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Old 08-10-2015, 15:21   #1
david-1
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Arresto dell'evoluzione umana

Ciao ragazzi,

giorni fa ho assistito ad un programma/talk show su Discovery, solo che sono in Brasile e non tutti i programmi sono doppiati in portoghese e quindi me lo sono sorbito in inglese, ovviamente con qualche difficoltà....
Il nocciolo della questione era, comunque sia, se i farmaci e la medicina in generale e tutto il benessere che ci siamo costruiti (riscaldamento, vestiti, cibo di qualità, ecc) stiano rallentando, quasi arrestando, l'evoluzione dell'homo sapiens attuale (diciamo ultimi 100-200 anni).... che ne pensate?
Pro e contro?
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Old 08-10-2015, 15:25   #2
G30
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Messaggi: 4802
Io sono sempre stato un sostenitore di questa tesi, specie per quanto concerne l'ambito della medicina.
I miei ragionamenti sono forse troppo superficiali e non privi di cinismo ma credo che abbiamo rallentato/fermato il nostro adattamento indotto e accresciuto invece quello di agenti patogeni, come ad esempio i batteri che piano piano si sono evoluti per superare i nostri antibiotici...
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Old 08-10-2015, 17:31   #3
microcip
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L'Avatar di microcip
 
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non abbiamo più la selezione naturale ma di certo non abbiamo smesso di evolverci, non dimentichiamoci che a differenza di tante altre forme di vita abbiamo l'intelletto e questa è l'arma più potente in termini evolutivi.
I batteri mutano(aka selezione naturale)? benissimo si ricercano nuovi antibiotici vedesi SARS, H1N1 etc...
Se la mettete sul mero piano biologico forse si ma a livello scientifico siamo l'essere più evoluto su sto pianeta e continuiamo ad evolverci.
L'essere intelligenti è difatto una evoluzione.
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Old 08-10-2015, 18:21   #4
zulutown
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Originariamente inviato da microcip Guarda i messaggi
non dimentichiamoci che a differenza di tante altre forme di vita abbiamo l'intelletto e questa è l'arma più potente in termini evolutivi.
.
L'evoluzione è da quanto si riproduce chi ha caratteristiche che portano all'evoluzione della specie.
Ci si riproduce molto se non si muore prima e se si ha la capacità di trovare con chi accoppiarsi.

L'intelletto oggi in questa selezione ha poco a che fare.
Probabilmente qualche centinaio di migliaia di anni fa ha avuto il suo ruolo quando gli uomini erano primitivi e per salvarsi da animali predatori e/o per proteggersi dal freddo e/o per procurarsi cibo dovevano usare il cervello.
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Old 08-10-2015, 18:57   #5
Davide9
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Sì bé senti, tra morire presto e figliare come un coniglio per fare contenta l'evoluzione e morire (sempre se proprio devo) molto più avanti nel tempo per fare contento me stesso preferisco di gran lunga morire molto tardi con buona pace dell'evoluzione
Tornando al discorso del programma sì, sono convinto che in termini "fisici" sia così, non ci adattiamo più all'ambiente e anzi, le comodità, la medicina e la vita molto più sicura che in un ambiente naturale rendono gran parte della popolazione molto più debole che in passato. Sono convinto che la mente continui a "mutare" ma non saprei se si tratta di una vera e propria evoluzione, intesa come percorso lineare che tende sempre e solo al miglioramento o comunque al rafforzamento di determinate caratteristiche. Sono convinto che col passare del tempo gli schemi mentali e il modo di pensare (non inteso in senso superficiale) tra le varie generazioni cambino molto di più rispetto alle caratteristiche fisiche in queste condizioni ma non saprei inquadrare bene in che modo...
__________________
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Old 08-10-2015, 19:13   #6
sbudellaman
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Un evoluzione "fisica" solitamente impiega molto più che centinaia d'anni, forse millenni ed anche più. Quindi dire che negli ultimi 100-200 anni l'evoluzione è rallentata non ha senso.Penso che ora come ora conti più l'evoluzione culturale e tecnologica che quella fisica. Magari fra 100-200 anni saremo tutti cyborg in barba all'evoluzione
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Trattato positivamente con: jhon16, orso232, JacopoSr, cirano76, enrikinter, firestorm90, giulio81

