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Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 19355
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Conti pubblici, in un anno raddoppia il fabbisogno
Ad agosto 2008 la spesa statale era di 27,8 miliardi ora è a a 61
Nel mese di agosto, 7 miliardi. "Colpa delle maggiori erogazioni alle Regioni" Conti pubblici, in un anno raddoppia il fabbisogno ROMA - Conti pubblici, raddoppia il fabbisogno dello Stato che, secondo i dati diffusi dal Tesoro, nei primi 8 mesi dell'anno, è salito da 27,8 a 61 miliardi di euro, superiore di circa 33.100 miliardi a quello dell'analogo periodo 2008. Sette miliardi invece il fabbisogno del settore statale nel mese di agosto rispetto ad un saldo negativo di 5,546 miliardi realizzato nel mese di agosto del 2008. Il Tesoro rassicura però sull'andamento delle entrate spiegando che i dati di agosto "hanno registrato incassi fiscali sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, beneficiando tra l'altro del recupero di gettito slittato dal mese di luglio per effetto dello spostamento dei termini di versamento per i contribuenti soggetti agli studi di settore". Quindi ci sarebbero stati più incassi rispetto allo scorso anno. Nonostante questo il risultato del mese sconta un maggior esborso a carico delle casse dello Stato: "Dal lato dei pagamenti - spiegano dal ministero dell'Economia - il saldo del mese sconta delle maggiori erogazioni alle Regioni, nonchè della decisione di sblocco di trasferimenti su partite relative ad anni pregressi". (1 settembre 2009) http://www.repubblica.it/2009/07/sez...raddoppia.html Che governo avveduto, tagliano i posti di lavoro, ma raddoppiano le spese. Chi è che ha fatto quella dichiarazione al tesoro? Fino a due mesi fa non avevano incassato parecchi miliardi in meno rispetto all'anno scorso?
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"Le statistiche sono come le donne lascive: se riesci a metterci le mani sopra, puoi farci quello che ti pare" Walt Michaels |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Trapani-Palermo
Messaggi: 1556
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Un mese fa....
Berlusconi vince perchè spende. In un anno 21 miliardi di spesa pubblica in più nelle tasche degli italiani Tuesday, 04 August 2009 at 18:33 Berlusconi vince perché…Perché è simpatico, perché è abile, perché sa fare comunicazione, perché ha in mano la televisione, perché non c’è alternativa, perché l’alternativa che c’è stata ha fatto fiasco, perché c’è un piccolo Berlusconi in ogni italiano… Per tanti perché che ogni giorno sono nei giornali italiani e stranieri e compaiono in parole e pensieri dell’Italia che discute e chiacchiera di politica. Tra i tanti, tantissimi perché però ne manca uno. Uno bello grosso e forte: Berlusconi vince perché spende. Governa da un anno e in un anno la spesa pubblica “corrente”, cioè i soldi che la mano pubblica immette nelle tasche degli italiani, non tutti ma quasi, è cresciuta di 21 miliardi di euro. Ventun miliardi di spesa in più. Non per fare ponti, strade, laboratori, aziende. No, 21 miliardi cash, usciti dal portafoglio pubblico e destinati ai privati portafogli. Ventun miliardi in più spesi da uno Stato tra i più indebitati del mondo nel pieno della crisi economica peggiore da quasi un secolo. Quattro dei ventuno miliardi di spesa aggiuntiva hanno avuto la forma di stipendi: più stipendi e stipendi aumentati, quelli pubblici. Da 171 a 175 miliardi la spesa per stipendi tra il 2008 e il 2009. Scontiamone due per dinamica inflattiva, ne restano tre proprio di maggior spesa. Berlusconi e il suo governo dunque per gli stipendi pubblici hanno speso di più di prima. Altri cinque dei ventuno sono di maggior spesa per “consumi intermedi”, cioè quello che l’Amministrazione Pubblica spende per funzionare. Sono soldi che vanno ai fornitori, alle aziende, ai professionisti. Da 128 a 133 miliardi tra il 2008 e il 2009. Nonostante i lamentati, programmati e annunciati tagli, tre miliardi al netto dell’inflazione spesi in più dalla mano pubblica per pagare aziende e imprese. Nove miliardi in più di spesa per le pensioni: da 223 a 232. Diciamo che qui il governo non c’entra: aumentano i pensionati e aumenta la spesa. Ma il governo c’entra eccome nei quattro più quattro miliardi in più di spesa per “altre prestazioni sociali” (da 54 a 58) e per “altre spese correnti” (da 57 a 61). Rileggiamo: quattro, più cinque, più nove, più quattro, più quattro fa 26 miliardi di spesa aggiuntiva. E allora perché 21? Perché cinque