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Pena di morte: il mondo verso l'abolizione
La maglia nera dell'«omicidio di Stato» a Cina, Iran e Vietnam
Pena di morte: il mondo verso l'abolizione È la speranza che emerge dal rapporto di «Nessuno tocchi Caino»: sono 138 i Paesi che hanno deciso di dire no alle esecuzioni Una sedia elettrica (Ansa) ROMA - Il mondo va verso l'abolizione della pena di morte. È una tendenza in atto da almeno dieci anni. Ed è stata confermata nel 2004 e nei primi mesi del 2005. È quanto si legge nel rapporto 2005 di «Nessuno tocchi Caino», presentato oggi a Roma. Ed è una notizia carica di speranza, nonostante i terribili record negativi di alcuni paesi autoritari fra cui spicca la Cina con migliaia di esecuzioni e oltre il 90% del totale mondiale. Oggi, i paesi o i territori che hanno deciso di abolire la pena capitale per legge o in pratica, per via definitiva o con moratoria, sono 138. Di questi, i paesi totalmente abolizionisti sono 86; gli abolizionisti per crimini ordinari sono 11; un paese, la Russia, in quanto membro del Consiglio d’Europa, si è impegnato ad abolirla e, nel frattempo, attua una moratoria delle esecuzioni; quelli che hanno introdotto una moratoria delle esecuzioni sono cinque; i paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono cioè sentenze capitali da oltre dieci anni, sono 35. I PAESI ABOLIZIONISTI - Dall’inizio del 2004, tre paesi sono passati dal fronte dei mantenitori a quello a vario titolo abolizionista, mentre altri cinque hanno fatto ulteriori passi in avanti all’interno dello stesso fronte abolizionista. I paesi mantenitori della pena di morte sono 58, a fronte dei 61 del 2003 e dei 64 del 2002. La tendenza a un abbandono della pena di morte trova conferma anche nel fatto che ogni anno non diminuisce solo il numero dei paesi mantenitori, ma tra questi anche quello di quanti la praticano effettivamente. Nel 2004, solo 25 di questi paesi hanno effettuato esecuzioni, a fronte dei 30 del 2003 e dei 34 nel 2002. Di conseguenza, è diminuito anche il numero delle esecuzioni nel mondo. Nel 2004 sono state almeno 5.476, a fronte delle almeno 5.607 del 2003. L'ASIA - Ancora una volta, l’Asia si è confermata il continente dove si pratica la quasi totalità della pena di morte nel mondo. Se si conta che in Cina ci sono state almeno 5.000 esecuzioni, il dato complessivo del 2004 corrisponde ad almeno 5.403 esecuzioni, in diminuzione comunque rispetto al 2003, quando ne erano state registrate almeno 5.482. Le Americhe sarebbero un continente praticamente libero dalla pena di morte, se non fosse per le 59 persone giustiziate negli Stati Uniti, l’unico paese del continente che ha compiuto esecuzioni nel 2004, anche se sono in costante calo rispetto agli anni precedenti (erano state 65 nel 2003 e 71 nel 2002). In Africa la pena di morte è caduta ormai in disuso: nel 2004 è stata eseguita in soli tre paesi - Egitto, Sudan e Somalia - dove sono state registrate almeno nove esecuzioni contro le 56 del 2003 e le 63 del 2002 effettuate in tutto il continente. IL VECCHIO CONTINENTE - In Europa vi è una sola macchia che deturpa l’immagine di continente totalmente libero dalla pena di morte: la Bielorussia, che nel 2004 ha effettuato almeno cinque esecuzioni. Dei 58 mantenitori della pena di morte, 44 sono paesi dittatoriali, autoritari o illiberali. In questi paesi, nel 2004, sono state compiute almeno 5.411 esecuzioni, pari al 98,8 per cento del totale mondiale. LA MAGLIA NERA - Sul terribile podio dei primi tre paesi che nel 2004 hanno compiuto più esecuzioni nel mondo figurano tre paesi autoritari: la Cina, l’Iran e il Vietnam. Soltanto la Cina ne ha effettuate almeno 5.000, circa il 91,3 per cento del totale mondiale; l’Iran ne ha effettuate almeno 197; il Vietnam almeno 82; nella Corea del Nord, il numero è imprecisato, ma si parla di parecchie decine; l’Arabia Saudita almeno 38; il Pakistan almeno 29; il Bangladesh almeno 12; il Kuwait almeno 9; l’Egitto almeno 6. Molti di questi paesi non forniscono statistiche ufficiali sulla pratica della pena di morte, per cui il numero delle esecuzioni potrebbe essere molto più alto. In questi paesi, osserva il rapporto, la soluzione definitiva del problema, più che alla lotta contro la pena di morte, attiene alla lotta per la democrazia, l’affermazione dello stato di diritto, la promozione e il rispetto dei diritti politici e delle libertà civili. 24 giugno 2005 http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...24/morte.shtml
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#2 |
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Iscritto dal: Jun 2004
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Perfino il Vaticano ha abolito la pena di morte nel 2001.........
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Marco - Hardware Upgrade Aerospace Group - Clan Anti K "per un mondo migliore" I am a leaf on the wind - watch how I soar. Get your motor runnin', Head out on the highway Lookin' for adventure And whatever comes our way. |
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#3 | |
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