View Full Version : [3d uniti] Striscia di Gaza
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aletlinfo
22-01-2009, 15:03
Cosa che non è stata fatta, preferendo invece sparare di rimando nel mucchio.
E' stata fatta... i morti civili non sono 1300 ma molti meno.
aletlinfo
22-01-2009, 15:07
quello di gaza e' democratico...
da morire... un'articolo che inizia con regime israeliano possiamo anche smettere di leggerlo.
yossarian
22-01-2009, 15:08
ricapitolando:
1) un governo è democratico quando viene eletto a maggioranza dalla popolazione, salvo i casi in cui questo governo vada contro gli interessi delle multinazionali, delle banche e delle compagnie petrolifere occidentali
2) un governo eletto democraticamente fa gli interessi del proprio popolo solo quando questi conincidono con quelli delle suddette multinazionali, banche e compagnie petrolifere. Se non li fa, deve essere rimosso anche mediante l'uso della forza.
3) un dittatore sanguinario che ammazza i curdi con gas di fabbricazione inglese e con il consenso usa, può restare al governo per cause di forza maggiore (sempre gli interessi di cui sopra), fino al momento in cui non firma accordi per la fornitura di petrolio con cina e russia. Da quel momento diventa un pericolo per la civiltà e deve essere necessariamente rimosso.
4) il diritto ad usare la forza, facendo strage di civili, è concesso solo ai paesi "democratici" (ovvero coloro che perseguono gli interssi del punto 1); in tal caso, si tratta di legittima difesa. Se lo fanno gli altri, si tratta di terrorismo.
5) i paesi "democratici" secondo i criteri dell'occidente (ovvero delle solite multinazionali, banche e compagnie petrolifere) possono evitare di firmare convenzioni sull'uso o sulla proliferazione di armi di distruzione di massa e, non avendo firmato, sono legittimati ad usare, in guerra, ciò che vogliono; gli altri no e devono sottoporsi ai controlli anche loro malgrado. In caso contrario sono stati canaglia.
Sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma conto di aggiornare la lista, tempo permettendo.
Per dovere di cronaca, i nazisti, nel '33 e negli anni seguenti, non solo non sono stati condannati da nessuno, ma hanno avuto offerte per alleanze e sottoscrizione di patti per la spartizione dell'europa da, più o meno tutte le parti. Quindi eravamo tutti filonazisti? :rolleyes:
LucaTortuga
22-01-2009, 15:09
quello di gaza e' democratico...
Tanto quanto quello di Israele: libere elezioni hanno mandato al potere dei grandissimi fdp, da una parte e dall'altra.
mah... sarà senzaltro l'effetto della forte propaganda filoisrael che però guarda caso permette una trasmissione come quella di annozero sulla tv di stato in prima serata.
Ah sì, abbiamo visto come la permette, a forza di condanne di "faziosità" rigorosamente bipartisan, condite dalla reprimenda ufficiale del consiglio di amministrazione RAI.
Se l'avessero vista in anticipo, sta tranquillo che non la facevano andare in onda (i democratici "de noantri").
LucaTortuga
22-01-2009, 15:11
1) un governo è democratico quando viene eletto a maggioranza dalla popolazione, salvo i casi in cui questo governo vada contro gli interessi delle multinazionali, delle banche e delle compagnie petrolifere occidentali
2) un governo eletto democraticamente fa gli interessi del proprio popolo solo quando questi conincidono con quelli delle suddette multinazionali, banche e compagnie petrolifere. Se non li fa, deve essere rimosso anche mediante l'uso della forza.
3) un dittatore sanguinario che ammazza i curdi con gas di fabbricazione inglese e con il consenso usa, può restare al governo per cause di forza maggiore (sempre gli interessi di cui sopra), fino al momento in cui non firma accordi per la fornitura di petrolio con cina e russia. Da quel momento diventa un pericolo per la civiltà e deve essere necessariamente rimosso.
4) il diritto ad usare la forza, facendo strage di civili, è concesso solo ai paesi "democratici" (ovvero coloro che perseguono gli interssi del punto 1); in tal caso, si tratta di legittima difesa. Se lo fanno gli altri, si tratta di terrorismo.
5) i paesi "democratici" secondo i criteri dell'occidente (ovvero delle solite multinazionali, banche e compagnie petrolifere) possono evitare di firmare convenzioni sull'uso o sulla proliferazione di armi di distruzione di massa e, non avendo firmato, sono legittimati ad usare, in guerra, ciò che vogliono; gli altri no e devono sottoporsi ai controlli anche loro malgrado. In caso contrario sono stati canaglia.
Ben detto. ;)
LucaTortuga
22-01-2009, 15:15
E' stata fatta... i morti civili non sono 1300 ma molti meno.
Ok, allora va tutto bene. :doh:
aletlinfo
22-01-2009, 15:19
Tanto quanto quello di Israele: libere elezioni hanno mandato al potere dei grandissimi fdp, da una parte e dall'altra.
Ah sì, abbiamo visto come la permette, a forza di condanne di "faziosità" rigorosamente bipartisan, condite dalla reprimenda ufficiale del consiglio di amministrazione RAI.
Se l'avessero vista in anticipo, sta tranquillo che non la facevano andare in onda (i democratici "de noantri").
Intanto la trasmissione è andata in onda è l'effetto propagandistico ha fatto il suo corso.
Per quanto riguarda la democratica hamas bisognerebbe sentire qualche pensiero dalla stessa gaza, dove però l'informazione filtra a senso unico. (a parte forse l'articolo del corriere che è un'eccezione).
Vediamo se qualcuno comincia a farla un po di informazione bilanciata.
aletlinfo
22-01-2009, 15:23
Ok, allora va tutto bene. :doh:
Da come molti qui descrivono israele, direi di si.
Dal regime israeliano c'era da aspettarsi bombardamenti a tappeto no?
Comunque continuiamo a indignarci dei morti solo quando li fa una parte.
LucaTortuga
22-01-2009, 15:33
Da come molti qui descrivono israele, direi di si.
Dal regime israeliano c'era da aspettarsi bombardamenti a tappeto no?
Comunque continuiamo a indignarci dei morti solo quando li fa una parte.
Regime israeliano dell'apartheid (questo era il concetto dell'articolo al quale continui a riferirti, mozzandolo della parte più significativa).
Ti rinfresco la memoria:
Questa mattina ho parlato dell’apartheid e di come il comportamento della polizia israeliana nei Territori palestinesi occupati sembri così simile a quello dell’apartheid, ad un’epoca passata, un continente più lontano. Io credo che sia importante che noi, all’ONU, impieghiamo questo termine. Non dobbiamo avere paura di chiamare le cose con il loro nome. Dopotutto, sono le Nazioni Unite che hanno elaborato la Convenzione internazionale contro il crimine dell’apartheid, esplicitando al mondo intero che tali pratiche di discriminazione istituzionale devono essere bandite ogni volta che siano praticate.
P.S.
Il termine "regime", tra l'altro, non viene mai usato dal Presidente dell'Assemblea ONU nella sua dichiarazione.
E' stato aggiunto, solo nel titolo, dall'estensore dell'articolo.
LucaTortuga
22-01-2009, 15:41
Da come molti qui descrivono israele, direi di si.
Dal regime israeliano c'era da aspettarsi bombardamenti a tappeto no?
Comunque continuiamo a indignarci dei morti solo quando li fa una parte.
Hai ragione, ci indignamo profondamente per le vittime delle fosse ardeatine, e molto meno per i poveri tedeschi morti nell'attentato di via Rasella.
Siamo fatti così, che ci vuoi fare?
Pur avendo idee assurde (dal tuo punto di vista), almeno manteniamo una discreta coerenza.
E' stata fatta... i morti civili non sono 1300 ma molti meno.
Fonte Servizio Segreto Israeliano di Atleinfo? :rolleyes:
Ma per piacere.
EarendilSI
22-01-2009, 15:51
Fonte Servizio Segreto Israeliano di Atleinfo? :rolleyes:
Ma per piacere.
Vedo che continui a perderti le risposte ai tuoi post...
Visto che sono una persona gentile ti riporto anche il link:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25959197&postcount=3863
Le fonti sono un medico palestinese e giornalisti locali palestinesi, troppo filo israeliani per ituoi gusti?
Magari l'agenzia di stampa di hamas o di al qaeda potrebbe andare bene per te ma io ho lo stomaco debole per vedere tali agenzie... :stordita:
aletlinfo
22-01-2009, 16:00
Fonte Servizio Segreto Israeliano di Atleinfo? :rolleyes:
Ma per piacere.
;) fidati
;) fidati
Anche no.
Postami i tuoi rapporti riservati, ho l'autorizzazione alla visione di documenti classificati.
LuVi
zerothehero
22-01-2009, 16:57
Era il '91.
È inutile parlare di democrazia se poi nei fatti la si nega.
Se si vogliono elezioni democratiche ma poi non ne si accettano i risultati, significa che la democrazia non ha importanza alcuna ed è intesa solamente come un pretesto per stabilire il proprio controllo su di un paese con governi asserviti o fantoccio.
.
I partiti milizia islamici alle elezioni non dovrebbero neanche presentarsi. Dovrebbe essere loro impedito.
zerothehero
22-01-2009, 17:06
Ma dai? Hai scoperto solo ora che quando le cose si mettono male per un popolo gli estremisti hanno la meglio?
Se i militari in Turchia non avessero ripetutamente sciolto i partiti islamisti, non so cosa ne sarebbe ora della Turchia. Erdogan stesso (che pure non ha posizioni così apertamente estremiste, ma che anzi a parte qualche furbata ha ben governato) viene da un partito islamista sciolto dai militari per attentato alla laicità.
Probabilmente senza militari la Turchia avrebbe al potere qualcosa di simile ad un Hamas in salsa turca. Qua son tutti che stan male e votano per dei partiti che fanno francamente ribrezzo.
Se non avessero invalidato le elezioni in Algeria, a quest'ora avremmo al potere gli sgozzatori del FIS.
In Egitto invece avremmo i Fratelli Musulmani, al posto di Mubarak.
In Siria se nell'80 Assad non avesse bombardato un'intera città covo degli islamisti probabilmente avremmo qualcosa di simile ad una teocrazia anche lì.
Auguri. :O
zerothehero
22-01-2009, 17:17
E' un insieme di fattori:
Io non ho dubbi che in situazioni come queste siano avvenute delle porcherie degne del periodo nazista (sia da una parte che dall'altra), e magari le vittime nel conto finale saranno meno...ma non è che per questo che questa aggressione puo' essere + giustificabile.
Lo sanno tutti che Hamas usa scudi umani e lancia i razzi persino dalle scuole onu e che se fossi un palestinese con la casa distrutta per colpa dei razzi lanciati dal mio cortile mi girerebbero alquanto. (nessuno ha visto il tg3 di ieri?)
Abbiamo i filmati e le testimonianze..false pure quelle?
D'altronde se io fossi uno di Hamas farei di peggio, quindi non vedo perchè loro non dovrebbero fare altrettanto.
Certo, dopo aver provocato Israele affermando che Gaza sarebbe diventato il cimitero per i soldati israeliani avrei cercato di prepararmi un pò meglio, invece di mostrare al mondo la mia totale impreparazione militare.
Gran guadagno che han fatto i palestinesi a votare Hamas..mò sono tutti più ricchi, più felici, hanno tutti le doppie case e ricevono lauti stipendi, nonostante ci siano delle categorie maligne che hanno scioperato a più riprese (ma sono quelli filo-fatah, ovviamente).
Geniale anche l'alleanza con la Siria e l'Iran.
Geniale come l'appoggio a Saddam Hussein durante l'invasione del Kuwait.
Manco a farla apposta, ci vuole una certa pervicacia nel cannare tutto quello è possibile cannare...um pò di furbizia non guasterebbe.
Kharonte85
22-01-2009, 17:26
Cioè.. uno stato spara missili sull'altro.. tutti zitti.
E' proprio quello il punto: non c'è nessuno stato. Doveva esserci e con i confini giusti, non con quelli decisi a suon di cannonate da Israele.
Poi veniamo a disquisire se l'altro stato si incazza e risponde?
A parte gli anni passati è già stato appurato che Israele ha "preventivamente" rotto la tregua facendo un raid il 4 novembre colpendo 6 miliziani di Hamas, da li' sono ripartiti i lanci di razzi Qassam e mortai.
E' una guerra (aggressione è un po fazioso non credi, me lo passi questo?)... uno stato ha il diritto di difendersi.
E l'unico modo è quello di andare a snidare i signori che sparano. Semmai qualcuno si muova per fargli capire che sparare missili è una pratica sbagliata e pericolosa e può portare cose spiacevoli.
No, non è una guerra è una aggressione: una guerra è quando si hanno morti da una parte e dall'altra (tipo 500Ebrei 1000 palestinesi)
L'operazione piombo fuso era pianificata da tempo, quella dell'autodifesa è una scusa. Nessuno ha il diritto di fare una strage di civili.
LucaTortuga
22-01-2009, 17:44
Se i militari in Turchia non avessero ripetutamente sciolto i partiti islamisti, non so cosa ne sarebbe ora della Turchia. Erdogan stesso (che pure non ha posizioni così apertamente estremiste, ma che anzi a parte qualche furbata ha ben governato) viene da un partito islamista sciolto dai militari per attentato alla laicità.
Probabilmente senza militari la Turchia avrebbe al potere qualcosa di simile ad un Hamas in salsa turca. Qua son tutti che stan male e votano per dei partiti che fanno francamente ribrezzo.
Se non avessero invalidato le elezioni in Algeria, a quest'ora avremmo al potere gli sgozzatori del FIS.
In Egitto invece avremmo i Fratelli Musulmani, al posto di Mubarak.
In Siria se nell'80 Assad non avesse bombardato un'intera città covo degli islamisti probabilmente avremmo qualcosa di simile ad una teocrazia anche lì.
Auguri. :O
Evviva la democrazia!
Ma lo capisci che il tuo principio, basato su una valutazione tutto meno che oggettiva, può essere applicato a qualsiasi governo mondiale?
E che è per questo motivo che va rifiutato (anche a costo di dover "sopportare" i "partiti islamisti", che certo non piacciono nemmeno a me)?
Agiva "per il bene dello Stato" anche Pinochet, dal suo punto di vista.
Lo sanno tutti che Hamas usa scudi umani e lancia i razzi persino dalle scuole onu e che se fossi un palestinese con la casa distrutta per colpa dei razzi lanciati dal mio cortile mi girerebbero alquanto. (nessuno ha visto il tg3 di ieri?)
Invece, credo proprio che il palestinese sarà incazzato a morte con chi gli ha materialmente distrutto la casa (non vedendo, così come non lo vedo io, un nesso necessario ed automatico tra il lancio del razzo qassam e la cannonata che giunge sulla casa da dove il razzo è partito).
LucaTortuga
22-01-2009, 17:52
http://it.youtube.com/watch?v=K3IBttqOAgA
Bombardare i luoghi da cui vengono lanciati questi ingenui "petardoni" (i terribili razzi Qassam di cui tanto di parla senza mai farli vedere), vuol dire avere la matematica certezza di non colpire chi li ha lanciati.
Kharonte85
22-01-2009, 17:53
Lo sanno tutti che Hamas usa scudi umani e lancia i razzi persino dalle scuole onu e che se fossi un palestinese con la casa distrutta per colpa dei razzi lanciati dal mio cortile mi girerebbero alquanto. (nessuno ha visto il tg3 di ieri?)
Abbiamo i filmati e le testimonianze..false pure quelle?
D'altronde se io fossi uno di Hamas farei di peggio, quindi non vedo perchè loro non dovrebbero fare altrettanto.
Ma scusa, Gaza ha 1 milione e mezzo di abitanti è ovvio che i miliziani agiscano in mezzo alla gente (mica hanno le basi militari da cui decollano i caccia o partono i carriarmati), questo giustifica Israele a rispondere?
Ovviamente no ma lo fa.
Non invertiamo la colpa: non sono i razzi che lancia Hamas sono le bombe che sgancia israele a distruggere le case con la gente dentro.
Quindi questi famosi "scudi umani" non funzionano, Hamas lo sa: Israele ci casca sempre e hamas rinforza il consenso, dato che la strage di civili è assicurata.
Hamas non ha mica bisogno di incentivare questi avvenimenti, Israele è ben contenta di compiacerli.
Certo, dopo aver provocato Israele affermando che Gaza sarebbe diventato il cimitero per i soldati israeliani avrei cercato di prepararmi un pò meglio, invece di mostrare al mondo la mia totale impreparazione militare.
Gran guadagno che han fatto i palestinesi a votare Hamas..mò sono tutti più ricchi, più felici, hanno tutti le doppie case e ricevono lauti stipendi, nonostante ci siano delle categorie maligne che hanno scioperato a più riprese (ma sono quelli filo-fatah, ovviamente).
Geniale anche l'alleanza con la Siria e l'Iran.
Geniale come l'appoggio a Saddam Hussein durante l'invasione del Kuwait.
Manco a farla apposta, ci vuole una certa pervicacia nel cannare tutto quello è possibile cannare...um pò di furbizia non guasterebbe.
Ma forse solo tu sei convinto che Hamas sia una organizzazione potentissima e rappresenti davvero una minaccia per Israele :boh:
Agendo cosi' Israele non solo ha subito alcune perdite ora, ma ne subirà ancora in futuro dato che le chance per la pace diminuiscono mentre l'odio aumenta.
http://it.youtube.com/watch?v=K3IBttqOAgA
Bombardare i luoghi da cui vengono lanciati questi ingenui "petardoni" (i terribili razzi Qassam di cui tanto di parla senza mai farli vedere), vuol dire avere la matematica certezza di non colpire chi li ha lanciati.
Esattamente.
pistacchio89
22-01-2009, 17:57
I partiti milizia islamici alle elezioni non dovrebbero neanche presentarsi. Dovrebbe essere loro impedito.
Non sai di cosa stai parlando.
Il FIS è un partito, non una milizia, fondato non appena la costituzione algerina ha previsto la possibilità di avere altri partiti oltre al FLN e si è presentato regolarmente alle elezioni amministrative e poi a quelle nazionali.
In seguito alla sua netta vittoria c’è stato un colpo di stato che ha imposto un regime militare alla guida del paese ed è da questo episodio che sono nati diversi gruppi armati.
Il FIS ha iniziato la resistenza armata solo due anni dopo che il risultato delle elezioni è stato ignorato e capovolto, e i suoi esponenti continuavano a essere perseguitati ed arrestati, in precedenza si era limitato a scioperi generali e altre forme di protesta non violente che non avevano portato a nulla.
La storia degli integralisti islamici che massacrano i civili inermi che continui a tirare fuori è una scusa che usano i militari per giustificare le loro azioni agli occhi del mondo.
Questo è quello che fanno i militari in Algeria:
Un militare algerino rompe il tabù: «L' esercito massacra e tortura i civili» (http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/09/militare_algerino_rompe_tabu_esercito_co_0_0102097255.shtml)
"I monaci in Algeria uccisi dai militari" (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200807articoli/34524girata.asp)
E ci sono molti altri esempi che si potrebbero fare.
zerothehero
22-01-2009, 17:59
Evviva la democrazia!
Ma lo capisci che il tuo principio, basato su una valutazione tutto meno che oggettiva, può essere applicato a qualsiasi governo mondiale?
E che è per questo motivo che va rifiutato (anche a costo di dover "sopportare" i "partiti islamisti", che certo non piacciono nemmeno a me)?
Agiva "per il bene dello Stato" anche Pinochet, dal suo punto di vista.
Ma che razza di regime democratico è un paese che vota per gli sgozzatori?
Invece, credo proprio che il palestinese sarà incazzato a morte con chi gli ha materialmente distrutto la casa (non vedendo, così come non lo vedo io, un nesso necessario ed automatico tra il lancio del razzo qassam e la cannonata che giunge sulla casa da dove il razzo è partito).
Fossi nei palestinesi mi chiederei se il loro voto è stato utile. Manco comanda Hanie, il loro ex-premier golpista..no, li comanda un uomo che da 40 anni non vede la striscia di Gaza e che si trova a Damasco.
Da Damasco è comodo invocare la guerra senza quartiere contro Israele (tanto Meshal è per l'appunto a Damasco, rischia poco), salvo accettare dopo poco meno di 20 giorni una tregua.
Ma la Striscia di Gaza non doveva essere un cimitero per Tshal?
Mancano di credibilità, ma insomma...
Kharonte85
22-01-2009, 18:01
http://it.youtube.com/watch?v=K3IBttqOAgA
Bombardare i luoghi da cui vengono lanciati questi ingenui "petardoni" (i terribili razzi Qassam di cui tanto di parla senza mai farli vedere), vuol dire avere la matematica certezza di non colpire chi li ha lanciati.
E' un ottimo filmato per far vedere cosa sono i razzi Qassam.
Ora se non fosse un messaggio che probabilmente inneggia a morte e distruzione oggetivamente sarebbe da apprezzarne la musicalità :stordita: (ora ditemi che sono un terrorista mi raccomando :doh: )
zerothehero
22-01-2009, 18:02
Non sai di cosa stai parlando.
Il FIS è un partito, non una milizia, fondato non appena la costituzione algerina ha previsto la possibilità di avere altri partiti oltre al FLN e si è presentato regolarmente alle elezioni amministrative e poi a quelle nazionali.
In seguito alla sua netta vittoria c’è stato un colpo di stato che ha imposto un regime militare alla guida del paese ed è da questo episodio che sono nati diversi gruppi armati.
Il FIS ha iniziato la resistenza armata solo due anni dopo che il risultato delle elezioni è stato ignorato e capovolto, e i suoi esponenti continuavano a essere perseguitati ed arrestati, in precedenza si era limitato a scioperi generali e altre forme di protesta non violente che non avevano portato a nulla.
La storia degli integralisti islamici che massacrano i civili inermi che continui a tirare fuori è una scusa che usano i militari per giustificare le loro azioni agli occhi del mondo.
Questo è quello che fanno i militari in Algeria:
Un militare algerino rompe il tabù: «L' esercito massacra e tortura i civili» (http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/09/militare_algerino_rompe_tabu_esercito_co_0_0102097255.shtml)
"I monaci in Algeria uccisi dai militari" (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200807articoli/34524girata.asp)
E ci sono molti altri esempi che si potrebbero fare.
No, so di cosa sto parlando.
IL Fis è un partito milizia di sgozzatori di professione. Amici di Hamas, gente della stessa risma.
http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/07/Algeria_affoga_nel_sangue_sgozzati_co_0_9801072391.shtml
Gente che entra nei villaggi e ammazza col coltello donne, bambini, vecchi e anziani.
Han fatto bene i militari ad invalidare le elezioni, così come fecero benissimo i militari in Turchia a sciogliere i partiti fondamentalisti islamici.
In democrazia non c'è spazio per i partiti milizia degli sgozzatori di professione.
zerothehero
22-01-2009, 18:05
Ma scusa, Gaza ha 1 milione e mezzo di abitanti è ovvio che i miliziani agiscano in mezzo alla gente (mica hanno le basi militari da cui decollano i caccia o partono i carriarmati), questo giustifica Israele a rispondere?
.
Se Hamas non vuole l'invasione militare della Striscia, può anche smettere di lanciare razzi su Israele.
Così semplice.
Kharonte85
22-01-2009, 18:07
Ma che razza di regime democratico è un paese che vota per gli sgozzatori?
Fossi nei palestinesi mi chiederei se il loro voto è stato utile. Manco comanda Hanie, il loro ex-premier golpista..no, li comanda un uomo che da 40 anni non vede la striscia di Gaza e che si trova a Damasco.
Da Damasco è comodo invocare la guerra senza quartiere contro Israele (tanto Meshal è per l'appunto a Damasco, rischia poco), salvo accettare dopo poco meno di 20 giorni una tregua.
Ma la Striscia di Gaza non doveva essere un cimitero per Tshal?
Mancano di credibilità, ma insomma...
Ma chi dovevano votare? Abu Mazen, oltre che corrotto, non era in grado di garantirgli nulla.
Sul discorso del Leader a Damasco sono d'accordo, è da codardi, ma del resto non penso nemmeno che Olmert fosse in prima linea :fagiano: .
Kharonte85
22-01-2009, 18:10
Se Hamas non vuole l'invasione militare della Striscia, può anche smettere di lanciare razzi su Israele.
Così semplice.
Ovvio che per qualche ragione la voleva. (presumo per farsi poi supportare da AL-Qaida e da altri paesi arabi)
Ancor piu' semplice.
LucaTortuga
22-01-2009, 18:11
Ma che razza di regime democratico è un paese che vota per gli sgozzatori?
Israele? Ah no, lì votano per i "bombardieri".
Kharonte85
22-01-2009, 18:14
Israele? Ah no, lì votano per i "bombardieri".
E purtroppo lo fanno da anni ormai.
LucaTortuga
22-01-2009, 18:22
Un amico medico volontario, appena tornato dalla giordania, mi ha descritto così ciò che ha visto con i propri occhi in palestina/israele:
"Due popoli in guerra da troppo tempo, entrambi in preda ad una grave psicosi collettiva".
Credo sia una bella fotografia della situazione.
pistacchio89
22-01-2009, 18:28
No, so di cosa sto parlando.
IL Fis è un partito milizia di sgozzatori di professione. Amici di Hamas, gente della stessa risma.
http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/07/Algeria_affoga_nel_sangue_sgozzati_co_0_9801072391.shtml
Gente che entra nei villaggi e ammazza col coltello donne, bambini, vecchi e anziani.
Han fatto bene i militari ad invalidare le elezioni, così come fecero benissimo i militari in Turchia a sciogliere i partiti fondamentalisti islamici.
In democrazia non c'è spazio per i partiti milizia degli sgozzatori di professione.
Io ho mostrato come addirittura ex ufficiali ammettono che l’esercito rada al suolo villaggi e faccia strage di civili e poi attribuisca la responsabilità ai militanti islamici, e come il FIS si arrivato alla lotta armata solo dopo che, usando altri metodi, la situazione non aveva fatto che aggravarsi, mentre tu non fai altro che ripetere la storia dei tagliatori di gole.
Nello stesso articolo che hai appena riportato si parla di “una banda di armati in uniformi militari” e del silenzio dei vertici dell’esercito.
Se vuoi giocare a credere che chi ha vinto democraticamente le elezioni e lotta contro un regime poi vada a massacrare proprio la gente dei villaggi dove ha fatto man bassa di voti perché sono musulmani pazzi sanguinari, fai pure.
Credo che chiunque altro abbia l’interesse e l’onesta per capire cosa è successo in Algeria non avrà difficoltà a comprendere come sono andate le cose e chi è responsabile della situazione che si è venuta a creare.
indelebile
22-01-2009, 19:32
sta sera sul tg1 ennesimo servizio del solito inviato (dopo aver detto due timide parole sul presunto uso di bombe al fosforo ad una sede sedi del onu) sui presunti scudi umani usati da hamas,gli intervistati dicevano che i militanti di hamas occupavano i condomini e che non se ne volevano andare ...solo che ovviamente l'inviato scandalizzato non sottolineava come dicevano l'intervistati che chi abitava li poteva andare via e che non se ne andavano perchè avevano paura che la casa venisse sacheggiava ma parlava ogni due per tre di scudi mani....
allora ihmo gli scudi umani sono persone costrette con la forza a non lasciare il palazzo o messe davanti comunque ai militanti
sta sera sul tg1 ennesimo servizio del solito inviato (dopo aver detto due timide parole sul presunto uso di bombe al fosforo ad una sede sedi del onu) sui presunti scudi umani usati da hamas,gli intervistati dicevano che i militanti di hamas occupavano i condomini e che non se ne volevano andare ...solo che ovviamente l'inviato scandalizzato non sottolineava come dicevano l'intervistati che chi abitava li poteva andare via e che non se ne andavano perchè avevano paura che la casa venisse sacheggiava ma parlava ogni due per tre di scudi mani....
allora ihmo gli scudi umani sono persone costrette con la forza a non lasciare il palazzo o messe davanti comunque ai militanti
allora ovviamente la colpa è degli israeliani se hamas usa le abitazioni civili come nidi di resistenza anche con la gente dentro, mi pare giusto
zerothehero
22-01-2009, 21:39
Ma chi dovevano votare? Abu Mazen, oltre che corrotto, non era in grado di garantirgli nulla.
Sul discorso del Leader a Damasco sono d'accordo, è da codardi, ma del resto non penso nemmeno che Olmert fosse in prima linea :fagiano: .
Magari sotto pesante influenza dell'alcool distillato di straforo in cantina li avrei votati anch'io..di sicuro alle prossime fossi un palestinese non voterei più per Hamas.
zerothehero
22-01-2009, 21:41
fatto che aggravarsi, mentre tu non fai altro che ripetere la storia dei tagliatori di gole.
Non è colpa mia se ai fratellini ideologici di Hamas piace sgozzare i civili.
zerothehero
22-01-2009, 21:42
Israele? Ah no, lì votano per i "bombardieri".
E' la giusta politica per quelli di Hamas.
zerothehero
22-01-2009, 21:45
Ovvio che per qualche ragione la voleva. (presumo per farsi poi supportare da AL-Qaida e da altri paesi arabi)
Ancor piu' semplice.
No, Hamas si è dichiarata contraria alla federazione con i cosidetti jahadisti internazionali.
Kharonte85
22-01-2009, 22:00
No, Hamas si è dichiarata contraria alla federazione con i cosidetti jahadisti internazionali.
Mah vorrei sapere fino a che punto...non credo proprio che gli faccia schifo ricevere aiuti, e secondo me non è un caso che al-qaida abbia fatto un appello in concomitanza con l'attacco a gaza.
zerothehero
22-01-2009, 22:07
Mah vorrei sapere fino a che punto...non credo proprio che gli faccia schifo ricevere aiuti, e secondo me non è un caso che al-qaida abbia fatto un appello in concomitanza con l'attacco a gaza.
