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View Full Version : [3d uniti] Striscia di Gaza


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Fritz!
06-01-2009, 19:23
Ferrero-Waldner: "Da Israele reazione sproporzionata". Il commissario europeo alle Relazioni esterne, oltre al presidente israeliano Peres, oggi ha incontrato anche il premier israeliano Ehud Olmert con il quale ha sostenuto il diritto dello Stato ebraico a difendersi dal lancio di razzi dalla Striscia di Gaza ma ha bollato l'offensiva israeliana come "sproporzionata".

Israele sta "facendo a pezzi" la sua immagine internazionale. Così il commissario Ue alle Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, membro della delegazione europea in Medio Oriente, ha detto oggi al presidente israeliano Shimon Peres, al quale ha anche ribadito l'obbiettivo della missione, ottenere un cessate il fuoco umanitario, avvertendolo dei "seri problemi di sostegno internazionale" ai quale Israele sta andando incontro

freddoestremo
06-01-2009, 19:31
Ferrero-Waldner: "Da Israele reazione sproporzionata". Il commissario europeo alle Relazioni esterne, oltre al presidente israeliano Peres, oggi ha incontrato anche il premier israeliano Ehud Olmert con il quale ha sostenuto il diritto dello Stato ebraico a difendersi dal lancio di razzi dalla Striscia di Gaza ma ha bollato l'offensiva israeliana come "sproporzionata".

Israele sta "facendo a pezzi" la sua immagine internazionale. Così il commissario Ue alle Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, membro della delegazione europea in Medio Oriente, ha detto oggi al presidente israeliano Shimon Peres, al quale ha anche ribadito l'obbiettivo della missione, ottenere un cessate il fuoco umanitario, avvertendolo dei "seri problemi di sostegno internazionale" ai quale Israele sta andando incontro

ok i missili li mandino a casa loro allora
ipocriti :muro:

Fritz!
06-01-2009, 19:34
Onu: avevamo segnalato la scuola

John Ging, direttore dell'agenzia dell'Onu che si occupa dei rifugiati nella Striscia di Gaza, ha detto in videoconferenza con il Palazzo di Vetro: "Avevano fornito le coordinate satellitari GPS alle autorità israeliane", che perciò sapevano che l'edificio ospitava una scuola, "chiaramente segnalata e con la bandiera dell'Onu che sventolava fuori"

supermario
06-01-2009, 19:48
Sarà stata una scuola accanto a un edificio che dovevano colpire..sempre a pensare male state

easyand
06-01-2009, 20:18
Onu: avevamo segnalato la scuola

John Ging, direttore dell'agenzia dell'Onu che si occupa dei rifugiati nella Striscia di Gaza, ha detto in videoconferenza con il Palazzo di Vetro: "Avevano fornito le coordinate satellitari GPS alle autorità israeliane", che perciò sapevano che l'edificio ospitava una scuola, "chiaramente segnalata e con la bandiera dell'Onu che sventolava fuori"

bandierina o non bandierina ONU se dal cortile lanciavano razzi poco importa, non sarebbe la prima volta che usano infrastrutture civili come scudo, hezbollah docet

se lanciavano razzi da quel cortile il radar di controbatteria israeliano ha calcolato la traiettoria e quindi il punto di partenza dei razzi, di li le coordinate vengono fornite all' artiglieria (o altra fonte di fuoco) che batte il bersaglio, probabilmente nemmeno sapevano cosa c'era la sotto, se un campo o un palazzo, ma dal momento che da li provengono i razzi diventa un bersaglio.

cocis
06-01-2009, 20:26
Sono stato fuori, mi aggiornate? Pare che abbiano fatto una strage di civili in una scuola? :(


si .. una scuola dell'ONU .. che israele ha detto che è da li che partivano i razzi .. e poi ha eliminato unahce un pò du ambulanze .. x sicurezza .. :O :fagiano:

cocis
06-01-2009, 20:28
bandierina o non bandierina ONU se dal cortile lanciavano razzi poco importa, non sarebbe la prima volta che usano infrastrutture civili come scudo, hezbollah docet

e già . .lanciano razzi dalle ambulanze .. dalle scuole .. dagli ospedali mobili ... fra un pò lanceranno razzi anceh dai cimiteri .. :O

cocis
06-01-2009, 20:30
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=436407&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3


Gaza, anche Cavalli in piazza sabato: “Massacro criminale, Israele si sta scavando la fossa”

"Sono stato a Gaza 4 mesi fa. La Striscia di Gaza è la più grande prigione al mondo, dove un milione e mezzo di persone sono tenute prigioniere. Non c'è acqua e non c'è luce. E se non ci fosse l'ONU a portare aiuti umanitari sarebbero in molti a morire di fame. La situazione è drammatica. Una situazione che ricorda il ghetto di Varsavia.

Fritz!
06-01-2009, 20:37
bandierina o non bandierina ONU se dal cortile lanciavano razzi poco importa

importa eccome

smentendo le ipocrite affermazioni su quanto tentino di evitare le vittime civili


Poi io mi litmito a postare i fatti.

L'idea della guerra intelligente è una menzogna propagandistica.

supermario
06-01-2009, 20:40
Ma io mi immagino la scena

soldato: "i nostri radar dicono che i razzi vengono da li"
comandante: "abbattete"

BOOOM

comandante: "ah cazz era segnata come scuola e abbiamo ucciso 30 persone e uno di hamas"

dantes76
06-01-2009, 20:41
importa eccome

smentendo le ipocrite affermazioni su quanto tentino di evitare le vittime civili




certo come usare un'ambulanza... onu.. ma che ci fanno dei civili vicino ad un'ambulanza? e dei terroristi?

che ci fanno dei civili vicino o dentro una scuola? che ci fa hamas dentro una scuola?

dantes76
06-01-2009, 20:42
Ma io mi immagino la scena

soldato: "i nostri radar dicono che i razzi vengono da li"
comandante: "abbattete"

BOOOM

comandante: "ah cazz era segnata come scuola e abbiamo ucciso 30 persone e uno di hamas"

quelle 30 persone lo potevano accoppare...

cocis
06-01-2009, 20:42
Ma io mi immagino la scena

soldato: "i nostri radar dicono che i razzi vengono da li"
comandante: "abbattete"

BOOOM

comandante: "ah cazz era segnata come scuola e abbiamo ucciso 30 persone e uno di hamas"



almeno si eliminano anche tra di loro .. :stordita:

http://www.euronews.net/it/article/06/01/2009/the-number-of-dead-on-both-sides-of-the-gaza-conflict-continues-to-rise/

In Israele i funerali dei soldati uccisi dal fuoco amico

dantes76
06-01-2009, 20:44
almeno si eliminano anche tra di loro .. :stordita:

http://www.euronews.net/it/article/06/01/2009/the-number-of-dead-on-both-sides-of-the-gaza-conflict-continues-to-rise/

In Israele i funerali dei soldati uccisi dal fuoco amico


se fosse stato hamas, avrebbe ucciso solo dei militari visto che gli israeliani non si portano bambini sui carri...

supermario
06-01-2009, 20:45
quelle 30 persone lo potevano accoppare...

:mbe:

non c'è peggior cosa di giustificare alcuni atti con comportamenti che ALTRA gente AVREBBE dovuto fare.

comodo ragionare seduti da casa
comodo ragionare senza le bombe che ti piovono in testa
comodo ragionare se non stai morendo di fame e di sete

ma che discorsi...

Ventresca
06-01-2009, 20:48
almeno ora sappiamo perchè

http://it.youtube.com/watch?v=5oesBeCFAlg

dantes76
06-01-2009, 20:52
:mbe:

non c'è peggior cosa di giustificare alcuni atti con comportamenti che ALTRA gente AVREBBE dovuto fare.

comodo ragionare seduti da casa
comodo ragionare senza le bombe che ti piovono in testa
comodo ragionare se non stai morendo di fame e di sete

ma che discorsi...

infatti sono gli stessi discorsi che sento dire, qui... ma perche dovrei deunciare quello..

secondo il tuo metro di stupore uno Impastato e' stato un minchione...
I PALESTINESI sono ambigui con chi spara razzi... dopo non si piangano persone che magari erano li ad esultare per quei razzi sparati...

dantes76
06-01-2009, 20:53
almeno ora sappiamo perchè
[mi permetto] Hamas Using UN Ambulance
http://it.youtube.com/watch?v=5oesBeCFAlg


shhhhhhh, se avssero colpito quell'ambulanza..avrebbero riportato colpita ambulanza onu con 12 civili.. dopo a chiedersi cosa ci facevano 12 civili con i mitra dentro un'ambulanza onu.. o a chiedersi cosa ci facevano dei terroristi dentro una scuola onu.. che guardacaso, funzionava in questi giorni di guerra... come mai in quella scuola ci stavano 30 civili?

supermario
06-01-2009, 20:58
infatti sono gli stessi discorsi che sento dire, qui... ma perche dovrei deunciare quello..

secondo il tuo metro di stupore uno Impastato e' stato un minchione...
I PALESTINESI sono ambigui con chi spara razzi... dopo non si piangano persone che magari erano li ad esultare per quei razzi sparati...

Mo cosa centra Impastato?

visto che stiamo tirando fuori discorsi a caso, appena hai tempo mettiti a pattugliare lo stretto d'Otranto e comincia a fare catechiesi agli albanesi/africani che si mettono sui gommoni in 50 con solo 2 scafisti, magari li accoppano e se ne tornano in albania/africa e non vengono a fare i criminali da noi :rolleyes:


e se anche fosse vero che sono ambigui, se anche fosse vero che non li contrastano e se anche fosse vero che si lasciano usare come scudi umani ci sono sicuramente diversi motivi...tu non ne conosci nemmeno mezzo e parli come se fossi la loro guida morale

le guerre viste da internet sono belle per tutti

Fritz!
06-01-2009, 21:00
Fallimento strategico

E’ un’accusa pesante, quella rivolta da Gideon Rachman, un columnist del Financial Times, a Israele. Nel suo articolo di oggi, il commentatore più autorevole del quotidiano finanziario britannico sugli affari internazionali non critica lo Stato ebraico per una reazione sproporzionata alla minaccia, o per eccessivo uso della forza, o per le sempre più pesanti perdite di civili - ma per avere sbagliato strategia. L’operazione militare a Gaza, afferma, otterrà il risultato opposto di quello che il governo di Gerusalemme si era prefissato: ossia rafforzerà Hamas, indebolirà Israele e allontanerà la pace.

Vale la pena di riassumere la sua analisi (prima di decidere se si è d’accordo o meno), perchè è comunque stimolante. Quali sono, comincia a dire Rachman, i bisogni strategici di Israele? Primo: proteggere i suoi cittadini. Secondo: stabilire, o ristabilire se è stato incrinato, il proprio potere di deterrenza, ossia di dissuadere nemici dall’attaccarlo. Terzo: mantenere un ampio sostegno internazionale. Quarto: avere qualche prospettiva di una pace durevole.

Sul primo punto: Israele rischia di perdere, con l’operazione a Gaza, e in particolare con l’offensiva di terra, molte più vite dei 4 israeliani uccisi dai razzi di Hamas nell’ultimo anno. Perdere soldati in battaglia, naturalmente, è il lavoro di ogni esercito, ma un sondaggio condotto alla vigilia dell’offensiva a Gaza riflette il fatto che quello israeliano è un esercito di popolo, un esercito di leva, che la sera va a casa col fucile in spalla: il 70 per cento della popolazione era favorevole ai bombardamenti, ma solo il 20 per cento all’attacco terrestre. Secondo punto: ad Hamas basterà riuscire a lanciare un solo razzo contro Israele, dopo questa guerra, per sostenere di avere vinto, o perlomeno di non essere stata sconfitta e distrutta, che dal suo punto di vista equivale a una vittoria. Avrà pagato un prezzo altissimo per questo, ma per un’organizzazione votata al “martirio”, ossia a uccidersi pur di uccidere anche un solo nemico, questo è un onore. Il deterrente di Israele potrebbe risultarne indebolito anzichè rafforzato. Terzo punto: Israele ha ricevuto relativamente poche critiche all’inizio dei bombardamenti. Nessun paese accetterebbe di essere bombardato all’infinito dal suo vicino di casa al di là del confine, senza reagire. Ma le critiche crescono di ora in ora, soltanto l’America (di Bush) continua ad appoggiare l’operazione militare e non è detto che l’America di Obama lo farebbe alla stessa maniera (e adesso l’Onu, dopo la morte di 30 civili in una sua scuola a Gaza, ha chiesto l’apertura di un’inchiesta internazionale). Lo Stato ebraico si ritrova isolato. Quarto punto: Israele spera che la popolazione di Gaza si rivolti contro Hamas, vera causa di tutti i danni, i morti, il sangue sofferto dai palestinesi in questi giorni. E spera che una perdita di popolarità di Hamas aumenti le prospettive di pace. Ma ogni violenza contro gli israeliani ha sempre reso l’opinione pubblica israeliana più battagliera, più ostile ai palestinesi, rafforzando il partito dei “falchi” anzichè quello delle “colombe”: perchè mai, si chiede il columnist del FT, i palestinesi dovrebbero reagire in modo differente? E comunque, anche se Hamas venisse distrutta, qualsiasi governo palestinese che andasse al potere a Gaza grazie a ciò sarebbe moralmente inaccettabile agli occhi della sua popolazione.

La frequente risposta israeliana a qualcuna di queste obiezioni è che comunque non c’era alternativa: bisognava pur fare qualcosa per fermare i razzi e cambiare la situazione a Gaza. Ma un’alternativa, sostiene Rachman, in realtà esisteva: rilassare il blocco di Gaza, in cambio di un rinnovamento della tregua con Hamas scaduta a dicembre. Questa, a suo giudizio, rimaneva l’opzione migliore, non solo dal punto di vista umanitario, ma anche da quello degli interessi strategici di Israele: ossia non solo per compiacere l’Onu e i pacifisti a oltranza, ma per rafforzare lo Stato ebraico.

Si può concordare o meno con questa analisi, ma comunque voglio riferire anche l’anneddoto con cui Gideon Rachman conclude il suo articolo. L’ultima volta che il columnist ha visitato i territori palestinesi, ha fatto la conoscenza di un palestinese laico, istruito, che ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti, e che però gli ha detto di avere deciso di votare per Hamas alla prossima occasione. Meravigliato, il columnist gli ha chiesto perchè. Risposta: “Perchè tutti i giorni gli israeliani trovano un modo diverso di dirci ‘fuck you’. Votando per Hamas, dico loro ‘fuck you back’”. Commenta Rachman: “Mi sembra un efficace riassunto della tragica logica autolesionista che giace dietro la nuova guerra di Gaza”.

http://franceschini.blogautore.repubblica.it/

dantes76
06-01-2009, 21:02
[QUOTE=supermario;25726658]Mo cosa centra Impastato?
/QUOTE]

come cosa centra? un minchione che quando vedeva uno che metteva del tritolo sotto una saracinesca, stava zitto.. ah vero e' morto..

supermario
06-01-2009, 21:06
Mo cosa centra Impastato?


come cosa centra? un minchione che quando vedeva uno che metteva del tritolo sotto una saracinesca, stava zitto.. ah vero e' morto..

se hai qualcosa da dire che centri con questa guerra dilla oppure lasciamo stare và :asd:

dantes76
06-01-2009, 21:08
se hai qualcosa da dire che centri con questa guerra dilla oppure lasciamo stare và :asd:

infatti stavo parlando del rapporto fra i palestinesi ed hamas.... ma a quanto vedo se ne parla solo quando questi innocenti terroristi; chi spara e chi non dice niente per impedirlo; muoiono...

freddoestremo
06-01-2009, 21:13
:mbe:

non c'è peggior cosa di giustificare alcuni atti con comportamenti che ALTRA gente AVREBBE dovuto fare.

comodo ragionare seduti da casa
comodo ragionare senza le bombe che ti piovono in testa
comodo ragionare se non stai morendo di fame e di sete

ma che discorsi...

quei 30 erano vigliacchi come i partigiani
si combatte frontalmente non nascondendosi

supermario
06-01-2009, 21:14
infatti stavo parlando del rapporto fra i palestinesi ed hamas.... ma a quanto vedo se ne parla solo quando questi innocenti terroristi; chi spara e chi non dice niente per impedirlo; muoiono...

è un modo soft per dire che sono stracazzi dei palestinesi se ne muoiono 100 ogni 10 di hamas? la fai davvero così semplice tu?per te è davvero una cosa tipo "non lo ammazzi quindi ti ammazzo io e ammazzo anche lui"?

freddoestremo
06-01-2009, 21:17
è un modo soft per dire che sono stracazzi dei palestinesi se ne muoiono 100 ogni 10 di hamas? la fai davvero così semplice tu?per te è davvero una cosa tipo "non lo ammazzi quindi ti ammazzo io e ammazzo anche lui"?

quei 10 di hamas sono come i partigiani

conigli che sacrificavano la gente inerme

shambler1
06-01-2009, 21:19
infatti sono gli stessi discorsi che sento dire, qui... ma perche dovrei deunciare quello..

secondo il tuo metro di stupore uno Impastato e' stato un minchione...
I PALESTINESI sono ambigui con chi spara razzi... dopo non si piangano persone che magari erano li ad esultare per quei razzi sparati...

Dovrebbero adorare e sorridere riconoscenti verso chi li ammazza e bombarda a migliaia da 60 anni .
"Ohhhhhhh, il mio p-a-d-r-o-n-eeeeeeeeeeeeeeeeee". Anzi: quando sono bombardati , uscire dalle case e mettersi tutti allineati cosi da far risparmiare proiettili.

dantes76
06-01-2009, 21:19
è un modo soft per dire che sono stracazzi dei palestinesi se ne muoiono 100 ogni 10 di hamas? la fai davvero così semplice tu?per te è davvero una cosa tipo "non lo ammazzi quindi ti ammazzo io e ammazzo anche lui"?

finche non fai niente per impedirlo... non e' colpa mia

dantes76
06-01-2009, 21:21
Dovrebbero adorare e sorridere riconoscenti verso chi li ammazza e bombarda a migliaia da 60 anni .
"Ohhhhhhh, il mio p-a-d-r-o-n-eeeeeeeeeeeeeeeeee". Anzi: quando sono bombardati , uscire dalle case e mettersi tutti allineati cosi da far risparmiare proiettili.

parli degli arabi?

supermario
06-01-2009, 21:22
finche non fai niente per impedirlo... non e' colpa mia

fare di tutta l'erba un fascio è sempre sta una cosa sbagliata

dantes76
06-01-2009, 21:25
fare di tutta l'erba un fascio è sempre sta una cosa sbagliata

sono loro che stanno dentro quel fascio... non gliel'ho messi io... e non fanno niente epr uscirne.. tranne che festeggiare o accorrere quando si spara un razzo.. senza nessun obbiettivo, che colpira' alla cieca...

a che ora e' stata colpita la scuola?

Fritz!
06-01-2009, 21:28
E' lungo, ma é un bellissimo intervento di un rabbino sulla guerra e soprattutto su come uscirne.

http://files.tikkun.org/current/article.php/20090102124321774

Rabbi Lerner on Israel in Gaza


Israel in Gaza
By Rabbi Michael Lerner
January 5, 2009

Israel is still using a strategy of domination in its struggle with Hamas, trying to use force to gain security. But this is a recipe for endless war.


Israel’s attempt to wipe out Hamas is understandable, but it cannot work.

No country in the world is going to ignore the provocation of rockets being launched from neighboring territory day after day. If Mexico had a group of anti-imperialist South Americans bombing Texas, imagine how long it would take for the US to mobilize a counter-attack. Israel has every right to respond.

But the kind of response matters.

Massive bombings of the sort that have thus far killed over 400 Palestinians and wounded 1,000 other civilians is a classic example of a disproportionate response.

Before Israel’s massive bombing, the Hamas bombings that began when the previous ceasefire ran out had not (thank God) killed any one. The reason is obvious: Hamas has no airplanes, no tanks, nothing more than the weapons of the powerless—limited range mortars with limited accuracy. Hamas can harass, but it cannot pose any threat to the existence of Israel. And just as Hamas’ indiscriminate bombing of population centers is a crime against humanity, so is Israel’s massive attack against civilians (in addition to those killed thus far in Gaza, there are the thousands killed by Israel in the years of the Occupation of the West Bank and Gaza). Israel's human rights violations during the cease fire included a massive cut off of food and other vital necessities--a crime against international law.

On the other hand, any understanding of the situation must also include acknowledgment of the Post Traumatic Stress Disorder faced by Israelis living under the constant threat of terrorism, to which the katyushka bombings, however ineffective militarily, contribute massively. Living under constant threat of attack, plus hearing the leader of Iran talk about wiping Israel off the map, is a background condition that shapes Israelis ability to be so insensitive to the human damage they have caused by the Occupation. Conversely, the ongoing trauma of expulsion and the Occupation that has contributed to the ongoing ethical insensitivity of many Palestinians to the suffering that they cause Israelis by engaging in terror attacks against civilians. In short, compassion for both sides is a desparate necessity.

Hamas had respected the previously negotiated ceasefire except when Israel used the ceasefire as cover to make assassination raids against Hamas and other Palestinian leaders. Arguing that these raids were hardly a manifestation of ceasefire, Hamas would, as symbolic protest, allow the release of rocket fire (usually hitting no targets). But when the issue of continuing the ceasefire came up, Hamas wanted a guarantee that these assassination raids would stop. And it asked for more. With hundreds of thousands of Palestinians facing acute malnutrition bordering on starvation, Hamas insisted that the borders be opened to counter Israeli attempts to starve the Gazans into submission. And in return for the captured Israeli soldier Gilad Shalit, it asks for the release of a thousand Palestinians imprisoned in Israel.

Hamas has made it clear that it would accept the terms of the Saudi Arabian peace agreement, though it would never formally recognize Israel. It would live peacefully in a two state arrangement, but it would never acknowledge Israel’s “right to exist.” This position is unnecessarily provocative, and represents deep self-destructiveness on the part of Palestinians who believe that this failure to acknowledge Israel’s rights is the only symbolic weapon they have left. To many Israelis, trapped in their own history as survivors of genocide and oppression, Hamas’ refusal to give official recognition is a way of saying, “We’ll wait till we have adequate military power, and then we’ll break any de facto truce and ceasefire and use that power to wipe out Israel, so just give us time.” Some Hamas people have actually said that publicly. Similarly, there are members of the Knesset who say that they will never accept anything less than the total expulsion ("transfer") of all Palestinians to neighboring Arab states.

Israel seeks to wipe out Hamas. But even if it killed every one of Hamas' twenty-thousand members in Gaza, it would not extinguish the impulse toward Islamic fundamentalism that Hamas represents. Surely Israelis by now know that killing only creates new generations of angry people who will be the next wave of terrorists. So what does Israel really seek? Probably it hopes to make Hamas so powerless that it loses the election against Fatah, and then the Palestinian Authority, itself deeply weakened by Israel's ongoing occupation, will negotiate a peace treaty that creates a "Palestinian state" that is actually a series of cantons or little separated city-states that are themselves cut off from each other by Israeli roads and military--in short a Palestinian state that will be neither economically nor politically viable. Then Israel can claim to have "given" the Palestinians "waht they want," and meanwhile Israel will retain its settlements throughout the West Bank and continue de facto control. Yet this will not generate long-term peace, but only a temporary rest in the fighting. Only a fully just settlement that allows Palestinians a real state that incorporates all of the West Bank and Gaza (with minor border modifications as detailed in the Geneva Accord of 2003) and that provides real compensation for Palestinian refugees, and a state created in a spirit of generosity and genuine caring on the part of Israel, will end the violence and provide Israel with lasting safety.

Let me be clear. I hate Hamas and everything it stands for. I want to see it defeated. But that defeat can only happen politically through isolation, not militarily through slaughter. The way to defeat Hamas is through meeting the legitimate needs of the Palestinian people and doing so in a spirit of genuine caring, in which the Jews of the world and the ISraeli people show that they recognize Palestinians as our brothers and sisters, made in God's image and equally precious to God as the Jewish people. In short, by Jews taking seriously our reliance on God and God's message that the world should be based on love, generosity, caring, kindness, and compassion. In short, a reversal of the reliance on power that has not brought Israel safety or security, and a trust in the fundamental decency of the majority of Palestinians. This is what it would mean for Jews to take seriously our own Judaism and manifest it in a Jewish state.

How do we get out of these dynamics that lead to the current situation in which a small number of Israelis and a huge number of Palestinians are killed or maimed?

The first step is for the world to demand an immediate ceasefire. That ceasefire should be imposed by the United Nations and backed unequivocally by the US. Its terms must include the following:

A. Hamas stops all firing of missiles, bombs, or any other violent action originating from the West Bank or Gaza, and cooperates in actively jailing anyone from any faction that attempts to break this ceasefire from territory controlled by Hamas;

B. Israel stops all bombing, targeted assassinations, or any other violent actions aimed at activists, militants, or suspected terrorists in the West Bank or Gaza, and uses the full force of its army to prevent any further attacks on Palestinians living in the West Bank and Gaza, including Hebron, from any Israeli citizen or anyone based in territory under the effective control of Israel;

C. Israel opens the border with Gaza and allows free access to and from Israel by Gazans and Palestinians, subject only to full search and seizure of any weapons. Israel allows free travel of food, gas, electricity, water, and consumer goods and materials including from land, air, and sea, subject only to full search and seizure of any weapons or materials typically used for weapons;

D. Israel agrees to release all Palestinians held in detention with or without trial or in prison and to return those Palesitnians to the West Bank or Gaza according to the choice of the detainees or prisoners. Hamas agrees to release Gilad Shalit and anyone else being held involuntarily by Palestinian forces;

E. Both sides agree to invite an international force to implement these agreements;

F. Both sides agree to end teaching and/or advocacy of violence against the other side in and outside mosques, educational institutions, the press, the media, etc;

G. This cease-fire is agreed to for the next twenty years. NATO, the UN, and the US all agree to enforce this agreement and impose severe sanctions on either side should either be determined to be in violation of the conditions.

These steps would make a huge difference by isolating the most radical members of each side from the mainstream, making it possible to begin negotiations between Israel and the Palestinian people on a much broader and deeper set of issues.

The basic condition for creating peace is to help each side feel “safe” enough to ignore those within their own community who claim that peace is impossible and that no one cares about the safety of “the Jews,” or “the Palestinians.” A first and critical step is to speak in a language that is empathic toward the suffering of each people. Rather than try to prove that the Palestinians are “nothing but” terrorists or that Zionism is nothing but an elaborate scheme for continuing and escalating Western colonialism and imperialism, we must create a climate of discourse in which both sides’ stories are genuinely heard and undertstood. I’ve done this last part in my book Healing Israel/Palestine (North Atlantic Books, 2003).

Yet Israel, as the militarily superior power, ought to take the first steps to end this conflict once and for all. It could do that at any time by making the following moves:

1. Implementing a massive Marshall Plan in Gaza and in the West Bank to end poverty and unemployment, rebuild all that has been destroyed of the Palestinian infrastructure, and encourage investment in a new Palestinian economy;

2. Dismantle the settlements or tell the settlers unequivocally that they must become citizens of a Palestinian state, live by its laws, face charges if their settlements were constructed on land stolen from Palestinians, and that they will not be able to count on Israel to protect them;

3. Accept 30,000 Palestinian refugees back into Israel each year for the next thirty, a number that would not seriously endanger the population balance, apologize for its role in the 1948 expulsions of Palestinians (known as al Naqba), and offer to coordinate a worldwide effort to raise funds to compensate Palestinians for all that they lost during the Occupation (at least to those living in poverty--and conversely, there should be reparations to Jews who fled Arab lands, at least to those who are todaly living in poverty).

4. Recognize a Palestinian state within borders already defined by the Geneva Accord of 2003.

This is the only way Israel will ever achieve security. It is the only way to permanently defeat Hamas and all extremists who wish to see endless war against Israel. But it won’t happen until there is a massive shift in understanding about what promotes “security.”

Israelis have bought into a worldview about security that predominates in much of the world and is the central principle of American foreign policy: “homeland security can only be achieved by domination, either military, economic or diplomatic, of all those who might be potential adversaries.” It was this strategy of domination that led the US into the war in Iraq and that still leads some Obama advisers to believe that it would be wise to shift the focus of that war to Afghanistan and/or Pakistan. Yet the strategy of domination does not and cannot work in the 21st century.

The most significant contribution the new Obama Administration could make to Middle East Peace would be to embrace an alternative strategy: that homeland security is best achieved through generosity and caring for others. If the US were to announce its embrace of a Global Marshall Plan, beginning with the Middle East and backed up with money and the conscious articulation of a Strategy of Generosity, it would do more to help Israel than all the armaments it can promise and all the shuttle diplomacy it might facilitate. If this new way of thinking could become a major part of US policy, it would have an immense impact on undermining the fearful consciousness of Israelis who still see the world more through the frame of the Holocaust than through the frame of their actual present power in the world.

Meanwhile, it breaks my heart to see the terrible suffering in Gaza and Israel, as it does when witnessing the suffering brought to Iraq, Afghanistan, Pakistan, Darfur—and the list goes one. For me as a religious Jew it is all the worse, because under the guise of serving God, both Jews and Arabs are actually acting out their accumulated pain in ways that will generate future suffering. At the same time Jews in the US who yearn to justify Israel’s actions only confirm to many young Jews that there is no place for them in the Jewish world if they hold a normal ethical sensibility, and further confirms to me how easy it is to pervert the loving message of Judaism into a message of hatred and domination. So I remain in mourning for the Jewish people, for Israel, and for the world.



Rabbi Michael Lerner is editor of Tikkun, a prominent progressive Jewish and interfaith magazine and chair of the interfaith Network of Spiritual Progressives.
Lerner has been described as "a prophetic voice" by the New York Times, Cornel West of Princeton, Jim Wallis of Sojourners, and the most recent of his 11 books, the New York Times bestseller The Left Hand of God, has been lauded by the L.A. Times, the Washington Post, and by Karen Armstrong, George Lakoff, Buddhist scholar Robert Thurman and Howard Zinn. Lerner has been one of the most prominent Jewish voices in opposition to the war in Iraq and in critiquing Israeli policy toward Palestinians

Fritz!
06-01-2009, 21:35
45% dei feriti sono bambini e donne

secondo un medico norvegese a gaza intervistato dalla televisione francese.

Fritz!
06-01-2009, 21:51
quei 30 erano vigliacchi come i partigiani
si combatte frontalmente non nascondendosi

quei 10 di hamas sono come i partigiani

conigli che sacrificavano la gente inerme

il paragone tra partigiani e hamas é offensivo per i partigiani.

Il tuo giudizio sui partigiani, ovviamente, é vomitevole.

dr-omega
06-01-2009, 21:54
Siamo tutti d'accordo nel dire che la forza è l'ultimo strumento da utilizzare, però questi sembra che capiscano solo se li prendi a randellate sulle gengive!
Probabilmente la situazione è di comodo a chi tira i fili dei capetti di Hamas, probabilmente ci sono decisi interessi economici nel tenere instabile quella regione.

Mah, imho la pace tra israeliani e palestinesi scenderà solo quando uno di questi due popoli sarà annichilito.