Ultima modifica di sbudellaman : 08-10-2015 alle 19:16.
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Old 08-10-2015, 19:38   #7
microcip
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Ci si riproduce molto se non si muore prima e se si ha la capacità di trovare con chi accoppiarsi.
L'intelletto oggi in questa selezione ha poco a che fare.
Probabilmente qualche centinaio di migliaia di anni fa ha avuto il suo ruolo quando gli uomini erano primitivi e per salvarsi da animali predatori e/o per proteggersi dal freddo e/o per procurarsi cibo dovevano usare il cervello.
balle, fecondazione in vitro.
Anzi ti dirò di più non siamo nemmeno tanto lontani dalla clonazione umana, possiamo tranquillamente riprodurci pure senza accoppiarci.

Non potete buttare nel cesso l'intelletto come se non facesse parte dell'evoluzione biologica umana solo perchè non è fisico, nel corso dei millenni la natura ci ha dato un cervello sviluppato e cosi come la giraffa ha allungato il collo noi sviluppiamo continuamente lo scibile.
Sono due tipi di evoluzione ma sempre di evoluzione si parla.

Ultima modifica di microcip : 09-10-2015 alle 11:09.
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Old 09-10-2015, 08:42   #8
Il_Grigio
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L'Avatar di Il_Grigio
 
Iscritto dal: Aug 2006
Messaggi: 92
Capisco il vostro ragionamento, ma penso sia necessario correggere un poco il tiro.
L'evoluzione non è un processo di miglioramento né un progressivo adattamento all'ambiente. Per evoluzione si intende, genericamente, l'insorgenza di cambiamenti. Più precisamente, cambiamenti in una popolazione nel passaggio da una generazione ad un'altra. Possono anche essere cambiamenti "sfavorevoli" (ma questo è un nostro giudizio, all'evoluzione frega poco).
L'accumulo di questi cambiamenti (tipicamente molto sottili) porta, con il passare di svariate generazioni, a modifiche via via più vistose.

L'esistenza di meccanismi di selezione può favorire la diffusione di certi cambiamenti o sopprimerne altri. Che ci sia o meno una selezione, però, il fenomeno dell'evoluzione permane, in quanto i cambiamenti continuano ad avvenire.

Ora, accettiamo pure che la vita in ambienti sicuri abbia allentato il meccanismo di selezione che gravava sulla nostra specie. Molte persone, che un tempo sarebbero state troppo deboli per sopravvivere, ora campano abbastanza per riuscire a trasmettere i propri geni alla generazione successiva.
Questo imho non ferma la nostra evoluzione, ma la accelera. Cambiamenti che prima sarebbero stati scartati a priori ora hanno più possibilità di diffondersi.
In passato carestie e malattie facevano da collo di bottiglia al nostro pool genetico, una vita sicura può solo allargare la nostra variabilità genetica.
Abbiamo così una base genetica più ampia e più possibilità di formare nuove combinazioni.
[Tolto il fatto che un pool genetico ristretto è una vulnerabiltà non da poco per una specie: se la variabilità è molto bassa, una nuova malattia potrebbe colpire l'intera popolazione]

Con lo stile di vita moderno ci trasciniamo dietro geni sfavorevoli (che un tempo sarebbero stati scartati)? Sì.
Ma aumentando la popolazione e l'aspettativa di vita, aumenta anche la possibilità di comparsa (e diffusione) di cambiamenti "positivi".

Si tenga inoltre conto di una cosa: malattie associate ad una predisposizione genetica sono controllabili. La predisposizione in sé è facile da tracciare e non si diffonde da un giorno all'altro come potrebbe fare un'epidemia.
Una coppia, prima di aver figli, può facilmente sottoporsi ad un test genetico per valutare i possibili rischi per il nascituro. È una pratica semplice e di buon senso, che forse andrebbe più pubblicizzata.

