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Old 02-01-2007, 10:56   #1
$te
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IA: avete già provato...?

avete già provato a programmare un interfaccia che possa tenere una discussione, che possa imparare, o addirittura capire?
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Old 02-01-2007, 14:49   #2
$te
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no é? nemmeno mai provato un programma simile?
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Old 02-01-2007, 15:33   #3
PGI-Bis
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Per quanto ne so siamo ancora piuttosto lontani dal capire come faccia un essere umano a discutere. Circa imparare e capire poi non è poi così insensato teorizzare che, tutto considerato, gli uomini non imparino e capiscano un bel niente. Forse qui sta il grande fascino della materia. Gli argomenti che ti interessano sono trattati nella recente branca del sapere che va sotto il nome di Scienza della Cognizione: sul genere comprensione e calcolatori.

Qui sotto c'è l'indirizzo dell'archivio on-line della società di scienza della cognizione.

http://www.cogsci.rpi.edu/CSJarchive/contents.html

Una miniera favolosa di ipotesi sui "perchè" con un sacco di spiegazioni sul "come". Tipo il robot senza uno straccio di sensore che tuttavia gira sul tavolo senza mai cadere.
__________________
Uilliam Scecspir ti fa un baffo? Gioffri Cioser era uno straccione? E allora blogga anche tu, in inglese come me!
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Old 02-01-2007, 15:47   #4
$te
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grazie x il link!
é un campo affascinante e ancora in parte sconosciuto, pero io punto su qualcosa d fattibile: come alcuni programmi ke esistono fatti in C: la mia intenzione é quella d creare un programma in C, senza andare troppo nel particolare ma cercando d poter creare qlc ke possa appunto apprendere (anke se sara piu un pappagallo...) e quindi cercare di rispondere ad ogni domanda "pensando"
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Old 02-01-2007, 15:51   #5
71104
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Originariamente inviato da PGI-Bis
Tipo il robot senza uno straccio di sensore che tuttavia gira sul tavolo senza mai cadere.
mi puoi dare il link esatto di questa cosa? mi interessa!
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Old 02-01-2007, 16:05   #6
PGI-Bis
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Il robot era di un certo Cristopher Longuet-Higgins. E' citato in mental models in cognitive science. Una di quelle cose che ti fanno dire "ma è evidente!"... solo dopo che le hai sapute .
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Uilliam Scecspir ti fa un baffo? Gioffri Cioser era uno straccione? E allora blogga anche tu, in inglese come me!
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Old 02-01-2007, 16:45   #7
^TiGeRShArK^
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Originariamente inviato da $te
grazie x il link!
é un campo affascinante e ancora in parte sconosciuto, pero io punto su qualcosa d fattibile: come alcuni programmi ke esistono fatti in C: la mia intenzione é quella d creare un programma in C, senza andare troppo nel particolare ma cercando d poter creare qlc ke possa appunto apprendere (anke se sara piu un pappagallo...) e quindi cercare di rispondere ad ogni domanda "pensando"
mmmm...
eliza???
http://www-ai.ijs.si/eliza/eliza.html
__________________
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Old 02-01-2007, 17:35   #8
$te
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bom...qlc d piu avanzato d eliza vorrei fare...eliza nn mi pare apprendi no?
creare qlc ke se gli dico: la mia palla é rossa, e poi gli chiedo di che colore é la palla mi dice rossa.....o qlc del genere
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Old 02-01-2007, 18:55   #9
MEMon
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Ma il robot senza sensore se non cade:
1)o gli hanno detto quanto è grande il tavolo
2)non ha il sensore per sapere se sotto di lui c'è il tavolo o un bordo ma forse ha quello per sapere quando effettivamente ha sbattuto il muso x terra, e magari con un paio di calcoli geometrici e un po' di cadute riesce a sapere quanto è grande il tavolo così la prox volta non cade più.
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Old 02-01-2007, 18:59   #10
MEMon
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Originariamente inviato da $te
bom...qlc d piu avanzato d eliza vorrei fare...eliza nn mi pare apprendi no?
creare qlc ke se gli dico: la mia palla é rossa, e poi gli chiedo di che colore é la palla mi dice rossa.....o qlc del genere
Ma quello non è apprendere, è memorizzare.
Apprendere potrebbe essere ad esempio far capire ad una macchina che quando mi vedi per la prima volta nella giornata mi devi salutare, ovviamente senza progammargli il tutto...
Cioè io vedo la macchina e le dico "ciao", la vedo domani e le ridico "ciao" e così via, se la macchina è capace di apprendere dopo un po' di tempo mi dovrebbe dire "ciao" quando io le dico "ciao"( a pappagallo) e dopo ancora molto tempo dovrebbe essere lei a dirmi "ciao" quando mi vede. Ecco quello secondo me è apprendere.

