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#1 |
Moderatore
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 13905
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Intensità Terremoti e valori delle accelerazioni
Salve a tutti.
E' possibile stabilire una correlazione tra le intensità dei terremoti e le accelerazioniche producono sulla superficie terrestre? ![]() |
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#2 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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mmm accelerazioni di che tipo? non riesco a capire
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La conservazione della quantità di moto non è garantita nei parcheggi incustoditi Un corpo che viaggia di moto rettilineo uniforme nel vuoto assoluto, dopo un paio d'ore comincia a scassars u'cazz |
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#3 | |
Moderatore
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 13905
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Quote:
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Messaggi: 1229
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Una correlazione fra intensità del terremoto, accelerazione, ampiezza delle oscillazioni e durata c'è sicuramente. Stabilire quale sia però mi pare difficile, ci sono parecchie variabili in gioco.
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Messaggi: 606
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Certo che c'è una relazione tra intensità e accelerazioni in superficie.
L'ultima normativa tecnica sulle costruzioni in zona sismica (Ord. 3274 e s.m.i.) e anche la precedente Legge del 1996 si basano proprio su questi studi. Ci sono decine di libri e testi che puoi trovare online su questo argomento. buon ricerca. GreG
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"Il Sogno è l'infinita ombra del Vero" Giovanni Pascoli |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Trani (BA)
Messaggi: 2074
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Quote:
c'è correlazione fra intensità al suolo ed accelerazioni, come ben noto a chi fa calcolo strutturale. Se invece si voleva una relazione tra intensità assoluta (scala Richter) ed accelerazioni, ciò non è possibile, perchè le accelerazioni in un dato punto dipendono anche dalla "geometria del sisma". Mi spiego: in termini di accelerazioni (e quindi di danni) un terremoto di media entità, ma con ipocentro poco profondo, fa certamente più danni di un terremoto di magnitudo maggiore ma con ipocentro molto profondo. Questo perchè l'energia viene dissipata su una superficie maggiore e perchè gli strati intermedi, per quanto rigidi, assorbono una quota non trascurabile dell'energia sismica liberata dal sisma.
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#7 |
Moderatore
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 13905
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Immagino che non vi possa essere una correlazione precisa tra scala richter ed accelerazioni. Però ci deve pur essere una correlazione, seppur grossolana, tra l'energia emessa, o inensità del sisma, con le accelerazioni prodotte. E' pur vero che dipende dalla profondità dell'ipocentro, dal tipo di terreno che incontrano le onde sismiche, del tipo di materiale di cui è fatto la sommità della superficie, ma una relazione alla carlona, ci deve pur essere. Ho provato a cercare on-line, ma non ho trovato nulla. Se qualcuno ha un link, o una volgarissima tabella, mi può andar benissimo lo stesso.
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Trani (BA)
Messaggi: 2074
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Quote:
D.M. 14 settembre 2005 in G.U. n° 222 del 23/9/05. In particolare il paragrafo 3.2 Azione Sismica (pag 43..55) Purtroppo, essendo una normativa tecnica è un pò complessa...
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#9 | |
Moderatore
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 13905
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Quote:
Grazie ancora.... ![]() |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Trani (BA)
Messaggi: 2074
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Il sito richiede la registrazione, che è gratuita.
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: London, UK
Messaggi: 10708
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Aggiungo una nota a mio parere importante:
Le normative tecniche ingegneristiche prevedono attraverso gli Spettri di Progetto ed altri strumenti la possibilità di tirare fuori un numero che è l'accelerazione di progetto di un sito, stante la sua storia sismica. E' importante ricordare però che questo valore è associato ad una probabilità di superamento, cioè rappresenta ad esmpio l'accelerazione superata in quel luogo solo con probabilità 10% su 500 anni. Ciò vuol dire che osservando un periodo di 500 anni, si misureranno al 90% accelerazioni più basse, ed un 10% più alte, chiaramente senza pretesa di esattezza. Questa grandezza non ha un grande significato fisico, ma come gran parte dei parametri fissati dalle normative, servono agli ingegneri per fare un progetto, e derivano da altri studi. Questi studi sono le carte di Pericolosità Sismica, redatte sostanzialmente da Geologi ed affini, e non da Ingegneri. In aprticolare in Italia si hanno registrazioni dei sismi degli ultimi 2000 anni, perchè era pratica comune di tutte le istituzioni religiose sparse sul territorio. Il nostro catalogo sismico è in assoluto il più ricco al mondo. Per il discorso di associare un'accelerazione ad un intensità di un terremoto, questa è materia dei geologi, e si sfrutta il cosiddetto Teorema di Rappresentazione. In pratica a partire dalla forma e dimensione della dislocazione indotta dal terremoto, si può stabilire una forma d'onda, e poi si deve caratterizzare la propagazione dell'onda nel terreno che divide l'ipocentro dal punto di rilevamento. E' chiaro a tutti che a seconda di dove si misura l'accelerazione sarà molto diversa, per lo stesso evento sismico. In ogni caso tutto questo si fa abitualmente, e serve ad esempio per dare alla protezione civile un'indicazione della situazione che troverà sul posto. Nella pratica comunque questo processo si fa a partire dal cosiddetto Metodo Inverso, cioè dato che le accelerazioni le misuriamo con gli accelerometri (la rete è ormai molto fitta) e l'intensità si calcola alla sorgente, si riesce ad ipotizzare un certo comportamento del sottosuolo. A partire da questi dati, presi dal catalogo sismico, si determina per i nuovi eventi un valore di accelerazione plausibile. Credo che su internet si possa trovare qualcosa; il catalogo sismico, le mappe di pericolosità, e molto altro è consultabile qui: http://gndt.ingv.it/Banche_dati/Banche_dati_home.htm - CRL -
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"non è compito del mod dare una mano di bianco sul grigio della vita" [cit.] |
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