miliardi il governo li ha guadagnati spendendo di meno per pagare gli interessi sul debito (effetto calo dei tassi). Somma e sottrai, fanno appunto 21 miliardi immessi nelle tasche degli italiani. Quali italiani e soprattutto come? A Palermo quasi 230 milioni di euro per pagare i debiti e gli stipendi della municipalizzata che male pulisce la città ma molta gente impiega e remunera. A Catania 150 milioni per mantenere in piedi la rete di assunzioni e iniziative che avevano portato il Comune alla bancarotta. A Roma 500 milioni per pagare, tra l’altro, l’inefficiente sistema di trasporti urbano. E 14 milioni a Parma per l’Autorità europea della sicurezza alimentare e 12 milioni per la società di navigazione dei laghi Como, maggiore e Garda. E 49 milioni per la Tirrenia che è l’Alitalia del mare, anzi peggio. Sono solo esempi, maglie di una rete che avvolge tutta la penisola. Una rete di spesa che tiene in piedi molte cose: aziende, stipendi, consulenze, consenso e governo. Berlusconi vince perché spende, l’Italia più o meno incassa. Qual è dunque mai il problema? Che c’è mai di strano nel fatto che Berlusconi voglia spendere ancora di più e abbia appena chiesto a Tremonti di trovare altri miliardi per il Sud? Un paio di problemi ci sarebbero. Il primo è che è spesa “corrente”, cioè soldi che alleviano il presente ma non costruiscono futuro. Sul futuro infatti la spesa pubblica diventa avara, avarissima. E’ spesa all’insegna del pochi (meglio molti), maledetti (diciamo invocati) e subito. Il secondo problema è che è spesa immemore del passato: il nostro debito pubblico che prima o poi qualcuno dovrà cominciare a pagare. Nessuno Stato può vivere in eterno col 120 per cento di debito sulla ricchezza prodotta. Anche se quello Stato, anche se quella “gente” lo vuole e lo vota, il resto del mondo lo impedisce, semplicemente non garantendo più per il suo debito. Ma passato e futuro interessano poco la pubblica opinione: oggi è oggi, il resto… E oggi è Berlusconi che spende, il resto, tutto compreso, proprio tutto, è un perché ma non il vero perché. FONTE:http://www.blitzquotidiano.it/politi...taliani-72630/ |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 1242
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Mah. E' il solito problema.
Ovviamente il debito pubblico spaventoso che abbiamo ci potrebbe portare a conseguenze devastanti in futuro, per cui tutti noi vorremmo diminuisse. Cioè nessuno vuole il debito pubblico. D'altro canto tutti noi siamo abituati ad uno stato assistenziale. Vogliamo la scuola pubblica il più possibile gratis, la sanità pubblica possibilmente con tutto a carico dello stato, la cassa integrazione, tutta una serie di ammortizzatori sociali, le case dei terremotati costruite dallo stato, il bonus per le biciclette e i pc ai cococo, il contributo per la rottamazione e l'acquisto di auto ecologiche, più soldi alla ricerca, più soldi alle attività culturali, etc... la lista è infinita. Ovvio che sono tutte cose belle ma vanno a incrementare inesorabilmente il debito pubblico. Cioè in pratica è un discorso vecchio come il mondo: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. |
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 8933
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...abbiamo sempre avuto ste cose, com'è che ora improvvisamente raddoppia la spesa?
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...continuate a morire finchè non viene giorno... ...forse solo uno che si erge con la spada infranta dalla più profonda disperazione... |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Roppongi
Messaggi: 1582
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mah...non saranno i soldi versati per le indennita' di disoccupazione ?!?!?
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#6 |
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Iscritto dal: Aug 2008
Messaggi: 199
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e meno male che tagliano gli "sprechi"
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Messaggi: 460
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meno male che silvio c'è ..
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 686
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Siete i soliti comunisti. E' raddoppiato, ce n'è di più....quindi è una cosa positiva.
Oppure è un'eredità del precedente governo, a scelta. Comunque è chiaro che l'aumento delle ore di cassa e gli interventi e incentivi per la crisi possono aver influito, ma non giustificano da soli un incremento del genere.