Non hanno interesse a fare attentati qui da noi. Anche perchè se avvenisse una cosa del genere la Botteri dal tg3 invocherebbe il bombardamento della striscia. (scherzo).
Hamas non ha mai colpito al di fuori della palestina, da quello che mi risulta (al contrario di quello che fece ad es. l'Olp).
http://www.jihadwatch.org/archives/024114.php
Pazienti d'ospedale in un rifugio anti-bomba, per cortesia di Hamas; il che non ha impedito che questo ospedale diventasse bersaglio dei razzi di Hamas.
"Timore di attacchi missilistici costirnge gli ospedali Israeliani a ricorrere ai rifugi", di Aron Heller per Associated Press, 28 Dicembre:http://www.miamiherald.com/news/world/AP/story/828855.html
ASHKELON, Israele -- il più grande ospidale della costa meridionale di Israele è dovuto ricorrere ai suoi rifugi anti-missile.
Nel timore di attacchi missilistici dalla vicina Striscia di Gaza, l'Ospedale Barzilai di Ashkelon ha spostato i suoi dipartimenti più essenziali nel suo rifugio antimissile sotterraneo.
La minaccia è reale: a Febbraio un razzo da Gaza è atterrato vicino alla piattaforma per elicotteri dell'ospedale ed in Maggio un razzo ha colpito un affollatto centro commerciale nella città, ferendo 14 persone.
L'ospedale di questa città di 120.000 circa 17 chilometri a nord del confine con Gaza ha mandato metà dei suoi pazienti a casa per evitare che possano rimanere coinvolti. Quelli che rimangono sono in stanze sicure precedentemente adibite a magazzino.
[...]
Nella sezione per bambini del rifugio sotterraneo di Barzilai, abitanti di Gaza feriti giaciono vicino ad Israeliani malati mentre un clown salta in giro per la stanza cercando di suscitare sorrisi. Lobel dice che il suo stabilimento ha stretti legame con l'ospedale Shifa di Gaza, ed ha accettato molti dei suoi pazienti che necessitano di trattamenti che l'ospedale di Gaza non è in grado di fornire. Ha detto che non è infrequente che i loro colleghi di Gaza lo chiamino per assistenza anche quando i razzi stanno piovendo ad Ashkelon.
"Può sembrare completamente assurdo", dice Lobel. "Ma noi abbiamo il privilegio di essere dottori. La nostra etica medica non distingue tra pazienti. Noi curiamo chiunque voglia essere curato."
Una donna di Gaza, la cui nipote vecchia di due mesi viene curata per una malattia non identificata, piange quando le viene chiesto come reagisce alla situazione. Ha detto di ritenersi fortunata che sua nipote riceva le migliori cure mediche ma è preoccupata per sua figlia ed altri nipoti a Gaza City. Ha detto che alcuni dei vicini erano tra le oltre 280 persone uccise negli attacchi aerei Israeliani.
"Sono molto colpita e triste", dice, in Arabo. "Vogliamo la pace, non la guerra."
Ha rifiutato di identificarsi o di essere ritratta in foto, per timore di rappresaglie nel caso in cui la sua presenza in Israele fosse scoperta a Gaza...
i malvagi israeliani che curano i palestinesi! che storia!
Kharonte85
22-01-2009, 22:24
Non hanno interesse a fare attentati qui da noi. Anche perchè se avvenisse una cosa del genere la Botteri dal tg3 invocherebbe il bombardamento della striscia. (scherzo).
Hamas non ha mai colpito al di fuori della palestina, da quello che mi risulta (al contrario di quello che fece ad es. l'Olp).
Ah in quel senso è chiaro, Hamas è una realtà territoriale e usa la Jihad in termini difensivi (rivuole solo la palestina non vuole attaccare altri paesi e/o conquistare altri territori) eppure il rischio che si corre con azioni come quelle di Israele è che AL-Qaida supporti la loro causa e che alla lunga tutti i paesi arabi diverranno estremisti (perchè è a questo che ci stanno conducendo le azioni di Israele e USA) un po' come successo in Iraq dove Al Qaida prima della guerra praticamente non c'era.
zerothehero
22-01-2009, 22:29
Ah in quel senso è chiaro, Hamas è una realtà territoriale e usa la Jihad in termini difensivi (rivuole solo la palestina non vuole attaccare altri paesi e/o conquistare altri territori) eppure il rischio che si corre con azioni come quelle di Israele è che AL-Qaida supporti la loro causa e che alla lunga tutti i paesi arabi diverranno estremisti (perchè è a questo che ci stanno conducendo le azioni di Israele e USA) un po' come successo in Iraq dove Al Qaida prima della guerra praticamente non c'era.
Bè difensivi, forse è un termine un pò azzardato.
Diciamo che la loro strategia ha un campo d'azione regionale, limitato alla sola parte della palestina ad ovest del Giordano (quindi Gaza, Cisgiordania e stato di Israele).
Non perchè sono buoni (termine che cmq non ha alcun significato ovviamente in questo campo), evidentemente reputano che sia la migliore strategia per conseguire i loro fini politici.
O forse perchè tengono alla Botteri chissà (ri-scherzo).
O forse ne sono innamorati e quindi non colpiscono. (ri-ri-scherzo).
http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/02/Non_colpite_gli_italiani_nome_co_0_9801023054.shtml
Kharonte85
22-01-2009, 22:31
i malvagi israeliani che curano i palestinesi! che storia!
Se tu avessi letto quello che hai postato avresti capito dalla frase del medico che questa è l'etica dei medici non di tutti gli Israeliani.
Quella distorta è l'etica di chi ha deciso e messo in atto per 20gg azioni militari spropositate contro gaza e i suoi abitanti.
Kharonte85
22-01-2009, 22:38
Bè difensivi, forse è un termine un pò azzardato.
Diciamo che la loro strategia ha un campo d'azione regionale, limitato alla sola parte della palestina ad ovest del Giordano (quindi Gaza, Cisgiordania e stato di Israele).
Non perchè sono buoni (termine che cmq non ha alcun significato ovviamente in questo campo), evidentemente reputano che sia la migliore strategia per conseguire i loro fini politici.
E certo, mica professano l'antisemitismo...loro sono solo antisionisti e i motivi del conflitto israelo palestinese è legato ai territori non è una guerra di religione o ideologica (anche se ovviamente la religione soffia sul fuoco e gli estremisti Islamici stanno prendendo il sopravvento) per questo che le immagini provenienti da Gaza, che di sicuro non verranno accolte bene dagli Arabi di tutto il mondo, potrebbero rappresentare l'innesco del motore di Al-qaida (ben piu' pericolosa e si è visto) o di neo-nati gruppi estremisti indipendenti che potrebbero partecipare con azioni dimostrative magari anche qua da noi...
O forse perchè tengono alla Botteri chissà (ri-scherzo).
O forse ne sono innamorati e quindi non colpiscono. (ri-ri-scherzo).
http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/02/Non_colpite_gli_italiani_nome_co_0_9801023054.shtml
Che storia :eek:
ma il male del mondo per quei bravi ragazzi di hamas nn era bush?
Medio Oriente: Hamas, "Non cambiera' niente con Obama"
22 gen 22:48 Esteri
GAZA - Hamas pessimista sulla nuova politica estera Usa. Secondo il movimento estremista il nuovo presidente americano Barack Obama non "rappresenta il cambiamento, ma e' sulla stessa strada del suo predecessore George W. Bush". (Agr)
pistacchio89
23-01-2009, 07:28
Non è colpa mia se ai fratellini ideologici di Hamas piace sgozzare i civili.
Ripeti le solite frasi fatte evitando di entrare nel merito degli episodi che ho riportato, ma le cose come ho già mostrato, sono ben diverse dal mantra che continui a recitare.
Ecco un’altra testimonianza di come l’esercito algerino golpista sia responsabile di massacri che poi attribuisce a sedicenti “terroristi” islamici con barbe finte e sotto l’effetto di stupefacenti, i quali agiscono indisturbati per ore sotto la sua protezione.
Massacro in diretta per i generali (http://www.algeria-watch.org/farticle/bentalha/bentalhamessagero.htm)
indelebile
23-01-2009, 07:39
allora ovviamente la colpa è degli israeliani se hamas usa le abitazioni civili come nidi di resistenza anche con la gente dentro, mi pare giusto
no ovviamente, è la guerra, però mettere sempre in bocca quello che non si pensa, bel metodo è? mah
ecco qua il servizio
http://www.tg1.rai.it/
ISRAELE APRE UN'INCHIESTA SULL'USO ILLECITO DI BOMBE AL FOSFORO E SI COMINCIA A PARLARE ANCHE DEI CIVILI COMPRESI DONNE E BAMBINI USATI COME SCUDI UMANI DA HAMAS.
zerothehero
23-01-2009, 08:41
Ripeti le solite frasi fatte evitando di entrare nel merito degli episodi che ho riportato, ma le cose come ho già mostrato, sono ben diverse dal mantra che continui a recitare.
Ecco un’altra testimonianza di come l’esercito algerino golpista sia responsabile di massacri che poi attribuisce a sedicenti “terroristi” islamici con barbe finte e sotto l’effetto di stupefacenti, i quali agiscono indisturbati per ore sotto la sua protezione.
Massacro in diretta per i generali (http://www.algeria-watch.org/farticle/bentalha/bentalhamessagero.htm)
La mia conclusione è sempre la seguente: piuttosto che il FIS (gli sgozzatori di professione) e Hamas sarei disposto ad appoggiare anche l'Anticristo, quindi figuriamoci se non ritengo preferibile Fatah e la giunta militare in Algeria rispetto ad Hamas e al Fis. :fagiano:
Lo stesso vale per Egitto e Siria..meglio Moubarak e l'Alawita che i fratelli musulmani e gli islamisti.
zerothehero
23-01-2009, 08:43
no ovviamente, è la guerra, però mettere sempre in bocca quello che non si pensa, bel metodo è? mah
ecco qua il servizio
http://www.tg1.rai.it/
ISRAELE APRE UN'INCHIESTA SULL'USO ILLECITO DI BOMBE AL FOSFORO E SI COMINCIA A PARLARE ANCHE DEI CIVILI COMPRESI DONNE E BAMBINI USATI COME SCUDI UMANI DA HAMAS.
Immagino come quelli di Hamas verranno puniti per il fatto di aver usato scudi umani...e sì. :fagiano:
LucaTortuga
23-01-2009, 09:36
"Può sembrare completamente assurdo", dice Lobel. "Ma noi abbiamo il privilegio di essere dottori. La nostra etica medica non distingue tra pazienti. Noi curiamo chiunque voglia essere curato."
Sembrerà assurdo in Israele.
Io non ho bisogno di essere medico, per considerare uguali tutti gli essere umani.
Sembrerà assurdo in Israele.
Io non ho bisogno di essere medico, per considerare uguali tutti gli essere umani.
Quoto.
zerothehero
23-01-2009, 09:47
Sembrerà assurdo in Israele.
Io non ho bisogno di essere medico, per considerare uguali tutti gli essere umani.
Può sembrare assurdo perchè quelli di Hamas lanciano razzi dapertutto.
Mò critichi pure la dichiarazione di un medico israeliano?
Eddai. :fagiano:
Sembrerà assurdo in Israele.
Io non ho bisogno di essere medico, per considerare uguali tutti gli essere umani.
Quoto.
a parte quelli che votano berlusconi...
o considerate anche loro al pari vostro?
EarendilSI
23-01-2009, 10:01
Sembrerà assurdo in Israele.
Io non ho bisogno di essere medico, per considerare uguali tutti gli essere umani.
Quoto.
Frase fuori luogo specialmente la parte "per considerare uguali tutti gli essere umani."
Non per bloccare la vostra crociata anti-israeliana, ma vorrei farvi notare che queste dichiarazioni vengono rilasciate spesso dai medici in zona di guerra... :rolleyes:
Se tu avessi letto quello che hai postato.
evitati certe uscite,le falsità gratuite danno fastidio.
leggo sempre (+ traduzione) tutti gli articoli che posto.
LucaTortuga
23-01-2009, 10:16
Può sembrare assurdo perchè quelli di Hamas lanciano razzi dapertutto.
Mò critichi pure la dichiarazione di un medico israeliano?
Eddai. :fagiano:
Perchè, non si può?
a parte quelli che votano berlusconi...
o considerate anche loro al pari vostro?
Quelli non sono esseri umani...(battuta) :D
Frase fuori luogo specialmente la parte "per considerare uguali tutti gli essere umani."
Non per bloccare la vostra crociata anti-israeliana, ma vorrei farvi notare che queste dichiarazioni vengono rilasciate spesso dai medici in zona di guerra... :rolleyes:
Lo so, è proprio per quello che contestavo la premessa: "può sembrare assurdo".
Non sembra assurdo a nessuno che un medico dica "noi curiamo tutti senza distinzioni".
Giudicherei assurdo il contrario.
Kharonte85
23-01-2009, 10:35
evitati certe uscite,le falsità gratuite danno fastidio.
leggo sempre (+ traduzione) tutti gli articoli che posto.
Pensavo in buona fede che tu non lo avessi letto con attenzione...allora evita di fare affermazioni provocatorie e/o tirare conclusioni smentibili dal tuo stesso messaggio postato. :fagiano:
Lo so, è proprio per quello che contestavo la premessa: "può sembrare assurdo".
Non sembra assurdo a nessuno che un medico dica "noi curiamo tutti senza distinzioni".
Giudicherei assurdo il contrario.
Infatti...in verità la sua premessa potrebbere essere un indizio del fatto che gli Israeliani per la maggior parte discriminano gli Arabi (ricordiamoci che quelli che vivono in Israele non hanno pari diritti).
Pensavo in buona fede che tu non lo avessi allora evita di fare affermazioni provocatorie e/o tirare conclusioni smentibili dal tuo stesso messaggio postato.
che dei dottori israeliani,si prendano cura di quelli che sono attualmente i loro "nemici",smentisce quello che tu chiami massacro. li lascerebbero morire se lo volessero fare.
provocatorio (e nn vedo come possa essere provocatoria una notizia del genere),lo è per te,perchè evidentemente ti viene l'orticaria nel constatare, quanto israele ci tenga alla vita delle persone,al contrario di altri.....
Questo se sei interessato al giudizio altrui sulle tue azioni.
Ma non mi pare proprio sia il caso di Israele (tant'è che, come gli Stati Uniti, non hanno sottoscritto la convenzione istitutiva della "Corte Penale Internazionale" - http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_Penale_Internazionale )
nn ci ho capito niente.
cmq in pratica nn doveva intervenire...va bene. :fagiano:
EarendilSI
23-01-2009, 11:14
Non odio i nemici ma penso che sia vile fingere che non esistano e non combatterli. Amo i bambini, perfino quel miliardo di bambini che stava per nascere e non fu accolto in società negli ultimi 30 anni, ma penso che sia vile esibire i loro cadaveri come trofei di buona coscienza. Quella di Gaza non è la guerra sporca dei bambini morti ammazzati, il disastro umanitario di un Israele spietato, Gaza non è Grozny, la capitale della rivolta cecena, quella non è una guerra coloniale in ritardo di mezzo secolo, non è nemmeno la battaglia di Algeri fra una vecchia potenza d’oltremare e un movimento nazionale di liberazione, Gaza non è un campo di concentramento (come dice il cardinale), Gaza è la fortezza terrorista di cui si è impadronita Hamas.
Hamas, come Hezbollah e come il potere mandatario prenucleare di Teheran, è votato allo sterminio degli ebrei. I capi di Hamas, di Hezbollah e di Teheran negano Israele, negano gli ebrei, negano perfino gli ebrei morti nei campi di concentramento, quelli veri. È su questa base che hanno impostato non solo il loro statuto, la loro dichiarazione di principi, ma tutta la loro vita associata, non soltanto quella del braccio militare incaricato di lanciare razzi sulla popolazione civile innocente del sud di Israele. È questo odio assassino che insegnano nelle loro scuole, è questa la loro scuola quadri, questa la loro propaganda, queste le idee di martirio, di testimonianza per la morte, alle quali cercano di legare il loro popolo fin dall’infanzia.
Ma gli ebrei che Hamas vuole liquidare non sono soltanto gli ebrei, il popolo dell’Antico Testamento. Gli ebrei che il nemico vuole uccidere siamo noi stessi, la nostra radice, l’Occidente mescolato con le più diverse etnie, la democrazia, le libertà civili, l’emancipazione delle ragazze e delle donne, la fede che storicamente l’Islam vuole sottomettere e anche il rischio della secolarizzazione, della libertà religiosa, insomma della miscredenza non tollerata dal Corano.
Invece di prendere atto tragicamente di questa realtà profonda, di pesarla nella sua drammatica eco religiosa, di misurarla per quel che è oltre ogni edulcorazione, e di legare a essa il giudizio sulle cose che effettivamente accadono, comprese le guerre per espugnare la fortezza terrorista e piegare chi la usa come rampa di lancio contro la popolazione ebraica; invece di affannarsi intorno alla nuova verità del Medio Oriente combattente, molti politici e intellettuali italiani preferiscono lavarsene le mani e usare vecchie categorie politiche della storia del movimento anticoloniale. Per colpire Israele come simbolo di potenza, di ricchezza, di tecnologia, di arroganza imperialista ci si risolve a cancellare Hamas, a snaturarlo, a descriverlo come un gruppo militante per l’indipendenza nazionale, come una filiera di resistenti all’oppressione e all’occupazione. E magari le cose stessero davvero così, prima o poi questa guerra infinita imboccherebbe la strada di un negoziato razionale e registrerebbe i mutamenti occorsi in tutto il mondo, dove se non sbaglio la colonizzazione è finita da un pezzo.
Ma non è così. Hamas, Hezbollah e Teheran sono la grande e tragica novità della fine del Novecento, sono l’emergenza di una nuova frattura a sfondo religioso, una frattura tra mondi incomponibili alla frontiera dei quali sta il piccolo stato degli ebrei, una frattura che l’11 settembre avrebbe dovuto rendere evidente per tutti.
Giuliano Ferrara
http://blog.panorama.it/opinioni/2009/01/16/ferrara-con-la-scusa-dei-bambini/
LucaTortuga
23-01-2009, 11:40
Hamas, Hezbollah e Teheran sono la grande e tragica novità della fine del Novecento, sono l’emergenza di una nuova frattura a sfondo religioso, una frattura tra mondi incomponibili alla frontiera dei quali sta il piccolo stato degli ebrei, una frattura che l’11 settembre avrebbe dovuto rendere evidente per tutti.
Hamas & C. non sono nient'altro che la materializzazione dell'odio delle popolazioni alle quali è stata imposta la creazione dello Stato di Israele, fomentato ed accresciuto dall'incredibile arroganza con la quale, negli ultimi 60 anni, tale "nazione" ha spadroneggiato militarmente nella zona con l'aiuto degli USA.
Non è Hamas a creare l'odio, è l'odio che ha creato Hamas.
yossarian
23-01-2009, 11:40
Giuliano Ferrara
http://blog.panorama.it/opinioni/2009/01/16/ferrara-con-la-scusa-dei-bambini/
più interessanti i commenti dell'articolo :D
pistacchio89
23-01-2009, 12:39
Giuliano Ferrara
http://blog.panorama.it/opinioni/2009/01/16/ferrara-con-la-scusa-dei-bambini/
Giuliano Ferrara che credibilità può avere visti tutti i suoi precedenti?
Questo è solito tentativo di giustificare i crimini israeliani e di far credere che stia combattendo per tutti noi, pieno di falsità in cui si mischia tutto per nascondere la carenza e la debolezza di argomentazioni e in cui si vuole confondere una lotta di liberazione nazionale come una guerra contro tutti gli ebrei e l’occidente.
Hezbollah è nato in seguito all’invasione del Libano da parte di Israele, e ancora oggi Israele occupa illegalmente con i suoi insediamenti il territorio libanese.
Riguardo la sua nascita, Ehud Barak disse:
«When we entered Lebanon... there was no Hezbollah. It was our presence there that created Hezbollah» (Newsweek 18/07/2006)
Il consenso di tutta la società libanese verso Hezbollah non ha fatto che aumentare negli anni, soprattutto dopo l’ultima aggressione israeliana.
Ecco alcuni “integralisti islamici” di Beirut che manifestano in suo favore
http://img413.imageshack.us/img413/7894/beirut06qw9.jpg
http://img48.imageshack.us/img48/1985/beirut07zg5.jpg
http://img213.imageshack.us/img213/2275/beirut10kd6.jpg
Un “capolavoro” non molto differente lo stanno riuscendo a fare anche con Hamas :rolleyes:
Kharonte85
23-01-2009, 13:57
che dei dottori israeliani,si prendano cura di quelli che sono attualmente i loro "nemici",smentisce quello che tu chiami massacro. li lascerebbero morire se lo volessero fare.
Qualsiasi dottore dovrebbe attenersi ad alcuni principi come ad esempio:
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo,
GIURO:
di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze;
di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica;
di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente;
di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/giuramento-ippocrate.htm
Il massacro lo hanno comandato i governanti e lo hanno eseguito i militari non credo (spero) che nessun medico Israeliano abbia ucciso dei palestinesi, al contrario la sua etica gli impone di curarli se necessario.
provocatorio (e nn vedo come possa essere provocatoria una notizia del genere),lo è per te,perchè evidentemente ti viene l'orticaria nel constatare, quanto israele ci tenga alla vita delle persone,al contrario di altri.....
i malvagi israeliani che curano i palestinesi! che storia!
Ricordati che sono le azioni che si compiono ad attribuire le qualità a certe persone, io non faccio di un erba un fascio sono ben cosciente del fatto che esistono Israeliani che agiscono in modo impeccabile e che pensano che a Gaza ci sia stato un massacro ingiustificabile.
Kharonte85
23-01-2009, 14:08
Giuliano Ferrara
http://blog.panorama.it/opinioni/2009/01/16/ferrara-con-la-scusa-dei-bambini/
Un' accozzaglia di luoghi comuni che punta a fare con tutti gli elementi a disposizione un minestrone da dare in pasto ai lobotomizzati.
Giuliano Ferrara che credibilità può avere visti tutti i suoi precedenti?
Questo è solito tentativo di giustificare i crimini israeliani e di far credere che stia combattendo per tutti noi, pieno di falsità in cui si mischia tutto per nascondere la carenza e la debolezza di argomentazioni e in cui si vuole confondere una lotta di liberazione nazionale come una guerra contro tutti gli ebrei e l’occidente.
Un “capolavoro” non molto differente lo stanno riuscendo a fare anche con Hamas :rolleyes:
Esattamente così.
zerothehero
23-01-2009, 20:14
Perchè, non si può?
.
Si, può tutto..ma è da arrampicata sugli specchi.
Negli ospedali israeliani vengono normalmente curati molti palestinesi molti dei quali hanno votato per hamas, cioè gli sterminatori degli ebrei israeliani.
zerothehero
23-01-2009, 20:16
Hamas & C. non sono nient'altro che la materializzazione dell'odio delle popolazioni alle quali è stata imposta la creazione dello Stato di Israele, fomentato ed accresciuto dall'incredibile arroganza con la quale, negli ultimi 60 anni, tale "nazione" ha spadroneggiato militarmente nella zona con l'aiuto degli USA.
Non è Hamas a creare l'odio, è l'odio che ha creato Hamas.
Hamas è un partito milizia come ce ne sono in quasi tutto il medioriente..solo che invece di chiamarsi Hamas, si chiamano Hezbollah, Fratelli Musulmani, FIS-salafisti e chi più ne ha ne metta.
zerothehero
23-01-2009, 20:19
Hezbollah è nato in seguito all’invasione del Libano da parte di Israele, e ancora oggi Israele occupa illegalmente con i suoi insediamenti il territorio libanese.
Hezbollah è nato su spinta dell'Iran. Se non ci fosse stata la rivoluzione islamica del 79, non avremmo Hezbollah e Amal :O
Partiti della stessa risma di Hamas ci sono un pò dapertutto..basti pensare agli sgozzatori del FIS.
E lì non c'è Israele, ma una giunta militare.
Avremmo un'altra sigla islamista anche in Siria, se il padre dell'Alawita (non ricordo mai il nome, quindi lo chiamo così) non avesse schiacciato la ribellione islamista 20 anni addietro, radendo al suolo un'intera città.
Ad Israele date troppi meriti..qualche merito ce l'ha, ma non si può addossare a questo paese l'origine di tutte le infezioni islamisteggianti nei paesi arabi e islamici (pure in Filippine sono arrivati con Abu Sayaf, per non parlare dell'Indonesia che ha altri gruppuscoli).
Una delle prime ribellioni islamisteggianti c'erano già a fine 800 in Sudan contro gli inglesi...e Israele lì non c'era :sbonk:
zerothehero
23-01-2009, 20:31
Il consenso di tutta la società libanese verso Hezbollah non ha fatto che aumentare negli anni, soprattutto dopo l’ultima aggressione israeliana.
Il Libano oramai è causa persa, da quando i maroniti sono diventati minoranza.
E' diventato un paesucolo multicofessionale in balia della Siria e di hezbollah e che non ha neanche il monopolio della violenza legittima. Fossi il presidente libanese ne dichiarerei l'estinzione per manifesta inesistenza, chiedendo l'annessione de facto alla Siria.
Sarebbe un bel precedente, però c'è sempre una prima volta.
Il Libano è l'esempio di quello che non dovrebbe mai diventare Israele o qualsiasi altro paese europeo minimamente civile.
Hamas & C. non sono nient'altro che la materializzazione dell'odio delle popolazioni alle quali è stata imposta la creazione dello Stato di Israele, fomentato ed accresciuto dall'incredibile arroganza con la quale, negli ultimi 60 anni, tale "nazione" ha spadroneggiato militarmente nella zona con l'aiuto degli USA.
Non è Hamas a creare l'odio, è l'odio che ha creato Hamas.
quotissimo! ma ad alcuni fa comodo scambiare la causa con l'effetto ;)
jpjcssource
24-01-2009, 08:16
Hamas & C. non sono nient'altro che la materializzazione dell'odio delle popolazioni alle quali è stata imposta la creazione dello Stato di Israele, fomentato ed accresciuto dall'incredibile arroganza con la quale, negli ultimi 60 anni, tale "nazione" ha spadroneggiato militarmente nella zona con l'aiuto degli USA.
Non è Hamas a creare l'odio, è l'odio che ha creato Hamas.
Avrà contribuito, ma come in qualsiasi altro paese arabo, se anche ci fosse esclusivamente una nazione palestinese, Hamas o altri partiti estremisti religiosi esisterebbero lo stesso (la prova sono gli altri stati arabi che sono in queste condizioni) perchè per un musulmano uno stato laico non è possibile e non è difficile trovare chi appoggia gli estremisti per ottenere uno stato teocratico fondato sulla sharia.
Se oggi esistesse uno stato palestinese governato da Fatah (per fare un esempio) Hamas sarebbe nata spontaneamente o probabilmente con il contributo iraniano, per rovesciare il governo ed imporre la teocrazia.
Le forze politiche musulmane integraliste esistono nel mondo arabo fin dal medioevo e sono la causa della decadenza di quella civiltà a partire da quel periodo, quando era una delle più floride ed avanzate del pianeta.
Se anche Israele o USA non esistessero, il mondo arabo sarebbe lo stesso irrequieto e martoriato dai conflitti intestini.
Ovvio che con questo non voglio giustificare le porcate che a volte hanno fatto queste due nazioni da quelle parti, sia ben chiaro, ma specificare che i problemi del medio oriente sono causati in larga maggioranza dai conflitti interni alla civiltà araba.
Poi se le migliai di morti causati dai Salafiti in Algeria non fanno notizia o si da la colpa agli americani se sciiti e sunniti amano scannarsi fra loro e prima lo facevano più raramente perchè altrimenti Saddam li scannava entrambi, allora è un altro discorso.
http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/
Kharonte85
24-01-2009, 12:53
http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/
OMG...mai sentita una storia così unilaterale e piena di omissioni. :Puke:
Se vi informate da certe finti è ovvio che non capirete mai granche' di cio' che ha portato alla formazione dello stato di Israele.
Dovresti leggerti questo:
http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/830/9788806168308g.jpg
Il suo autore sarà anche filopalestinese nell'interpretazione ma almeno non omette i fatti storici.
Poi ne riparliamo...
OMG...mai sentita una storia così unilaterale e piena di omissioni. :Puke:
Se vi informate da certe finti è ovvio che non capirete mai granche' di cio' che ha portato alla formazione dello stato di Israele.
Dovresti leggerti questo:
http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/830/9788806168308g.jpg
Il suo autore sarà anche filopalestinese nell'interpretazione ma almeno non omette i fatti storici.
Poi ne riparliamo...
quello che suggerisci tu,è imparziale.
quello che posto io,no.
of course. . .
ps
quello che c'è nel flash,è stato riportato nei vari post di questo 3D.
lotta di liberazione nazionale
questa è davvero comica...
non sapete neanche + a cosa attaccarvi!!
una lotta per la liberazione nazionale prevede una NAZIONE...
tu vedi una nazione palestinese? io sinceramente no....
eppure in quella zona ne sono nate parecchie in quegli anni....
tranne quella...
nn farsi venire dubbi è davvero sconfortante...
yossarian
24-01-2009, 13:56
OMG...mai sentita una storia così unilaterale e piena di omissioni. :Puke:
Se vi informate da certe finti è ovvio che non capirete mai granche' di cio' che ha portato alla formazione dello stato di Israele.