Per riassumere: no, secondo me non si sta andando verso un indebolimento della specie (questo richiederebbe una selezione "verso" la debolezza). Si va verso un ampliamento del pool genetico: più persone sopravvivono e più cambiamenti avvengono; più cambiamenti avvengono e più avremo varietà di caratteristiche. È difficile (e probabilmente sbagliato) fare un bilancio tra "positivo" e "negativo", ma di certo non si può parlare di un blocco all'evoluzione.

Infine, se proprio si auspica ad un meccanismo di selezione, possiamo farcelo da noi: a livello di popolazione, le caratteristiche non volute si possono prevenire o tenere sotto controllo con un banale screening genetico.

Ps: la selezione sessuale è sempre attiva
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" L'uomo è lo zimbello più facile di sé stesso, perché quello che vuole che sia vero generalmente lo ritiene vero. " Demostene
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Old 09-10-2015, 12:07   #9
Davide9
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Non ne sono convinto.. secondo me l'indebolimento della specie si verifica per vari fattori. Innanzitutto, sarà che sono pessimista di mio ma penso che le caratteristiche positive e negative non siano un 50 -50, ma è molto più probabile che ci siano combinazioni sfavorevoli rispetto a quelle favorevoli (prendiamo i vari tipi di naso, sono convinto siano molti meno, numericamente, quelli che funzionano perfettamente rispetto a quelli che danno problemi e difficoltà a respirare senza fatica) e allentando il meccanismo della selezione (cosa che comunque ritengo positiva essendo qualcosa di piuttosto disumano e crudele... solo che a volte teoria e pratica vanno in conflitto...) si avvantaggiano le caratteristiche negative (perché appunto più frequenti)
C'è da dire che di solito dipende molto dall'ambiente, una cosa negativa a certe condizioni diventa positiva in altre, ma non sempre è cosi.... tornando all'esempio di prima un naso che non tira non tira punto e basta, non riesco a farmi venire in mente un tipo di ambiente in cui può essere positivo... al limite se sviluppi altri sistemi può diventare superfluo...
Inoltre sviluppando molto l'intelligenza e facendo "troppo" affidamento su di essa diventiamo troppo dipendenti da macchine e strumenti che molti di noi non saprebbero (né potrebbero) creare partendo da zero se fosse necessario farlo e anche dipendenti gli uni con gli altri, aumentando di molto la pericolosità di eventi che potrebbero decimare la popolazione umana rispetto ad altri animali molto più abituati a sopravvivere in maniera più solitaria e del tutto autosufficiente.
Sia chiaro io preferisco il nostro modo di vivere, non ho nulla in contrario ad esso e reputo una fortuna aver trovato queste condizioni quando sono nato... è la natura e soprattutto la selezione naturale che secondo me non sono tanto d'accordo e non mi stupirei se i risultati a lungo termine non fossero i più rosei. Ma comunque chissene frega tanto prima o poi il sole si spegnerà in ogni caso e tutte le specie creperanno o saranno già schiattate da tempo


http://vignette4.wikia.nocookie.net/...h-prefix=pt-br
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Ultima modifica di Davide9 : 09-10-2015 alle 12:10.
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Old 09-10-2015, 13:48   #10
magnusll
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Tra meno di un secolo saremo pesantemente soggetti a evoluzione artificiale, che sara' nettamente piu' veloce e focalizzata di quella naturale. Il problema non si pone.
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Old 09-10-2015, 14:10   #11
david-1
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Capisco il vostro ragionamento, ma penso sia necessario correggere un poco il tiro.
L'evoluzione non è un processo di miglioramento né un progressivo adattamento all'ambiente. Per evoluzione si intende, genericamente, l'insorgenza di cambiamenti. Più precisamente, cambiamenti in una popolazione nel passaggio da una generazione ad un'altra. Possono anche essere cambiamenti "sfavorevoli" (ma questo è un nostro giudizio, all'evoluzione frega poco).
L'accumulo di questi cambiamenti (tipicamente molto sottili) porta, con il passare di svariate generazioni, a modifiche via via più vistose.

L'esistenza di meccanismi di selezione può favorire la diffusione di certi cambiamenti o sopprimerne altri. Che ci sia o meno una selezione, però, il fenomeno dell'evoluzione permane, in quanto i cambiamenti continuano ad avvenire.