Tutto il resto, con molti mezzi e molto tempo lo si riesce anche a fare secondo me...ma memorizzare non è apprendere...
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Old 02-01-2007, 19:09   #11
$te
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hai perfettamente rajone....ma tu avresti la minima idea d come fare nel tuo es?
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Old 02-01-2007, 19:49   #12
okay
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Originariamente inviato da MEMon
Ma quello non è apprendere, è memorizzare.
Apprendere potrebbe essere ad esempio far capire ad una macchina che quando mi vedi per la prima volta nella giornata mi devi salutare, ovviamente senza progammargli il tutto...
Cioè io vedo la macchina e le dico "ciao", la vedo domani e le ridico "ciao" e così via, se la macchina è capace di apprendere dopo un po' di tempo mi dovrebbe dire "ciao" quando io le dico "ciao"( a pappagallo) e dopo ancora molto tempo dovrebbe essere lei a dirmi "ciao" quando mi vede. Ecco quello secondo me è apprendere.

Tutto il resto, con molti mezzi e molto tempo lo si riesce anche a fare secondo me...ma memorizzare non è apprendere...
Errato:

Se hai memorizzato allora apprendi. Se non memorizzi da qualche parte non apprendi nulla.
Anche nella mente umana è uguale devi memorizzare una "azione" nelle tue Celle di memoria moooolti mb di memoria" e poi la riproduci.

Cmq con l'AI e metodi vari "Fuzzy ecc ecc" reti neuronali in particolare si cerca di fare questo tipo di cose al computer.
basta che cerchi con goole "c++ reti neuronali AI"

Una cosa per esempio è avere un obbiettivo "telecamera in dx" un fov dove il pc guarda il frustum e conosce le misure del "Frustum view" se muovi un omino (oppure una primitiva) al di fuori del frustum, non sei visto, come passi nel frustum, obbiettivo della telecamera, si fanno i calcoli sulla primitiva che passa, un cubo rosso per esempio, si memorizzano le dimensioni del cubo e il colore, poi sparisci con il cubo dal frustum view, ora se ripassi, attivi la routine di riconoscimento e se il cubo che passa è rosso e ha tali dimensioni, con dsound fai dire "ciao" al pc ad ogni comparsa del cubo.

Questo descritto in modo pseudo e coinciso, per farti capire.

Questa può essere un tipo di azione.
Poi con script vari puoi aggiornare la "memoria" delllo script db per altre azioni.

Esattamente come hanno detto sopra, puoi avere altre primitive, nel game e far camminare un robottino, fargli memorizzare le primitive e fargli sprintf "le misure" dicendo "è un cubo" oppure un'altra cosa se l'oggetto non esiste in archivio dice che è "un oggetto simile a.. oppure non riconosciuto".

ecc ecc.

puoi calcolare distanze e collisioni con oggetti ma l'archivio lo devi aggiornare tu.