E dire che da parte israeliana è stato fatto tanto (ma tanto) per arrivare ad una pace...:muro:

45% dei feriti sono bambini e donne

secondo un medico norvegese a gaza intervistato dalla televisione francese.

Non per polemizzare, ma come è possibile???
Vien quasi da pensare che in Israele hanno inventato dei missili a ricerca di indifesi...

Inoltre, in tempo di guerra, come è possibile che i bambini fossero a scuola???Non dovrebbero essere tutti nei ripari?
In Italia se cadono 2 cm di neve sono tutti a casa, li invece se cadono missili e bombe li lasciano andare a scuola?
Mah!

jpjcssource
06-01-2009, 22:21
il paragone tra partigiani e hamas é offensivo per i partigiani.

Il tuo giudizio sui partigiani, ovviamente, é vomitevole.

Quoto, i partigiani prendono di mira obiettivi strategici delle forze armate e delle istituzioni del paese invasore, non fanno attentati in cui fanno strage di civili uccidendo oltretutto pure i propri concittadini.

Questo è una differenza fondamentale fra un partigiano ed un terrorista, il primo indebolisce le forze straniere invasori, il secondo crea terrore fra la popolazione per fare i proprio interessi ideologici fregandosene dell'incolumità del suo popolo.

Il terrorista combatte per la sua ideologia, il partigiano per il suo popolo.

jpjcssource
06-01-2009, 22:26
Siamo tutti d'accordo nel dire che la forza è l'ultimo strumento da utilizzare, però questi sembra che capiscano solo se li prendi a randellate sulle gengive!
Probabilmente la situazione è di comodo a chi tira i fili dei capetti di Hamas, probabilmente ci sono decisi interessi economici nel tenere instabile quella regione.

Mah, imho la pace tra israeliani e palestinesi scenderà solo quando uno di questi due popoli sarà annichilito.

E dire che da parte israeliana è stato fatto tanto (ma tanto) per arrivare ad una pace...:muro:



Non per polemizzare, ma come è possibile???
Vien quasi da pensare che in Israele hanno inventato dei missili a ricerca di indifesi...

Inoltre, in tempo di guerra, come è possibile che i bambini fossero a scuola???Non dovrebbero essere tutti nei ripari?
In Italia se cadono 2 cm di neve sono tutti a casa, li invece se cadono missili e bombe li lasciano andare a scuola?
Mah!

Sembra che la scuola non fosse in funzione, ma fosse usata comunque come riparo dai civli perchè, secondo i sopravvissuti, la consideravano sicura.

Mi chiedo più che altro come mai tali civili, vedendo miliziani che cominciavano a sparare di fianco al loro riparo non abbiano evacuato l'edificio sapendo che certamente l'artiglieria israeliana avrebbe colpito in quel punto.

F1R3BL4D3
06-01-2009, 22:28
In Italia se cadono 2 cm di neve sono tutti a casa, li invece se cadono missili e bombe li lasciano andare a scuola?
Mah!

Ipotizzando (per assurdo): poteva essere quello un riparo per i bambini.

dantes76
06-01-2009, 22:31
45% dei feriti sono bambini e donne

secondo un medico norvegese a gaza intervistato dalla televisione francese.

a sparare dai tetti di case e scuole...

dantes76
06-01-2009, 22:32
E' lungo, ma é un bellissimo intervento di un rabbino sulla guerra e soprattutto su come uscirne.

http://files.tikkun.org/current/article.php/20090102124321774

Rabbi Lerner on Israel in Gaza




discorsi dei palestinesi, simili, e che non contemplino la distruzione dello d'israele?

M@aster
06-01-2009, 22:35
Sembra che la scuola non fosse in funzione, ma fosse usata comunque come riparo dai civli perchè, secondo i sopravvissuti, la consideravano sicura.

Mi chiedo più che altro come mai tali civili, vedendo miliziani che cominciavano a sparare di fianco al loro riparo non abbiano evacuato l'edificio sapendo che certamente l'artiglieria israeliana avrebbe colpito in quel punto.

Beh perchè ovviamente erano destinati a morire per proteggere i miliziani terroristi di Hamas.

Adesso sono diventati martiri e si trovano in paradiso con le vergini e con la ricchezza.

dantes76
06-01-2009, 22:40
Ipotizzando (per assurdo): poteva essere quello un riparo per i bambini.

ecco perche hamas sparava da li...

easyand
06-01-2009, 22:43
e già . .lanciano razzi dalle ambulanze .. dalle scuole .. dagli ospedali mobili ... fra un pò lanceranno razzi anceh dai cimiteri .. :O

http://img179.imageshack.us/img179/9672/weaponsinschooldotzmu4.jpg
IDF released a photo of an RPG launcher that was hidden in a school yard in Sajaeiya district in the northern Gaza strip.

aletlinfo
06-01-2009, 23:01
Per israele è fondamentale tenere più bassa possibile la percentuale di perdite civili. Per hamas è vero l'opposto.
Questa guerra si gioca sui numeri; se le perdite della popolazione palestinese aumenta la pressione internazionale per israele sarà ingestibile.
La scuola centrata a Jabaliya dagli israeliani è proprio il tipo di errore che deve evitare israele.

E hamas sta giocando proprio su questo fattore, tenersi più vicino possibile a abitazioni scuole e usare le ambulanze per spostarsi per indurre gli israeliani in errori simili.

M@aster
06-01-2009, 23:02
Poveri civili uccisi dalle azioni di Hamas...

E pensare che loro credevano veramente che Hamas potesse cambiare in meglio la situazione palestinese....

Tante promesse e pochi fatti...

SaettaC
06-01-2009, 23:05
Per israele è fondamentale tenere più bassa possibile la percentuale di perdite civili. Per hamas è vero l'opposto.
Questa guerra si gioca sui numeri; se le perdite della popolazione palestinese aumenta la pressione internazionale per israele sarà ingestibile.
La scuola centrata a Jabaliya dagli israeliani è proprio il tipo di errore che deve evitare israele.

E hamas sta giocando proprio su questo fattore, tenersi più vicino possibile a abitazioni scuole e usare le ambulanze per spostarsi per indurre gli israeliani in errori simili.

Quoto. ;)

dantes76
06-01-2009, 23:07
lol.. sentito adesso, su rainews24.. hamas sarebbe favorevole a una mediazione turca[ la stessa che nelle ultime 24 ore ha sgasato qualche curdo, e che si e' scandalizzata dalla reazione israeliana] per una tregua.. si una tregua come quella degli ultimi 6 mesi...

M@aster
06-01-2009, 23:09
lol.. sentito adesso, su rainews24.. hamas sarebbe favorevole a una mediazione turca[ la stessa che nelle ultime 24 ore ha sgasato qualche curdo, e che si e' scandalizzata dalla reazione israeliana] per una tregua.. si una tregua come quella degli ultimi 6 mesi...



Certo che i Turchi hanno fatto una strage di curdi ... Sono loro i primi a dover stare zitti e non pronunciarsi ...

dantes76
06-01-2009, 23:11
(ANSA) - TEL AVIV, 6 GEN - Per sfuggire al fuoco israeliano alcuni dirigenti di Hamas hanno cercato riparo in un ospedale di Gaza e in edifici vicini ad istituzioni internazionali fra cui la Croce Rossa e organizzazioni dell’Onu. Lo scrive il quotidiano ‘Haaretz’. Da fonti palestinesi a Gaza il giornale ha appreso che dirigenti di Hamas sono stati visti nei giorni scorsi nel dipartimento di ostetricia dell’ospedale Shifa di Gaza. Proprio al Shifa, secondo ‘Haaretz’, Hamas ha improvvisato conferenze stampa, nella persuasione che l’ospedale non sarebbe stato colpito da Israele. Il giornale israeliano sostiene che i miliziani di Hamas hanno intenzionalmente attaccato le forze israeliane dall’ interno di rioni fittamente abitati.

:rolleyes:

dantes76
06-01-2009, 23:15
Hamas "filtra" gli aiuti umanitari... :rolleyes:

http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3651783,00.html

Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid
Roee Nahmias

A government or a gang? As the Israeli operation in Gaza wears on it appears Hamas has relinquished any visage of a socio-political party, abandoning its claim to govern the residents of Gaza in favor of engaging in open war at their expense.


Case In Point
IDF: Mortars fired from bombed school / Hanan Greenberg
While UN spokesman reports at least 30 casualties from attack near UNRWA school in Jabalya, army claims strike targeted terrorists firing mortar shells from structure moments earlier
Full Story
A number of reports from the Strip paint a picture of very difficult humanitarian conditions, not least because of Hamas itself. The suspicion is that the group's operatives have seized control of any supplies passing through the crossings – including those sent by Israel and international organizations.


Reports say Hamas takes a cut out of all aid that arrives, including flour and medicine. Supplies intended to be distributed without gain among the population is seized by the group and sold to the residents, at a profit to the Hamas government.


One such incident was recorded Monday, when a convoy of trucks carrying supplies through the Kerem Shalom crossing was opened fire upon and seized by Hamas gunmen. Similar incidents occurred with trucks carrying fuel.


Forced to flee. Residents of Gaza (Photo: AP)


In other cases, civilians are simply used as cannon fodder or human shields. Reports out of Gaza say residents who attempted to flee their homes in the northern area of the Strip were forced to go back at gunpoint, by Hamas men.


The organization is presumably interested in increasing civilian casualties in order to give rise to international pressure against Israel. Arab media reported that in an IDF strike on a UN school 30 civilians were killed, but there is no legitimate way to prove gunmen were among those killed as Hamas tends to bury these bodies quickly, thus eliminating evidence in Israel's favor.


Other civilian complaints state that Hamas gunmen pull children along with them "by the ears" from place to place, fearing that if they don't have a child with them they will be fair game to the IDF. Others hide in civilian homes and stairwells, UNRWA ambulances, and mosques.


In other reported cases Hamas gunmen hold civilians hostage in alleyways in order to provide themselves with a living barricade to ward off IDF forces. Reports somewhat more difficult to verify say the group's men shot Fatah operatives in the feet to make sure the latter would not attempt a coup.


No one to turn to

These reports lead to the assumption that Hamas is attempting to exacerbate the atmosphere of a humanitarian crisis in the Strip, as this may promote an international ceasefire initiative. In any case the reports clearly show that the residents of Gaza have fallen prey to Hamas as well as the IDF.


Reports of alarming shortages are also forthcoming, as residents appear to lack water, flour, electricity, and any sign of a capable government. Chaos reigns as no one appears to know when electricity will be available, how to obtain water or food, or whom to address in order to evacuate the injured.


The "emergency numbers" given to residents have ceased to function, and citizens in need of assistance have only international organizations, the Red Crescent, and the hospitals themselves to turn to.


The Hamas leaders, aside from two addresses, have not been heard from. Their speeches were broadcast a number of times, but in any case many in the Strip can no longer access televisions, radios, or internet without electricity.


Despite this, no authoritative anti-Hamas sentiments have been heard from the Gazans. However Palestinian sources claim that grievances against the group are voiced in secret. The animosity towards Israel has not disappeared, say the sources, but it is now accompanied by bitterness towards the organization many are dubbing Iranian in its extremism.

Kharonte85
06-01-2009, 23:15
Fallimento strategico

E’ un’accusa pesante, quella rivolta da Gideon Rachman, un columnist del Financial Times, a Israele. Nel suo articolo di oggi, il commentatore più autorevole del quotidiano finanziario britannico sugli affari internazionali non critica lo Stato ebraico per una reazione sproporzionata alla minaccia, o per eccessivo uso della forza, o per le sempre più pesanti perdite di civili - ma per avere sbagliato strategia. L’operazione militare a Gaza, afferma, otterrà il risultato opposto di quello che il governo di Gerusalemme si era prefissato: ossia rafforzerà Hamas, indebolirà Israele e allontanerà la pace.

Vale la pena di riassumere la sua analisi (prima di decidere se si è d’accordo o meno), perchè è comunque stimolante. Quali sono, comincia a dire Rachman, i bisogni strategici di Israele? Primo: proteggere i suoi cittadini. Secondo: stabilire, o ristabilire se è stato incrinato, il proprio potere di deterrenza, ossia di dissuadere nemici dall’attaccarlo. Terzo: mantenere un ampio sostegno internazionale. Quarto: avere qualche prospettiva di una pace durevole.

Sul primo punto: Israele rischia di perdere, con l’operazione a Gaza, e in particolare con l’offensiva di terra, molte più vite dei 4 israeliani uccisi dai razzi di Hamas nell’ultimo anno. Perdere soldati in battaglia, naturalmente, è il lavoro di ogni esercito, ma un sondaggio condotto alla vigilia dell’offensiva a Gaza riflette il fatto che quello israeliano è un esercito di popolo, un esercito di leva, che la sera va a casa col fucile in spalla: il 70 per cento della popolazione era favorevole ai bombardamenti, ma solo il 20 per cento all’attacco terrestre. Secondo punto: ad Hamas basterà riuscire a lanciare un solo razzo contro Israele, dopo questa guerra, per sostenere di avere vinto, o perlomeno di non essere stata sconfitta e distrutta, che dal suo punto di vista equivale a una vittoria. Avrà pagato un prezzo altissimo per questo, ma per un’organizzazione votata al “martirio”, ossia a uccidersi pur di uccidere anche un solo nemico, questo è un onore. Il deterrente di Israele potrebbe risultarne indebolito anzichè rafforzato. Terzo punto: Israele ha ricevuto relativamente poche critiche all’inizio dei bombardamenti. Nessun paese accetterebbe di essere bombardato all’infinito dal suo vicino di casa al di là del confine, senza reagire. Ma le critiche crescono di ora in ora, soltanto l’America (di Bush) continua ad appoggiare l’operazione militare e non è detto che l’America di Obama lo farebbe alla stessa maniera (e adesso l’Onu, dopo la morte di 30 civili in una sua scuola a Gaza, ha chiesto l’apertura di un’inchiesta internazionale). Lo Stato ebraico si ritrova isolato. Quarto punto: Israele spera che la popolazione di Gaza si rivolti contro Hamas, vera causa di tutti i danni, i morti, il sangue sofferto dai palestinesi in questi giorni. E spera che una perdita di popolarità di Hamas aumenti le prospettive di pace. Ma ogni violenza contro gli israeliani ha sempre reso l’opinione pubblica israeliana più battagliera, più ostile ai palestinesi, rafforzando il partito dei “falchi” anzichè quello delle “colombe”: perchè mai, si chiede il columnist del FT, i palestinesi dovrebbero reagire in modo differente? E comunque, anche se Hamas venisse distrutta, qualsiasi governo palestinese che andasse al potere a Gaza grazie a ciò sarebbe moralmente inaccettabile agli occhi della sua popolazione.

La frequente risposta israeliana a qualcuna di queste obiezioni è che comunque non c’era alternativa: bisognava pur fare qualcosa per fermare i razzi e cambiare la situazione a Gaza. Ma un’alternativa, sostiene Rachman, in realtà esisteva: rilassare il blocco di Gaza, in cambio di un rinnovamento della tregua con Hamas scaduta a dicembre. Questa, a suo giudizio, rimaneva l’opzione migliore, non solo dal punto di vista umanitario, ma anche da quello degli interessi strategici di Israele: ossia non solo per compiacere l’Onu e i pacifisti a oltranza, ma per rafforzare lo Stato ebraico.

Si può concordare o meno con questa analisi, ma comunque voglio riferire anche l’anneddoto con cui Gideon Rachman conclude il suo articolo. L’ultima volta che il columnist ha visitato i territori palestinesi, ha fatto la conoscenza di un palestinese laico, istruito, che ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti, e che però gli ha detto di avere deciso di votare per Hamas alla prossima occasione. Meravigliato, il columnist gli ha chiesto perchè. Risposta: “Perchè tutti i giorni gli israeliani trovano un modo diverso di dirci ‘fuck you’. Votando per Hamas, dico loro ‘fuck you back’”. Commenta Rachman: “Mi sembra un efficace riassunto della tragica logica autolesionista che giace dietro la nuova guerra di Gaza”.

http://franceschini.blogautore.repubblica.it/

E' lungo, ma é un bellissimo intervento di un rabbino sulla guerra e soprattutto su come uscirne.

http://files.tikkun.org/current/article.php/20090102124321774

Rabbi Lerner on Israel in Gaza


Israel in Gaza
By Rabbi Michael Lerner
January 5, 2009

Israel is still using a strategy of domination in its struggle with Hamas, trying to use force to gain security. But this is a recipe for endless war.


Israel’s attempt to wipe out Hamas is understandable, but it cannot work.

No country in the world is going to ignore the provocation of rockets being launched from neighboring territory day after day. If Mexico had a group of anti-imperialist South Americans bombing Texas, imagine how long it would take for the US to mobilize a counter-attack. Israel has every right to respond.

But the kind of response matters.

Massive bombings of the sort that have thus far killed over 400 Palestinians and wounded 1,000 other civilians is a classic example of a disproportionate response.

Before Israel’s massive bombing, the Hamas bombings that began when the previous ceasefire ran out had not (thank God) killed any one. The reason is obvious: Hamas has no airplanes, no tanks, nothing more than the weapons of the powerless—limited range mortars with limited accuracy. Hamas can harass, but it cannot pose any threat to the existence of Israel. And just as Hamas’ indiscriminate bombing of population centers is a crime against humanity, so is Israel’s massive attack against civilians (in addition to those killed thus far in Gaza, there are the thousands killed by Israel in the years of the Occupation of the West Bank and Gaza). Israel's human rights violations during the cease fire included a massive cut off of food and other vital necessities--a crime against international law.

On the other hand, any understanding of the situation must also include acknowledgment of the Post Traumatic Stress Disorder faced by Israelis living under the constant threat of terrorism, to which the katyushka bombings, however ineffective militarily, contribute massively. Living under constant threat of attack, plus hearing the leader of Iran talk about wiping Israel off the map, is a background condition that shapes Israelis ability to be so insensitive to the human damage they have caused by the Occupation. Conversely, the ongoing trauma of expulsion and the Occupation that has contributed to the ongoing ethical insensitivity of many Palestinians to the suffering that they cause Israelis by engaging in terror attacks against civilians. In short, compassion for both sides is a desparate necessity.

Hamas had respected the previously negotiated ceasefire except when Israel used the ceasefire as cover to make assassination raids against Hamas and other Palestinian leaders. Arguing that these raids were hardly a manifestation of ceasefire, Hamas would, as symbolic protest, allow the release of rocket fire (usually hitting no targets). But when the issue of continuing the ceasefire came up, Hamas wanted a guarantee that these assassination raids would stop. And it asked for more. With hundreds of thousands of Palestinians facing acute malnutrition bordering on starvation, Hamas insisted that the borders be opened to counter Israeli attempts to starve the Gazans into submission. And in return for the captured Israeli soldier Gilad Shalit, it asks for the release of a thousand Palestinians imprisoned in Israel.

Hamas has made it clear that it would accept the terms of the Saudi Arabian peace agreement, though it would never formally recognize Israel. It would live peacefully in a two state arrangement, but it would never acknowledge Israel’s “right to exist.” This position is unnecessarily provocative, and represents deep self-destructiveness on the part of Palestinians who believe that this failure to acknowledge Israel’s rights is the only symbolic weapon they have left. To many Israelis, trapped in their own history as survivors of genocide and oppression, Hamas’ refusal to give official recognition is a way of saying, “We’ll wait till we have adequate military power, and then we’ll break any de facto truce and ceasefire and use that power to wipe out Israel, so just give us time.” Some Hamas people have actually said that publicly. Similarly, there are members of the Knesset who say that they will never accept anything less than the total expulsion ("transfer") of all Palestinians to neighboring Arab states.

Israel seeks to wipe out Hamas. But even if it killed every one of Hamas' twenty-thousand members in Gaza, it would not extinguish the impulse toward Islamic fundamentalism that Hamas represents. Surely Israelis by now know that killing only creates new generations of angry people who will be the next wave of terrorists. So what does Israel really seek? Probably it hopes to make Hamas so powerless that it loses the election against Fatah, and then the Palestinian Authority, itself deeply weakened by Israel's ongoing occupation, will negotiate a peace treaty that creates a "Palestinian state" that is actually a series of cantons or little separated city-states that are themselves cut off from each other by Israeli roads and military--in short a Palestinian state that will be neither economically nor politically viable. Then Israel can claim to have "given" the Palestinians "waht they want," and meanwhile Israel will retain its settlements throughout the West Bank and continue de facto control. Yet this will not generate long-term peace, but only a temporary rest in the fighting. Only a fully just settlement that allows Palestinians a real state that incorporates all of the West Bank and Gaza (with minor border modifications as detailed in the Geneva Accord of 2003) and that provides real compensation for Palestinian refugees, and a state created in a spirit of generosity and genuine caring on the part of Israel, will end the violence and provide Israel with lasting safety.

Let me be clear. I hate Hamas and everything it stands for. I want to see it defeated. But that defeat can only happen politically through isolation, not militarily through slaughter. The way to defeat Hamas is through meeting the legitimate needs of the Palestinian people and doing so in a spirit of genuine caring, in which the Jews of the world and the ISraeli people show that they recognize Palestinians as our brothers and sisters, made in God's image and equally precious to God as the Jewish people. In short, by Jews taking seriously our reliance on God and God's message that the world should be based on love, generosity, caring, kindness, and compassion. In short, a reversal of the reliance on power that has not brought Israel safety or security, and a trust in the fundamental decency of the majority of Palestinians. This is what it would mean for Jews to take seriously our own Judaism and manifest it in a Jewish state.

How do we get out of these dynamics that lead to the current situation in which a small number of Israelis and a huge number of Palestinians are killed or maimed?

The first step is for the world to demand an immediate ceasefire. That ceasefire should be imposed by the United Nations and backed unequivocally by the US. Its terms must include the following:

A. Hamas stops all firing of missiles, bombs, or any other violent action originating from the West Bank or Gaza, and cooperates in actively jailing anyone from any faction that attempts to break this ceasefire from territory controlled by Hamas;

B. Israel stops all bombing, targeted assassinations, or any other violent actions aimed at activists, militants, or suspected terrorists in the West Bank or Gaza, and uses the full force of its army to prevent any further attacks on Palestinians living in the West Bank and Gaza, including Hebron, from any Israeli citizen or anyone based in territory under the effective control of Israel;

C. Israel opens the border with Gaza and allows free access to and from Israel by Gazans and Palestinians, subject only to full search and seizure of any weapons. Israel allows free travel of food, gas, electricity, water, and consumer goods and materials including from land, air, and sea, subject only to full search and seizure of any weapons or materials typically used for weapons;

D. Israel agrees to release all Palestinians held in detention with or without trial or in prison and to return those Palesitnians to the West Bank or Gaza according to the choice of the detainees or prisoners. Hamas agrees to release Gilad Shalit and anyone else being held involuntarily by Palestinian forces;

E. Both sides agree to invite an international force to implement these agreements;

F. Both sides agree to end teaching and/or advocacy of violence against the other side in and outside mosques, educational institutions, the press, the media, etc;

G. This cease-fire is agreed to for the next twenty years. NATO, the UN, and the US all agree to enforce this agreement and impose severe sanctions on either side should either be determined to be in violation of the conditions.

These steps would make a huge difference by isolating the most radical members of each side from the mainstream, making it possible to begin negotiations between Israel and the Palestinian people on a much broader and deeper set of issues.

The basic condition for creating peace is to help each side feel “safe” enough to ignore those within their own community who claim that peace is impossible and that no one cares about the safety of “the Jews,” or “the Palestinians.” A first and critical step is to speak in a language that is empathic toward the suffering of each people. Rather than try to prove that the Palestinians are “nothing but” terrorists or that Zionism is nothing but an elaborate scheme for continuing and escalating Western colonialism and imperialism, we must create a climate of discourse in which both sides’ stories are genuinely heard and undertstood. I’ve done this last part in my book Healing Israel/Palestine (North Atlantic Books, 2003).

Yet Israel, as the militarily superior power, ought to take the first steps to end this conflict once and for all. It could do that at any time by making the following moves:

1. Implementing a massive Marshall Plan in Gaza and in the West Bank to end poverty and unemployment, rebuild all that has been destroyed of the Palestinian infrastructure, and encourage investment in a new Palestinian economy;

2. Dismantle the settlements or tell the settlers unequivocally that they must become citizens of a Palestinian state, live by its laws, face charges if their settlements were constructed on land stolen from Palestinians, and that they will not be able to count on Israel to protect them;

3. Accept 30,000 Palestinian refugees back into Israel each year for the next thirty, a number that would not seriously endanger the population balance, apologize for its role in the 1948 expulsions of Palestinians (known as al Naqba), and offer to coordinate a worldwide effort to raise funds to compensate Palestinians for all that they lost during the Occupation (at least to those living in poverty--and conversely, there should be reparations to Jews who fled Arab lands, at least to those who are todaly living in poverty).

4. Recognize a Palestinian state within borders already defined by the Geneva Accord of 2003.

This is the only way Israel will ever achieve security. It is the only way to permanently defeat Hamas and all extremists who wish to see endless war against Israel. But it won’t happen until there is a massive shift in understanding about what promotes “security.”

Israelis have bought into a worldview about security that predominates in much of the world and is the central principle of American foreign policy: “homeland security can only be achieved by domination, either military, economic or diplomatic, of all those who might be potential adversaries.” It was this strategy of domination that led the US into the war in Iraq and that still leads some Obama advisers to believe that it would be wise to shift the focus of that war to Afghanistan and/or Pakistan. Yet the strategy of domination does not and cannot work in the 21st century.

The most significant contribution the new Obama Administration could make to Middle East Peace would be to embrace an alternative strategy: that homeland security is best achieved through generosity and caring for others. If the US were to announce its embrace of a Global Marshall Plan, beginning with the Middle East and backed up with money and the conscious articulation of a Strategy of Generosity, it would do more to help Israel than all the armaments it can promise and all the shuttle diplomacy it might facilitate. If this new way of thinking could become a major part of US policy, it would have an immense impact on undermining the fearful consciousness of Israelis who still see the world more through the frame of the Holocaust than through the frame of their actual present power in the world.

Meanwhile, it breaks my heart to see the terrible suffering in Gaza and Israel, as it does when witnessing the suffering brought to Iraq, Afghanistan, Pakistan, Darfur—and the list goes one. For me as a religious Jew it is all the worse, because under the guise of serving God, both Jews and Arabs are actually acting out their accumulated pain in ways that will generate future suffering. At the same time Jews in the US who yearn to justify Israel’s actions only confirm to many young Jews that there is no place for them in the Jewish world if they hold a normal ethical sensibility, and further confirms to me how easy it is to pervert the loving message of Judaism into a message of hatred and domination. So I remain in mourning for the Jewish people, for Israel, and for the world.



Rabbi Michael Lerner is editor of Tikkun, a prominent progressive Jewish and interfaith magazine and chair of the interfaith Network of Spiritual Progressives.
Lerner has been described as "a prophetic voice" by the New York Times, Cornel West of Princeton, Jim Wallis of Sojourners, and the most recent of his 11 books, the New York Times bestseller The Left Hand of God, has been lauded by the L.A. Times, the Washington Post, and by Karen Armstrong, George Lakoff, Buddhist scholar Robert Thurman and Howard Zinn. Lerner has been one of the most prominent Jewish voices in opposition to the war in Iraq and in critiquing Israeli policy toward Palestinians

Finalmente 2 luci nel buio totale.

Io mi stupisco di come si faccia ancora oggi a non capirlo! :doh:

M@aster
06-01-2009, 23:18
Beh era ovvia una cosa del genere, perchè da terroristi ci si aspetta solo il peggio.

Vedendo il filmato sul lavaggio del cervello ai bambini, mi sono sconvolto parecchio, perchè non pensavo che Hamas fosse cosi codarda e infame al punto di schiavizzare i ragazzini con ideologie di terrore e omicidio.

M@aster
06-01-2009, 23:26
“E’ tutta colpa dell’assedio israeliano alla striscia di Gaza, Israele dovrebbe lasciar entrare gli aiuti”.



Israele ha sempre lasciato entrare gli aiuti, per tutto il tempo in cui è durato il cosiddetto “assedio” (non israeliano, bensì internazionale, visto che parte del confine della striscia di Gaza è controllato – e chiuso – dall’Egitto, e che è la comunità internazionale che ha dichiarato fuorilegge il regime golpista di Hamas). E poi Hamas ha fatto entrare di tutto, in questi anni, attraverso i tunnel scavati a centinaia (naturalmente avrebbero potuto introdurre più cibo e medicine se avessero evitato di introdurre armi e missili). Il risultato era quello che si è visto anche nelle immagini dei finti black-out elettrici (bambini per le strade di Gaza con le candele in mano mentre dietro di loro erano ben accese le insegne dei negozi; parlamentari riuniti al lume di candela mentre si intravedeva la luce del giorno dietro le tende alle finestre) o le immagini della cognata di Tony Blair che è sbarcata da una delle cinque imbarcazioni di manifestanti anti-israeliani (di fatto pro-Hamas) che Israele ha lasciato passare, e poi si è fatta fotografare in un ben fornito emporio di Gaza.
Quello imposto alla striscia di Gaza non è un “assedio”, bensì un regime di severe sanzioni: un tipico strumento cui si fa ricorso a livello internazionale proprio nel tentativo di scongiurare l’uso delle armi (reso invece inevitabile dall’intransigenza di Hamas). Un giorno prima di lanciare la controffensiva, Israele aveva lasciato passare decine di camion di aiuti verso la striscia di Gaza. Nei giorni successivi, con le operazioni anti-Hamas in pieno corso, ha lasciato transitare decine di camion, più del numero normale. In altri termini, Israele lascia passare gli aiuti alla popolazione civile di Gaza perché non sta combattendo contro di essa, ma contro Hamas. È difficile citare un altro caso di un paese in guerra che abbia favorito in questa misura gli aiuti alla parte nemica, fino al punto di curare nei propri ospedali e a proprie spese pazienti inviati dal territorio nemico.

F1R3BL4D3
06-01-2009, 23:28
ecco perche hamas sparava da li...

mmm non è una scusante per l'esercito però. Magari mezza scusante perchè ovviamente (neanche ci fosse bisogno di scriverlo) è comunque anche colpa di Hamas di fare queste cose.

Però alla fine i morti sono anche civili innocenti.

Kharonte85
06-01-2009, 23:32
Gaza: aperto corridoio umanitario

Lo annuncia il premier israeliano Ehud Olmert

(ANSA) - GERUSALEMME, 6 GEN - Un corridoio umanitario e' stato aperto a Gaza per far fronte alla crisi causata dall'offensiva militare di Israele.Lo ha annunciato il premier dello stato ebraico, Ehud Olmert. Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha detto che intende recarsi la prossima settimana in Israele, nei territori palestinesi e in alcuni paesi arabi. L'annuncio di Ban Ki-moon e' arrivato in apertura della riunione del Consiglio di Sicurezza dedicato al conflitto Israele-Hamas.

Era ora...:rolleyes:

dantes76
06-01-2009, 23:44
mmm non è una scusante per l'esercito però. Magari mezza scusante perchè ovviamente (neanche ci fosse bisogno di scriverlo) è comunque anche colpa di Hamas di fare queste cose.

