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Old 10-06-2014, 19:57   #401
Adric
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forse uno degli ultimi dischi che comprai di jazz è stato naked city (che consumai letteralmente)
Su John Zorn ti rimando all'apposito thread su di lui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=752608

Quote:
Non sono sicuro delle date, comunque, è certo, dal 2001 non ho comprato jazz contemporaneo.
Dischi riusciti artisticamente escono ed usciranno sempre.
Ma di dischi innovativi e significativi ce ne saranno sempre meno in futuro, così come ce ne sono stati ben pochi nell'ultimo decennio.
Ecco perchè non ci perderei troppo tempo con gli anni 2000-2010.
Non è solo questione di spinta propulsiva, è che nel jazz si sono quasi esaurite le possibilità di composizioni innovative.
In altri generi musicali che esistono da molti meno decenni rispetto al secolo di vita che ha il jazz, ci sono dei margini molto maggiori di innovazione.


Quote:
i vostri messaggi, però, mi hanno confermato che è la situazione ad essere un po’ caotica(non solo le mie facoltà mentali)
Guarda, l'appassionato tipo di jazz in Italia ha spesso più di 55 anni ed è rimasto fermo al quintetto di Miles Davis dei 60, in genere rifiuta il free jazz. Di solito musicalmente è un conservatore con una scarsa apertura mentale.
Ma penso che un po' tutti siamo disorientati ed intristiti dalla scena jazz attuale, musicologi, critici e semplici appassionati.
Un altro difetto del mondo del jazz in Italia è l'iperindividualismo e l'estrema litigiosità, sia tra i musicisti che tra gli ascoltatori.
I forum italiani dove si parla molto di jazz sono tutti morti o quasi, divorati da flame e risse incrociate....

Quote:
Aspetto l’integrazione di Adric
I capitoli che mancano nella guida sono quelli sul free jazz europeo della seconda metà degli anni 60 e su altre correnti degli anni 70-80. Li aggiungerò quando rimedierò i dischi...l'attesa non sarà breve....
Per motivi di spazio la guida non può contenere più di 180 dischi (20 x post)
Intanto ti segnalo due libri sul jazz di adesso:

Nicola Gaeta: BAM, il jazz oggi a New York. Battiti, artisti, club.
Interviste ai più importanti giovani jazzisti in attività a New York nel 2013, con schede sui maggiori club della città tuttora jazzisticamente più importante al mondo.

Claudio Sessa: Le eta del jazz. I contemporanei.
Libro che si sofferma sui musicisti più significativi dalla fine degli anni 80 al 2009. Questo è più sulle composizioni e non sui concerti.

Non ti dico di comprarli, cerca di sfogliarli prima in libreria


Quote:
(hai ragione riguardo i libri oggi in italiano. Al momento ne ho tre aperti sul comodino…non mi piace, però, usarli come dizionario -scorrendo le pagine avanti e indietro- almeno finchè non li ho letti una prima volta…
Molti libri sul jazz non si prestano ad una lettura sequenziale (eccetto le biografie sui musicisti), sia per la mole, sia perchè non di semplice lettura. Parecchi li ho presi come opera di consultazione

Quote:
Posso proporvi una specie di gioco ? non so, ma se vi va, potrebbe essere interessante…almeno per quello che serve a me….
Non è questione di aver voglia o meno, è che non ne sono in grado....
Ad esempio

Quote:
Ralph Alessi - Baida
Tim Berne - Shadow man
Craig Taborn - Chants
Mai visti dal vivo nessuno dei tre, anzi forse ho visto il solo Taborn in un gruppo, ma non ricordo quale. Non basta possedere dei dischi, per dare un giudizio sui musicisti bisogna anche ascoltarli dal vivo. Di Tim Berne possiedo solo 3 cd a suo nome, una goccia nella sua carriera ultraventicinquennale... ma lo conosco poco, quello che sentito di lui non mi ha colpito. Taborn mi pare che a livello compositivo non sia nulla di particolare, possiedo il suo cd su DIW del 1994. Alessi mai ascoltato.
Mi pare che siamo un po' lontani come gusti, sei sul postmoderno (Zorn piace molto anche a me, ma non Berne od altri di quel giro newyorkese).