Ora, accettiamo pure che la vita in ambienti sicuri abbia allentato il meccanismo di selezione che gravava sulla nostra specie. Molte persone, che un tempo sarebbero state troppo deboli per sopravvivere, ora campano abbastanza per riuscire a trasmettere i propri geni alla generazione successiva.
Questo imho non ferma la nostra evoluzione, ma la accelera. Cambiamenti che prima sarebbero stati scartati a priori ora hanno più possibilità di diffondersi.
In passato carestie e malattie facevano da collo di bottiglia al nostro pool genetico, una vita sicura può solo allargare la nostra variabilità genetica.
Abbiamo così una base genetica più ampia e più possibilità di formare nuove combinazioni.
[Tolto il fatto che un pool genetico ristretto è una vulnerabiltà non da poco per una specie: se la variabilità è molto bassa, una nuova malattia potrebbe colpire l'intera popolazione]

Con lo stile di vita moderno ci trasciniamo dietro geni sfavorevoli (che un tempo sarebbero stati scartati)? Sì.
Ma aumentando la popolazione e l'aspettativa di vita, aumenta anche la possibilità di comparsa (e diffusione) di cambiamenti "positivi".

Si tenga inoltre conto di una cosa: malattie associate ad una predisposizione genetica sono controllabili. La predisposizione in sé è facile da tracciare e non si diffonde da un giorno all'altro come potrebbe fare un'epidemia.
Una coppia, prima di aver figli, può facilmente sottoporsi ad un test genetico per valutare i possibili rischi per il nascituro. È una pratica semplice e di buon senso, che forse andrebbe più pubblicizzata.

Per riassumere: no, secondo me non si sta andando verso un indebolimento della specie (questo richiederebbe una selezione "verso" la debolezza). Si va verso un ampliamento del pool genetico: più persone sopravvivono e più cambiamenti avvengono; più cambiamenti avvengono e più avremo varietà di caratteristiche. È difficile (e probabilmente sbagliato) fare un bilancio tra "positivo" e "negativo", ma di certo non si può parlare di un blocco all'evoluzione.

Infine, se proprio si auspica ad un meccanismo di selezione, possiamo farcelo da noi: a livello di popolazione, le caratteristiche non volute si possono prevenire o tenere sotto controllo con un banale screening genetico.

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Old 09-10-2015, 15:17   #12
zulutown
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balle, fecondazione in vitro.
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Sono due tipi di evoluzione ma sempre di evoluzione si parla.
Forse non ti è chiara l'evoluzione, intesa quella Darwiniana.

Chi è più intelligenze non si riproduce di più, anzi di solito la maggiore capacità e volontà di mettere al mondo prole, la si ha nei ceti sociali bassi
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Old 09-10-2015, 18:40   #13
microcip
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Non sono io quello che ha tirato in ballo la procreazione, semplicemente ho risposto alla tua, errata, affermazione che asseriva che l'intelletto non permette di procreare cosa evidentemente falsa.
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Old 09-10-2015, 23:18   #14
marchigiano
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Forse non ti è chiara l'evoluzione, intesa quella Darwiniana.

Chi è più intelligenze non si riproduce di più, anzi di solito la maggiore capacità e volontà di mettere al mondo prole, la si ha nei ceti sociali bassi
hai presente elysium? i ceti più alti si autocontrollano limitando le nascite per non creare disagi

i ceti più bassi assomigliano agli animali, riproduzione quasi incontrollata poi ci pensa la natura a selezionare...
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Old 10-10-2015, 11:44   #15
xenom
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L'accumulo di questi cambiamenti (tipicamente molto sottili) porta, con il passare di svariate generazioni, a modifiche via via più vistose.

L'esistenza di meccanismi di selezione può favorire la diffusione di certi cambiamenti o sopprimerne altri. Che ci sia o meno una selezione, però, il fenomeno dell'evoluzione permane, in quanto i cambiamenti continuano ad avvenire.

