|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 5418
|
Quote:
![]() senza pensarci, generalmente, passa l'idea che i "motori" delle navicelle e delle sonde siano accesi sempre nell'andare così lontano, invece è essenziale (ovviamente) (e lo so ![]() e aggiungo io una cosa importante: se il tragitto fosse rettilineo verso il punto di destinazione, cioè emanante da un punto avente come centro la Terra... col razzo e senza razzo che le sonde sarebbero arrivate dove sono ora (senza fiondaggi gravitazionali)... già dalla Terra i tragitti delle sonde cominciano a curvare abbondantemente verso il primo corpo, Terra o Luna, per aumentare via via spinta con il fiondaggio ![]() ad un certo punto ![]() ![]() non potevano ottenere quella velocità da sole, con i razzi ![]() tanto che la configurazione corpale del sistema solare è in qualche modo fortunata per noi, se ci fosse stato un pianeta un multiplo di giove, al suo posto, magari... non so, ovviamente, che calcoli facciano lì al JPL* ![]() ![]() e se non ci fosse stato un pianeta gioviano, e gli altri giganti, la velocità sarebbe una frazione delle precedenti... * certo però che finora non ne hanno sbagliata una, tipo sonda finita fuori rotta... forse perchè i fattori, nello spazio vuoto, che regolano il moto si contano con le dita di una mano (a parte presenza di sassi nel tragitto, che finora fortunatamente non si sono presentati, o la fascia asteroidi che non ha provocato, finora, problemi)
__________________
____€UROPA: INSIEME di STATI IN COMUNANZA DI PROSPETTIVE PAGLIACCE Ultima modifica di raxas : 25-02-2021 alle 09:26. Motivo: edit: decine di kilometraggi/s |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 5418
|
Quote:
posto che in un cm3 di aria ci sarebbero 27 miliardi di miliardi di atomi... edit: molecole in 1 metro cubo di spazio interplanetario, come hai riportao, ci sarebbero (varierà senza'altro, in relazione a distanza dal sole/pianetinè gli elementi saranno tutti perfettamente sempre gli stessi...) 4 miliardi di atomi, e in un chilometro cubico di spazio interplanetario 4 miliardi di miliardi di atomi (posto che siano uguali agli elementi nell'aria terrestre) quindi in 1 centimetro cubico di aria terrestre ci sono 7 volte più atomi edit: molecole quindi ben più di 7 volte, un minimo del doppio in più: 14 volte quelle che siano contenute in un chilometro cubico di "vuoto" vado a prendermi un'aranciata, dopo questi calcoli ![]() ![]() "quanto incompresa deve essere la vita dei ragionieri di balistica interplanetaria" (e andrà sempre peggio)
__________________
____€UROPA: INSIEME di STATI IN COMUNANZA DI PROSPETTIVE PAGLIACCE Ultima modifica di raxas : 25-02-2021 alle 11:12. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#23 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Messaggi: 726
|
Quote:
Una ricercatrice del Princeton Plasma Physics Laboratory ha proposto un nuovo tipo di propulsore al plasma che sfrutta il fenomeno della riconnessione magnetica Propulsore al plasma per i razzi spaziali del futuro Una ricercatrice del Princeton Plasma Physics Laboratory (Pppl) del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti (Doe) ha proposto un nuovo tipo di propulsore a razzo basato sull’applicazione di campi magnetici per eiettare particelle di plasma dalla parte posteriore di un razzo e spingere così il vettore nella direzione opposta, per la conservazione della quantità di moto. Gli attuali propulsori al plasma provati nello spazio per spingere le particelle utilizzano campi elettrici, mentre il nuovo concept propone di accelerarle usando la riconnessione magnetica: un processo che si trova in tutto l’universo – inclusa la superficie del Sole – per il quale le linee del campo magnetico convergono, si separano improvvisamente e poi si uniscono di nuovo, producendo molta energia. La riconnessione avviene anche all’interno dei tokamak, dispositivi a forma toroidale (a ciambella) all’interno dei quali è possibile creare le condizioni per la fusione termonucleare controllata. «Sto pensando a questa idea di dispositivo da un po’ di tempo», racconta Fatima Ebrahimi, la ricercatrice che lo ha