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#1361 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Roma - Nato il 01/04/1981 - Huawei Technologies
Messaggi: 6703
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salutatemi Franco
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#1362 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2007
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Io vado oggi pom. verso le 4.
Per il funerale......si sa a che ora è?? |
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#1363 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Roma - Nato il 01/04/1981 - Huawei Technologies
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Ma il calcio intanto si ferma almeno fino a domani, quando alle 12 in punto nella Basilica di San Lorenzo Fuori Le Mura (conusciuta anche come San Lorenzo al Verano) si terranno i funerali di Franco Sensi. La messa sarà celebrata da monsignor Francesco Gioia e monsignor Piero Marini, cerimoniere di papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI fino a novembre 2007. L'ultimo sigillo sulla storia di Franco Sensi verrà posto. E un pezzo di Roma, di Roma giallorossa, se ne andrà per sempre.
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#1364 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Roma
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Sono tornato ora.
Un'ora di fila ma assolutamente non pesante, anche il clima è stato clemente. Domani penso di andare anche ai funerali. fatto. |
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#1365 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Città: Roma
Messaggi: 2799
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Quote:
Dove verrà seppellito? nn ho letto.... ps= la famiglia ha chiesto una donazione al posto dei fiori ... all'ospedale Gemelli per un nuovo macchinario... mi confermate?
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{Le mie trattative, a buon fine con: ronaldinho87 - vortex99 - jimmy41 - subaugusta - Max_p - tecnologico - trvdario - Helper - bob.malone } |
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#1366 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
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#1367 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Roma
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Non so dove verrà sepolto... Niente fiori ma donazioni al reparto di terapia intensiva del Gemelli. Anche al Campidoglio c'erano pochi fiori (che fanno lasciare all'inizio delle scale). |
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#1368 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
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#1369 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
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#1370 |
Junior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 18
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Cari cugini, anche se in ritardo (ieri non mi sono potuto connettere), vi faccio sentite condoglianze e vi mando un abbraccio sincero, perchè capisco quanto possa essere triste perdere quello che senza dubbio (non me ne voglia il buon Dino Viola) è stato il più grande Presidente della storia della Roma...
E tutto questo senza false ipocrisie: per certi versi l'ho "sportivamente odiato" per certe sue "uscite" contro la mia Lazio, che certo non dimentico... sinceramente non godeva della mia massima stima, ma ho profondo rispetto per chi lo ha amato e per chi oggi lo piange, anche perchè, in ogni caso, se ne va via un pezzo della storia della città in cui sono nato, o meglio, in cui sono "orgoglioso" di essere nato e di cui lui è stato un degno, degnissimo rappresentante... un saluto al Presidente, ancora condoglianze al popolo giallorosso e, a sto punto, e lo dico sinceramente, una bella coppetta da dedicargli il 24 agosto non ci starebbe male ![]() Edit: parlo di stima "calcistica", ovviamente, perchè non conoscendolo dal punto di vista "privato", non posso esprimere un giudizio in merito... Ultima modifica di Aquila78 : 19-08-2008 alle 11:39. |
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#1371 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Città: In my loneliness
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Morte Sensi: tu sei nato grande e grande hai da restà
19.08.2008 08.53 di Appi . articolo letto 1824 volte Fonte: di TONINO CAGNUCCI per IL ROMANISTA.IT Ha mantenuto la sua ultima parola: «Finché vivo la Roma non la lascio». Tutto il resto è bla bla bla. Gliel'ha chiesta il mondo; sia i russi sia gli americani, però, hanno trovato un muro che la storia è riuscita ad abbattere, ma che il sentimento di un uomo ha tenuto alto. «Finché vivo la Roma non la lascio». Erano domande che non potevano avere risposta: la Roma chi è romanista non la vende mai, e mai mai mai se è stato tuo padre a fondarla, se l'hai vista nascere in culla. Piccolo e grande amore. Aveva un anno Franco Sensi quando la Roma è nata. Hanno fatto tutto il percorso insieme. Si sono accompagnati come fanno le parole in una lettera: in quella che scrisse per il compleanno della società un anno fa disse: «Gli 80 anni della Roma sono i miei 80 anni». Ecco perché oggi che è morto, Franco Sensi non muore: la Roma mica finisce, passano solo i giorni. E se c'è un modo per accompagnare un amore fino al termine della vita, il suo è stato il migliore: starle sempre accanto. Una volta (non era neanche un anno alla presidenza) Sensi, ultimo grande custode di una tradizione orale romanista che si sta spegnendo in urlaccia tele-radiofoniche, disse: «Mio padre oggi avrebbe più di cent'anni: non si è mai stancato di raccontare la Roma, e a me sembra di averli vissuti e rivissuti più volte, quei giorni e quei fatti». Quasi per presentarsi parlò così "di giorni e fatti", di epoche, di pezzi d'epoche, e pezzi di racconti. Cioè di miti. Ma all'origine non ci sono superuomini, oracoli, dei o mostri, piuttosto nomi e cognomi conosciuti, erba di casa sua, i calzoncini corti che il papà indossava nella Pro Roma, il legno del comodino accanto al letto che era lo stesso di campo Testaccio (perché fu Re Silvio ad ordinarne i materiali per la costruzione). E' quando l'album delle figurine Panini è quello di famiglia, il sogno un'abitudine di condominio; la Roma, allora, che hai respirato e imparato, già solo per questo ti diventa tutto: