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#16121 | |
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Iscritto dal: Feb 2007
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Il riscatto mi pare fosse 3,5 (almeno quella era la cifra di cui si parlava a gennaio). Considerato quello che si puo' acquistare a quella cifra e che siamo una squadra di poveretti io mancini me lo terrei ben stretto.
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#16122 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Bergamo
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La cosa che mi da' dei dubbi e' il curriculum, e il fatto che l'unica volta che ha giocato in un campionato importante (la premier con il Newcastle) la societa' non l'abbia riscattato (mi sembra avesse giocato almeno 10 partite).
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#16123 | ||
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Iscritto dal: Apr 2000
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#16124 | |
Senior Member
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#16125 |
Senior Member
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Trezeguet a processo per falso, ha finto di essere Del Piero
Torino - Era in auto con il suo segretario ubriaco Ai poliziotti che lo avevano fermato in auto aveva detto di chiamarsi prima Vincenzo Iaquinta e poi Alessandro Del Piero. Alla fine si era deciso: «Sono David Trezeguet». Ma agli agenti il bomber bianconero aveva raccontato altre frottole: su data e luogo di nascita. Bugie, queste, che all’attaccante francese della Juventus sono costate la citazione a giudizio per «false generalità». L’accusa ieri è stata contestata a Trezeguet in tribunale (l’imputato era assente). La vicenda risale alla notte tra l’8 e il 9 febbraio di un anno fa. In centro a Torino una pattuglia di polizia impegnata intima l’alt a una Bmw. L’auto non si ferma. I poliziotti la inseguono. La Bmw si blocca: alla guida c’è Christian Luis Amodeo, argentino di 32 anni. È ubriaco. Scrivono gli agenti nel rapporto: «Ha l’alito vinoso, il tono della voce tendente verso l’alto, il linguaggio non uniforme, una disarmonia nei movimenti ». Amodeo dice d’essere il segretario del calciatore che siede al suo fianco e invita gli agenti a «chiudere un occhio». Poi rifiuta il test etilometrico: gli viene ritirata la patente e sequestrata l’auto. Nel frattempo, Trezeguet telefona e riferisce i numeri di targa dell’auto degli agenti. «Stanno facendo i furbi», aggiunge il francese al telefono. Trezeguet è sprovvisto di documenti e quando i poliziotti lo invitano a dire il suo nome, il bomber francese si presenta come Vincenzo Iaquinta e poi come Alessandro Del Piero. Infine: «Mi chiamo Trezeguet, sono nato a Buenos Aires, il 15 novembre del ‘76». Falso. Gli agenti scoprono subito che il calciatore è nato a Rouen, in Francia, il 15 ottobre 1977. Denuncia inevitabile.
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#16126 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2010
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![]() ![]() davvero a quel punto preferisco spendere gli 8 che chiedono per eder, con un milione all'anno di ingaggio te la cavi alla grande, spendi molto meno e ti rimane sempre la speranza che possa rivelarsi un calciatore decente, cosa che da mansini non è lecito aspettarsi ![]() questo senza considerare che il nuovo mister potrebbe tornare ad un gioco dove la figura di manSini ,anche proprio come ruolo, potrebbe essere del tutto inutile |
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#16127 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2007
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vecchio.... un 80 non e' vecchio. Per il momento di sicuro c'e' il costo del cartellino, che per me e' abbordabile.Non sei costretto ne' a dargli 3,5 milioni all'anno ne' a fargli un contratto per tre anni. Fossimo il Milan, lo caccerei via. Visto che siamo la Tirchiolese, me lo tengo caro.
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#16128 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
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Ma...
se il prossimo allenatore sarà Galsotti (Galli-Tassotti) torneremo a giocare con l'albero di Natale e tutte le sue palle?