Però alla fine i morti sono anche civili innocenti.

e secondo te, dovrebbe...

dantes76
06-01-2009, 23:48
Gaza: aperto corridoio umanitario

Lo annuncia il premier israeliano Ehud Olmert

(ANSA) - GERUSALEMME, 6 GEN - Un corridoio umanitario e' stato aperto a Gaza per far fronte alla crisi causata dall'offensiva militare di Israele.Lo ha annunciato il premier dello stato ebraico, Ehud Olmert. Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha detto che intende recarsi la prossima settimana in Israele, nei territori palestinesi e in alcuni paesi arabi. L'annuncio di Ban Ki-moon e' arrivato in apertura della riunione del Consiglio di Sicurezza dedicato al conflitto Israele-Hamas.

Era ora...:rolleyes:

veramente.. gia'

Gerusalemme, 5 gen. (AP) - Israele ha dato il permesso a un convoglio di 80 camion di aiuti umanitari di entrare nella Striscia di Gaza dove è in corso un’offensiva terrestre contro gli estremisti islamici palestinesi di Hamas.

“Sono iniziati ad entrare dal valico di Kerem Shalom” nel sud, ha detto un portavoce dell’esercito israeliano. Gli aiuti comprendono cibo e medicinali inviati da Egitto, Giordania, Grecia e dalle agenzie delle Nazioni Unite. Anche il valico di Nahal Oz, nel nord, è stato aperto oggi per permettere il passaggio di 200mila litri di carburante, per le centrali elettriche di Gaza, e di 120 tonnellate di gas per cucinare.

Intanto anche il valico settentrionale di Erez è stato aperto per permettere a 200 palestinesi con passaporti stranieri di lasciare il territorio.

dantes76
06-01-2009, 23:51
considerando questo


Hamas "filtra" gli aiuti umanitari... :rolleyes:

http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3651783,00.html

Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid
Roee Nahmias

A government or a gang? As the Israeli operation in Gaza wears on it appears Hamas has relinquished any visage of a socio-political party, abandoning its claim to govern the residents of Gaza in favor of engaging in open war at their expense.


Case In Point
IDF: Mortars fired from bombed school / Hanan Greenberg
While UN spokesman reports at least 30 casualties from attack near UNRWA school in Jabalya, army claims strike targeted terrorists firing mortar shells from structure moments earlier
Full Story
A number of reports from the Strip paint a picture of very difficult humanitarian conditions, not least because of Hamas itself. The suspicion is that the group's operatives have seized control of any supplies passing through the crossings – including those sent by Israel and international organizations.


Reports say Hamas takes a cut out of all aid that arrives, including flour and medicine. Supplies intended to be distributed without gain among the population is seized by the group and sold to the residents, at a profit to the Hamas government.


One such incident was recorded Monday, when a convoy of trucks carrying supplies through the Kerem Shalom crossing was opened fire upon and seized by Hamas gunmen. Similar incidents occurred with trucks carrying fuel.


Forced to flee. Residents of Gaza (Photo: AP)


In other cases, civilians are simply used as cannon fodder or human shields. Reports out of Gaza say residents who attempted to flee their homes in the northern area of the Strip were forced to go back at gunpoint, by Hamas men.


The organization is presumably interested in increasing civilian casualties in order to give rise to international pressure against Israel. Arab media reported that in an IDF strike on a UN school 30 civilians were killed, but there is no legitimate way to prove gunmen were among those killed as Hamas tends to bury these bodies quickly, thus eliminating evidence in Israel's favor.


Other civilian complaints state that Hamas gunmen pull children along with them "by the ears" from place to place, fearing that if they don't have a child with them they will be fair game to the IDF. Others hide in civilian homes and stairwells, UNRWA ambulances, and mosques.


In other reported cases Hamas gunmen hold civilians hostage in alleyways in order to provide themselves with a living barricade to ward off IDF forces. Reports somewhat more difficult to verify say the group's men shot Fatah operatives in the feet to make sure the latter would not attempt a coup.


No one to turn to

These reports lead to the assumption that Hamas is attempting to exacerbate the atmosphere of a humanitarian crisis in the Strip, as this may promote an international ceasefire initiative. In any case the reports clearly show that the residents of Gaza have fallen prey to Hamas as well as the IDF.


Reports of alarming shortages are also forthcoming, as residents appear to lack water, flour, electricity, and any sign of a capable government. Chaos reigns as no one appears to know when electricity will be available, how to obtain water or food, or whom to address in order to evacuate the injured.


The "emergency numbers" given to residents have ceased to function, and citizens in need of assistance have only international organizations, the Red Crescent, and the hospitals themselves to turn to.


The Hamas leaders, aside from two addresses, have not been heard from. Their speeches were broadcast a number of times, but in any case many in the Strip can no longer access televisions, radios, or internet without electricity.


Despite this, no authoritative anti-Hamas sentiments have been heard from the Gazans. However Palestinian sources claim that grievances against the group are voiced in secret. The animosity towards Israel has not disappeared, say the sources, but it is now accompanied by bitterness towards the organization many are dubbing Iranian in its extremism.

easyand
07-01-2009, 00:11
questo è da mettere bello evidente


Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid

dantes76
07-01-2009, 00:14
questo è da mettere bello evidente


Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid

anche questa non sarebbe male:

(ANSA) - TEL AVIV, 6 GEN - Per sfuggire al fuoco israeliano alcuni dirigenti di Hamas hanno cercato riparo in un ospedale di Gaza e in edifici vicini ad istituzioni internazionali fra cui la Croce Rossa e organizzazioni dell’Onu. Lo scrive il quotidiano ‘Haaretz’. Da fonti palestinesi a Gaza il giornale ha appreso che dirigenti di Hamas sono stati visti nei giorni scorsi nel dipartimento di ostetricia dell’ospedale Shifa di Gaza. Proprio al Shifa, secondo ‘Haaretz’, Hamas ha improvvisato conferenze stampa, nella persuasione che l’ospedale non sarebbe stato colpito da Israele. Il giornale israeliano sostiene che i miliziani di Hamas hanno intenzionalmente attaccato le forze israeliane dall’ interno di rioni fittamente abitati.

jpjcssource
07-01-2009, 00:17
questo è da mettere bello evidente


Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid

Lasciano il popolo affamato per renderlo sempre più furibondo raccontandogli delle frottole, poi tirano fuori viveri e medicinali e li distribuiscono solo a chi collabora. Ogni giorno sono sempre più simpatici questi "combattenti per la libertà".

In un posto dove la gente non ha il prosciutto sugli occhi dalla nascita grazie ad un'attenta lobotomizzazzione, questa gente sarebbe già stata linciata dalla folla sulla pubblica piazza.

F1R3BL4D3
07-01-2009, 00:18
e secondo te, dovrebbe...

Dipende. Volendola vedere rosa e fiori dovrebbe mettersi a discutere con Israele sulle condizioni. Ma non credo sia facile.

Vedendola un pò più grigia, in uno scontro fra "eserciti" ovviamente verrebbero tartassati, son terroristi ma non scemi quindi si vedon bene dal farlo.

Quindi agiscono come meglio possono per far più danni al nemico e in un contesto come quello la guerriglia è l'unica cosa.

Io ho già espresso la mia opinione su cosa andrebbe fatto per garantire un qualcosa di duraturo. Sentivo un'intervista qualche giorno fa al vice di Abu Mazen che diceva che sono isolati visto che Hamas fa il suo "gioco" e gli israeliani il loro.

dantes76
07-01-2009, 00:32
Dipende. Volendola vedere rosa e fiori dovrebbe mettersi a discutere con Israele sulle condizioni. Ma non credo sia facile.



http://www.youtube.com/watch?v=j61ktUeDDuo&feature=channel_page

StefAno Giammarco
07-01-2009, 00:40
Come se quei 600morti fossero tutti civili. :sofico:
In realtà solo il 25% di 600 sono civili, un numero estremamente basso..o almeno più basso della guerra umanitaria contro la Serbia per il Kosovo, della guerra in IRaq nel 91, della guerra in Afghanistan nel 2001 e compagnia bella. :sofico:

Zero, con quelle faccine sembra che ti fai due risate sui morti, se eviti è molto meglio.

F1R3BL4D3
07-01-2009, 01:13
http://www.youtube.com/watch?v=j61ktUeDDuo&feature=channel_page

Infatti non ho detto che è praticabile (era un esempio volutamente forzato).

Io auspicavo una ripresa di Fatah o chiunque sia moderato.

LUVІ
07-01-2009, 05:49
questo è da mettere bello evidente


Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid

Quindi? Per il comando strategico israeliano questa notizia cosa cambia? Bombardano civili affamati e defraudati, invece che semplici civili?

LuVi

chesim
07-01-2009, 06:37
DOBBIAMO AGGIUSTARE L’IMMAGINE DISTORTA CHE ABBIAMO DI HAMAS
DI WILLIAM SIEGHART
Times on line

Gaza è una società laica dove la gente ascolta musica pop, guarda la tv, e molte donne camminano per strada senza il velo.

La settimana scorsa ero a Gaza. Mentre ero lì ho incontrato una ventina di poliziotti che partecipavano a un corso in gestione dei conflitti. Erano ansiosi di sapere se gli stranieri si sentivano al sicuro da quando Hamas era al governo. “Sì, certamente!” ho risposto. Senza dubbio gli ultimi 18 mesi hanno visto una relativa calma per le strade di Gaza; nessun uomo armato per le strade, niente più rapimenti. Hanno sorriso pieni di orgoglio e ci hanno salutato con un arrivederci.

Meno di una settimana dopo tutti questi uomini erano morti, uccisi da un razzo israeliano durante una cerimonia di passaggio di grado. Erano “uomini armati e pericolosi di Hamas” ? No, erano poliziotti disarmati, impiegati pubblici uccisi non durante un “campo di addestramento militante” ma nella stessa stazione di polizia al centro di Gaza City usata dagli Inglesi, dagli Israeliani e da Fatah durante il periodo in cui questi guidavano il paese.

Questa distinzione è cruciale perché mentre le terrificanti scene di Gaza e Israele vengono trasmesse nei nostri schermi televisivi, si sta combattendo anche una guerra fatta di parole che sta oscurando la nostra comprensione della realtà dei fatti.

Chi o cosa è Hamas, il movimento che il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak vorrebbe annientare come se fosse un virus? Perchè ha vinto le elezioni palestinesi e perché permette che vengano sparati razzi su Israele?

La storia degli ultimi tre anni di Hamas rivela come l'incomprensione riguardo a questo movimento da parte dei governi di Israele, degli Stati Uniti e Regno Unito ci abbia condotto alla situazione brutale e disperata in cui siamo.

La storia comincia circa tre anni fa quando “Cambiamento e Riforma”, il partito politico di Hamas, ha inaspettatamente vinto le prime elezioni libere e regolari del mondo arabo, in una piattaforma politica che vedeva la fine della corruzione endemica e il miglioramento dei quasi inesistenti servizi pubblici nella Striscia di Gaza. Contro un'opposizione divisa questo partito apparentemente religioso si è impresso nella comunità a prevalenza laica tanto da guadagnare il 42 per cento dei voti.
v I palestinesi hanno votato per Hamas perchè hanno pensato che Fatah, il partito del governo che hanno bocciato, li ha delusi. Nonostante la rinuncia alla violenza e il riconoscimento dello Stato d'Israele, Fatah non ha realizzato uno Stato palestinese.
v E' essenziale sapere questo per capire la cosiddetta posizione di rifiuto di Hamas. Che non riconoscerà Israele o rinuncerà al diritto di resistere finchè non sarà sicuro dell'impegno mondiale a raggiungere una soluzione per la questione palestinese.

Nei cinque anni in cui ho visitato Gaza e la Cisgiordania ho incontrato centinaia di politici e di sostenitori di Hamas. Nessuno di loro ha professato lo scopo di islamizzare la società palestinese, in stile talebano. Hamas conta troppo sui votanti laici per fare questo. La gente ascolta ancora la musica pop, guarda la televisione e le donne ancora scelgono se indossare il velo o no.

La leadership politica di Hamas è probabilmente la più qualificata nel mondo. Può vantare nelle sue file più di 500 laureati col titolo di dottorato, la maggioranza fatta di professionisti della classe media (dottori, dentisti, scienziati, e ingegneri).

La maggior parte della leadership di Hamas si è formata nelle nostre università è non ha maturato nessun odio ideologico contro l'Occidente. E' un movimento basato sul malcontento, dedicato ad affrontare l'ingiustizia compiuta sul suo popolo. Ha coerentemente offerto una tregua di dieci anni per fornire uno spazio di respiro per poter risolvere un conflitto che continua ormai da pià di 60 anni.

La reazione di Bush e Blair alla vittoria di Hamas nel 2006 è la chiave dell'orrore di oggi. Invece di accettare il governo democraticamente eletto, hanno finanziato un tentativo di rimuoverlo con la forza; addestrando e armando i gruppi di combattenti di Fatah per rovesciare militarmente Hamas e imporre ai Palestinesi un governo nuovo e non eletto da loro. Come se non bastasse, 45 membri del Parlamento di Hamas sono ancora detenuti nelle prigioni israeliane.
v Sei mesi fa il governo israeliano ha accettato una tregua, mediata dall'Egitto, con Hamas. In cambio del cessate il fuoco Israele ha acconsentito all'apertura dei valichi e permesso il libero flusso dei beni essenziali dentro e fuori da Gaza. I lanci di razzi sono terminati ma i valichi non sono stati mai totalmente aperti, e la popolazione di Gaza ha iniziato a morire di fame. Questo devastante embargo non è una vittoria della pace.

Quando gli occidentali chiedono che cosa abbiano in mente i leader di Hamas quando ordinano o permettono il lancio di razzi su Israele, non stanno comprendendo la posizione dei palestinesi. Due mesi fa le Forze di Difesa israeliane hanno rotto la tregua entrando a Gaza e cominciando di nuovo il ciclo di uccisioni.

Dal punto di vista palestinese ogni giro di razzi lanciati è una risposta agli attacchi israeliani. Dal punto di vista israeliano è il contrario. Ma cosa significa quando Barack parla di distruzione di Hamas? Significa uccidere il 42 per cento dei palestinesi che hanno votato per esso? Significa rioccupare la Striscia di Gaza da cui Israele si è ritirato così dolorosamente tre anni fa? O significa separare in modo permanente i palestinesi di Gaza e quelli della Cisgiordania, politicamente e geograficamente?

E per coloro il cui mantra è la sicurezza di Israele, quale sorta di minaccia costituiscono i tre quarti di un milione di giovani che stanno crescendo a Gaza con un odio implacabile contro chi li riduce alla fame e li bombarda?

E' stato detto che questo conflitto è impossibile da risolvere. In realtà, è davvero semplice. Il vertice delle mille persone che governano Israele (politici, generali e lo staff della sicurezza) e il vertice dei palestinesi islamisti non si sono mai incontrati. Una pace che sia tale richiede che questi due gruppi si siedano insieme senza pregiudizi. Ma gli eventi di questi giorni sembra abbiano reso ciò più improbabile che mai. Questa è la sfida per la nuova amministrazione di Washington e per i suoi alleati europei.

William Sieghart
Fonte: www.timesonline.co.uk
Link: http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article5420584.ece
31.12.08

pistacchio89
07-01-2009, 08:01
questo è da mettere bello evidente


Report: Hamas stealing aid supplies to sell to residents

Grim picture of Gazans' lives painted by reports emerging from Strip, claiming gunmen hiding in civilian homes, using residents as human shields, and hijacking trucks of humanitarian aid

Giusto per correttezza, sarebbe il caso di mettere in bella evidenza anche la fonte (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3651783,00.html), che è un portale facente capo al gruppo editoriale del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.

cocis
07-01-2009, 08:09
Per israele è fondamentale tenere più bassa possibile la percentuale di perdite civili. Per hamas è vero l'opposto.
Questa guerra si gioca sui numeri; se le perdite della popolazione palestinese aumenta la pressione internazionale per israele sarà ingestibile.
La scuola centrata a Jabaliya dagli israeliani è proprio il tipo di errore che deve evitare israele.

E hamas sta giocando proprio su questo fattore, tenersi più vicino possibile a abitazioni scuole e usare le ambulanze per spostarsi per indurre gli israeliani in errori simili.

i riusltati si sono visti .. ambulanze bombardate . .scuole onu bombardate ... ospedali mobili e fissi bombardati ... case piene di civili bombardati ...
israele vuole prorpio meno vittime possibili .. :doh:

cocis
07-01-2009, 08:12
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=436407&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3


Israele ha parlato di una reazione per legittima difesa...

“No, sono tutte frottole. Israele è da anni che impedisce ogni possibilità di pace. Quella che poteva essere la soluzione dei due Stati, gli israeliani l'hanno resa impossibile. In Cisgiordania si sono installati milioni di coloni israeliani rendendo così il territorio discontinuo, dove i palestinesi vivono peggio dell'apartheid in Sudafrica”.

Capozz
07-01-2009, 08:17
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=436407&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3

Ma chi è questo ? :asd:

fabio80
07-01-2009, 08:23
tutta questa caciara è a dire poco patetica. stride il confronto con il silenzio sistematico che si è tenuto quando israele subiva (e subisce) le supposte di hacazz.

dove erano allora la diplomazia e i politici della diplomazia che adesso piangono come verginelle stuprate? ah si facevano i cazzacci loro? che lo facciano pure adesso :)

bene fa israele a spianare senza rendere conto a nessuno, e il dialogo dei salotti buoni, quello a intermittenza, viene giustamente ignorato.

han preso una decisione e la portano fino in fondo. ed è giusto così.

cocis
07-01-2009, 08:25
tutta questa caciara è a dire poco patetica. stride il confronto con il silenzio sistematico che si è tenuto quando israele subiva (e subisce) le supposte di hacazz.

dove erano allora la diplomazia e i politici della diplomazia che adesso piangono come verginelle stuprate? ah si facevano i cazzacci loro? che lo facciano pure adesso :)

bene fa israele a spianare senza rendere conto a nessuno, e il dialogo dei salotti buoni, quello a intermittenza, viene giustamente ignorato.

han preso una decisione e la portano fino in fondo. ed è giusto così.

israele fa bene a ... :read:

fabio80
07-01-2009, 08:26
israele fa bene a ... :read:

a fare come sta facendo :)

aletlinfo
07-01-2009, 08:39
Se israele spianasse senza rendere conto a nessuno le percentuali di morti civili rispetto ai militari sarebbero 100 a 1.
Quindi è vero il contrario.

MARCA
07-01-2009, 08:43
Ricordiamoci sempre che spesso muoiono civili inermi,indifesi e innocenti. Detto ciò la morte di un terrorista è sempre una cosa lieta.

cocis
07-01-2009, 08:44
tutta questa caciara è a dire poco patetica. stride il confronto con il silenzio sistematico che si è tenuto quando israele subiva (e subisce) le supposte di hacazz.

dove erano allora la diplomazia e i politici della diplomazia che adesso piangono come verginelle stuprate? ah si facevano i cazzacci loro? che lo facciano pure adesso :)

bene fa israele a spianare senza rendere conto a nessuno, e il dialogo dei salotti buoni, quello a intermittenza, viene giustamente ignorato.

han preso una decisione e la portano fino in fondo. ed è giusto così.

e fa bene anche a uccidere i medifi e infermieri ??? :read:

20:33 Ong Israele, attaccati dai soldati

Una Ong israeliana ha denunciato oggi che i medici che vanno in soccorso dei feriti a Gaza vengono presi di mira dall'Esercito israeliano. "Le testimonianze riferiscono che l'esercito israeliano attacca i medici che soccorrono i feriti, ambulanze e dottori chiaramente individuabili dall'abbigliamento", denuncia l'Ong israeliana Physicians for Human Rights (Phr) in un comunicato, sottolineando di avere informazioni su almeno dieci casi di questi genere.

M@aster
07-01-2009, 09:10
Quando il carro armato ha sparato sulla scuola dell ' Onu, ci sono state esplosioni secondarie causate dallo scoppio di materiale esplosivo, quali bombe o mine.

Hamas aveva posizionato un arsenale in un edificio dell' ONU, fregandosene del fatto che ci fossero bambini o donne e anziani.

Io ho il disgusto e le lacrime agli occhi nel vedere che creature innocenti vengono usate per proteggere mediaticamente degli assassini.

Possano le anime di quei bambini riposare in pace.

Andala
07-01-2009, 10:10
Caro Marek,
qualcuno disapproverà questa mia. Ma io sento il diritto di scriverti, perché sei stato uno degli eroi della mia gioventù. Il subcomandante Marek Edelman, socialista, capo della rivolta del ghetto di Varsavia. Ho sognato sulle tue gesta: lette mille volte, mille volte sognando che la storia cambiasse in quelle righe sotto i miei occhi e alla fine tu vincessi contro un nemico orribile e probabilmente invincibile. Non è mai accaduto: la rivolta del ghetto è stata repressa una volta e per tutte.
Qualcuno forse non conosce la vostra epopea. Eravate in 50.000, gli ebrei rimasti a resistere nel ghetto dove vi avevano rinchiusi. Vi avevano tolto l'elettricità, tagliato i rifornimenti, la gente moriva di fame. Unico respiro, i tunnel e i bunker che avevate scavato, per portare cibo e armi dall'esterno e nascondervi sotto i furiosi bombardamenti.
L'Europa assistette impotente a una vigliaccata: l'esercito più forte del mondo che seppelliva sotto una pioggia di fuoco le vostre case, riducendole ad un mucchio di macerie. C'erano i bambini a combattere con voi, donne e bambini, e i nazisti, come prescritto, vi chiamavano "banditi". La parola "terroristi" ancora non si usava.
Avete resistito due mesi. Due mesi sotto tiri di artiglieria, carriarmati per le strade, persino attacchi aerei. Due mesi a fabbricare bombe con quel che c'era in casa, due mesi in cui ragazzini straccioni ed eroici le lanciavano in testa agli invasori tenendoli a bada, due mesi nel bunker quartier generale in via Mila 18 a progettare una resistenza impossibile eppure unica nell'Europa schiacciata dal tacco nazista.
E dopo tanti anni, Marek, sei riuscito ancora una volta a sorprendermi. Ti ho cercato in rete, e ho scoperto che sei ancora in vita. Mi ha sorpreso apprendere che vivi in Polonia, a Lodz: sei riuscito a non odiare, a non scappare, cuor di leone.
Ma più di tutto mi ha sorpreso (e non avrei dovuto) apprendere che in Israele ti chiedono di non parlare, neppure alle commemorazioni della battaglia del Ghetto. Nel 2002 hai scritto ai capi palestinesi, indirizzando la tua "Ai comandanti dell'esercito palestinese, delle operazioni paramilitari e partigiane, e a tutti i soldati delle organizzazioni combattenti". Vecchio cuore di resistente, hai dimostrato che chi ha combattuto contro un oppressore mille volte più forte non dimentica, e soprattutto è incapace di distinguo davanti all'ingiustizia. Non esiste cultura, religione, popolo che leghi: l'appartenenza è una e una sola e prescinde anche dai legami di sangue.
Mi auguro, Marek, che esistano ancora nel mondo dei resistenti come te, di quelli che non conoscono altra bandiera che la giustizia e la libertà. E mi auguro che tanti sappiano prendere esempio dalla tua vita, ispirarsi alle tue gesta. E soprattutto, che chi di dovere si ricordi di ciò che hai fatto per il tuo popolo, quando era costretto a mandare bambini a lanciare tubi di stufa.

Dall'inizio del 1940, i nazisti cominciarono a concentrare in Polonia oltre 3 milioni di ebrei in maniera massiccia in un certo numero di ghetti sovraffollati in varie città polacche. Il più grande di questi, il ghetto di Varsavia, conteneva 380.000 persone in un'area densamente popolata nel centro della città.(...) Alla fine del 1942, fu chiaro che le deportazioni erano invece indirizzate ai campi di morte, e molti dei rimanenti 40.000-50.000 ebrei decisero di resistere. Di questi, approssimativamente dai 750 ai 1.000, inclusi i bambini, hanno realmente combattuto.(...) Nel frattempo, all'interno del ghetto, gli abitanti si prepararono a quella che avevano ormai capito sarebbe stata l'ultima battaglia. Migliaia di bunker vennero scavati sotto le case, molti collegati tra loro attraverso le condotte di scarico e collegati al sistema idrico ed elettrico. In alcuni casi i bunker erano inoltre collegati a tunnel che portavano all'esterno del ghetto, in zone sicure della città di Varsavia. (...) I tedeschi inviarono all'interno del ghetto una forza di 2.054 soldati, tra i quali 821 appartenenti all'élite delle Waffen-SS e 363 poliziotti polacchi. I difensori li accolsero con un fuoco di armi leggere e lancio di granate lanciate dalle finestre dei piani più alti dei palazzi. I tedeschi reagirono cannoneggiando tutte le case ed incendiandole. Gli incendi produssero presto una grave carenza d'ossigeno all'interno dei bunker sotterranei che si trasformarono in una mortale trappola soffocante. (Da Wiki)

Debora Billi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it/
Link: http://crisis.blogosfere.it/2009/01/mila-18-gaza-city.html
7.01.2009

Ukraine-Russia: some background and context
http://www.eurotrib.com/story/2009/1/3/786/89128

Kharonte85
07-01-2009, 10:26
Dipende. Volendola vedere rosa e fiori dovrebbe mettersi a discutere con Israele sulle condizioni. Ma non credo sia facile.

Vedendola un pò più grigia, in uno scontro fra "eserciti" ovviamente verrebbero tartassati, son terroristi ma non scemi quindi si vedon bene dal farlo.

Quindi agiscono come meglio possono per far più danni al nemico e in un contesto come quello la guerriglia è l'unica cosa.

Io ho già espresso la mia opinione su cosa andrebbe fatto per garantire un qualcosa di duraturo. Sentivo un'intervista qualche giorno fa al vice di Abu Mazen che diceva che sono isolati visto che Hamas fa il suo "gioco" e gli israeliani il loro (di Hamas).
Questo è verissimo, infatti la provocazione di Hamas ha trovato una pronta reazione...credo che il fine ultimo sia quello di compattare il fronte islamico: del resto se pensi a come faranno effetto le immagini provenienti da gaza su milioni di arabi nel mondo si capisce anche come questo non sia poi molto impossibile.
Caro Marek,
qualcuno disapproverà questa mia. Ma io sento il diritto di scriverti, perché sei stato uno degli eroi della mia gioventù. Il subcomandante Marek Edelman, socialista, capo della rivolta del ghetto di Varsavia. Ho sognato sulle tue gesta: lette mille volte, mille volte sognando che la storia cambiasse in quelle righe sotto i miei occhi e alla fine tu vincessi contro un nemico orribile e probabilmente invincibile. Non è mai accaduto: la rivolta del ghetto è stata repressa una volta e per tutte.
Qualcuno forse non conosce la vostra epopea. Eravate in 50.000, gli ebrei rimasti a resistere nel ghetto dove vi avevano rinchiusi. Vi avevano tolto l'elettricità, tagliato i rifornimenti, la gente moriva di fame. Unico respiro, i tunnel e i bunker che avevate scavato, per portare cibo e armi dall'esterno e nascondervi sotto i furiosi bombardamenti.
L'Europa assistette impotente a una vigliaccata: l'esercito più forte del mondo che seppelliva sotto una pioggia di fuoco le vostre case, riducendole ad un mucchio di macerie. C'erano i bambini a combattere con voi, donne e bambini, e i nazisti, come prescritto, vi chiamavano "banditi". La parola "terroristi" ancora non si usava.
Avete resistito due mesi. Due mesi sotto tiri di artiglieria, carriarmati per le strade, persino attacchi aerei. Due mesi a fabbricare bombe con quel che c'era in casa, due mesi in cui ragazzini straccioni ed eroici le lanciavano in testa agli invasori tenendoli a bada, due mesi nel bunker quartier generale in via Mila 18 a progettare una resistenza impossibile eppure unica nell'Europa schiacciata dal tacco nazista.
E dopo tanti anni, Marek, sei riuscito ancora una volta a sorprendermi. Ti ho cercato in rete, e ho scoperto che sei ancora in vita. Mi ha sorpreso apprendere che vivi in Polonia, a Lodz: sei riuscito a non odiare, a non scappare, cuor di leone.
Ma più di tutto mi ha sorpreso (e non avrei dovuto) apprendere che in Israele ti chiedono di non parlare, neppure alle commemorazioni della battaglia del Ghetto. Nel 2002 hai scritto ai capi palestinesi, indirizzando la tua "Ai comandanti dell'esercito palestinese, delle operazioni paramilitari e partigiane, e a tutti i soldati delle organizzazioni combattenti". Vecchio cuore di resistente, hai dimostrato che chi ha combattuto contro un oppressore mille volte più forte non dimentica, e soprattutto è incapace di distinguo davanti all'ingiustizia. Non esiste cultura, religione, popolo che leghi: l'appartenenza è una e una sola e prescinde anche dai legami di sangue.
Mi auguro, Marek, che esistano ancora nel mondo dei resistenti come te, di quelli che non conoscono altra bandiera che la giustizia e la libertà. E mi auguro che tanti sappiano prendere esempio dalla tua vita, ispirarsi alle tue gesta. E soprattutto, che chi di dovere si ricordi di ciò che hai fatto per il tuo popolo, quando era costretto a mandare bambini a lanciare tubi di stufa.

Dall'inizio del 1940, i nazisti cominciarono a concentrare in Polonia oltre 3 milioni di ebrei in maniera massiccia in un certo numero di ghetti sovraffollati in varie città polacche. Il più grande di questi, il ghetto di Varsavia, conteneva 380.000 persone in un'area densamente popolata nel centro della città.(...) Alla fine del 1942, fu chiaro che le deportazioni erano invece indirizzate ai campi di morte, e molti dei rimanenti 40.000-50.000 ebrei decisero di resistere. Di questi, approssimativamente dai 750 ai 1.000, inclusi i bambini, hanno realmente combattuto.(...) Nel frattempo, all'interno del ghetto, gli abitanti si prepararono a quella che avevano ormai capito sarebbe stata l'ultima battaglia. Migliaia di bunker vennero scavati sotto le case, molti collegati tra loro attraverso le condotte di scarico e collegati al sistema idrico ed elettrico. In alcuni casi i bunker erano inoltre collegati a tunnel che portavano all'esterno del ghetto, in zone sicure della città di Varsavia. (...) I tedeschi inviarono all'interno del ghetto una forza di 2.054 soldati, tra i quali 821 appartenenti all'élite delle Waffen-SS e 363 poliziotti polacchi. I difensori li accolsero con un fuoco di armi leggere e lancio di granate lanciate dalle finestre dei piani più alti dei palazzi. I tedeschi reagirono cannoneggiando tutte le case ed incendiandole. Gli incendi produssero presto una grave carenza d'ossigeno all'interno dei bunker sotterranei che si trasformarono in una mortale trappola soffocante. (Da Wiki)

Debora Billi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it/
Link: http://crisis.blogosfere.it/2009/01/mila-18-gaza-city.html
7.01.2009

Ukraine-Russia: some background and context
http://www.eurotrib.com/story/2009/1/3/786/89128
Proprio da loro che hanno sofferto sulla propria pelle cosa puo' voler dire :doh:

Giullo
07-01-2009, 10:28
bella la lettera

M@aster
07-01-2009, 10:39
Bellissima lettera che ha poco attinenza con i fatti attuali, ma devo dire che quelle parole mi ricordano i fratelli sterminati nei campi di concentramento.