Ora, accettiamo pure che la vita in ambienti sicuri abbia allentato il meccanismo di selezione che gravava sulla nostra specie. Molte persone, che un tempo sarebbero state troppo deboli per sopravvivere, ora campano abbastanza per riuscire a trasmettere i propri geni alla generazione successiva.
Questo imho non ferma la nostra evoluzione, ma la accelera. Cambiamenti che prima sarebbero stati scartati a priori ora hanno più possibilità di diffondersi.
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Con lo stile di vita moderno ci trasciniamo dietro geni sfavorevoli (che un tempo sarebbero stati scartati)? Sì.
Ma aumentando la popolazione e l'aspettativa di vita, aumenta anche la possibilità di comparsa (e diffusione) di cambiamenti "positivi".

Si tenga inoltre conto di una cosa: malattie associate ad una predisposizione genetica sono controllabili. La predisposizione in sé è facile da tracciare e non si diffonde da un giorno all'altro come potrebbe fare un'epidemia.
Una coppia, prima di aver figli, può facilmente sottoporsi ad un test genetico per valutare i possibili rischi per il nascituro. È una pratica semplice e di buon senso, che forse andrebbe più pubblicizzata.

Per riassumere: no, secondo me non si sta andando verso un indebolimento della specie (questo richiederebbe una selezione "verso" la debolezza). Si va verso un ampliamento del pool genetico: più persone sopravvivono e più cambiamenti avvengono; più cambiamenti avvengono e più avremo varietà di caratteristiche. È difficile (e probabilmente sbagliato) fare un bilancio tra "positivo" e "negativo", ma di certo non si può parlare di un blocco all'evoluzione.

Infine, se proprio si auspica ad un meccanismo di selezione, possiamo farcelo da noi: a livello di popolazione, le caratteristiche non volute si possono prevenire o tenere sotto controllo con un banale screening genetico.

Ps: la selezione sessuale è sempre attiva
quoto e rilancio con: cos'è la debolezza?

se un tempo per debolezza si intendeva il suo significato più ovvio (debolezza fisica), adesso si sono invertiti i ruoli.
Nella società moderna il debole non è più quello "fisico", ma quello "stupido", mi spiego meglio... attualmente chi rischia di annegare nella nostra società è quello che non riesce a imporsi, chi non ha l'intelligenza sufficiente per adattarsi, migliorarsi, emergere.
E' una forma di selezione se vogliamo più subdola, perché non è che muori, ma vivi in condizioni meno agiate, in una società che privilegia la ricchezza e il successo.

Per il resto quoto, l'evoluzione è il cambiamento; se parliamo di evoluzione "tecnologica", siamo un po' rallentati rispetto ai due secoli precedenti, perché abbiamo raggiunto gli asintoti delle attuali tecnologie.
Secondo me siamo in un'epoca semi-stazionaria in cui avverranno rivoluzioni scientifiche non da poco, in futuro, che permetteranno una nuova "esplosione" evoluzionistica.

Tutto questo parlando dal punto di vista tecnologico e scientifico che è quello che conosco meglio, e parlando ovviamente in riferimento ai paesi industrializzati
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Old 10-10-2015, 11:49   #16
xenom
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Forse non ti è chiara l'evoluzione, intesa quella Darwiniana.

Chi è più intelligenze non si riproduce di più, anzi di solito la maggiore capacità e volontà di mettere al mondo prole, la si ha nei ceti sociali bassi
giusto, ma è la parte "intelligente" della popolazione che porta avanti l'evoluzione della conoscenza.

Chiaro, forse bisogna distinguere tra evoluzione tecnologica e quella relativa al pool genetico, il mio precedente post era più improntato sulla prima.

Faccio notare comunque che il pool genetico non influenza più di tanto l'intelligenza; lo sviluppo del cervello è dato in massima parte, da quanto so, dall'ambiente esterno.
Quindi: maggior sviluppo umano/scientifico --> contesti sociali più colti --> aumento medio dell'intelligenza.

