | Microsoft Certified Professional su Windows Server 2003 | Membro del Mensa Italia |
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#16 |
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Il jazz-funk
Negli anni 70 molti jazzisti, su propria convinzione o su pressione delle case discografiche, cominciano ad incidere album che strizzano l'occhio al soul e al funky; il fenomeno si accentua nella seconda metà degli anni 70, quando alcuni di questi loro album sono più vicini alla discomusic che al jazz. Se da un lato critica jazzistica e puristi reagirono duramente, dall'altro però questi musicisti allargarono il loro pubblico. Tastieristi: Patrice Rushen, spesso accostata ad Herbie Hancock, molto richiesta come tastierista, grande compositrice. se la cava egregiamente anche come vocalist Patrice Rushen: Straight From The Heart (1982) ![]() George Duke: sulla scena da piu' di trent'anni; da Frank Zappa al jazz, dal funk alla fusion, spesso insieme all'amico bassista Stanley Clarke. Entrambi produttori per numerosi artisti George Duke: Brazilian Love Affair (1980) ![]() Dexter Wansel, sessionmen per la Philadelphia International, ex combattente in Vietnam, nel 1976 incise uno splendido e avveniristico omaggio alla missione su Marte. Dexter Wansel: Life on Mars (1976)/What the World Is Coming To (1977) ![]() Lonnie Liston Smith, pezzi strumentali meditativi di ampio respiro o interpretati alla voce dall'eccellente fratello Donald Lonnie Liston Smith: Expansions (1975) ![]() Altri notevoli tastieristi: Jerry Peters, Ronnie Foster e Rodney Franklin. Altri protagonisti del jazz-funk: Crusaders: gruppo jazz sin dai 60, che nei primi anni 70 si sposta sempre piu' sul soul-jazz; i suoi componenti hanno inciso dischi a loro proprio nome e prodotto album per altri artisti Crusaders: Street Life (1979) ![]() Grover Washington Jr, il sassofonista di maggior successo degli anni 70 Grover Washington Jr.: Live At The Bijou (1978) ![]() Ronnie Laws, ex EW&F, uno dei sassofonisti soul-jazz di maggiore impatto degli anni 70. Ronnie Laws: Pressure Sensitive (1975) ![]() Gary Bartz, con i suoi NTU Troop, dal jazz al funk: Gary Bartz: Music Is My Sanctuary (1977) ![]() Johnny 'Hammond' Smith, uno dei principali organisti soul-jazz Johnny Hammond: Gears (1975) ![]() Harvey Mason, sessionmen richiestissimo come batterista. Jazz, fusion, rock, funky, disco, soul: Harvey Mason: Funk in a Mason Jar (1977) ![]() Donald Byrd, uno dei maggiori trombettisti jazz; ha anche scoperto e lanciato diversi musicisti e gruppi. Donald Byrd: Stepping Into Tomorrow (1975) ![]() Eddie Henderson, per me il migliore trombettista soul-jazz degli anni 70: Eddie Henderson: Sunburst (1975) ![]() Tom Browne, il trombettista funk per antonomasia: Tom Browne: Love Approach (1981) ![]() Da non dimenticare anche il percussionista Paulinho Da Costa e la flautista Bobbi Humphrey.
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#17 |
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Contemporary Gospel (Musica religiosa nera contemporanea)
Hawkins e Winans; le famiglie gospel piu' famose d'America, con numerosi componenti e dischi. Edwin Hawkins e i suoi cori, conosciuto anche in Italia per il pezzo Oh Happy Day del 1968, molto utilizzato dalle pubblicità natalizie... Edwin Hawkins: Oh Happy Day!: The Best of ![]() Il fratello Walter Hawkins, un impatto di rilievo sulla gospel music degli anni 70: Walter Hawkins: Love Alive 2 (1978) ![]() Winans; quasi una dinastia, molto ramificata. Notevoli i dischi degli anni 80: Winans: Decisions (1987) ![]() Sound of Blackness, lo strepitoso ensemble vocale esploso a inizio anni 90 Sound of Blackness: The Evolution of Gospel (1991) ![]() Clark Sisters: da non confondere con l'onomimo gruppo vocale bianco di diversi decenni fa. Sono le figlie della cantante Mattie Moss Clark Clark Sisters: Miracle (1994) ![]() Di rilievo anche i dischi di vocaliste come Marion Williams, Tramaine Hawkins, Vanessa Bell Armstrong, Yolanda Adams, dei vocalist Rance Allen e John P.Kee e quelli di numerosissimi cori territoriali. Oltre ad Aretha (Franklin), anche altri soul singers di spicco hsnno inciso dischi a carattere religioso: Al Green, Mavis Staples, Deniece Williams, Philip Bailey (la voce in falsetto degli EW&F) e altri.
