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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: BOLZANO/BOZEN
Messaggi: 14871
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Chrysler - FIAT, fatto l'accordo
Il presidente Obama aveva dato alla Chrysler 30 giorni per realizzare un'intesa con Fiat o con un altro partner per accedere al finanziamento chiesto al governo Fiat-Chrysler: accordo fatto E arrivano 6 miliardi di dollari di VINCENZO BORGOMEO ? Il presidente Obama gli aveva dato 30 giorni, ma alla Chrysler sono bastate 3 ore e poco dopo il discorso del numero uno della Casa Bianca è arrivato l'annuncio ufficiale: "Fiat e Chrysler hanno raggiunto un accordo sulla struttura di un'alleanza globale che ha il sostegno del Tesoro Usa". Queste le parole del Ceo di Chrysler, Bob Nardelli, che di fronte alla prospettiva di perdere sei miliardi di dollari si è mosso come un fulmine. Per il colosso Usa non si tratta però di sottomissione. E subito da Detroit hanno fatto sapere che "Chrysler con l'alleanza con Fiat rafforza il suo modello di business e la capacità del gruppo Chrysler di creare e preservare posti di lavoro negli Usa". In ogni caso l'accordo Chrysler-Fiat è la prima grande vittoria per il presidente Obama che dopo aver chiesto (e ottenuto) la testa di Wagoner, Ad General Motors, e aver lanciato una coraggiosa politica di controllo sull'operato delle case automobilistiche (storica e memorabile l'affermazione "La crisi dell'auto negli Usa è un fallimento delle leadership da Washington a Detroit") ora vede una grande azienda Usa seguire, velocemente, le sue indicazioni. Non mancano però, come ha spiegato lo stesso Nardelli, "notevoli ostacoli da superare". Il riferimento va al fatto che questo clamoroso annuncio avvenuto a velocità record è un accordo basato sulla revisione del precedente accordo non vincolante siglato fra Fiat e Chrysler. "Sebbene riconosciamo le difficoltà - spiega però l'Ad del colosso Usa - noi ci impegnamo a lavorare a stretto contatto con Fiat, il governo americano, il dipartimento del tesoro Usa e la task force, al fine di assicurare il sostegno degli azionisti necessari". Nel comunicato ufficiale poi il presidente di Chrysler racconta che "Fiat rafforzerà la capacità di Chrysler di creare e conservare posti di lavoro negli Stati Uniti; darà ai consumatori americani più scelte per l'acquisto di veicoli avanzati che rispettino l'ambiente; fornirà ai concessionari più di quei prodotti di cui necessitano per operare con successo; aiuterà a stabilizzare la base dei fornitori; e permetterà a Chrysler di restituire più presto i prestiti governativi". Nardelli in pratica precisa con chiarezza un aspetto fondamentale dell'intera vicenda: i 6 miliardi non sono un regalo ma un prestito. Un prestito, va detto, che non ha riguardato solo i soldi: Obama stavolta ci ha messo la sua faccia e la sua possente immagine. "Se comprate una vettura Chrysler o Gm - ha spiegato il presidente Usa - continuerete a ricevere i servizi come sempre. Le garanzie saranno al sicuro, infatti saranno più al sicuro che mai perchè a partire da oggi il governo americano sarà dietro le vostre garanzie". Più di così... E la Fiat? Sergio Marchionne ringrazia "pubblicamente il Presidente Obama a nome di tutto il management del Gruppo Fiat per le parole di apprezzamento che ha avuto nei confronti del lavoro fatto negli ultimi cinque anni e per il suo incoraggiamento a finalizzare una solida alleanza tra Chrysler e Fiat". "Siamo fermamente convinti - ha spiegato l'Ad Fiat - che le tecnologie ecologiche e le piattaforme per vetture medio-piccole sviluppate da Fiat giocheranno un ruolo fondamentale nel ricostruire uno stretto rapporto tra i marchi del Gruppo Chrysler e i consumatori americani". Per l'amministratore delegato della Fiat l'alleanza " riuscirà ad accelerare in modo significativo gli sforzi per produrre veicoli a basso consumo, portando quindi ad un più rapido rimborso dei fondi pubblici messi a disposizione della società americana". "I colloqui con la Task Force del Presidente Obama - conclude Marchionne - sono stati serrati ma leali. Siamo convinti di poter conseguire un risultato che, assegnando la giusta priorità alla restituzione dei fondi dei contribuenti, darà un futuro credibile a questo settore industriale che è cruciale per l'economia. Siamo davvero felici che Fiat possa giocare un ruolo chiave in questo importante sforzo". (30 marzo 2009 |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 3572
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speriamo bene per entrambe le compagnie...se la cosa va in porto(nel senso che riescono a risanare Chrysler) la FIAT diventa davvero un colosso di primo piano...