Sarebbe interessante invece fargli aggiornare un archivio "la sua memoria" da solo... vai su google troverai molta roba.
okay è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-01-2007, 20:32   #13
71104
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Originariamente inviato da MEMon
ma memorizzare non è apprendere...
dipende da che livello memorizzi, e in base a tale livello si stabilisce il quoziente intellettivo della tua AI. mi spiego meglio: mettiamo che una ipotetica AI memorizza cioè che percepisce nella maniera più diretta possibile, ovvero memorizza il "raw stream" di dati che gli entra dai sensori. ora mettiamo che sia in grado di fare delle associazioni tra questi stream e che capisca di dover in un modo o nell'altro provocare nel mondo circostante gli stessi fenomeni rappresentati da certi streams in conseguenza degli streams associati. cioè in altre parole se le dicono "ciao" lei deve rispondere "ciao". evabbò, questa è semplicemente una AI che reagisce ai fenomeni solamente in modi che ha già visto: è una AI completamente stupida (e già la sua realizzazione sarebbe di una complessità enorme rispetto a quella dei software a cui siamo abituati).

la AI descritta finora è una AI che apprende semplicemente memorizzando, ma ora facciamo un passo avanti e cerchiamo di farne una più intelligente. la AI più intelligente è una AI che inizialmente memorizza un "raw stream" (quello che ha visto ha visto e se lo ricorda così com'è), ma man mano che memorizza altri fenomeni cerca di metterli in relazione con quelli già visti al fine di astrarre dei patterns comuni ed essere in grado successivamente di elaborare nuovi fenomeni con nuove conseguenze semplicemente modificando i valori delle variabili di un unico pattern memorizzato. questa è la vera intelligenza secondo me.

immagina un uomo osservare un fenomeno molto semplice composto di causa ed effetto: tipo chessò, vede un fulmine e dopo sente il tuono. l'uomo (che è paragonabile alla AI intelligente), sa che quando vedrà due fulmini sentirà due tuoni e che quando ne vedrà N sentirà N tuoni. l'uomo osservando due fenomeni (la caduta di un lampo e la caduta di due lampi) è in grado di fare il passo induttivo che lo contraddistingue dall'AI stupida e capire che al cadere di N lampi ci saranno N fenomeni con N cause ed N effetti. la AI stupida invece, al contrario dell'uomo e della AI intellgente, non saprà mai cosa accadrebbe se cadessero N fulmini con N diverso da un numero di fulmini che essa abbia visto cadere: la AI vede N = 1 lampi, sente N = 1 tuoni, memorizza il fenomeno e sa bene che la prossima volta che vedrà N = 1 lampi sentirà N = 1 tuoni. ma per cambiare N da 1 a 2 a un intero a piacere ci vuole il passo induttivo, ci vuole la AI intelligente.

tutto ciò è di complessa realizzazione, tant'è vero che ancora nessuno ci riesce. la AI intelligente rispetto a quella stupida dovrebbe essere in grado di astrarre un pattern comune a due fenomeni: ovverosia, dopo aver osservato la caduta di un fulmine e dopo aver osservato la caduta di due fulmini dovrebbe essere in grado di capire l'esistenza di una variabile, la variabile "N fulmini". creata nella sua memoria questa variabile ha creato un pattern: da quel momento la nostra AI è in grado di modificare N a piacere ipotizzando nuovi fenomeni di cui essa non ha mai avuto esperienza nella sua esistenza, e questa è la base grazie alla quale l'uomo è in grado di fare ricerca scientifica, perché questa è deduzione e ipotesi.

ora facciamo un ulteriore passo avanti, supponendo che si verifichi un terzo fenomeno, la caduta di altri N fulmini con N lampi. ora però supponiamo che i tuoni non siano N ma un generico altro intero K indipendente da N. premesso che nella realtà non sentirai mai 2 tuoni in conseguenza ad un solo lampo, a meno che il secondo tuono non sia Bin Laden che cerca di buttare giù casa tua, esistono due sole possibilità:

1) K == N --> il fenomeno non fa che verificare il pattern conosciuto, poiché l'uomo (o la AI) è stato in grado di prevedere K.

