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#1 |
Senior Member
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Secolo d'Italia (AN) loda il sindaco di Roma Veltroni!
E la destra scoprì il “modello Walter”
Il “Secolo” loda il sindaco: serve un confronto alto, un’alternativa al veltronismo di CLAUDIO MARINCOLA Forse il centrodestra alla ricerca affannosa di un avversario da contrapporre all’attuale sindaco finalmente lo ha trovato: è Veltroni. O meglio, un “Veltroni” da contrapporre a Veltroni stesso. Uno con le caratteristiche opposte e contrarie ma sullo stesso livello. A riaprire un discorso che per la Cdl è ormai una ferita sanguinolenta è il quotidiano legato ad An, il Secolo d’Italia con un lungo articolo pubblicato lunedì scorso. Una sviolinata, quelle che non t’aspetti e non t’aspetteresti di trovare a certe latitudini. Un riconoscimento all’avversario-sindaco, un’analisi lucida che introduce elementi di autocritica per la destra e per An «un tempo primo partito della città», che «se si mette nell’angolo a puntare il ditino risentito rinuncia ad ogni forma di competizione che sia in grado di impensierire l’avversario». Scrive il giornale di via della Scrofa, riferendosi al ripetitivo elenco di disfunzioni legate alla carente manutenzione della città «È vero che le scuole sono sgarrupate,le strade piene di buche, il traffico assillante, gli autobus stracolmi, la metro affollata di petulanti zingarelli con la fisarmonica, i parcheggi introvabili ma non viaggia più attraverso queste carenze un sindaco come Veltroni». Per il “Secolo” Veltroni «è più discreto di Rutelli», «non impone il suo volto gli basta che venga affiancato per un attimo a quello di George Clooney o a quello di Roberto Benigni o si accontenta che il suo nome venga associato alle folle che assistono ai concerti come quello di un’entità buona che ha acconsentito l’ascolto gratis e non rompe le scatole con inutili comizi». Da qui la necessità di un confronto «alto» e di un modello alternativo al “veltronismo”. A pochi mesi dall’inizio della campagna elettorale per il sindaco tira insomma aria di standing ovation. Se non ci pensano quelli che il Secolo d’Italia definisce «laudatores” e “cortigiani” a incoronarlo è la stampa estera. Un coro a più voci che rende ancora più imbarazzante il compito dell’opposizione capitolina ridotta ormai ad un drappello di uomini senza un Custer disposto a immolarsi per la sua Little Bighorn. A pensarci bene un momento magico, molto simile, lo ha vissuto anche Bertrand Delanoe, sindaco socialista di Parigi. L’inventore delle Notti bianche e anche di Paris Plage, la manifestazione balneare che si tiene ogni estate tra il Pont de Sully e le Tuilleries Ma «le maire» privato del formidabile acceleratore che per lui sarebbero state le Olimpiadi del 2012 - assegnate alla rivale Londra - è rimasto relegato al Municipio. Il più grande, certo, ma fuori dalla Grandeur. Umberto Scapagnini, sindaco di Catania è quello che resta dell’immagine vincente del centrodestra. «Veltroni è un mio amico personale - tiene a precisare il primo cittadino etneo - è intelligente e ha grandi qualità, in più ha capito che la gente ha voglia di stare insieme e partecipare. Ma il suo è un caso atipico, ha tutti i mezzi per riuscire al contrario di Napoli che è a corto di fondi. Inoltre Veltroni ha saputo mettere in campo un forte politica di dismissione del patrimonio comunale». Chi candidargli contro? Ormai siamo al gioco del cerino. A destra si è scatenato un fuggi fuggi molto prima che il Secolo accendesse i warning. Il ministro Gianni Alemanno, esponente di An e della destra sociale è stato indicato a lungo come uno dei possibili avversari: «Veltroni è bravo, e ci sa fare e anche più bravo di Prodi. Ma con lui c’è un rischio politico: l’Emilia-romagnizzazione della capitale, il controllo e l’omologazione della cultura, senza che ci siano le strutture e la solidità dell’Emilia-Romagna». Andrea Augello, esponente di punta di An, non se la prende col Secolo - come fa invece Fabio Sabbatani Schiuma, accusando il quotidiano di aver soppresso la cronaca di Roma - ma è convinto che si stia rasentando sui media una sorte di «culto della personalità» per «uno dei peggiori amministratori che Roma abbia mai avuto». «In questa città - continua Augello - non funziona un tubo, ma lui, Veltroni, ha una grande capacità di rappresentare le istanze di evasione della borghesia metropolitana anestesizzando i problemi reali». (Il Messaggero.it)