Dovresti leggerti questo:
http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/830/9788806168308g.jpg
Il suo autore sarà anche filopalestinese nell'interpretazione ma almeno non omette i fatti storici.
Poi ne riparliamo...
volendo potremmo parlare di david horowitz. Buon divertimento :D
http://en.wikipedia.org/wiki/David_Horowitz_(conservative_writer)
http://www.huffingtonpost.com/max-blumenthal/the-demons-of-david-horow_b_71441.html
http://www.arabcomint.com/davidhorow.htm
http://www.antiwar.com/hacohen/h012302.html
http://www.mediatransparency.org/personprofile.php?personID=15
On MSNBC's Scarborough Country, right-wing activist David Horowitz claimed that "[t]here are 50,000 professors" who are "anti-American" and "identify with the terrorists." There are just over 400,000 tenured and tenure-track full-time university professors in the United States. If Horowitz's numbers are accurate, that means approximately one out of every eight tenured or tenure-track college and university professors is a terrorist sympathizer.
http://www.counterpunch.org/nimmo1031.html
Guarda caso, due dei maggiori critici di horowitz (tipico cognome ebraico) sono un giornalista (blumenthal) e un professore universitario (hacohen) con tipici cognomi arabi :sofico:
Giuliano Ferrara
http://blog.panorama.it/opinioni/2009/01/16/ferrara-con-la-scusa-dei-bambini/
oddio ma qualcuno ha ancora crede a ste cagate neocon, lo scontro di civiltà e cazzate varie?
Ecco alcuni “integralisti islamici” di Beirut che manifestano in suo favore
http://img413.imageshack.us/img413/7894/beirut06qw9.jpg
http://img48.imageshack.us/img48/1985/beirut07zg5.jpg
http://img213.imageshack.us/img213/2275/beirut10kd6.jpg
Un “capolavoro” non molto differente lo stanno riuscendo a fare anche con Hamas :rolleyes:
la sharia é meglio del silicone a quanto pare :asd:
jpjcssource
24-01-2009, 17:57
la sharia é meglio del silicone a quanto pare :asd:
Il libano è ancora un paese laico, ricordati che il potere non è in mano completamente ad Hezbollah ed il paese straniero che ha più influenza da quelle parti (Siria) è anch'esso laico perchè governato dal Baath.
Se Hezbollah avesse il potere assoluto, le manifestanti in questione, farebbero come quelle iraniane i giorni del ritorno dello ayatollah in iran, passarono dal manifestare contro il corrotto Scià in abiti occidentali per poi ritrovarsi velate o comunque sesso inferiore il giorno dopo :stordita:
ARMI PROIBITE: FOSFORO, DIME, URANIO, LUCIA
di Fulvio Grimaldi
La Grande Bugia è una bugia così enorme da far credere alla gente che nessuno potrebbe avere l’impudenza di distorcere la verità in modo così infame.
(Adolf Hitler, “Mein Kampf”)
La proprietà di un gentile (non ebreo), secondo la nostra legge, non appartiene a nessuno e il primo ebreo che passa può prendersela.
(Talmud, Schulcan Amen 156)
Non è permesso derubare un fratello, ma è permesso derubare un non ebreo.
(Levitico XDC,13)
Un ebreo può mentire e spergiurare per condannare un non ebreo. Il nome di Dio non è profanato quando si mente ai cristiani.
(Talmud, BabaKama, 113a, 113b)
Tutti i non ebrei sono solo degli animali, quindi tutti i loro bambini sono bastardi.
(Talmud, Yebamoth, 98°)
Anche il migliore dei Goyim (non ebrei) dovrebbe essere ucciso.
(Talmud, Abhodah Zarah, 26b)
Il Talmud è il libro-guida degli ebrei.
1500 uccisi in 22 giorni (di cui solo 95 combattenti), con altri da recuperare da sotto le macerie, 5.600 feriti, di cui gran parte morituri per ferite incurabili, 1 milione mezzo contaminati dalle bombe all’uranio, 22mila case demolite, 220mila persone senza tetto, tutte le infrastrutture per la vita distrutte. Questi i numeri dell’eroico, moralissimo, quarto esercito del mondo nella sua guerra contro un popolo inerme, affamato, minato nel corpo e nello spirito, privato di tutto da mesi, che lancia razzi di latta e fa qualche buco nella sabbia o nei muri. E lo fa DOPO che l’aggressore di sempre aveva bloccato la vita di tutta una popolazione per 18 mesi e infranto la tregua il 4 novembre uccidendo sei palestinesi a Gaza. Questi i numeri da sempre di noialtri civilizzati che, dal “nuovo mondo” da rapinare e ripulire di gente indigena, al Congo dei 20 milioni trucidati da Leopoldo I, dal Vietnam napalmizzato all’Iraq uranizzato, sappiamo tecnologicamente uccidere a distanze irraggiungibili da nemici con frecce e kalashnikov. Così i mitici combattenti di Tsahal hanno potuto radere al suolo l’intera Gaza, senza rischiare di arrivare a tiro dei moschetti palestinesi. E tuttavia hanno perso e sono dovuti andar via senza aver raggiunto lo scopo dichiarato: eliminare la Resistenza, fargli rivoltare contro il popolo. Così i prodi occupanti della Cisgiordania sanno fucilare ragazzini, prima che gli arrivi il loro sasso. Per tentare di schiacciare questo popolo in una tenaglia di morte e sottommissione, la quarta potenza militare del mondo ha lanciato da aria, terra e mare un ininterrotto tsunami di morte a base di armi proibite.
Quello che i Mengele israeliani combinano con queste armi l’avevo visto con i miei occhi nel laboratorio Libano, estate 2006, insieme al Dr. Ibrahim Faraj dell’ospedale di Tiro, rimasto nel suo ospedale mentre gli psicopatici di Tel Aviv lo tempestavano di ordini di andarsene e polverizzavano i dintorni (vedi il mio Gaza, Baghdad, Beirut: delitto e castigo, Malatempora ed.). Ragazzi in fiamme inestinguibili da fosforo bianco, interni di persone maciullati da DIME(Dense Intensity Metal Explosive), gambe stroncate da bombe a grappolo, necrosi inarrestabili da armi chimiche. E il Dr. Ibrahim amputava, amputava, fino a che non c’era più nulla da amputare. La guerra era persa, i sadici vigliacchi erano stato respinti nel loro Stato razzista, teocratico, monoetnico, ma la tecnologia Usa fornita all’avamposto imperialista in Medio Oriente aveva vinto la sua scommessa. Si poteva procedere con Gaza.
Su questo sfondo va vista l’esibizione di Lucia Annunziata nella trasmissione “Anno Zero” dell’8 gennaio 2009, quando si lanciò contro i corpi frantumati dall’infanticidio di Gaza, mostrati da Michele Santoro, urlando improperi sull’impostazione “filopalestinese” dell’unico giornalista che aveva osato far vedere ciò che l’intera ciurma del giornalismo italiano aveva occultato. Già era successo con Santoro ai tempi dell’aggressione alla Jugoslavia, quando un premier italiano, criminale di guerra e violatore della Costituzione, si precipitò a frantumare Belgrado e, addirittura, il Kosovo “da salvare” da una fittizia “pulizia etnica” del fittizio “dittatore” Milosevic. Una trasmissione dal Ponte Branco della capitale serba che lacerò i pudichi veli con i quali i corifei dell’ ”intervento umanitario” avevano coperto i massacri. Anche lì ci si accanì contro i bambini: non solo bombe a grappolo che sembrano balocchi o biscotti, ma, come mostrarono i miei documentari girati in quei giorni (Il popolo invisibile, Serbi da morire, Popoli di troppo), bombe intelligentemente mirate a bloccare il funzionamento delle incubatrici negli ospedali, bombe su scuole e asili. Togliere di mezzo l’infanzia è lo strumento per eliminare popoli di troppo.
Lucia Annunziata la conosco bene. Sul finire degli anni ’90 ci capitò tra capo e collo come direttore del TG3. Si mormorava che la sua marcia trionfale dal “manifesto” alla "Repubblica" e al "Corriere della Sera", per progressivi spostamenti di degrado professionale, fosse su vetture Fiat con alla guida lo sbruffone Nato con i baffetti. Arrivò con la testa cinta di allori sionisti per aver battuto i marciapiedi di tutto il Medio Oriente drappeggiata nel vessillo con la stella di Davide. Da noi durò poco. I suoi epiteti volgari all’indirizzo di colleghi convinti di far parte di una categoria degna di rispetto, le sue astruserie redazionali, la sua abissale incompetenza, i suoi bollori ormonali, le dovevano fisiologicamente aprire la strada verso qualche vertice nella mafirepubblica delle mafibanane, nella fattispecie la presidenza Rai, ma non la salvarono da una sollevazione senza precedenti di tutto il corpo redazionale, conscio di quel minimo di dignità che la testata conservava rispetto alle altre. Ne conservo un ricordo che ne anticipa qualità poi impostesi all’ammirazione di tutto il cucuzzaro nazionale filoisraeliano quando, in “Anno Zero”, si acquisì meriti imperituri presso la SpA Genocidi e Infantici. Fu, credo, nel 1996, cinque anni dopo la prima Guerra del Golfo e sei anni da quando l’Occidente cristiano, civile, democratico, aveva fatto strame dei diritti umani imponendo al popolo iracheno la punizione collettiva dell’uranio, prima, e dell’embargo poi. Le proposi di andare a vedere cosa stava succedendo in quel paese. Alla mercè del “mostro sanguinario Saddam” per Lucia c’erano solo i curdi di cui si diceva che erano stati gassati dal dittatore (poi risultò che furono le truppe iraniane). Ma c’era anche un popolo che resisteva all’embargo più feroce mai attuato prima di Gaza, una mortalità infantile decuplicata, in gran parte per merito dell’uranio sganciato dagli Usa, c’erano i neonati deformi, c’era una popolazione affidata alla scomparsa per fame, malattie, acqua tutta inquinata per distruzione degli impianti, contaminazioni, isolamento dall’universo mondo. Sapete cosa mi intimò la commessa viaggiatrice di Bush? Testuale: “Vai pure e parlaci dei datteri, dei monumenti assiri e babilonesi, ma guai a te se mi fai vedere un solo bambino iracheno menomato dall’uranio, o inscheletrito dalla fame. Mica voglio fare un favore a quel farabutto di Saddam…” . Glielo ricordai proprio in una trasmissione di Santoro. Farfugliò qualcosa su come mi sarei piuttosto dovuto occupare della frana nel Sarno.
Nessuna sorpresa per come reagì all’oscena piazzata della bipartisanamente cara signora, strabica nell'ottica e non ce ne potrebbe fregare di meno, ma molto più strabica più nell’etica, il verminaio politico e mediatico della marca imperiale. Dal fascista presidente della Camera, riscattato nell’antica fede dal modello ultradestro israeliano e dall’olio di ricino potenziato a fosforo, alla ciurmaglia dell’intendenza a suivre veltroniana. La quintessenza della deontologia giornalistica l’ha espressa ancora l’Annunziata quando, a sostegno delle armate nucleari accorse a tappare la voragine di verità aperta dalle immagini di “Anno Zero”, ha sentenziato: “Dobbiamo orientare il pensiero degli italiani su questa cosa”. “Orientare”, capito? E’ l’orientamento cui sono chiamati e votati i nostri operatori dell’informazione. Orientare come si è orientato il pensiero degli italiani su una pulizia etnica serba che era solo subita e mai attuata, su “interventi umanitari” che si risolvono nella decimazione dei civili, sulle armi di distruzione di massa in Iraq, sulle Torri Gemelle abbattute da Osama, sull’ “esportazione della democrazia” che comporta l’annientamento di paesi, popoli, culture, su un libero mercato che ci fa galoppare verso la fine del mondo, su una “lotta alla mafia” che è garantita dall’obliterazione di magistrati che ne rivelano l’intima convivenza-connivenza con la classe politica ed economica, su operazioni di peace keeping che mirano esclusivamente a imporre le soluzioni colonialiste e totalitarie dell’associazione per delinquere, detta comunità “internazionale”, all’ invincibile resistenza di popoli e classi deformata in “terrorismo”. Tutto questo è un deja vu. Ma poi ci sono, più perniciose dei rematori di questa nave di licantropi, le quinte colonne del pacifismo equidistante. Quelle che, contro una manifestazione di massa che si schiera accanto alle vittime di sessant’anni di ineguagliate atrocità di Stato, il 17 gennaio in tutta Italia, allestiscono una contromanifestazione ad Assisi che blatera di pace “contro tutte le violenze”, “contro tutti gli estremismi”. Quelle che si adontano, proprio da Assisi!, proprio all’ombra di benedicenti tuniche, dell’unica risorsa rimasta agli esclusi e banditi dal consesso civile, la preghiera. Quelle che si stracciano le vesti perché si da fuoco ai simboli di una etnolatria che incenerisce l’altro, dopo averlo derubato e lagerizzato. Quelle che concedono pagnotte e aspirine ai sopravvissuti, purchè lascino rimpiazzare l’occupante genocida da quisling venduti, protettei da caschi ONU o Nato, che hanno lo stesso compito di spezzare le reni e annichilire la dignità di chi resiste. “Sinistre cristiane”, fameliche ong, firmaioli di accorati appelli alla moderazione degli uni e degli altri, sinistri campioni del cerchiobottismo, predicatori di confronti e dialogo. Dialogo con una società deumanizzata che al 92% ha appoggiato la carneficina, famigliole che facevano picnic ai varchi per Gaza, esplodendo in applausi a ogni botto e a ogni colonna di fumo che garantivano l’intensificazione della mattanza. Dialogo con una cultura i cui libri sacri, altrettanti decreti esecutivi, assicurano l’impunità a ogni nefandezza inflitta al non ebreo. Sì, dialogo, ma una volta che Israele sia stata ammorbidito dal boicottaggio, dal ritiro degli investimenti, dall’esecrazione mondiale, dalla fine dell’immigrazione, dall’irriducibilità della Resistenza.
Una melma maleodorante che ha per effetto strategico la rimozione di quando, come e perché, tutto è iniziato: l’esproprio terroristico e bellico di un popolo stanziale da millenni, una successione ininterrotta di crimini di Stato, tutto nel quadro di una strategia coloniale secolare per impedire il riscatto di popoli attraverso eliminazione fisica, frantumazione, pulizia etnica e corruzione di quanto rimane. Umanitaristi dei cerotti a nascondere le piaghe, onde la cancrena possa continuare la sua opera fuori da sguardi importuni. Oh, da quali vertiginose altezze morali precipita sui dannati della Terra, purchè non “integralisti”, purchè non terroristici lanciatori di petardi, la caritatevole comprensione della nostra cristiana civiltà democratica. Purchè “riconoscano Israele”, cioè uno Stato razzista, escludente, militarista, espansionista, assassino, che non si è mai sognato di riconoscerne nemmeno l’esistenza. Non andavano così a consolare gli autoctoni sopravvissuti agli stermini continentali i nostri missionari? Solo quelli domati, s’intende. Solo quelli che, anche loro, ci riconoscevano padroni, emissari dell’unico sovrano e ministri del dio giusto.
Grande sollievo al manifestarsi, puntuale dopo ogni imbarazzante efferatezza israeliana, della compagnia di giro dei letterati israeliani sguinzagliati per eludere, con rimbrotti agli eccessi dei generali di Tsahal e alle “criminali provocazione di Hamas”, lo spaventoso peccato originale razzista e colonialista e il diritto di chi si difende attuando la Carta dell’ONU. Vediamo i Grossman, gli Oz, gli Jehoshua, mistificatori liberal da strapazzo, onorati in ogni ricettacolo del perbenismo collaborazionista, bofonchiare auspici di pace e di compromesso. Si sorvola, con disinvolta noncuranza, sui battimani con cui queste anime belle hanno sostenuto l’invasione del Libano, l’erezione del muro, l’olocausto di Gaza. Arrivano, con la stessa programmata puntualità (a conferma di quanto tempo prima l’attacco a Gaza fosse stato deciso) i film della mistificazione, che parlino di limoni contesi tra povera palestinese e buona israeliana (“Il giardino dei limoni”), o di “Valzer con Bashir”, piagnucolosa autocoscienza di reduce israeliano da Sabra e Shatila, perfidamente intesa a scaricare la colpa dell’orrendo massacro sui soli falangisti, che invece erano stati addestrati, indirizzati e diretti da Ariel Sharon. E quando non bastano questi emissari del Mossad dalla faccia umana, soccorre l’equipollente nostrano. E’ girato nei giorni dell’orrore sionista un appello del “venerando maestro” di parte ebraica, Moni Ovadia, cui infelicemente ha dato copaternità il palestinese Ali Rashid. Quale indiscutibile combinazione di fraternità, quale luminoso esempio di “dialogo”! Simmetria perfetta: l’invasione di uno degli eserciti più potenti del mondo è alla stessa stregua di un atto pur esecrabile di terrorismo.
E’ dunque grazie alla simmetria di “invasione” e “atto esecrabile di terrorismo” che crescono l’odio e il rancore, si radicalizzano le posizioni e le distanze diventano incomunicabilità. Già, perché con una Palestina massacrata per sessant’anni e una colonizzazione di mezzo milione di fanatici ebrei sul 22% residuo di Palestina, ridotto dal muro a un 12% spezzettato da posti di blocco e strade dell’apartheid, le posizioni non dovevano certo radicalizzarsi, odio e rancore erano paranoia pura e la comunicabilità era assidua e affettuosa. Ma se qui la presenza del palestinese pareva aver messo qualche freno alle equidistanze del guru ebreo, la maschera cade nell’intervista data a Guido Caldiron di “Liberazione”. Caldiron, punta di lancia della lobby ebraica nel quotidiano del PRC, è uno che s’era fatto notare a sinistra per gli inni di gioia con cui aveva celebrato la reazione delle destre libanesi alla vittoria di Hezbollah. Sollecitato da domande intrise di virulenza sionista, Ovadia si esercita nella pratica ossomorica dell’equilibrio sbilanciato. “La situazione è terribile e disastrosa anche per gli israeliani sottoposti a missili che possono ferire e uccidere ( tre morti contro 1.500)… La difesa (sic) dei cittadini dello Stato di Israele legittima e sacrosanta… I paesi arabi hanno accumulato pesanti responsabilità… le mire egemoniche della Siria… si sta gettando benzina sul fuoco, si rischia di creare le condizioni per una nuova generazione di terroristi… Quando mai il rogo di una bandiera è servita a fare qualcosa per un oppresso (magari sì, già soltanto dandogli il conforto di non essere solo al mondo e, comunque, fornendo un buon esempio)… che un palestinese perda la testa (sic) è comprensibile, ma che lo faccia uno che vive qui, o un italiano, mi sembra assolutamente inaccettabile… chi fa simili gesti non pensa minimamente ai palestinesi: pensa a se stesso, guarda il proprio ombelico, cerca di farsi notare… io di simili atteggiamenti non ne posso più, non ne posso più di questo ciarpame (sic)… Non è Paolo Mieli, non è Fiamma Nirenstein. E' Moni Ovadia. Peccato che Ovadia non guardi il proprio di ombelichi. Forse avvertirebbe un buco nero nel quale sono scomparsi i torti e le ragioni, gli strumenti criminali della rimozione di un popolo dalla sua terra, usati in 60 anni di terrorismo di Stato, e i sacrosanti strumenti di una disperata resistenza. Poi Caldiron incalza con, in prima pagina, l’intervista alla “pacifista” israeliana, sfuggita ai razzetti di Hamas, che anche lei si proclama equidistante: “La loro paura è la nostra”. Immaginatevi il terrore del bracconiere alla vista del fringuello che potrebbe cagargli sulla giacca.
Del resto tra religiosi ci si intende. All’Ovadia equidistante segue a ruota, su “Liberazione”, il Tonio Dell’Olio (Pax Christi) specularmente “equivicino”. Gonfiato di aria fritta il pallone aerostatico con le “innumerevoli iniziative che hanno portato volontari, pellegrini, giovani, a incontri di testimonianza con gli israeliani”, ecco l’esaltazione dell’ “equivicinanza” che ti fa “biasimare tutti coloro che ricorrono all’uso della forza e che continuano a credere, contro ogni evidenza, che la violenza possa risolvere problemi profondi… Bruciare fantocci e bandiere è il segnale preoccupante che la logica del disprezzo dell’altro ci ha catturati, aggiunge fuoco a fuoco, odio a odio, è l’ultima delle cose di cui abbiamo bisogno". Parrebbe dunque che per questi salomoni, impegnati a spaccare in due il bambino conteso tra madre vera e madre falsa, la cosa peggiore di tutte sia il rogo di uno straccio imperialista e di un pupazzo di killer in uniforme. Canagliesco, poi, il richiamo in finale alle vittime della Cecenia, della Somalia e del Darfur, tutte situazioni care ai missionari cristiani, care e rimpiante per non essere riusciti ad impadronirsene, nonostante la grande abilità interventista degli imperialisti e l’ancor più grande abilità mistificatrice dell’apparato mediatico e pacifinta. Naturale che, ahimè in sintonia con il dabbenuomo Paolo Ferrero, segretario del PRC a dispetto della marmellata poltronara di Svendola, questa gente sostenga come unico sbocco “realistico” i “due Stati per due popoli”. Uno Stato militarizzato fino ai denti, sostenuto dalla sedicente comunità internazionale a costo di qualsiasi obbrobrio (anche perché buon modello per repressioni interne e spedizioni internazionali future), accanto a uno “Stato” che non è che un puzzle su cui sia piombato un masso, senza confini, senza sovranità, senza forze armate confrontabili con stati sovrani, butterato dalle città del mezzo milione di coloni a crescere, privato di autonomia economica, politica, culturale. Com’è che vengono taciute da tutti le voci degli ebrei d’onore e umanità che si levano contro questa aberrante finzione per gonzi e dimostrano come l’unica uscita realistica e giusta sia lo Stato unico, democratico, possibilmente laico, con pieno diritto degli espulsi a tornare nella loro terra.
Massimo D’Alema è ribalzato sugli scudi dell’onorabilità a sinistra per aver borbottato due banali ovvietà: che l’azione israeliana era “sproporzionata” e che con Hamas si deve pur parlare. Ma che bravo il furbetto di un partitino da sottrarre al controllo del rivale troppo destrorso, facendo le fusa ai detriti della sinistra e al papa e occhieggiando verso quella maggioranza di paesi nel Sud del mondo che danno segni di insofferenza verso l’apocalisse planetaria perseguita dagli USraeliani, senza soluzione di continuità da Monroe a Obama! Sarebbe stato più credibile, il baffetto dai mille fiaschi, se avesse fatto qualche passo indietro sulla Jugoslavia. Questo è il sergente di ferro e politico di fuffa a stelle e strisce che ancora si vanta di aver fermato con le sue bombe stragi in Kosovo inventate per la bisogna, che nulla hai mai detto sui massacri perpetrati dai gangster narcotrafficanti dell’UCK, addestrati dall’agente Cia Bin Laden, a danni della minoranza serba in Kosovo. E’ il traffichino che ha sponsorizzato l’Operazione Arcobaleno in Albania, butterata dalla corruzione e dal ladrocinio e inquisita a Brindisi. E’ il tentacolino imperialista che ha sottoscritto, in piena aggressione alla Jugoslavia, la mutazione genetica della Nato da alleanza difensiva a coalizione di aggressori imperialisti in tutto il mondo. E’ il propedeutico dello Stato di Polizia piduista che ha messo al posto dell’esercito di leva una forza professionale di sgherri interni ed esterni e che ha dato ai Carabinieri lo status di Quarta Arma e poteri senza confronto con le polizie di altri paesi che non siano la Colombia.
Chiudo con un triste sorriso per quei compagni che si tagliano le palle politiche e morali frenando sulla solidarietà e sul rispetto per i combattenti di Hamas, “integralisti religiosi senza progetto politico accettabile”. Si risentono, le anime ortodosse e delicate, anche dell’ eccessivo indugiare di Santoro sui macabri particolari dei bambini di Gaza. Li svergogna perfino il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina che, correttamente, mette da parte ogni differenza ideologica nel momento dell’unica priorità, la resistenza. Meschino e saccente eurocentrismo che, questo sì, guarda solo al proprio ombelico. Dicono che quelli di Hamas, riconosciuti da un popolo sbranato, non sono per la rinascita araba, ma per l’ umma musulmana. Rieccheggiano le diffamazioni dei predatori. Ma chi glie lo ha detto? Ci portino i documenti di Hamas che parlano di califfato e non di liberazione della Palestina. Nella quale Palestina liberata se la vedranno poi liberamente ideologie e sistemi sociali e chi avrà più filo più tesserà. Mi ricordano quel puzzone del PRC che, di fronte all’immane tragedia irachena e ai successi dei suoi partigiani, scrollò le spalle e dichiarò con sufficienza: “La resistenza irachena non ci parla””. E anche così che Bertinotti è arrivato alla terza carica dello Stato.
Sei tu che non la sai ascoltare, coglione!
http://fulviogrimaldi.blogspot.com/2009/01/armi-proibite-fosforo-dime-uranio-lucia.html
1 milione mezzo contaminati dalle bombe all’uranio
Kosovo “da salvare” da una fittizia “pulizia etnica” del fittizio “dittatore” Milosevic.
bon, mi son fermato qua, un aritcolo che inizia con ste puttanate non merita di essere letto (da popò di fonte tra l'altro)
Kharonte85
25-01-2009, 11:20
quello che suggerisci tu,è imparziale.
quello che posto io,no.
of course. . .
ps
quello che c'è nel flash,è stato riportato nei vari post di questo 3D.
Perlomeno mi sforzo di essere imparziale, e cerco di vedere la faccenda da un punto di vista STORICO...infatti non ho nessuna firma che inneggia a una fazione o l'altra.
PS: non è un merito, quella storia è profondamente viziata.
aletlinfo
25-01-2009, 11:21
bon, mi son fermato qua, un aritcolo che inizia con ste puttanate non merita di essere letto (da popò di fonte tra l'altro)
quoto in pieno
fuffa propagandistica spudorata...
aletlinfo
25-01-2009, 11:37
[SIZE="5"][COLOR="Red"]
[CUT]
Il Talmud è il libro-guida degli ebrei.
[CUT] CUT e ricut
Complimenti, quindi gli ebrei di oggi sono guidati dai sacri testi pensati 500 o 600 anni a.c.
:mbe:
Perlomeno mi sforzo di essere imparziale, e cerco di vedere la faccenda da un punto di vista STORICO...infatti non ho nessuna firma che inneggia a una fazione o l'altra.
PS: non è un merito, quella storia è profondamente viziata.
ah si,perchè io nn li vedo da un punto di vista storico.
e nn è la firma che decreta la linea di pensiero,ma i contenuti espressi,e tu fino qua sei stato parziale ,più e quanto me .
la sharia é meglio del silicone a quanto pare :asd:
quoto :stordita: :asd:
ah si,perchè io nn li vedo da un punto di vista storico.
e nn è la firma che decreta la linea di pensiero,ma i contenuti espressi,e tu fino qua sei stato parziale ,più e quanto me .
tipo questo punto di vista storico?
http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Sabra_e_Shatila
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=17467
solo uno dei tanti casi. israele ci tiene tanto ai civili palestinesi sisi
usa9999999999
25-01-2009, 13:09
oddio ma qualcuno ha ancora crede a ste cagate neocon, lo scontro di civiltà e cazzate varie?
Cazzate? E' la pura verità...
bon, mi son fermato qua, un aritcolo che inizia con ste puttanate non merita di essere letto (da popò di fonte tra l'altro)
:asd:
Io mi son fermato alle immagini della pagina, neanche letto la prima parola... :stordita: :D
yossarian
25-01-2009, 13:15
ah si,perchè io nn li vedo da un punto di vista storico.
e nn è la firma che decreta la linea di pensiero,ma i contenuti espressi,e tu fino qua sei stato parziale ,più e quanto me .
il punto di vista storico di david horowitz? :rotfl: :rotfl: :rotfl:
usa9999999999
25-01-2009, 13:39
il punto di vista storico di david horowitz? :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Spiega dove avrebbe sbagliato, quel video...
yossarian
25-01-2009, 13:41
Spiega dove avrebbe sbagliato, quel video...
ho postato i link di chi critica quel video in particolare e horowitz in generale. Critiche di ebrei uno dei quali è un professore universitario con un Ph.D in studi sull'ebraismo che vive in israele. Prova a dargli un'occhiata.
La conclusione, poi, è da sballo: poichè alcuni leader arabi hanno apppoggiato Hitler durante la seconda guerra mondiale, allora gli arabi sono nazisti che stanno cercando di completare il piano di sterminio degli ebrei. Vogliamo parlare dei banchieri ebrei che hanno finanziato l'ascesa al potere di hitler? Oppure del fatto che altri dittatori, dichiaratamente filonaziati (saddam, pinochet, videla, e compagnia bella), sono stati per anni il braccio armato degli usa e non certo del mondo arabo?
Horowitz non è uno storico, non è un giornalista; è un ex agitatore politico di sinistra che è stato folgorato, come Paolo sulla via di damasco, dalla politica (o, magari, dai soldi) teocon USA e vede terroristi e comunisti dappertutto (anche tra gli stessi insegnanti USA). :D
Infine, preferisco stendere un velo pietoso sulle farneticazioni di ferrara che non meritano neppure commento.
ho postato i link di chi critica quel video in particolare e horowitz in generale. Critiche di ebrei uno dei quali è un professore universitario con un Ph.D in studi sull'ebraismo che vive in israele. Prova a dargli un'occhiata.
ci sono anche tanti ebrei antisionisti (e perfino antisemiti).
