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#1 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Messaggi: 2900
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stati uniti alla canna del gas?
a quanto pare si se non verrà approvato il piano da 700 miliardi di dollari per risolvere la crisi della borsa usa:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero In un drammatico discorso alla Nazione che ha pronunciato ieri notte dalla Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha descritto un quadro economico catastrofico per il Paese se il pacchetto di salvataggio da 700 miliardi di dollari non sara' approvato al piu' presto dal Congresso. Il discorso aveva un obiettivo preciso. Convincere milioni di americani lontani dalle grandi metropoli, che guardano con sospetto Washington e i politici, che il piano di aiuti per il sistema finanziario in discussione al Congresso non e' stato ideato per salvare ricchi banchieri e Wall Street, ma l'economia del Paese "…che rischierebbe di entrare in una lunga e dolorosa recessione… – ha detto il Presidente – …cittadini, non dobbiamo consentire che questo accada". Bush ha offerto un quadro storico della crisi, ha ammesso le responsabilita' di tutti, ma ha anche chiesto di dimenticare per un momento le cause di questa crisi, di unirsi nel momento del bisogno al di la' del colore politico. Ha annunciato di aver convocato per oggi alla Casa Bianca i due candidati alla presidenza, Barack Obama e John McCain, con la leadership del Congresso, per definire insieme le basi per un accordo e per l'unità del Paese, un'azione che non ha precedenti nella storia americana. Se anche quell'appello dovesse fallire, se non si dovesse trovare un urgente consenso per il pacchetto di aiuti al sistema finanziario, Bush ha descritto il quadro catastrofico che potrebbe seguire "L'America potrebbe scivolare in un panico finanziario…piu' banche falliranno, alcune nella vostra comunita'. La Borsa cadra' riducendo il valore delle vostre pensioni, il valore della vostra casa precipitera', i pignoramenti aumenteranno a dismisura, le aziende chiuderanno e milioni di americani perderanno il posto di lavoro…non troverete il credito per acquistare un'auto o per mandare i vostri figli al college…". Un discorso cosi' grave, preoccupato, inusuale per un governante il cui ruolo tradizionale e' sempre quello di rassicurare anche nel momento di maggiore difficolta', potrebbe avere un impatto molto negativo in borsa, e aggiungere cosi' ulteriori pressioni sul Congresso per raggiungere un compromesso al piu' presto. Ma da Washington sono giunti nella notte segnali di importanti passi avanti verso un compromesso. I repubblicani accetteranno di mettere dei limiti ai compensi degli executive delle istituzioni che approfitteranno del piano di salvataggio e i democratici rinunceranno all'idea di attribuire ai giudici fallimentari poteri per riscrivere ammontari condizioni e scadenze dei mutui. Secondo i piu' ottimisti un compromesso finale potrebbe essere raggiunto gia' nella giornata di oggi. Nel suo discorso, Bush ha anche descritto il lato forte dell'America. La resistenza davanti alle difficolta'. L'unita' nel momento del bisogno: "Nel lungo periodo gli americani hanno buone ragione per avere fiducia nella nostra forza. E nonostante le correzioni del mercato e i casi di abusi, il capitalismo democratico resta il miglior sistema mai sperimentato… sprigiona i talenti e la produttivita' dello spirito imprenditoriale e da alla nostra economia la flessibilita' e la resistenza per assorbire gli shock, produrre gli aggiustamenti necessari e rimbalzare…". Bush ha ammesso di non vedere di buon occhio l'intervento diretto dello Stato per salvare aziende in difficolta', ma ha sottolineato che in momenti estrema necessita' come l'attuale, non vi sono alternative:" credo che le aziende che hanno fatto le scelte sbagliate debbano fallire. In circostanze normali avrei seguito questo percorso. Ma queste non sono normali circostanze. Il mercato non funziona. Abbiamo sofferto di una diffusa perdita di fiducia. E molti settori del settore finanziario americano stanno chiudendo". Il discorso di Bush, pronunciato dalla Casa Bianca alla Nazione alle 9 di ieri sera, e' il primo della sua presidenza dedicato interamente all'economia e ha chiuso una giornata densa di straordinari sviluppi, una giornata in cui la crisi finanziaria ha avuto il piu' forte impatto diretto sulla politica e sulle elezioni presidenzili. Nel primo pomeriggio John Mcain annunciava di voler interrompere la sua campagna di voler rimandare il dibattito presidenziale di venerdi', il primo dedicato alla politica estera, per potersi dedicare alla solzuione dell'impasse politico a Washington sul pacchetto di aiuti. La dichiarazione coglieva di sorpresa Barack Obama, che aveva a sua volta suggerito a McCain di fare una dichiarazione congiunta sulla crisi. Nel pomeriggio Obama appariva a sua volta in una conferenza stampa per respingere l'idea di sospendere il dibattito:"gli americani hanno il diritto di ascoltare quello che si pensa e come affrontare questa crisi e quale impatto potra' avere sulla credibilita' americana nel mondo…". E' chiaro che a questo punto e' John McCain che cerca di guadagnare tempo. Dopo essersi trovato in vantaggio con la chiusura della convention di St. Paul, l'avvitamento della crisi degli ultimi giorni ha avvantaggiato Obama che si trova oggi in testa nei sondaggi, addirittura di 9 punti percentuali secondo il Washington Post. Se per venerdi' il pacchetto non dovesse essere approvato John McCain avrebbe rischiato di trovarsi in una posizione piu' debole, esposto agli attacchi di Obama contro i repubblicani. La speranza ora, per i mercati, ma anche per la politica, e' che il pacchetto possa essere siglato entro venerdi' mattina, e dunque prima del dibattito previsto a Oxford, in Mississipi, venerdi' notte. |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11757
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urge una bella guerra per ridare il via alle due più grosse industrie: forniture militari e petrolio.