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Città: verona
Messaggi: 1467
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evvai ... in arrivo la nuova 300C 1.3 mjet rigorosamente 75 cv storni ...
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Torino
Messaggi: 349
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#5 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Nella terra degli Antani Prematurare e Circolare
Messaggi: 2945
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questo accordo consiste in cosa??
la fiat che ci ricava? pùò vendere macchine "fiat" ( fiat,alfa e lancia) nella rete di concessionari chrysler in usa?? e a chrysler cosa da?? i progetti dei motori?? |
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#6 |
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Bannato
Iscritto dal: Jun 2008
Messaggi: 71
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che bello vedere la Chrysler 500
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#7 | |
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Member
Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 43
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Anzi, sarebbe proprio la Fiat a fornire i motori, ovviamente su auto che siano in grado di riceverli. La Fiat oltre alla vendita dei propulsori avrebbe accesso alla rete di vendita oltre ad ipotetici utilizzi di unità crysler. |
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#8 |
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Bannato
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Galapagos Attenzione:utente flautolente,tienilo a mente
Messaggi: 28998
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30% di azionariato in cambio delle piattaforme produttive in usa
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Messaggi: 580
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Mi ritengo non senza un po' di presunzione, della quale mi scuso in anticipo, un attento osservatore del mondo dell'auto.
Per questo NON sono mai riuscito a capire l'aprioristica ostilità nei confronti di una casa automobilistica o dell'altra. Il passato di Fiat lo conosciamo tutti, nel bene, e soprattutto nel male. Francamente però sono un po' stufo di pregiudizi e commenti populisti e pieni di luoghi comune che sento sul gruppo nazionale. Non parlo di questa discussione in particolare, ma di commenti che si sentono ovunque dentro e fuori la rete. Vorrei capire dai tanti che parlano sempre e comunque male di Fiat, delle sue auto, delle sue strategie che cosa dovrebbe fare il marchio per migliorare. Intendiamoci però vorrei sapere cosa dovrebbe fare potendolo fare nelle condizioni di mercato attuali, e tenendo conto del suo pregresso storico, economico e tecnologico. Dire che dovrebbe fare auto migliori in senso lato e assoluto e "sconfiggere" i concorrenti che sono più grossi, messi meglio in generale sia finanziariamente, magari tecnologicamente ed in termini di sistema paese come Toyota, VW, gli altri tedeschi, gli altri giapponesi, ecc, NON ha senso. Mi pare invece che Marchionne e Fiat vista la situazione generale di mercato ed economica, certamente va a prendere nel progetto di aiutare Chrysler anche alcuni rischi, ma è inevitabile nel mondo dell'impresa. Ci sono rischi ma anche grandi potenzialità che è bene cogliere e sviluppare, e francamente se i detrattori non le vedono... è un bene che facciano un'altro mestiere. Cosa ne pensate? Ciao.