La conclusione, poi, è da sballo: poichè alcuni leader arabi hanno apppoggiato Hitler durante la seconda guerra mondiale, allora gli arabi sono nazisti che stanno cercando di completare il piano di sterminio degli ebrei.
che una certa componente del mondo islamico stia scivolando verso l' antisemitismo,lo dimostrano degli episodi strani : in turchia il mein kampf fù nel 2006 il libro + venduto.
sempre in turchia la piccolissima comunità ebrea fù colpita da un attentato.
anche nello statuto di hamas,viene riportato un verso del corano,che possiamo definire antisemita.
che poi horowitz venga considerato un pazzo delirante per aver fatto notare che esiste un sentimento antiebraico nel mondo arabo,non mi sorprende,è il destino a cui si và incontro lasciando l'ala estrema della sx.
yossarian
25-01-2009, 14:46
ci sono anche tanti ebrei antisionisti (e perfino antisemiti).
e quindi diamo per buone le versioni di quelli antiarabi o le farneticazioni su complotti a livello internazionale per rovesciare le democrazie occidentali? Allora mettimi tra coloro che complottano, visto che, per quanto mi riguarda, non esistono democrazie meppure in occidente e, dal mio punto di vista, è più pericoloso lo stato italiano con le sue leggi smaccatamente a favore di banche, politici e grande impresa di quanto non lo siano i terroristi di hamas.
che una certa componente del mondo islamico stia scivolando verso l' antisemitismo,lo dimostrano degli episodi strani : in turchia il mein kampf fù nel 2006 il libro + venduto.
sempre in turchia la piccolissima comunità ebrea fù colpita da un attentato.
anche nello statuto di hamas,viene riportato un verso del corano,che possiamo definire antisemita.
che poi horowitz venga considerato un pazzo delirante per aver fatto notare che esiste un sentimento antiebraico nel mondo arabo,non mi sorprende,è il destino a cui si và incontro lasciando l'ala estrema della sx.
mein kampf è uno dei libri più venduti al mondo (se non il più venduto). Questo cosa significa? Che il mondo è antisemita? Se così fosse, tanti paesi occidentali e pseudodemocratici sarebbero altrettanto pericolosi per la sopravvivenza di israele.
In quanto ai versi dei testi sacri, te ne hanno riportato alcuni del talmud che giustificano ruberie e ammazzamenti. Quindi gli ebrei sono ladri e assassini?
Horowitz è uno che strumentalizza le situazioni a vantaggio proprio e di un certo tipo di propaganda. La stessa che reputa utile la guerra in iraq (per il petrolio) e inutile quella in bosnia (dove non c'è petrolio). E per farlo ha manipolato eventi e dati a proprio piacimento citando fonti tutt'altro che attendibili.
Tanto vale chiedere a goering la versione "reale" sull'olocausto allora.
Allora mettimi tra coloro che complottano, visto che, per quanto mi riguarda, non esistono democrazie meppure in occidente e, dal mio punto di vista,
ci mancherebbe che siano perfette,nessuno lo ha mai detto.
ma puoi sempre farti un giro altrove,magari ci sono stati in cui trovi un sistema di governo migliore di quello presente in occidente.
mein kampf è uno dei libri più venduti al mondo (se non il più venduto). Questo cosa significa? Che il mondo è antisemita? Se così fosse, tanti paesi occidentali e pseudodemocratici sarebbero altrettanto pericolosi per la sopravvivenza di israele.
In quanto ai versi dei testi sacri, te ne hanno riportato alcuni del talmud che giustificano ruberie e ammazzamenti. Quindi gli ebrei sono ladri e assassini?
Horowitz è uno che strumentalizza le situazioni a vantaggio proprio e di un certo tipo di propaganda. La stessa che reputa utile la guerra in iraq (per il petrolio) e inutile quella in bosnia (dove non c'è petrolio).
Tanto vale chiedere a goering la versione "reale" sull'olocausto allora.
credo però che nel resto del mondo,quel libro venga letto da un punto di vista ....un tantino più critico.
yossarian
25-01-2009, 15:04
ci mancherebbe che siano perfette,nessuno lo ha mai detto.
ma puoi sempre farti un giro altrove,magari ci sono stati in cui trovi un sistema di governo migliore di quello presente in occidente.
perfette? Tu dici che non sono perfette, io dico che non sono democratiche. C'è una differenza sostanziale :sofico: Diciamo che conosco questo sistema e mi dà il voltastomaco. Il che mi è sufficiente a considerarlo pericoloso per la democrazia (quella vera).
credo però che nel resto del mondo,quel libro venga letto da un punto di vista ....un tantino più critico.
stai confondendo la realtà dei fatti con la tua interpretazione personale. La realtà dice che quel libro è tra i più venduti al mondo. La tua interpretazione verte sul senso critico con cui viene interpretato da tizio o da caio. Questo senza che tu conosci tizio o caio.
usa9999999999
25-01-2009, 18:11
[cut]
mein kampf è uno dei libri più venduti al mondo (se non il più venduto). Questo cosa significa? Che il mondo è antisemita? Se così fosse, tanti paesi occidentali e pseudodemocratici sarebbero altrettanto pericolosi per la sopravvivenza di israele.
In quanto ai versi dei testi sacri, te ne hanno riportato alcuni del talmud che giustificano ruberie e ammazzamenti. Quindi gli ebrei sono ladri e assassini?
Horowitz è uno che strumentalizza le situazioni a vantaggio proprio e di un certo tipo di propaganda. La stessa che reputa utile la guerra in iraq (per il petrolio) e inutile quella in bosnia (dove non c'è petrolio). E per farlo ha manipolato eventi e dati a proprio piacimento citando fonti tutt'altro che attendibili.
Tanto vale chiedere a goering la versione "reale" sull'olocausto allora.
I paesi occidentali non vanno in giro a dire che gli ebrei devono morire e che lo stato israeliano è nazista e deve essere distrutto, come fanno Iran Hamas Siria Hezbollah e una decina di altri gruppi, con il tacito assenso di tutto il mondo arabo. Nè gli ebrei stessi proclamano morte nei confronti di alcuno straniero, a meno che costui non sia un terrorista...
La differenza mi pare abissale...
In quanto ai versi dei testi sacri, te ne hanno riportato alcuni del talmud che giustificano ruberie e ammazzamenti. Quindi gli ebrei sono ladri e assassini?
il talmud nn ispira le leggi dello stato di Israele.
il Corano si ,e di molti stati.
che poi sia vero che, cosi come la bibbia ,anche il talmud sia pieno di riferimenti violenti,questo nn cambia la sostanza.
fortuna che nessuno è andato ancora a ravanare nella bibbia :O
I paesi occidentali non vanno in giro a dire che gli ebrei devono morire e che lo stato israeliano è nazista e deve essere distrutto
Si vede che non sei mai stato in certi locali molto occidentali, o a feste di certi partiti che sono stati alleati anche con il nano... oppure non hai sentito i discorsi del tipo romano assoldato dal berlusca solo perchè ha i giornali...
yossarian
25-01-2009, 20:00
I paesi occidentali non vanno in giro a dire che gli ebrei devono morire e che lo stato israeliano è nazista e deve essere distrutto, come fanno Iran Hamas Siria Hezbollah e una decina di altri gruppi, con il tacito assenso di tutto il mondo arabo. Nè gli ebrei stessi proclamano morte nei confronti di alcuno straniero, a meno che costui non sia un terrorista...
La differenza mi pare abissale...
ma anche no. Fino a prova contraria, l'occidente non fa proclami ma organizza colpi di stato per rimuovere governi legittimamente eletti (cile, argentina, ecc, ti dice niente?). Il tutto in nome di un'interesse superiore (le economie di qualche multinazionale). Fa una guerra in Iraq per wdm inesistenti; guerra che poi diventa di liberazione (quando si scopre la magra figura rimediata), ma che nessuno ha il coraggio di dire che è stata fatta per il petrolio. Strangola il suo stesso popolo permettendo speculazioni e corse al rialzo di beni di prima necessità (petrolio, case, generi alimentari), creando bolle speculative a vantaggio di pochi e a danno dell'intera collettività. Ha inventato una spectre del terrorismo internazionale per giustificare interventi armati in qualunque parte del pianeta faccia comodo, aka ci sia petrolio o gas o diamanti o oro.
Si, è vero, la differenza è abissale. E non so chi sia peggio. Di sicuro non vedo tracce di democrazia da nessuna parte.
il talmud nn ispira le leggi dello stato di Israele.
il Corano si ,e di molti stati.
che poi sia vero che, cosi come la bibbia ,anche il talmud sia pieno di riferimenti violenti,questo nn cambia la sostanza.
vallo a dire ai teocon
fortuna che nessuno è andato ancora a ravanare nella bibbia :O
volendo si può fare anche quello. I pazzi fanatici che hanno massacrato in nome di dio sono fin troppi.
Doraneko
26-01-2009, 04:32
1 milione mezzo contaminati dalle bombe all’uranio
moschetti palestinesi
una tenaglia di morte e sottommissione
un ininterrotto tsunami di morte a base di armi proibite.
Non l'ho letto tutto perche' non credo sia giusto ridere cosi' tanto in questo thread...
shambler1
26-01-2009, 21:46
Non l'ho letto tutto perche' non credo sia giusto ridere cosi' tanto in questo thread...
II riso fa buon sangue.
Doraneko
27-01-2009, 05:14
II riso fa buon sangue.
Buon sangue non mente.
Percio' son sincero :read:
Gaza: ucciso soldato israeliano
Agguato di miliziani palestinesi ai confini della striscia contro una pattuglia: feriti anche altri tre militari
Case distrutte a Gaza (Ap)
Case distrutte a Gaza (Ap)
GAZA (CISGIORDANIA) - Un soldato israeliano è stato ucciso e altri 3 sono rimasti feriti al confine con la striscia di Gaza in un'imboscata condotta da miliziani palestinesi. Stando ad alcune fonti, i militari stavano pattugliando la linea di frontiera, in prossimità del valico di Kissufim, a bordo di un fuoristrada quando un ordigno - forse comandato a distanza - è stato fatto esplodere sotto il veicolo. Subito dopo un gruppetto di miliziani ha aperto il fuoco e ne è nata una sparatoria con i soldati durata alcuni minuti. Nel conflitto a fuoco sarebbe morto anche un palestinese, mentre un altro sarebbe rimasto ferito.
NESSUNA RIVENDICAZIONE - L'imboscata, al momento, non è stata rivendicata nè da Hamas nè da alcuna delle altre sigle islamico-radicali attive nella Striscia. Secondo alcune testimonianze, l'azione iniziale sarebbe stata compiuta da due o tre persone armate.
se poi uno risponde...
che nn pianga nessuno, ok?
:rolleyes: :rolleyes:
se poi uno risponde...
che nn pianga nessuno, ok?
:rolleyes: :rolleyes:
questa roba nn fa notizia.
sono morti degli Israeliani,sn morti di serie B. :O
Kharonte85
27-01-2009, 09:22
La domanda da fare sarebbe chi risponde a chi? Dato che per 20gg Israele ha bombardato Gaza facendo anche strage di civili?
Ovvio che agguati ed attentati continueranno, sarà così in eterno...la motivazione è che sostanzialmente Israele con la sua politica dell'arroganza ha esacerbato gli animi e favorito l'insediamento di Hamas al potere.
Leggi questo se vuoi capire cosa intendo:
L' opposizione laburista riesce a ottenere un piano di pace Israeliani-palestinesi Accordo fra «colombe»
Ma Sharon li bolla come «irresponsabili»
DAL NOSTRO INVIATO GERUSALEMME - Il «golpe» pacifista ha mandato il primo ministro Ariel Sharon su tutte le furie. Ma dall' Egitto, dove sta depositando la bozza dell' accordo con i palestinesi, l' ex ministro israeliano Yossi Beilin, laburista, fa sapere al premier che è disposto a cedere al governo il «brevetto» sull' intesa raggiunta dalle colombe delle due parti, per mettere fine all' Intifada e all' occupazione dei territori: «Quel che volevamo dimostrare è ormai evidente: un' intesa è possibile. Ma, soprattutto, non è vero che mancavano gli interlocutori. E infatti noi li abbiamo trovati». Uri Zaki, portavoce a Gerusalemme di Yossi Beilin, evita di inasprire i toni della discussione, che vede anche il suo ex premier, Ehud Barak, schierato con la destra: «Sharon si è arrabbiato, perché sono stati smantellati gli alibi del governo. E cioè che, dopo il rifiuto a Camp David del 90 per cento dei territori, i palestinesi volessero soltanto cancellare Israele dalle mappe con il terrorismo. L' Accordo svizzero dimostra che non è così». Da più di due anni, e non in gran segreto, i laburisti (poi sconfitti alle elezioni dello scorso anno) e una delegazione di dirigenti palestinesi si sono dati appuntamento in mezzo mondo per sciogliere i nodi più intricati del conflitto arabo-israeliano: il diritto al ritorno di 3 milioni e 600 mila profughi palestinesi, la sovranità sul Monte del Tempio, sacro anche ai musulmani per la Moschea Al Aqsa, la divisione di Gerusalemme e altre questioni su cui le diplomazie mondiali si arrovellano invano da decenni. Proprio nel momento in cui Sharon sta per riuscire a convincere gli Stati Uniti che Arafat è l' ostacolo da eliminare, e che con l' Autorità palestinese non c' è possibilità di dialogo, spunta l' opposizione israeliana con un piano di pace già bell' e pronto da firmare. I negoziatori palestinesi, guidati dall' ex ministro Yasser Abed Rabbo, avrebbero ceduto sul diritto al ritorno dei profughi nelle terre ormai israeliane. In cambio chiedono, e nell' intesa virtuale ottengono, la giurisdizione sulla spianata delle moschee, nella città vecchia, terzo luogo sacro dell' Islam nel mondo, dopo la Mecca e la Medina. Gerusalemme sarebbe controllata da una forza internazionale e la gran parte delle colonie ebraiche dovrebbero lasciare i territori occupati, con l' eccezione di Ma' aleh Adumim ed Efrat. Secondo il portavoce di Yossi Beilin si è ottemperato così all' esigenza primaria di Israele: «Rimanere un Paese ebraico e democratico, disinnescando la bomba della crescita demografica araba. I palestinesi hanno capito che pagheranno un prezzo alto, rinunciando al diritto al ritorno, ma sono stati abbastanza pragmatici da accettarlo». Il patto non ha alcuna possibilità di applicazione pratica. L' ex ministro Yossi Beilin, il leader laburista Amram Mitzna (sconfitto alle elezioni), lo scrittore Amos Oz e gli altri componenti della delegazione israeliana sono stati bollati come «traditori» dalla destra e dallo stesso Sharon che li accusa di «irresponsabilità». Arafat, invece, non ha smentito i negoziatori palestinesi, tra cui figurano due capi tanzim (gruppo affiliato ad Al Fatah), Kadoura Fares e Mohammed Khourani, uomini di Marwan Barghouti, attualmente incarcerato e sotto processo in Israele. Elisabetta Rosaspina
I punti del piano «svizzero» PROFUGHI I palestinesi rinuncerebbero al diritto al ritorno. Alcuni rifugiati resterebbero nei Paesi in cui vivono, altri sarebbero assorbiti dall' Autorità palestinese STATO EBRAICO I palestinesi riconoscerebbero Israele come Stato ebraico RITIRO Israele si ritirerebbe entro i confini del 1967. Con l' eccezione di alcuni «scambi» di territorio GERUSALEMME Gerusalemme sarebbe divisa: i quartieri arabi di Gerusalemme Est diventerebbero parte dello Stato palestinese SPIANATA La Spianata delle Moschee sarebbe palestinese, una forza internazionale assicurerebbe libero accesso a tutti i fedeli. Il Muro del Pianto resterebbe sotto sovranità israeliana COLONIE Ariel, Efrat e Har Homa sarebbero parte della Palestina, che cederebbe altri territori della Cisgiordania
Rosaspina Elisabetta
(14 ottobre 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/14/Israeliani_palestinesi_Accordo_fra_colombe_co_0_031014035.shtml
Il Tutto a donnine per decisione di Sharon che non era assolutamente interessato a contrattare una pace.
FabioGreggio
27-01-2009, 12:41
Gaza/ Michel: da Israele flagranti violazioni diritto umanitario
Gerusalemme, 26 gen. (Ap) - Il commissario europeo allo Sviluppo, Louis Michel, ha condannato le "operazioni militari contro il popolo palestinese e i suoi beni," definendole "flagranti violazioni del diritto umanitario internazionale". Michel, che si è così espresso davanti ad un deposito di viveri del principale compound Onu di Gaza, che è stato pesantemente danneggiato dai bombardamenti israeliani, ha chiesto anche che i responsabili delle recenti violenze siano messi sotto inchiesta. Il commissario allo Sviluppo Ue ha anche esortato Israele ad aprire le frontiere con Gaza per il passaggio di aiuti umanitari.
Nel corso dell'offensiva israeliana a Gaza sono morte circa 1.300 persone, di cui più della metà civili, mentre le infrastrutture hanno subito enormi devastazioni. Israele ha accusato Hamas di essere responsabile delle vittime civili per aver operato da zone residenziali.
http://notizie.alice.it/notizie/esteri/2009/01_gennaio/26/gaza_michel_da_israele_flagranti_violazioni_diritto_umanitario,17723937.html
Bene. Ora si cominci a processare i Crimini di Guerra Israeliani.
fg
FabioGreggio
27-01-2009, 12:43
Gaza, Israele promette scudo legale a militari su crimini guerra
domenica, 25 gennaio 2009 2.14
Versione per stampa
GERUSALEMME (Reuters) - Le richieste internazionali per mettere sotto inchiesta Israele su presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza hanno spinto oggi il primo ministro Ehud Olmert a promettere al personale militare la protezione dello stato dalle inchieste estere.
"I comandanti e si soldati mandati a Gaza devono sapere che sono al sicuro dai più disparati tribunali e Israele li assisterà e li difenderà, perché ci hanno protetti con i loro corpi durante l'operazione a Gaza", ha dichiarato Olmert.
La scorsa settimana, l'autorità di censura militare ha imposto ai mezzi di informazione locali e stranieri di offuscare i volti dei comandanti militari nelle foto e nei filmati sulla guerra di Gaza per timore che possano essere identificati e arrestati mentre viaggiano all'estero.
I media israeliani hanno riferito che i militari hanno consigliato ai loro vertici di pensarci due volte prima di viaggiare in Europa.
Circa 1.200 palestinesi, fra i quali almeno 700 civili, sono stati uccisi, secondo quel che hanno riferito i funzionari medici, nell'offensiva lanciata da Israele nella Striscia di Gaza, governata da Hamas, con lo scopo dichiarato di porre fine al lancio di razzi contro il suo territorio.
Le morti dei civili hanno provocato la pubblica riprovazione all'estero e hanno spinto le autorità Onu a chiedere inchieste indipendenti per verificare se ci siano stati da parte degli israeliani dei crimini di guerra.
Nel conflitto sono morti dieci soldati israeliani e tre civili, colpiti dai razzi.
Israele ha detto che fra i morti palestinesi ci sono centinaia di militanti e ha dichiarato di aver cercato di fare del suo meglio per evitare vittime civili nelle aree molto popolose in cui operavano gli uomini armati.
http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2009-01-25T131340Z_01_MIE50O04V_RTROPTT_0_OITTP-PALESTINIANS-ISRAEL-WARCRIMES.XML
Se non c'è nulla da nascondere, pechè oscurare le identità?
Ignobile comportamento.
fg
giovedì 22 Gennaio 2009 (16h49) :
Io artigliere ho usato fosforo bianco
di Simcha Leventhal
Ho servito come artigliere nella divisione M109 dell’esercito israeliano dal 2000 al 2003 e sono stato addestrato a utilizzare le armi che Israele sta usando a Gaza. So per certo che le morti di civili palestinesi non sono una sfortunata disgrazia ma una conseguenza calcolata. Le bombe che l’esercito israeliano ha usato a Gaza uccidono chiunque si trovi in un raggio di 50 metri dall’esplosione e feriscono con ogni probabilità chiunque si trovi a 200 metri. Consapevoli dell’impatto di queste armi, le gerarchie militari impediscono il loro uso, anche in combattimento, a meno di 350 metri di distanza dai propri soldati (250 metri, se questi soldati si trovano in veicoli corazzati).
Testimonianze e fotografie da Gaza non lasciano spazio a dubbi: l’esercito israeliano ha usato in questa operazione bombe al fosforo bianco, che facevano parte dell’arsenale quando anche io servivo nell’esercito. Il diritto internazionale proibisce il loro uso in aree urbane densamente popolate a causa delle violente bruciature che provocano: la bomba esplode alcune decine di metri prima di toccare il suolo, in modo da aumentarne gli effetti, e manda 116 schegge infiammate di fosforo in un’area di più di 250 metri. Durante il nostro addestramento, i comandanti ci hanno detto di non chiamare queste armi «fosforo bianco», ma «fumo esplosivo» perché il diritto internazionale ne vietava l’uso.
Dall’inizio dell’incursione, ho guardato le notizie con rabbia e sgomento.
Sono sconvolto dal fatto che soldati del mio paese sparino artiglieria pesante su una città densamente popolata, e che usino munizioni al fosforo bianco. Forse i nostri grandi scrittori non sanno come funzionano queste armi, ma sicuramente lo sanno le nostre gerarchie militari. 1300 palestinesi sono morti dall’inizio dell’attacco e più di 5000 sono rimasti feriti.
Secondo le stime più ottimiste, più della metà dei palestinesi uccisi erano civili presi tra il fuoco incrociato, e centinaia di loro erano bambini. I nostri dirigenti, consapevoli delle conseguenze della strategia di guerra da loro adottata, sostengono cinicamente che ognuna di quelle morti è stata un disgraziato incidente.
Voglio essere chiaro: non c’è stato alcun incidente. Coloro che decidono di usare artiglieria pesante e fosforo bianco in una delle aree urbane più densamente popolate del mondo sanno perfettamente, come anche io sapevo, che molte persone innocenti sono destinate a morire. Poiché conoscevano in anticipo i prevedibili risultati della loro strategia di guerra, le morti civili a Gaza di questo mese non possono essere definite onestamente un disgraziato incidente.
Questo mese, ho assistito all’ulteriore erosione della statura morale del mio esercito e della mia società. Una condotta morale richiede che non solo si annunci la propria volontà di non colpire i civili, ma che si adotti una strategia di combattimento conseguente. Usare artiglieria pesante e fosforo bianco in un’area urbana densamente popolata e sostenere poi che i civili sono stati uccisi per errore è oltraggioso e immorale.
L’autore è un veterano dei corpi di artiglieria dell’esercito israeliano e membro fondatore di Breaking the Silence
ma chi l'ha scritto topolino? 50 metri è il raggio di letalità di una munizione da 155mm HE (alto esplosivo) che non c'èentra una mazza con il fosforo.
Senza contare che diverse foto, postate anche in questo thread, mostrano gente a molto meno di 50 metri (in una foto, 30 centimetri) da frammenti di WP Smoke (guardate le pagine precedenti).
Esilarante il passaggio: "i comandanti ci hanno detto di non chiamare queste armi «fosforo bianco», ma «fumo esplosivo» perché il diritto internazionale ne vietava l’uso."
Cioè gli direbbero di chiamarlo "fumo esplosivo" (stronzate, perchè non si chiama cosi in nessun esercito del mondo) quando sulla munizione M825A1 c'è scritto, e nemmeno in piccolo, "White Phosporus Smoke". :rolleyes:
Oppure "116 schegge fiammanti", cioè un artigliere, in teoria esperto dell' argomento, le chiama cosi? sono pezzuole di stoffa cosparse di fosforo bianco in bassa concentrazione e non in forma pura.
Solite fandonie buone per chi non se ne intende e può essere preso per il culo con poca difficoltà
majin mixxi
27-01-2009, 18:54
questa roba nn fa notizia.
sono morti degli Israeliani,sn morti di serie B. :O
i morti sono morti
usa9999999999
27-01-2009, 19:15
ma chi l'ha scritto topolino? 50 metri è il raggio di letalità di una munizione da 155mm HE (alto esplosivo) che non c'èentra una mazza con il fosforo.
Senza contare che diverse foto, postate anche in questo thread, mostrano gente a molto meno di 50 metri (in una foto, 30 centimetri) da frammenti di WP Smoke (guardate le pagine precedenti).
Esilarante il passaggio: "i comandanti ci hanno detto di non chiamare queste armi «fosforo bianco», ma «fumo esplosivo» perché il diritto internazionale ne vietava l’uso."
Cioè gli direbbero di chiamarlo "fumo esplosivo" (stronzate, perchè non si chiama cosi in nessun esercito del mondo) quando sulla munizione M825A1 c'è scritto, e nemmeno in piccolo, "White Phosporus Smoke". :rolleyes:
Oppure "116 schegge fiammanti", cioè un artigliere, in teoria esperto dell' argomento, le chiama cosi? sono pezzuole di stoffa cosparse di fosforo bianco in bassa concentrazione e non in forma pura.
Solite fandonie buone per chi non se ne intende e può essere preso per il culo con poca difficoltà
Ma poi la divisione si chiama come il carro? M109 è il Paladin... :confused:
i morti sono morti
no.
nn vedo la stessa indignazione quando sono i palestinesi ad attaccare.
e lo fanno quasi sempre quando le ostilità sono finite.
poi ci si lamenta delle reazioni di Israele.
vai vai israele...
dantes76
27-01-2009, 19:53
giovedì 22 Gennaio 2009 (16h49) :
Io artigliere ho usato fosforo bianco
di Simcha Leventhal
io il preservativo
dantes76
27-01-2009, 19:55
i morti sono morti
no ti sbagli, quando una madre esulta perche' suo figlio muore facendosi saltare in aria dentro un bus pieno d'isareliani, e dopo la stessa madre piange suo figlio perche' israele colpisce, non il figlio ma un tetto usato di hamas, allora la madre la pensa in maniera differente da te e da tanti altri...
zerothehero
27-01-2009, 20:01
Gaza/ Michel: da Israele flagranti violazioni diritto umanitario
fg
Parafrasando Santoro: ma questo "rappresentante" da chi deve acquisire dei meriti?
Su Hamas il "rappresentante" non ha nulla da rilevare? :O
zerothehero
27-01-2009, 20:04
Il link go-go-Israel mi dà questo.
http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/
Sto vedendo il primo capitolo, ben fatto. :fagiano:
Se mi dite come metterlo in link con la scrittina "go-go-israel" mi fate un favore.
Non me lo ricordo più :cry:
Kharonte85
27-01-2009, 20:10
Il link go-go-Israel mi dà questo.
http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/
Sto vedendo il primo capitolo, ben fatto. :fagiano:
Se mi dite come metterlo in link con la scrittina "go-go-israel" mi fate un favore.
Non me lo ricordo più :cry:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25991208&postcount=3975
dantes76
27-01-2009, 20:11
Il link go-go-Israel mi dà questo.
http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/
Sto vedendo il primo capitolo, ben fatto. :fagiano:
Se mi dite come metterlo in link con la scrittina "go-go-israel" mi fate un favore.
Non me lo ricordo più :cry:
"go-go-Israel" (http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/)
http://img405.imageshack.us/img405/1167/20090127211507zr9.png (http://imageshack.us)
zerothehero
27-01-2009, 20:12
"go-go-Israel" (http://www.terrorismawareness.org/what-really-happened/)
Grazie..quando ero mod potevo editare i messaggi e vedere gli url..mò non posso più :cry:
dantes76
27-01-2009, 20:17
Grazie..quando ero mod potevo editare i messaggi e vedere gli url..mò non posso più :cry:
cose che capitano, un fa accussi' :O
Gaza, Israele promette scudo legale a militari su crimini guerra
domenica, 25 gennaio 2009 2.14
Versione per stampa
GERUSALEMME (Reuters) - Le richieste internazionali per mettere sotto inchiesta Israele su presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza hanno spinto oggi il primo ministro Ehud Olmert a promettere al personale militare la protezione dello stato dalle inchieste estere.
"I comandanti e si soldati mandati a Gaza devono sapere che sono al sicuro dai più disparati tribunali e Israele li assisterà e li difenderà, perché ci hanno protetti con i loro corpi durante l'operazione a Gaza", ha dichiarato Olmert.
loro sono il popolo eletto .. nessuno li può giudicare ... :read: :stordita:
dantes76
27-01-2009, 20:53
loro sono il popolo eletto .. nessuno li può giudicare ... :read: :stordita:
strano, ricordo di militari israeliani processati da israele, ma nessun militante di hamas processato da hamas...