inventato, autrice di un articolo pubblicato su Journal of Plasma Physics che descrive in dettaglio il concept. «L’idea mi è venuta nel 2017 mentre ero seduta su un ponte e pensavo alle somiglianze tra lo scarico di un’auto e le particelle di scarico ad alta velocità create dal National Spherical Torus Experiment (Nstx) del Pppl», il precursore dell’attuale impianto di fusione di punta del laboratorio. «Durante il suo funzionamento, questo tokamak produce bolle magnetiche chiamate plasmoidi che si muovono a circa 20 chilometri al secondo, che è molto simile a una spinta». Gli attuali propulsori al plasma che utilizzano campi elettrici per spingere le particelle riescono a produrre solo un impulso specifico basso. Simulazioni computerizzate eseguite al Pppl e al National Energy Research Scientific Computing Center – un Doe Office of Science User Facility presso il Lawrence Berkeley National Laboratory, in California – hanno mostrato che il nuovo concept di propulsore al plasma può generare gas di scarico con velocità di centinaia di chilometri al secondo, dieci volte più veloci di quelli di altri propulsori. Una tale propulsione potrebbe rendere i pianeti esterni alla portata degli astronauti: «I viaggi a lunga distanza richiedono mesi o anni perché l’impulso specifico dei motori a razzo di tipo chimico è molto basso, quindi il velivolo impiega tempo per mettersi al passo», spiega Ebrahimi. «Ma se realizzassimo propulsori basati sulla riconnessione magnetica, potremmo ragionevolmente completare missioni a lunga distanza in un periodo di tempo più breve». Le differenze principali tra il concept proposto da Ebrahimi e gli altri propulsori sono tre. La prima è che una modifica della forza dei campi magnetici può aumentare o diminuire la quantità di spinta. «Utilizzando più elettromagneti e più campi magnetici, si potrebbe in effetti ruotare una manopola per regolare la velocità», dice Ebrahimi. In secondo luogo, il nuovo propulsore produce movimento espellendo sia particelle di plasma che plasmoidi, i quali aggiungono una potenza alla propulsione che nessun altro tipo di propulsore prevede. In terzo luogo, a differenza dei dispositivi attuali che si basano su campi elettrici, i campi magnetici in questo concept consentono al plasma all’interno del propulsore di essere costituito sia da atomi pesanti (come lo xeno) che da atomi leggeri. Questa flessibilità permette agli scienziati di adattare la quantità di spinta in base alle esigenze della missione. «Il lavoro propone per la prima volta di realizzare un propulsore al plasma che sfrutti il fenomeno della riconnessione magnetica per accelerare ed espellere bolle di plasma, ottenendo quindi una spinta efficace del vettore nella direzione opposta», commenta a Media Inaf Alessandro Bemporad, fisico solare all’Inaf di Torino, esperto di riconnessione magnetica e responsabile scientifico del progetto Swelto. «Si tratta sicuramente di un’idea originale ed intrigante che potrebbe aprire nuove possibilità per i viaggi spaziali. Questo studio preliminare ne dimostra la fattibilità, con simulazioni magneto-idrodinamiche (Mhd) di tipo resistivo nel corso delle quali due plasmoidi vengono espulsi in successione. Un fenomeno del genere (ovviamente su scale del tutto diverse) viene spesso osservato sul Sole, quando da una stessa regione attiva avvengono anche più eruzioni in sequenza nell’arco anche di poche ore. La sfida principale sarà passare alla fase sperimentale di realizzazione di un prototipo funzionante, e soprattutto dimostrare che il processo può effettivamente operare per un tempo indefinito (ossia produrre continue espulsioni di bolle di plasma in modo stazionario) così da fornire progressivamente l’accelerazione richiesta». A questo punto, aspettiamo solo di vedere come funzionerà il prototipo. FONTE: https://www.corrierenazionale.it/202...li-del-futuro/ |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#24 |
Bannato
Iscritto dal: Apr 2016
Messaggi: 19106
|
Esisterebbero dei siluri drone russi spinti da energia nucleare, se in campo aerospaziale non han mai deciso di usarli è un altra storia però la propulsione nucleare esiste da tempo.