2) K != N --> il pattern ha bisogno di essere ulteriormente astratto mettendo in relazione i due fenomeni conosciuti (caduta di 1 e di 2 fulmini) con questo terzo che è la caduta di un numero di lampi diverso da quello di tuoni conseguenti.

come si reagisce ad una simile situazione, ovvero cosa dovrebbe in teoria fare l'ipotetica AI ancora più intelligente di quella intelligente? boh, non lo so :P
non so manco come reagirebbe un uomo ^^
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Old 02-01-2007, 20:45   #14
NA01
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Perchè non citare Julia?

mi piacerebbe parlarci....
non ho trovato (e nemmeno cercato per la verità) il bot... però dalle registrazioni sui documenti sembra davvero interessante..
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Old 02-01-2007, 20:50   #15
71104
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allora, cerco di riassumere in poco il post steso sopra, visto che non avendolo riletto e corretto mi è uscito a mo' di stream of consciousness

cade un fulmine: la AI stupida vede un lampo e sente un tuono. la volta successiva che la AI vede un lampo saprà perfettamente che ci sarà un tuono.

cadono due fulmini: la AI stupida vede due lampi e non sa più che pensare
poco dopo però sente anche due tuoni e memorizza il fenomeno. la prossima volta che cadranno due fulmini la AI stupida sarà in grado di prevedere due tuoni.

cosa manca alla AI stupida? induttivamente, se cadono N fulmini ed essa vede N lampi, molto stupidamente non riesce a prevedere il numero di tuoni che sentirà a meno che i lampi non siano stati uno o due (cioè a meno che non si tratti di un fenomeno del quale essa ha già avuto esperienza).

cade un altro fulmine (mecojoni, è tempesta oggi :P): la AI intelligente osserva il tutto e memorizza. ne cadono due: la AI intelligente non solo osserva e memorizza, ma stavolta elabora anche un pattern! ovverosia, in conseguenza a questo secondo fenomeno, mentre nella memoria della AI stupida abbiamo due fenomeni memorizzati, in quella intelligente ne abbiamo uno solo più il pattern. tale pattern consiste di fatto in una variabile N numero di fulmini, che la AI intelligente è in grado di modificare a piacere al fine di ipotizzare nuovi fenomeni che essa finora non ha mai visto, come la caduta di (chessò) 5 fulmini.

infine aggiungo che l'esempio degli N fulmini neanche calza tanto bene perché se cadono ad esempio 5 fulmini significa che a maggior ragione ne sono caduti 1 o 2 e quindi per un minimo anche la AI stupida dovrebbe conoscerne le conseguenze... purtroppo non mi è venuto esempio migliore, spero si capisca anche così.
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Old 02-01-2007, 21:09   #16
MEMon
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Originariamente inviato da okay
Errato:

Se hai memorizzato allora apprendi. Se non memorizzi da qualche parte non apprendi nulla.
Anche nella mente umana è uguale devi memorizzare una "azione" nelle tue Celle di memoria moooolti mb di memoria" e poi la riproduci.

Cmq con l'AI e metodi vari "Fuzzy ecc ecc" reti neuronali in particolare si cerca di fare questo tipo di cose al computer.
basta che cerchi con goole "c++ reti neuronali AI"

Una cosa per esempio è avere un obbiettivo "telecamera in dx" un fov dove il pc guarda il frustum e conosce le misure del "Frustum view" se muovi un omino (oppure una primitiva) al di fuori del frustum, non sei visto, come passi nel frustum, obbiettivo della telecamera, si fanno i calcoli sulla primitiva che passa, un cubo rosso per esempio, si memorizzano le dimensioni del cubo e il colore, poi sparisci con il cubo dal frustum view, ora se ripassi, attivi la routine di riconoscimento e se il cubo che passa è rosso e ha tali dimensioni, con dsound fai dire "ciao" al pc ad ogni comparsa del cubo.

Questo descritto in modo pseudo e coinciso, per farti capire.