Grazie..quando ero mod potevo editare i messaggi e vedere gli url..mò non posso più :cry:
mica bisogna essere mod per quotare il messaggio e copiare l'indirizzo :D:D
strano, ricordo di militari israeliani processati da israele, ma nessun militante di hamas processato da hamas...
beh però si processano a vicenda hamas e fatah
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1914591
dantes76
27-01-2009, 21:02
beh però si processano a vicenda hamas e fatah
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1914591
molto a vicenda, non ricordo il numero preciso[ ma si avvicina al vero numero di morti durante i recenti attacchi Israeliani contro i terroristi, ovvero 600] ma hamas, dopo la presa di gaza, mise al muro un 400/500 palestinesi.. ma non ricordo ne santoro e ne altri strapparsi le vesti per quei palestinesi...
ps: si conosco quel 3d :asd:
ps: si conosco quel 3d :asd:
sorry ma mi fa talmente strano essere d'accordo con te...o MEGLIO che tu sia d'accordo con ME ;)... che faccio finta che il dantes che mi da ragione sia un'altra persona...se no poi mi abituo ;)
dantes76
27-01-2009, 21:12
sorry ma mi fa talmente strano essere d'accordo con te...o MEGLIO che tu sia d'accordo con ME ;)... che faccio finta che il dantes che mi da ragione sia un'altra persona...se no poi mi abituo ;)
tranquillo, finche' non parliamo di mafia,camorra,ndrangheta, criminalita', giustizia, intercettazioni, chiesa, ricerca, scuola, economia... siamo dentro un ventre di vacca...:fagiano:
ps: anch'io sono d'accordo con ME...
zerothehero
27-01-2009, 21:13
mica bisogna essere mod per quotare il messaggio e copiare l'indirizzo :D:D
Si, ma all'epoca entravo anche nelle firme, per vedere il codice e copiarlo..ora non posso più. :fagiano:
tranquillo, finche' non parliamo di mafia,camorra,ndrangheta, criminalita', giustizia, intercettazioni, chiesa, ricerca, scuola, economia... siamo dentro un ventre di vacca...:fagiano:
ps: anch'io sono d'accordo con ME...
guarda sinceramente penso che se non ci fosse il terzo incomodo (SB) saremmo d'accordo anche su tutte le altre ;)
ma tu vivi col preconcetto :)
e cmq nel ventre di vacca con te non ci entro soprattutto perchè tu passi da dietro :D
ps:vedi che se cominci ad essere d'accordo con ME ci capiamo meglio?
Kharonte85
28-01-2009, 00:15
molto a vicenda, non ricordo il numero preciso[ ma si avvicina al vero numero di morti durante i recenti attacchi Israeliani contro i terroristi, ovvero 600] ma hamas, dopo la presa di gaza, mise al muro un 400/500 palestinesi.. ma non ricordo ne santoro e ne altri strapparsi le vesti per quei palestinesi...
Prima pero' gli Israeliani sotto la guida di Sharon durante la seconda intifada (come rappresaglia agli attentati suicidi di Hamas e altri gruppi estremisti islamici) hanno attaccato ed esautorato le forze di AL Fatah fino a ridurli all'impotenza (facendo numerose vittime ovviamente)...Solo dopo Hamas è salita alla ribalta ed ancora dopo è scoppiata la guerra civile (Si sono ammazzati a vicenda: non è che Fatah sia rimasta a guardare) se si fosse impedita la politica di morte e distruzione di Israele tutto questo non sarebbe successo (era questo il momento in cui bisognava strapparsi le vesti, dopo era già troppo tardi)
3.10
La seconda “intifada”
Il voto israeliano del maggio 1999 e la formazione del nuovo governo guidato dal laburista Ehud Barak riaccesero nei palestinesi la speranza di una svolta positiva nel processo di pace. Le aspettative palestinesi furono tuttavia deluse dalla decisione di Barak di rinviare a sua volta il ritiro dai territori occupati e di chiedere ulteriori modifiche agli accordi. I successivi incontri tra governo israeliano e autorità palestinese non ebbero alcun esito.
Alla fine dell’estate del 2000 la sterile attività diplomatica israelo-palestinese venne travolta dallo sviluppo di un nuovo violento conflitto nei territori occupati. A provocarlo fu la visita compiuta da Ariel Sharon – da sempre ostile agli accordi di Oslo – in uno dei luoghi più sacri di Gerusalemme (quello che per i musulmani è la Spianata delle Moschee e per gli ebrei è il Monte del Tempio). Volta a ribadire l’appartenenza di tutta Gerusalemme allo stato israeliano, la visita sollevò una dura protesta e violenti disordini, durante i quali diversi palestinesi caddero sotto il fuoco delle forze di polizia israeliane. A Gaza e in Cisgiordania scoppiò la “seconda intifada”, o “intifada Al-Aqsa”; lo scontro che ne seguì causò immani distruzioni e centinaia di vittime. Nonostante gli appelli rivolti alle due leadership dalla comunità internazionale, dopo la vittoria dello stesso Sharon nelle elezioni straordinarie del febbraio 2001, il conflitto si fece sempre più aspro, culminando in aprile nella momentanea occupazione da parte dell’esercito israeliano della striscia di Gaza (dal 1994 passata sotto l’autorità dell’Amministrazione palestinese).
Nel maggio 2001 il rapporto di una commissione guidata dall’ex senatore statunitense George Mitchell, che suggeriva un immediato cessate il fuoco e una sospensione della colonizzazione ebraica dei territori occupati al fine di “ricreare la fiducia” tra le due parti, fu respinto dal governo israeliano. Per tutta l’estate la vita delle città israeliane fu sconvolta da una tragica serie di attentati terroristici condotti da commando suicidi palestinesi, mentre la Cisgiordania e la striscia di Gaza, prese in una strettissima morsa dall’esercito israeliano, furono sottoposte a un incessante bombardamento.
A ottobre, in risposta all’uccisione di un suo dirigente avvenuta durante l’estate, un commando del Fronte popolare di liberazione della Palestina (FPLP) tese un mortale agguato a Rehavam Zeevi, ministro del Turismo e importante esponente della destra israeliana. Nelle settimane successive, mentre l’esercito israeliano intensificava gli attacchi nei territori palestinesi e la politica di “esecuzioni mirate” a danno dei dirigenti delle principali organizzazioni dell’intifada (compresa l’OLP di Arafat), Hamas, la componente più radicale della resistenza palestinese, portò l’attacco nel cuore di Israele con una serie di devastanti attentati suicidi.
Alla fine di novembre gli Stati Uniti inviarono una nuova missione in Medio Oriente. Tra il 2 e il 3 dicembre le città di Gerusalemme e di Haifa furono colpite da due gravi attentati che causarono 31 morti e più di duecento feriti. Il giorno seguente il governo israeliano ordinò un attacco aereo su Gaza, Ramallah e altri villaggi palestinesi. Pochi giorni dopo l’aviazione israeliana bombardò la Muqaata, il quartier generale di Arafat a Ramallah. Per il leader palestinese iniziò un umiliante assedio, destinato a protrarsi a lungo, mentre tra la popolazione palestinese si andò affermando la strategia radicale di Hamas e del Jihad islamico, condivisa ormai anche da ampi settori di Al Fatah.
3.11
Operazione “Muraglia di difesa”
Agli inizi del 2002 cadde nel vuoto un nuovo appello di Arafat alla comunità internazionale per un tempestivo intervento in Palestina. Accusato dal governo israeliano e dagli Stati Uniti di non fare alcuno sforzo per fermare l’ondata di violenza, Arafat vide anche indebolirsi la sua influenza tra i palestinesi.
Il 15 marzo 2002 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, con un voto storico, approvò una risoluzione degli Stati Uniti che menzionava esplicitamente la creazione di uno stato palestinese. Durante il vertice della Lega araba che si aprì il 27 marzo a Beirut, il principe ereditario saudita Abdallah formalizzò una proposta di pace che prevedeva l’applicazione delle risoluzioni dell’ONU e quindi il ritiro delle forze israeliane da tutti i territori occupati, compresa Gerusalemme Est, in cambio del riconoscimento dello stato di Israele da parte del mondo arabo. Le iniziative diplomatiche, tra le quali una nuova missione statunitense, non ebbero tuttavia alcun esito, né riuscirono a fermare il conflitto.
In risposta a una serie di attacchi suicidi, che provocarono decine di morti e centinaia di feriti tra la popolazione israeliana, Sharon lanciò l’operazione “Muraglia di difesa”. In pochi giorni vennero totalmente occupate tutte le città dell’Autorità palestinese e il quartier generale di Arafat a Ramallah venne in buona parte distrutto dall’artiglieria e dalle ruspe dell’esercito israeliano. Gli scontri si moltiplicarono in tutti i territori palestinesi, senza risparmiare la popolazione civile. Le città di Betlemme, Tulkarem, Qalqiliya, Nablus furono teatro di una violentissima battaglia, che vide l’intervento dell’aviazione israeliana. Il 2 aprile le truppe israeliane posero sotto assedio la chiesa della Natività a Betlemme. L’offensiva israeliana si abbatté con particolare violenza sulla città di Jenin, dove il campo profughi venne quasi totalmente distrutto, sollevando proteste in tutto il mondo. Una nuova missione diplomatica, condotta dal segretario di stato statunitense Colin Powell, si concluse a metà aprile con un nulla di fatto.
Nell’operazione “Muraglia di difesa” trovarono la morte centinaia di persone, in maggioranza civili, e migliaia furono i feriti; inoltre, le strutture militari e civili dell’Amministrazione autonoma palestinese vennero in gran parte distrutte. In giugno il governo israeliano diede il via alla costruzione di un muro di separazione tra il territorio dello stato ebraico e la Cisgiordania, destinato a svilupparsi per centinaia di chilometri e a circondare tutta la città di Gerusalemme, compresa la parte araba.
Nonostante i tentativi di ripresa del dialogo, lo scontro non si fermò; in settembre l’esercito di Israele sferrò un’ulteriore offensiva in Cisgiordania e Gaza, intensificando la stretta intorno al quartier generale di Arafat.
"Palestina," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2008
http://it.encarta.msn.com © 1997-2008 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
© 1993-2008 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
Ricordiamo che il rapporto finale della seconda intifada parla di circa 5 Arabi per ogni Ebreo ucciso quindi direi che non è il caso di fare paragoni perchè Israele sui numeri vince sempre.
dantes76
28-01-2009, 00:39
Prima pero' .
che e'? si e' inceppato il motorino?
quando hamas prese il potere a gaza..democraticamente.. mise al muro un numero di poco inferiore ai morti causati dall'intervento Israeliano di queste settimane, cosa non e' chiaro? il numero di morti?, non piu' di 600, quelli causati dall'autodifesa Israeliana.. il numero di morti causato da hamas, a spese di altri innocenti palestinesi quando prese il potere? 300/400...
dantes76
28-01-2009, 00:42
guarda sinceramente penso che se non ci fosse il terzo incomodo (SB) saremmo d'accordo anche su tutte le altre ;)
ma tu vivi col preconcetto :)
e cmq nel ventre di vacca con te non ci entro soprattutto perchè tu passi da dietro :D
ps:vedi che se cominci ad essere d'accordo con ME ci capiamo meglio?
finche' non caga la vacca.. siamo al sicuro.
L'essere d'accordo, e' il terzo incomodo,hai ragione. e' il terzo incomodo di molti italiani
pistacchio89
28-01-2009, 09:23
Continuano le violazioni israeliane: ferito un cittadino palestinese a est di Khan Yunes
SCRITTO IL 2009-01-26 IN NEWS
Ieri sera, domenica, è stato ferito un contadino palestinese dal fuoco dell’occupazione israeliana a est della provincia di Khan Yunes. Testimoni oculari hanno riferito che Hajj Subhi Qdeh, di 62 anni, è stato ferito dalle forze israeliane situate vicino alla striscia di confine, nella località di Khuza‘a, a est di Khan Yunes, dove hanno sparato in direzione dei contadini che si trovavano nei loro campi.
Fonti mediche palestinesi hanno riferito che le condizioni di Qdeh sono molto gravi, perché è stato colpito in maniera diretta.
Questa è l’ennesima violazione israeliana al cessate il fuoco dichiarato unilateralmente. Le forze di occupazione continuano infatti giorno e notte a sparare dalle torri di controllo e dal mare contro la Striscia di Gaza.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=10564&PHPSESSID=21da92ead70c438551cc765153fd6eeb
Continuano le violazioni israeliane: ferito un cittadino palestinese a est di Khan Yunes
SCRITTO IL 2009-01-26 IN NEWS
Ieri sera, domenica, è stato ferito un contadino palestinese dal fuoco dell’occupazione israeliana a est della provincia di Khan Yunes. Testimoni oculari hanno riferito che Hajj Subhi Qdeh, di 62 anni, è stato ferito dalle forze israeliane situate vicino alla striscia di confine, nella località di Khuza‘a, a est di Khan Yunes, dove hanno sparato in direzione dei contadini che si trovavano nei loro campi.
Fonti mediche palestinesi hanno riferito che le condizioni di Qdeh sono molto gravi, perché è stato colpito in maniera diretta.
Questa è l’ennesima violazione israeliana al cessate il fuoco dichiarato unilateralmente. Le forze di occupazione continuano infatti giorno e notte a sparare dalle torri di controllo e dal mare contro la Striscia di Gaza.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=10564&PHPSESSID=21da92ead70c438551cc765153fd6eeb
violazione di cosa?????????????????????????????????????????
http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_27/gaza_morto_soldato_israeliano_67464718-ec4a-11dd-be73-00144f02aabc.shtml
se poi uno risponde...
che nn pianga nessuno, ok?
:rolleyes: :rolleyes:
Kharonte85
28-01-2009, 09:57
che e'? si e' inceppato il motorino?
Non si è inceppato il motorino è semplicemente pretestuoso per non dire disonesto Dimenticare il passato quando fa comodo, oltre al fatto che è impossibile capire cosa succede ora se non si conosce la storia di quello che è successo prima.
quando hamas prese il potere a gaza..democraticamente.. mise al muro un numero di poco inferiore ai morti causati dall'intervento Israeliano di queste settimane, cosa non e' chiaro? il numero di morti?, non piu' di 600, quelli causati dall'autodifesa Israeliana.. il numero di morti causato da hamas, a spese di altri innocenti palestinesi quando prese il potere? 300/400...
A parte che il numero di morti dell'operazione piombo fuso a Gaza è di circa 1300 senza contare i 5000 e passa feriti.
In secondo luogo:
Nel gennaio 2006, la sfiducia dei palestinesi nei confronti della leadership di Al-Fatah portò all’ampia vittoria di Hamas nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento dell’Autorità nazionale palestinese. La vittoria di Hamas (organizzazione politica contraria agli accordi di Oslo e al riconoscimento dello stato di Israele) complicò ulteriormente la situazione aprendo una nuova fase nella travagliata storia della Palestina. Il nuovo governo, guidato da Ismail Haniyeh e formato esclusivamente da esponenti di Hamas, non venne infatti riconosciuto da Israele né ottenne il sostegno dei paesi occidentali, che sospesero i loro aiuti. In breve tempo la regione cadde in una grave crisi economica oltreché diplomatica, che alimentò i contrasti tra le fazioni di Al-Fatah e Hamas. Soprattutto a Gaza, le milizie dei due gruppi si scontrarono più volte, giungendo agli inizi del 2007 sull’orlo della guerra civile. I negoziati tra le due parti portarono in marzo alla formazione di un governo di unità nazionale, guidato da Ismail Haniyeh ma con esponenti di Al Fatah piazzati nei ruoli chiave. Lo scontro tra le due fazioni tuttavia si riaccese soprattutto a Gaza, che il 14 giugno cadde sotto il controllo di Hamas. Il giorno successivo il presidente Abu Mazen destituì Haniyeh, affidando a Salam Fayad l’incaricò di formare un nuovo governo.
"Palestina," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2008
http://it.encarta.msn.com © 1997-2008 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
Anche Fatah ha fatto la guerra e vittime fra i miliziani e sostenitori di Hamas perchè non volevano lasciare il comando nonostante l'elezione democratica di Hamas, ma come c'è scritto sopra il tutto è stato aggravato dalla crisi economica causata dalla perdita del sostegno dei paesi occidentali. I quali hanno voluto fortemente le elezioni democratiche USA in testa, salvo poi sconfessarne i risultati il giorno dopo.
Fermo restando che la causa del declino politico di Fatah è da attribuire alla politica di Sharon dalla seconda intifada in poi.
Infine quello che dici rientra perfettamente nelle regole del disimpegno morale:
3. Confronto vantaggioso: opera mediante un confronto tra la propria azione e condotte moralmente peggiori, ridimensionando per contrasto la valenza immorale del proprio comportamento;
8. Attribuzione di colpa: ci si convince che l’offesa arrecata alla vittima è da lei pienamente meritata
Comportamento che rimane immorale e che non puo' essere giustificabile, a maggior ragione per un paese che si dichiara "civile".
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:18
+++
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:23
+++
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:24
+++
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:25
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CLAUDIO78
28-01-2009, 10:26
+++
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:27
+++
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:28
+++
questi link sono matreriale chiaramente razzista ed antisemita, dai toni deliranti.
CLAUDIO78
28-01-2009, 10:58
eppure fanno riferimento a dei siti attualmente attivi. Se fosse come dici te li avrebbero chiusi. O no?
Io la chiamo controinformazione. Che poi dicano la verità o meno sta alle persone e al loro intelletto deciderlo.
In conclusione leggere qualcosa di diverso dalle solite panzane non fa certo male, anzi.
dave4mame
28-01-2009, 11:06
HOLYWAR? controinformazione?
andiamo bene...
EarendilSI
28-01-2009, 13:12
HOLYWAR? controinformazione?
andiamo bene...
Mettici pure jewwatch...
Basta dire che è inserito spesso nelle blak list delle aziende per sito razzista...il tipo che lo gestisce è Frank Weltner membro della National Alliance e White Nationalism (organizzazioni razziste...)
La prima è un gruppo neo-nazi, glorifica Hitler e hanno scritto che "Hitler è stato il più grande uomo della nostra epoca" :rolleyes:
Il secondo è praticamente un KKK... :rolleyes:
Questa il tipo che ha postato la chiama controinformazione... :doh:
nomeutente
28-01-2009, 13:57
In merito ai link
Qualcosa mi è sembrato oggettivamente antisemita.
Altri, ad una prima lettura, mi sono sembrati antisionisti e/o critici nei confronti del governo israeliano.
Nell'impossibilità di discernere tutto il materiale e atteso che una lista di link non è classificabile come discussione ma è più vicino allo spam, li ho rimossi tutti.
[B]
Questa è l’ennesima violazione israeliana al cessate il fuoco dichiarato unilateralmente. Le forze di occupazione continuano infatti giorno e notte a sparare dalle torri di controllo e dal mare contro la Striscia di Gaza.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=10564&PHPSESSID=21da92ead70c438551cc765153fd6eeb
I tuoi amici vestiti di verde hanno messo una bomba e ucciso un soldato israeliano
Gaza: ucciso soldato israeliano
Agguato di miliziani palestinesi ai confini della Striscia contro una pattuglia: feriti anche altri tre militari
zerothehero
29-01-2009, 00:22
Vietato criticare il movimento islamico, mostrare le «divisioni interne»
Hamas, censure e minacce nella Striscia
I reporter: «Come sotto Saddam». Gli intellettuali non allineati: «Dittatura»
dal nostro inviato Lorenzo Cremonesi
Un manifesto con i miliziani di Fatah uccisi nell'attacco a Gaza (Ap)
GAZA - Le immagini erano forti. Il 28 dicembre, all’inizio dei bombardamenti israeliani su Gaza, vengono colpite ripetutamente le palazzine di Saraia, la prigione più importante. Accorre una troupe di giornalisti locali impiegati dalla tv araba del Qatar, Al Jazeera. E filmano in diretta: le fiamme, i danni, i morti e i feriti. Improvvisamente dalle macerie fumanti cominciano ad emergere decine di militanti di Fatah, che da mesi erano tenuti segretamente nelle celle. «Hamas criminali, assassini, venduti. Volevano farci morire sotto le bombe sioniste», gridano furiosi. Molti sono feriti, shoccati. I giornalisti mandano in onda. Ma poco dopo arrivano negli studi di Al Jazeera i militanti di Hamas e chiedono che le trasmissioni vengano interrotte. «Non si possono mostrare le divisioni interne», dichiarano. Lo stesso avviene per Al Arabia, l’emittente del Dubai. Qui però riescono a trasmetterlo onda più volte. «Non sono filo-Hamas come Al Jazeera», dicono polemici i reporter pro-Fatah.
CENSURA - Censure simili si ripetono quando i giornalisti della Striscia intervistano civili che inveiscono contro Hamas con l’accusa di essere stati usati come «scudi umani». Oppure quando si cercano verifiche indipendenti del numero delle vittime. O, ancora peggio, quando incontrano persone che criticano apertamente «questa guerra suicida». Il loro numero è palesemente in aumento. C’è stato a Gaza subito dopo il cessate il fuoco un momento di confusione che ricorda ciò che avvenne in Iraq nel periodo seguente la fine dell’attacco americano. L’autorità centrale era caduta e la popolazione si sentiva più libera di parlare. Ma è un momento che qui sembra stare già tramontando. E a farne le spese resta in prima linea la libertà di stampa. Attenzione: non è molto diverso per i giornalisti di Hamas sotto l’autorità di Abu Mazen in Cisgiordania e non lo era per loro neppure a Gaza sino alle elezioni del gennaio 2006, quando Fatah era il padrone. Pure a Gaza sotto i riflettori oggi il peso della censura è particolarmente oppressivo.
MINACCE - I 29 reporter di Wafa, la vecchia agenzia stampa dell’Olp, ricevono il salario da Ramallah, ma non possono lavorare. Il loro posto è stato preso dalla nuova agenzia di Hamas, Al Bajan. Lo stesso vale per la ventina che lavorano nelle due radio pro-Fatah, Al Hurra e Shabiba. Salim Nafar, poeta noto per i suoi legami con la sinistra laica, è stato minacciato di morte. Saed Swerki, l’autore oggi quarantenne di una controversa opera teatrale, Watan, che nel 2007 non esitava a condannare le follie della guerra civile interpalestinese, è stato censurato. Prima che scoppiasse il conflitto, il parlamento di Gaza stava per approvare la «legge della punizione» mirata a colpire chi offende «gli interessi dello Stato». Commenta Saek Abu Suliman, noto docente di letteratura araba alla locale università Al Azar: « Siamo sempre più sotto un regime totalitario che cerca di imporre la sharia, la legge islamica. Trionfa il regno del silenzio» . Così diventa difficile investigare il vero numero dei morti tra i guerriglieri della «muhamawa», la resistenza.
CADAVERI - Girano con insistenza notizie che ci sarebbero ancora decine, se non centinaia, di cadaveri sepolti nei tunnel bombardati da Israele nella parte settentrionale e orientale della striscia. I giornalisti parlano di «bilanci di sangue imposti dall’alto» e di «cimiteri e fosse comuni segrete», un po’ come avveniva in Libano dopo la guerra con Israele nel 2006. Ancora oggi nessuno sa quale sia il vero numero degli Hezbollah morti. «Siamo come sotto il regime di Saddam Hussein», dicono i reporter più arrabbiati. Nessuno è pronto a dare il suo nome. Hanan Musri, nota corrispondente locale di Al Arabia, è come in attesa di giudizio. Durante la guerra disse in diretta che i missili di Hamas venivano sparati dal loro edificio, dai trenta piani del palazzo Shuruk, nel centro di Gaza city. Ma adesso un altro, grave problema preoccupa le decine di giornalisti che da tempo hanno i loro uffici nello Shuruk. Vi sono tra l’altro le sedi di Abu Dhabi tv, Reuters, Nbc, Sky, diverse emittenti libanesi. Negli ultimi giorni all’ultimo piano si è installata infatti la sede di «Al Aqsa», la televisione di Hamas.
NESSUNA ALTERNATIVA - «Per noi non ci sono alternative. Questo posto non è più sicuro. Israele potrebbe bombardarlo in ogni momento. Dobbiamo andarcene», dicono tra gli altri i colleghi della Reuters. Timori più che comprensibili. «Il quartier generale di Al Aqsa venne colpito da Israele nelle prime ore dei bombardamenti e una delle nostre tre postazioni mobili fu distrutta da un missile pochi giorni dopo nelle vicinanze dello Shifah Hospital», conferma il vicedirettore dell’emittente, il 28enne Mohammad Thuraia. Tra parentesi, alle giornaliste palestinesi che vengono a intervistarlo lui chiede con ferma cortesia che mettano il velo sulla testa, «per difendere la loro moralità». Anche in questo caso l’esperienza libanese docet. Ancora nel 2006 i caccia israeliani si accanirono più volte contro le stazioni di «Al Manar», la televisione di Hezbollah. E i suoi giornalisti si ritengono tutt’ora a rischio. Del resto qui fanno ben poco per nascondere le loro simpatie per la jihad, guerra santa, ad oltranza. Aggiunge Thuraia come se fosse la verità più evidente della terra: «Ogni guerra di liberazione ha un prezzo. Ci saranno ancora tante vittime purtroppo. La guerra è appena iniziata. Dopo ogni tregua ricominceremo il conflitto perché gli ebrei sono in essenza traditori, non sanno mantenere gli impegni, lo dice anche il Corano. Ma non abbiamo paura, Allah ci aiuta e la nostra religione è di conforto. Alla fine gli ebrei se ne andranno dalle nostre terre e, magari non mio figlio Alì di 5 anni, ma i miei nipoti vedranno la libertà».
http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_28/hamas_censure_gaza_lorenzo_cremonesi_06ed5852-ed12-11dd-b7f1-00144f02aabc.shtml
Si, si, fate la guerra, che vedrete che fine farete. :fagiano:
28 gennaio 2009
zerothehero
29-01-2009, 00:24
http://www.asca.it/news-M_O___ESPLOSIONE_AL_CONFINE_CON_GAZA__MORTO_SOLDATO_ISRAELIANO-805096-ORA-.html
ASCA-AFP) - Dubai, 27 gen - Sono quattro i soldati israeliani coinvolti in un'esplosione avvenuta vicino alla Striscia di Gaza. Uno di loro e' morto, gli altri tre hanno riportato delle ferite. Lo ha riferito la televsione saudita Al Arabiya.
La notizia diffusa dall'emittente con sede a Dubai sembrerebbe essere stata riportata da uno dei suoi corrisponedenti in Israele.
Secondo Al Jazeera invece un soldato e' morto a causa di una granata lanciata contro un gruppo di truppe israeliane al confine con Gaza.
zerothehero
29-01-2009, 00:26
Si deve trattare con questa gente? :confused:
CLAUDIO78
29-01-2009, 00:27
In merito ai link
Nell'impossibilità di discernere tutto il materiale e atteso che una lista di link non è classificabile come discussione ma è più vicino allo spam, li ho rimossi tutti.
ok, capisco il taglio, mod, ma siamo tutti grandi e vaccinati per leggere e discernere. Io li ho postati non perchè condivida tutto quello che c'è scritto ma per avere del materiale differente da quello ordinario.
Comunque...va bien:)
usa9999999999
29-01-2009, 07:55
Vietato criticare il movimento islamico, mostrare le «divisioni interne»
Hamas, censure e minacce nella Striscia
I reporter: «Come sotto Saddam». Gli intellettuali non allineati: «Dittatura»
dal nostro inviato Lorenzo Cremonesi
-cut-
Questi sono i terroristi che certi utenti qui si ostinano a difendere... :muro:
usa9999999999
29-01-2009, 07:56
Si deve trattare con questa gente? :confused:
No...
LucaTortuga
29-01-2009, 08:38
Questi sono i terroristi che certi utenti qui si ostinano a difendere... :muro:
Il fatto che cerchino di intervenire sull'informazione che li riguarda ti fa inorridire tanto?
Molto bene, sono d'accordo.
E mi aspetto da te lo stesso tipo di giudizio nei confronti di Israele (che la fa la stessa identica cosa).
shambler1
29-01-2009, 08:50
Si deve trattare con questa gente? :confused:
E' inspiegabile che dopo aver ammazzato migliaia di persone essi coltivino un certo risentimento!!
Perchè tuto muondo odia?
Si deve trattare con questa gente? :confused:
Mi viene lo scolo a dirlo, ma la risposta per me è SI
usa9999999999
29-01-2009, 09:13
Il fatto che cerchino di intervenire sull'informazione che li riguarda ti fa inorridire tanto?
Molto bene, sono d'accordo.
E mi aspetto da te lo stesso tipo di giudizio nei confronti di Israele (che la fa la stessa identica cosa).
Israele fa la stessa identica cosa? Mavalava. Tra quelli e Israele c'è un abisso... :muro:
Kharonte85
29-01-2009, 09:37
Israele fa la stessa identica cosa? Mavalava. Tra quelli e Israele c'è un abisso... :muro:
Effettivamente i media di Israele sono piu' organizzati e potenti.
Il fatto che cerchino di intervenire sull'informazione che li riguarda ti fa inorridire tanto?
Molto bene, sono d'accordo.
E mi aspetto da te lo stesso tipo di giudizio nei confronti di Israele (che la fa la stessa identica cosa).
*
Due pesi due misure, ma si sa, c'è la guerra santa al terrorismo di mezzo
yossarian
29-01-2009, 10:14
Il fatto che cerchino di intervenire sull'informazione che li riguarda ti fa inorridire tanto?
Molto bene, sono d'accordo.
E mi aspetto da te lo stesso tipo di giudizio nei confronti di Israele (che la fa la stessa identica cosa).
io mi aspetto lo stesso giudizio nei confronti dell'italia, dato che anche da noi l'informazione è totalmente manipolata da tutte le parti. :D
aletlinfo
29-01-2009, 10:32
Effettivamente i media di Israele sono piu' organizzati e potenti.
andiamoo... più organizzati, più potenti e più liberi di scrivere quello che vogliono. Li si fanno i processi a chi sbaglia, anche mediatici e dissentire è permesso. (chiamasi democrazia)
Lo stesso non credo si possa dire per chi fa informazione da gaza.
aletlinfo
29-01-2009, 10:40
io mi aspetto lo stesso giudizio nei confronti dell'italia, dato che anche da noi l'informazione è totalmente manipolata da tutte le parti. :D
si certo... evviva aljazira e chi da informazione senza manipolazione alcuna!!!!
:mbe:
ma ad esempio santoro sulla tv di stato in prima serata... manipolato pure lui? dal berlusca magari... o da poteri occulti sionisti :doh:
Kharonte85
29-01-2009, 10:43
andiamoo... più organizzati, più potenti e più liberi di scrivere quello che vogliono. Li si fanno i processi a chi sbaglia, anche mediatici e dissentire è permesso. (chiamasi democrazia)
Lo stesso non credo si possa dire per chi fa informazione da gaza.