Era una realtà molto dura per gli ebrei e vivevano in situazioni precarie e al limite dell' umano.
La sola via di fuga era quella di resistere e morire per una causa che era la libertà.


Non esiste paragone con quello descritto e quello che succede, ma se volete ne possiamo discutere.

Giullo
07-01-2009, 10:49
Non esiste paragone con quello descritto e quello che succede, ma se volete ne possiamo discutere.

un'altra verità assoluta dopo mr maggioranza? :D

ci vedo molte similitudini tra la situazione descritta nella lettera e quella attuale dei palestinesi a gaza, quantomeno per le condizioni oggettive in cui vivono ...

sulle cause di questo (israele, hamas, un mix delle due, salcazzo cosa) possiamo discutere

LUVІ
07-01-2009, 10:59
un'altra verità assoluta dopo mr maggioranza? :D

ci vedo molte similitudini tra la situazione descritta nella lettera e quella attuale dei palestinesi a gaza, quantomeno per le condizioni oggettive in cui vivono ...

sulle cause di questo (israele, hamas, un mix delle due, salcazzo cosa) possiamo discutere

Quoto.

Kharonte85
07-01-2009, 11:52
GAZA, COMINCIATA LA TREGUA DI TRE ORE

GERUSALEMME - Israele ha interrotto i bombardamenti a Gaza per tre ore a partire dalle 13:00 locali (12:00 italiane) "per ragioni umanitarie". Lo ha dichiarato un portavoce militare.

Le unità di fanteria e i blindati israeliani hanno evacuato questa mattina il settore della città di Khan Younes nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno indicato testimoni palestinesi all'Afp. Decine di carri armati hanno lasciato la zona che avevano occupato ieri e si sono ritirati dal lato israeliano del recinto di sicurezza, hanno aggiunto i testimoni. Un portavoce dell'esercito si è rifiutato di confermare o di smentire il ritiro. I carri israeliani erano penetrati nella zona di Khan Younis ieri mattina nell'ambito dell'operazione 'Piombo fuso' lanciata il 27 dicembre contro Hamas.

Due miliziani palestinesi sono rimasti uccisi nella nottata nella striscia di Gaza nel corso di bombardamenti israeliani. Fonti mediche locali hanno reso noto che finora sono almeno 660 i palestinesi rimasti uccisi dall'inizio delle ostilità e circa tremila i feriti. Fonti locali precisano che combattimenti sono oggi in corso nel rione di Tufah, a est di Gaza, e che diverse persone sono rimaste ferite. La aviazione e la marina militare israeliana, secondo le fonti, hanno colpito obiettivi nella zona di Rafah (nel sud della Striscia) e del campo profughi di Nusseirat.

L'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, Gabriela Shalev, ha affermato che lo Stato ebraico "prende molto seriamente" la proposta egiziana per un cessate il fuoco a Gaza. "Sono sicura che la proposta vada considerata. Se verrà accettata questo lo vedremo, ma comunque la prendiamo molto, molto seriamente", ha spiegato la Shalev ieri sera, a margine del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

FRATTINI, TREGUA TRE ORE PRIMO SPIRAGLIO CESSATE FUOCO
La tregua di tre ore al giorno annunciata da Israele nella Striscia di Gaza è da "perseguire con pervicacia perché è il primo spiraglio a una tregua permanente". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso della trasmissione Radio Anch'io su Radio 1.
Per garantire il rispetto della tregua di tre ore al giorno annunciata da Israele nella Striscia di Gaza, "occorre un controllo sul flusso e sul traffico di armi che alimentano Hamas", affidato "non solo a personale internazionale, ma anche a personale di Abu Mazen, dell'Autorità nazionale palestinese. Loro devono riprendere il controllo delle frontiere". Ha detto il ministro degli Esteri. Ma "é chiaro - ha aggiunto Frattini - che questo deve implicare una mediazione araba. La mediazione egiziana forse può riuscire dove in passato aveva fallito e spiegare a un'organizzazione con cui noi non trattiamo, cioé Hamas, che devono accettare il governo legittimo di Abu Mazen". "Altrimenti una presenza solo europea non sarà sufficiente", ha concluso il ministro riferendosi alla possibilità di dispiegare una forza internazionale alla frontiera tra la Striscia di Gaza e l'Egitto quando sarà conclusa l'offensiva israeliana.

RAZZI PALESTINESI SU CITTA' ISRAELIANE
Diversi razzi palestinesi sparati dalla striscia di Gaza sono esplosi oggi nelle città israeliane di Ashdod, Ashqelon e Sderot. Ad Ashqelon sono stati colpiti due edifici, ma non si ha notizia di vittime. Quasi un milione di israeliani che vivono in località situate fino a 45 chilometri da Gaza sono costretti anche oggi a restare vicino a rifugi e ad aree protette. Le scuole restano chiuse, per ragioni prudenziali.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_847338001.html


Speriamo si arrivi presto alla cessazione definitiva.

Andala
07-01-2009, 11:58
Tre ore. Quanto basta per far diradare il fumo e ottenere migliori immagini satellitari.

Questi Israeliani sono troppo sottili. Più delle polveri.:D

Fritz!
07-01-2009, 12:00
Speriamo si arrivi presto alla cessazione definitiva.

speriamo.

qualche spiraglio sembra esserci

Signs overnight were of gathering momentum behind a Egyptian-French initiative to allow in aid as well as practical talks on future border security arrangements between Gaza and Egypt.

The plan won wide support at the UN security council in New York, though a formal resolution was not agreed. The urgency of the situation was underlined by news that the UN secretary general, Ban Ki-Moon, will travel to the Middle East next week to help broker a lasting agreement.

It is unlikely he would undertake such a high-profile mission without anticipating reasonable chances of success.

Nicolas Sarkozy, the French president, has said little in public, but appears to have assembled the outline of a deal in talks in Egypt, Israel and Syria over the last 48 hours. Diplomats say Sarkozy has been astute in consulting closely with Egypt's president, Hosni Mubarak, ensuring the plan has an Arab rather than a purely western stamp.

Diplomatic activity centres on deploying an international force of combat engineers to find and destroy tunnels along the Egyptian-Gaza border – the route used to smuggle supplies and weapons into the enclave. It would operate in coordination with a naval force, likely to be French-led, that would patrol the Gaza Strip shores, according to the usually well-informed Ha'aretz newspaper.

jpjcssource
07-01-2009, 12:10
un'altra verità assoluta dopo mr maggioranza? :D

ci vedo molte similitudini tra la situazione descritta nella lettera e quella attuale dei palestinesi a gaza, quantomeno per le condizioni oggettive in cui vivono ...

sulle cause di questo (israele, hamas, un mix delle due, salcazzo cosa) possiamo discutere

La differenza è che gli ebrei del ghetto non avevano nessuna colpa ne hanno mai fatto strage di tedeschi prima di ribellarsi non potendo fare altrimenti visto che sarebbero comunque morti o con le armi in mano o entrando senza protestare in una camera a gas.
Inoltre, finita la guerra, non ho mai sentito di ebrei che giravano per la Germania a fare attentati.
La differenza è abissale.

Non vi sembra incredibile che, un popolo oppresso per millenni in tantissimi paesi e da tantissime dittature, non abbia mai creato organizzazzioni terroristiche?

cocis
07-01-2009, 12:14
Tre ore. Quanto basta per far diradare il fumo e ottenere migliori immagini satellitari.

Questi Israeliani sono troppo sottili. Più delle polveri.:D

3 ore di pausa .. che fanulloni :stordita: .. mandiamo li brunetta ... 24H su 24H :stordita:

Andala
07-01-2009, 12:23
La differenza è che gli ebrei del ghetto non avevano nessuna colpa ne hanno mai fatto strage di tedeschi prima di ribellarsi non potendo fare altrimenti visto che sarebbero comunque morti o con le armi in mano o entrando senza protestare in una camera a gas.
Inoltre, finita la guerra, non ho mai sentito di ebrei che giravano per la Germania a fare attentati.
La differenza è abissale.

Non vi sembra incredibile che, un popolo oppresso per millenni in tantissimi paesi e da tantissime dittature, non abbia mai creato organizzazzioni terroristiche?

E come le definisci la Banda Stern (http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535793/Banda_Stern.html) e l'Irgun.

E come definire gli omicidi mirati condotti dagli israeliani in giro per il mondo.
In merito il governo Canadese ha più volte espresso condanna verso l'uso da parte delle forze di sicurezza di Israele per l'uso di passaporti falsi canadesi per condurre le loro operazioni criminali all'estero.

Kharonte85
07-01-2009, 12:27
Non vi sembra incredibile che, un popolo oppresso per millenni in tantissimi paesi e da tantissime dittature, non abbia mai creato organizzazzioni terroristiche?

Infatti lo ha fatto. :)

Piccola digressione nella storia:

Banda Stern Nome con il quale era nota l’organizzazione terroristica sionista Lohamei Herut Israel (Combattenti per la libertà d’Israele, abbreviata in Lehi), fondata nel 1942 dai seguaci dell’ebreo polacco Avraham Stern, che proprio in quell’anno era stato ucciso dopo essere stato a lungo ricercato da britannici e sionisti di diversa tendenza. Stern infatti era contrario alla scelta, fatta durante la seconda guerra mondiale dal movimento sionista, di affiancare l’Irgun Zvai Leumi, l’organizzazione militare in cui egli aveva militato, e la Haganah alle truppe britanniche nella lotta contro i tedeschi. In tal modo il movimento rischiava di trovarsi di nuovo, come nella prima guerra mondiale, alleato di fatto con gli arabi.

La Lehi proseguì contro i britannici, e contro gli arabi, l’attività di rapina, di assassinio e di attentati terroristici già iniziata dal gruppo di Stern. Dopo aver partecipato all’eccidio di Deir Yassin, in cui il 9 aprile 1948 furono massacrati 254 tra vecchi, donne e bambini palestinesi, i suoi componenti, alla proclamazione dello stato d’Israele (14 maggio 1948), furono inquadrati, come quelli dell’Irgun e della Haganah, nell’esercito regolare israeliano.


http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535793/Banda_Stern.html


Giustificazione del terrorismo

Un articolo intitolato "Terrore" su He Khazit ("Il Fronte", un giornale del Lehi in clandestinità), n. 2, Agosto 1943, portava le seguenti argomentazioni [1]:

Né la moralità, né la tradizione ebraica possono negare l'uso del terrore come mezzo di battaglia.
...
Noi siamo decisamente lontani da esitazioni di ordine morale sui campi di battaglia nazionali. Noi vediamo davanti a noi il comando della Torah, il più alto insegnamento morale del mondo: Cancellate - fino alla distruzione.[2] Noi siamo in particolare lontani da ogni sorta di esitazione nei confronti del nemico, la cui perversione morale è accettata da tutti.
Ma il terrore è essenzialmente parte della nostra battaglia politica alle presenti condizioni e il suo ruolo è ampio e grande.

* Ciò dimostra, a chiare lettere, a coloro che ascoltano in tutto il mondo e ai nostri fratelli scoraggiati fuori le porte di questo paese che la nostra battaglia è contro il vero terrorista che si nasconde dietro le sue pile di carta e di leggi che egli ha promulgato.
* Non è diretta contro il popolo, è diretta contro i rappresentanti. Finora ciò è efficace.
* Se scuoterà anche l'Yishuv dalla sua compiacenza, benissimo.

Solo così inizierà la battaglia per la liberazione."

http://it.wikipedia.org/wiki/Haganah

Ryuk2009
07-01-2009, 12:32
Ma dobbiamo sperare in accordi con i terroristi palestinesi?

Non ne verrebbe fuori una finta tregua per un po' prima che ricomincino ad ammazzare israeliani e che israele risponda?

Non devono esserci i terroristi, il problema sta lì, poi dubito che anche con le maniere forti israele risolva il problema...

è un guerra senza fine

zerothehero
07-01-2009, 12:36
Tregua di qualche ora per approvvigionare Gaza..mi auguro che la tregua sia temporanea e che Hamas non ne approfitti per riorganizzarsi.

zerothehero
07-01-2009, 12:40
Che strana questa guerra, non si riesce a capire Israele, distrugge tutto e uccide tutti.

Si, tutte le guerre sono brutte ma questa ormai è contro un intero popolo. Hamas sono tutti i Palestinesi, si, perchè anche gli innocenti adesso si trasformeranno in terroristi e non resterà che distruggere tutta una popolazione per farla finita....

Apocalittica come situazione, ma la soluzione mi pare solo questa.

Se tutti i palestinesi facessero tutti parte di hamas, beh la cosa sarebbe tragica..per fortuna non è così.:fagiano:
Hamas non ha 1,5 milioni di baionette..ne ha sui 10000. :fagiano:

M@aster
07-01-2009, 12:42
un'altra verità assoluta dopo mr maggioranza? :D

ci vedo molte similitudini tra la situazione descritta nella lettera e quella attuale dei palestinesi a gaza, quantomeno per le condizioni oggettive in cui vivono ...

sulle cause di questo (israele, hamas, un mix delle due, salcazzo cosa) possiamo discutere

No guarda io vorrei avere torto su tutto pur di vedere la pace e la fine delle uccisioni da ambo le parti.

Per quello che concerne la lettera, sarebbe opportuno aprire un altro thread di discussione, perché è talmente discutibile in ogni suo punto, che si rischia di perdersi.

Che le anime dei bambini uccisi possano riposare in pace.

zerothehero
07-01-2009, 12:46
è un modo soft per dire che sono stracazzi dei palestinesi se ne muoiono 100 ogni 10 di hamas? la fai davvero così semplice tu?per te è davvero una cosa tipo "non lo ammazzi quindi ti ammazzo io e ammazzo anche lui"?

Percentuali a casaccio. :fagiano:

supermario
07-01-2009, 12:47
Percentuali a casaccio. :fagiano:

bombardamenti a pene di segugio:fagiano:

Killer Application
07-01-2009, 12:50
qui c'è un interessante riassunto del conflitto dalla fine dell'era clinton all'elezione di sharon.

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=346

e poi basta cliccare: Nasce la seconda intifada.

Andala
07-01-2009, 12:51
dopo la Seconda Guerra Mondiale la Palestina si trasformò in una terra di nessuno, dove la ragione del più forte – perché più organizzato – contava su personaggi come Menachem Begin, il quale aveva la pessima abitudine di “dimenticare” bombe a mano nelle case degli arabi.
La sua “carriera” è una striscia di sangue, ed oggi parlano di “terrorismo”. Da Wikipedia:
Il 25 aprile 1946 guida personalmente un commando che attacca un garage inglese uccidendone tutto il personale addetto.
Il 22 luglio 1946 è alla testa del gruppo di terroristi che fa esplodere l'Hotel King David di Gerusalemme, provocando la morte di 97 persone, in gran parte ammalati, feriti, medici e infermiere (l'hotel era adibito a ospedale militare).
Il 1 marzo 1947 uccide due ufficiali britannici in un circolo militare inglese.
Il 18 aprile uccide un passante con una bomba, in un'azione intimidatoria terrorista. Due giorni dopo lancia un'altra bomba contro un ospedale della Croce Rossa Internazionale di Gerusalemme.
Il 12 luglio 1947, con alcuni compagni, rapisce due sottufficiali britannici appena ventenni, Mervyn Paice e Clifford Martin: li tortura a lungo e li impicca poi con fil di ferro. Ai due cadaveri lega una bomba che ferisce i soccorritori sopraggiunti. (tecnica usata anche dai finlandesi con i prigionieri russi N. d. A.).
Tre mesi dopo dirige una rapina ad una succursale della Barclay's Bank e, nel fuggire col bottino, uccide quattro agenti di servizio.
Nel febbraio 1948 dirige un gruppo di terroristi in un attacco contro un ospedale britannico di Gerusalemme: risultato, tre militari feriti vengono assassinati nei loro letti.
Il 10 aprile 1948, il più odioso e più noto dei crimini delle lotte in Palestina: Begin mette a punto e dirige personalmente l'azione di rappresaglia contro il villaggio arabo di Deir Yassin, con l'uccisione a sangue freddo di tutti i suoi abitanti, compresi i vecchi, gli infermi e i bambini in fasce (il numero delle vittime varia, dal un minimo di oltre un centinaio di persone a un massimo di 254).Costui è stato il fondatore del Likud, il partito di Sharon e Netanyahu. I primi ad usare l’arma del terrorismo furono proprio gli israeliani, che poi pensarono bene di promuovere Primo Ministro un simile pendaglio da forca.
http://www.valianti.it/cgi-bin/bp.pl?pagina=mostra&articolo=4721


...Nel maggio del 1942, giunto in Palestina (http://it.wikipedia.org/wiki/Palestina), diserta dall'armata polacca e aderisce all'Irgun (http://it.wikipedia.org/wiki/Irgun) (gruppo di resistenza sionista di destra) del quale in breve tempo diviene il leader. Nella veste di comandante dell'Irgun, Begin ordina varie azioni, tra le quali si possono citare l'attentato al King David Hotel (http://it.wikipedia.org/wiki/King_David_Hotel), all'epoca sede del comando britannico, e l'assalto alla prigione di Acri (http://it.wikipedia.org/wiki/San_Giovanni_d%27Acri). Nel 1948, nonostante la proclamazione dello Stato di Israele, Begin rifiuta di sciogliere l'Irgun (che si renderà responsabile del Massacro di Deir Yassin (http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Deir_Yassin)) nel neonato esercito israeliano e, durante un breve periodo di tregua concordato dal governo provvisorio israeliano con gli eserciti arabi, tenta di far sbarcare dalla nave Altalena un carico di armi ma l'esercito regolare israeliano, su ordine di David Ben-Gurion (http://it.wikipedia.org/wiki/David_Ben-Gurion), reagisce affondando la nave.
Da quel momento l'Irgun cessa di esistere come organizzazione paramilitare e si trasforma nel partito Herut (http://it.wikipedia.org/wiki/Herut). Dal 1949 (http://it.wikipedia.org/wiki/1949) al 1967 (http://it.wikipedia.org/wiki/1967) e dal 1970 (http://it.wikipedia.org/wiki/1970) al 1977 (http://it.wikipedia.org/wiki/1977) Menachem Begin assume il ruolo di capo dell'opposizione parlamentare israeliana.
{{cn|Il 25 aprile 1946 guida personalmente un commando che attacca un garage inglese uccidendone tutto il personale addetto.
Il 22 luglio 1946 è alla testa del gruppo di terroristi che fa esplodere l'Hotel King David di Gerusalemme, provocando la morte di 97 persone, in gran parte ammalati, feriti, medici e infermiere (l'hotel era adibito a ospedale militare).
Il 1 marzo 1947 uccide due ufficiali britannici in un circolo militare inglese.
Il 18 aprile uccide un passante con una bomba, in un'azione intimidatoria terrorista. Due giorni dopo lancia un'altra bomba contro un ospedale della Croce Rossa Internazionale di Gerusalemme.
Il 12 luglio 1947, con alcuni compagni, rapisce due sottufficiali britannici appena ventenni, Mervyn Paice (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mervyn_Paice&action=edit&redlink=1) e Clifford Martin (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Clifford_Martin&action=edit&redlink=1): li tortura a lungo e li impicca poi con fil di ferro. Ai due cadaveri lega una bomba che ferisce i soccorritori sopraggiunti.
Tre mesi dopo dirige una rapina ad una succursale della Barclay's Bank e, nel fuggire col bottino, uccide quattro agenti di servizio.
Nel febbraio 1948 dirige un gruppo di terroristi in un attacco contro un ospedale britannico di Gerusalemme: risultato, tre militari feriti vengono assassinati nei loro letti.
Il 10 aprile 1948, il più odioso e più noto dei crimini delle lotte in Palestina: Begin mette a punto e dirige personalmente l'azione di rappresaglia contro il villaggio arabo di Deir Yassin, con l'uccisione a sangue freddo di tutti i suoi abitanti, compresi i vecchi, gli infermi e i bambini in fasce (il numero delle vittime varia, dal un minimo di oltre un centinaio di persone a un massimo di 254).
Dal giugno del 1967 al 1970 entra come ministro senza portafoglio nel governo di unità nazionale guidato prima da Levi Eshkol (http://it.wikipedia.org/wiki/Levi_Eshkol) e poi da Golda Meir (http://it.wikipedia.org/wiki/Golda_Meir). ...
http://it.wikipedia.org/wiki/Menachem_Begin

Nel 1978 Menachem Begin viene insignito del premio Nobel per la Pace, ma in fondo, se l'hanno dato anche a Kissinger, ci può anche stare.

zerothehero
07-01-2009, 12:53
doppio

zerothehero
07-01-2009, 12:54
Ho letto il post di FRitz sul rabbino e credo che sia un pò ingenuotto...è impossibile smantellare delle città. Perchè un conto è spostare 9000 coloni, un altro è smantellare città di 20000 (e oltre) abitanti nella west bank..sarà quindi necessario scambiare territori in base alla composizione etnica o procedere ad un confine de facto lungo il tracciato del muro (che incorpora molte città abitate da israeliani)...non commento poi dei fantomatici piani marshall..sarebbero soldi fondamentalmente gettati dalla finestra, visto che la popolazione palestinese è ormai abituata ad un economia parassitaria basata sugli aiuti (specie a Gaza..le serre le hanno distrutte perchè non gli servono, tanto l'onu gli dà la farina e i generi alimentari, senza far fatica)..meglio il microcredito, che in India ha dato risultati notevoli.

zerothehero
07-01-2009, 12:57
bombardamenti a pene di segugio:fagiano:

Spiega il collegamento tra un pene di un cane e i bombardamenti. :sofico:
Imho non c'entrano un cazzo :asd:

zerothehero
07-01-2009, 13:01
Certo che i Turchi hanno fatto una strage di curdi ... Sono loro i primi a dover stare zitti e non pronunciarsi ...

La Turchia ha ottimi rapporti con Israele..ma è sempre un paese islamico, quindi non è che può palesare il proprio entusiamo e la propria felicità per quello che sta facendo Israele. :fagiano:
Poi se la Turchia media, non ci vedo nulla di male...è un paese affidabile, come l'Egitto...sarei preoccupato se a mediare ci fosse l'Iran. :asd:

Andala
07-01-2009, 13:05
In Turchia comandano da sempre i Dunmeh.

zerothehero
07-01-2009, 13:06
Zero, con quelle faccine sembra che ti fai due risate sui morti, se eviti è molto meglio.

SEmbra ma non è così.
Cmq non ho problemi a limitare le faccine, anche se non c'è scritto nel regolamento...userò qualche fagiano, ma solo perchè al fagiano sono affezionato e non ne posso proprio fare a meno. :fagiano:

zerothehero
07-01-2009, 13:07
In Turchia comandano da sempre i Dunmeh.

La Turchia ha mille difetti, ma quantomeno non è un paese burletta. :fagiano:

cocis
07-01-2009, 13:09
http://it.youtube.com/watch?v=UciIkxYDvtk&eurl=http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=486703

LUVІ
07-01-2009, 13:12
Vittorio Arrigoni
Diario da Gaza,
un giorno in ambulanza

«Alla gente innocente di Gaza: la nostra guerra non è contro di voi ma contro Hamas, se non la smettono di lanciare razzi voi vi troverete in pericolo». E' la trascrizione di una registrazione che è possibile ascoltare rispondendo al telefono queste ore a Gaza. L'esercito israeliano la sta diffondendo illudendosi che i palestinesi non abbiano occhi e orecchi. Occhi per vedere che le bombe colpiscono quasi esclusivamente obiettivi civili, come moschee (15, l'ultima quella di Omar Bin Abd Al Azeez di Beit Hanoun) scuole, università, mercati, ospedali. Orecchie per non udire le urla di dolore e terrore dei bambini, vittime innocenti e eppure predestinate di ogni bombardamento. Secondo fonti ospedaliere, nel momento in cui sto scrivendo sono 120 i minori rimasti uccisi sotto le bombe, su un totale di 548 morti, più di 2700 feriti, decine e decine di dispersi.
Due giorni fa all'ospedale della mezzaluna rossa nel campo profughi di Jabalia, la notte non è mai calata. Dal cielo gli elicotteri Apache hanno lanciato ordigni illuminanti in continuazione, tanto da non farci accorgere di una qualche differenza tra giorno e notte. Il cannoneggiare ripetuto di un tank posto a meno di un chilometro dall'ospedale ha crepato seriamente le mura dell'edificio, ma abbiamo resistito fino alla mattina. Verso le 10 circa, bombe sul campo incolto adiacente all'edificio, fuoco di mitragliatrice tutt'attorno: per i medici della mezzaluna rossa quello era un messaggio dell'esercito rivolto a noi -evacuazione immediata, pena la vita. Abbiamo trasferito i feriti in altre strutture ospedaliere e ora la base operativa delle ambulanze è sulla strada di Al Nady, il personale medico sta seduto sui marciapiedi in attesa delle chiamate, che si susseguono febbrilmente.

Per la prima volta dall'inizio dell’attacco israeliano ho visto negli ospedali dei cadaveri di membri della resistenza palestinese. Un numero piccolo, di fronte alle centinaia di vittime civili, che dopo l'invasione di terra si sono moltiplicate esponenzialmente. Dopo l'attacco alla moschea di Jabalia (coinciso con l'entrata dei tank) che ha causato 11 morti e una cinquantina di feriti, per tutta la notte di sabato scortando le ambulanze ci siamo resi conto della tremenda potenza distruttiva dei proiettili sparati dagli israeliani. A Bet Hanoun una famiglia che si stava scaldando nella propria casa dinnanzi ad un fornellino a legna è stata colpita da uno di questi micidiali colpi di cannone. Abbiamo raccolto 15 feriti, 4 casi disperati. Poi verso le 3 del mattino abbiamo risposto ad una chiamata d'emergenza: troppo tardi, davanti alla porta di un'abitazione tre donne in lacrime ci hanno messo in braccio una bambina di quattro anni avvolta da un lenzuolo bianco, il suo sudario, era già gelida. Ancora una famiglia colpita in pieno, questa volta dall'aviazione, a Jabalia, due adulti con in corpo schegge di esplosivo. I due figli hanno riportato ferite lievi, ma da come strillavano era evidente il trauma psicologico che stavano vivendo, qualcosa che li segnerà indelebilmente per tutta la vita più di uno sfregio su una guancia. Anche se nessuno si ricorda di citarli, sono migliaia i bambini afflitti da gravi turbe mentali procurate dal terrore dei continui bombardamenti, o peggio dalla vista dei genitori e dei fratellini dilaniati dalle esplosioni.
I crimini di cui si sta macchiando Israele in queste ore vanno oltre i confini dell'immaginabile. I soldati non ci permettono di andare a soccorrere i superstiti di questa immensa catastrofe innaturale. Quando i feriti si trovano in prossimità dei mezzi blindati israeliani che li hanno attaccati, a noi sulle ambulanze della mezzaluna rossa non è concesso avvicinarci, i soldati ci bersagliano di colpi. Avremmo bisogno della scorta di almeno un'ambulanza della croce rossa, in coordinamento con i comandi militari israeliani, per poter correre a cercare di salvare vite: provate a immaginare quanto tempo porterebbe via una procedura del genere, una condanna a morte certa per dei feriti in attesa di trasfusioni o di trattamenti di emergenza. Tanto più che la croce rossa ha i suoi di feriti a cui pensare, non potrebbe in nessun modo rendersi disponibile ad ogni nostra chiamata. Ci tocca allora stazionare in una zona «protetta», eufemismo qui a Gaza, e attendere che i parenti ci portino i congiunti moribondi, spesso in spalla.
Così è andata verso le 5.30 di stamane, abbiamo arrestato col motore acceso l'ambulanza al centro di un incrocio e indicato tramite telefono la nostra posizione ad uno dei parenti dei feriti. Dopo una decina di minuti di snervante attesa, quando aveva già deciso di ingranare la marcia ed evacuare l'area per andare a rispondere ad un'altra chiamata, abbiamo visto girare l'angolo e dirigersi verso di noi, lentamente, un carretto carico di persone sospinto da un mulo. Una coppia con i suoi due figlioletti. La migliore rappresentazione possibile di questa non-guerra.

Questa non è una guerra perché non ci sono due eserciti che si danno battaglia su un fronte; è un assedio unilaterale condotto da forze armate (aviazione, marina, ed esercito) fra le più potenti del mondo, sicuramente le più avanzate in fatto di equipaggiamento militare tecnologico, che hanno attaccato una misera striscia di terra di 360 kmq, dove la popolazione si muove ancora sui muli e dove c'è una resistenza male armata la cui unica forza è quella di essere pronta al martirio.
Quando il carretto si è fatto abbastanza vicino gli siamo andati incontro, e con orrore abbiamo scoperto il suo macabro carico. Un bimbo stava sdraiato con il cranio fracassato, gli occhi letteralmente saltati fuori dalle orbite, lo abbiamo raccolto che ancora respirava. Il suo fratellino invece presentava il torace sventrato, gli si potevano distintamente contare le costole bianche oltre i brandelli di carne lacera. La madre teneva poggiate le mani sul quel petto scoperchiato, come se cercasse di aggiustare qualcosa.
Un ulteriore crimine, e nostro ennesimo personale lutto.
L'esercito israeliano continua a prendere di mira le ambulanze. Dopo il dottore e l'infermiere morti a Jabalia 4 giorni fa, ieri è toccato ad un nostro amico, Arafa Abed Al Dayem, 35 anni, che lascia 4 figli. Verso le otto e mezza di ieri mattina abbiamo ricevuto una chiamata da Gaza city, due civili falciati dalla mitragliatrice di un tank; una delle nostre ambulanze della mezzaluna rossa è accorsa sul posto. Arafa e un infermiere hanno caricato i due ferti sull'ambulanza, hanno chiuso gli sportelli pronti a correre verso l'ospedale, quando sono stati centrati in pieno da un proiettile sparato da un carro armato. Il colpo ha decapitato uno dei feriti e ha ucciso anche il nostro amico; l’infermiere se l'è cavata ma è ora ricoverato nello stesso ospedale dove lavora. Arafa, maestro elementare, si offriva come volontario paramedico quando c'era carenza di personale. Siamo sotto una pioggia di bombe, nessuno se l'era sentita di chiamarlo in una situazione di così alto rischio. Arafa si era presentato da solo, e lavorava conscio dei pericoli, convinto che oltre la sua famiglia c'erano anche altri essere umani da difendere, da soccorrere. Ci mancano le sue burle, il suo irresistibile e contagioso sense of humor che rallegrava l'intero ospedale Al Auda di Jabalia anche nelle sue ore più cupe e drammatiche, quando sono più i morti e i feriti che confluiscono, e ci sente quasi colpevoli, inutili per non aver potuto fare qualcosa per salvarli, schiacciati come siamo da una forza micidiale inesorabile, la macchina di morte dell'esercito israeliano.
Qualcuno deve arrestare questa carneficina, ho visto cose in questi giorni, udito fragori, annusato miasmi pestiferi, che se avessi mai un giorno una mia progenie, non avrò mai il coraggio di tramandare. C'è qualcuno là fuori? La desolazione del sentirsi isolati nell'abbandono è pari alla veduta di un quartiere di Gaza dopo un'abbondante campagna di raid aerei. Sabato sera mi hanno passato al telefono la piazza di Milano in protesta, ho passato a mia volta il cellulare agli eroici dottori e infermieri con cui stiamo lavorando, li ho visti rincuorarsi per un breve attimo. Le manifestazioni in tutto il mondo dimostrano che esiste ancora qualcuno in cui credere, ma le manifestazioni non sono ancora abbastanza partecipate per esercitare quella pressione necessarie affinché i governi occidentali costringano Israele in un angolo, ad assumersi le sue responsabilità come criminale di guerra e contro l'umanità.
Moltissime le donne gravide terrorizzate che in queste ore stanno dando alla luce figli frutti di parti prematuri. Ne ho accompagnate personalmente tre a partorire. Una di queste, Samira, al settimo mese, ha dato alla luce uno splendido minuscolo bimbo di nome Ahmed. Correndo con lei a bordo verso l'ospedale di Auda e lasciandoci dietro negli specchietti retrovisori lo scenario di morte e distruzione dove poco prima stavamo raccogliendo cadaveri, ho pensato per un attimo che questa vita in procinto di fiorire potesse essere il beneaugurio per un futuro di pace e speranza. L'illusione si è dissolta col primo razzo che è caduto a fianco della nostra ambulanza, tornando da Auda al centro di Jabalia. Queste madri coraggio mettono tristemente al mondo creature le quali assorbono come prima luce nei loro occhi, nient'altro oltre il verde militare dei tanks e delle jeep e i lampi intermittenti che precedono le esplosioni. Quali prospettive di vita attendono bimbi che fin dal primo istante della loro nascita avvertono sofferenza e urla di disgrazia?

restiamo umani.