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Città: ...dove Sile a Cagnan s'accompagna...
Messaggi: 1056
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mi ricorda una battuta su clinton:
c'è clinton che parla dal seggio presidenziale: "la situazione del paese è grave ! saremo chiamati a fare sacrifici ! saranno tempi duri e tutti dovremo stringere i denti ! " poi guarda sotto il seggio: "te no monica eh "
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And did you exchange a walk on part in the war for a lead role in a cage? nerdtest: 36% - http://www.nerdtests.com |
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#4 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Beh, ora gli tocca dire le cose come stanno
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Vicenza
Messaggi: 1520
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#6 |
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Junior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 25
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con 700 miliardi di dollari si sfama l'africa e la si porta ad essere autonoma e libera...
Ma è meglio spenderli per far continuare a camminare un sistema ingiusto e sfruttatore... Speriamo qualcuno gli faccia lo sgambetto! |
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#7 | |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Non riesco a trovare il giusto aggettivo dispregiativo per descriverla... STATUS: In stand-by, aspettando il peggio. AUTO: Fiat Grande Punto 1.4 T-Jet. MOTO: Honda cbr600rr 2003. MUSICA PREFERITA: In Trance I Trust!
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#8 | |
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Iscritto dal: Oct 2005
Città: Terracina
Messaggi: 319
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sanità, metodi elettorali e via dicendo, questo non fa che creare un'altro gradino tra ricco e povero le grandi multinazionali hanno il potere li', che ci faranno con 700 miliardi di dolalri? aiuteranno il paese???? se....come no!
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14068
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#10 |
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Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 83
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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L africa puo anche fottersi, la priorita ora deve essere salvare le nostre di economie non quelle altrui
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#12 |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Non riesco a trovare il giusto aggettivo dispregiativo per descriverla... STATUS: In stand-by, aspettando il peggio. AUTO: Fiat Grande Punto 1.4 T-Jet. MOTO: Honda cbr600rr 2003. MUSICA PREFERITA: In Trance I Trust!
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#13 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Il problema di fondo è che per come sono strutturate le nostre economie se le cose vanno bene vanno molto bene, se vanno male vanno molto male.....è un problema strutturale.
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#14 |
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Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Toscana
Messaggi: 146
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Ma bush che dormiva negli ultimi otto anni??? No perchè secondo lui l'economia americana è sempre stata bella solida.....
A Bush auguro il peggio dl peggio, daltronde è quiello che si merita!!!!
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"E maggior fortuna sarebbe, se in Italia ci fossero più toscani e meno italiani." C.Malaparte |
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#15 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2003
Città:
Messaggi: 4421
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Messaggi: 2900
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il problema è questo:
sono le grandi banche in america che per arricchirsi han fatto le peggio porcherie. tuttavia il problema è veramente strutturale, perchè se crollano le grandi banche crolla tutto negli stati uniti e se crollano gli stati uniti crollano a domino le altre maggiori economie. La situazione è più o meno questa. E' come se chi ha costruito il palazzo dove abitiamo avesse risparmiato sul materiale per le fondamenta. A quel punto chi lo ha costruito rischia di fallire, ma se fallisce nessuno può più sistemare le fondamenta, il palazzo crolla e tutti gli inquilini finiscono sotto un ponte. Quindi i casi sono due: o si fa crollare il palazzo e lo si fa ricostruire da qualcun'altro oppure si evita di far fallire chi l'ha costruito per cercare di tenerlo in piedi e il dilemma moralmente non è facile perchè le regole stesse del sistema vorrebbero che l'impresa fallisse, ma se fallisce come detto si tira dietro tutti e se si tira dietro tutti siamo veramente al si salvi chi può. va dato merito ai grossi centri di potere americani di essere riusciti a costruire un economia dove se loro vincono diventano ricchi, mentre se perdono a rimetterci sono tutti. Complimenti vivissimi e viva il capitalismo: se questo è veramente il sistema socio/economico migliore che siamo in grado di concepire meglio che ci estinguiamo tutti alla svelta. |
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#17 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Messaggi: 2900
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l'economia africa è stata strutturalmente sputtanata, perchè se non fosse così hai voglia a mantenere il nostro tenore di vita. Già abbiamo visto che ripercussioni ha avuto la forte ascesa della cina e l'imminente ascesa dell'india sui nostri mercati e sulla nostra ricchezza, se d'improvviso anche l'africa rialzasse la testa e chiedesse ciò che le spetta sarebbe la fine del nostro bel sogno. La storia ci insegna che c'è sempre stato bisogno di schiavi e di gente da sfruttare.
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11757
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MA ANCHE taaaaaaaanti taaaaaaaanti produttori di armi ...
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: ROMA
Messaggi: 2967
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arriverà l'amero a salvare la situazione?
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#20 |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2004
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