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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/e-bik...to_103269.html
Dopo la notizia del possibile divieto di circolazione in aree fuoristrada, ANCMA e la Federazione Motociclistica Italiana hanno rilasciato un comunicato congiunto. Aperto il canale di dialogo con le istituzioni per fare chiarezza Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2008
Messaggi: 1524
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Non vedo la novità!
Ormai stanno normando (e vietando) tutto, presto ci diranno pure che l'uso del cesso alla mattina sarà consentito dalle 7:00 alle 8:30 solo se muniti di patentino, l'assicurazione e tampone (...e non vi dico dove) ma solo in zona gialla! ![]() |
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#3 |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 1561
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Prima di sparare a zero però sarebbe il caso di riflettere, perchè sinceramente da quando ci stanno quelle maledette bici elettriche che consentono a chiunque di raggiungere posti che prima era possibile raggiungere solo per pochi, adesso ti ritrovi spazzatura dove prima c'erano le marmotte, sentieri che spesso vengono scambiati per una pista da gara dove c'è mamma e papà che tengono per mano i figli da 3-4-5 anni, cime montane dove invece che la pace vai prenderti un bel nervoso.
Ho la moto, anche una MB, ma non so se mi dispiace così tanto la notizia o mi fa piacere... forse ci vorrebbe una via di mezzo, ma con le teste di minchia le vie di mezzo non funzionano, quindi poi ci rimettono tutti |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2009
Città: Cesena
Messaggi: 807
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La norma è stupida.
Ma vedo che pure certi commenti non scherzano... |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2017
Messaggi: 1212
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Appena si accorgeranno di perdere centinaia di migliaia di euro per bolli, assicurazioni etc. etc.... cambieranno subito ...
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#6 |
Member
Iscritto dal: Nov 2009
Messaggi: 335
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Vietare perché da fastidio...
La norma nasce perché ci sono persone che si infastidiscono!
Lo si evince anche dai commenti egoisti di chi si credi padrone della montagna tanto quanto quelli che critica in MTB. Ovviamente con la pandemia la gente è dovuta andare in montagna per fare un poco di sport visto che tutto il resto era chiuso, aumentando così la presenza umana in quel luogo. Inoltre, la maleducazione non dipende dal mezzo che si usa, si può essere anche maleducati a piedi o stando seduti, fare casino nel bosco e gettare l'immondizia sono problematiche che esistevano da sempre, chiedete al signor Messner. Se vietate l'accesso in bicicletta che non danneggia proprio nulla allora vietate l'accesso anche a piedi. |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2015
Città: Euskal Herria
Messaggi: 3759
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Norma folle, piano piano in Italia non rimarrà altro che guardare il panorama in attesa di morire... tutto il resto sarà vietato!
Quote:
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#8 |
Member
Iscritto dal: Mar 2012
Messaggi: 144
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Non conosco la norma.
In linea di massima, nulla da ridire sulle bici - salvo chi sporca o deturpa, ma per questi più che multe darei i lavori forzati - ma sul resto dei mezzi un minimo di regolamentazione sarebbe utile. Boschi e campagne sono fatte per gli animali (noi compresi se evitiamo di fare danni), non per auto e moto. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 2463
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Hanno fatto bene, perchè:
1 - tante piste sono in terreni privati. Andate a farlo nelle proprietà private in città o pianura e vedete se si può. 2 - Tanti sentieri vengono danneggiati dai passaggi di questi mezzi e non vengono da questi conducenti ripristinati. 3 - Spesso e volentieri quando vengono organizzate gare stranamente la quantità di immondizia abbandonata cresce. |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2007
Messaggi: 5518
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Ma chi volete che vi controlli per dio, nei comuni di montagna / collina
è gia tanto se ci sono i carabinieri. Non cambierà nulla, se non un foglio su un pezzo di carta.
__________________
Matthewx |
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#11 |
Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Tra Terminus e Trantor
Messaggi: 144
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Il ministero ha chiarito
Il ministero delle politiche agricole ecc. ha chiarito la nuova norma; riassunto: non cambia niente rispetto allo stato attuale; si può continuare ad andare per prati e boschi in bicicletta.
https://www.politicheagricole.it/fle...IDPagina/17659 Si premette che il Decreto 28 ottobre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 286 del 1 dicembre 2021, contiene esclusivamente le linee guida per le Regioni allo scopo, pienamente condiviso dalle Regioni in sede di Conferenza Stato Regioni e dai Ministeri concertanti (MiC e MiTE), di uniformare a livello nazionale le norme riferite alle modalità di costruzione della viabilità forestale, che già esistono nelle singole legislazioni regionali, e dare dunque uniformità alla eterogenea nomenclatura adottata. È opportuno rammentare che la competenza primaria in materia è delle Regioni, ed ogni regione e provincia autonoma ha già una sua legge regionale che disciplina gli aspetti strettamente tecnici e la fruibilità di tali viabilità. Il decreto si muove nell'ambito delle previsioni dell'articolo 9 del Testo unico delle foreste e filiere forestali del 2018 (D.lgs. n. 34/2018), in vigore già da anni, senza alcun contraccolpo sul tema della fruizione della viabilità forestale. Nulla si innova in merito al transito autorizzato sulla predetta viabilità, fermo restando che, come espressamente previsto all'articolo 2, comma 3 del decreto, le strade e le piste forestali non sottostanno ai criteri di sicurezza previsti per la viabilità ordinaria, poiché si tratta di viabilità esclusa dal Codice della strada. Inoltre, come esplicitato dal medesimo comma, è compito delle Regioni disciplinare le modalità di utilizzo, gestione e fruizione della viabilità forestale "... tenendo conto delle necessità correlate all'attività di gestione silvo-pastorale ed alla tutela ambientale e paesaggistica". Si fa inoltre presente che in capo alla Regioni è incardinata anche la competenza in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico e del rispetto di quanto previsto dal vincolo idrogeologico; pertanto, spetta alle Regioni la competenza a valutare gli effetti della fruizione pedonale, cicloturistica o con mezzi motorizzati diversi da quelli forestali sui tracciati, i cui effetti su fondi non asfaltati hanno impatti ben diversi tra loro; essi dovranno essere valutati con la massima attenzione alle singole realtà territoriali. Da ultimo, si ribadisce che tutte le Regioni all'unanimità hanno approvato il decreto e le linee guida, ben consapevoli delle proprie competenze e delle conseguenze gestionali. |
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