Secondo me negli ultimi anni, almeno per il mio gusto personale, molti degli album migliori sono di jazz orchestrale (Gerald Wilson, Vanguard Jazz Orchestra) e cantato (Ellen Christi, Lisa Sokolov e Karryn Allison tra le bianche, Andy Bey e Kevin Mahogany tra i neri).

Uno dei dischi più innovativi degli ultimi anni è questo:
https://www.youtube.com/watch?v=9GE-V1Ot7mc

A proposito di soul-jazz, lui oggi è meglio di Al Jarreau, Stevie Wonder e George Benson (sono in declino per ragioni anagrafiche e mancanza d'ispirazione) messi insieme:
https://www.youtube.com/watch?v=CjdTnMZBN14

Un appassionato di jazz non può ignorare la musica brasiliana...
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Ultima modifica di Adric : 14-06-2014 alle 08:48.
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Old 16-06-2014, 15:18   #402
Squalo71
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A proposito di soul-jazz, lui oggi è meglio di Al Jarreau, Stevie Wonder e George Benson (sono in declino per ragioni anagrafiche e mancanza d'ispirazione) messi insieme:
https://www.youtube.com/watch?v=CjdTnMZBN14
Seguo in silenzio da un po' questo thread, ma stavolta non potevo esimermi.

Grazie mille per la segnalazione! Mi hai fatto scoprire Ed Motta, molto bello!
Quote:
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Quoto assolutamente.
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Old 18-06-2014, 00:46   #403
Gnubbolo
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io mi sono trovato bene con l'ambient trip-hop elettronica anche se dell'improvvisazione c'è rimasto poco.
https://www.youtube.com/watch?v=5kWPW_POxhI
.
https://www.youtube.com/watch?v=vk-9l1SxqWI
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Old 25-01-2015, 20:47   #404
deanflame
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Old 27-01-2015, 13:35   #405
tecnologico
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da ignorante mostruoso:

cosa consigliate come musica jazz "noire"

ho sentito un po di miles davis e mi piace anche se al limite.

preferisco solo strumentale e se è old, meglio

questo per capirsi
https://www.youtube.com/watch?v=jyEV...14DF99808CDE43
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Ultima modifica di tecnologico : 17-07-2015 alle 12:57.
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Old 30-01-2015, 15:00   #406
Danny Morali
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da ignorante mostruoso:

cosa consigliate come musica jazz "noire"

ho sentito un po di miles davis e mi piace anche se al limite.
intanto dipende da che hai sentito, di jazz con atmosfere noir ce n'è parecchio ma ovviamente quasi nessuno suona solo quello, soprattutto uno come Davis che ha attraversato un bel po' di stili negli anni, figuriamoci atmosfere.
Il disco di Davis che classicamente viene associato ad atmosfere noir è quello della colonna sonora di Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'échafaud), poi al limite ci potrebbero stare cose tipo questa splendida My funny Valentine
https://www.youtube.com/watch?v=hgu28Hqg8Vc

se ti ascolti invece un Miles Smiles o un Filles de Kilimanjaro è tutta un'altra storia.
Ti metto alcuni pezzi:

Artie Shaw - Nightmare (assieme a Harlem Nocturne forse la melodia di jazz noir più famosa)
https://www.youtube.com/watch?v=-W59FzOwYIs

Jackie Mclean - Love and hate
https://www.youtube.com/watch?v=y8woYxaDjAM
che in realtà è una composizione di Grachan Moncur che ha fatto varie composizioni atmosferiche e misteriose sia sui dischi suoi che in quelli di Jackie Mclean, magari più dark che noir (forse è una sfumatura forse no, dipende da cosa cerchi), come Frankenstein, Ghost town, Air Raid, Evolution eccetera.

Ran Blake - The short life of Barbara Monk
https://www.youtube.com/watch?v=1tlWitva3Z0
Ran Blake secondo me potrebbe essere considerato proprio il musicista "noir jazz" per eccellenza, nel senso che la sua musica fa esplicito e continuo riferimento a quell'immaginario.