Questa può essere un tipo di azione.
Poi con script vari puoi aggiornare la "memoria" delllo script db per altre azioni.

Esattamente come hanno detto sopra, puoi avere altre primitive, nel game e far camminare un robottino, fargli memorizzare le primitive e fargli sprintf "le misure" dicendo "è un cubo" oppure un'altra cosa se l'oggetto non esiste in archivio dice che è "un oggetto simile a.. oppure non riconosciuto".

ecc ecc.

puoi calcolare distanze e collisioni con oggetti ma l'archivio lo devi aggiornare tu.

Sarebbe interessante invece fargli aggiornare un archivio "la sua memoria" da solo... vai su google troverai molta roba.
No ma così è una cosa semplice, cioè tu dici alla macchina di memorizzare un oggetto(per oggetto intendo qualunque cosa, dalle forme ai colori,dalle parole alle immagini) e la programmi in modo da attivare un routine di riconoscimento dell'oggetto, ossia quando ne vede un altro, cerca nella sua memoria se quello che ha appena visto esiste.

Comunque per come la vedo io non dovrebbe essere difficile creare una macchina che apprende e si evolve, ma sicuramente mi sfugge qualcosa che rende il tutto molto complesso...
Io penso ad esempio alla mente di un bambino appena nato, è grosso modo vuota, ha giusto alcune preconfigurazione dovute all'istinto, ossia è in grado di vedere, di camminare, sa come gestire la fame e la sete(vuole mangiare e bere), sa come addormentarsi, sa sentire gli odori, sa emettere suoni, insomma come una macchina con vari sensori in grado di prendere dati da questi da essi.
In più ha un corpo con il quale però non è in grado di fare molto, certo sa come poter muovere gli arti, ma non sa come volerli muovere e perchè.
Il bambino però impara, ma come impara?
Probabilmente impara a camminare perchè vede gli adulti che gli stanno intorno che sono in piedi e camminano, e forza di provare e riprovare trova i giusti parametri per muovere braccia e gambe in modo da camminare, una macchina potrebbe fare lo stesso no?
Probabilmente impara a parlare perchè sente gli adulti parlare, emette suoni finchè non trova quello che più si avvicina a quello sentito, una macchina potrebbe fare lo stesso no?
Probabilmente impara a fare frasi sensate a capirne il significato perchè sente le frasi degli adulti, fin da piccolo per ogni azione che faceva l'adulto gli diceva una frase,"bravo così", "così non si fa","hai fame?","dormi" ecc ecc
Prima a poi di parole ne metterà insieme due, e vede che effetto fa sugli adulti che stanno intorno, ne registra il risultato e riprova.
Prima o poi saprà fare frasi delle quali è sicuro l'effetto che fanno sugli adulti intorno. Anche una macchina potrebbe farlo no?

Dopo tutto sto popò di roba quello che volevo dire e che secondo me fare una macchina che si evolve non è difficile, anzi forse è pure avantaggiata perchè molte cose gliele si può spigare fin da subito...
Tutto quello che bisogna fare è avere uno spazio di memoria molto ampio,ma ampio veramente eh, dare alla macchina la possibilità di salvare dati che possono essere immagini, suoni, odori, sensazioni tattili e pensieri(insieme di vari dati che portono ad un risultato), darle la possibilità di prendere dalla memoria questi dati in modo veloce ed efficace, di elaborarli nello stesso modo veloce ed efficace, darle la possibiltà di distingure immagini che sitrovano dentro altre immagini ecc ecc.
Se una macchina sa fare questo secondo me potrebbe anche imparare per "tentativi"
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Old 02-01-2007, 21:23   #17
MEMon
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Originariamente inviato da 71104
dipende da che livello memorizzi, e in base a tale livello si stabilisce il quoziente intellettivo della tua AI. mi spiego meglio: mettiamo che una ipotetica AI memorizza cioè che percepisce nella maniera più diretta possibile, ovvero memorizza il "raw stream" di dati che gli entra dai sensori. ora mettiamo che sia in grado di fare delle associazioni tra questi stream e che capisca di dover in un modo o nell'altro provocare nel mondo circostante gli stessi fenomeni rappresentati da certi streams in conseguenza degli streams associati. cioè in altre parole se le dicono "ciao" lei deve rispondere "ciao". evabbò, questa è semplicemente una AI che reagisce ai fenomeni solamente in modi che ha già visto: è una AI completamente stupida (e già la sua realizzazione sarebbe di una complessità enorme rispetto a quella dei software a cui siamo abituati).