Vittorio Arrigoni

LUVІ
07-01-2009, 13:15
http://it.youtube.com/watch?v=UciIkxYDvtk&eurl=http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=486703

Dopo la metà è inguardabile :(

zerothehero
07-01-2009, 13:15
IL commento
Ostaggi di Hamas
di BERNARD HENRY-LEVY



Non essendo un esperto militare, mi astengo dal giudicare se i bombardamenti israeliani su Gaza potevano essere più mirati, meno intensi. Poiché da decenni non sono mai riuscito a distinguere fra morti buoni e cattivi o, come diceva Camus, fra «vittime sospette» e «carnefici privilegiati», sono evidentemente sconvolto, anch'io, dalle immagini dei bambini palestinesi uccisi. Detto questo, e tenuto conto del vento di follia che, una volta di più, come sempre quando si tratta di Israele, sembra impadronirsi di certi mass media, vorrei ricordare alcuni fatti.

1) Nessun governo al mondo, nessun altro Paese se non l'Israele attuale, vilipeso, trascinato nel fango, demonizzato, tollererebbe di vedere migliaia di granate cadere, per anni, sulle proprie città: in questa vicenda, la cosa più sorprendente, il vero motivo di stupore non è la «brutalità» di Israele, ma, letteralmente, il fatto che si sia trattenuto così a lungo.

2) Il fatto che i Qassam di Hamas, e adesso i suoi missili Grad, abbiano provocato così pochi morti non prova che siano missili artigianali, inoffensivi o altro, ma che gli israeliani si proteggono, vivono rintanati nelle cantine dei loro edifici, nei rifugi: un'esistenza da incubo, in sospeso, al suono delle sirene e delle esplosioni. Sono stato a Sderot, lo so bene.

3) Il fatto che le granate israeliane facciano, al contrario, tante vittime non significa, come sbraitavano i manifestanti dello scorso week-end, che Israele si abbandoni a un «massacro» deliberato, ma che i dirigenti di Gaza hanno scelto l'atteggiamento inverso, di lasciare quindi le loro popolazioni esposte: una vecchia tattica dello «scudo umano » che fa sì che Hamas, come Hezbollah 2 anni fa, installi i propri centri di comando, i depositi d'armi, i bunker nei sotterranei di abitazioni, ospedali, scuole, moschee. Tattica efficace ma ripugnante.

4) Fra l'atteggiamento degli uni e quello degli altri esiste comunque una differenza capitale che non hanno diritto di ignorare coloro che vogliono farsi un'idea giusta e della tragedia e dei mezzi per porvi fine: i palestinesi sparano sulle città, in altre parole sui civili (e questo, in diritto internazionale, si chiama «crimine di guerra»); gli israeliani prendono come bersaglio obiettivi militari e, senza volerlo, provocano terribili danni civili (e questo, nel linguaggio della guerra, ha un nome: «danni collaterali» che, se pur orrendo, rimanda a una vera dissimmetria strategica e morale).

5) Poiché bisogna mettere i puntini sulle i, ricordiamo ancora un fatto al quale stranamente la stampa francese non ha dato risalto e di cui non conosco alcun precedente, in nessun'altra guerra, da parte di nessun altro esercito: le unità de Tsahal, durante l'offensiva aerea, hanno sistematicamente telefonato (la stampa anglosassone parla di 100.000 chiamate) ai cittadini di Gaza che vivono nei pressi di un bersaglio militare per invitarli ad andarsene. Che questo non cambi nulla rispetto alla disperazione delle famiglie, alle vite stroncate, alla carneficina, è evidente; ma che le cose si svolgano così non è, tuttavia, un dettaglio totalmente privo di senso.

6) Infine, quanto al famoso blocco integrale, imposto a un popolo affamato, che manca di tutto e precipitato in una crisi umanitaria senza precedenti (sic), di fatto non è proprio così: i convogli umanitari non hanno mai smesso di transitare, fino all'inizio dell'offensiva terrestre, per il punto di passaggio Kerem Shalom; solamente nella giornata del 2 gennaio, 90 camion di viveri e di medicinali hanno potuto, secondo il New York Times, entrare nel territorio. Tengo a ricordare (infatti, è inutile dirlo, anche se, secondo alcuni, sia meglio dirlo…) che gli ospedali israeliani continuano, nel momento in cui scrivo, ad accogliere e curare, tutti i giorni, i feriti palestinesi. Speriamo che i combattimenti cessino al più presto. E speriamo che al più presto i commentatori tornino in sé. Allora scopriranno che sono tanti gli errori commessi da Israele negli anni (occasioni mancate, lungo diniego della rivendicazione nazionale palestinese, unilateralismo), ma che i peggiori nemici dei palestinesi sono quei dirigenti estremisti che non hanno mai voluto la pace, mai voluto uno Stato e hanno concepito il proprio popolo solo come strumento e ostaggio (immagine sinistra di Khaled Mechaal il quale, il 27 dicembre, mentre si precisava l'imminenza della risposta israeliana tanto desiderata, non sapeva far altro che esortare la propria «nazione» a «offrire il sangue di altri martiri», e questo lo faceva dal suo confortevole esilio, ben nascosto, a Damasco). Oggi, delle due l'una. O i Fratelli musulmani di Gaza ristabiliscono la tregua che hanno rotto e dichiarano caduca una Carta fondata sul puro rifiuto dell'«Identità sionista», raggiungendo il vasto partito del compromesso che, Dio sia lodato, non smette di progredire nella regione, e allora la pace si farà. Oppure si ostinano a vedere nella sofferenza dei loro compagni solo un buon carburante per le loro passioni riacutizzate, il loro odio folle, nichilista, senza parole, e allora bisognerà liberare non solo Israele, ma i palestinesi, dall'oscura influenza di Hamas.
(traduzione di Daniela Maggioni)


07 gennaio 2009

zerothehero
07-01-2009, 13:15
Nei territori governati dall'Anp, represse le proteste «pro-Hamas»
La Cisgiordania stanca di guerre
resta in silenzio sull'invasione di Gaza
Un leader di Fatah: «Paghiamo ancora il prezzo della seconda intifada: per un'altra rivolta la gente non è pronta»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME — «Io abito proprio nel mezzo della Cisgiordania », dice Zmiro Hamdan, che da una vita fa il portaborse ai deputati arabi della Knesset: «La prima sera dei raid aerei, ho dormito a Gerusalemme. E neanche la sera dopo volevo tornare a casa: quando qui si vota qualcosa contro la nostra gente, i primi con cui se la prendono siamo noi. Mi trovo sempre la macchina sfondata di sassate. Qualcuno che m'insulta. Stavolta no, invece. Torno a casa tutte le sere, senza problemi. Magari mi fermano per strada, per sapere. Magari mi gridano che questo massacro di Gaza è un crimine. Dico anch'io che lo è. E infatti i nostri deputati hanno votato contro. Però non ho paura. Non so perché, ma mi lasciano stare». Don't cry for me, Palestina. La guerra delle pietre non c'è più. Al massimo, si fa la guerra con le scritte. Su una casa all'ingresso di Hebron, l'altra notte qualcuno ha graffitato: «Hebron è la città di Hamas». Lo spray nero è durato lo spazio d'un mattino, quando sono arrivati i solerti attivisti dell'Autorità palestinese, l'Anp, e hanno sbianchettato in modo islamicamente più corretto: «Hebron è la città di Khalil Al Rahman », nome del profeta Ibrahim.

Territori silenziosi. Nell'assordante quiete mediorientale che circonda la tragedia della Striscia — gli Hezbollah libanesi che non si danno troppo da fare, l'iraniano Ahmadinejad di poche, insolite parole —, è la calma della Cisgiordania a stupire di più. Sugli ulivi non volano molte pietre. La pax del Fatah regna sovrana e guai a chi solidarizza troppo. A parole i leader dell' Anp s'indignano. "È una vergogna per tutta l'umanità!» (Abu Mazen). «Siamo tutti cittadini di Gaza!» (Saeb Erekat). Nei fatti, loro stanno là a pigliare le bombe e questi, qua, stanno a disarmare le proteste. Anche all'università di Bir Zeit, cuore di tutte le intifade, l'ennesima manifestazione degli studenti integralisti s'è fermata presto e, a respingerla, ha trovato i manganelli e gli scudi della polizia palestinese, quella addestrata in Giordania coi soldi americani. La giornata della rabbia, venerdì scorso, s'è ridotta a qualche scazzottata. «Diffidiamo chiunque dall'avvicinarsi ai nostri check-point — è stato l'avvertimento del capitano Adnan Dameert, portavoce delle guardie fedeli al Fatah —. Ci sono già abbastanza morti a Gaza, per averne qui». I sondaggi dei canali tv palestinesi dicono che la West Bank è un solo corpo con «la resistenza di Hamas», ma quasi nessuno fiata: «Non vogliamo scontrarci con l'Autorità palestinese — riconosce Abdullah Dwaik, fratello del portavoce (in prigione) che Hamas ha designato come presidente al posto di Abu Mazen —, non è il momento di mostrare le divisioni ».

Leggenda popolare o no, raccontano che qualche leader del Fatah abbia festeggiato le tribulazioni degli avversari islamici. E gira una barzelletta feroce su Tzipi Livni e Abu Mazen seduti al bar, un tizio che li riconosce e chiede che ci facciano lì e loro che rispondono: «Stiamo decidendo d'ammazzare mille palestinesi e un israeliano». «Ma perché l'israeliano?». «Hai visto? — Abu Mazen entusiasta strizza l'occhio alla collega — Dei palestinesi non importa niente a nessuno!». E almeno finora uno dei fallimenti politici di Khaled Meshaal, capo di Hamas latitante a Damasco, sembra l'appello alla «terza intifada », caduto per ora nel vuoto. «La nostra gente non è pronta a una nuova campagna di rivolta contro Israele — dice Tayseer Nasrallah, leader del Fatah a Nablus —. Siamo tutti stanchi. E stiamo pagando ancora il prezzo dell'intifada numero due: sa quanti ragazzi hanno perso anni di scuola, quante imprese hanno perso contratti d'affari, quante famiglie hanno perso i figli più giovani? Una terza intifada richiede molta preparazione. E la gente non è pronta».
Nasrallah è una voce interessata, lo ammette: «Hamas teme la nostra reazione, se scatena i Territori. E Fatah non ha voglia di spendersi troppo per Gaza, dopo che ci hanno buttati tutti fuori». Ma la storia dei festeggiamenti? «Sì, è vera. Non è bello, ma qualcuno l'ha fatto». Cinismo strisciante. «Sono scioccato dalla non-reazione della Cisgiordania — scuote la testa Abdel Sattar Qassem, politologo dell'università An Najah, amico di Hamas —. Una vergogna. Non capisco: la gente ha più paura dell' Anp che d'Israele? Credo c'entri la paura di perdere un lavoro, un favore, amici che contano. Aspettano tutti di vedere chi vince. Se la spunta Israele, qui partono le vendette contro Hamas. Ma se Hamas resiste, e io credo ce la faccia, allora la terza intifada può partire». Sogni, liquida Nasrallah: «Hamas non è Hezbollah e Gaza non è il Libano. Non c'è una Siria o un Iran che arrivano all' ultimo, come la cavalleria dei film, e salvano tutti. Hamas è in una prigione. E la sconfitta è scritta».

Francesco Battistini
07 gennaio 2009

supermario
07-01-2009, 13:19
Spiega il collegamento tra un pene di un cane e i bombardamenti. :sofico:
Imho non c'entrano un cazzo :asd:

ti posso fare un collegamento pittoresto dicendoti che l'80% dei bombardamenti sono pianificati da un segugio cercatore di tartufi..che preme il bottone col suo pene...

zerothehero
07-01-2009, 13:20
ti posso fare un collegamento pittoresto dicendoti che l'80% dei bombardamenti sono pianificati da un segugio cercatore di tartufi..che preme il bottone col suo pene...

E' particolarmente bravo, visto la bassissima percentuale di morti tra i civili. :fagiano:

M@aster
07-01-2009, 13:27
Caro Luvi,

leggendo il tuo post mi è venuta una rabbia disumana nel sapere che Hamas ha messo in pericolo le vite anche degli aiutanti della croce rossa, in quanto utilizzava le autoambulanze per scortare armi e uomini.
Dopo vari filmati di miliziani che usano i mezzi della crocerossa, fregandosene del pericolo che potevano creare ai medici, si è deciso di proibirne l'uso per chiari scopi militari.

Prima fanno radunare la popolazione civile in una scuola Onu e sparano dal cortile della stessa aspettando la risposta Israeliana e poi usano i mezzi della crocerossa condannando cosi a morte medici e infermieri.

Andala
07-01-2009, 13:29
E' particolarmente bravo, visto la bassissima percentuale di morti tra i civili. :fagiano:

Quanto sei ironico. LOL

Andala
07-01-2009, 13:30
Caro Luvi,

leggendo il tuo post mi è venuta una rabbia disumana nel sapere che Hamas ha messo in pericolo le vite anche degli aiutanti della croce rossa, in quanto utilizzava le autoambulanze per scortare armi e uomini.
Dopo vari filmati di miliziani che usano i mezzi della crocerossa, fregandosene del pericolo che potevano creare ai medici, si è deciso di proibirne l'uso per chiari scopi militari.

Prima fanno radunare la popolazione civile in una scuola Onu e sparano dal cortile della stessa aspettando la risposta Israeliana e poi usano i mezzi della crocerossa condannando cosi a morte medici e infermieri.

Questo è quello che sostiene l'IDF.

M@aster
07-01-2009, 13:32
Questo è quello che sostiene l'IDF.

No questo è quello che vede la gente che vive in quei posti e che è terrorizzata da questi uomini verdi che la fanno da padrone.
Se non la pensi come loro, sei morto.

Ti ricordi il ragazzino ucciso perchè si opponeva a fare usare ad Hamas il giardino di casa sua per lanciare razzi ?

zerothehero
07-01-2009, 13:39
Quanto sei ironico. LOL

Perchè non ti riferisci a chi parla del pene del segugio?
Io che c'entro? :fagiano:

Andala
07-01-2009, 13:42
No questo è quello che vede la gente che vive in quei posti e che è terrorizzata da questi uomini verdi che la fanno da padrone.
Se non la pensi come loro, sei morto.

Ti ricordi il ragazzino ucciso perchè si opponeva a fare usare ad Hamas il giardino di casa sua per lanciare razzi ?

Trovami l'articolo.

Sta di fatto che tu ed altri l'avete presa talmante a cuore che fin ad ora pendete dalle labbra di Thasal per le informazioni e dal Likud per le opinioni.
E' solo "noi o loro".
A questo punto, se continuaste a postare senza voler fare alcun dibattito, o state lavorando per l'Hasbara o, almeno, rendetevi conto che fate il loro gioco.

A parte ciò, la questione è un territorio occupato trasformato in campo di concentramento e messo alla fame.
Forse che il diritto internazionale si applichi solo ai Goym?

jpjcssource
07-01-2009, 13:44
E come le definisci la Banda Stern (http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535793/Banda_Stern.html) e l'Irgun.

E come definire gli omicidi mirati condotti dagli israeliani in giro per il mondo.
In merito il governo Canadese ha più volte espresso condanna verso l'uso da parte delle forze di sicurezza di Israele per l'uso di passaporti falsi canadesi per condurre le loro operazioni criminali all'estero.

Infatti lo ha fatto. :)

Piccola digressione nella storia:

Banda Stern Nome con il quale era nota l’organizzazione terroristica sionista Lohamei Herut Israel (Combattenti per la libertà d’Israele, abbreviata in Lehi), fondata nel 1942 dai seguaci dell’ebreo polacco Avraham Stern, che proprio in quell’anno era stato ucciso dopo essere stato a lungo ricercato da britannici e sionisti di diversa tendenza. Stern infatti era contrario alla scelta, fatta durante la seconda guerra mondiale dal movimento sionista, di affiancare l’Irgun Zvai Leumi, l’organizzazione militare in cui egli aveva militato, e la Haganah alle truppe britanniche nella lotta contro i tedeschi. In tal modo il movimento rischiava di trovarsi di nuovo, come nella prima guerra mondiale, alleato di fatto con gli arabi.

La Lehi proseguì contro i britannici, e contro gli arabi, l’attività di rapina, di assassinio e di attentati terroristici già iniziata dal gruppo di Stern. Dopo aver partecipato all’eccidio di Deir Yassin, in cui il 9 aprile 1948 furono massacrati 254 tra vecchi, donne e bambini palestinesi, i suoi componenti, alla proclamazione dello stato d’Israele (14 maggio 1948), furono inquadrati, come quelli dell’Irgun e della Haganah, nell’esercito regolare israeliano.


http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535793/Banda_Stern.html


Giustificazione del terrorismo

Un articolo intitolato "Terrore" su He Khazit ("Il Fronte", un giornale del Lehi in clandestinità), n. 2, Agosto 1943, portava le seguenti argomentazioni [1]:

Né la moralità, né la tradizione ebraica possono negare l'uso del terrore come mezzo di battaglia.
...
Noi siamo decisamente lontani da esitazioni di ordine morale sui campi di battaglia nazionali. Noi vediamo davanti a noi il comando della Torah, il più alto insegnamento morale del mondo: Cancellate - fino alla distruzione.[2] Noi siamo in particolare lontani da ogni sorta di esitazione nei confronti del nemico, la cui perversione morale è accettata da tutti.
Ma il terrore è essenzialmente parte della nostra battaglia politica alle presenti condizioni e il suo ruolo è ampio e grande.

* Ciò dimostra, a chiare lettere, a coloro che ascoltano in tutto il mondo e ai nostri fratelli scoraggiati fuori le porte di questo paese che la nostra battaglia è contro il vero terrorista che si nasconde dietro le sue pile di carta e di leggi che egli ha promulgato.
* Non è diretta contro il popolo, è diretta contro i rappresentanti. Finora ciò è efficace.
* Se scuoterà anche l'Yishuv dalla sua compiacenza, benissimo.

Solo così inizierà la battaglia per la liberazione."

http://it.wikipedia.org/wiki/Haganah

Non lo sapevo, grazie per la delucidazione, ciò non toglie però che, rispetto ai soprusi storici ricevuti, le organizzazioni terroristiche che sono nate sono roba di poca importanza rispetto alle centinai di gruppi terroristici grandi e piccoli di matrice araba.
Inoltre dubito che avessero svariate migliai di militanti.

Le operazioni del Mossad per assassinare personaggi nemici di Israele in giro per il mondo sono sicuramente criminali perchè violano la sovranità e la legge dei paesi in cui vengono fatte, ma dubito che la stragrande maggioranza delle vittime siano agnellini.
Operazioni del genere sono costose e rischiose, non vedo perchè il Mossad dovrebbe preoccuparsi di pesci piccoli o addirittura gente innocente.

LUVІ
07-01-2009, 13:51
Caro Luvi,

leggendo il tuo post mi è venuta una rabbia disumana nel sapere che Hamas ha messo in pericolo le vite anche degli aiutanti della croce rossa, in quanto utilizzava le autoambulanze per scortare armi e uomini.
Dopo vari filmati di miliziani che usano i mezzi della crocerossa, fregandosene del pericolo che potevano creare ai medici, si è deciso di proibirne l'uso per chiari scopi militari.

Prima fanno radunare la popolazione civile in una scuola Onu e sparano dal cortile della stessa aspettando la risposta Israeliana e poi usano i mezzi della crocerossa condannando cosi a morte medici e infermieri.

Caro Master, dando per scontato che tutto ciò corrisponda a realtà, mi spieghi in quale modo, colpire la popolazione civile possa dissuadere i guerriglieri di hamas (che, non so per quale motivo, comincio ad immaginare che, nei piani Isaraeliani corrispondano al 99% della popolazione della striscia di Gaza) dal perpetuare queste pratiche di guerriglia?

LuVi

zerothehero
07-01-2009, 13:52
Senza l'Haganà mi domando come avrebbero fatto i kibbuztim ebraici a sopravvivere..le armi servono,nonostante qualcuno la pensi (protetto dall'ombrello nato) in modo diverso, forse ritenendo che la sicurezza e la "pace" (il cui prerequisito è il monopolio statale della forza) siano due fenomeni spontanei, dello stato di natura. :fagiano:

Andala
07-01-2009, 13:54
Non lo sapevo, grazie per la delucidazione, ciò non toglie però che, rispetto ai soprusi storici ricevuti, le organizzazioni terroristiche che sono nate sono roba di poca importanza rispetto alle centinai di gruppi terroristici grandi e piccoli di matrice araba.
Inoltre dubito che avessero svariate migliai di militanti.

La questione è che si continua a voler identificare questi individui come semplici militanti o terroristi. Si tratta di gente che si è vista sottrarre proprietà, uccidere parenti o amici. In ognuno di loro si è configurata l'idea che ormai sono stati invasi da un nemico spietato ed oppressore e che sia loro dovere combattere fino alla morte. La religione è solo il collante finale usato dall'una e dall'altra parte per distorcere le coscienze e gli eventi. Di fatti è proprio per questo che i Sunniti secoli fa hanno avuto vita facile nelle conversioni.
In merito agli ebrei la questione è più complessa.

Questa guerra non finirà mai ... eccetto nel caso in cui compaia un nemico alieno e le due parti si coalizzino per affrontarlo.

cocis
07-01-2009, 13:54
ci mancava solo fini .. :stordita: :read:

Gaza/ Fini: Chi brucia le bandiere di Israele e' come Hamas

http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/07/gaza_fini_chi_brucia_le_bandiere_di_israele_e_come_hamas,17470259.html

zerothehero
07-01-2009, 13:57
Mortar Bombs Shot from UN School in Gaza 29 Oct. 2007

http://www.youtube.com/watch?v=zmXXUOs27lI


Ops, they did it again. :fagiano:

Paro paro al modus operandi di Hezbollah.

M@aster
07-01-2009, 13:58
Trovami l'articolo.

Sta di fatto che tu ed altri l'avete presa talmante a cuore che fin ad ora pendete dalle labbra di Thasal per le informazioni e dal Likud per le opinioni.
E' solo "noi o loro".
A questo punto, se continuaste a postare senza voler fare alcun dibattito, o state lavorando per l'Hasbara o, almeno, rendetevi conto che fate il loro gioco.

A parte ciò, la questione è un territorio occupato trasformato in campo di concentramento e messo alla fame.
Forse che il diritto internazionale si applichi solo ai Goym?

Beh mi fa piacere leggere termini ebraici :)

Guarda che i giudizi sono imparziali, ma quando vedo gente che piange allora cerco di capire le colpe di chi sono.

Vedo un popolo che invece della pace si affida a un partito che nasce e vive con l'ordine di distruggere israele e poi mi rendo conto che spendono soldi in armi e non per ricostruire e sistemare le città.
Noto che la povertà aumenta in proporzioni al numero di missili, armi, bombe, trappole che Hamas acquista e trasporta nei tunnel.

Nei video ci sono ambulanze usate per trasportare missili o uomini armati, mortai posizionati nei cortili delle scuole e bunker di armi nelle moschee.
Poi vedo video di bambini che sono indotti al martirio e allo sterminio di un popolo e che vengono cresciuti come se fossero in una napula.
Poi ascolto le radio e ci sono solo parole di odio e morte....

Ma porca miseria, dico io, come è possibile ottenere la pace se si investe sulle armi ?

Perchè hanno lanciato i missili, rapito Gilad, distrutto i kibbutz di Gaza ( che davano cibo ), sparato con i cecchini, messo bombe....
Perché non si siedono a un tavolo per avere la pace e smetterla di portare odio e terrore ?

La verità é che uno stato palestinese sarebbe scomodo a tutti e in primis alla lega araba...

Jammed_Death
07-01-2009, 14:07
ci sono pure i video di come usano le ambulanze per trasportare i loro "soldati"
:)

cocis
07-01-2009, 14:07
Beh mi fa piacere leggere termini ebraici :)

Guarda che i giudizi sono imparziali, ma quando vedo gente che piange allora cerco di capire le colpe di chi sono.

Vedo un popolo che invece della pace si affida a un partito che nasce e vive con l'ordine di distruggere israele e poi mi rendo conto che spendono soldi in armi e non per ricostruire e sistemare le città.
Noto che la povertà aumenta in proporzioni al numero di missili, armi, bombe, trappole che Hamas acquista e trasporta nei tunnel.

Nei video ci sono ambulanze usate per trasportare missili o uomini armati, mortai posizionati nei cortili delle scuole e bunker di armi nelle moschee.
Poi vedo video di bambini che sono indotti al martirio e allo sterminio di un popolo e che vengono cresciuti come se fossero in una napula.
Poi ascolto le radio e ci sono solo parole di odio e morte....

Ma porca miseria, dico io, come è possibile ottenere la pace se si investe sulle armi ?

Perchè hanno lanciato i missili, rapito Gilad, distrutto i kibbutz di Gaza ( che davano cibo ), sparato con i cecchini, messo bombe....
Perché non si siedono a un tavolo per avere la pace e smetterla di portare odio e terrore ?

La verità é che uno stato palestinese sarebbe scomodo a tutti e in primis alla lega araba...

anche i bambini israeliani vengono educati bene in pace e amore .. :stordita:

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/messaggi-su-bombe/esterne221735582207173643_big.jpg

M@aster
07-01-2009, 14:08
Caro Master, dando per scontato che tutto ciò corrisponda a realtà, mi spieghi in quale modo, colpire la popolazione civile possa dissuadere i guerriglieri di hamas (che, non so per quale motivo, comincio ad immaginare che, nei piani Isaraeliani corrispondano al 99% della popolazione della striscia di Gaza) dal perpetuare queste pratiche di guerriglia?

LuVi

Caro Luvi,

colpire i civili è un atto barbarico e disumano e io sono contrario alle morti di innocenti, ma tu sai bene che per i terroristi è meglio che muoiano centinaia di innocenti, in modo da avere la stampa e l'opinione pubblica a proprio favore.
Ovviamente i soldati Israeliani stanno esagerando con i bombardamenti, ma penso che sia una tattica per distruggere le trappole e le mine.
Infatti i terroristi sono stati addestrati a tecniche di guerriglia in modalità " spara e scappa ".
Posizionano mine o trappole nascoste in carcasse di animali, in pacchetti di sigarette o in un qualsiasi oggetto che porta a curiosità del soldato che lo raccoglie.

Io suppongo che bombardare postazioni missilistiche possa servire per fare capire di smetterla, ma da quello che vedo questa tecnica viene sfruttata per fare uccidere il più alto numero di persone inermi.

Torniamo indietro di qualche mese e vediamo sulle strade delle persone armate fino ai denti che urlano alla distruzione Israeliana... tutto questo sottto occhi di droni e televisioni locali.
Ora mi chiedo io dove sono andati a finire questo uomini armati ?
Possibile che ci siano solo bambini e vecchi ?
Chi ha costruito i tunnel per il contrabbando delle armi ?
Chi ha costruito il tunnel per rapire GIlad?
Chi ha posizionato e poi lanciato i missili?
Chi è che coordina i mortai ?

Bisogna fermare subito le stragi, ma per farlo si deve andare in profondità e colpire queste persone armate che da codardi si difendono dietro alla popolazione.


Daniel Pearl era un giornalista e la sua unica colpa era quella di essere ebreo... per questo gli venne tagliata la testa. hai mai visto una manifestazione di pacifinti a favore di Pearl?

Adesso mi sfugge il nome, ma mi sembra due anni fa o prima, un giornalista innocente è stato ucciso dalla mitragliatrice di un carro armato ... ecco li, io avrei preso il soldato e lo avrei condannato per omicidio.

MARCA
07-01-2009, 14:08
Non me lo sarei mai aspettato dai palestinesi...:O

Fritz!
07-01-2009, 14:09
.mi auguro che la tregua sia temporanea

augurio davvero lodevole

cmq

14:17 Sarkozy: "Israele e Anp hanno accettato la tregua"

Israele e l'Anp "hanno accettato la proposta franco-egiziana" di tregua per porre fine all'offensiva nella Striscia di Gaza. E' quanto ha sostenuto il presidente francese Nicolas Sarkozy In realtà in precedenza Israele aveva accolto con favore il piano solo nella parte in cui parlava di porre fine al lancio di razzi da parte dei palestinesi e al traffico di armi tra Egitto e Gaza. Da parte sua Hamas non ha ancora fornito una risposta.

zerothehero
07-01-2009, 14:09
anche i bambini israeliani vengono educati bene in pace e amore .. :stordita:


3 anni, sempre con la stessa foto..eh cambiala, per diamine :nera:
Nelle scuole statali ai bambini israeliani non insegnano quanto è bello farsi esplodere contro i civili o quanto è figo suicidarsi per la causa israeliana.

M@aster
07-01-2009, 14:10
anche i bambini israeliani vengono educati bene in pace e amore .. :stordita:

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/messaggi-su-bombe/esterne221735582207173643_big.jpg

Beh questa è pace se paragonata a un bambino di 4 anni che non sa niente della vita, ma che è in grado di pronunciare un discorso di morte per gli ebrei e di martirio.

Peggio ancora i ragazzini che vengono imbottiti di tritolo e mandati a farsi saltare in aria in mezzo alla gente.

Pensa poi ai napula islamici che formano terroristi.