Clark Terry - Brother Terry
https://www.youtube.com/watch?v=oo2OYLBp5mQ

George Russell - Beast blues
https://www.youtube.com/watch?v=StQs5KgHDj4

Kenny Wheeler - The Lover Mourns
https://www.youtube.com/watch?v=4grOslnm4nE

in territori più di confine col rock trovi i Morphine coi quali dove caschi caschi bene e i citatissimi (la ricerca di jazz noir da parte di chi comincia col jazz è almeno pari alla ricerca di pezzi come o Fortuna o il Dies Irae di Verdi sui forum di classica da parte dei rocchettari) Bohren & der Club of Gore.
Poi ovviamente si potrebbero citare anche colonne sonore e persino videogiochi.

Ultima modifica di Danny Morali : 30-01-2015 alle 15:11.
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Old 27-06-2015, 09:20   #407
Sicilian9
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mia band emergente. AERITHMETAL

Ciao ragazzi, se vi va ascoltate le nostre canzoni.(quelle non in acustico)
del nostro primo EP "O TYPE".

MY WORST NIGHTMARE
BRING ME ATTENTION
BYE BYE WORLD

Sono le mie preferite, siamo un gruppo emergente, di un genere non molto diffuso
in Italia, se vi piacciono, per sostenerci mette un like
alla nostra pagina FB, grazie
https://www.youtube.com/user/Aerithmetal/videos

AERITHMETAL.
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Old 16-07-2015, 11:48   #408
zulutown
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ieri son stato al concerto di Dianne Reeves, e davvero mi è molto piaciuto.
NOn mi è forse sembrata "purista" del jazz, faceva anche generi un po' più commerciali.

voi cosa ne pensate?
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Old 16-07-2015, 22:26   #409
Adric
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L'ho vista nel 1992, con abbinata nella stessa serata l'altra cantante Cassandra Wilson, si sono esibite separatamente.
Dianne ha un contralto celestiale, sono arrivato quando stava facendo il checkin e cantava senza accompagnamento di strumenti, un'emozione indimenticabile !
Però il concerto mi ha leggermente deluso rispetto alla prove, secondo me perde rispetto ai suoi dischi, peraltro incisi molto bene.
Cassandra Wilson dal vivo l'ho trovata superiore a Dianne, è più sperimentale, del resto ad inizio carriera faceva free e successivamente è passata attraverso l'esperienza dell'M-Base di Steve Coleman.
Dianne ha un importante bagaglio soul e decenni di esperienza come corista dal vivo e in studio, la scoprì Sergio Mendes, poi con i Caldera per l'album Sky Island del 1977.
Peraltro sia Dianne che Cassandra incidono da diversi anni per la stessa etichetta, la Blue Note.
E ci sono ben due DVD in commercio di Dianne Reeves, Live in Montreal e The Early Years.

Di cantanti jazz, sia nere che bianche, ce ne sono parecchie in attività, altre valide interpreti che ho visto sono Dee Dee Bridgewater e Carmen Lundy, ad esempio.
A differenza delle cantanti europee, quelle americane sanno quasi tutte suonare ed accompagnarsi col pianoforte.
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Ultima modifica di Adric : 17-07-2015 alle 00:49.
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Old 18-07-2015, 00:28   #410
Danny Morali
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L'ho vista nel 1992, con abbinata nella stessa serata l'altra cantante Cassandra Wilson, si sono esibite separatamente.
Dianne ha un contralto celestiale, sono arrivato quando stava facendo il checkin e cantava senza accompagnamento di strumenti, un'emozione indimenticabile !
Però il concerto mi ha leggermente deluso rispetto alla prove, secondo me perde rispetto ai suoi dischi, peraltro incisi molto bene.
dici?
Per esempio su questa The man I love dal vivo è fantastico
https://www.youtube.com/watch?v=CI6UMlZrGVI

a me tra quelle recenti piace molto Leena Conquest, non che conosca moltissimo ma sui dischi con William Parker l'ho trovata davvero brava
https://www.youtube.com/watch?v=2UFwSh28K9E

e anche Christine Correa nelle sue collaborazioni con Ran Blake, per me questa particolarissima (e cupissima, ma vabbè è Ran Blake) versione di Angel eyes è un capolavoro
https://www.youtube.com/watch?v=1z-wPru8O7A