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Ciao Leo, vivrai per sempre nei nostri cuori. 13 novembre 2008: da oggi in cielo brilla una nuova stella. 2 aprile 2005, ore 21:37 - Il Papa torna a casa. - Clan dei nonni di HWU - Milan clan HWU Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo! ![]() |
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#16129 |
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ESCLUSIVA MN - Giulio Mola: "Pato non partirà, il mercato rossonero è ancora in stand-by"
14.05.2010 10:30 di Stefano Maraviglia articolo letto 595 volte © foto di Giacomo Morini Giulio Mola noto esperto di mercato ai microfoni di MilanNews, ha analizzato la situazione in casa Milan. Il futuro dell'allenatore, il mercato e la questione Pato, sono gli argomenti caldi che stanno tenendo in ansia i tifosi rossoneri. Capitolo allenatore: la corsa alla panchina del Milan ha fatto registrare un rialzo delle quotazioni di Allegri, a che punto siamo? "Una decisione verrà comunicata solo domenica o al più tardi all'inizio della prossima settimana. Tassotti e Galli restano i favoriti, poi Donadoni e Allegri sullo stesso piano". Capitolo mercato: nonostante una politica sparagnina, e un diktat particolarmente severo, molti "big" hanno dichiarato un'accesa passione rossonera, potrebbe esserci un colpo di scena? "Grandi investimenti sono improbabili. La Fininvest ha chiuso i rubintetti, dopo Yepes si punta su Kroldrup, altro svincolato. Poi verrà data fiducia ai giovani, Verdi e Strasser su tutti. L'unico big, forse, Trezeguet...o magari Mexes". Ad oggi, quali sono le trattative intavolate dal Milan giunte allo stato più avanzato? "Trattative vere e proprie non ce ne sono, tranne quelle riguardanti gli svincolati." Nelle scorse ore c'è stato l'incontro a tre: Braida, Veloz e Pato. Si è parlato di un'eventuale cessione? Cosa potrebbe accadere? "Pato non va via, per una serie di motivi che non si possono spiegare. E poi offerte vere e proprie non ce ne sono".
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#16130 |
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Milan e Juve pensano allo scambio Trezeguet-Huntelaar
14.05.2010 09:15 di Stefano Maraviglia articolo letto 1943 volte © foto di Filippo Gabutti David Trezeguet torna nome caldo per il Milan. Dopo alcune settimane di silenzio l'attaccante argentino torna prepotentemente in voga, ma non solo il suo nome anima all'improvviso il mercato rossonero. Milan e Juve secondo quanto riportato da Tuttosport, starebbero lavorando ad uno scambio che potrebbe coinvolgere proprio lo stesso francese, insieme a Klaas Huntelaar. Le due dirigenze dopo i contatti di qualche tempo fa, pare siano tornate a frequentarsi per studiare le mosse che potrebbero complementarsi tra di loro. Il bomber bianconero pare interessare e non poco al Milan che da quanto emerge, sarebbe addirittura pronto a sacrificare il suo attaccante olandese e che potrebbe chiedere l'inserimento di qualche altra pedina nell'eventuale trattativa. Di recente tramite il sondaggio indetto da MilanNews, il popolo rossonero ha espresso il suo giudizio riguardo il possibile approdo di Trezeguet in rossonero, il coro quasi unanime ha gridato: "No, non lo vogliamo". ![]()
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#16131 |
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Milan, un nome nuovo per la mediana: Yaya Tourè
14.05.2010 09:45 di Stefano Maraviglia articolo letto 1362 volte © foto di Giacomo Morini Il Corriere dello Sport accosta un nome nuovo o quasi al futuro Milanista: Yaya Tourè. Il 27enne centrocampista del Barça pare interessare particolarmente la dirigenza milanista, tanto che lo stesso quotidiano inserisce il giocatore ivoriano, tra gli obiettivi più importanti per il mercato dei rossoneri. L'interesse di via Turati potrebbe però cozzare, contro la valutazione che i blaugrana chiederanno per la cessione del duttile mediano. Nelle prossime settimane ci potrebbero essere risvolti, qualora il Milan pensasse davvero a Tourè per guarnire la propria mediana.
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#16132 |
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Milan: Dzeko torna in voga, ma serve una cessione
14.05.2010 09:30 di Federica Barbi articolo letto 1873 volte Comprare si, ma anche vendere. Sarà questo, sostanzialmente, l'imperativo del Milan nella prossima campagna estiva. La società rossonera sta già lavorando per rinforzare il parco attaccanti, e l'obiettivo numero uno rimane sempre Edin Dzeko. Però, per arrivare al bosniaco, secondo l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il Milan dovrà sacrificare almeno uno dei suoi giocatori e, i possibili indiziati sono Marco Borriello, sul quale ci sarebbe il Manchester United, oppure, più probabilmente, Klaas Huntelaar, che interessa, tra le altre squadre, proprio al Wolsfburg, formazione in cui milita Dzeko.