Da una parte si pensa alla difesa e dall' altra all'offesa.

zerothehero
07-01-2009, 14:13
augurio davvero lodevole

cmq

14:17 Sarkozy: "Israele e Anp hanno accettato la tregua"

Israele e l'Anp "hanno accettato la proposta franco-egiziana" di tregua per porre fine all'offensiva nella Striscia di Gaza. E' quanto ha sostenuto il presidente francese Nicolas Sarkozy In realtà in precedenza Israele aveva accolto con favore il piano solo nella parte in cui parlava di porre fine al lancio di razzi da parte dei palestinesi e al traffico di armi tra Egitto e Gaza. Da parte sua Hamas non ha ancora fornito una risposta.

Si vede che porto iella. :sofico:
Cmq se Hamas cessa di lanciare razzi e rinuncia a chiedere il controllo dei valichi, per me va benissimo, anzi va di lusso.
Il confine però va cinturato per benino...con filo spinato, mine e microfoni per controllare i tunnel.

cocis
07-01-2009, 14:13
vogliamo poi ricordare che nel 2006 in libano i soldati israeliani hanno ucciso 4 osservatori dell'onu volutamente ??? forse perchè non dovevano raccontare i crimini commesse da qualcuno ??

http://www.repubblica.it/2006/07/dirette/sezioni/esteri/mediorient/25luglio/

fabio80
07-01-2009, 14:14
ma cocis perchè non ti arruoli con hamas...

cocis
07-01-2009, 14:15
ma cocis perchè non ti arruoli con hamas...

e tu perchè non vai con israele ?? :stordita: :fagiano:

quand'è che in libano o nella striscia di gaza presunti terrorista hanno ucciso osservatori dell'onu ??? sarei curioso di saperlo ...

Andala
07-01-2009, 14:15
Beh mi fa piacere leggere termini ebraici :)

Guarda che i giudizi sono imparziali, ma quando vedo gente che piange allora cerco di capire le colpe di chi sono.

Vedo un popolo che invece della pace si affida a un partito che nasce e vive con l'ordine di distruggere israele e poi mi rendo conto che spendono soldi in armi e non per ricostruire e sistemare le città.
Noto che la povertà aumenta in proporzioni al numero di missili, armi, bombe, trappole che Hamas acquista e trasporta nei tunnel.

Nei video ci sono ambulanze usate per trasportare missili o uomini armati, mortai posizionati nei cortili delle scuole e bunker di armi nelle moschee.
Poi vedo video di bambini che sono indotti al martirio e allo sterminio di un popolo e che vengono cresciuti come se fossero in una napula.
Poi ascolto le radio e ci sono solo parole di odio e morte....

Ma porca miseria, dico io, come è possibile ottenere la pace se si investe sulle armi ?

Perchè hanno lanciato i missili, rapito Gilad, distrutto i kibbutz di Gaza ( che davano cibo ), sparato con i cecchini, messo bombe....
Perché non si siedono a un tavolo per avere la pace e smetterla di portare odio e terrore ?

La verità é che uno stato palestinese sarebbe scomodo a tutti e in primis alla lega araba...

Infatti è in primis la Lega Araba ad incitarli e a fornire armi e allo stesso modo l'Occidente fa il medesimo gioco, solo più sottile e in grande. In tal modo i Palestinesi divengono simbolo e distrazione per i popoli arabi che vivono sotto il tallone di dittatori fantoccio e un modo per mantenere il Medio Oriente una regione costantemente in crisi al fine di distogliere l'attenzione dagli affari condotti dagli Occidentali per il controllo delle riserve di petrolio. Alla fine l'Occidente ci guadagna doppio, vende anche le armi affinchè si ammazzino tra di loro.
In questo gioco perverso anche la maggioranza degli ebrei è vittima, ma per fortuna loro non sono tutti così idioti e difatti il numero di ebrei a tornare nelle vecchie patrie è in aumento.

Gio22
07-01-2009, 14:15
anche i bambini israeliani vengono educati bene in pace e amore .. :stordita:

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/messaggi-su-bombe/esterne221735582207173643_big.jpg

ehmm...

http://i366.photobucket.com/albums/oo110/bivouac-id/81666a22.jpg


http://i366.photobucket.com/albums/oo110/bivouac-id/69317c46.jpg


http://i366.photobucket.com/albums/oo110/bivouac-id/82e46eaa.jpg

oltre a dire che quella foto dei bambini israeliani è sempre la stessa,
questi qui che sono? costumi di carnevale? o giochi tipici dei bimbi palestinesi?

zerothehero
07-01-2009, 14:15
Se, se Cocis. :fagiano:

Chgissà se quelli di Hamas saranno così chiurli da rifiutare la tregua..fossi in loro continuerei ad oltranza,fino alla vittoria..dopotutto la rottura della tregua era stata fatta per avere il pieno controllo dei valichi.

Fritz!
07-01-2009, 14:16
Beh questa è pace se paragonata a un bambino di 4 anni che non sa niente della vita, ma che è in grado di pronunciare un discorso di morte per gli ebrei e di martirio.

Io provo disgusto per gli adulti che fanno imapare ai propri figli sproloqui su martiri e uccisioni.

Ma provo eguale disgusto per gli adulti che mandano bambini a scrivere dediche d'amore su bombe in procinto di essere sganciate sulla testa di altre persone ( e che con qualche forte chances ammazzeranno anche dei bambini)

Fritz!
07-01-2009, 14:17
Se, se Cocis. :fagiano:

Chgissà se quelli di Hamas saranno così chiurli da rifiutare la tregua..fossi in loro continuerei ad oltranza,fino alla vittoria..dopotutto la rottura della tregua era stata fatta per avere il pieno controllo dei valichi.

lo sappiamo quali sono le tue speranze.:Prrr:

MARCA
07-01-2009, 14:18
ci mancava solo fini .. :stordita: :read:

Gaza/ Fini: Chi brucia le bandiere di Israele e' come Hamas

http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/07/gaza_fini_chi_brucia_le_bandiere_di_israele_e_come_hamas,17470259.html

Finchè dice cose corrette...fa bene ad esprimersi.

M@aster
07-01-2009, 14:18
Infatti è in primis la Lega Araba ad incitarli e a fornire armi e allo stesso modo l'Occidente fa il medesimo gioco, solo più sottile e in grande. In tal modo i Palestinesi divengono simbolo e distrazione per i popoli arabi che vivono sotto il tallone di dittatori fantoccio e un modo per mantenere il Medio Oriente una regione costantemente in crisi al fine di distogliere l'attenzione dagli affari condotti dagli Occidentali per il controllo delle riserve di petrolio. Alla fine l'Occidente ci guadagna doppio, vende anche le armi affinchè si ammazzino tra di loro.
In questo gioco perverso anche la maggioranza degli ebrei è vittima, ma per fortuna loro non sono tutti così idioti e difatti il numero di ebrei a tornare nelle vecchie patrie è in aumento.

GIusto.

Comunque dietro a tutto questo c'e' una forte presenza di Inglesi uk ...

Esattamente come nel 48.

zerothehero
07-01-2009, 14:18
e tu perchè non vai con israele ?? :stordita: :fagiano:

quand'è che in libano o nella striscia di gaza presunti terrorista hanno ucciso osservatori dell'onu ??? sarei curioso di saperlo ...

Tshal non ne ha bisogno, ad Hamas un aiutino farebbe comodo...Arrigoni o Chomsky poi spenderebbero una parola d'elogio se lo facessi. :stordita:

M@aster
07-01-2009, 14:19
Io provo disgusto per gli adulti che fanno imapare ai propri figli sproloqui su martiri e uccisioni.

Ma provo eguale disgusto per gli adulti che mandano bambini a scrivere dediche d'amore su bombe in procinto di essere sganciate sulla testa di altre persone ( e che con qualche forte chances ammazzeranno anche dei bambini)

Giusto.

Entrambe le cose sono sbagliate e indegne.

M@aster
07-01-2009, 14:21
ehmm...

http://i366.photobucket.com/albums/oo110/bivouac-id/81666a22.jpg


http://i366.photobucket.com/albums/oo110/bivouac-id/69317c46.jpg


http://i366.photobucket.com/albums/oo110/bivouac-id/82e46eaa.jpg

oltre a dire che quella foto dei bambini israeliani è sempre la stessa,
questi qui che sono? costumi di carnevale? o giochi tipici dei bimbi palestinesi?

Secondo me sono foto di carnevale con costumi molto pittoreschi....

Ma te pensa, usare i bambini per fare i porci comodi dei grandi...

cocis
07-01-2009, 14:23
http://www.ong.agimondo.it/notiziario-ong/notizie/200901071506-cro-rt11167-art.html



GAZA: UCCISO UN COOPERANTE DI "CARE"(AGI/AFP) -

Ginevra, 7 gen. - Un cooperante dell'agenzia umanitaria di aiuti alimentari 'Care' e' stato ucciso a Gaza nel corso degli attacchi israeliani. Lo ha reso noto l'organizzazione in una nota. Mohammed Ibrahim Samouni, si legge nel comunicato di Care da Ginevra, "si dedicava a fornire aiuti ai palestinesi ogni giorno piu' disperati per via dei continui attacchi". "Si tratta - prosegue la nota - di un'ulteriore prova che ogni offensiva genera vittime tra i civili".

Andala
07-01-2009, 14:23
How Israel brought Gaza to the brink of humanitarian catastrophe
Oxford professor of international relations Avi Shlaim served in the Israeli army and has never questioned the state's legitimacy. But its merciless assault on Gaza has led him to devastating conclusions

* Avi Shlaim
* The Guardian, Wednesday 7 January 2009
* Article history

A wounded Palestinian policeman gestures

A wounded Palestinian policeman gestures while lying on the ground outside Hamas police headquarters following an Israeli air strike in Gaza City. Photograph: Mohammed Abed/AFP/Getty Images

The only way to make sense of Israel's senseless war in Gaza is through understanding the historical context. Establishing the state of Israel in May 1948 involved a monumental injustice to the Palestinians. British officials bitterly resented American partisanship on behalf of the infant state. On 2 June 1948, Sir John Troutbeck wrote to the foreign secretary, Ernest Bevin, that the Americans were responsible for the creation of a gangster state headed by "an utterly unscrupulous set of leaders". I used to think that this judgment was too harsh but Israel's vicious assault on the people of Gaza, and the Bush administration's complicity in this assault, have reopened the question.

I write as someone who served loyally in the Israeli army in the mid-1960s and who has never questioned the legitimacy of the state of Israel within its pre-1967 borders. What I utterly reject is the Zionist colonial project beyond the Green Line. The Israeli occupation of the West Bank and the Gaza Strip in the aftermath of the June 1967 war had very little to do with security and everything to do with territorial expansionism. The aim was to establish Greater Israel through permanent political, economic and military control over the Palestinian territories. And the result has been one of the most prolonged and brutal military occupations of modern times.

Four decades of Israeli control did incalculable damage to the economy of the Gaza Strip. With a large population of 1948 refugees crammed into a tiny strip of land, with no infrastructure or natural resources, Gaza's prospects were never bright. Gaza, however, is not simply a case of economic under-development but a uniquely cruel case of deliberate de-development. To use the Biblical phrase, Israel turned the people of Gaza into the hewers of wood and the drawers of water, into a source of cheap labour and a captive market for Israeli goods. The development of local industry was actively impeded so as to make it impossible for the Palestinians to end their subordination to Israel and to establish the economic underpinnings essential for real political independence.

Gaza is a classic case of colonial exploitation in the post-colonial era. Jewish settlements in occupied territories are immoral, illegal and an insurmountable obstacle to peace. They are at once the instrument of exploitation and the symbol of the hated occupation. In Gaza, the Jewish settlers numbered only 8,000 in 2005 compared with 1.4 million local residents. Yet the settlers controlled 25% of the territory, 40% of the arable land and the lion's share of the scarce water resources. Cheek by jowl with these foreign intruders, the majority of the local population lived in abject poverty and unimaginable misery. Eighty per cent of them still subsist on less than $2 a day. The living conditions in the strip remain an affront to civilised values, a powerful precipitant to resistance and a fertile breeding ground for political extremism.

In August 2005 a Likud government headed by Ariel Sharon staged a unilateral Israeli pullout from Gaza, withdrawing all 8,000 settlers and destroying the houses and farms they had left behind. Hamas, the Islamic resistance movement, conducted an effective campaign to drive the Israelis out of Gaza. The withdrawal was a humiliation for the Israeli Defence Forces. To the world, Sharon presented the withdrawal from Gaza as a contribution to peace based on a two-state solution. But in the year after, another 12,000 Israelis settled on the West Bank, further reducing the scope for an independent Palestinian state. Land-grabbing and peace-making are simply incompatible. Israel had a choice and it chose land over peace.

The real purpose behind the move was to redraw unilaterally the borders of Greater Israel by incorporating the main settlement blocs on the West Bank to the state of Israel. Withdrawal from Gaza was thus not a prelude to a peace deal with the Palestinian Authority but a prelude to further Zionist expansion on the West Bank. It was a unilateral Israeli move undertaken in what was seen, mistakenly in my view, as an Israeli national interest. Anchored in a fundamental rejection of the Palestinian national identity, the withdrawal from Gaza was part of a long-term effort to deny the Palestinian people any independent political existence on their land.

Israel's settlers were withdrawn but Israeli soldiers continued to control all access to the Gaza Strip by land, sea and air. Gaza was converted overnight into an open-air prison. From this point on, the Israeli air force enjoyed unrestricted freedom to drop bombs, to make sonic booms by flying low and breaking the sound barrier, and to terrorise the hapless inhabitants of this prison.

Israel likes to portray itself as an island of democracy in a sea of authoritarianism. Yet Israel has never in its entire history done anything to promote democracy on the Arab side and has done a great deal to undermine it. Israel has a long history of secret collaboration with reactionary Arab regimes to suppress Palestinian nationalism. Despite all the handicaps, the Palestinian people succeeded in building the only genuine democracy in the Arab world with the possible exception of Lebanon. In January 2006, free and fair elections for the Legislative Council of the Palestinian Authority brought to power a Hamas-led government. Israel, however, refused to recognise the democratically elected government, claiming that Hamas is purely and simply a terrorist organisation.

America and the EU shamelessly joined Israel in ostracising and demonising the Hamas government and in trying to bring it down by withholding tax revenues and foreign aid. A surreal situation thus developed with a significant part of the international community imposing economic sanctions not against the occupier but against the occupied, not against the oppressor but against the oppressed.

As so often in the tragic history of Palestine, the victims were blamed for their own misfortunes. Israel's propaganda machine persistently purveyed the notion that the Palestinians are terrorists, that they reject coexistence with the Jewish state, that their nationalism is little more than antisemitism, that Hamas is just a bunch of religious fanatics and that Islam is incompatible with democracy. But the simple truth is that the Palestinian people are a normal people with normal aspirations. They are no better but they are no worse than any other national group. What they aspire to, above all, is a piece of land to call their own on which to live in freedom and dignity.

Like other radical movements, Hamas began to moderate its political programme following its rise to power. From the ideological rejectionism of its charter, it began to move towards pragmatic accommodation of a two-state solution. In March 2007, Hamas and Fatah formed a national unity government that was ready to negotiate a long-term ceasefire with Israel. Israel, however, refused to negotiate with a government that included Hamas.

It continued to play the old game of divide and rule between rival Palestinian factions. In the late 1980s, Israel had supported the nascent Hamas in order to weaken Fatah, the secular nationalist movement led by Yasser Arafat. Now Israel began to encourage the corrupt and pliant Fatah leaders to overthrow their religious political rivals and recapture power. Aggressive American neoconservatives participated in the sinister plot to instigate a Palestinian civil war. Their meddling was a major factor in the collapse of the national unity government and in driving Hamas to seize power in Gaza in June 2007 to pre-empt a Fatah coup.

The war unleashed by Israel on Gaza on 27 December was the culmination of a series of clashes and confrontations with the Hamas government. In a broader sense, however, it is a war between Israel and the Palestinian people, because the people had elected the party to power. The declared aim of the war is to weaken Hamas and to intensify the pressure until its leaders agree to a new ceasefire on Israel's terms. The undeclared aim is to ensure that the Palestinians in Gaza are seen by the world simply as a humanitarian problem and thus to derail their struggle for independence and statehood.

The timing of the war was determined by political expediency. A general election is scheduled for 10 February and, in the lead-up to the election, all the main contenders are looking for an opportunity to prove their toughness. The army top brass had been champing at the bit to deliver a crushing blow to Hamas in order to remove the stain left on their reputation by the failure of the war against Hezbollah in Lebanon in July 2006. Israel's cynical leaders could also count on apathy and impotence of the pro-western Arab regimes and on blind support from President Bush in the twilight of his term in the White House. Bush readily obliged by putting all the blame for the crisis on Hamas, vetoing proposals at the UN Security Council for an immediate ceasefire and issuing Israel with a free pass to mount a ground invasion of Gaza.

As always, mighty Israel claims to be the victim of Palestinian aggression but the sheer asymmetry of power between the two sides leaves little room for doubt as to who is the real victim. This is indeed a conflict between David and Goliath but the Biblical image has been inverted - a small and defenceless Palestinian David faces a heavily armed, merciless and overbearing Israeli Goliath. The resort to brute military force is accompanied, as always, by the shrill rhetoric of victimhood and a farrago of self-pity overlaid with self-righteousness. In Hebrew this is known as the syndrome of bokhim ve-yorim, "crying and shooting".

To be sure, Hamas is not an entirely innocent party in this conflict. Denied the fruit of its electoral victory and confronted with an unscrupulous adversary, it has resorted to the weapon of the weak - terror. Militants from Hamas and Islamic Jihad kept launching Qassam rocket attacks against Israeli settlements near the border with Gaza until Egypt brokered a six-month ceasefire last June. The damage caused by these primitive rockets is minimal but the psychological impact is immense, prompting the public to demand protection from its government. Under the circumstances, Israel had the right to act in self-defence but its response to the pinpricks of rocket attacks was totally disproportionate. The figures speak for themselves. In the three years after the withdrawal from Gaza, 11 Israelis were killed by rocket fire. On the other hand, in 2005-7 alone, the IDF killed 1,290 Palestinians in Gaza, including 222 children.

Whatever the numbers, killing civilians is wrong. This rule applies to Israel as much as it does to Hamas, but Israel's entire record is one of unbridled and unremitting brutality towards the inhabitants of Gaza. Israel also maintained the blockade of Gaza after the ceasefire came into force which, in the view of the Hamas leaders, amounted to a violation of the agreement. During the ceasefire, Israel prevented any exports from leaving the strip in clear violation of a 2005 accord, leading to a sharp drop in employment opportunities. Officially, 49.1% of the population is unemployed. At the same time, Israel restricted drastically the number of trucks carrying food, fuel, cooking-gas canisters, spare parts for water and sanitation plants, and medical supplies to Gaza. It is difficult to see how starving and freezing the civilians of Gaza could protect the people on the Israeli side of the border. But even if it did, it would still be immoral, a form of collective punishment that is strictly forbidden by international humanitarian law.

The brutality of Israel's soldiers is fully matched by the mendacity of its spokesmen. Eight months before launching the current war on Gaza, Israel established a National Information Directorate. The core messages of this directorate to the media are that Hamas broke the ceasefire agreements; that Israel's objective is the defence of its population; and that Israel's forces are taking the utmost care not to hurt innocent civilians. Israel's spin doctors have been remarkably successful in getting this message across. But, in essence, their propaganda is a pack of lies.

A wide gap separates the reality of Israel's actions from the rhetoric of its spokesmen. It was not Hamas but the IDF that broke the ceasefire. It di d so by a raid into Gaza on 4 November that killed six Hamas men. Israel's objective is not just the defence of its population but the eventual overthrow of the Hamas government in Gaza by turning the people against their rulers. And far from taking care to spare civilians, Israel is guilty of indiscriminate bombing and of a three-year-old blockade that has brought the inhabitants of Gaza, now 1.5 million, to the brink of a humanitarian catastrophe.

The Biblical injunction of an eye for an eye is savage enough. But Israel's insane offensive against Gaza seems to follow the logic of an eye for an eyelash. After eight days of bombing, with a death toll of more than 400 Palestinians and four Israelis, the gung-ho cabinet ordered a land invasion of Gaza the consequences of which are incalculable.

No amount of military escalation can buy Israel immunity from rocket attacks from the military wing of Hamas. Despite all the death and destruction that Israel has inflicted on them, they kept up their resistance and they kept firing their rockets. This is a movement that glorifies victimhood and martyrdom. There is simply no military solution to the conflict between the two communities. The problem with Israel's concept of security is that it denies even the most elementary security to the other community. The only way for Israel to achieve security is not through shooting but through talks with Hamas, which has repeatedly declared its readiness to negotiate a long-term ceasefire with the Jewish state within its pre-1967 borders for 20, 30, or even 50 years. Israel has rejected this offer for the same reason it spurned the Arab League peace plan of 2002, which is still on the table: it involves concessions and compromises.

This brief review of Israel's record over the past four decades makes it difficult to resist the conclusion that it has become a rogue state with "an utterly unscrupulous set of leaders". A rogue state habitually violates international law, possesses weapons of mass destruction and practises terrorism - the use of violence against civilians for political purposes. Israel fulfils all of these three criteria; the cap fits and it must wear it. Israel's real aim is not peaceful coexistence with its Palestinian neighbours but military domination. It keeps compounding the mistakes of the past with new and more disastrous ones. Politicians, like everyone else, are of course free to repeat the lies and mistakes of the past. But it is not mandatory to do so.

• Avi Shlaim is a professor of international relations at the University of Oxford and the author of The Iron Wall: Israel and the Arab World and of Lion of Jordan: King Hussein's Life in War and Peace.
http://www.guardian.co.uk/world/2009/jan/07/gaza-israel-palestine

LUVІ
07-01-2009, 14:26
augurio davvero lodevole

cmq

14:17 Sarkozy: "Israele e Anp hanno accettato la tregua"

Israele e l'Anp "hanno accettato la proposta franco-egiziana" di tregua per porre fine all'offensiva nella Striscia di Gaza. E' quanto ha sostenuto il presidente francese Nicolas Sarkozy In realtà in precedenza Israele aveva accolto con favore il piano solo nella parte in cui parlava di porre fine al lancio di razzi da parte dei palestinesi e al traffico di armi tra Egitto e Gaza. Da parte sua Hamas non ha ancora fornito una risposta.

Direi augurio VERGOGNOSO.
Meno male che sembra essere tornata un po di ragionevolezza nell'aria.

zerothehero
07-01-2009, 14:33
lo sappiamo quali sono le tue speranze.:Prrr:

Simpatico come il pene del segugio di supermario. :fagiano:
Cmq l'importante non è la guerra o la pace, l'importante sono gli obiettivi: se Hamas accetta la tregua alle condizioni di Israele (niente controllo valichi, niente fine dell'embargo) a me va benissimo. :ciapet:

Andala
07-01-2009, 14:36
Simpatico come il pene del segugio di supermario. :fagiano:
Cmq l'importante non è la guerra o la pace, l'importante sono gli obiettivi: se Hamas accetta la tregua alle condizioni di Israele (niente controllo valichi, niente fine dell'embargo) a me va benissimo. :ciapet:

In pratica resterebbe un campo di concentramento.

Fritz!
07-01-2009, 14:38
Giusto.

Entrambe le cose sono sbagliate e indegne.

e del turrismo bellico per i propri figli?

una sconcertante testimonianza: “In un conflitto con una tale disparità di forze non può mancare il ‘turismo di guerra’. Itzik, un impiegato, è venuto da Petak Tikva (Tel Aviv) con i due figli e dalla prima altura dopo il valico di Erez osserva il bombardamento di Gaza. ‘Voglio che vedano come Tzahal (le forze armate) colpiscono i palestinesi per mettere fine al terrorismo’”.
http://coen.blogautore.repubblica.it/

Dobbiamo pensare che tutti gli israeliani siano cosi?

dobbiamo pensare che tutti i palestinesi vogliano essere nient'altro che carne da cannone per la jihad?

zerothehero
07-01-2009, 14:40
In pratica resterebbe un campo di concentramento.

In pratica si cerca di impedire ad Hamas l'esercizio democratico del contrabbando di missili e razzi.
Hamas è libera di non accettare la tregua, casomai volesse continuare il confronto militare. Vorrebbe dire che non le bastano le perdite di quadri, militanti e razzi che ha subito in questi 10 giorni e quindi è necessario proseguire.
Se la notizia che ha postato Fritz! è vera, la palla passa ad Hamas.
Non dovrei dirlo, ma fossi in loro accetterei.

Andala
07-01-2009, 14:42
e del turrismo bellico per i propri figli?

una sconcertante testimonianza: “In un conflitto con una tale disparità di forze non può mancare il ‘turismo di guerra’. Itzik, un impiegato, è venuto da Petak Tikva (Tel Aviv) con i due figli e dalla prima altura dopo il valico di Erez osserva il bombardamento di Gaza. ‘Voglio che vedano come Tzahal (le forze armate) colpiscono i palestinesi per mettere fine al terrorismo’”.
http://coen.blogautore.repubblica.it/

Dobbiamo pensare che tutti gli israeliani siano cosi?

dobbiamo pensare che tutti i palestinesi vogliano essere nient'altro che carne da cannone per la jihad?

D'altronde non potrebbe essere altrimenti. I piccoli prendono a modello i grandi e, purtroppo, la maggioranza ricadrà negli errori dei padri senza capire di essere stata solo usata per ben altri scopi.

Andala
07-01-2009, 14:49
In pratica si cerca di impedire ad Hamas l'esercizio democratico del contrabbando di missili e razzi.
Hamas è libera di non accettare la tregua, casomai volesse continuare il confronto militare. Vorrebbe dire che non le bastano le perdite di quadri, militanti e razzi che ha subito in questi 10 giorni e quindi è necessario proseguire.
Se la notizia che ha postato Fritz! è vera, la palla passa ad Hamas.
Non dovrei dirlo, ma fossi in loro accetterei.

In base al diritto internazionale, proprio perchè territorio occupato e sotto assedio da forza straniera, la Popolazione Palestinese ha il diritto di procurarsi armi e combattere con ogni mezzo l'occupante e oppressore.

All'Occidente e alla Lega Araba fa comodo che le cose restino come sono.

P.S.

Vorrei sottolineare il fatto che tu abbia usato la parola "contrabbando". Se fosse territorio non occupato allora i Palestinesi sarebbe del tutto fuori luogo dato che è diritto di ogni stato il libero commercio. Il solo embargo da il diritto a condurre una guerra contro chi lo pone.

ale85xp
07-01-2009, 14:50
IL commento
Ostaggi di Hamas
di BERNARD HENRY-LEVY



Non essendo un esperto militare, mi astengo dal giudicare se i bombardamenti israeliani su Gaza potevano essere più mirati, meno intensi. Poiché da decenni non sono mai riuscito a distinguere fra morti buoni e cattivi o, come diceva Camus, fra «vittime sospette» e «carnefici privilegiati», sono evidentemente sconvolto, anch'io, dalle immagini dei bambini palestinesi uccisi. Detto questo, e tenuto conto del vento di follia che, una volta di più, come sempre quando si tratta di Israele, sembra impadronirsi di certi mass media, vorrei ricordare alcuni fatti.

1) Nessun governo al mondo, nessun altro Paese se non l'Israele attuale, vilipeso, trascinato nel fango, demonizzato, tollererebbe di vedere migliaia di granate cadere, per anni, sulle proprie città: in questa vicenda, la cosa più sorprendente, il vero motivo di stupore non è la «brutalità» di Israele, ma, letteralmente, il fatto che si sia trattenuto così a lungo.

2) Il fatto che i Qassam di Hamas, e adesso i suoi missili Grad, abbiano provocato così pochi morti non prova che siano missili artigianali, inoffensivi o altro, ma che gli israeliani si proteggono, vivono rintanati nelle cantine dei loro edifici, nei rifugi: un'esistenza da incubo, in sospeso, al suono delle sirene e delle esplosioni. Sono stato a Sderot, lo so bene.

3) Il fatto che le granate israeliane facciano, al contrario, tante vittime non significa, come sbraitavano i manifestanti dello scorso week-end, che Israele si abbandoni a un «massacro» deliberato, ma che i dirigenti di Gaza hanno scelto l'atteggiamento inverso, di lasciare quindi le loro popolazioni esposte: una vecchia tattica dello «scudo umano » che fa sì che Hamas, come Hezbollah 2 anni fa, installi i propri centri di comando, i depositi d'armi, i bunker nei sotterranei di abitazioni, ospedali, scuole, moschee. Tattica efficace ma ripugnante.

4) Fra l'atteggiamento degli uni e quello degli altri esiste comunque una differenza capitale che non hanno diritto di ignorare coloro che vogliono farsi un'idea giusta e della tragedia e dei mezzi per porvi fine: i palestinesi sparano sulle città, in altre parole sui civili (e questo, in diritto internazionale, si chiama «crimine di guerra»); gli israeliani prendono come bersaglio obiettivi militari e, senza volerlo, provocano terribili danni civili (e questo, nel linguaggio della guerra, ha un nome: «danni collaterali» che, se pur orrendo, rimanda a una vera dissimmetria strategica e morale).

5) Poiché bisogna mettere i puntini sulle i, ricordiamo ancora un fatto al quale stranamente la stampa francese non ha dato risalto e di cui non conosco alcun precedente, in nessun'altra guerra, da parte di nessun altro esercito: le unità de Tsahal, durante l'offensiva aerea, hanno sistematicamente telefonato (la stampa anglosassone parla di 100.000 chiamate) ai cittadini di Gaza che vivono nei pressi di un bersaglio militare per invitarli ad andarsene. Che questo non cambi nulla rispetto alla disperazione delle famiglie, alle vite stroncate, alla carneficina, è evidente; ma che le cose si svolgano così non è, tuttavia, un dettaglio totalmente privo di senso.

6) Infine, quanto al famoso blocco integrale, imposto a un popolo affamato, che manca di tutto e precipitato in una crisi umanitaria senza precedenti (sic), di fatto non è proprio così: i convogli umanitari non hanno mai smesso di transitare, fino all'inizio dell'offensiva terrestre, per il punto di passaggio Kerem Shalom; solamente nella giornata del 2 gennaio, 90 camion di viveri e di medicinali hanno potuto, secondo il New York Times, entrare nel territorio. Tengo a ricordare (infatti, è inutile dirlo, anche se, secondo alcuni, sia meglio dirlo…) che gli ospedali israeliani continuano, nel momento in cui scrivo, ad accogliere e curare, tutti i giorni, i feriti palestinesi. Speriamo che i combattimenti cessino al più presto. E speriamo che al più presto i commentatori tornino in sé. Allora scopriranno che sono tanti gli errori commessi da Israele negli anni (occasioni mancate, lungo diniego della rivendicazione nazionale palestinese, unilateralismo), ma che i peggiori nemici dei palestinesi sono quei dirigenti estremisti che non hanno mai voluto la pace, mai voluto uno Stato e hanno concepito il proprio popolo solo come strumento e ostaggio (immagine sinistra di Khaled Mechaal il quale, il 27 dicembre, mentre si precisava l'imminenza della risposta israeliana tanto desiderata, non sapeva far altro che esortare la propria «nazione» a «offrire il sangue di altri martiri», e questo lo faceva dal suo confortevole esilio, ben nascosto, a Damasco). Oggi, delle due l'una. O i Fratelli musulmani di Gaza ristabiliscono la tregua che hanno rotto e dichiarano caduca una Carta fondata sul puro rifiuto dell'«Identità sionista», raggiungendo il vasto partito del compromesso che, Dio sia lodato, non smette di progredire nella regione, e allora la pace si farà. Oppure si ostinano a vedere nella sofferenza dei loro compagni solo un buon carburante per le loro passioni riacutizzate, il loro odio folle, nichilista, senza parole, e allora bisognerà liberare non solo Israele, ma i palestinesi, dall'oscura influenza di Hamas.
(traduzione di Daniela Maggioni)


07 gennaio 2009

*

zerothehero
07-01-2009, 14:55
Vorrei sottolineare il fatto che tu abbia usato la parola "contrabbando". Se fosse territorio non occupato allora i Palestinesi sarebbe del tutto fuori luogo dato che è diritto di ogni stato il libero commercio. Il solo embargo da il diritto a condurre una guerra contro chi lo pone.