Ultima modifica di Danny Morali : 18-07-2015 alle 00:31.
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Old 21-07-2015, 09:35   #411
Adric
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Dianne Reeves è indiscutibile, sono io che ho il palato troppo esigente...
ma anche Cassandra mica scherza:
https://www.youtube.com/watch?v=S91oiNmSUlg

Nel raccomandarti, sempre che non l'hai già preso, il libro-intervista di Marcello Lorrai su William Parker, ho un altro cd dello stesso Parker di grande interesse inciso con cantanti.
Ho dovuto penare e sputare sangue per trovarlo, ma ne è valso la pena.
S'intitola Song Cycle, e vede la partecipazione di due tra le più interessanti e sperimentali vocaliste jazz emerse negli anni 80, Lisa Sokolov ed Ellen Christi, che hanno inciso anche dei dischi a proprio rispettivo nome.
Peraltro la Christi ha lavorato ed inciso anche in Italia, per la nostra etichetta Splasch.
Sempre le due cantanti, così come Jeanne Lee, Parker e diversi altri musicisti dell'area free sono protagonisti del bel documentario del 1984 girato a New York ed uscito in DVD, Rising Tones Cross.
Ho proprio quel cd di Parker con la Conquest, sono capitati anche qui dal vivo, ma non ci sono andato, lui l'ho visto due volte col grandioso quartetto di David S. Ware, prima che ci lasciasse
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Ultima modifica di Adric : 23-07-2015 alle 07:18.
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Old 23-07-2015, 01:08   #412
Gnubbolo
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Artie Shaw - Nightmare (assieme a Harlem Nocturne forse la melodia di jazz noir più famosa)
https://www.youtube.com/watch?v=-W59FzOwYIs
gran swing di greattinger, è come alban berg suonato da una big band.
https://www.youtube.com/watch?v=vwRU1wZXp8w
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Old 26-01-2016, 14:59   #413
orkaloca
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Conoscere il jazz e gli stili

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Salve a tutti
Per chi inizia da zero col jazz consiglio innanzitutto due libri essenziali:
JOACHIM ERNST BERENDT: IL NUOVO LIBRO DEL JAZZ (anche non ultima edizione, purche' sia dopo il 1981)
ARRIGO POLILLO: JAZZ
Il primo libro e' il migliore come introduzione ai vari stili e correnti del jazz, nonche' alla storia dei vari strumenti. Con la sua struttura a capitoli puo' essere letto anche a partire dall'ultimo, senza problemi di comprensione. E' anche utilissimo come manuale di consultazione al volo. Il secondo libro (che andrebbe letto comunque DOPO il primo) e' una esaudiente storia del j. con particolare attenzione al contesto sociale, culturale ed economico, scritta dal piu' grande critico italiano di sempre del settore.
Il j. e' vastissimo; piu' di un secolo. Si va dal ragtime del 1890 per arrivare ai giorni nostri; non c'e' una data o una citta' precisa in cui e' nato il j. (non c'era solo New Orleans per capirci).
Usualmente il j. lo si distingue a grandi linee in:
- Tradizionale
- Moderno
- Contemporaneo.
Il j. moderno nasce con la nascita del bebop al Minton di New York nel periodo di sciopero dell'industria discografica (1942-43). La distinzione tra j. moderno e contemporaneo e' molto piu' sfumata. In genere ci si riferisce alle incisioni dal 1970 in poi (ma talvolta si parte dal 1968 o dal 1980).
Tradizionale, moderno e contemporaneo convivono tuttora e si suddividono ciascuno in numerose sottocorrenti.
Attenzione che per j. classico s'intende ormai anche buona parte del j. moderno (Parker e Gillespie hanno creato il j. moderno 60 anni fa) e non solo il j. tradizionale, come erroneamente talvolta si ritiene. Si parla infatti a tal proposito di "mainstream" (o filone principale.)
A prescindere dai propri gusti come primo approccio al j. consiglio dischi di j. moderno (essenzialmente dei filoni hardbop e soul-jazz) del periodo tra il 1955 e il 1969, il periodo più fertile e differenziato della storia del j. In seguito si può per gradi passare anche ad altri stili più ostici all'ascolto immediato come le diverse correnti del j. tradizionale, il Free Jazz, il Third Stream o le ultime tendenze piu' etniche (che spesso sono ai confini del j.)
Il j. per i primi sessant'anni e' stato un fenomeno quasi esclusivamente nordamericano. Accostandosi al j. e' bene tenere presente che quasi tutti i jazzisti fondamentali sono statunitensi (o canadesi). Pertanto jazzisti italiani come Rava, Trovesi, Fresu, Di Battista e altri molto spinti dai media nostrani andrebbero ascoltati solo dopo centinaia di altri artisti. E comunque dei maggiori jazzisti italiani di sempre (Basso, Valdambrini, Cuppini, Pieranunzi, Gaslini e Urbani) oggi se ne parla poco, meno di dieci anni fa.
In Europa poi il j. scandinavo, e quelli tedesco, francese, belga e inglese hanno maggiore importanza di quello italiano. Anche Polonia e Cecoslovacchia hanno espresso dei musicisti di rilevanza artistica maggiore rispetto all'Italia. Al contrario, nel j. statunitense sono soprattutto tre i gruppi etnici di maggiore importanza da sempre: afroamericani, ebrei e italoamericani. Riguardo questi ultimi, musicisti come Joe Venuti, Eddie Lang, Lennie Tristano, Frank Rosolino, George Wallington, Dado Marmarosa, Pete Rugolo, Buddy De Franco, Carl Fontana, Charlie Mariano, Charlie Ventura, Joe Pass, Phil Urso, Joe Morello, Scott LaFaro, Chick Corea, Al DiMeola e Joe Farrell sono assai importanti, ben piu' di qualsiasi jazzista italiano; ma ce ne sono molti altri rilevanti.
Pensando di fare cosa gradita elenco una serie di liste di registrazioni essenziali, spesso molto differenti in non pochi titoli:

Tematico (per stile; la lista è su pià di una pagina, seguire i link)
http://web.archive.org/web/20010101-...z.com/library/
www.jazzonln.com/jazz101.asp

In ordine cronologico:
http://web.archive.org/web/20010101-...rman/Jazz.html
http://web.archive.org/web/20010101-...m/alldiscs.htm

Con foto
www.themusicresource.com/scripts/tab.asp?tab=3 c/foto
www.geocities.com/adoleon2000/100discos.htm
http://web.archive.org/web/200101010...sthear_a-l.htm

Referendum
http://web.archive.org/web/20030101-...du/Top100.html

Top piu' di 100
www.scaruffi.com/jazz/best100.html 1066 album
www.snowbirdjazz.com/larryslist.html (529 album)
http://home.austarnet.com.au/petersy...00/top100.html
e http://home.austarnet.com.au/petersy...0/next100.html
http://web.archive.org/web/199901010...azz.org/links/

http://home.drenik.net/jnikolic/Ex_Yu_Diskografija.htm

Top 100 varie
http://www.avguide.com/film-music/mu...00jazz.new.php
www.counterpoint-music.com/5star.html
www.jazzman.com/top100.cfm
www.allaboutjazz.com/top100.htm
www.allaboutjazz.com/d_time.htm
www.angelfire.com/zine2/discontent/jazz.htm
www.jazzitude.com/essential.htm
http://web.archive.org/web/20030101-...tran/jazz1.htm
www.rocklist.net/larkin1000_94.htm
http://www.amazon.co.uk/exec/obidos/...887120-7272462
http://walden.mo.net/%7edcowsley/CDs.htm
http://pub37.bravenet.com/forum/3172289350/show/583420

Top 80
http://web.archive.org/web/20030101-...an/jazzcd2.htm

Top 35
http://www.npr.org/templates/story/s...toryId=4565717

Top 30
http://web.archive.org/web/199901010...st/rhecd2.html

------------------------------
Top 100 genere Hard Bop
http://members.tripod.com/~hardbop/music.html

Top 100 dischi periodo 1997-2006:
http://home.austarnet.com.au/petersy...new_breed.html

200 Essential Small Group Jazz Recordings 1925-1975:
www.danmillerjazz.com/smallrecordings.html

50 Essential Jazz Trumpet Recordings:
www.danmillerjazz.com/recordings.html

50 Essential Big Band Recordings:
http://www.danmillerjazz.com/bigbands.html

Top brani jazz:
www.geocities.com/adoleon2000/_fotos.htm
http://web.archive.org/web/19990101-...enturylist.asp
http://web.archive.org/web/19990101-...azz-lists.html

Tra le liste linkate sopra, le piu' equilibrate mi sembrano innanzitutto quella di Cooties Jazz e Jazzitude, poi quella di Jazz100 (il sito australiano) e di Jazzman.