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#16133 | |
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Non può continuamente comparire il suo nome. E' assurdo. ![]() |
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#16134 |
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PS. Giorno
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#16135 |
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Tutta la verità sul mercato rossonero: ecco quanto e dove si spenderà
Nato a Novara il 22 Novembre 1985, lavora presso la redazione di Sportitalia. Segue con passione il calcio estero, in particolare quello sudamericano e giovanile. Vice Direttore di Tuttomercatoweb 14.05.2010 09:15 di Elisa Landi articolo letto 2962 volte Fonte: tuttomercatoweb.com di Francesco Letizia © foto di Image Photo Agency Primo: scegliere una guida tecnica, possibilmente entro 48 ore, che sarebbe già anche troppo tardi. Secondo, cedere a più non posso e solo dopo, terzo, valutare l'eventuale budget da poter investire, in sintonia con l'allenatore. Nel decalogo dell'estate del Milan, le note incombono con una certa insistenza: il timore di un progetto senza capo nè coda inquieta le notti dei tifosi, sta alla dirigenza dimostrare, nei prossimi 30 giorni, che quella del ridimensionamento non è un'ipotesi contemplata. PANCHINA - Scontato dire che un allenatore "esterno" come Max Allegri sarebbe un segnale netto al pubblico, ma anche ai giocatori. Sfumata l'idea Van Basten, è il tecnico ex Cagliari a duellare col tandem Galli-Tassotti, praticamente alla pari: l'importante è definire una linea e mantenerla, possibilmente per più di una stagione, per evitare un caso Leonardo bis. Optato per un modulo ed una filosofia, possono partire le considerazioni tecniche su una rosa che evidentemente ha in alcune zone del campo le sue lacune più evidenti, che non possono essere trascurate. PORTIERI - L'idea di riportare a Milanello Storari è sicuramente giusta, anche perché l'attuale portiere della Sampdoria ha dimostrato a Genova di poter essere all'altezza di un posto da titolare: se lo giocherà con Christian Abbiati ad un patto, che con l'entourage dell'ex granata si arrivi ad un accordo di massima per il rinnovo del contratto in scadenza 2011. Una partenza di Abbiati insomma, in caso di richieste, non sarebbe sorprendente: se come terzo, Flavio Roma dovrebbe rinnovare, in Spagna si parla con insistenza di Diego Alves dell'Almeria. Il portiere brasiliano può davvero diventare uno dei più forti in circolazione in Europa, ma con tante questioni da sistemare, forse quella del portiere è quella con la minor urgenza per il futuro. TERZINI - Ricacciate le sirene della Premier, si riparte da Luca Antonini, uno dei migliori in questa stagione: potrebbe spostarsi a destra, visto che la società è alla ricerca di un terzino sinistro di prospettiva e con un costo non superiore ai 7-8 milioni di euro. Il tedesco Aogo è in pole position e sarebbe un acquisto intelligente: il giocatore dell'Amburgo ha ottimi margini di prospettiva, anche se forse non da super-Top Mondo. Importanti però le cessioni: con Zambrotta praticamente invendibile ed Abate confermato, sarà fondamentale cedere Oddo e Jankulovski. Per il primo, possibile ritorno alla Lazio a patto di un deciso decurtamento dell'ingaggio, per il secondo il futuro è un'incognita: zero entrate dai loro cartellini, ma già il solo risparmio lordo dei contratti a bilancio sarebbe un grande colpo. CENTRALI - Il miglior centrale del mondo lavora a Milanello: si riparte tutti ai piedi di Thiago Silva. Ci sono Bonera e Nesta ed arriverà Yepes: non può bastare, neanche in caso di riscatto di Astori alle buste. Servirebbe insomma l'investimento concreto, da almeno 10 milioni: un difensore di prospettiva, meglio se under 23, con ampi margini di crescita ma già impiegabile dal primo minuto in partite di un certo lignaggio. Addio a Favalli, ma si spera non solo: Kaladze piace a Napoli e Parma e l'occasione di liberarsi di uno dei pesi morti della rosa è grande, se confermata. CENTROCAMPISTI - Il reparto più in alto mare è la linea mediana: si vive su giocatori che militano in rossonero ormai da 10 anni, con rendimento diverso rispetto al decennio scorso. Se uno tra Ambrosini e Gattuso appare di troppo per motivi anagrafici