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” Ultima modifica di svarionman : 02-09-2009 alle 11:29. |
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Roma
Messaggi: 423
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In altri paesi con pressioni fiscali più basse offrono quanto indichi te in modo migliore e più efficente ed il debito pubblico non è alto come il nostro |
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Roppongi
Messaggi: 1582
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ooohh.. che palle....
Se spende poco non fa nulla per i cassintegrati e i disoccupati, se spende troppo male perche' crea il buco nella cassa....cosa doveva fare ? non aumentare le indennita' di disoccupazione ? Ma se franceschini gia' si lamentava che il governo faceva troppo poco... |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 1242
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Quote:
Adesso non so i dati di preciso, ma mi pare ovvio che con la situazione attuale, e non parlo solo dell'Italia, il debito pubblico difficilmente poteva scendere. I tagli agli sprechi vanno sempre bene, ma in molti casi hanno solo un "valore morale", cioè di giustizia ed equità, in quanto irrilevanti sull'ammontare complessivo. Ad esempio se anche tutti i parlamentari si dimezzassero lo stipendio noi saremmo contenti perché ci parrebbe giusto data la situazione, ma in realtà il risparmio sarebbe irrisorio rispetto all'ammontare del debito accumulato. Sarebbe come se una famiglia, che ha fatto il passo più lungo della gamba e non riesce a pagare le rate del mutuo, del fuoristrada, della tv da 32000 pollici e la vacanza in sardegna, pensasse di risolvere tagliando qualche spreco ad esempio non andando al cinema nel weekend. Purtroppo i nodi verranno al pettine nei prossimi anni. Uno dei punti deboli è anche la spesa pensionistica. In pratica ognuno dovrebbe in teoria percepire una pensione che è la rendita calcolata con metodo matematico dei contributi versati. Ma in realtà oggi funziona come la catena di Sant'Antonio, soprattuto nel pubblico. Tra un pò ci troveremo a pagare le tasse, oltre che per avere dei servizi, anche per coprire la spesa per le pensioni. E' chiaro che prima o poi la bolla scoppierà. |
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#12 |
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Messaggi: n/a
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Beh chi si ricorda il berluska a porta a porta prima delle elezioni, quando seduto alla scrivania scriveva sul foglietto i numeri ... diceva che in Germania il costo del sistema pubblico era di 3.000€/anno a cittadino, in itaGLia di 4.500€/anno, e lui per prima cosa avrebbe ridotto quella cifra, abbassando le tasse!
Non preoccupiamoci più di tanto, va tutto bene
Ultima modifica di Scannabue² : 02-09-2009 alle 13:30. |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 821
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E' la cura Brunetta. Scherzi a parte è un vizio del PdL (non la chiamo nemmeno destra) berlusconiano moltiplicare la spesa senza che si capisca bene dove finiscono i soldi. E non ditemi che è un modo per reggere alla crisi perchè l'hanno sempre fatto.
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 686
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Questo, dati alla mano, è innegabile. Ma poi ti diranno dell 11 settembre, del tesoretto, l'invasione di cavallette e le mezze stagioni....allora smettiamola di votare gente, se non incapace, allora palesemente sfigata.
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Trapani-Palermo
Messaggi: 1556
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 1242
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In effetti la situazione non è rosea.
Ma per ridurre il debito non è che ci vuole un genio. Solo che le scelte da fare sarebbero fortemente impopolari. Basta pensare che Prodi, secondo me un tecnico molto valido e ben considerato a livello europeo, nel suo tentativo di risanare un pò si è beccato la fama di uomo delle tasse, al punto che gran parte della campagna contro il suo governo era basata sulla storia delle troppe tasse e alla fine ha perso le elezioni. Ora è evidente che nessuno vuole rischiare di divenire impopolare e perdere le elezioni, soprattutto in un paese dove alla maggior parte della gente non importa nulla dello stato e del debito pubblico ma gli interessano solo gli affari propri. Ormai il popolo italiano è troppo abituato al concetto di Pantalone che paga. Ogni tentativo di ridurre le spese porta a proteste e difese corporative o accuse di scarsa lungimiranza. Per cui temo che si proseguirà così fino a quando non accadrà qualcosa di grave che costringerà il governo che ci sarà in quel momento a fare qualcosa di serio. |
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