EDIT 17-12-2007 aggiornati links non più funzionanti.

Ti ringrazio dello scritto molto esauriente, e colgo l'occasione per farti due domandine. Sono un appassionato di jazz molto ignorante in materia. Ho ascoltato molto, ma la produzione jazz e' immensa.... Per me Miles Davis rimane uno dei piu' grandi, anche se devo dire che non mi piace tutto quello che ha fatto. Reputo il suo migliore in assoluto in Kind of Blue. L'atmosfera che crea e' una di quelle che ti strappano l'anima. Se invece vado al jazz contemporaneo mi piace tantissimo Tomasz Stańko, anche se non sono ancora riuscito a definire il suo stile. Se dovessi fidarmi di quello che dicono certi siti di musica dovrei trovare rispondenza in artisti che invece fanno un jazz totalmente differente, e che a me piace pochissimo. Tu puoi aiutarmi a collocare la musica di Davis e Tomasz Stańko?
Ti ringrazio e ti saluto, ciaoo
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Old 07-02-2016, 20:50   #414
Adric
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Non ho mai amato particolarmente Miles Davis (e lo posso dire possedendo una trentina di suoi cd oltre ad averlo visto dal vivo), che ha inciso moltissimo, spesso con dei gruppi stellari, specialmente da metà anni 50 fino a Bitches Brew del 1969.
Ecco, se vogliamo stabilire i 10 dischi più importanti della discografia di Davis, in ordine cronologico abbiamo: Birth of Cool (Capitol) "i 4 gerundi" Steamin', Relaxin', Workin' e Cookin' (Prestige), Round About Midnight, Milestones, Kind of Blue, In a Silent Way e Bitches Brew (Columbia).
Da parecchi anni Davis è il jazzista più popolare di tutti in assoluto, anche come vendite di dischi, eclissando musicisti ben più importanti di lui per l'evoluzione del jazz, come Armstrong, Ellington, Parker, Gillespie e Coltrane.
In Italia, anche per altre vicende, il jazzista più popolare, almeno fino a metà degli anni 60, è stato Chet Baker, in Finlandia invece lo è stato il trombettista Ted Curson, con la massima onorificenza ricevuta dal presidente della repubblica di quella nazione.
Il problema è che in Italia, dove i dischi di jazz negli anni 50 e 60 arrivavano in ritardo e col contagocce, musicisti come Miles Davis, Chet Baker, o Bill Evans sono assurti a modelli dominanti, di qui il carattere fortemente derivativo di tanto jazz italiano fino alla fine degli anni 60, in America e nelle altre nazioni jazzisticamente più evolute come Francia, Belgio, Danimarca e Svezia, si ascoltava molta più musica.
Come trombettisti a Davis preferisco decisamente Clifford Brown e Kenny Dorham negli anni 50, Freddie Hubbard e Don Ellis negli anni 60, Woody Shaw e Charles Tolliver negli anni 70, ma Davis è un lirista che ha sempre dato particolare importanza alle pause, non è mai stato un mostro di tecnica.
Davis attraversa diversi stili, dal bop di metà anni 40, al cool jazz, al jazz modale, al jazz-rock, alla fusion degli anni 80 di dischi come Tutu.