e soprattutto contrattuali, a partire dovrebbe essere Mathieu Flamini: gioca poco e quando lo fa viene espulso... Il tutto per un modico contratto da 4 milioni netti all'anno: si può far cassa per cercare un giocatore più maturo. La tentazione si chiama Yaya Tourè in uno scambio che il Barcellona potrebbe valutare anche alla pari: non è più di moda la pista Goulon (il giocatore non viene reputato pronto), mentre "O Treino" Jucilei piace ma il passaporto extracomunitario frena tutto. Oltre ad un mediano però, occorre un giocatore di tecnica, capace di inserirsi in un eventuale 4-3-3 e/o 4-2-3-1: bisognerà far ricorso al famoso "tesoretto", ovvero il budget di partenza di una decina di milioni di euro. Pedron Leon è un giocatore ambito da molti, ma il Milan sembra aver lavorato in anticipo: giocatore con diversi pro e contro, ma alle giuste cifre può diventare un affare. ATTACCO - Il sogno Dzeko accantonato, fino a prova contraria, ovvero eventuali sviluppi clamorosi: se nessuno dovesse presentarsi con il cash dal Wolfsburg, il prezzo si abbasserebbe, ed a quel punto il Milan potrebbe considerare quanto mercato hanno Huntelaar e Borriello, per far posto così al suo gigante bosniaco. Bene la conferma di Pato, a patto che non diventi un alibi per un non mercato: il rinnovo di Ronaldinho è una priorità da assolvere subito, al contrario di quanto sostenuto in pubblico da Galliani, per tagliare un ingaggio che, seppur meritato, è pesante. Prolungamento di Inzaghi fatto, l'incognita è quella riguardante Mancini: l'accordo per il riscatto della metà ed un contratto fino al 2014 era già stato trovato, ma le prestazioni negative potrebbero far rivalutare il tutto. Resta insomma, solo se gratis o quasi. PRIMAVERA - Albertazzi, Strasser, Calvano: sono questi i tre nomi che Stroppa può offrire alla prima squadra. Zigoni e Verdi dovrebbero restare un altro anno, come Beretta, per portare a livelli ancora più alti una squadra che rischia già oggi di stravincere tutto: il lavoro del duo Galli-Stroppa è fantastico ed il Milan, attraverso Pederzoli, ha intenzione di continuare a puntare, anche sul mercato, sul settore giovanile. E' la via giusta, anche se oggi non può dare ancora i giusti frutti: una "Cantera" rossonera però è in grado di dare soddisfazioni alla lunga, con un paio elementi da inserire, nei prossimi cinque anni, nell'11 titolare come fu per i Costacurta, Maldini, Albertini nel primo Milan di Berlusconi. TOTALE - E' lecito aspettarsi sei, sette facce nuove al raduno, anche se non tutte di primissimo piano: se si venderà bene - anche a zero, pur si cedano certi contratti - si potrà rinvestire con calma ed anche oltre i 15 milioni messi in preventivo ad oggi. Se la cessione di uno tra Flamini ed Huntelaar dovesse portare una cifra importante, allora sì che è lecito aspettarsi anche il grande colpo. Non un mercato da suicidio, come alcuni profetizzano, ma evidentemente neanche in stile 2001: da lunedì nasce il nuovo Milan, in bocca al lupo... Ce ne sarà bisogno.
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Ciao Leo, vivrai per sempre nei nostri cuori. 13 novembre 2008: da oggi in cielo brilla una nuova stella. 2 aprile 2005, ore 21:37 - Il Papa torna a casa. - Clan dei nonni di HWU - Milan clan HWU Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo! ![]() |
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#16136 | |
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Iscritto dal: Feb 2006
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#16137 | |
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![]() ecco al ritorno a La plata pero' non puntare sulla vittoria secca della partita ma sul passaggio del turno. Molto probabilmente perdera' 2-1 o 3-2 ma comunque passera' il turno. Una volta eliminato l'estudiantes campione in carica, il piu' grosso ostacolo sara' il san paolo di dagoberto ed hernanes che hanno affondato il cruzeiro. L'universita' del chile ha praticamente eliminato il flamengo vincendo l'andata per 3-2 al maracana'. per quanto riguarda il milan, solo nausea mi viene a leggere i giornali e le notizie sui siti specializzati. borriello a 21 milioni e' da cedere la volo. Io non riscatterei mancini che e' uno strafinito, non terrei nemmeno l'americano che e' lento, lento e ancor di piu' lento.