E' la società che determina o meno lo sviluppo della conoscenza e il miglioramento dell'etica e della moralità.
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Old 10-10-2015, 14:43   #17
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Secondo me non bisogna confondere l'evoluzione intesa in senso strettamente biologico e l'evoluzione della nostra qualità della vita e del nostro livello intellettivo e culturale, sono due cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra e anzi a volte per certi punti di vista sono in contrasto. L'evoluzione in senso biologico non è neppure riferita a noi in maniera particolare rispetto alle altre specie anzi non ne siamo né i protagonisti, né la viviamo in maniera indipendente e autonoma rispetto alle altre specie, non c'è una evoluzione del genere umano nel senso di appartenente solo al genere umano, l'evoluzione in senso biologico è un fenomeno che coinvolge a livello paritario tutto il pianeta e le specie che vi abitano.
Ad esempio con tutta la nostra intelligenza dobbiamo stare estremamente attenti a tutti gli interventi che, grazie all'intelligenza, possiamo apportare all'ambiente perché abbiamo ben visto che le conseguenze possono essere più negative che positive (per noi stessi) se facciamo le cose troppo alla leggera e senza criterio. Molte specie di insetti invece sono così versatili e resistenti che riescono ad affrontare molto meglio di noi eventuali danni che potremmo causare anche involontariamente ma agendo in maniera irresponsabile, il tutto senza il benché minimo aiuto dell'intelligenza visto che gli insetti non è che stanno messi particolarmente bene in quanto a materia grigia...
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Old 10-10-2015, 15:47   #18
hibone
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Boh, a prima vista l'evoluzione umana, almeno in italia, non si è arrestata, ha proprio messo la retromarcia.

Ovviamente parlo dell'evoluzione intesa nell'accezione "da bar" ovvero quella del miglioramento delle persone sul lato umano e sociale.

Per l'evoluzione intesa nell'accezione scientifica ricordata da Il_Grigio, direi che la diffusione di certi inquinanti ha premuto ben bene sul pedale dell'acceleratore.
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Old 11-10-2015, 16:22   #19
jumpjack
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Originariamente inviato da G30 Guarda i messaggi
Io sono sempre stato un sostenitore di questa tesi, specie per quanto concerne l'ambito della medicina.
Concordo pienamente... e aggiungo tristemente: "grazie" alla medicina ci stiamo "devolvendo", perchè ora, in barba a Darwin, sopravvive non il più forte, ma il più ricco! (cioè chi può pagare più medicine e più interventi chiurgici) Più medicine inventeremo, più flaccidi e malaticci diventeremo.

Così, il giorno che davvero rimarremo senza elettricità per, che so, un mese, o per sempre... sarà un ecatombe. Non sopravviverà nessuno.
La fine dell'umanità non sopraggiungerà per via di un vulcano, di un meteorite, di un diluvio universale o di un'invasione di marziani. Sopraggiungerà tipo tra 200 anni, quando non avremo più petrolio per produrre elettricità, e quindi non potremo più fabbricare medicine!
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La scienza è provvisoria
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Old 11-10-2015, 20:47   #20
drBat
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Originariamente inviato da jumpjack Guarda i messaggi
Concordo pienamente... e aggiungo tristemente: "grazie" alla medicina ci stiamo "devolvendo", perchè ora, in barba a Darwin, sopravvive non il più forte, ma il più ricco! (cioè chi può pagare più medicine e più interventi chiurgici) Più medicine inventeremo, più flaccidi e malaticci diventeremo.

Così, il giorno che davvero rimarremo senza elettricità per, che so, un mese, o per sempre... sarà un ecatombe. Non sopravviverà nessuno.
La fine dell'umanità non sopraggiungerà per via di un vulcano, di un meteorite, di un diluvio universale o di un'invasione di marziani. Sopraggiungerà tipo tra 200 anni, quando non avremo più petrolio per produrre elettricità, e quindi non potremo più fabbricare medicine!
Vedo che hai capito tutto di Darwin... non sopravvive il più forte, ma quello che sa adattarsi meglio all'ambiente e alle risorse disponibili (survival of the fittest).
E nulla sa adattarsi all'ambiente come l'uomo moderno, solo non lo fa biologicamente (impiegandoci milioni di anni), ma sfruttando l'intelletto.

Comunque chi la pensa così dovrebbe dare il buon esempio rinunciando a ogni tipo di cura moderna, intervento chirurgico, uso di corrente elettrica, internet, telefono e qualunque tipo di utensile. Insomma, tornare a vivere come bestie nell'interesse del patrimonio biologico della specie umana
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