Tomasz Stanko è uno dei diversi jazzisti polacchi lanciati dai gruppi del talentuoso e sottovalutatissimo dal grande pubblico Krzysztof Komeda, autore di diverse belle colonne sonore jazz negli anni 60.
Negli anni 70 ed 80 ha intrapreso una strada più avanguardista
A dire la verità su Stanko non mi ci sono mai molto soffermato più di tanto, peraltro non aiuta il fatto che abbia spesso inciso per un etichetta che non amo come la ECM, gli preferisco Kenny Wheeler o Wadada Leo Smith.
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Old 08-02-2016, 15:32   #415
Danny Morali
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Adric con quell'avatar ero convinto fossi maggiormente estimatore dei dischi del secondo quintetto, che sono di sicuro i miei preferiti della sua produzione.
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Old 08-02-2016, 17:58   #416
Adric
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Shorter è uno dei miei eroi jazzistici preferiti in assoluto, anche per le composizioni per Art Blakey ed i Weather Report, e quella copertina del fotografo Reid Miles la reputo magnifica, raffigura la sua prima moglie giapponese.
Non a caso su Speak no Evil di Shorter c'è Freddie Hubbard alla tromba, che Davis ha sempre detestato, ancor di più quando Hancock costituì il quintetto VSOP negli anni 70.
Peraltro Davis ha sempre speso parole di ammirazione per il trombettista Woody Shaw, e non so come li prese i dischi di questo insieme ad Hubbard negli anni 80.
Sarebbe interessante leggere in italiano Milestones, corposa e piccante biografia su Davis mai tradotta (in inglese ci metterei anni...).
Quel quintetto davisiano che citi non mi dispiace affatto (anche se preferisco la formazione con Coltrane e Red Garland del decennio precedente), ma ha anche albums meno riusciti (certo, qui entriamo nel campo delle preferenze e dei gusti personali), a me ad esempio non piace Filles de Kilimanjaro, e Bitches Brew, che ebbe un impatto enorme, lo reputo sopravvalutato. L'album In a Silent Way invece mi piace molto di più (ma li c'è Joe Zawinul).
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Old 08-02-2016, 22:21   #417
Danny Morali
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Per me il secondo quintetto al di là dei grandi musicisti è fenomenale soprattutto per via delle composizioni di Shorter molte delle quali tra le sue più belle in assoluto che abbia mai scritto, Sanctuary su Bitches brew e Footprints su Miles Smiles sono capolavori assoluti ma anche Iris, Pinocchio, ESP, Nefertiti, Fall... Shorter nei sessanta per me come compositore è (forse con Andrew Hill) proprio il più grande, da celebrare tanto quanto Ellington/Strayhorn o Monk.
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Old 09-02-2016, 08:01   #418
Adric
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D'accordissimo su Shorter, anche se prediligo i suoi album per Blue Note, specialmente composizioni come Infant Eyes, Speak No Evil, Lost, Lady Day, Penelope, Face of the Deep, El Gaucho, Teru, Miyako e Playground
purtroppo non mi piace lo Shorter attuale, intendiamoci, non è che suoni tecnicamente male per l'età che ha od il gruppo che lo accompagna, ma esegue poco inspirate versioni dei suoi pezzi, è una leggenda del jazz e non deve più dimostrare nulla a nessuno, ma chi glielo fa fare a continuare a suonare ...
Andrew Hill è un compositore sottovalutato, in primis dagli stessi musicisti di oggi, che andrebbe rivalutato (forse perchè non piaceva come performer, i suoi album hanno venduto pochissimo, al contrario di Gene Harris & Three Sounds, rimanendo in ambito Blue Note negli Usa).
Non pochi compositori di talento hanno inciso poco o niente, da Cal Massey, a Billy Gault a Sarah Cassey ecc

Negli anni 60 i grandi compositori non mancavano certo, tra i pianisti anche gli stessi Hancock e Zawinul (ben 9 anni nel gruppo di Cannonball), Randy Weston, Mal Waldron, Horace Silver, tra i bandleader Mingus e Sun Ra, Benny Golson, Coltrane ed Ornette Coleman tra i sassofonisti, ed altri ecc
E poi ci sono quei compositori che pur già attivi negli anni 60 si sono affermati negli anni 70 (perchè hanno iniziato ad incidere tardi da leader, per maturazione artistica, per ragioni generazionali ecc), è il caso di McCoy Tyner, Cedar Walton o George Cables.

