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27-04-2024, 22:32 | #21 | |
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Non tiriamo fuori i soliti omini di paglia...per andare OT. Il problema è un altro: bisogna lasciare libero il campo a potenze straniere più o meno ostili che ormai sistematicamente che già sfruttano questi meccanismi in modo più o meno occulto come arma per inficiare o manipolare i regimi democratici? Ultima modifica di azi_muth : 27-04-2024 alle 22:46. |
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28-04-2024, 00:28 | #22 | |
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Questo portava pure la popolazione locale a non rendersi conto di quello che stava realmente accadendo, anche a causa della propaganda interna a senso unico. Una volta capita la situazione, era comunque già troppo tardi per denunciare e togliere di mezzo in maniera rapida ed indolore il tiranno di turno... |
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28-04-2024, 15:32 | #23 | |
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Intanto perchè gli stati autoritari hanno sistemi di controllo delle informazioni anche su internet e social media, mentre le democrazie no. E nello studio sistematico che ho allegato si vede bene come i social abbiano un effetto piuttosto negativo nel dibattito nelle democrazie "avanzate" in particolare nello stimolare discorsi d'odio, polarizzazione, estremismo, disinformazione. I social sembrano nelle democrazie "realizzate" sembrano essere fattori più elementi destabilizzanti che altro. Ma sono difficile "gestione" dal momento che la libertà di espressione è uno degli elementi fondanti delle democrazie liberali. Il punto è se si puo' difendere libertà di pensiero anche contro agenti esterni ( o interni) che minano la stessa esistenza di un sistema democratico. Ultima modifica di azi_muth : 28-04-2024 alle 15:38. |
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28-04-2024, 15:45 | #24 |
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28-04-2024, 19:02 | #25 |
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Ma gli USA non dovrebbero essere per il libero mercato?
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"Qualunque cosa abbia il potere di farti ridere ancora trent'anni più tardi non è uno spreco di tempo. Credo che le cose di quella categoria si avvicinino molto all'immortalità" |
28-04-2024, 19:09 | #26 |
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A parte che qui si tratta più di libera espressione che libero mercato ma domanda è se gli USA mettono prima i principi liberali alla sicurezza dello stato.
Ultima modifica di azi_muth : 28-04-2024 alle 19:14. |
28-04-2024, 19:20 | #27 |
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Un social è una azienda che deve fatturare per cui direi libero mercato.
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28-04-2024, 19:30 | #28 | |
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E' un problema di libertà di espressione più che di mercato. |
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28-04-2024, 19:33 | #29 | |
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28-04-2024, 19:35 | #30 | |
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Es. Facebook ha chiuso i battenti 14 anni fa.... Semmai si tratta di una forma di ritorsione a scoppio ritardato Ultima modifica di azi_muth : 28-04-2024 alle 19:38. |
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28-04-2024, 19:57 | #31 |
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Ma la Cina è una dittatura, gli USA “esportano” la democrazia, libertà etc
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28-04-2024, 20:02 | #32 |
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Ti ricordo che in UE RT e' bloccato. Per la stessa ragione. E adesso tocca a TikTok. Che giustamente non vende. Meglio chiudere che regalare utenti e piattaforma alla propaganda del nemico per 4 pezzi di carta igienica.
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28-04-2024, 20:13 | #33 | |
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I paesi democratici hanno il problema di far convivere la ragion di stato con i principi liberali. Le autocrazie no. La convivenza non è sempre delle più semplici visto che le democrazie possono cadere o essere messe in crisi utilizzando mezzi democratici. Ultima modifica di azi_muth : 28-04-2024 alle 20:16. |
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28-04-2024, 22:59 | #34 | |
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È possibile arrivare al potere grazie ai social, come del resto sappiamo in passato ci si è riusciti anche senza, costruendoci poi sopra una bella dittatura. Cosa più complicata è poi mantenerla, continuando ad avere i social di mezzo, soprattutto in quei paesi con popoli abituati a vivere col diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e ben consci che oggi esistono molte tecniche digitali per eludere eventuali censure, rispetto a quelli che purtroppo in una dittatura ci sono dentro da una vita e per loro questi concetti di libertà sono pressoché sconosciuti. Una piccola azienda adora la concorrenza, come un aspirante (ancora sconosciuto) dittatore adora i social per crescere e farsi conoscere alla massa. Se capita poi che entrambi riescano a raggiungere risultati che li portano ad essere leader nelle rispettive categorie, sono convinto che questo loro adorare diverrebbe molto presto odio e personalmente la cosa mi farebbe pure molto piacere Ultima modifica di lucale : 28-04-2024 alle 23:04. |
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29-04-2024, 12:58 | #35 | |
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Non ho questa grande fiducia. Se guardi come si è evoluta la situazione in Russia negli ultimi anni vedrai che il peso dei social è stato piuttosto esiguo nel contrastare la stretta autoritaria che nell' ultimo decennio è progredita in modo costante ed è culminata dopo l'invasione dell'Ucraina. I vari oppositori hanno dovuto comunque prendere la via dell'esilio per non essere incarcerati o uccisi. D'altro canto i social sono estremamente efficienti nello spargere odio e disinformazione basta aprire twitter o facebook per vedere quanto siano attivi troll professionisti con agende piuttosto oscure che sfruttano tecniche come l'idrante o la montagna di mer*a per contrastare qualunque forma di "debunking" e comunque trovano sempre un pubblico disposto a credere a quella spazzatura. Più un argomento è complesso più è difficile che possa essere verificabile da un utente comune. Le bufale prosperano su ignoranza e pregiudizio che sui social non mancano. Ultima modifica di azi_muth : 29-04-2024 alle 13:03. |
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