Ma se nemmeno in italia si puo' fare una trasmissione impostata sulle vittime palestinesi senza essere immediatamente bollati come antisemiti!? :doh: Figuriamoci in Isralele dove c'è pura propaganda (come spesso accade per giustificare azioni militari e guerre) :rolleyes:
yossarian
29-01-2009, 10:47
si certo... evviva aljazira e chi da informazione senza manipolazione alcuna!!!!
:mbe:
ma ad esempio santoro sulla tv di stato in prima serata... manipolato pure lui? dal berlusca magari... o da poteri occulti sionisti :doh:
infatti, in italia, l'informazione è notoriamente libera ed indipendente. :rolleyes:
aletlinfo
29-01-2009, 10:48
Ma se nemmeno in italia si puo' fare una trasmissione impostata sulle vittime palestinesi senza essere immediatamente bollati come antisemiti!? :doh: Figuriamoci in Isralele dove c'è pura propaganda (come spesso accade per giustificare azioni militari e guerre) :rolleyes:
si certo... fatto sta che la trasmissione è stata fatta. Questa è la differenza.
aletlinfo
29-01-2009, 10:51
infatti, in italia, l'informazione è notoriamente libera ed indipendente. :rolleyes:
tutta l'informazione sarebbe controllata? e da chi
yossarian
29-01-2009, 10:56
tutta l'informazione sarebbe controllata? e da chi
tutta l'informazione è controllata da partiti politici, palazzinari, industriali, finanzieri. A partire dalle cronache locali fino ad arrivare a livello nazionale.
aletlinfo
29-01-2009, 11:00
tutta l'informazione è controllata da partiti politici, palazzinari, industriali, finanzieri. A partire dalle cronache locali fino ad arrivare a livello nazionale.
ed infatti c'è informazione per tutti i gusti.. non che sia pilotata tutta da una parte.
yossarian
29-01-2009, 11:13
ed infatti c'è informazione per tutti i gusti.. non che sia pilotata tutta da una parte.
quindi, per correttezza, sarebbe il caso di prenderla tutta per buona dandole il beneficio del dubbio, oppure non considerarla affatto. L'errore sta nel prendere per buona solo quella che proviene solo da una parte, qualunque essa sia.
Kharonte85
29-01-2009, 11:17
si certo... fatto sta che la trasmissione è stata fatta. Questa è la differenza.
Anche quelle informazioni sono state da qualcuno trasmesse quindi non c'è molta differenza...quello che cambia è appunto lo spazio impiegato per un contraddittorio e si nota la chiara volontà di impedire un programma impostato in modo che non segua la propaganda (Di hamas o di Israele che sia)
Si sa che la maggior parte della manipolazione la si puo' fare non citando le notizie oppure dando risalto ad alcune invece che ad altre.
Se fosse possibile sarebbero da vedere le trasmissioni di Israele e anche quelle delle tv Arabe e fare una "media" delle notizie per ottenere una speranza di avere un quadro piu' equilibrato e completo della situazione.
aletlinfo
29-01-2009, 11:22
quindi, per correttezza, sarebbe il caso di prenderla tutta per buona dandole il beneficio del dubbio, oppure non considerarla affatto. L'errore sta nel prendere per buona solo quella che proviene solo da una parte, qualunque essa sia.
tutta per buona non credo sia possibile, visto che in giro trovi tutto e il contrario di tutto, quindi sta sempre e comunque a noi scegliere di volta in volta.
Poi siamo anche liberi di pensare che l'informazione sia interamente manipolata in un senso o nell'altro, a favore di tizio o di caio, ma a questo, almeno io, non credo.
si certo... evviva aljazira e chi da informazione senza manipolazione alcuna!!!!
:mbe:
ma ad esempio santoro sulla tv di stato in prima serata... manipolato pure lui? dal berlusca magari... o da poteri occulti sionisti :doh:
a me aljazeera non dispiace, l'edizione europea.
yossarian
29-01-2009, 11:34
tutta per buona non credo sia possibile, visto che in giro trovi tutto e il contrario di tutto, quindi sta sempre e comunque a noi scegliere di volta in volta.
Poi siamo anche liberi di pensare che l'informazione sia interamente manipolata in un senso o nell'altro, a favore di tizio o di caio, ma a questo, almeno io, non credo.
allora non ti puoi stupire del fatto che quello che per te è vero non lo è per qulcun altro e viceversa. Se tutti ragioniamo allo stesso modo siamo liberi di decidere quali sono le informazioni buone e quali le cattive indipendentemente dalla loro oggettiva veridicità. Questo significa che un'informazione non è vera in quanto tale ma è vera perchè si accorda alla mia idea di come sono andate la cose o corrisponde alla mia ideologia.
FabioGreggio
29-01-2009, 11:39
si certo... fatto sta che la trasmissione è stata fatta. Questa è la differenza.
Di contraltare quanti TG e quante trasmissioni sono state fatte in difesa della causa Israeliana?
Tg1, Tg2, Tg5, TG4, Studio Aperto, Vespa, Belpietro.......
Facciamo cambio? :mc:
fg
Il Conflitto nel Medio Oriente spiegato con una parabola. Cosa succede quando una mosca cade in una tazzina di caffè
l'italiano getta la tazzina di caffè e si allontana incazzato
il francese getta via la mosca e beve il caffè
il russo beve il caffè con la mosca che e' un extra gratis
il cinese mangia la mosca e getta via il caffè
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè e investe i soldi rimasti nella ricerca di un metodo per prevenire la caduta di mosche nel caffè
il palestinese accusa l'israeliano per la caduta della mosca nel suo caffè, protesta presso l’ONU per l' atto di aggressione, chiede un prestito all'Unione Europea per una nuova tazza di caffè, usa invece i soldi per l'acquisto di esplosivo per far saltare in aria il bar dove l'italiano, il francese, il cinese ed il russo cercano di spiegare all'israeliano parchè dovrebbe dare la sua tazza di caffè al palestinese. :asd:
Kharonte85
29-01-2009, 12:05
Il Conflitto nel Medio Oriente spiegato con una parabola. Cosa succede quando una mosca cade in una tazzina di caffè
l'italiano getta la tazzina di caffè e si allontana incazzato
il francese getta via la mosca e beve il caffè
il russo beve il caffè con la mosca che e' un extra gratis
il cinese mangia la mosca e getta via il caffè
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè e investe i soldi rimasti nella ricerca di un metodo per prevenire la caduta di mosche nel caffè
il palestinese accusa l'israeliano per la caduta della mosca nel suo caffè, protesta presso l’ONU per l' atto di aggressione, chiede un prestito all'Unione Europea per una nuova tazza di caffè, usa invece i soldi per l'acquisto di esplosivo per far saltare in aria il bar dove l'italiano, il francese, il cinese ed il russo cercano di spiegare all'israeliano parchè dovrebbe dare la sua tazza di caffè al palestinese. :asd:
Perche' gli Israeliani non hanno studiato un sistema per prevenire l'arrivo dei razzi qassam invece che bombardare una regione ad alta densità demografica facendo strage di civili? Perche' non hanno fatto nulla per rispettare la tregua e togliere il blocco? Perche' non sono interessati ad una pace?
Piuttosto che storielle semiserie io direi che sarebbe il caso di rispondere a interrogativi molto piu' seri.
Gli israeliani di oggi:
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè. Investe i soldi nell'esercito e bombarda tutta l'africa (noto focolare di riproduzione delle mosche) nella vana speranza di debellare il fenomeno. :rolleyes:
FabioGreggio
29-01-2009, 12:30
Il Conflitto nel Medio Oriente spiegato con una parabola. Cosa succede quando una mosca cade in una tazzina di caffè
l'italiano getta la tazzina di caffè e si allontana incazzato
il francese getta via la mosca e beve il caffè
il russo beve il caffè con la mosca che e' un extra gratis
il cinese mangia la mosca e getta via il caffè
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè e investe i soldi rimasti nella ricerca di un metodo per prevenire la caduta di mosche nel caffè
il palestinese accusa l'israeliano per la caduta della mosca nel suo caffè, protesta presso l’ONU per l' atto di aggressione, chiede un prestito all'Unione Europea per una nuova tazza di caffè, usa invece i soldi per l'acquisto di esplosivo per far saltare in aria il bar dove l'italiano, il francese, il cinese ed il russo cercano di spiegare all'israeliano parchè dovrebbe dare la sua tazza di caffè al palestinese. :asd:
Simpatica.
C'è solo un errore.
Israele usa i soldi per acquistare fosforo.
Perchè ha perso la memoria.
:banned:
fg
CLAUDIO78
29-01-2009, 13:15
infatti non lo dice...lo fa!
Su raga, non scherziamo. Qui si stanno scambiando i carnefici per vittime, e solo perchè a noi occidentali ci servono i soldi dei banchieri con la stella di davide.
I palestinesi e gli arabi sono dei trogloditi, vivono in un sistema chiuso che non li farà mai svulippare se non abbracceranno il laicismo. Ed io sono il primo a non tollerare certe loro usanze/valori/principi, ma da qui a dire che sono un pericolo per noi occidentali ci corre...
La verità è che Israele necessità dell'appoggio di USA e UE sia sul fronte morale che materiale per espandersi nella regione (intendo economicamente e non territorialmente) e lo fa creando attraverso i media (tutti direttamente o indirettamente controllati) il terrore islamico, così la gente abbocca e giustifica.
Poi basta guardare chi sono stati i presidenti israeliani dalla fondazione dello stato ad oggi, si parte dai capi dell'irgun (menachem begin) e si arriva a generali responsabili di atroci massacri (sharon).
Si, una bella democrazia interna ma un fantastica dittatura esterna.
zerothehero
29-01-2009, 13:29
Il Conflitto nel Medio Oriente spiegato con una parabola. Cosa succede quando una mosca cade in una tazzina di caffè
l'italiano getta la tazzina di caffè e si allontana incazzato
il francese getta via la mosca e beve il caffè
il russo beve il caffè con la mosca che e' un extra gratis
il cinese mangia la mosca e getta via il caffè
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè e investe i soldi rimasti nella ricerca di un metodo per prevenire la caduta di mosche nel caffè
il palestinese accusa l'israeliano per la caduta della mosca nel suo caffè, protesta presso l’ONU per l' atto di aggressione, chiede un prestito all'Unione Europea per una nuova tazza di caffè, usa invece i soldi per l'acquisto di esplosivo per far saltare in aria il bar dove l'italiano, il francese, il cinese ed il russo cercano di spiegare all'israeliano parchè dovrebbe dare la sua tazza di caffè al palestinese. :asd:
:sbonk:
Questa è troppo lunga da mettere in signature :cry:
EarendilSI
29-01-2009, 13:29
Il Conflitto nel Medio Oriente spiegato con una parabola. Cosa succede quando una mosca cade in una tazzina di caffè
l'italiano getta la tazzina di caffè e si allontana incazzato
il francese getta via la mosca e beve il caffè
il russo beve il caffè con la mosca che e' un extra gratis
il cinese mangia la mosca e getta via il caffè
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè e investe i soldi rimasti nella ricerca di un metodo per prevenire la caduta di mosche nel caffè
il palestinese accusa l'israeliano per la caduta della mosca nel suo caffè, protesta presso l’ONU per l' atto di aggressione, chiede un prestito all'Unione Europea per una nuova tazza di caffè, usa invece i soldi per l'acquisto di esplosivo per far saltare in aria il bar dove l'italiano, il francese, il cinese ed il russo cercano di spiegare all'israeliano parchè dovrebbe dare la sua tazza di caffè al palestinese. :asd:
G E N I A L E ! ! ! :sbonk:
zerothehero
29-01-2009, 13:33
Effettivamente i media di Israele sono piu' organizzati e potenti.
Voglio proprio vederlo un palestinese di Gaza a girare un film del tipo Valzer con Bashir...finirebbe appeso al palo in meno di un giorno, dopo essere stato minacciato di morte per tradimento o sabotaggio. :fagiano:
Proprio equivalenti, si.
Chi critica Hamas dalla striscia è un uomo morto, in Israele puoi criticare senza avere la certezza di morire.
Ma facciamo finta che è uguale dapertutto. :sofico:
zerothehero
29-01-2009, 13:38
I tragici errori di Hamas :fagiano:
Non hanno idea in cosa si sono cacciati votanto quelli di Hamas, i fratellini ideologici dei tagliagole algerini e degli islamisti egiziani.
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/moriente14/hamascostum/hamascostum.html
Un errore, certo.
zerothehero
29-01-2009, 13:45
Footage of a presenter on the Arabic language television station Al-Arabiya apparently confirms that Hamas fired at least one rocket from close to a building used by journalists during the 22-day conflict between Israel and Hamas in the Gaza Strip.
The Israel Defense Forces shelled the building, drawing international condemnation, and television networks with offices in the building denied that rockets had been launched from anywhere nearby.
But the recording, filmed by an Israeli and released Tuesday by Israel's Foreign Ministryshows Al-Arabiya presenter Hanan Al-Masri saying that a Grad rocket had been fired from a location near the studios at Al-Shuruk tower in Gaza City. Al-Masri did not realize that she had been caught on camera.
Source: haaretz.com
Occhio a fuori onda Masri, che poi quelli di Hamas si incazzano. :fagiano:
zerothehero
29-01-2009, 13:47
Qua c'è il video che conferma quello che ha detto Cremonesi.
L'ho cercato per stoppare i furboni che dicono che il Corriere è in mano alla propaganda sionista.
http://it.youtube.com/watch?v=EpUnt8O_Ngw
zerothehero
29-01-2009, 13:54
Mi viene lo scolo a dirlo, ma la risposta per me è SI
Per me no.
Condivido questo moderato appello da parte palestinese.
http://it.youtube.com/watch?v=UwxgEeEztZQ&feature=related
Kharonte85
29-01-2009, 13:59
Voglio proprio vederlo un palestinese di Gaza a girare un film del tipo Valzer con Bashir...finirebbe appeso al palo in meno di un giorno, dopo essere stato minacciato di morte per tradimento o sabotaggio. :fagiano:
Proprio equivalenti, si.
Chi critica Hamas dalla striscia è un uomo morto, in Israele puoi criticare senza avere la certezza di morire.
Ma facciamo finta che è uguale dapertutto. :sofico:
Bisognerebbe che ne avessero i mezzi invece sono relegati in un ghetto e muoiono di fame a causa del blocco imposto dagli Israeliani.
I tragici errori di Hamas :fagiano:
Non hanno idea in cosa si sono cacciati votanto quelli di Hamas, i fratellini ideologici dei tagliagole algerini e degli islamisti egiziani.
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/moriente14/hamascostum/hamascostum.html
Un errore, certo.
Hamas al potere è figlia dell politica di Israele e questo è un dato incontestabile.
Gli errori di Israele hanno condotto la popolazione palestinese nelle mani dell'estremismo islamico...Israele non ha fatto nulla per avere un interlocutore palestinese autorevole e quando ancora c'era chi poteva raccogliere il favore dei palestinesi invece di aiuti ha ricevuto bombe...questo è il risultato.
Kharonte85
29-01-2009, 14:13
Qua c'è il video che conferma quello che ha detto Cremonesi.
L'ho cercato per stoppare i furboni che dicono che il Corriere è in mano alla propaganda sionista.
http://it.youtube.com/watch?v=EpUnt8O_Ngw
Il corriere fa propaganda presentando sempre e comunque le tesi di Israele...nessuno dice che le notizie che riporta siano false...basta fare una selezione delle notizie per avere una visione completamente manipolata e lontana dalla realtà.
Fra l'altro è logico che i razzi vengano lanciati da ovunque: è guerriglia urbana mica hanno le basi militari e/o fisse come Israele. Questo giustifica Israele a fare una strage di civili? NO. Anzi c'è l'aggravante che loro sanno benissimo che ci sono dei civili (le scuole ONU non erano forse state segnalate e con posizioni note? :rolleyes: )
Per me no.
Condivido questo moderato appello da parte palestinese.
http://it.youtube.com/watch?v=UwxgEeEztZQ&feature=related
I Palestinesi non raggiungeranno mai la maturità politica per capire che gli estremisti sono più un danno che un beneficio, prima Israele se ne rende conto meglio è.
zerothehero
29-01-2009, 14:19
Bisognerebbe che ne avessero i mezzi invece sono relegati in un ghetto e muoiono di fame a causa del blocco imposto dagli Israeliani.
La Somalia se li sogna tutti quei camion che passano dai valichi del programma alimentare.
Hamas al potere è figlia dell politica di Israele e questo è un dato incontestabile.
Hamas non è altro che l'ennesimo partitucolo islamista che infesta il medioriente.
Nè il primo, nè l'ultimo.
Sò diventati anche banali, dicono sempre le stesse cose. Oltre a farmi orrore, mi danno uggia, noia. E hanno anche un no so che di ridicolo e di grottesco, quando gli hamas boys sparano cose del tipo "
«Ogni guerra di liberazione ha un prezzo. Ci saranno ancora tante vittime purtroppo. La guerra è appena iniziata. Dopo ogni tregua ricominceremo il conflitto perché gli ebrei sono in essenza traditori, non sanno mantenere gli impegni, lo dice anche il Corano. Ma non abbiamo paura, Allah ci aiuta e la nostra religione è di conforto. Alla fine gli ebrei se ne andranno dalle nostre terre e, magari non mio figlio Alì di 5 anni, ma i miei nipoti vedranno la libertà». "
Scherzi a parte o ci credono davvero a quello che dicono?
Il lo dice anche il Corano sai a cosa si riferisce?
Al tradimento di una tribù ebraica (con cui i maomettani avevano stretto una patto) in guerra che fu passata a fil di spada.
Lo dice anche il Corano, e sì...che solide argomentazioni.
Gli errori di Israele hanno condotto la popolazione palestinese nelle mani dell'estremismo islamico...Israele non ha fatto nulla per avere un interlocutore palestinese autorevole e quando ancora c'era chi poteva raccogliere il favore dei palestinesi invece di aiuti ha ricevuto bombe...questo è il risultato.
Israele ha fatto i suoi errori, ma porco giuda i palestinesi non se ne fanno sfuggire una.
Hanno votato Hamas in modo da buttarsi a corpo morto in una guerra civile e in una guerra con Israele, rovinosamente persa.
Non si fanno mancare nulla, non c'è che dire.
zerothehero
29-01-2009, 14:25
Il corriere fa propaganda presentando sempre e comunque le tesi di Israele...nessuno dice che le notizie che riporta siano false...basta fare una selezione delle notizie per avere una visione completamente manipolata e lontana dalla realtà.
Fra l'altro è logico che i razzi vengano lanciati da ovunque: è guerriglia urbana mica hanno le basi militari e/o fisse come Israele. Questo giustifica Israele a fare una strage di civili? NO. Anzi c'è l'aggravante che loro sanno benissimo che ci sono dei civili (le scuole ONU non erano forse state segnalate e con posizioni note? :rolleyes: )
Se Hamas spara razzi, Israele ha il dovere di rispondere, per salvaguardare i propi cittadini.
Funzia così, dapertutto.
Hamas lo sa che poi ci si indigna contro Israele e infatti lanciano i razzetti vicino agli edifici dove lavorano i giornalisti.
Sono geniali in un certo qual modo, questo lo ammetto.
Casomai poi qualcuno parlasse contro, beh hanno solidi metodi per fargli cambiare idea.
zerothehero
29-01-2009, 14:31
I Palestinesi non raggiungeranno mai la maturità politica per capire che gli estremisti sono più un danno che un beneficio, prima Israele se ne rende conto meglio è.
Si, ma i giudei sono perfidi perchè tradirono Maometto nel 7 secolo d.c. in battaglia.
Neanche tutte e tre le tribù, ma una sola tribù sulle tre ebraiche che avevano stretto dei patti con lui
Lo dice anche il Corano, questa è fantastica, da incorniciare. :O
http://it.youtube.com/watch?v=xHsSb854f0Q&feature=PlayList&p=5301EBBCDF4CC35C&playnext=1&index=3
Ecco perchè mi stanno antipatici i campani (non è vero), è per via dei sanniti e delle forche caudine. Mò ho avuto l'illuminazione. :fagiano:
usa9999999999
29-01-2009, 14:39
Il Conflitto nel Medio Oriente spiegato con una parabola. Cosa succede quando una mosca cade in una tazzina di caffè
l'italiano getta la tazzina di caffè e si allontana incazzato
il francese getta via la mosca e beve il caffè
il russo beve il caffè con la mosca che e' un extra gratis
il cinese mangia la mosca e getta via il caffè
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè e investe i soldi rimasti nella ricerca di un metodo per prevenire la caduta di mosche nel caffè
il palestinese accusa l'israeliano per la caduta della mosca nel suo caffè, protesta presso l’ONU per l' atto di aggressione, chiede un prestito all'Unione Europea per una nuova tazza di caffè, usa invece i soldi per l'acquisto di esplosivo per far saltare in aria il bar dove l'italiano, il francese, il cinese ed il russo cercano di spiegare all'israeliano parchè dovrebbe dare la sua tazza di caffè al palestinese. :asd:
:asd:
Bellissima... :D
Si, ma i giudei sono perfidi perchè tradirono Maometto nel 7 secolo d.c. in battaglia.
pensavo per il naso aquilino sintomo di avidità........ :O
zerothehero
29-01-2009, 14:43
pensavo per il naso aquilino sintomo di avidità........ :O
All'epoca in Arabia c'era di tutto, dai monofisiti eretici cristiani, alle tribù ebraiche ai cultisti delle pietre..poi s'è inserito anche Maometto che ha ordinato a modo suo il tutto, partendo dalla costituzione medinese. :fagiano:
Probabilmente Hamas rimpiange i vecchi tempi, cioè quando gli ebrei erano sottomessi alla comunità musulmana.
Non si danno pace che perdono tutti i conflitti, nonostante a loro dire, hanno dalla loro Dio e il Corano. Un pò come i giappi nella seconda guerra mondiale.
Giusto ieri hanno ucciso un soldato israeliano, magari vogliono riprovare a vedere se alla prossima guerra la fortuna gli sarà favorevole, chissà.
All'epoca in Arabia c'era di tutto, dai monofisiti eretici cristiani, alle tribù ebraiche ai cultisti delle pietre..poi s'è inserito anche Maometto che ha ordinato a modo suo il tutto, partendo dalla costituzione medinese. :fagiano:
Probabilmente Hamas rimpiange i vecchi tempi, cioè quando gli ebrei erano sottomessi alla comunità musulmana.
Non si danno pace che perdono tutti i conflitti, nonostante a loro dire, hanno dalla loro Dio e il Corano. Un pò come i giappi nella seconda guerra mondiale.
Giusto ieri hanno ucciso un soldato israeliano, magari vogliono riprovare a vedere se alla prossima guerra la fortuna gli sarà favorevole, chissà.
Devi assolutamente leggere Goiten "Studies in Islamic History and Institutions" dove parla della Ghenizah del Cairo, io l'ho fatto per un monografico ed è stato interessantissimo
Bisognerebbe che ne avessero i mezzi invece sono relegati in un ghetto e muoiono di fame a causa del blocco imposto dagli Israeliani.
A quanti miliardi di euro ammontava il tesoro che Arafat aveva accumulato in tanti anni di comando?
A quanti milioni di dollari ammonta la richiesta fatta per gli aiuti di Gaza?
Se avessero speso i soldi per costruire le strade, le scuole, le centrali elettriche, le fogne, le piazze, gli ospedali...
Se solo si fossero cimentati per costruire e non distruggere una società con culture islamiche naziste che mirano solo alla distruzione di un popolo.
CLAUDIO78
29-01-2009, 15:18
Il lo dice anche il Corano sai a cosa si riferisce?
Al tradimento di una tribù ebraica (con cui i maomettani avevano stretto una patto) in guerra che fu passata a fil di spada.
Lo dice anche il Corano, e sì...che solide argomentazioni.
.
tutti i testi sacri contengono caxxate di quel tipo. Non ultimi: l'antico testamento e, soprattutto, il talmùd. Il cui contenuto qualora fosse diffuso tra i cristiani, vedresti un mare di simpatia sommergere gli eletti. Uno tsunami di simpatia, oserei dire.
Testo sacro ove Gesù Cristo (Yeshua o chi per lui) viene indicato con i termini più spregevoli che un essere umano possa immaginare. Un raro esempio di sproloquio codificato.
Almeno quell'ipocrita di Benedetto XVI fa quelle mezze correzioni alle preghiere per non offendere gli eletti. Loro? Nemmeno quello.
by un ATEO.
tutti i testi sacri contengono caxxate di quel tipo. Non ultimi: l'antico testamento e, soprattutto, il talmùd. Il cui contenuto qualora fosse diffuso tra i cristiani, vedresti un mare di simpatia sommergere gli eletti. Uno tsunami di simpatia, oserei dire.
Testo sacro ove Gesù Cristo (Yeshua o chi per lui) viene indicato con i termini più spregevoli che un essere umano possa immaginare. Un raro esempio di sproloquio codificato.
Almeno quell'ipocrita di Benedetto XVI fa quelle mezze correzioni alle preghiere per non offendere gli eletti. Loro? Nemmeno quello.
by un ATEO.
Quotare il Corano e le sue leggi e paragonarle agli altri testi sacri è simbolo di una conoscenza spicciola e superficiale delle cose.
IL Corano è un testo sacro usato come legge dai musulmani del mondo.
Tu hai diritto di criticare la bibbia e la Torah, ma non puoi dire una parola sul Corano o rischi di perdere la vita.
CLAUDIO78
29-01-2009, 16:19
Quello che voglio dire è che non ha senso sollevare il problema "contenuti del Corano" perchè contenuti di egual tenore sono riscontrabili in tutti i tesi sacri, o in molti, perlomeno.
Il fatto che sul Corano abbiano abbiano fondato i loro ordinamenti giuridici è un problema a sè. Grave, gravissimo, ma indipendente.
Poi esistono stati islamici moderati che pur facendo fondamento sul Corano non si attaccano a particolari passi come il precedente, pregni di violenza.
Inoltre non puoi venirmi a dire che l'aspetto religioso non determini, magari in maniera minore, gli assetti statali nostrani ed israeliani.
Poi ti ripeto, non mi importa disquisire sulla presunta superiorità di uno rispetto ad un altro, perchè per me sono tutti alla stregua di romanzi, quei libri.
Il problema maggiore si evidenzia nel fatto che la religione ha un ruolo fondamentale in questo conflitto, in quanto viene usata per muovere le masse musulmane.
A ogni filmato si sente : " allah achbar " e Hamas stessa è nata su leggi coraniche.
Un nero islamico, nato in Nigeria, odierà gli Israeliani perché uccidono i suoi fratelli musulmani e tutto questo senza mai essere stato in Israele o senza mai avuto a che fare con un Ebreo.
Tu pensa che in un paese Islamico non hai diritti uguali agli altri se la tua religione è diversa dalla loro.
aletlinfo
29-01-2009, 19:05
Quello che voglio dire è che non ha senso sollevare il problema "contenuti del Corano" perchè contenuti di egual tenore sono riscontrabili in tutti i tesi sacri, o in molti, perlomeno.
Il fatto che sul Corano abbiano abbiano fondato i loro ordinamenti giuridici è un problema a sè. Grave, gravissimo, ma indipendente.
Poi esistono stati islamici moderati che pur facendo fondamento sul Corano non si attaccano a particolari passi come il precedente, pregni di violenza.
Inoltre non puoi venirmi a dire che l'aspetto religioso non determini, magari in maniera minore, gli assetti statali nostrani ed israeliani.
Poi ti ripeto, non mi importa disquisire sulla presunta superiorità di uno rispetto ad un altro, perchè per me sono tutti alla stregua di romanzi, quei libri.
Non l'ho capita... prima fai riferimento ai testi sacri che son brutti e cattivi, e che forse il talmud sia peggio degli altri.
Poi consideri secondario che negli stati islamici vengano fondate leggi interpretandole direttamente dal corano.
Cioè... quello che vuoi dire è che siccome israele ha il talmud in qualche maniera possiamo farci riferimento per capire come sono gli israeliani.
Gli islamici e i loro vari ulemas traggono tutt'oggi direttamente i loro ordinamenti giuridici dal corano, ma questo non va preso in considerazione.
boh...
zerothehero
29-01-2009, 19:22
tutti i testi sacri contengono caxxate di quel tipo. Non ultimi: l'antico testamento e, soprattutto, il talmùd. Il cui contenuto qualora fosse diffuso tra i cristiani, vedresti un mare di simpatia sommergere gli eletti. Uno tsunami di simpatia, oserei dire.
Testo sacro ove Gesù Cristo (Yeshua o chi per lui) viene indicato con i termini più spregevoli che un essere umano possa immaginare. Un raro esempio di sproloquio codificato.
Almeno quell'ipocrita di Benedetto XVI fa quelle mezze correzioni alle preghiere per non offendere gli eletti. Loro? Nemmeno quello.
by un ATEO.
Benedetto XVI non ha una propria milizia.
Hamas la ha.
E' ridicolo tirare fuori il tradimento di una tribù ebraica d'arabia del 7 sec. d.c. per dire che degli ebrei non ci si può fidare e che non appena potranno riprenderanno la guerra.
Se vogliono la guerra non c'è problema, visto che ieri hanno ammazzato un soldato israeliano..al prossimo giro Israele invece di fare una guerra limitando la propria forza (hanno usato solo 10000 riservisti) ne mobiliterà 400000 eliminando tutti i 15000 militanti di Hamas, sia del ramo politico che militare.
zerothehero
29-01-2009, 19:28
Quello che voglio dire è che non ha senso sollevare il problema "contenuti del Corano" perchè contenuti di egual tenore sono riscontrabili in tutti i tesi sacri, o in molti, perlomeno.