la AI descritta finora è una AI che apprende semplicemente memorizzando, ma ora facciamo un passo avanti e cerchiamo di farne una più intelligente. la AI più intelligente è una AI che inizialmente memorizza un "raw stream" (quello che ha visto ha visto e se lo ricorda così com'è), ma man mano che memorizza altri fenomeni cerca di metterli in relazione con quelli già visti al fine di astrarre dei patterns comuni ed essere in grado successivamente di elaborare nuovi fenomeni con nuove conseguenze semplicemente modificando i valori delle variabili di un unico pattern memorizzato. questa è la vera intelligenza secondo me.

immagina un uomo osservare un fenomeno molto semplice composto di causa ed effetto: tipo chessò, vede un fulmine e dopo sente il tuono. l'uomo (che è paragonabile alla AI intelligente), sa che quando vedrà due fulmini sentirà due tuoni e che quando ne vedrà N sentirà N tuoni. l'uomo osservando due fenomeni (la caduta di un lampo e la caduta di due lampi) è in grado di fare il passo induttivo che lo contraddistingue dall'AI stupida e capire che al cadere di N lampi ci saranno N fenomeni con N cause ed N effetti. la AI stupida invece, al contrario dell'uomo e della AI intellgente, non saprà mai cosa accadrebbe se cadessero N fulmini con N diverso da un numero di fulmini che essa abbia visto cadere: la AI vede N = 1 lampi, sente N = 1 tuoni, memorizza il fenomeno e sa bene che la prossima volta che vedrà N = 1 lampi sentirà N = 1 tuoni. ma per cambiare N da 1 a 2 a un intero a piacere ci vuole il passo induttivo, ci vuole la AI intelligente.

tutto ciò è di complessa realizzazione, tant'è vero che ancora nessuno ci riesce. la AI intelligente rispetto a quella stupida dovrebbe essere in grado di astrarre un pattern comune a due fenomeni: ovverosia, dopo aver osservato la caduta di un fulmine e dopo aver osservato la caduta di due fulmini dovrebbe essere in grado di capire l'esistenza di una variabile, la variabile "N fulmini". creata nella sua memoria questa variabile ha creato un pattern: da quel momento la nostra AI è in grado di modificare N a piacere ipotizzando nuovi fenomeni di cui essa non ha mai avuto esperienza nella sua esistenza, e questa è la base grazie alla quale l'uomo è in grado di fare ricerca scientifica, perché questa è deduzione e ipotesi.

ora facciamo un ulteriore passo avanti, supponendo che si verifichi un terzo fenomeno, la caduta di altri N fulmini con N lampi. ora però supponiamo che i tuoni non siano N ma un generico altro intero K indipendente da N. premesso che nella realtà non sentirai mai 2 tuoni in conseguenza ad un solo lampo, a meno che il secondo tuono non sia Bin Laden che cerca di buttare giù casa tua, esistono due sole possibilità:

1) K == N --> il fenomeno non fa che verificare il pattern conosciuto, poiché l'uomo (o la AI) è stato in grado di prevedere K.