oltre che padre, e mamma com'è per tutti, passione e lavoro, ambizione e cura, casa e stadio, ricordo e futuro, grande palcoscenico e insieme il tuo posto delle fragole. Ecco perché ha sempre detto: «Finché vivo la Roma non la lascio». Ecco perché non l'ha lasciata ancora, neanche oggi: oggi è mai. Gliel'ha chiesta il mondo, i russi e gli americani, con gli aerei che hanno veramente volato tra New York e Mosca, ma lui aveva già scelto la Matematica (ci si è laureato) come mestiere: l'equazione era sempre la stessa. «La Roma è mia». E basta. Gliela chiedevano, ma erano domande che non potevano avere una risposta perché questa storia è nata da una domanda che non le aspettava: quel pomeriggio in cui lui, come Re Lear, riunì le donne della sua famiglia per chiedere consiglio sull'opportunità di comprarla, la Roma. Apparentemente affari, profondamente, cuore. "Nothing", sir. L'aveva già presa, era già sua. E' stata sempre sua. Anche troppo. Per la Roma ci è anche morto. Questa è la storia un amore pertinace, così tanto, così vero, che per lo stesso motivo Franco Sensi, nei suoi primi anni di guida, è stato anche il presidente più contestato della storia romanista. Bla bla bla. Pareva troppo stretto l'abbraccio tra presidente e società, addirittura solipsistico, pareva facesse rima soltanto con proprietà: "La Roma è mia". Era un'equazione senza risultati e basta. Vinceva la Lazio, vinceva l'antistoria, l'antimateria: come se bruciasse il legno di Testaccio. Ma Sensi costruiva in un mondo che soltanto si spettacolarizzava, metteva da parte quando di moda andava chi sperperava: erano favole semplici che nessuno più raccontava, la formica e la cicala. Derby. Come un vecchio ritornello che nessuno canta più. Il derby per Sensi è stato il suo grande cimento da presidente perché dall'altra parte c'era Sergio Cragnotti che aveva costruito la Lazio più forte di sempre. Cragnotti è stato "nemico" di Sensi quanto e come la Lazio della Roma: quasi arrivati contemporaneamente alla presidenza, hanno costruito le proprie squadre con due filosofie non solo diverse, ma antitetiche. Rampante, manageriale, spumeggiante, iperspettacolare quella del laziale; artigianale, saggia, familiare, antica, romanesca, quella del romanista. Alla fine è rimasto solo Sensi. Alla fine il presidente ha avuto ragione su tutto. Era stato bla bla bla perché aveva cacciato il mercante dal tempio, Luciano Moggi, che prese a male parole, lo mandò candidamente e testualmente affanculo, e pareva lesa maestà, e pareva il suicidio strategico, quasi un'irresponsabilità politica. Forse anche peggio quando parlò degli arbitri e di Carraro come di «un'associazione a delinquere». Venne punito, multato, deferito e irriverito per questo: oggi gli si fanno gli editoriali di "bravo-bravissimo" soprattutto per questo, mentre trequarti degli arbitri e del Palazzinaccio loro hanno smesso perché erano corrotti, perché le partite non erano vere veramente, e la Juve le rubava, e pure il Milan faceva qualcosa che non doveva fare, mentre la Lazio si dileguava. Era il calcio che schifo fa. Ci poteva giurare Franco Sensi e l'ha fatto: «Finché vivo la Roma non la lascio». Il presidente bla bla bla ha mantenuto anche l'ultima parola. Come un vecchio ritornello che nessuno canta più, col colbacco a gennaio sotto la Curva Sud, l'urlo ragazzino al 3-3 di Totti, e il carabiniere che sorrideva vicino e Guido Paglia triste là sotto. E poi: «Chi ha segnato il ragazzino?». Sì. Come c'era un ragazzino quella notte di primavera sotto le scalette di un aereo che tornava a Fiumicino da Milano con una coppa, con gli aerei che continuano a volare tra New York e Mosca, aspettando un'altra notte, un'altra coppa. E adesso magari su, con Agostino. Qualcosa sarà più chiaro. Franco Sensi ha visto milioni di bandiere sventolargli davanti. Ha fatto la gente felice quel giorno al Circo Massimo, ma, soprattutto, ha avuto modo di guardare tutta quella felicità. Un giorno racconteranno di persone arrampicate sugli alberi per una grande festa romanista, raccontando scopriranno che quelle persone erano veramente a milioni, che sono state per strada giorni, che c'erano uomini e donne fin sopra al Palatino, lì, sul colle dov'è nata Roma. Racconteranno. Qualche stupido non ci crederà e, come quasi tutti oggi, dirà: show must go on. Ma no, stavolta lo spettacolo non proseguisce. |
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#1372 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: ROMA
Messaggi: 4394
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Presidente, anche di questo sei stato capace. |
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#1373 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
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#1374 |
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Belle parole Aquila78
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#1375 |
Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Roma
Messaggi: 151
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Addio Presidente. Hai onorato Roma e la Roma. Grazie Presidente.
Aquila 78 grazie per il messaggio. Ciao.
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Ciao Giovanni ![]() |
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#1376 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Roma
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#1377 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Città: PROVINCIA PESARO-URBINO
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#1378 |
Senior Member
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Messaggi: 6703
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TheBigBos si unisce a noi ed a Franco
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#1379 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2006
Città: In my loneliness
Messaggi: 3495
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Ciao Big, lo sappiamo che ci leggi pure da sospeso e che sei con noi. Siamo tutti tristi.
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#1380 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Roma
Messaggi: 538
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alle 9.00, c'erano già persone che aspettavano il 545 alla stazione tiburtina per andare a san lorenzo.
Mi sa che saremo in tanti a rendere omaggio al nostro Presidente....
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