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#18 |
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La disco-dance
La discomusic nasce nell'ambiente gay di Manhattan tra il 72 e il 74. Esplode talmente fragorosamente nel 75 da perdere presto quella connotazione gay come pubblico (connotazione che sarebbe pero' in parte rimasta a livello dj e discografico, anche per l'house); in Italia sarebbe arrivata piu' tardi col successo della colonna sonora del film La Febbre del Sabato Sera. La disco si raffina e diventa dance music soprattutto grazie a musicisti e produttori come Bernard Edwards e Nile Rodgers (gli Chic) e Narada Michael Walden Chic: Risquè (1979) ![]() Narada Michael Walden: The Dance of Life (1979) ![]() La sorella slitta (Sister Sledge), prodotte prima dagli Chic e poi da Narada Sister Sledge: We Are Family (1979) ![]() Mauro Malavasi lancia i Change; è grande successo per la dance italiana, e Luther Vandross spicca il volo per una grande carriera da protagonista soul degli anni 80 Change: The Glow of Love (1980) ![]() Luther Vandross: Never Too Much (1981) ![]() La seconda metà degli anni 70 e la prima degli anni 80 segnano l'affermazione dei dischi mix. Etichette dance di qualità come Prelude, Solar, Salsoul e tante altre hanno molto successo. D-Train: You're the One for Me (1982) ![]() Whispers: Imagination (1981) ![]() Inner Life: I'm Caught Up (In a One Night Love Affair) (1979) ![]() I successi disco di quegli anni sono tantissimi. troppi per citarli tutti.
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#19 |
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La seconda metà degli anni 80
Gli anni tra il 1983 e il 1985 sono bui, dominati dall'elettronica. Dal 1986 in poi si verifica una rinascita della soul music, specie al femminile, con tante nuove vocaliste di qualità; Anita Baker, Dianne Reeves, Oleta Adams, Miki Howard, Regina Belle, Melissa Morgan, Alyson Williams, Shirley Murdock e diverse altre. La raffinata Anita Baker: Anita Baker: Rapture (1986) ![]() La sofisticata e jazzy Dianne Reeves: Dianne Reeves: Dianne Reeves (1987) ![]() L'esuberante e intensa Oleta Adams, scoperta dai Tears For Tears: Oleta Adams: Circle of One (1990) ![]() Le sorellone Perri, scoperte da Pat Metheny, e coriste per Anita Baker: Perri: The Flight (1988) ![]() Grande successo di critica (e in parte anche di pubblico) per i Take 6 e il loro canto a cappella. Take 6: Take 6 (1990) ![]() Sia pure in misura assai minore si affacciano anche nuovi vocalist, soprattutto David Peaston (fratello di Fontella Bass) e Phil Perry. David Peaston: Introducing...David Peaston (1989) ![]()
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#20 |
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Dagli anni 90 a oggi
Negli anni 90 il grande successo pop di singers nere come Whitney Houston con la colonna sonora di 'The Bodyguard' e Natalie Cole con 'Unforgettable' si rileva assai deleterio in ambito soul; agli interpreti di maggior spessore non rimane che la scelta tra: - incidere dischi mediocri per incontrare il gusto delle nuove generazioni - rimanere ferme per anni - trasferirsi in Gran Bretagna per incidere dischi e tenere concerti, dove c'è maggiore attenzione per la qualità e un pubblico e dei discografici mentalmente più aperti. Parecchie sono le vocalist nere inglesi di ottimo livello (Desireè, Mica Paris ecc), ma non è facile neanche per loro (emblematico il caso di Vivienne McKone, sparita nel nulla dopo un ottimo esordio). House e breakbeat trovano un grande impulso, a volte fondendosi con la soul music e dando luogo ad albums molto interessanti. Lil Louis, il versante più soul e jazzy della musica house Lil Louis: Journey with the Lonely (1992) ![]() 4 Hero, drum 'n' bass, ma con grande rispetto ed evidenti richiami alla soul music: 4 Hero: Two Pages (1998) ![]() Dego in particolare ha una musicalità e un gusto fuori dal comune. Con Rachelle Ferrell si chiude la generazione delle vocalist Usa soul-jazz degli anni 90: Rachelle Ferrell: Rachelle Ferrell (1992) ![]() Negli ultimi anni sono emerse musiciste e vocalist impegnate sul piano sociale, in particolare Meshell Ndegeocello e Ursula Rucker: Meshell Ndegeocello, bassista, vocalista e autrice, figlia di un jazzista: Meshell Ndegeocello: Peace Beyond Passion (1996) ![]() Ursula Rucker, poetessa, femminista e attivista: Ursula Rucker: Silver Or Lead (2003) ![]() In ambito piu' prettamente soul importanti i debutti dell'elegante e sofisticata Erykah Badu e della dolce Jill Scott Erykah Badu: Baduizm (1997) ![]() Jill Scott: Who Is Jill Scott? Words And Sounds Vol 1 (2000) ![]() In ambito maschile l'intenso Frank McComb, scoperto da Bradford Marsalis, e il poliedrico polistrumentista brasiliano Ed Motta, quest'ultimo attivo dalla fine egli anni 80 , ma che soltanto in questi ultimi anni si sta imponendo anche fuori dal Brasile. Frank McComb: Love Stories (2000) ![]() Ed Motta: Dwitza (2002) ![]() Da tenere d'occhio le nuove vocaliste emergenti: Eska Mtungwazi, Bembe Seguè, Julie Dexter, ed altre. Anche i bianchi si sono cimentati con la musica nera, specie negli anni 70, talvolta con apprezzabili risultati; su tutti spiccano gli Average White Band e i Tower of Power, nonche' Boz Scaggs, Bobby Caldwell, Bill Champlin, Melissa Manchester, Michael Mc Donald, Teena Marie ed altri.
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