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EUCLIDE/ SETTIMANALE DI SCIENZA E TECNOLOGIA -2 25/07/2004 Cosmologia e astrofisica Roma, 25 lug. (Apcom) - Prosegue la rassegna delle più interessanti notizie di scienza e tecnologia diffuse durante la settimana. STEPHEN HAWKING PRESENTA LA SUA NUOVA TEORIA SUI BUCHI NERI Anche le stelle collassate riemettono materia ed energia Dublino - I buchi neri non rappresentano la fine di ogni materia ed energia intrappolate dalla loro attrazione gravitazionali: anche le stelle collassate sono in grado di restituire allo spazio esterno parte di quanto inghiottito in prcedenza. Questa è in sintesi la nuova teoria sui buchi neri presentata alla 17esima Conferenza Internazionale sulla Relatività generale dal fisico britannico Stephen Hawking. L'illustre scienziato è uno dei fondatori della fisica dei "black holes", come vennero battezzate dall'astronomo britannico Fred Hoyle quelle stelle diventate talmente massicce che il loro campo gravitazionale impedisce persino alla luce di sfuggire dalla loro superficie. Hawking abbandona così quella che per trent'anni era stata la sua ipotesi principale sui buchi neri: ovvero che una volta oltrepassato l'"orizzonte degli eventi" - il punto di non ritorno - materia ed energia finissero nella singolarità centrale del buco nero aumentandone la massa senza possibilità di fuga, se non eventualmente in un altro universo. La stella collassata si accrescerebbe potenzialmente in questo modo senza limiti se non fosse per la "Radiazione Hawking", una perdita di particelle quantistiche che nel corso del tempo porterebbe all'"evaporazione" del buco nero, sempre che l'universo viva abbastanza a lungo. Tuttavia, la vecchia teoria di Hawking si scontrava con il cosiddetto "Paradosso dell'informazione": secondo la meccanica quantistica infatti l'informazione relativa ad una particella non può venire completamente eliminata dall'universo, mentre i buchi neri sembravano invece "cancellare" qualsiasi informazione relativa alle particelle catturate. Mentre una singola particella ha bisogno di molti parametri per poter essere descritta fisicamente, un oggetto come un buco nero è estremamnete semplice da caratterizzare proprio per questo motivo: bastano i tre numeri relativi alla massa, alla carica elettrica, se ne ha, e al momento angolare, se è in rotazione. Tutta l'informazione relativa al numero sterminato di partcelle catturate viene per così dire "cancellata" dall'azione del buco nero. Secondo la nuova teoria invece i buchi neri sono in grado di restituire informazione - materia ed energia - all'esterno, sebbene in uno stato "irriconoscibile" rispetto a quello originale. Hawking ha presentato le sue idee in un breve discorso, mentre per la pubblicazione del corrispondente articolo occorrerà ancora aspettare qualche tempo. Se Hawking convincerà il suo uditorio, dovrà dichiarare persa la scommessa fatta con John Preskill, fisico del Caltech, il quale ritiene che l'affermazione secondo la quale "l'informazione inghiottita da un buco nero è nascosta per sempre e non può essere mai rivelata" sia falsa: in palio vi è un'enciclopedia sul baseball - dalla quale l'appassionato Preskill potrà recuperare tutte le informazioni desiderate a volontà. (segue) copyright @ 2004 APCOM
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