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Dal 1899 la seconda squadra di milano ![]() 24/04/2010 Per chi fosse interessato, vi suggerisco di puntare 1000€ sulla vittoria della coppa libertadores da parte dell'Internacional di Porto Alegre. Galliani spalmati sotto un treno |
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#16138 |
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PRIMAVERA - Albertazzi, Strasser, Calvano: sono questi i tre nomi che Stroppa può offrire alla prima squadra. Zigoni e Verdi dovrebbero restare un altro anno, come Beretta, per portare a livelli ancora più alti una squadra che rischia già oggi di stravincere tutto: il lavoro del duo Galli-Stroppa è fantastico ed il Milan, attraverso Pederzoli, ha intenzione di continuare a puntare, anche sul mercato, sul settore giovanile. E' la via giusta, anche se oggi non può dare ancora i giusti frutti: una "Cantera" rossonera però è in grado di dare soddisfazioni alla lunga, con un paio elementi da inserire, nei prossimi cinque anni, nell'11 titolare come fu per i Costacurta, Maldini, Albertini nel primo Milan di Berlusconi.
che senso avrà tenere in primavera "giovani" pagati anche parecchio e che ormai di giovane non hanno più niente, l'anno prossimo zigoni avrà 20 anni...ancora in primavera? ![]() |
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#16139 |
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Sacchi tifa Mou
«Ha carisma e capacità. Dovesse lasciarci sarebbe una perdita grave Grande la rimonta della Roma» L’intervista - L’ex allenatore del Milan e della nazionale «Nerazzurri favoriti in Champions, José meglio di Van Gaal» Sacchi tifa Mou «Ha carisma e capacità. Dovesse lasciarci sarebbe una perdita grave Grande la rimonta della Roma» Non avrebbe mai immaginato un campionato aperto fino all’ultima giornata, ma anche adesso, con 90 minuti appena da giocare, il suo pronostico non cambia: «Nel calcio può succedere qualsiasi cosa, ma se l’Inter dovesse perdere lo scudetto sarebbe l’ultima sorpresa di un torneo sorprendente ». Arrigo Sacchi se ne intende di arrivi in volata e di finali di Champions, ha vissuto tante vigilie di partite da tutto o niente. «E paradossalmente, per un allenatore, sono le partite più semplici — spiega —. Non hai bisogno di motivare i tuoi giocatori, quando arrivi a giocarti certe partite, il più è fatto». Perché dice Inter? «Perché sta bene, ha il morale alle stelle, ha giocatori bravi e un allenatore unico nel suo genere. La Roma ha tanti meriti: sono stati bravi i dirigenti, Ranieri, i giocatori. Ma se il campionato è ancora aperto credo sia solo perché l’Inter a un certo punto ha rifiatato per preparare lo sprint finale e tentate il tutto per tutto in Champions League. Magari ha anche peccato di sufficienza, può aver pesato una certa assuefazione alla vittoria in campionato. Che l’Inter resti di un altro livello, in ogni caso, lo dimostrano le coppe europee. I nerazzurri sono in finale di Champions, tutte le nostre altre squadre sono uscite da tempo, spesso contro avversari non irresistibili». Chi gioca la partita più difficile: l’Inter a Siena o la Roma a Verona col Chievo? «A questo punto tutte le partite sono difficili. Ma Inter e Roma hanno grandi motivazioni, i loro avversari no». Mourinho potrebbe vincere e poi salutare. Sarebbe una perdita grave per il calcio italiano? «Sarebbe gravissima. Già abbiamo perso tanti bravi allenatori. Mourinho ha carisma, capacità, ha dimostrato di saper tirare fuori il meglio dai suoi calciatori, ha migliorato il gioco dell’Inter pur perdendo Ibrahimovic, il più bravo». A proposito di gente che se ne è andata, Ancelotti dice che l’Inghilterra è un paradiso. «Credo sia inutile pensare che questo nostro calcio possa crescere. Come puoi evolvere se ogni domenica sono necessari migliaia di poliziotti per evitare incidenti? I nostri stadi sembrano carceri, si parla di botte, coltelli, le polemiche non finiscono mai. In un ambiente del genere è molto difficile pianificare, lavorare su un progetto. Nel nostro calcio non c’è pazienza e vale la regola della vittoria a ogni costo». Pessimista. «Il