Probabilmente hanno esaurito la smania per il mito della propulsione al plasma ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Città: :
Messaggi: 7282
|
Quote:
![]() Non so se poi può essere utile ma cercando risposta alla domanda di raxas cioè sul cosa usare per spingere il razzo segnalo questo pdf del 2003 che in vero non ho letto quasi per nulla ![]() Marco Gentilini Sistemi di propulsione nucleare di missili aerospaziali Le migliori prestazioni si ottengono, pertanto, con propulsori a fotoni, ovvero con velocità di efflusso delle particelle dagli ugelli pari a quella della luce, o a ioni a elevata energia. Tali propulsori, tuttavia, risultano a bassa spinta e quindi non idonei ad uscire dal campo gravitazionale di corpi celesti, per cui possono trovare impiego solo nello spazio libero e dopo il raggiungimento di elevate velocità, a meno di non impiegare tempi inaccettabili di accelerazione alla velocità di crociera. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#26 |
Bannato
Iscritto dal: Apr 2016
Messaggi: 19106
|
Infatti la propulsione nucleare non verrà usato per spedire il razzo dalla Terra nello spazio, a far quello ci penseranno i razzi ausiliari tradizionali, il propulsore principale si azionerà una volta nello spazio ossia in un campo senza gravità, senza resistenza e già in velocità.
|
![]() |
![]() |
![]() |
#27 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 5418
|
Quote:
![]() Quote:
![]()
__________________
____€UROPA: INSIEME di STATI IN COMUNANZA DI PROSPETTIVE PAGLIACCE Ultima modifica di raxas : 25-02-2021 alle 11:20. |
||
![]() |
![]() |
![]() |
#28 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Città: Cremona
Messaggi: 3186
|
Non so se ci metteremo più tempo a far arrivare l'uomo su Marte in sicurezza, o se si trovi il modo di andarci lo stesso a fare le medesime cose, ma senza l'uomo stesso.
__________________
PC 1: i5 7600k @4.4-RAM 16 DDR4 2800mhz-EVGA GTX1080-S.Blaster Z+Logitech Z906-Monit BenQ EX2780Q PC 2: Ryzen 5 3600-RAM 16 DDR4 2800mhz - Gigabyte GTX4060-S.Blaster XG5+Creative T3-Monit BenQ vz2770 PC Retro: Athlon 3400-Radeon7500 (64MB)-Monit.CRT-Win 98 SE Console: NES-SNES-Saturn-WII U-N3DS-GBA-N64-N.Switch-Dreamcast-PS2-PS3-PS4 |
![]() |
![]() |
![]() |
#29 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
|
Toh, è la volta che noi rispolveriamo il Rubbiatrone. Che se non sbaglio prometteva di farci arrivare su Marte in un mese e mezzo.
Del resto all'apparenza non sembra un'idea malvagia: si manda su il razzo in modo tradizionale, poi lo si aggancia ai motori nucleari e si fa il viaggio a lunga distanza. I motori nucleari si portano su una volta e su rimangono facendo spola avanti e indietro verso le destinazioni lontane. E magari, visto l'uso continuativo a bassa spinta, si riesce anche a simulare un po' di gravità durante il viaggio. |
![]() |
![]() |
![]() |
#30 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 3190
|
Quote:
Per iniziare a fare un'analisi come si deve alla ricerca di tracce di vita passata servirebbe un geologo esperto attrezzato con almeno un microscopio elettronico, che non è né piccolo né semplice da usare, direttamente lì su Marte. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#31 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 3190
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#32 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2007
Messaggi: 2314
|
Quote:
Però vorrei farvi riflettere anche sul fatto che l'accelerazione di 1 G nel giro di un annetto ci porterebbe alla velocità ... della luce. Cosa che mi mette in crisi con la teoria di equivalenza della relatività: dopo una anno di presenza su questa Terra non noto alcun fenomeno relativistico evidente... |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 14734
|
Quote:
![]() Se ti va di fare calcoli all'inverso, con un'accelerazione di 1g, quanto dovrebbe durare il viaggio? E con 1/3g? (sempre considerando ovviamente metà viaggio in accelerazione e l'altra metà in decelerazione). A spanne comunque direi che se si riuscisse ad andare ad 1g per coprire la distanza (minima) ci vorrebbero giusto un paio di giorni. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#34 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 3190
|
Quote:
https://www.omnicalculator.com/physics/space-travel con 1g, calcolando 200M di chilometri, compresa la decelerazione, servono 3 giorni. con 1/3g ne servono poco meno di 6. Con così tanta energia a disposizione probabilmente si potrebbe evitare tutta la manovra di inseguimento e andare su Marte in 40 ore quando è nel punto più vicino alla Terra. con 1g costante si arriverebbe a 0,99c in 2,58 anni, e ne sarebbero passati 7 sulla Terra, che è ancora accettabile. Gli effetti relativistici importanti sarebbero da qui in poi, andando avanti per altri 3 anni sulla Terra ne sarebbero passati 100. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 22:40.