Il fatto che sul Corano abbiano abbiano fondato i loro ordinamenti giuridici è un problema a sè. Grave, gravissimo, ma indipendente.
.
No, altro che indipendente.
Se lo scontro con Hamas non è di tipo "nazionalistico", ma ha un fondamento nell'islamismo e nella concezione che tutta la palestina è terra islamica non ci può essere alcuno spazio per una tregua duratura con Israele.
Se c'è un vincolo di tipo religioso la convivenza è e sarà impossibile.
Infatti io continuo a ripetere che con Hamas non si può in alcun modo convivere, ad esclusione di qualche tregua temporanea.. nel lungo periodo o Israele o Hamas. Entrambi non è possibile.
Kharonte85
29-01-2009, 19:48
I Palestinesi non raggiungeranno mai la maturità politica per capire che gli estremisti sono più un danno che un beneficio, prima Israele se ne rende conto meglio è.
Non è che Israele gli farà cambiare idea a suon di bombe...
La Somalia se li sogna tutti quei camion che passano dai valichi del programma alimentare.
Hamas non è altro che l'ennesimo partitucolo islamista che infesta il medioriente.
Nè il primo, nè l'ultimo.
Sò diventati anche banali, dicono sempre le stesse cose. Oltre a farmi orrore, mi danno uggia, noia. E hanno anche un no so che di ridicolo e di grottesco, quando gli hamas boys sparano cose del tipo "
«Ogni guerra di liberazione ha un prezzo. Ci saranno ancora tante vittime purtroppo. La guerra è appena iniziata. Dopo ogni tregua ricominceremo il conflitto perché gli ebrei sono in essenza traditori, non sanno mantenere gli impegni, lo dice anche il Corano. Ma non abbiamo paura, Allah ci aiuta e la nostra religione è di conforto. Alla fine gli ebrei se ne andranno dalle nostre terre e, magari non mio figlio Alì di 5 anni, ma i miei nipoti vedranno la libertà». "
Scherzi a parte o ci credono davvero a quello che dicono?
Il lo dice anche il Corano sai a cosa si riferisce?
Al tradimento di una tribù ebraica (con cui i maomettani avevano stretto una patto) in guerra che fu passata a fil di spada.
Lo dice anche il Corano, e sì...che solide argomentazioni.
Israele ha fatto i suoi errori, ma porco giuda i palestinesi non se ne fanno sfuggire una.
Hanno votato Hamas in modo da buttarsi a corpo morto in una guerra civile e in una guerra con Israele, rovinosamente persa.
Non si fanno mancare nulla, non c'è che dire.
Devi comprendere che sono disperati, se non lo capisci non capisci come mai sono finiti nelle mani degli estremisti islamici.
A quanti miliardi di euro ammontava il tesoro che Arafat aveva accumulato in tanti anni di comando?
C'è un tesoro? avrai anche la mappa allora? :fagiano:
A quanti milioni di dollari ammonta la richiesta fatta per gli aiuti di Gaza?
Se avessero speso i soldi per costruire le strade, le scuole, le centrali elettriche, le fogne, le piazze, gli ospedali...
Se solo si fossero cimentati per costruire e non distruggere una società con culture islamiche naziste che mirano solo alla distruzione di un popolo.
La richiesta è stata rispettata? Il problema dei rifugiati palestinesi è stato risolto?
Il problema maggiore si evidenzia nel fatto che la religione ha un ruolo fondamentale in questo conflitto, in quanto viene usata per muovere le masse musulmane.
A ogni filmato si sente : " allah achbar " e Hamas stessa è nata su leggi coraniche.
Un nero islamico, nato in Nigeria, odierà gli Israeliani perché uccidono i suoi fratelli musulmani e tutto questo senza mai essere stato in Israele o senza mai avuto a che fare con un Ebreo.
Tu pensa che in un paese Islamico non hai diritti uguali agli altri se la tua religione è diversa dalla loro.
Tu pensa che succede anche in Israele...
La religione ha acquistato un ruolo fondamentale anche grazie all'occidente che negli ultimi anni ha fomentato lo scontro di civiltà , ma la questione mediorientale è legata a motivi territoriali e non nasceva come espressione di antisemitismo come qualcuno confonde: se per assurdo gli ebrei avessero creato lo stato in amazzonia la questione non sarebbe mai nata.
Siamo noi europei cristiani ad avere per anni perseguitato e massacrato gli Ebrei non gli Arabi (che fra l'altro prima dello stato non se li filavano proprio)
shambler1
29-01-2009, 22:02
Perche' gli Israeliani non hanno studiato un sistema per prevenire l'arrivo dei razzi qassam invece che bombardare una regione ad alta densità demografica facendo strage di civili? Perche' non hanno fatto nulla per rispettare la tregua e togliere il blocco? Perche' non sono interessati ad una pace?
Piuttosto che storielle semiserie io direi che sarebbe il caso di rispondere a interrogativi molto piu' seri.
Gli israeliani di oggi:
l'israeliano toglie la mosca dal caffè, vende il caffè al francese, la mosca al cinese, ordina un altro caffè. Investe i soldi nell'esercito e bombarda tutta l'africa (noto focolare di riproduzione delle mosche) nella vana speranza di debellare il fenomeno. :rolleyes:
L'israeliano piange per l'antisemitismo , tira il caffe bollente in faccia all'arabo e gli europei di caffe gliene comprano dieci.
Alla fine il troppo caffe lo rende cosi nervoso che inizia a tirare le tazzine in faccia .
L'italiano dice "ancora"
il francese non si scansa perchè non si può
il russo diventa antisemita
l'arabo accecato dal caffe bollente tira sbracciate furiose e colpisce..
L'israeliano piange per l'antisemitismo , tira il caffe bollente in faccia all'arabo e gli europei di caffe gliene comprano dieci.
Alla fine il troppo caffe lo rende cosi nervoso che inizia a tirare le tazzine in faccia .
L'italiano dice "ancora"
il francese non si scansa perchè non si può
il russo diventa antisemita
l'arabo accecato dal caffe bollente tira sbracciate furiose e colpisce..
hai ragione un bel cartello fuori dal bar con su scritto JUDEN RAUS risolverebbe tutti i problemi tuoi e dell'arabo a cui il mondo ha offerto 50 caffè ma non ne ha visto neanche uno perchè il barista si è imboscato i soldi :D
zerothehero
29-01-2009, 23:49
Devi comprendere che sono disperati, se non lo capisci non capisci come mai sono finiti nelle mani degli estremisti islamici.
Con la scusa che quelli di Hamas sò disperati dove arriviamo?
A giustificare il lancio dei razzi sui civili, le torture contro i detenuti del fatah, i processi sommari, l'uccisione di una donna malvelata che usciva col fidanzato, l'uso degli scudi umani, la tattica delle bombe suicide, il loro tentativo di cancellare Israele, le minacce ai giornalisti, due guerre uno delle quali contro la stessa autorità palestinese...somma quale è il limite della disperazione?
Sò disperati, devi capirli.. se ti bombardano il tetto e ti ammazzano in pizzeria è perchè poverini c'hanno la disperazione in corpo. :fagiano:
estimatorebelledonne
30-01-2009, 00:27
ragazzi facciamo sempre i buonisti... lasciamo proliferare l'islam :)
verrà il giorno che saranno numericamente superiori e comanderanno... come succederà in israele del resto... :D
e vi troverete dei nemici in casa... vedrete che bello...:cool:
estimatorebelledonne
30-01-2009, 00:29
e uno dovrebbe spiegarmi con cosa vivrebbero i palestinesi in un eventuale stato palestinese...:)
qualcuno me lo spieghi per favore...
io mi chiedo come fanno a sopravvivere? :confused:
a me risulta che vivano solo degli aiuti... e se gli aiuti non arrivano si muore...
può un popolo vivere in queste condizioni?:confused:
troppo facile condannare israele
shambler1
30-01-2009, 08:37
e uno dovrebbe spiegarmi con cosa vivrebbero i palestinesi in un eventuale stato palestinese...:)
qualcuno me lo spieghi per favore...
io mi chiedo come fanno a sopravvivere? :confused:
a me risulta che vivano solo degli aiuti... e se gli aiuti non arrivano si muore...
può un popolo vivere in queste condizioni?:confused:
troppo facile condannare israele
Forse ti sfugge un passaggio..
estimatorebelledonne
30-01-2009, 08:53
Forse ti sfugge un passaggio..
può definirsi Stato la Palestina? :rolleyes:
a me risulta che l'Italia non lo riconosca
Kharonte85
30-01-2009, 09:35
Con la scusa che quelli di Hamas sò disperati dove arriviamo?
A giustificare il lancio dei razzi sui civili, le torture contro i detenuti del fatah, i processi sommari, l'uccisione di una donna malvelata che usciva col fidanzato, l'uso degli scudi umani, la tattica delle bombe suicide, il loro tentativo di cancellare Israele, le minacce ai giornalisti, due guerre uno delle quali contro la stessa autorità palestinese...somma quale è il limite della disperazione?
Sò disperati, devi capirli.. se ti bombardano il tetto e ti ammazzano in pizzeria è perchè poverini c'hanno la disperazione in corpo. :fagiano:
Ho detto che i palestinesi sono disperati...l'ascesa di Hamas è strettamente collegata a questo stato di solitudine e abbandono in cui è la popolazione...i gruppi di Hamas che fanno attentati ai civili rimangono dei criminali eppure bisogna riconoscere che Israele ha delle grandi colpe (le maggiori) nell'aver favorito l'arrivo dell'estremismo islamico esautorando i poteri di AL Fatah.
Troppo facile dire adesso: vedete sono cattivi! e con questo giustificare azioni militari che portano al massacro di civili.
e uno dovrebbe spiegarmi con cosa vivrebbero i palestinesi in un eventuale stato palestinese...:)
qualcuno me lo spieghi per favore...
io mi chiedo come fanno a sopravvivere? :confused:
a me risulta che vivano solo degli aiuti... e se gli aiuti non arrivano si muore...
può un popolo vivere in queste condizioni?:confused:
troppo facile condannare israele
Prima che arrivassero gli Ebrei a colonizzarli ci vivevano...certo ora le terre migliori ce le hanno gli Israeliani ma molte di queste sono occupate e spetterebbero di diritto (riconosciuto a livello internazionale) ad uno stato palestinese.
Al momento vivono di aiuti perche' gaza è come un ghetto e come tale non puo' liberamente scambiare merci coi paesi limitrofi e quindi pesantemente limitati nel loro sviluppo.
Il problema principale (oltre all'ignoranza storica sulla vicenda) è che ormai la situazione si è incancrenita, non esiste nessun "moderato" credibile in grado di rappresentare i Palestinesi e grazie alle azioni di Israele la situazione peggiora sempre di piu' e la gente si ritrova in mano ai fondamentalisti islamici.
zerothehero
30-01-2009, 10:35
Ho detto che i palestinesi sono disperati...l'ascesa di Hamas è strettamente collegata a questo stato di solitudine e abbandono in cui è la popolazione...i gruppi di Hamas che fanno attentati ai civili rimangono dei criminali eppure bisogna riconoscere che Israele ha delle grandi colpe (le maggiori) nell'aver favorito l'arrivo dell'estremismo islamico esautorando i poteri di AL Fatah.
Siamo 80 a 20.
80% è colpa dei palestinesi, 20% della politica di Israele.
Hamas non l'ha votata Israele, ma i palestinesi.
Se pensano che questi ultimi 20 mesi di governo Hamas siano stati profiqui continuino a votare per loro, ammesso che Hamas permetterà loro di votare ancora in libertà si intende.
Altrimenti devo prendere atto che ai palestinesi è gradita la sharia, la violenza sistematica sulle donne, sui militanti fatah e la guerra ad oltranza contro israele, coi finanziamenti iraniani e siriani, con annesse minacce di morte per i giornalisti che non raccontano le balle che vuole hamas.
Chi vota Hamas vota per la guerra ad oltranza contro ISraele, quindi poi non si può lamentare se questo desiderio di guerra espressa per voto verrà raccolto da Tshal. Vox populi vox dei, insomma.
Troppo facile dire adesso: vedete sono cattivi! e con questo giustificare azioni militari che portano al massacro di civili.
Se la controparte vuole il conflitto ad oltranza, Israele li accontenterà.
Anzi devono ringraziare di avere Kadima ancora al governo, perchè se per assurdo avessero avuto me al governo, avrei ordinato l'invasione della striscia non con 10000 riservisti, ma con 400000, dopo la recente uccisione del soldato israeliano.
E non avrei abbandonato la striscia fino all'eliminazione di tutti i 15000 appartenenti ad Hamas.
zerothehero
30-01-2009, 10:46
Ho detto che i palestinesi sono disperati...l'ascesa di Hamas è strettamente collegata a questo stato di solitudine e abbandono in cui è la popolazione...i gruppi di Hamas che fanno attentati ai civili rimangono dei criminali eppure bisogna riconoscere che Israele ha delle grandi colpe (le maggiori) nell'aver favorito l'arrivo dell'estremismo islamico esautorando i poteri di AL Fatah.
Troppo facile dire adesso: vedete sono cattivi! e con questo giustificare azioni militari che portano al massacro di civili.
Prima che arrivassero gli Ebrei a colonizzarli ci vivevano...certo ora le terre migliori ce le hanno gli Israeliani ma molte di queste sono occupate e spetterebbero di diritto (riconosciuto a livello internazionale) ad uno stato palestinese.
Al momento vivono di aiuti perche' gaza è come un ghetto e come tale non puo' liberamente scambiare merci coi paesi limitrofi e quindi pesantemente limitati nel loro sviluppo.
Il problema principale (oltre all'ignoranza storica sulla vicenda) è che ormai la situazione si è incancrenita, non esiste nessun "moderato" credibile in grado di rappresentare i Palestinesi e grazie alle azioni di Israele la situazione peggiora sempre di piu' e la gente si ritrova in mano ai fondamentalisti islamici.
A Gaza vivono di aiuti perchè non c'è più lavoro frontaliero e tutte le attività economiche si sono inaridite per colpa dell'assurdo rifiuto a non riconoscere Israele.
Lavoro frontaliero eliminato perchè ciò di fatto ha consentito l'eliminazione pressochè totale del martirio suicida palestinese contro i civili israeliani.
Di più, dopo lo sgombero israeliano, la prima cosa che ha fatto Hamas è stata di distruggere quel poco che era rimasto di produttivo nella striscia, per fare spregio di quello che era in mano agli ebrei.
Le serre in particolare sono state distrutte.
COn le Sinagoghe ovviamente.
Gli unni erano più civili di quelli di Hamas.
Kharonte85
30-01-2009, 11:11
Siamo 80 a 20.
80% è colpa dei palestinesi, 20% della politica di Israele.
Hamas non l'ha votata Israele, ma i palestinesi.
Se pensano che questi ultimi 20 mesi di governo Hamas siano stati profiqui continuino a votare per loro, ammesso che Hamas permetterà loro di votare ancora in libertà si intende.
Altrimenti devo prendere atto che ai palestinesi è gradita la sharia, la violenza sistematica sulle donne, sui militanti fatah e la guerra ad oltranza contro israele, coi finanziamenti iraniani e siriani, con annesse minacce di morte per i giornalisti che non raccontano le balle che vuole hamas.
Chi vota Hamas vota per la guerra ad oltranza contro ISraele, quindi poi non si può lamentare se questo desiderio di guerra espressa per voto verrà raccolto da Tshal. Vox populi vox dei, insomma.
Inverti le percentuali e ci sei...e non puo' non essere così dato che Israele è il paese civilizzato e con piu' risorse e potere.
Le elezioni democratiche (altro errore) le hanno fortemente volute i paesi occidentali...pensa se si facessero elezioni democratiche in egitto? Tu pensi che eleggerebbero un governo filo-occidentale? Io non ci scommetterei troppo.
Tieni conto che ormai non esiste un solo palestinese che non abbia avuto un parente o un conoscente ucciso/ferito da Israele, con tali livelli di odio non stento a credere che si rimettano nelle mani di certi gruppi politici (che prima erano tenuti a bada da Fatah che pero' è stata spazzata via da Israele)
Facendo uno schema sintetico la politica di Israele li ha condotti e li conduce:
AL Fatah -----> Hamas ----> AL-Qaida
Chi ci perde sono i poveracci che vengono bombardati da Israele e gli Israeliani che non avranno mai la pace. Ed è chiaro che se si arriva all'ultimo stadio con lo scontro di civiltà ormai insanabile rischiamo di pagarne le conseguenze anche noi.
Se la controparte vuole il conflitto ad oltranza, Israele li accontenterà.
Anzi devono ringraziare di avere Kadima ancora al governo, perchè se per assurdo avessero avuto me al governo, avrei ordinato l'invasione della striscia non con 10000 riservisti, ma con 400000, dopo la recente uccisione del soldato israeliano.
E non avrei abbandonato la striscia fino all'eliminazione di tutti i 15000 appartenenti ad Hamas.
E' chiaro che se fossi un palestinese saresti un grande sostenitore di Hamas :sofico:
Poi chiariamo un punto fondamentale: il conflitto ad oltranza è vissuto come una necessità in quanto oggettivamente ci sono territori riconosciuti che sono OCCUPATI da Israele e che Israele li strozza con il blocco confinandoli nel ghetto.
yossarian
30-01-2009, 11:21
un altro dei motivi per cui si combatte a gaza?
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Geopolitica/IL-GAS-DI-GAZA-di-Massimo-Mazzucco/
http://www.eurasia-rivista.org/cogit_content/articoli/EkFEAkEuAEJEuUbTYM.shtml
Kharonte85
30-01-2009, 11:23
A Gaza vivono di aiuti perchè non c'è più lavoro frontaliero e tutte le attività economiche si sono inaridite per colpa dell'assurdo rifiuto a non riconoscere Israele.
Lavoro frontaliero eliminato perchè ciò di fatto ha consentito l'eliminazione pressochè totale del martirio suicida palestinese contro i civili israeliani.
Israele da fatah era stato riconosciuto (entro i confini del 1967 se non erro) non dimentichiamoci che gli attentati suicidi sono nati in reazione alla dura repressione (che ha fatto vittime civili) fatta dal governo israeliano durante la seconda intifada provocata dallo stesso Sharon :read:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=26044892&postcount=4033
Di più, dopo lo sgombero israeliano, la prima cosa che ha fatto Hamas è stata di distruggere quel poco che era rimasto di produttivo nella striscia, per fare spregio di quello che era in mano agli ebrei.
Le serre in particolare sono state distrutte.
COn le Sinagoghe ovviamente.
Gli unni erano più civili di quelli di Hamas.
Ecco il ritiro da Gaza voluto da Sharon viene portato ad esempio della buona volontà di Israele in verità:
- fatto per ragioni economiche: tenere tot ebrei in territorio arabo controllati da tot*2 soldati era divenuto troppo costoso.
- fatto in modo umiliante: ritiro unilaterale e non risultato di una contrattazione con Fatah, la quale avrebbe potuto rinforzare la propria leadership politica (Abu Mazen).
Per quanto riguardo lo spregio è ovviamente condannabile ma allo stesso tempo comprensibile dato che gli Israeliani non si sono mai fatti remore quando hanno ruspato via interi quartieri palestinesi (insieme a qualcuno che ci è rimasto) durante la seconda intifada.
Kharonte85 tu come risolveresti la questione orientale ?
Kharonte85
30-01-2009, 13:44
Kharonte85 tu come risolveresti la questione orientale ?
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25657280&postcount=684
La verità è che Israele non ha interesse affinche' nasca uno stato palestinese perchè sa benissimo che la condizione necessaria per cui cio' possa avvenire è rinunciare a troppe cose. Fino a che la politica di Israele non cambierà radicalmente non ci sarà mai la pace.
zerothehero
30-01-2009, 13:46
Poi chiariamo un punto fondamentale: il conflitto ad oltranza è vissuto come una necessità in quanto oggettivamente ci sono territori riconosciuti che sono OCCUPATI da Israele e che Israele li strozza con il blocco confinandoli nel ghetto.
Gaza è stata sgomberata completamente da Israele. I valichi sono controllati da ISraele per ovvi motivi, cioè per bloccare armi e kamikaze.
Kamikaze non ce ne sono più in Israele, sarà un caso? :D
zerothehero
30-01-2009, 13:48
un altro dei motivi per cui si combatte a gaza?
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Geopolitica/IL-GAS-DI-GAZA-di-Massimo-Mazzucco/
http://www.eurasia-rivista.org/cogit_content/articoli/EkFEAkEuAEJEuUbTYM.shtml
Non c'è bisogno, le acque territoriali della Striscia sono già sotto controllo israeliano.
Non c'è bisogno di fare guerra per una cosa che già si controlla.
zerothehero
30-01-2009, 13:49
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25657280&postcount=684
La verità è che Israele non ha interesse affinche' nasca uno stato palestinese perchè sa benissimo che la condizione necessaria per cui cio' possa avvenire è rinunciare a troppe cose. Fino a che la politica di Israele non cambierà radicalmente non ci sarà mai la pace.
Certo, la smilitarizzazione è una soluzione. :sofico:
zerothehero
30-01-2009, 13:52
Israele da fatah era stato riconosciuto (entro i confini del 1967 se non erro) non dimentichiamoci che gli attentati suicidi sono nati in reazione alla dura repressione (che ha fatto vittime civili) fatta dal governo israeliano durante la seconda intifada provocata dallo stesso Sharon :read:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=26044892&postcount=4033
Fatah ha formalmente riconosciuto lo stato israeliano. Non c'è stato ad ora alcun accordo globale sui confini, ma solo una serie di proposte.
L'ultimo accordo globale era quello del 2000, rifiutato da noi sappiamo già chi per la questione del diritto al ritorno e roba del genere.
Ecco il ritiro da Gaza voluto da Sharon viene portato ad esempio della buona volontà di Israele in verità:
- fatto per ragioni economiche: tenere tot ebrei in territorio arabo controllati da tot*2 soldati era divenuto troppo costoso.
- fatto in modo umiliante: ritiro unilaterale e non risultato di una contrattazione con Fatah, la quale avrebbe potuto rinforzare la propria leadership politica (Abu Mazen).
Infatti il ritiro unilaterale non andava fatto. Bisogna rimanerci a Gaza salvo poi fare un accordo con Fatah. Hamas con il soldati israeliani ad occupare non avrebbe potuto lanciare migliaia e migliaia di razzi come ha fatto negli ultimi 2 anni.
Kharonte85 :la domanda è posta male, come doveva comportarsi? E questo include l'ultimo ventennio...
Ormai è tardi, ovviamente il minor male sarebbe stato proseguire la tregua nonostante tutto, dare supporto economico ai palestinesi, assistenza, riconsegnare terre occupate, smilitarizzarsi in favore dell'intervento dell'ONU, aspettare che i palestinesi ben panciuti abbiano dato un calcio in ad Hamas in favore del ritorno dell'ANP moderata, supportata ed in grado di tenere a bada gli estremisti.
Questo secondo lo schema che meno si è disperati piu' si è ragionevoli.
in sintesi: l'esatto opposto di cio' che ha fatto. .
Quindi tu sostieni che per la pace bisogna :
1) Proseguire la tregua nonostante tutto.
2) Dare supporto economico ed assistenza ai palestinesi.
3) Riconsegnare terre occupate.
4) Smilitarizzarsi in favore dell'intervento dell'ONU.
5) Aspettare che i palestinesi ben panciuti abbiano dato un calcio in ad Hamas in favore del ritorno dell'ANP moderata.
Kharonte85
30-01-2009, 14:04
Certo, la smilitarizzazione è una soluzione. :sofico:
Perlomeno aiuterebbe
Fatah ha formalmente riconosciuto lo stato israeliano. Non c'è stato ad ora alcun accordo globale sui confini, ma solo una serie di proposte.
L'ultimo accordo globale era quello del 2000, rifiutato da noi sappiamo già chi per la questione del diritto al ritorno e roba del genere.
Dici poco...quel diritto è internazionalmente riconosciuto e non è un caso che i territori vengano definiti "occupati"
Infatti il ritiro unilaterale non andava fatto. Bisogna rimanerci a Gaza salvo poi fare un accordo con Fatah. Hamas con il soldati israeliani ad occupare non avrebbe potuto lanciare migliaia e migliaia di razzi come ha fatto negli ultimi 2 anni.
Il ritiro unilaterale da Gaza
Nella striscia di Gaza, che rappresenta il 9% dei territori occupati (il 2% della Palestina storica), vive circa un milione e mezzo di Palestinesi - dei quali 470.000 profughi -, cioè più di un terzo della popolazione palestinese sotto occupazione, con una densità abitativa altissima. Fino all'agosto 2005 la situazione era aggravata dal fatto che un terzo della striscia era occupata da 8000 coloni e dall'esercito israeliano, che controllava le strade e la frontiera con l'Egitto. Nel 2004, per "ragioni di sicurezza" sono state distrutte centinaia di case nella città di Rafah, posta sulla frontiera con l'Egitto, e nei campi profughi vicini (vedi La repressione violenta della seconda Intifada: uccisioni extragiudiziarie, bombe sulle città), lasciando più di 13.000 palestinesi senza tetto. La situazione economica e sanitaria era disastrosa e l'esasperazione della popolazione altissima: da qui partivano spesso i kamikaze per le loro missioni di morte e venivano sparati i missili rudimentali Qassam contro Sderot, la più vicina cittadina israeliana (la gittata dei missili è ridotta e i danni di solito erano lievi). Occorreva fare qualcosa, e a questo punto è arrivata la decisione di Sharon del "disimpegno" unilaterale, non concordato con l'ANP: dopo molte e vistose proteste dei coloni, sono state smantellare le 21 colonie che si trovavano nella Striscia di Gaza, oltre a 4 piccole colonie, delle 120 che si trovano in Cisgiordania. I commentatori si fanno molte domande: quale sarebbe stato il futuro della striscia di Gaza (avrebbe recuperato il porto e l'aeroporto? Avrebbe potuto utilizzare liberamente la frontiera con l'Egitto e rimettere in moto la sua economia?). E quali erano le reali motivazioni di Sharon per questa operazione? Ragioni di prestigio (molti hanno salutato in lui una nuova "colomba") e insieme di opportunità politica? Forse così avrebbe avuto mano libera per una maggiore colonizzazione della Cisgiordania e di Gerusalemme? (Questa idea in effetti è suggerita, in un'intervista, da Weissglas, consigliere di Sharon).
http://www.juragentium.unifi.it/it/surveys/palestin/doc12/
Leggi anche qua:
Ritiro da Gaza: gli insediamenti israeliani non sono inviolabili
Gerusalemme (AsiaNews) - Il ritiro israeliano da Gaza deve essere "un primo passo" per ripensare la questione degli altri insediamenti israeliani nei territori palestinesi: è l'appello che il p. Franz Bowen, presidente di Giustizia e Pace a Gerusalemme, affida ad AsiaNews per la comunità internazionale.
In una conversazione con AsiaNews, il missionario dei Padri Bianchi, dal 1969 in Israele, ha sottolineato che il ritiro israeliano da Gaza "rompe il tabù della inviolabilità degli insediamenti israeliani… La comunità internazionale ha una grandissima responsabilità per far sì che questa dinamica del ritiro non si arresti, ma continui". L'appello di p. Bowen, che è anche direttore della rivista Proche Orient Chrétien, avviene mentre vi sono decine di migliaia di coloni israeliani pronti ad entrare nell'insediamento di Gush Katif di Gaza per contrastare il ritiro programmato per il mese prossimo.
Da due giorni la polizia dello stato d'Israele ha bloccato l'entrata dei coloni. I leader della protesta hanno cancellato la marcia, ma hanno deciso di far rimanere nella zona vicina al confine centinaia di dimostranti, come una base per future proteste. Nel suo intervento, il p. Bowen mostra che le difficoltà presenti all'interno di Israele dipendono proprio dal valore simbolico di questo ritiro. Nello stesso tempo, le autorità palestinesi sono piene di sospetto perché non riescono a vedere prospettive future.
Questo ritiro da Gaza resta per noi una situazione molto incerta, contraddittoria e imprevedibile.
Ad ogni modo, l'opinione pubblica internazionale deve augurarsi che questo ritiro si faccia, e sia un primo passo, a cui devono seguirne altri. L'importanza di questo ritiro sta nel fatto che, per la prima volta, degli insediamenti verranno smantellati e dei coloni saranno obbligati a rientrare all'interno dello stato d'Israele. E' la fine del tabù della inviolabilità degli insediamenti.
Questo spiega la forte resistenza da parte dei nazionalisti religiosi e da parte di gruppi della destra all'interno di Israele: essi comprendono che questo ritiro è l'inizio di qualcosa che può portare molto lontano, è contro il principio del legame fra la religione, il dono della terra, il diritto alla terra. Qui tocchiamo 3 punti molto delicati e sensibili nell'opinione pubblica israeliana.
Dal punto di vista dei palestinesi vi è molta diffidenza. Essi temono che nella comunità internazionale il ritiro da Gaza sia visto solo come un fatto in sé, qualcosa che serve solo ad assicurare meglio la presenza dei coloni israeliani nei territori palestinesi. Per i palestinesi questo ritiro di Gaza deve essere il segno di un ritiro più grande.
Sharon ha compreso che non è più conveniente rimanere a Gaza e per i coloni non vi è più avvenire. Ma non è arrivato a nessuna conclusione per il resto dei territori palestinesi.