mio non è pessimismo. Mi auguro anzi che con meno soldi in circolazione riacquistino importanza le idee, la passione, l’amore per il calcio. Che si è imbarbarito perché tanti ci sono entrati per altri interessi, e parlo di imprenditori e politici. Perché alcune società hanno accettato e coltivato il tifo organizzato e ora sono ricattate. È diventato un mondo schizofrenico, violento e ignorante. Il nostro non è più calcio e quello che più mi preoccupa è che molti non si rendono conto dell’anormalità della situazione. Ma io spero nel cambiamento, che arriverà quando tutti, e sottolineo tutti, quelli che lavorano nel calcio riusciranno a fare un sereno esame di coscienza». Molti sostengono che Mourinho, con le sue dichiarazioni, contribuisce ad appesantire l’aria... «Ma no, è la nostra malafede: noi siamo abituati a pensar male, a dare alle parole significati che quasi sempre non hanno». Malintesi, come Ibrahimovic: in estate sembrava che l’affare l’avesse fatto il Barcellona. «Il calcio è uno sport di squadra con movimenti individuali, l’armonia è dettata dal gioco. Ibrahimovic è un grande solista, forse il più grande, ma quando il livello sale spesso naufraga. Il Barcellona era già un’orchestra perfetta. L’Inter senza Ibra è cresciuta: ha talenti, non solisti, collegati uno all’altro che eseguono il copione dettato dall’allenatore. Manca solo una piccola cosa all’Inter». Quale? «La presunzione, l’arroganza, la cultura di imporre ovunque la sua identità, di essere padrona del gioco e del campo. Sempre. Quando giocammo la prima finale di Coppa dei Campioni contro la Steaua di Bucarest, un famoso giornalista sportivo scrisse che il Milan avrebbe fatto meglio ad attendere i romeni, maestri nel palleggio, per colpirli in contropiede. Lo lessi alla squadra. Alla fine Gullit si alzò e disse: ‘‘Attaccheremo dal primo minuto e lo faremo finché avremo forza. Tutti d’accordo?’’. In quel momento ebbi la sicurezza che avremmo vinto». E a Madrid chi vincerà? «Dico Inter perché ha il grande merito di aver eliminato Chelsea e Barcellona e questo le ha dato sicurezza. E dico Inter per altre tre ragioni: ha una migliore qualità individuale, una migliore organizzazione difensiva e un allenatore più elastico, più fantasioso, bravissimo ad adattarsi alle necessità del momento. Van Gaal è più ortodosso, e questo può essere un limite ». Sempre con Mourinho. «Sono sincero, finora in Champions è stato un mago». Anche il Milan avrebbe bisogno di un mago. «Chiariamo: il Milan non è povero, ha un fatturato tra i più alti del mondo, ma ha contratti molto pesanti. Deve limare il monte stipendi e investire sui giovani e se investe e non sperpera fa solo bene». Dunque ha ragione Berlusconi? «Un bilancio sano è fondamentale, Berlusconi ha scelto la strada giusta. Deve però fare il passo successivo, puntare sui giovani e abbandonare la ricerca di giocatori vecchi, da riciclare ». Non è facile però... «Il Milan ha dirigenti competenti: quando ha puntato sui giovani non ha mai sbagliato o, comunque, non ci ha mai rimesso. Penso a Kakà, a Pato. Berlusconi non può più essere presente come una volta, deve affidarsi ai suoi dirigenti, che sono capaci. I suoi rilievi, poi, credo siano sempre stati costruttivi». In definitiva? «Serve un progetto tecnico chiaro, un allenatore che lo sappia portare avanti e giocatori adatti. Sono convinto che i tifosi del Milan, di fronte a un discorso così, chiaro, sarebbero anche disposti ad aspettare».
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#16140 | |
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In queste condizioni, invece (società diversamente programmatrice e proprietà svogliata e assente senza elezioni in vista) per cedere l'americano aspetterei la fine dei mondiali: se gioca discretamente potrebbe arrivare persino qualche offerta. Per Mancini, invece, non riscattarlo significherebbe avere un'alternativa in meno a disposizione, visto che non sarebbe sostituito, quindi anche se non mi fa certo impazzire direi che potrebbe aver senso tenerlo in rosa almeno fino a dicembre.
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