Facessero come meglio preferiscono. Israele al confronto militare con i macellai di hamas è pronta. O accettano la tregua o si bombarda e si spara ad oltranza.
Il diritto internazionale Hamas se lo può infilare dove vuole lei, visto che spara sui civili nascondendosi tra i civili e persegue nel suo statuto l'annientamento di Israele.

Mortar Bombs Shot from UN School in Gaza 29 Oct. 2007

http://www.youtube.com/watch?v=zmXXUOs27lI

ONU, un pò paracola
UNRWA '99.9% sure' Gaza school was not being used by Hamas to fire mortars
http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1231167291836&pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull

zerothehero
07-01-2009, 15:04
Cmq




Con cronometrica precisione alla scadenza della tregua di 3 ore iniziata alle 12 sono ripresi i combattimenti nei pressi di Gaza City. Lo riferiscono fonti locali. La tregua era stata dichiarata da Israele per aprire un corridoio umanitario come chiesto dalla comunità internazionale e Hamas si è adeguato fermando il lancio di razzi.


Intanto è giallo sul piano franco-egiziano di tregua relativo alla Striscia di Gaza. Il presidente Nicolas Sarkozy in un comunicato si è "felicitato vivamente per l'accettazione da parte di Israele e dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) del piano" e aveva invitato alla sua attuazione "il più presto possibile, affinché cessino le sofferenze delle popolazioni".

Poi, però, dallo Stato ebraico e da Hamas è arrivata una smentita. Il governo israeliano ha spiegato che gli forzi franco-egiziani sono positivi ma che i colloqui con questi ultimi sono ancora in corso.

Il movimento fondamentalista, tramite un suo portavoce, ha fatto sapere di stare ancora esaminando l'ipotesi. I miliziani hanno però affermato che non accetteranno mai una eventuale presenza di forze multinazionali.


Stasera, ne sapremo di più..se si prosegue o ci si ferma..non mi pare che Sarkozy sia un tipo da sparare vaccate in libert-à.

Andala
07-01-2009, 15:24
Facessero come meglio preferiscono. Israele al confronto militare con i macellai di hamas è pronta. O accettano la tregua o si bombarda e si spara ad oltranza.
Il diritto internazionale Hamas se lo può infilare dove vuole lei, visto che spara sui civili nascondendosi tra i civili e persegue nel suo statuto l'annientamento di Israele.

Mortar Bombs Shot from UN School in Gaza 29 Oct. 2007

http://www.youtube.com/watch?v=zmXXUOs27lI

ONU, un pò paracola
UNRWA '99.9% sure' Gaza school was not being used by Hamas to fire mortars
http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1231167291836&pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull

Se fosse così come sostenuto da quel video messo on line dal canale del IDF (mostrerebbe due o tre tizi all'esterno di un edificio) allora perchè non hanno usato il cannone da 20mm dell'elicottero invece di tirare giù tutta la scuola?

Se quelli di Hamas sono macellai, allora Thasal sta dimostrando di non essere da meno.

MARCA
07-01-2009, 15:32
Se fosse così come sostenuto da quel video messo on line dal canale del IDF (mostrerebbe due o tre tizi all'esterno di un edificio) allora perchè non hanno usato il cannone da 20mm dell'elicottero invece di tirare giù tutta la scuola?
Se quelli di Hamas sono macellai, allora Thasal sta dimostrando di non essere da meno.
Domanda lecita, per sapere sei un militare? :rolleyes:

Sei mai stato sotto del fuoco nemico? :rolleyes:

cocis
07-01-2009, 15:33
Scaduta la tregua, ripresi i combattimenti.
Israele e Hamas smentiscono Sarkozy

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=90303

http://www.asca.it/news-M_O___PALESTINESI__UN_TERZO_DELLE_VITTIME_SONO_BAMBINI_E_ADOLESCENTI-800457-ORA-.html


07-01-09
M.O.: PALESTINESI, UN TERZO DELLE VITTIME SONO BAMBINI E ADOLESCENTI

(ASCA-AFP) - Gaza City, 7 gen - Quasi un terzo dei 689 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano durante l'offensiva contro Hamas a Gaza sono bambini e adolescenti con meno di sedici anni. Lo ha reso il capo dei servizi di soccorso del territorio palestinese, Mouawiya Hassanein.

Complessivamente, 220 giovani sotto i sedici anni sono stati uccisi dal fuoco israeliano dallo scoppio delle ostilita' il 27 dicembre.

La proporzione di vittime civili e' aumentata notevolmente dal lancio dell'offensiva terrestre, il 3 gennaio, dato che i combattimenti sono avvenuti in zone densamente abitate.

Giullo
07-01-2009, 16:08
In pratica resterebbe un campo di concentramento.

eh si, curiosi sti palestinesi, invece di ringraziare israele per la fogna in cui gli è concesso vivere, si arrabbiano e qualcuno (pensa un pò) fa anche degli atti terroristici ...

ironia a parte non capisco come facciate nella vostra granitica certezza che israele è il bene assoluta e di là c'è solo il male ... hamas, bene o male, rappresenta una parte dei palestinesi , non ci si può trincerare dietro l'aggettivo "terroristi" per giustificare ogni azione dell'esercito israeliano

M@aster
07-01-2009, 16:17
eh si, curiosi sti palestinesi, invece di ringraziare israele per la fogna in cui gli è concesso vivere, si arrabbiano e qualcuno (pensa un pò) fa anche degli atti terroristici ...

ironia a parte non capisco come facciate nella vostra granitica certezza che israele è il bene assoluta e di là c'è solo il male ... hamas, bene o male, rappresenta una parte dei palestinesi , non ci si può trincerare dietro l'aggettivo "terroristi" per giustificare ogni azione dell'esercito israeliano

non parlare di fogne che interviene fritz !

Gio22
07-01-2009, 16:47
Nel furore delle immagini ci perdono solo i bambini



Le bombe sui bambini. Sparano sui bambini. Muoiono i bambini.
Basta raccontarlo così, questo girone infernale chiamato Gaza, per imporre subito l’inevitabile scelta di campo: chiunque abbia un minimo di sensibilità umana, fosse anche l’ultimo residuo, non può che stare dalla parte dei bambini. Cioè dei palestinesi. Cioè contro Israele, che implacabilmente getta bombe sui bambini. Spara sui bambini. Uccide bambini.
A questo lugubre gioco della pace e della guerra, Hamas dimostra di saper giocare benissimo. Prima spara razzi per settimane su Israele, nel silenzio più o meno generale del mondo intero. Quindi, non appena Israele decide di reagire nei suoi modi kolossal, parte il racconto di questa tremenda guerra: impari, crudele, spropositata. Fuori da Gaza gli spietati guerrafondai, dentro Gaza gli inermi bersagli del feroce tiro a segno.
È davvero così semplice? È davvero così che dobbiamo leggere la nuova pagina di storia? Come tutte le guerre, anche questa andrebbe raccontata con molto rigore, addentrando in profondità le sonde del sistema informativo mondiale, con il suo imponente apparato di antenne, telecamere e computer, con il suo affollato seguito di reporter variamente affidabile e talvolta anche variamente vanitoso. In questo caso non è così. Non è possibile. Nella Striscia di Gaza non è consentito l’accesso ai testimoni dell’informazione. Salvo pochissimi casi scelti e graditi, televisioni e giornali stanno tutti fuori, in coda, famelici, aspettando come al forno del pane che dall’interno arrivi la fornitura di giornata. Puntualmente, la fornitura arriva, rigidamente selezionata. Sempre più terribile, sempre più angosciante: corpi straziati, volti paralizzati dall’orrore, tante lacrime. E soprattutto bambini. Immagini che nessun giornale e nessun libro dovrebbe mai riportare: minuscoli corpi inermi, avvolti nel sudario bianco del candore, esibiti da padri e fratelli a favore di teleobiettivo. Perchè il mondo sappia. Perchè il mondo, giustamente scandalizzato, istintivamente si chieda: ma davvero Israele deve arrivare a questo?
Qui fuori, dove possiamo solo registrare e diffondere quello che dentro Gaza scelgono di registrare e diffondere, facciamo una dannata fatica a raccontare e a comprendere. La corsa alla verità, ai confusi e inafferrabili brandelli di verità, sta diventando ogni giorno più affannosa. Quasi parossistica. Con alcuni effetti collaterali abbastanza assurdi: l’altra sera, la televisione pubblica francese “France 2” ha mandato in onda immagini raccapriccianti di vittime palestinesi, presentandole in buona fede come risultato dell’ennesimo bombardamento israeliano. Il giorno dopo, però, un sito Internet ha svelato come fossero immagini vecchie di almeno un anno: si riferivano all’esplosione di un camion carico di razzi, episodio interno tutto di marca Hamas. “France 2” ha chiesto scusa con un certo imbarazzo. Ma resta tutta l’evidenza della situazione: in assenza di testimonianze dirette, sul posto, dentro Gaza, questa resta una guerra così come la vogliono raccontare da dentro Gaza: le bombe sui bambini, i bambini che muoiono.
Però noi sappiamo. Troppe guerre si sono viste, troppi cinici calcoli e diaboliche propagande tra i signori della guerra, perchè non si sappia che i bambini interessano relativamente. Interessano molto poco. Per noi, la morte sotto le bombe dei bambini palestinesi è un abominio che vale la morte dei bambini israeliani sugli scuola-bus e nei mercati di quartiere, quando i volontari di Hamas si fanno esplodere fuori da Gaza. Per noi, i bambini palestinesi meriterebbero rispetto non soltanto dalle implacabili bombe israeliane, ma anche dal fanatismo che li veste e li educa al macabro gioco del Piccolo Kamikaze Li lasciassero stare, i bambini. Li lasciassero fuori. Tutti quanti, da una parte e dall’altra. Evitino di proporceli come santini per coprire le loro sataniche strategie di guerra. Se davvero questi piccoli cadaveri fossero tanto importanti, tanto insostenibili, i signori della guerra non perderebbero altro tempo, per deporre le armi. Invece vanno avanti da anni e anni, imperterriti, seppellendo generazioni di innocenti. Con la scusa di pensare al loro futuro.


http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=319041&START=0&2col=

fek
07-01-2009, 17:19
Zero, non ho letto le ultime pagine, ma stai sostenendo ancora l'opportunita' e la ragionevolezza di questo attacco? Stanno sparando a scuole, ambulanze e macchine con bambini dentro.
E li centrano anche.

zerothehero
07-01-2009, 18:02
Zero, non ho letto le ultime pagine, ma stai sostenendo ancora l'opportunita' e la ragionevolezza di questo attacco? Stanno sparando a scuole, ambulanze e macchine con bambini dentro.
E li centrano anche.

Bombardano e sparano contro Hamas e quindi inevitabilmente colpiscono anche i civili, come avviene in tutte le guerre. :fagiano:
Lamentati con quelli di Hamas che hanno rotto la tregua per avere mano libera nei valichi.
Tra una tregua alle condizioni di Hamas e la guerra, preferisco la seconda opzione. La tregua è condizionata agli obiettivi da conseguire, non è di per sè migliore di un conflitto armato...anzi un Hamas che controlla i 3 valichi della Striscia sarebbe quanto ti peggio possa capitare per la sicurezza dello stato israeliano.
Tra una tregua alle condizioni di Israele, può anche andare bene la cessazione delle ostilità..altrimenti guerra ad oltranza.
Hamas farebbe bene ad implorare per una tregua (cercando di uscirne in qualche modo in modo onorevole), visto che di soldati israeliani morti in combattimento, ne ho visti ben pochi. Dall'altra parte centinaia e centinaia di perdite, con quadri di hamas di primo piano ammazzati. E questo dopo appena 10 giorni di conflitto. Per quanto tempo gli dureranno i razzi di cui dispongono (20 lanci al giorno), con una striscia divisa in due e le città israeliane?
Non molto.
E dopo che lanciano..pietre?

zerothehero
07-01-2009, 18:11
Infatti:


http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=24593&Cr=palestin&Cr1=


Cosa confermata da quei faziosoni degli israeliani.

http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-+Obstacle+to+Peace/Hamas+war+against+Israel/Terrorists+fire+mortar+shells+from+boys+school+in+Gaza+31-Oct-2007.htm


Come mai adesso sono sicuri al 99% che non hanno sparato da quella scuola?
In passato l'hanno fatto..i funzionari dell'onu hanno paura di HAMAS?

zerothehero
07-01-2009, 18:15
Ho seguito in effetti una volta il tg di France 2 (c'era un conduttore nero, non l'avevo mai visto) ed era mostruosamente filo-palestinese. Di brutto.
France 2 è la tv di stato francese, immagino.

fabio80
07-01-2009, 18:21
Ho seguito in effetti una volta il tg di France 2 (c'era un conduttore nero, non l'avevo mai visto) ed era mostruosamente filo-palestinese. Di brutto.
France 2 è la tv di stato francese, immagino.

in francia i muslims devono tenerseli buoni...

LUVІ
07-01-2009, 19:08
Diciamo le cose come stanno.
Israele sta colpendo, e duramente, i civili, per punirli di aver dato la loro fiducia ad Hamas nel 2006.
Mostruoso; intervengono con una guerra per punire dell'esito di libere elezioni in un altro stato.

LuVi

indelebile
07-01-2009, 19:18
Bombardano e sparano contro Hamas e quindi inevitabilmente colpiscono anche i civili, come avviene in tutte le guerre. :fagiano:


prima ridacchi per le vittime ora fai il fagiano..... :rolleyes:
non hai assolutamente nessun dubbio sulla buona fede di persone che come hamas provono odio...anche loro dopo 50 anni sono pervasi dall odio
non sono questi angioletti..poi come fanno a capire chi è da elliminare? hanno la lista completa dei miliziani?, ma se c'è uno in mezzo a 10 civili pensano...beh colpa loro come fai te?
che barbaria

ale85xp
07-01-2009, 19:24
Diciamo le cose come stanno.
Israele sta colpendo, e duramente, i civili, per punirli di aver dato la loro fiducia ad Hamas nel 2006.
Mostruoso; intervengono con una guerra per punire dell'esito di libere elezioni in un altro stato.

LuVi

diciamo le cose come stanno.
israele sta colpendo, duramente, hamas, per punirla.
hamas che è l' ong più onorevole al mondo usa scudi umani per proteggersi e come se non bastasse usa anche scuole, moschee, ospedali finanche ambulanze per fare i suoi porci comodi.
hamas che dopo aver vinto libere elezioni ha fatto un golpe per conquistare la totalità del potere
mostruoso

Ryuk2009
07-01-2009, 19:25
ci mancava solo fini .. :stordita: :read:

Gaza/ Fini: Chi brucia le bandiere di Israele e' come Hamas

http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/07/gaza_fini_chi_brucia_le_bandiere_di_israele_e_come_hamas,17470259.html

sono razzisti, bene che vengano criticati aspramente, da tutti i politici possibilmente

soliti estremisti che non sanno nemmeno cosa fanno

Ryuk2009
07-01-2009, 19:33
diciamo le cose come stanno.
israele sta colpendo, duramente, hamas, per punirla.
hamas che è l' ong più onorevole al mondo usa scudi umani per proteggersi e come se non bastasse usa anche scuole, moschee, ospedali finanche ambulanze per fare i suoi porci comodi.
hamas che dopo aver vinto libere elezioni ha fatto un golpe per conquistare la totalità del potere
mostruoso

*

hamas deve scomparire, per il bene di palestinesi e israeliani

il terrorismo deve morire

LUVІ
07-01-2009, 20:05
diciamo le cose come stanno.
israele sta colpendo, duramente, hamas, per punirla.

Andrebbe anche bene.
Ma al 90% sta colpendo dei CIVILI che, casualmente, hanno portato al potere con libere elezioni Hamas.
Tu puoi trarne le fantasiose conclusioni che vuoi, ma la realtà è un altra.

LuVi

zuper
07-01-2009, 20:12
Andrebbe anche bene.
Ma al 90% sta colpendo dei CIVILI che, casualmente, hanno portato al potere con libere elezioni Hamas.
Tu puoi trarne le fantasiose conclusioni che vuoi, ma la realtà è un altra.

LuVi

ma tu sei, nel fondo dell'animo tuo, convinto che israele voglia sterminare i palestinesi?

risposta secca SI/NO

LUVІ
07-01-2009, 20:13
ma tu sei, nel fondo dell'animo tuo, convinto che israele voglia sterminare i palestinesi?

Si, così come sono convinto che Hamas voglia cancellare lo stato di Israele.

zuper
07-01-2009, 20:14
Si, così come sono convinto che Hamas voglia cancellare lo stato di Israele.

e non sei convinto che israele, se davvero volesse, potrebbe farlo in un tempo + breve di quanto serva a te a rispondere a questa domanda?

e altresì nn ti pare plausibile che hamas non l'abbia ancora fatto perchè non ha questo potere?

LUVІ
07-01-2009, 20:34
Israele può farlo e lo sta facendo; non necessariamente implica una nuclearizzazione.
Hamas non può farlo.

jpjcssource
07-01-2009, 20:52
Israele può farlo e lo sta facendo; non necessariamente implica una nuclearizzazione.
Hamas non può farlo.

Vista la fecondità dei palestinesi, quelli morti verranno rimpiazzati in breve tempo, se israele volesse reimpossessarsi dei territori palestinesi eliminando fisicamente la loro popolazione, credi che i bombardamenti attuali servirebbero per i loro scopi? Il mio ragionamento è molto cinico perchè parliamo di esseri umani, non di macchine o animali, ma questo dimostra che la tua teoria è errata. Se stessero facendo pulizia etnica altro che alcune decine di centinaia di morti su un milione e passa di persone...

Andala
07-01-2009, 21:51
STRISCIA DI GAZA
7/1/2009 15.56
SCUOLE COLPITE (2): ONU CHIUDE INCHIESTA E ACCUSA ISRAELE
Giustizia e Diritti umani, Brief

“Abbiamo svolto una nostra inchiesta, siamo sicuri che all’interno della scuola di Jabaliya colpita ieri dall’esercito israeliano non c’era alcun combattente; le vittime sono tutte civili, gran parte donne e bambini; invitiamo chiunque abbia prove che dicano il contrario a fornirle, piuttosto che rilasciare dichiarazioni e fare affermazioni sulla base di nulla”: raggiunto dalla MISNA, Christopher Gunness, portavoce dell’Unrwa (l’organismo dell’Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi), non usa mezzi termini rispondendo alle giustificazioni addotte dalle autorità di Tel Aviv sul massacro costato la vita a 45 persone che avevano trovato rifugio in una scuola dell’Onu nel campo profughi di Jabaliya. “Ciò che chiediamo – ha detto alla MISNA Guinness – è l’apertura di una inchiesta indipendente che stabilisca la verità”. Dietro le bare delle vittime della scuola – che hanno appesantito un bilancio sempre più cruento, vicino ormai a 700 morti – sono sfilate oggi decine di migliaia di persone; una testimonianza di come, pur all’interno di una situazione drammatica, i fatti di Jabaliya abbiano colpito anche i palestinesi. A contestare la ricostruzione dei fatti fornita da Israele è stato anche John Ging, massimo responsabile dell'Unrwa, in una accalorata intervista rilasciata all’emittente panaraba ‘al-Jazeera’: “Posso affermare in maniera categorica - ha detto Ging - che in quella scuola non c’era alcun combattente, erano tutti disarmati”. Parole che smentiscono anche un rapporto israeliano circolato ieri e secondo il quale Hamas userebbe i civili come una sorta di scudo umano. Giorni fa, in una conversazione con la MISNA, padre Manuel Musallam – unico sacerdote cattolico a Gaza – aveva detto che i bombardamenti piuttosto che allontanare la popolazione da Hamas hanno anzi reso più coesa la popolazione e aumentato la popolarità del movimento che, dopo aver vinto le ultime elezioni legislative palestinesi, controlla da giugno 2007 la Striscia di Gaza.[GB]
http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=234356

aletlinfo
07-01-2009, 22:22
Partiamo da questo concetto;

Ogni morto civile esibito in televisione fa il gioco di hamas.

Le brigate Ezzedin al-Qassam lo sanno perfettamente e dubito che non giochino su questo fattore. Conoscendo un minimo le loro esemplari gesta, non credo si facciano scrupoli e cercare l'errore dell'avversario per aumentare il numero di perdite civili tra i palestinesi.

Hamas per spuntarla non ha che questa carta, errori come quello dei 40 morti nella scuola taglierà presto le gambe a israele.

Detto questo, israele sta cercando di fare meno morti possibili tra la popolazione civile. E' assurdo pensare il contrario.

LUVІ
07-01-2009, 22:55
Detto questo, israele sta cercando di fare meno morti possibili tra la popolazione civile. E' assurdo pensare il contrario.

lallero

jumpermax
07-01-2009, 22:55
A me pare che ci sia poco da interpretare. I bambini con le cinture esplosive li abbiamo visti tutti, quindi sappiamo bene che considerazione ha hamas per la vita umana. Io non vedo quindi perchè dovrebbero farsi scrupolo dall'usare edifici civili per appostarsi con i lanciarazzi. Sono il posto perfetto per sparare fintanto che israele non attacca. Sono il posto perfetto per mandare telecamere dopo che israele ha attaccato. Andranno avanti all'infinito fintanto che troveranno sponda nei media occidentali e nelle ong.

aletlinfo
07-01-2009, 23:00
lallero

Interessante la risposta.

shambler1
07-01-2009, 23:12
lallero

Maddai era ironico, come poteva non esserlo...

shambler1
07-01-2009, 23:17
Vista la fecondità dei palestinesi, quelli morti verranno rimpiazzati in breve tempo, se israele volesse reimpossessarsi dei territori palestinesi eliminando fisicamente la loro popolazione, credi che i bombardamenti attuali servirebbero per i loro scopi? Il mio ragionamento è molto cinico perchè parliamo di esseri umani, non di macchine o animali, ma questo dimostra che la tua teoria è errata. Se stessero facendo pulizia etnica altro che alcune decine di centinaia di morti su un milione e passa di persone...
Per esempio rendondogli impossibile la vita per ostacolarne la "riproduzione" e farli scappare via a forza di bombe . Non necessariamente debbono ammazzarli tutti in una volta ; potrebbero farlo ma alla lunga la reputazione di Israele potrebbe risentirne.

sheva
07-01-2009, 23:18
Mi chiedo se mai un giorno qualcuno capirà che Israele esiste, che ha combattuto e vinto le sue battaglie x esistere esattamente come tutti gli altri stati del pianeta. Allora non sarebbe meglio smettere di lanciare razzi e impiegare gli stessi soldi spesi x aquistare armi per migliorare la vita dei palestinesi ? Non sarebbe meglio visto l impossibilità di una vittoria militare abbandonare il terrorismo ( che mai ha ottenuto nulla vedi Irlanda del nord o i paesi baschi ) cercando non solo la pace ma anche una stretta collaborazione tecnica commerciale con israele stessa. Certo magari all'inizio potrebbe essere sbilanciata a favore degli israeliani però ci sarebbe pace prosperita e un futuro e una patria. A che pro giocare con le armi quando il tuo nemico è più forte ? A che pro se puoi ottenere di più negoziando una pace totale senza compromessi ? Israele non vuole Gaza vuole la pace

aletlinfo
07-01-2009, 23:19
Maddai era ironico, come poteva non esserlo...

:mbe: ironia di assenso? condividi quello che ho postato?

M@aster
07-01-2009, 23:37
:mbe: ironia di assenso? condividi quello che ho postato?

Quello che dici è sacrosanto, ma molti pacifinti sono contrari a una qualsiasi spiegazione della violenza mediatica.

RIcordo ancora la LIlly GRuber che denunciava un soldato americano, perché aveva sparato con il carro armato sulla finestra di un hotel uccidendo un reporter.
Ma io non comprendo ancora quelle persone che vanno in zone di guerra e piangono se capita il morto.

RIguardo ai bambini, vi ricordate le centinaia di creature sciolte dal calore dei missili di caccia americani ? In pratica erano stati ammassati i bambini dentro a un bunker che sarebbe poi diventato un bersaglio degli aerei... anche li ci fu lo scandalo e la denuncia dell' Onu, ma poi anni dopo venne fuori che i bambini erano stati portati volontariamente per creare un caso mediatico di propaganda.

Ma che cavolo di senso ha radunare dei ragazzini in una scuola, quando sai benissimo che a casa tua sei al sicuro... sempre che i mitici eroi di Hamas non sparino missili o usino mortai.

jpjcssource
07-01-2009, 23:46
Per esempio rendondogli impossibile la vita per ostacolarne la "riproduzione" e farli scappare via a forza di bombe . Non necessariamente debbono ammazzarli tutti in una volta ; potrebbero farlo ma alla lunga la reputazione di Israele potrebbe risentirne.

Dove scappano che tutte le frontiere sono chiuse e molti non hanno nemmeno il passaporto ne gli viene concesso? :confused:
Perchè in Cisgiordania non fanno la stessa cosa? Ovvio che non possono fare pulizia etnica anche se lo volessero (ma secondo me qui siamo nella solita fantasia complottista), ma quello sarebbe l'unico modo di liberarsi fisicamente dei palestinesi visto che, come si è visto, posso anche morire di fame, ma si riproducono come conigli lamentandosi poi che non hanno cibo a sufficienza mentre distruggono gli appezzamenti coltivati che i coloni ebrei evacuati gli hanno di fatto regalato.

shambler1
08-01-2009, 00:07
Io capisco essere filosionisti per vari motivi ma veramente le ultime risposte sono di un ridicolo unico..pare Fantozzi col megadirettore galattico :" santità..eccellenza".

jpjcssource
08-01-2009, 00:45
Io capisco essere filosionisti per vari motivi ma veramente le ultime risposte sono di un ridicolo unico..pare Fantozzi col megadirettore galattico :" santità..eccellenza".

Non sono filosionista, ma profondamente anti Hamas :fagiano:

Mettere in dubbio il fatto che Israele faccia pulizia etnica vuol dire essere filosionisti?:mbe:

Comunque nessuno ha ancora spiegato come mai in Cisgiordania, quello che capita a Gaza non succede ultimamente...

Щαтиіαѕ
08-01-2009, 01:57
Non so se sia già stato postato, ma sono capitato su questo reportage fotografico, davvero toccante a mio avviso:

http://www.boston.com/bigpicture/2009/01/scenes_from_the_gaza_strip.html

LUVІ
08-01-2009, 06:39
Gaza è un lager (cit. si, sono d'accordo con Martino) e questi dovrebbero stare fermi e zitti a farsi stritolare.
Tutto regolare.

LuVi

LUVІ
08-01-2009, 06:44
Non so se sia già stato postato, ma sono capitato su questo reportage fotografico, davvero toccante a mio avviso:

http://www.boston.com/bigpicture/2009/01/scenes_from_the_gaza_strip.html

Grazie, non la conoscevo questa gallery.
Qui potete notare un temibile qassam che avrebbe potuto provocare una strage (praticamente la potenza di un pallone di maradona)

http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/gaza_01_07/g07_17466021.jpg

LUVІ
08-01-2009, 06:46
I risultati di un attacco strategico chirurgico israeliano (notare sullo sfondo un mezzo di trasporto truppe di hamas):

http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/gaza_01_07/g12_17492683.jpg

supermario
08-01-2009, 08:32
La potenza di un razzo qassam richiede per forza la distruzione di una intera scuola :O

cocis
08-01-2009, 08:39
sono razzisti, bene che vengano criticati aspramente, da tutti i politici possibilmente

soliti estremisti che non sanno nemmeno cosa fanno


certo ... bruciare le bandiere è sbagliato .. .bruciare i bambini con le bombe e il fosforo invece è giusto ... :O

cocis
08-01-2009, 08:42
Gaza, il governo israeliano approva l'allargamento dell'offensiva

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Ultima%20Ora/123074/


Gaza, Msf: Israele non ha rispettato la tregua di tre ore

http://it.peacereporter.net/articolo/13536/Gaza,+Msf:+Israele+non+ha+rispettato+la+tregua+di+3+ore.+Uccisi+tre+palestinesi




http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDkwMTA3MTcwNDI5LnhtbCI7fQ==

M.O.: FRATTINI, VOGLIAMO CHE GAZA TORNI SOTTO CONTROLLO ANP

Roma, 7 gen. - (Adnkronos) - "Vogliamo che Gaza torni sotto il controllo dell'Autorita' nazionale palestinese".

LUVІ
08-01-2009, 09:33
M.O.: FRATTINI, VOGLIAMO CHE GAZA TORNI SOTTO CONTROLLO ANP

Roma, 7 gen. - (Adnkronos) - "Vogliamo che Gaza torni sotto il controllo dell'Autorita' nazionale palestinese".

Pensa un po io vorrei che lui e tutti i cortigiani pari suo se ne tornassero a casa.

M@aster
08-01-2009, 09:45
I risultati di un attacco strategico chirurgico israeliano (notare sullo sfondo un mezzo di trasporto truppe di hamas):

http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/gaza_01_07/g12_17492683.jpg

Su youtube riesci a trovare video di combattenti terroristi che utilizzano ambulanze per il loro trasporto.

Vedi anche che i mezzi della croce rossa sono usati dai miliziani non solo per spostarsi, ma anche per trasportare missili.

SI chiama guerriglia e per questo utilizza tutti i mezzi a sua disposizione per muoversi e attaccare al meglio.

Se spulci bene una di quelle foto, noti con stupore tuo che un missile viene lanciato da un area abitata, sotto un condominio...

supermario
08-01-2009, 09:47
Su youtube riesci a trovare video di combattenti terroristi che utilizzano ambulanze per il loro trasporto.

Vedi anche che i mezzi della croce rossa sono usati dai miliziani non solo per spostarsi, ma anche per trasportare missili.

SI chiama guerriglia e per questo utilizza tutti i mezzi a sua disposizione per muoversi e attaccare al meglio.

Se spulci bene una di quelle foto, noti con stupore tuo che un missile viene lanciato da un area abitata, sotto un condominio...

su youtube trovi anche camorristi travestiti da carabinieri e guardia di finanza che fanno estorsioni e rapine

cocis
08-01-2009, 09:49
http://it.youtube.com/watch?v=K5wrwZlwAq8&eurl=http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php

M@aster
08-01-2009, 09:50
Grazie, non la conoscevo questa gallery.
Qui potete notare un temibile qassam che avrebbe potuto provocare una strage (praticamente la potenza di un pallone di maradona)

http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/gaza_01_07/g07_17466021.jpg

http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/gaza_12_31/g02_17393699.jpg

http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/gaza_12_31/g03_17393737.jpg


Questi sono missili qassam artigianali e la loro potenza varia in base al carico di esplosivo che viene caricato sulla testata.