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"La storia, in verità, è poco più di una cronaca dei delitti, delle follie e delle sventure del genere umano" Edward Gibbon (1737-1794) |
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Torino
Messaggi: 21169
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vediamo se finirà come con GM
![]() per fiat si tratta di prestare tecnologia e investire (poco) capitale, per contro avrebbe un minimo di ritorno come marchio in usa e potrebbe sfruttare la rete chrysler per lanciare definitivamente alfa romeo come annunciato già due anni fa inoltre in america si stanno finalmente svegliando e hanno capito che per muoversi non è necessario un suv 8000cc da 2,5T anche e soprattutto perchè la benzina comincia a costare cara dappertutto "vantaggi" per noi qua direi nessuno, non credo che chrysler abbia nulla di interessante magari qualche marchio di contorno dodge è chrysler o è a parte? |
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#11 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: Reggio Emilia
Messaggi: 8210
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Quote:
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la Chrysler è stata in grado di tirar sotto anche il gruppo mercedes-benz che se ne è dovuta liberare. e non certo perchè abbia fatto modelli pessimi (le 300c erano delle classe e ricarrozzate che con contenuti analoghi-e finiture peggiori- arrivavano a costare anche 20.000 euro in meno a parità di motore). Quote:
secondo me non c'è la possibilità di vendere i prodotti alfa in america adesso. una strategia commerciale di questo tipo implica progetti commerciali ed industriali almeno a medio termine. l'alfa non ha alcun modello che possa interessare, nei grandi numeri, il mercato americano. più realisticamente fiat, come già detto, ambisce ai $$$ e, forse, spera di mollare la patata nel momento in cui scotterà troppo (un giochetto alla gm, insomma). cmq la i motori chrysler saranno sbevazzosi come diceva qualcuno per noi perchè hanno cubatura enormi, ma non hanno consumi relativi altissimi. |
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 3572
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Quote:
*Dodge * Jeep * Rootes * Talbot * Simca * Plymouth * De Soto |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: Reggio Emilia
Messaggi: 8210
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Città: 45°38' 00"N - 8°23' 25"E
Messaggi: 390
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La fiat punta alla rete dei concessionari per poter tornare in nord-america con Alfa Romeo e lanciare la 500
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La sezione Sport e Motori è morta ... viva la sezione Sport e Motori !!! Migna è colpevole !!! LOL - SuperGIF Clan - FIX - "Una piccola senzazione per un uomo, un grande culo per l'umanità" Dr. Greg House |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: Reggio Emilia
Messaggi: 8210
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Città: 45°38' 00"N - 8°23' 25"E
Messaggi: 390
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E' già stato annunciato lo sbarco della Fiat 500 e dell'Alfa Mito negli Usa, così come l'utilizzo dei motori del Gruppo Fiat nelle auto elettriche Chrysler di prossima generazione che li useranno per estendere l'autonomia delle normali batterie. Ma grandi benefici sono attesi dai possibili risparmi con i fornitori e dalle economie di scala sulla componentistica. D'altra parte già il vecchio matrimonio Fiat-GM fece intravedere quali vantaggi può avere una singola marca: il colosso di Detroit - allora carente di motori diesel - riuscì a lanciare una lunga serie di modelli con il MultiJet Fiat, mentre la marca del Lingotto in poco tempo riuscì a ridare un'ammiraglia alla Fiat grazie al pianale americano. Fu solo un assaggio, però, perché poi il matrimonio si interruppe. Ma stavolta invece ci sono tutte le premesse perché l'unione sia più stabile. Se non altro per la garanzia di qualcuno davvero molto potente: il governo degli Stati Uniti d'America.
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Messaggi: 17963
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de soto e plymouth sono solo dei marchi ad oggi
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#18 |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Sanremo, Italy
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si sa che i neri hanno la ritmo nel sangue
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: Reggio Emilia
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: Reggio Emilia
Messaggi: 8210
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mi pareva che talbot appartenesse al gruppo psa. che se ne faranno poi di tutti questi marchi? sarebbe semmai il caso di chiudere qualhe fabbrica che non c'è più tanto mercato.
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