2) K != N --> il pattern ha bisogno di essere ulteriormente astratto mettendo in relazione i due fenomeni conosciuti (caduta di 1 e di 2 fulmini) con questo terzo che è la caduta di un numero di lampi diverso da quello di tuoni conseguenti.

come si reagisce ad una simile situazione, ovvero cosa dovrebbe in teoria fare l'ipotetica AI ancora più intelligente di quella intelligente? boh, non lo so :P
non so manco come reagirebbe un uomo ^^
Se ha già il concetta di numerazione è semplice, vede 1 lampo sa che ci sarà 1 tuono, vede 1 altro lampo sa che ci sarà 1 tuono, in totale vede 2 lampi, sa che ci saranno 2 tuoni.
Se invece non ha il concetto di numerazione, vede un lampo si aspetta un tuono, quindi, vede un lampo(si aspetta un tuono) vede un lampo(si aspetta un tuono), sta aspettando due tuoni.
Certo probabilmente se gli chiedi quanti tuoni aspettare dopo 20 lampi non ti saprebbe rispondere, ma nemmeno un bambino dopo 3 anni di vita ti saprebbe rispondere...
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Old 02-01-2007, 22:36   #18
71104
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Se invece non ha il concetto di numerazione, vede un lampo si aspetta un tuono, quindi, vede un lampo(si aspetta un tuono) vede un lampo(si aspetta un tuono), sta aspettando due tuoni.
infatti è per questo che ho detto che l'esempio dei fulmini non calza (leggi post successivo a quello quotato). per fare un esempio di pattern ci vorrebbe una variabile diversa dal numero, per esempio un colore... metti che un fulmine giallo colpisce un albero e gli appicca un fuoco giallo
una AI stupida, anche dopo averne visti due diversi di questi "fulminelli allegri" , non sa che un fulmine blu appiccherebbe un fuoco blu, mentre la AI furba lo sa

Quote:
Certo probabilmente se gli chiedi quanti tuoni aspettare dopo 20 lampi non ti saprebbe rispondere, ma nemmeno un bambino dopo 3 anni di vita ti saprebbe rispondere...
ma un muratore di Trigoria si
l'esempio del bambino non calza perché le sue facoltà non sono ancora complete, sono in crescita. il volume cranico di un bambino è inferiore a quello di un adulto!
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Old 03-01-2007, 00:14   #19
$te
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L'Avatar di $te
 
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quindi se ad un programma vorresti insegnarli a "discutere" con te...dovresti fargli leggere dei libri? o fargli legere dei dialoghi tra due persone?? m....
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Old 03-01-2007, 00:41   #20
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quindi se ad un programma vorresti insegnarli a "discutere" con te...dovresti fargli leggere dei libri? o fargli legere dei dialoghi tra due persone?? m....
si! in questo caso le variabili in gioco nei pattern in questione sarebbero parole

e più che fargli leggere dei libri dovresti dialogare con lui. ed inoltre la AI deve essere motivata a raggiungere qualche obiettivo, altrimenti non ha senso che faccia qualsiasi cosa.

supponiamo per esempio di impostare come obiettivo il fatto che tu scriva per esempio "sei brava" sulla console. quella inizierà a sparare caratteri ai quali tu da bravo essere superiore non saprai cosa dire, perciò gli scriverai roba tipo "cheeee?? ma che stai a dììììì!!" e cose del genere
e non scherzo, dico sul serio

scrivendo quelle frasi le fai capire come funziona il linguaggio: alla prima che vede capisce per esempio quale set di caratteri deve usare per dialogare con te, allargando il set man mano che fai frasi con più caratteri. poi sinceramente non so come si dovrebbe evolvere la cosa, è difficile prevederlo ragionando coi patterns che le si dovrebbero formare man mano (e soprattutto ragionando su un programma che neanche esiste e che sto solo ipotizzando), ma più o meno penso che appena veda una delle parole che appaiono nel suo obiettivo dovrebbe cercare di ricostruire le parole che essa stessa ha precedentemente messo in output e che secondo lei hanno provocato quel tuo input. in sostanza alla fine di tutto l'esperimento lei dovrebbe arrivare a farti dire tutta la frase-obiettivo dicendoti sulla console: "sono brava?" e tu a quel punto la gratifichi immensamente concedendole ciò che per tutta la sua esistenza essa ha bramato di sentire
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