Freeskis
08-01-2009, 09:50
su youtube ci sono anche filmati di gente che si spoglia ...
non è che youtube sia sta fonte di informazione così affidabile eh...
se ci affidiamo a youtube stiamo messi male :)

LUVІ
08-01-2009, 09:51
Su youtube riesci a trovare video di combattenti terroristi che utilizzano ambulanze per il loro trasporto.

Vedi anche che i mezzi della croce rossa sono usati dai miliziani non solo per spostarsi, ma anche per trasportare missili.

SI chiama guerriglia e per questo utilizza tutti i mezzi a sua disposizione per muoversi e attaccare al meglio.

Se spulci bene una di quelle foto, noti con stupore tuo che un missile viene lanciato da un area abitata, sotto un condominio...

Guarda che li ho visti. E anche ammettendone la veridicità, considerata anche la fonte (IDF), non spostano il discorso di una virgola.

LuVi

M@aster
08-01-2009, 09:54
Guarda che li ho visti. E anche ammettendone la veridicità, considerata anche la fonte (IDF), non spostano il discorso di una virgola.

LuVi

Fonte o non fonte, bisogna fermare le stragi di bambini e innocenti.

Fermiamo Hamas e i loro arsenali.

LUVІ
08-01-2009, 09:55
Fonte o non fonte, bisogna fermare le stragi ISRAELIANE di bambini PALESTINESI e innocenti.


Fermiamo Hamas e i loro arsenali.

WTF? :confused:

Freeskis
08-01-2009, 09:56
Fonte o non fonte, bisogna fermare le stragi di bambini e innocenti.

Fermiamo Israele e Hamas e le loro stragi.


fixed.

supermario
08-01-2009, 09:56
su youtube ci sono anche filmati di gente che si spoglia ...
non è che youtube sia sta fonte di informazione così affidabile eh...
se ci affidiamo a youtube stiamo messi male :)

ma infatti quello che voglio dire io è che se una tv israeliana fa vedere che una ambulanza viene usata per trasporto armi e guerriglieri non vuol dire che TUTTE le ambulanze vengono usate per questo scopo.

Chi in discussione difende bombardamenti indiscriminati e mette le faccine quando si parla di gente morta fa della generalizzazione la sua arma principale: se uno fa csi lo fanno tutti.

M@aster
08-01-2009, 09:58
WTF? :confused:



Se non distruggi gli arsenali bellici, si saranno sempre lanci di missili e attentati verso Israele che risponderà ancora con bombardamenti e incursioni e uccisioni.

Visto che adesso l'esercito è entrato nelle città, sarebbe meglio che una volta per tutta decapitasse questo sistema di trasporto e di accumulo di missili e bombe.

Cosa pensi di ottenere se israele se ne andasse adesso senza aver distrutto i bunker e i tunnel ?

Pensi realmente che Hamas voglia la pace e che a lei interessi la morte di civili ?

Freeskis
08-01-2009, 09:59
ma infatti quello che voglio dire io è che se una tv israeliana fa vedere che una ambulanza viene usata per trasporto armi e guerriglieri non vuol dire che TUTTE le ambulanze vengono usate per questo scopo.


e quello che volevo dire io che affidarsi a youtube come verità assoluta in ogni caso non è molto furbo.

M@aster
08-01-2009, 10:01
ma infatti quello che voglio dire io è che se una tv israeliana fa vedere che una ambulanza viene usata per trasporto armi e guerriglieri non vuol dire che TUTTE le ambulanze vengono usate per questo scopo.

Chi in discussione difende bombardamenti indiscriminati e mette le faccine quando si parla di gente morta fa della generalizzazione la sua arma principale: se uno fa csi lo fanno tutti.

Hai pienamente ragione e infatti è un vile colpo quello di usare alcune ambulanze per questo scopo, perché cosi metti in dubbio tutto il resto di persone che veramente odiano le armi e vogliono aiutare i sofferenti.

LUVІ
08-01-2009, 10:02
Se non distruggi gli arsenali bellici, si saranno sempre lanci di missili e attentati verso Israele che risponderà ancora con bombardamenti e incursioni e uccisioni.

Visto che adesso l'esercito è entrato nelle città, sarebbe meglio che una volta per tutta decapitasse questo sistema di trasporto e di accumulo di missili e bombe.

Cosa pensi di ottenere se israele se ne andasse adesso senza aver distrutto i bunker e i tunnel ?

Pensi realmente che Hamas voglia la pace e che a lei interessi la morte di civili ?

"Lei" chi? :confused:
Comunque non vedo distruzioni di tunnel et similia che, in teoria, dovrebbero uscire dai confini della striscia di Gaza, e non dovrebbero essere coinvolti dalla distruzione di scuole, ospedali e dal bombordamento di civili in auto, a casa, in ambulanza.

LuVi

supermario
08-01-2009, 10:03
e quello che volevo dire io che affidarsi a youtube come verità assoluta in ogni caso non è molto furbo.

qui ci costruiscono le tesi difensive per israele :O

jpjcssource
08-01-2009, 10:05
Ecco che arriva anche Hezbollah, ci mancavano solo loro :stordita: :doh:

10:07 Esercito israeliano risponde al lancio di razzi

In mattinata l'esercito israeliano ha prontamente risposto al fuoco bombardando il versante libanese dal quale erano giunti i razzi che hanno provocato il ferimento di almeno due persone. "Tre razzi provenienti dal Libano sono piombati in Israele'', ha spiegato il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, aggiungendo che due persone hanno riportato delle ferite nei pressi della citta' di Nahariya. ''Abbiamo condotto un'operazione che ha risposto al fuoco nella direzione dei razzi provenienti dal Libano'', ha poi sottolineato una portavoce dell'esercito. Anche un portavoce delle forze di sicurezza libanesi ha confermato all'Afp che ''tra i due e i tre razzi sono stati sparati oggi dal sud del Libano'' e che ''Israele ha risposto con 5 o 6'' ordigni.
Si pensa che l'attacco sia stato stato fatto da palestinesi con armi di hezbollah :mc:

Speriamo che non arrivino cannonate anche sui nostri militari adesso...

http://www.repubblica.it/2009/01/dirette/sezioni/esteri/striscia-gaza/8-gennaio/index.html

LUVІ
08-01-2009, 10:05
Hai pienamente ragione e infatti è un vile colpo quello di usare alcune ambulanze per questo scopo, perché cosi metti in dubbio tutto il resto di persone che veramente odiano le armi e vogliono aiutare i sofferenti.

Singolare.
Se un guerrigliero, che, almeno per quanto può immaginare, sta lottando per difendere la sua nazione e il suo popolo, cerca di rimanere vivo il più a lungo possibile, per fare maggior danno all'attaccante, e difendere la città, fa un uso, certamente non autorizzato, di un mezzo dell'UN e viene bombardato E' LUI da additare come causa dell'uccisione di tutti i civili palestinesi, e non chi bombarda :)

Stessa esatta posizione di certi sporchi revisionisti che vorrebbero additare al movimento di resistenza le stragi naziste delle fosse ardeatine.

LuVi

LUVІ
08-01-2009, 10:06
Ecco che arriva anche Hezbollah, ci mancavano solo loro :stordita: :doh:

10:07 Esercito israeliano risponde al lancio di razzi

In mattinata l'esercito israeliano ha prontamente risposto al fuoco bombardando il versante libanese dal quale erano giunti i razzi che hanno provocato il ferimento di almeno due persone. "Tre razzi provenienti dal Libano sono piombati in Israele'', ha spiegato il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, aggiungendo che due persone hanno riportato delle ferite nei pressi della citta' di Nahariya. ''Abbiamo condotto un'operazione che ha risposto al fuoco nella direzione dei razzi provenienti dal Libano'', ha poi sottolineato una portavoce dell'esercito. Anche un portavoce delle forze di sicurezza libanesi ha confermato all'Afp che ''tra i due e i tre razzi sono stati sparati oggi dal sud del Libano'' e che ''Israele ha risposto con 5 o 6'' ordigni.

Speriamo che non arrivino cannonate anche sui nostri militari adesso...

http://www.repubblica.it/2009/01/dirette/sezioni/esteri/striscia-gaza/8-gennaio/index.html

IMHO è molto probabile, a questo punto, se non la piantano tutti.

LuVi

M@aster
08-01-2009, 10:09
e quello che volevo dire io che affidarsi a youtube come verità assoluta in ogni caso non è molto furbo.

Giusto, ma ci sono filmati di droni che intercettano scambi di armi e si vedono ambulanze della croce rossa.

Te pensa che io mi sono affidato completamente alla scuola italiana e ho creduto veramente nella storia di sinistra che mi veniva insegnata, solo che dopo, parlando con i vecchi combattenti e studiando sui libri esterni, allora mi sono reso conto che la storia era un tantino diversa.

Stessa cosa con la scoperta dell' america che sembra una cosa paradisiaca da come viene descritta dagli americani e celebrata in una loro festa nazionale, ma se leggi alcuni libri, tra cui quello di Howard Zinn, ti rendi conto che i veri olocausti e le stragi le hanno causate gli spagnoli e i portoghesi.
A scuola mi hanno sempre insegnato il contrario dicendomi che erano gli indigeni che si ribellavano ... Beh io dovevo stare zitto e dare per giusto questa verità assoluta che mi veniva imposta.

Allo stesso pari, quando vedo un reporter arabo parlare e riprendere le immagini, mi fermo un attimo e ascolto anche l'altra faccia delle medaglia e scopro due realtà differenti.

SI parla di stragi e di lager, quando in realtà si dovrebbe analizzare la situazione nella sua povera profondità e si dovrebbe capire che israele esagera con i blocchi e i checkpoint, ma quella parte estremista palestinese non vuole cambiare questa situazione e la stessa lega araba se ne frega.

Freeskis
08-01-2009, 10:15
Giusto, ma ci sono filmati di droni che intercettano scambi di armi e si vedono ambulanze della croce rossa.

Te pensa che io mi sono affidato completamente alla scuola italiana e ho creduto veramente nella storia di sinistra che mi veniva insegnata, solo che dopo, parlando con i vecchi combattenti e studiando sui libri esterni, allora mi sono reso conto che la storia era un tantino diversa.

Stessa cosa con la scoperta dell' america che sembra una cosa paradisiaca da come viene descritta dagli americani e celebrata in una loro festa nazionale, ma se leggi alcuni libri, tra cui quello di Howard Zinn, ti rendi conto che i veri olocausti e le stragi le hanno causate gli spagnoli e i portoghesi.
A scuola mi hanno sempre insegnato il contrario dicendomi che erano gli indigeni che si ribellavano ... Beh io dovevo stare zitto e dare per giusto questa verità assoluta che mi veniva imposta.

Allo stesso pari, quando vedo un reporter arabo parlare e riprendere le immagini, mi fermo un attimo e ascolto anche l'altra faccia delle medaglia e scopro due realtà differenti.

SI parla di stragi e di lager, quando in realtà si dovrebbe analizzare la situazione nella sua povera profondità e si dovrebbe capire che israele esagera con i blocchi e i checkpoint, ma quella parte estremista palestinese non vuole cambiare questa situazione e la stessa lega araba se ne frega.

si ok hai ragione tu :friend:

M@aster
08-01-2009, 10:19
Singolare.
Se un guerrigliero, che, almeno per quanto può immaginare, sta lottando per difendere la sua nazione e il suo popolo,

Non sono guerriglieri ma uomini appartenenti a un gruppo terroristico che ha le mani sporche di omicidi, creazioni di napule, sequestri, propaganda terroristica e sfruttamento dei bambini.

Associare loro ai partigiani è un grave insulto per i partigiani stessi e per tutte quelle persone che hanno combattuto il male. Dai montagnard ai partigiani bianchi italiani.


cerca di rimanere vivo il più a lungo possibile, per fare maggior danno all'attaccante, e difendere la città,

Gli attaccanti sono loro che per mesi hanno sparato questi dannati missili e hanno accumulato arsenali bellici con i soldi dell' Onu...

Non stanno difendendo la città, ma i loro sporchi interessi e le armi e le bombe e i missili che hanno accumulato in questi anni.
Difendere una città significa in primis prendersi cura delle persone e non fregandosene e sfruttando una situazione di disagio per creare altri terroristi da arruolare.




Stessa esatta posizione di certi sporchi revisionisti che vorrebbero additare al movimento di resistenza le stragi naziste delle fosse ardeatine.

LuVi

Possano le loro anime riposare in pace :(

M@aster
08-01-2009, 10:21
si ok hai ragione tu :friend:

Spero di avere torto su tutto pur che si finisca con questa violenza e che Hamas venga decapitata del suo odio e del suo arsenale.

jpjcssource
08-01-2009, 10:23
Giusto, ma ci sono filmati di droni che intercettano scambi di armi e si vedono ambulanze della croce rossa.

Te pensa che io mi sono affidato completamente alla scuola italiana e ho creduto veramente nella storia di sinistra che mi veniva insegnata, solo che dopo, parlando con i vecchi combattenti e studiando sui libri esterni, allora mi sono reso conto che la storia era un tantino diversa.

Stessa cosa con la scoperta dell' america che sembra una cosa paradisiaca da come viene descritta dagli americani e celebrata in una loro festa nazionale, ma se leggi alcuni libri, tra cui quello di Howard Zinn, ti rendi conto che i veri olocausti e le stragi le hanno causate gli spagnoli e i portoghesi.
A scuola mi hanno sempre insegnato il contrario dicendomi che erano gli indigeni che si ribellavano ... Beh io dovevo stare zitto e dare per giusto questa verità assoluta che mi veniva imposta.

Allo stesso pari, quando vedo un reporter arabo parlare e riprendere le immagini, mi fermo un attimo e ascolto anche l'altra faccia delle medaglia e scopro due realtà differenti.

SI parla di stragi e di lager, quando in realtà si dovrebbe analizzare la situazione nella sua povera profondità e si dovrebbe capire che israele esagera con i blocchi e i checkpoint, ma quella parte estremista palestinese non vuole cambiare questa situazione e la stessa lega araba se ne frega.

MA che scuola hai fatto? :p Alla faccia della disinformazione :p

usa9999999999
08-01-2009, 11:27
Singolare.
Se un guerrigliero, che, almeno per quanto può immaginare, sta lottando per difendere la sua nazione e il suo popolo, cerca di rimanere vivo il più a lungo possibile, per fare maggior danno all'attaccante, e difendere la città, fa un uso, certamente non autorizzato, di un mezzo dell'UN e viene bombardato E' LUI da additare come causa dell'uccisione di tutti i civili palestinesi, e non chi bombarda :)

Stessa esatta posizione di certi sporchi revisionisti che vorrebbero additare al movimento di resistenza le stragi naziste delle fosse ardeatine.

LuVi

Se Hamas volesse davvero difendere i suoi cittadini, almeno non lancerebbe da zone densamente abitate. O ancora meglio interromperebbe immediatamente i lanci, in modo da fermare tutto. Ma Hamas non vuole difendere i suoi cittadini, a questo punto mi sembra chiarissimo...

Andala
08-01-2009, 11:50
Questi non hanno da imparare nulla da nessuno:

http://www.shovrimshtika.org/index_e.asp

il sito è in ebraico e in inglese. Buona lettura e visione.


P.S.

Prima di leggere procuratevi un antiemetico.

LUVІ
08-01-2009, 12:10
Qui qualcuno continua a dire che "hamas usa i civili come scudi umani".
Cazzate.
A questo punto, e più si andrà avanti e peggio sarà, sono i CIVILI a offrirsi come scudo per difendere Hamas e le azioni di guerriglia che portano avanti.
Mi sembra l'ovvia conseguenza dell'avergli dato il voto nel 2006.

LuVi

M@aster
08-01-2009, 12:19
E pensa alle napula che hanno creato questi scudi umani.

Non credo comunque che tutti siano scudi umani volontari, ma penso che molti siano allo scuro di dovere morire per l'uomo verde.

Kharonte85
08-01-2009, 12:19
Il presidente del Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace

Card. Martino: «Gaza assomiglia a un grande campo di concentramento»

«Se non si mettono d’accordo, qualcun altro deve sentire il dovere di farlo».

Israele: «Parla come Hamas»

ROMA - «Gaza assomiglia sempre più a un grande campo di concentramento». Lo ha detto il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace, in un'intervista a Ilsussidiario.net. «L’alternativa al dialogo è solamente il ricorso alla forza e alla violenza. Ma la violenza non risolve i problemi e la storia è piena di conferme. L’ultimo esempio è quello della guerra in Iraq», ha dichiarato il cardinale accusando l'amministrazione americana di George W. Bush. «La diplomazia della Santa Sede sapeva bene Saddam era pronto ad accettare le richieste delle Nazioni Unite. Ma non si è voluto aspettare».

«PAGANO SEMPRE GLI INERMI» - «Nessuno vede l’interesse dell’altro, ma solamente il proprio. Le conseguenze dell’egoismo sono l’odio per l’altro, la povertà e l’ingiustizia», secondo Martino. «A pagare sono sempre le popolazioni inermi. Guardiamo le condizioni di Gaza: assomiglia sempre più a un grande campo di concentramento.

SOLUZIONE - «Israeliani e palestinesi sono figli della stessa terra e bisogna separarli, come si farebbe con due fratelli», spiega Martino. «Ma questa è una categoria che il “mondo”, purtroppo, non comprende. Se non riescono a mettersi d’accordo, allora qualcun altro deve sentire il dovere di farlo. Il mondo non può stare a guardare senza far nulla. Si mandano missioni di pace in tutto il mondo, si sono fatte tante proposte ma i veti hanno sempre prevalso. Ora anche Bush ha cominciato a pensare che forse una missione di pace sarebbe auspicabile».

ISRAELE: «IL CARDINALE PARLA COME HAMAS» - Israele ha denunciato le affermazioni del cardinal Renato Raffaele Martino accusandolo di utilizzare termini «della propaganda di Hamas». Lo ha detto il portavoce del ministero degli esteri israeliano, Igal Palmor.

http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_07/martino_gaza_concentramento_5b34a2d4-dcb0-11dd-8a8f-00144f02aabc.shtml

Fritz!
08-01-2009, 12:26
Ormai siamo alla follia. L'accusa di fiancheggiamento ai terroristi é distribuita a destra e a manca in un delirio senza piu freni.

Kharonte85
08-01-2009, 12:31
Ormai siamo alla follia. L'accusa di fiancheggiamento ai terroristi é distribuita a destra e a manca in un delirio senza piu freni.
Taci tu Sostenitore di Hamas che non sei altro!!! :O :sofico:

Si' è così, praticamente ormai non si puo' piu' dire niente di sensato senza beccarsi dell'antisemita, antisionista, terrorista filo Hamas :doh:

supermario
08-01-2009, 12:33
in questo momento mi sento anche io un terrorista

zerothehero
08-01-2009, 12:48
prima ridacchi per le vittime ora fai il fagiano..... :rolleyes:
non hai assolutamente nessun dubbio sulla buona fede di persone che come hamas provono odio...anche loro dopo 50 anni sono pervasi dall odio
non sono questi angioletti..poi come fanno a capire chi è da elliminare? hanno la lista completa dei miliziani?, ma se c'è uno in mezzo a 10 civili pensano...beh colpa loro come fai te?
che barbaria

Io l'equivicino come fai tu, proprio non riesco a farlo. E, ribadisco, uso tutte le faccine che voglio e mi pare..io non metto il becco su come scrivi tu su questo forum, caro indelebile. :fagiano:
Se non lo tolleri c'è sempre l'ignore list, vivaddio. :fagiano:
Sia un pò democratico, caro signore...lo è con Hamas, può anche fare lo sforzo di farlo con me.

zerothehero
08-01-2009, 12:50
Andrebbe anche bene.
Ma al 90% sta colpendo dei CIVILI
LuVi

Fonte?
Visto che si continua a dire una cosa falsa, gradirei che si postasse una fonte.

zerothehero
08-01-2009, 12:58
Per esempio rendondogli impossibile la vita per ostacolarne la "riproduzione" e farli scappare via a forza di bombe . Non necessariamente debbono ammazzarli tutti in una volta ; potrebbero farlo ma alla lunga la reputazione di Israele potrebbe risentirne.

Guarda che semmai è il contrario. :fagiano:
Chi sta peggio in genere figlia di più...è il contrario di quello che pensava Malthus. (contrario alle poor laws proprio per questo).
A questo aggiungici scarsa istruzione, nessun uso di contraccettivi, aiuti alimentari e avrai la spiegazione degli oltre 7-8figli per donna.
Ad un tasso del genere è impossibile anche solo pensare di portare avanti una politica di sviluppo nella Striscia...poi con Hamas i palestinesi della striscia non hanno neanche la possibilità di fare lavoro frontaliero in Israele, quindi alta disoccupazione, frustrazione, e via di questo passo.

Andala
08-01-2009, 13:00
Kucinich: Israel may be using American weapons illegally
RAW STORY
Published: Tuesday January 6, 2009

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Responding to media reports that Israel had bombed a UN school serving as a refuge for Palestinian civilians, Congressman Dennis Kucinich is calling for a Congressional report on Israel's possibly illegal misuse of US weapons.

His letter to Secretary of State Condoleezza Rice follows.

####

Dear Dr. Rice:

I am writing concerning Israel's military offensive against Gaza, which began on December 27th. I support Israel's security and its right to exist in peace, without the fear of rocket attacks from Hamas. Moreover, I abhor the violence being visited upon the citizens of our firm ally. However, no nation is immune from the legal conditions placed on the receipt of U.S. military assistance.

I believe that with the current escalation of violence in Gaza, a legal threshold has been reached, warranting a Presidential examination and report to Congress. I hereby request an examination of Israel’s compliance with the provisions of the Arms Export Control Act of 1976 (AECA).

While neither the AECA nor the Foreign Assistance Act of 1961 (FAA) define “internal security” and “legitimate self-defense,” I believe that Israel’s most recent attacks neither further internal security nor do they constitute “legitimate” acts of self-defense. They do, however, “increase the possibility of an outbreak or escalation of conflict,” because they are a vastly disproportionate response to the provocation, and because the Palestinian population is suffering from those military attacks in numbers far exceeding Israeli losses in life and property.

Israel’s current military campaign in Gaza has inflicted a significant toll on Palestinian civilians and society. Israel’s recent aerial and ground offensive against Gaza has killed nearly 600 and injured over 2,500. The Associated Press reported: “children are paying the price... The United Nations has said the death toll includes 34 children... But the broad range of Israel's targets--police compounds, fire stations, homes of militants, Hamas-run mosques and university buildings--means most shelling is occurring in residential areas."

The extensive destruction of such civilian institutions violates Article 33 of the Fourth Geneva Convention, which prohibits the wanton destruction of property and collective punishment of a civilian population. There have also been reports of bombings of United Nations (UN) schools, despite the fact that Israeli Defense Forces were allegedly given coordinates of the facilities prior to the current escalation in violence.

The blockade that Israel has imposed on Gaza since 2006 has further exacerbated the extent of collateral damage, as hospitals and morgues have been unable to cope with the magnitude of deaths and injuries as a result of the current escalation in violence and hospitals lack proper supplies needed to treat the injured.

I believe that Israel’s use of defense articles provided by the U.S in the current Gaza military attacks may constitute a violation of the AECA. At a minimum, the conflict is sufficient to warrant an immediate report to Congress as required by 22 U.S.C. §2753. Please contact my office by close of business on January 7, 2009 with the date the report will be submitted.

Sincerely,

Dennis J. Kucinich
Member of Congress

http://rawstory.com/news/2008/Kucinich_Israel_may_be_using_American_0106.html

zerothehero
08-01-2009, 13:06
M.O.: FRATTINI, VOGLIAMO CHE GAZA TORNI SOTTO CONTROLLO ANP[/b]

Roma, 7 gen. - (Adnkronos) - "Vogliamo che Gaza torni sotto il controllo dell'Autorita' nazionale palestinese".

Ovvio, visto che Hamas ha cacciato l'ANP con un golpe, Hamas non ha più alcuna legittimazione democratica :fagiano:
Inoltre, anche se ha vinto le elezioni, di certo questo non comporta che possa sparare senza conseguenze dei razzi contro ISraele.
Mazen cmq ha detto che non tornerà mai a Gaza aiutato dai bombardamenti israeliani e forse non ha tutti i torti, perchè verrebbe accusato di aver fiancheggiato Israele.

zerothehero
08-01-2009, 13:09
in questo momento mi sento anche io un terrorista

Non sapevo che lanciassi dei razzi qassam da Porta Palazzo verso Ashkelon o invitassi qualcuno a fare martirio per ammazzare quanti più ebrei possibile :eek:

zerothehero
08-01-2009, 13:19
eh si, curiosi sti palestinesi, invece di ringraziare israele per la fogna in cui gli è concesso vivere

Dopo il ritiro israeliano da Gaza, la prima cosa che Hamas ha fatto, dopo aver venduto il ritiro come una vittoria personale del movimento terrorista, è stata di distruggere sinagoghe e serre.
Come gli unni, insomma..anzi gli unni quantomeno i luoghi di culto li risparmiavano. :fagiano:
E cmq con un tasso di natalità così follemente alto, qualsiasi regione o porzione di territorio diverrebbe un inferno, anche l'Italia.
Una via d'uscita dopo la guerra che potrebbe migliorare la situazione è quella di un accordo ISraele-Egitto per rinforzare il controllo sul valico di Rafah, in modo di eliminare i tunnel, ma al contempo riaprendo i valichi, si potrebbe migliorare la condizione dei palestinesi sotto il governo di Hamas (colpevole della situazione, visto che non riconosce Israele e ne predica la distruzione).
Finchè Hamas predica la distruzione di Israele, Hamas non potrà mai avere il controllo dei valichi. Se hanno rotto la tregua sperando in un cambiamento di posizione da parte di Israele, possono stare freschi. :fagiano:

supermario
08-01-2009, 13:30
Non sapevo che lanciassi dei razzi qassam da Porta Palazzo verso Ashkelon o invitassi qualcuno a fare martirio per ammazzare quanti più ebrei possibile :eek:

magari quando i qassam avranno gittate superiori ai 3mila kilometri :D

LUVІ
08-01-2009, 13:36
magari quando i qassam avranno gittate superiori ai 3mila kilometri :D

Si può fare, ma bisogna ridurre la carica esplosiva, da quella di 100 raudi equivalenti a quella di una miccetta.

Gio22
08-01-2009, 13:36
Prove che mostrano che Hamas si serve dei civili come scudo umano.


Hamas dice di non servirsi dei civili come scudo umano (vedere il video http://it.youtube.com/watch?v=zmXXUOs27lI, Israele porta le prove.
Israele afferma che le sue forze avevano risposto ieri a dei tiri di mortai palestinesi lanciati da una scuola dell'ONU nel nord della striscia di Gaza, in cui 40 persone sono state uccise ieri.
Un video filmato il 29 ottobre 2007 mostra chiaramente i tiri palestinesi di mortaio che provengono da questa stessa scuola.

I militanti hanno ammassato una folla di civili sul tetto di un edificio contenente delle munizioni.
http://i285.photobucket.com/albums/ll63/Melbabou/4963d95b729e17ca-2.jpg
Si distinguono chiaramente le bandiere verdi dell' Hamas.

LUVІ
08-01-2009, 13:40
La folla si vede.
Non si capisce perchè siano civili.
E, soprattutto, non si capisce perchè blateri di deposito di munizioni.
Direi che è il caso che la smetti di leggere come oro colato, o piombo fuso, le dichiarazioni di IDF.
Si distingue chiaramente che non ne sai nulla al di fuori di quello che ti propinano.
E, comunque, anche se fosse vero (e non lo è): sticazzi.
Come ho già scritto, ora sono TUTTI terroristi, compreso il card. Martino che dichiara che Gaza è un lager.

LuVi

jpjcssource
08-01-2009, 13:43
magari quando i qassam avranno gittate superiori ai 3mila kilometri :D

Se riesci a fare un razzo artigianale con quella gittata, stai sicuro che gli iraniani potrebbero renderti ricco :sofico:

Gio22
08-01-2009, 13:44
questa volta usate le parole di un cardinale,nn per fare i 3D polemici sul vaticano,ma per difendere le vostre idee .


Povera bistratta coerenza. . .

supermario
08-01-2009, 13:45
Come ho già scritto, ora sono TUTTI terroristi, compreso il card. Martino che dichiara che Gaza è un lager.

LuVi


ci sono anche io tra i terroristi, ci tengo.

Se riesci a fare un razzo artigianale con quella gittata, stai sicuro che gli iraniani potrebbero renderti ricco :sofico:

credo che un razzo artigianale da 3mila km interessi anche a qualche persona in più :D

LUVІ
08-01-2009, 13:45
questa volta usate le parole di un cardinale,nn per fare i 3D polemici sul vaticano,ma per difendere le vostre idee .


Povera bistratta coerenza. . .

Si può anche essere d'accordo con idee ragionevoli, a dispetto della loro provenienza.
Si chiama INTELLIGENZA.
Di converso, non ho idea di cosa voglia dire "bistratta".
Ogni tanto, a stare zitto, faresti migliore figura :)

LuVi

Gio22
08-01-2009, 13:48
bistrattata - l'errore ci può stare visto che non sempre c'è tempo per rileggere.

invece aggrapparsi all'errore senza riuscire però a smontare le ipotesi,denota che si è a corto di argomenti.

M@aster
08-01-2009, 13:50
La folla si vede.
Non si capisce perchè siano civili.
E, soprattutto, non si capisce perchè blateri di deposito di munizioni.
Direi che è il caso che la smetti di leggere come oro colato, o piombo fuso, le dichiarazioni di IDF.
Si distingue chiaramente che non ne sai nulla al di fuori di quello che ti propinano.
E, comunque, anche se fosse vero (e non lo è): sticazzi.
Come ho già scritto, ora sono TUTTI terroristi, compreso il card. Martino che dichiara che Gaza è un lager.

LuVi

Luvi ricordati che viviamo in un mondo islamico e che le parole del Vaticano possono o meno condannare a morte i cristiani e cattolici che vivono nei paesi fondamentalisti.

Un islamico non aspetta altro che una ragione per scatenarsi contro i cristiani...

Nella laica ( 96 % sono islamici ) Turchia, un paio di esponenti cristiani sono stati decapitati in nome di allah e la loro colpa era quella di stampare e distribuire bibbie.
Poco più in là un prete venne assassinato sempre per questioni religiose, ma il vaticano non si è mai espresso duramente contro questi attacchi e ha anzi chinato il capo, perché se no scoppia una casino.

A Milano migliaia di musulmani manifestavano e poi pregavano inanzi a un simbolo cristiano molto importante e questo ha spaccato in due l' opinione pubblica, ma non il vaticano che ha usato parole pache e calme.

Luvi tu sei un padre di famiglia e hai una certa esperienza di vita alle spalle per capire che alcune istituzioni devono mantenere una faccia politica corretta per difendere i propri appartenenti nel mondo.