Oggi ci si è un po' troppo appiattiti, specie nel jazz cantato, sugli standard di Broadway dell'era Tin Pan Alley, anche per questo il jazz appare sempre di più una musica slegata dai giorni nostri, oltre all'esasperato tecnicismo delle scuole di musica a scapito dello studio della composizione...
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Old 09-02-2016, 13:46   #419
Danny Morali
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D'accordissimo su Shorter, anche se prediligo i suoi album per Blue Note, specialmente composizioni come Infant Eyes, Speak No Evil, Lost, Lady Day, Penelope, Face of the Deep, El Gaucho, Teru, Miyako e Playground
purtroppo non mi piace lo Shorter attuale, intendiamoci, non è che suoni tecnicamente male per l'età che ha od il gruppo che lo accompagna, ma esegue poco inspirate versioni dei suoi pezzi, è una leggenda del jazz e non deve più dimostrare nulla a nessuno, ma chi glielo fa fare a continuare a suonare ...
Andrew Hill è un compositore sottovalutato, in primis dagli stessi musicisti di oggi, che andrebbe rivalutato (forse perchè non piaceva come performer, i suoi album hanno venduto pochissimo, al contrario di Gene Harris & Three Sounds, rimanendo in ambito Blue Note negli Usa).
Non pochi compositori di talento hanno inciso poco o niente, da Cal Massey, a Billy Gault a Sarah Cassey ecc

Negli anni 60 i grandi compositori non mancavano certo, tra i pianisti anche gli stessi Hancock e Zawinul (ben 9 anni nel gruppo di Cannonball), Randy Weston, Mal Waldron, Horace Silver, tra i bandleader Mingus e Sun Ra, Benny Golson, Coltrane ed Ornette Coleman tra i sassofonisti, ed altri ecc
E poi ci sono quei compositori che pur già attivi negli anni 60 si sono affermati negli anni 70 (perchè hanno iniziato ad incidere tardi da leader, per maturazione artistica, per ragioni generazionali ecc), è il caso di McCoy Tyner, Cedar Walton o George Cables.

Oggi ci si è un po' troppo appiattiti, specie nel jazz cantato, sugli standard di Broadway dell'era Tin Pan Alley, anche per questo il jazz appare sempre di più una musica slegata dai giorni nostri, oltre all'esasperato tecnicismo delle scuole di musica a scapito dello studio della composizione...
Eh, tanto ben di dio nei sessanta, ci si potrebbe aggiungere pure altri nomi alla tua bella lista (Booker Little, Carla Bley, Grachan Moncur, Jackie Mclean, Freddie Redd, lo stesso Ellington e l'ultimo Strayhorn, Denny Zeitlin. George Russell, Bill Evans, Clare Fischer, Muhal Richard Abrams, Stan Tracey...).
Ho il sospetto che al netto di qualche eccezione i grandi compositori siano quello che più manca di più al jazz attuale. Ci sta anche che non conosca un sacco di cose e spero sia così, ma la mia impressione è un po' quella.
Immagino qualcuno potrebbe tirare fuori qualche nome tipo Maria Schneider ma in generale il livello non mi sembra lo stesso.
Anche io ho qualche perplessità sullo Shorter attuale, però va dato atto che fa di tutto tranne che trascinarsi stancamente, anzi gli riconosco una voglia di rinnovarsi e rischiare non da tutti. L'ultimo disco suo che ho veramente amato è High life (che potrebbe essere tranquillamente il mio disco preferito degli anni novanta in assoluto) che è un disco che divide tantissimo, da una parte ci sono arrangiamenti discutibili e soprattutto una parte ritmica abbastanza tremenda (tanto che qualche critico lo accusò di essersi messo a fare smooth jazz manco fosse Kenny G.), ma dall'altra ci sono dei brani notevolissimi.
Curiosità, conosci il Jazz nel pomeriggio? Per quanto mi riguarda è uno dei blog migliori in italia dove parlare di jazz.

Ultima modifica di Danny Morali : 09-02-2016 alle 13:53.
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Old 10-02-2016, 19:57   #420
murillo
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cosa ne pensate di Chick Corea? a me è sempre piaciuto abbastanza, per le cose come Return to Forever, pur non avendoli mai considerati capolavori (Return to Forever è un buon disco orecchiabile)
poi a un certo punto ho sentito The Song Of Singing e mi è sembrata una delle cose più geniali di sempre
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