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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sono d'accordo solo con questa frase
Veltroni, ha una grande capacità di rappresentare le istanze di evasione della borghesia metropolitana anestesizzando i problemi reali. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
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Mercoledì 5 Ottobre 2005
I cittadini e l’amministrazione: il sindaco Veltroni ha il 77 % dei consensi, il 14% in più rispetto a quando è stato eletto nel 2001 Il Comune piace, trasporti e rifiuti meno Sondaggio Abacus: apprezzati Notte bianca, riqualificazione delle periferie e politica sociale di FABIO ROSSI Trasporti pubblici e raccolta rifiuti restano due punti ancora critici per la vita dei romani, che chiedono più impegno all’amministrazione pur avendone un giudizio più che positivo come in generale lo hanno sui servizi erogati del Comune. È quanto emerge dal sondaggio commissionato dal Movimento civico per Roma alla Tns-Abacus tra i cittadini della Capitale. Che invece, sempre secondo quanto rileva l’indagine, sono sempre più contenti del loro sindaco. Questo mese ai massimi storici da quando Veltroni è in Campidoglio. Sale infatti la fiducia nell’amministrazione nel suo complesso, passata dal 58% del settembre 2001 al 64 dopo la flessione nell’autunno 2002, quando era a quota 52. Se il giudizio dei romani è positivo per le attività comunali - con un indice di gradimento salito dal 54 di quattro anni fa al 62 odierno - sul trasporto pubblico cittadino è apparentemente stabile (53 sia a settembre del 2001 che oggi) ma in realtà molto altalenante, con picco massimo a quota 60 (ottobre 2002) e il minimo storico pochi mesi fa, con il 49 registrato nello scorso febbraio, tradizionalmente mese di grandi ingorghi, tanti cortei e qualche sciopero. Simile il diagramma dell’apprezzamento dei romani per quanto riguardo la nettezza urbana: dopo un crollo nei primi tre mesi della nuova amministrazione (da 60 a 50), si è passati da un massimo di 62 (dicembre 2001) a un minimo di 50 (dicembre 2004), fino al 55 attuale. L’indice di gradimento di Veltroni tra i suoi concittadini era a quota 63 a settembre 2001 (tre mesi dopo l’insediamento). Oggi è arrivato a 77, con una crescita di 14 punti in quattro anni. Il massimo storico (79) è stato registrato ad aprile scorso, quando il gradimento del governo capitolino ha fatto da volano alla vittoria alle Regionali. Rispetto al giorno della sua elezione, la fiducia in Veltroni è aumentata per il 45% degli intervistati, è stabile per il 47 ed è diminuita per l’8 per cento. Complessivamente dice di avere fiducia nel sindaco l’82 per cento dei romani, due punti in più rispetto a tre mesi fa. Secondo il campione preso in esame Veltroni è «capace di comunicare con i cittadini» (80 per cento) e «attento ai problemi della sua città» (78 per cento). Soltanto il 46 per cento del totale lo considera «troppo di parte». Una sintesi dell’effetto di trascinamento anche sull’altro schieramento, quel “veltronismo” evidenziato nelle ultime settimane anche dal Secolo d’Italia . Il giudizio sul sindaco va oltre lo schieramento politico visto che si basa soprattutto sul governo della città. E se la Notte Bianca registra un coro unanime di apprezzamento - per l’83 per cento dei romani l’iniziativa è da ripetere - anche il “Registro della solidarietà” del Comune ha sfondato il muro dei consensi: il 52 per cento lo considera «molto utile» e il 39 «abbastanza utile». Al 70 per cento, infine, l’indice di fiducia per il progetto “Lido di Roma al 2015”, che prevede l’intervento di grandi architetti per riqualificare il litorale: il 13 per cento degli intervistati si dichiara «molto fiducioso» e il 57 «abbastanza fiducioso». Queste ultime due iniziative rientrano in altrettanti cardini dell’amministrazione Veltroni: le politiche sociali (con il «nessuno resti solo» ripetuto a ogni piè sospinto) e l’attenzione per le periferie. (Il Messaggero.it)
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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si vede che nessuno di questi era all'assemblea del luglio scorso in campidoglio, dove si è discusso del piano regolatore e dell'assetto delle periferie.
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#5 | |
Senior Member
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