È importante è che Gaza sia visto come un inizio, l'innesco di una nuova dinamica nel rapporto con i coloni e gli insediamenti. La comunità internazionale ha una grandissima responsabilità per far sì che questa dinamica del ritiro non si arresti, ma continui.
Dal punto di vista israeliano non si dice nulla del seguito. Le autorità d'Israele hanno detto chiaro che, dopo il ritiro da Gaza, il governo non compirà nessun passo fino a che l'autorità palestinese non attuerà tutte le pre-condizioni ai dialoghi: che cessino tutte le violenze; che tutte le organizzazioni terroriste siano smantellate. Essi sanno molto bene che queste condizioni così assolute non potranno mai essere realizzate. Questo non aiuta l'autorità palestinese e non dà ad essa alcuna apertura, alcun vantaggio positivo che le permetta di mostrare i risultati e l'efficacia richiesta dalle organizzazioni estremiste.
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=3749
yossarian
30-01-2009, 14:08
Non c'è bisogno, le acque territoriali della Striscia sono già sotto controllo israeliano.
Non c'è bisogno di fare guerra per una cosa che già si controlla.
gli accordi per la fornitura del gas riguardano le autorità palestinesi a la BG (inglese) e non quelle israeliane: quindi gli israeliani non controllano un bel niente. :read:
L'invasione militare della striscia di Gaza da parte delle forze israeliane è direttamente legata al possesso ed al controllo delle riserve strategiche di gas in mare. Si tratta di una guerra di conquista: nel 2002 furono scoperte vaste riserve di gas, al largo del litorale di Gaza. In un accordo firmato nel novembre 1999, l'Autorità palestinese (AP) ha garantito i diritti di prospezione per il gas e il petrolio della durata di 25 anni alla British Gas (BG Group) e al suo partner di Atene Consolidated Contractors International Company (CCC), di proprietà delle famiglie libanesi Sabbagh e Koury.
Questi diritti sui giacimenti di gas in mare, sono pari al 60% per la British Gas, 30% per la Consolidated Contractors e 10% per il Fondo per gli investimenti palestinesi. (Haaretz 21 ottobre 2007). L'accordo AP-BG-CCC include lo sfruttamento dei giacimenti e la costruzione di un gasdotto. (Middle East Economic Digest, 5 gennaio 2001).
La licenza della BG copre tutta la zona marittima situata al largo di Gaza, contigua a molti impianti gasiferi israeliani. (Vedere la carta qui di seguito). Occorre sottolineare che il 60% delle riserve di gas lungo il litorale di Gaza e di Israele appartiene alla Palestina. BG Group ha trivellato due pozzi nel 2000: Gaza Marina-1 e Gaza Marina-2.
British Gas ritiene che le riserve siano dell'ordine di 1,4 miliardi di piedi cubici, valutate a circa 4 miliardi di dollari. Sono le cifre pubblicate da British Gas. Le dimensioni delle riserve di gas palestinesi potrebbero rivelarsi assai superiori.
Chi possiede le riserve di gas?
La questione della sovranità sui giacimenti gasiferi di Gaza è determinante. Da un punto di vista legale queste riserve appartengono alla Palestina. La morte di Yasser Arafat, l'elezione del governo di Hamas, come pure il crollo dell'Autorità palestinese, ha permesso ad Israele di prendere, de facto, il controllo di queste riserve. British Gas (BG Group) ha negoziato con il governo di Tel-Aviv. In compenso, il governo di Hamas non è stato consultato in ciò che riguarda la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti gasiferi.
L'elezione del primo ministro Ariel Sharon nel 2001 fu una svolta importante per l’affare. All'epoca, la sovranità della Palestina sulle riserve gasifere in mare era contestata alla Corte suprema d'Israele. Il Sig. Sharon affermava senza ambiguità che “Israele non comprerebbe mai gas dalla Palestina”, suggerendo che le riserve marine di Gaza appartenessero ad Israele.
Nel 2003, Ariel Sharon ha opposto il suo veto a un primo accordo, che avrebbe permesso alla British Gas di rifornire Israele di gas naturale proveniente dai pozzi marini di Gaza. (The Independent, 19 agosto 2003). La vittoria elettorale di Hamas nel 2006 ha contribuito alla caduta dell'Autorità palestinese, che è stata limitata alla Cisgiordania, sotto il regime mandatario di Mahmoud Abbas.
Nel 2006, la British Gas “era sul punto di firmare un accordo per trasportare il gas in Egitto.” (Times, 28 maggio 2007). Secondo i servizi, il primo ministro britannico dell'epoca, Tony Blair è intervenuto, per conto d'Israele, per fare rovesciare l'accordo con l'Egitto. L'anno successivo, nel maggio 2007, il gabinetto israeliano ha approvato una proposta del primo ministro Ehud Olmert, “di comperare gas dall'Autorità palestinese.” Il contratto proposto era di 4 miliardi di dollari ed i profitti previsti a 2 miliardi di dollari, di cui uno sarebbe andato ai palestinesi.
Tuttavia, Tel-Aviv non aveva nessuna intenzione di condividere il suo profitto con la Palestina. Un gruppo di negoziatori è stato costituito dal gabinetto israeliano allo scopo di giungere ad un accordo con la BG Group, evitando allo stesso tempo il governo Hamas e l'Autorità palestinese. “Le autorità della difesa israeliana vogliono che i palestinesi siano pagati in beni ed in servizi, ed insistono affinché il governo di Hamas non riceva denaro.” (Ibid)
L'obiettivo era soprattutto di fare decadere il contratto firmato nel 1999 tra la BG Group e l'Autorità palestinese, allora sotto Yasser Arafat. Ai sensi dell'accordo proposto nel 2007 con BG, il gas palestinese dei pozzi marini di Gaza doveva essere trasportato al porto israeliano di Ashkelon con un gasdotto subacqueo, trasferendo così ad Israele il controllo sulla vendita del gas naturale. Il piano fallì ed i negoziati furono sospesi: “Il capo del Mossad, Meir Dagan, s’era opposto alla transazione per ragioni di sicurezza, temendo che le entrate accumulate sarebbero servite a finanziare il terrorismo“ (Gilad Erdan membro dello Knesset, allocuzione alla Knesset “sulle intenzioni del vice primo ministro Ehud Olmert di comperare gas dai palestinesi, con i pagamenti che andrebbero a vantaggio di Hamas”, 1° marzo 2006, citato nell’articolo del tenente-generale (in pensione) Moshe Yaalon, Does the Prospective Purchase lontano British Gas from Gaza's Coastal Waters Threaten Israel's National Security? Jerusalem Center for Public Affairs, ottobre 2007)
L'intenzione d´Israele era evitare la possibilità che i compensi fossero pagati ai palestinesi. Nel dicembre 2007 la BG Group si ritirò dai negoziati con Israele e nel gennaio 2008 chiuse il suo ufficio in Israele. (sito Internet della BG).
Il piano d'invasione allo studio
Secondo le fonti militari israeliane, il piano d'invasione della striscia di Gaza, nominato “Operation Cast Lead” (operazione piombo forgiato (fuso)) è stato messo allo studio nel giugno 2008: "fonti della difesa hanno dichiarato che sei mesi fa (giugno), il ministro della difesa Ehud Barak ha chiesto alle forze israeliane di prepararsi per questa operazione, benché Israele avesse iniziato a negoziare un accordo per una tregua con Hamas. (Barak Ravid Operation "Cast Lead": Israeli air Force strike followed months of planning, Haaretz, 27 dicembre 2008).
Durante questo stesso mese, le autorità israeliane hanno contattato la British Gas per riprendere i negoziati volti a determinare l'acquisto del gas naturale di Gaza: “I direttori generali del tesoro e del ministero delle Infrastrutture nazionali Yarom Ariav ed Hezi Kugler hanno deciso di informare la BG che Israele desiderava riprendere i negoziati. Le fonti hanno aggiunto che la BG non ha ancora risposto ufficialmente alla richiesta d’Israele, ma che dei quadri della società verrebbero probabilmente in Israele fra alcune settimane, per discutere con ufficiali del governo.” (Globes online-Israel's Business Arena, 23 giugno 2008)
Cronologicamente la decisione di accelerare i negoziati con la British Gas (il gruppo BG) coincideva con la pianificazione dell'invasione di Gaza iniziata a giugno. Sembra che Israele si affrettasse a concludere un accordo con la BG Group prima dell'invasione, la cui pianificazione era già in una fase avanzata. Più che altro, questi negoziati erano condotti dal governo di Ehud Olmert, che era al corrente che un'invasione militare era allo studio.
Con ogni probabilità, il governo israeliano prevedeva anche un nuovo accordo politico-territoriale “del dopo-guerra” per la striscia di Gaza. In realtà, i negoziati tra British Gas e gli ufficiali israeliani erano in corso nell'ottobre 2008, cioè 2 a 3 mesi prima dell'inizio dei bombardamenti del 27 dicembre.
Nel novembre 2008, i ministeri israeliani delle finanze e delle infrastrutture nazionali insieme all’Israel Electric Corporation (IEC) avviarono i negoziati con la British Gas riguardo l'acquisto di gas naturale delle sue concessioni in mare a Gaza. (Globes, 13 novembre 2008).
Yarom Ariav direttore generale del ministero delle finanze, ed Hezi Kugler, direttore generale del ministero delle infrastrutture nazionali, scrissero ad Amos Lasker, capo della direzione d´IEC, informandolo della decisione del governo di permettere ai negoziati di andare avanti, conformemente alla proposta-quadro, approvata all’inizio di quest'anno. Alcune settimane fa, il consiglio d’amministrazione della IEC, diretto dal presidente Moti Friedman, ha approvato i principi della proposta-quadro. I negoziati con la BG Group cominceranno appena il consiglio d´amministrazione approverà la presentazione dell’offerta. (Globes, 13 novembre 2008)
Gaza e la geopolitica dell'energia
L'occupazione militare di Gaza ha lo scopo di trasferire la sovranità dei giacimenti gasiferi ad Israele, in violazione del diritto internazionale.
Cosa possiamo aspettarci dopo l'invasione? Qual’è l'intenzione d'Israele per quanto riguarda il gas naturale della Palestina? Ci sarà un nuovo accordo territoriale, con lo stanziamento di truppe israeliane e/o la presenza “di forze per il mantenimento della pace”? Assisteremo alla militarizzazione della totalità del litorale di Gaza, strategico per Israele?
I giacimenti gasiferi palestinesi saranno puramente e semplicemente confiscati, e la sovranità israeliana sulle zone marittime della striscia di Gaza sarà dichiarata unilateralmente?
Se ciò dovesse accadere, i giacimenti gasiferi di Gaza sarebbero integrati negli adiacenti impianti marittimi d'Israele. (Vedere la carta 1). Questi diversi impianti in mare sono anche collegati al corridoio per il trasporto energetico d’Israele, che si prolunga dal porto d’Eilat, il terminale sul Mare Rosso del gasdotto, al terminale di Ashkelon e verso nord, ad Haifa. Il corridoio si ricollegherebbe eventualmente con l’oleogasdotto israeliano-turco, attualmente in esame, nel porto turco di Ceyhan.
Ceyhan è il terminale dell’oleodotto Trans-Caspico Baku-Tbilissi-Ceyhan (BTC). “Si prevede il collegamento dell’oleodotto BTC con quello Trans-Israele Eilat-Ashkelon, noto con il nome di Israel’s Tipline.” (Vedasi Michel Chossudovsky, The War si Lebanon and the Battle foro Oil, Global Research, 23 luglio 2006).
Fonte: Mondialisation.ca 12 gennaio 2009
*Michel Chossudovsky è direttore del Centro di Ricerca sulla Mondializzazione ed è professore d'economia all'Università di Ottawa. È autore di Guerre et mondialisation, La vérité derrière le 11 septembre e Mondialisation de la pauvreté et nouvel ordre mondial (best-seller internazionale pubblicato in 11 lingue).
Kharonte85
30-01-2009, 14:29
.
Quindi tu sostieni che per la pace bisogna :
1) Proseguire la tregua nonostante tutto.
2) Dare supporto economico ed assistenza ai palestinesi.
3) Riconsegnare terre occupate.
4) Smilitarizzarsi in favore dell'intervento dell'ONU.
5) Aspettare che i palestinesi ben panciuti abbiano dato un calcio in ad Hamas in favore del ritorno dell'ANP moderata.
Sì, ovviamente piu' si aspetta peggio sarà...mi rendo anche conto che la prospettiva puo' sembrare controintuitiva ed è irrealizzabile col governo Israeliano di adesso e Hamas ai massimi storici del suo potere politico. Bisognava pensarci prima che la situazione degenerasse ma la situazione non sarebbe degenerata se gli israeliani avessero fatto altre scelte politiche. Qualsiasi iniziativa, anche pacifica, presa adesso comporterà dei sacrifici enormi.
Ciononostante bisogna trovare il coraggio di invertire la tendenza, solo così potremo ancora riporre delle speranze in una pace in medioriente.
zerothehero
30-01-2009, 16:11
gli accordi per la fornitura del gas riguardano le autorità palestinesi a la BG (inglese) e non quelle israeliane: quindi gli israeliani non controllano un bel niente. :read:
Le acque territoriali della Striscia sono sotto controllo di ISraele, quindi puoi stare certo che ad Hamas non andranno neanche 5centesimi dei miliardi di euro dei proventi per il futuro sfruttamento del gas
Quindi quello che dici tu non ha semplicemente senso: non si fa una guerra per un tratto di mare che è già saldamente sotto controllo israeliano.
Hamas se prova a mettere anche una barchetta di carta nelle acque territoriali (20miglia marine dalla linea costiera) se le vede affondate.
Lo stesso vale per i fondi sequestrati sui dazi dei valichi, al massimo quei fondi finiranno a Fatah, mai ad Hamas.
A meno chei membri del governo israeliano da un momento all'altro non impazziscano completamente.
Quindi o la BG pagherà i diritti di sfruttamento a Fatah con la garanzia che neanche un centesimo vada ai golpisti terroristi di Hamas o lì il gas la british gas non lo estrarrà mai, manco un cl..a meno che non dichiari guerra a Tshal, cosa che vedo poco fattibile.
zerothehero
30-01-2009, 16:19
Perlomeno aiuterebbe
Dici poco...quel diritto è internazionalmente riconosciuto e non è un caso che i territori vengano definiti "occupati"
Infatti agli ebrei scacciati a viva forza da mezzo mondo arabo è riconosciuto di poter ritornare indietro :sofico:
Mica possono ritornare in palestina i discendenti dei milioni e milioni di palestinesi, manco ci starebbero fisicamente.
Ai profughi palestinesi va riconosciuta la cittadinanza del paese in cui risiedono.
Nella striscia di Gaza, che rappresenta il 9% dei territori occupati (il 2% della Palestina storica), vive circa un milione e mezzo di Palestinesi - dei quali 470.000 profughi -, cioè più di un terzo della popolazione palestinese sotto occupazione, con una densità abitativa altissima. Fino all'agosto 2005 la situazione era aggravata dal fatto che un terzo della striscia era occupata da 8000 coloni e dall'esercito israeliano, che controllava le strade e la frontiera con l'Egitto. Nel 2004, per "ragioni di sicurezza" sono state distrutte centinaia di case nella città di Rafah, posta sulla frontiera con l'Egitto, e nei campi profughi vicini (vedi La repressione violenta della seconda Intifada: uccisioni extragiudiziarie, bombe sulle città), lasciando più di 13.000 palestinesi senza tetto. La situazione economica e sanitaria era disastrosa e l'esasperazione della http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=3749
Non ci leggo nulla di nuovo. Hamas ha sfruttato il ritiro per rafforzarsi. Sai che gran novità. :fagiano:
Nè più nè meno di come ha fatto hezbollah nel sud libano. Solo che Hamas grazie alla pressione israeliana non è riuscita a fare più di tanto.
Per fortuna.
Sì, ovviamente piu' si aspetta peggio sarà...mi rendo anche conto che la prospettiva puo' sembrare controintuitiva ed è irrealizzabile col governo Israeliano di adesso e Hamas ai massimi storici del suo potere politico. Bisognava pensarci prima che la situazione degenerasse ma la situazione non sarebbe degenerata se gli israeliani avessero fatto altre scelte politiche. Qualsiasi iniziativa, anche pacifica, presa adesso comporterà dei sacrifici enormi.
Ciononostante bisogna trovare il coraggio di invertire la tendenza, solo così potremo ancora riporre delle speranze in una pace in medioriente.
Beh intanto ti faccio i complimenti, perché almeno tu non sei arrogante e strafottente nel rispondere a chi la pensa diversamente da te.
Come tu ben sai, se togli le armi a israele, succede un altro Olocausto, dato dal fatto che centinaia di migliaia di persone sono pronte a uccidere gli ebrei e a distruggere lo stato Israeliano. Quindi, dal mio punto di vista, considero questa una opzioni non realizzabile.
Sul dare gli aiuti ai Palestinesi si potrebbe aprire un altro thread, perché i miliardi di dollari che hanno ricevuto ( letteralmente sprecati e buttati e rubati), nessun popolo li ha mai visti. A partire dai Curdi, Armeni, Kosovari, etc...
Calcola che il caro Arafat aveva centinaia di milioni di dollari su vari conti personali e da quello che mi ricordo lui non era un grande imprenditore della finanza.
Sul riconsegnare le terre occupate mi trovi un po titubante, perché molte terre sono " bottino " di guerra e nessuno stato ha mai ridato ciò che ha preso con la vittoria.
Sono anche cosciente del fatto che Israele ha compiuto tanti azioni illegali nel corso della sua vita e non osso arrogarmi il diritto ( pur avendo i miei motivi di sangue e di famiglia ) di giudicarlo. Lo stesso muro di difesa ha preso territori di contadini che non avevano nulla a che fare con kamikaze omicidi o con terroristi, ma da un giorno all'altro si sono viste le terre distrutte ed espropriate.
Hai ragione nel dire che la situazione è diventata logorante e che si sono formati dei ghetti dove le persone vivono in condizione precarie e sono sottoposte a stress continui di checkpoint e controlli. Ma questo è dovuto a un problema interno che i palestinesi non sono mai riusciti a sistemare : " il potere dei leader armati ".
Il potere dei leader armati ha preso la massa delle persone deboli e disperate e le ha trasformate in perfetti assassini votati a una causa che non porta a una crescita, ma a una distruzione.
Quindi io ti do ragione su alcuni punti che citi e supporto anche la tesi che israele abusa del suo potere dominante, ma per ottenere un colloquio di pace, una fine dei checkpoint, lo stop delle incursioni, bisogna cercare di fare " scoppiare la pace " nel popolo palestinese. Devono capire che l'odio attira odio e che solo abbandonando le armi si ottiene una risposta.
Tu pensa che anni fa ( non ricordo quando di preciso, ma è legato all' inizio della costruzione del muro ), una pacifinta americana ( per quanto io sia contrario a loro, ma rimane sempre un essere umano ) fu schiacciata da una ruspa che stava distruggendo delle case per il muro. IL militare non fu mai processato.
Io amo Israele, ma odio la violenza e l' odio.
zerothehero
30-01-2009, 16:26
Se ciò dovesse accadere, i giacimenti gasiferi di Gaza sarebbero integrati negli adiacenti impianti marittimi d'Israele. (Vedere la carta 1). Questi diversi impianti in mare sono anche collegati al corridoio per il trasporto energetico d’Israele, che si prolunga dal porto d’Eilat, il terminale sul Mare Rosso del gasdotto, al terminale di Ashkelon e verso nord, ad Haifa. Il corridoio si ricollegherebbe eventualmente con l’oleogasdotto israeliano-turco, attualmente in esame, nel porto turco di Ceyhan.
Ceyhan è il terminale dell’oleodotto Trans-Caspico Baku-Tbilissi-Ceyhan (BTC). “Si prevede il collegamento dell’oleodotto BTC con quello Trans-Israele Eilat-Ashkelon, noto con il nome di Israel’s Tipline.” (Vedasi Michel Chossudovsky, The War si Lebanon and the Battle foro Oil, Global Research, 23 luglio 2006)).[/I]
Ciurla un pò nel manico il professore di economia.
Israele esercita una sovranità d'acquisto illegale nel tratto di mare delle acque territoriali di Gaza (20miglia marine) e nella zona successiva (area sottoponibile a sfruttamento economico 200miglia marine).
La sovranità israeliana GIA' c'è su quel tratto di mare. Nessuno fa una guerra per quello che ha già come esercizio fattivo (anche se illegale) della sovranità su un territorio (anche se ovviamente per il dir. int. è illegale).
E Hamas può fare quello che vuole, ma non vedrà manco un goccio (o meglio un soffio) di gas.
L'unica cosa che Hamas può fare è quella di sparire completamente dalla striscia, eclissarsi immediatamente.
yossarian
30-01-2009, 18:18
Le acque territoriali della Striscia sono sotto controllo di ISraele, quindi puoi stare certo che ad Hamas non andranno neanche 5centesimi dei miliardi di euro dei proventi per il futuro sfruttamento del gas
Quindi quello che dici tu non ha semplicemente senso: non si fa una guerra per un tratto di mare che è già saldamente sotto controllo israeliano.
Hamas se prova a mettere anche una barchetta di carta nelle acque territoriali (20miglia marine dalla linea costiera) se le vede affondate.
Lo stesso vale per i fondi sequestrati sui dazi dei valichi, al massimo quei fondi finiranno a Fatah, mai ad Hamas.
A meno chei membri del governo israeliano da un momento all'altro non impazziscano completamente.
Quindi o la BG pagherà i diritti di sfruttamento a Fatah con la garanzia che neanche un centesimo vada ai golpisti terroristi di Hamas o lì il gas la british gas non lo estrarrà mai, manco un cl..a meno che non dichiari guerra a Tshal, cosa che vedo poco fattibile.
Ciurla un pò nel manico il professore di economia.
Israele esercita una sovranità d'acquisto illegale nel tratto di mare delle acque territoriali di Gaza (20miglia marine) e nella zona successiva (area sottoponibile a sfruttamento economico 200miglia marine).
La sovranità israeliana GIA' c'è su quel tratto di mare. Nessuno fa una guerra per quello che ha già come esercizio fattivo (anche se illegale) della sovranità su un territorio (anche se ovviamente per il dir. int. è illegale).
E Hamas può fare quello che vuole, ma non vedrà manco un goccio (o meglio un soffio) di gas.
L'unica cosa che Hamas può fare è quella di sparire completamente dalla striscia, eclissarsi immediatamente.
il diritto di sfruttamento non si ottiene con le bombe; o almeno non semprte, per fortuna e israele non ha alcun diritto legittimo su quei giacimenti. Quindi scordati l'idea che pèossa sfruttarli a suo piacimento. Come pure scordatii l'idea che si possa fare qualcosa per il petrolio iraniano. :ciapet:
Kharonte85
30-01-2009, 18:21
Infatti agli ebrei scacciati a viva forza da mezzo mondo arabo è riconosciuto di poter ritornare indietro :sofico:
Mica possono ritornare in palestina i discendenti dei milioni e milioni di palestinesi, manco ci starebbero fisicamente.
Ai profughi palestinesi va riconosciuta la cittadinanza del paese in cui risiedono.
Si peccato che il paese dovebbe avere dei confini che invece sono occupati da colonie israeliane.
Non ci leggo nulla di nuovo. Hamas ha sfruttato il ritiro per rafforzarsi. Sai che gran novità. :fagiano:
Nè più nè meno di come ha fatto hezbollah nel sud libano. Solo che Hamas grazie alla pressione israeliana non è riuscita a fare più di tanto.
Per fortuna.
Quello che è successo è che ritirandosi unilateralmente hanno perso una grande occasione per rafforzare il potere politico di Fatah che avrebbe tenuto a freno (non dico che sarebbe riuscita a fermarla perchè ormai era già ridotta all'osso dall'esercito Israeliano durante la seconda intifada) l'ascesa politica di Hamas (che forse non ci sarebbe nemmeno stata)
Beh intanto ti faccio i complimenti, perché almeno tu non sei arrogante e strafottente nel rispondere a chi la pensa diversamente da te.
Come tu ben sai, se togli le armi a israele, succede un altro Olocausto, dato dal fatto che centinaia di migliaia di persone sono pronte a uccidere gli ebrei e a distruggere lo stato Israeliano. Quindi, dal mio punto di vista, considero questa una opzioni non realizzabile.
Non ho detto mica che si debba lasciare campo libero...sostengo che sarebbe meglio avere una forza internazionale che faccia da cuscinetto e che abbia ben presente le necessità di entrambi e che le faccia rispettare...non come ora che siccome l'esercito di Israele è potentissimo puo' imporre la sua visione con arroganza e fa un po' come gli pare fregandosene anche degli appelli dell'ONU.
Sul dare gli aiuti ai Palestinesi si potrebbe aprire un altro thread, perché i miliardi di dollari che hanno ricevuto ( letteralmente sprecati e buttati e rubati), nessun popolo li ha mai visti. A partire dai Curdi, Armeni, Kosovari, etc...
Calcola che il caro Arafat aveva centinaia di milioni di dollari su vari conti personali e da quello che mi ricordo lui non era un grande imprenditore della finanza.
Allora visto che esistono altri popoli che sono in difficoltà per coerenza non dobbiamo aiutare anche chi in epoca recente e con complicità dell'occidente ha subito un'ingiustizia? :doh:
Ma sinceramente che Arafat fosse ricco e corrotto (cose di cui fra l'alto ci vorrebbe verifica) chissenefrega?
L'importante era che riusciva ad essere un rappresentante credibile e che riusciva parzialmente a tenere gli estremisti sotto controllo e che ha partecipato attivamente dopo la fine della prima intifada al processo di pace: se Rabin non fosse stato ucciso da un estremista Israeliano forse le cose sarebbero andate diversamente.
" Israele, basta colonie nei territori "
Albright dura con Netaniahu. La vedova Rabin: anche noi ebrei siamo stati terroristi
http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/12/Israele_basta_colonie_nei_territori_co_0_97091210327.shtml
Dopodiche' con il fallimento degli accordi di Oslo le occasioni sono state sempre meno fino a che con la seconda intifada il governo di Sharon come rappresaglia per gli attentati di Hamas che subiva israele lo ha esautorato invece che aiutarlo :doh: ...e infatti ora c'è hamas al potere.
Sul riconsegnare le terre occupate mi trovi un po titubante, perché molte terre sono " bottino " di guerra e nessuno stato ha mai ridato ciò che ha preso con la vittoria.
Il problema piu' grave è che Israele per anni non solo se le è tenute ma ha anche incentivato la vita nelle colonie.
Sono anche cosciente del fatto che Israele ha compiuto tanti azioni illegali nel corso della sua vita e non osso arrogarmi il diritto ( pur avendo i miei motivi di sangue e di famiglia ) di giudicarlo. Lo stesso muro di difesa ha preso territori di contadini che non avevano nulla a che fare con kamikaze omicidi o con terroristi, ma da un giorno all'altro si sono viste le terre distrutte ed espropriate.
Hai ragione nel dire che la situazione è diventata logorante e che si sono formati dei ghetti dove le persone vivono in condizione precarie e sono sottoposte a stress continui di checkpoint e controlli. Ma questo è dovuto a un problema interno che i palestinesi non sono mai riusciti a sistemare : " il potere dei leader armati ".
Il potere dei leader armati ha preso la massa delle persone deboli e disperate e le ha trasformate in perfetti assassini votati a una causa che non porta a una crescita, ma a una distruzione.
Quello che è successo dopo non è indipendente da quello che è successo prima: ecco perchè ritengo che Israele avendo piu' potere ha anche piu' responsabilità aggravata dal fatto di essere occidentalizzata, moderna e intelligente.
Quindi io ti do ragione su alcuni punti che citi e supporto anche la tesi che israele abusa del suo potere dominante, ma per ottenere un colloquio di pace, una fine dei checkpoint, lo stop delle incursioni, bisogna cercare di fare " scoppiare la pace " nel popolo palestinese. Devono capire che l'odio attira odio e che solo abbandonando le armi si ottiene una risposta.
Si ma comprenderai anche che non lo potranno mai capire a suon di bombe e rappresaglie. Il malessere è benzina per il fuoco dei movimenti estremisti violenti. E' pretestuoso dire ad un nemico: abbassa prima tu l'arma che poi l'abbasso anche io se fino al giorno prima entrambe le armi hanno sparato.
Israele è la nazione che si dichiara civile e democratica deve avere il coraggio di agire per prima rinunciando alla violenza in toto, se vuole davvero la pace.
Tu pensa che anni fa ( non ricordo quando di preciso, ma è legato all' inizio della costruzione del muro ), una pacifinta americana ( per quanto io sia contrario a loro, ma rimane sempre un essere umano ) fu schiacciata da una ruspa che stava distruggendo delle case per il muro. IL militare non fu mai processato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Rachel_Corrie
Io amo Israele, ma odio la violenza e l' odio.
E allora sei obbligato a condannare la politica di Israele perchè al momento è proprio espressione di odio e violenza.
La verità è che dall'11 settembre in poi nessuno fra i paesi occidentali si è seriamente preoccupato di aiutare la pace in medioriente e sui palestinesi è sceso il silenzio.
zerothehero
30-01-2009, 18:29
il diritto di sfruttamento non si ottiene con le bombe; o almeno non semprte, per fortuna e israele non ha alcun diritto legittimo su quei giacimenti. Quindi scordati l'idea che pèossa sfruttarli a suo piacimento. Come pure scordatii l'idea che si possa fare qualcosa per il petrolio iraniano. :ciapet:
Se Israele volesse sfruttare quei giacimenti chi glielo potrebbe impedire?
Hamas?
Tu?
Mia zia Pina?
Un arbitrato internazionale della corte di giustizia onu?
Una risoluzione del consiglio di sicurezza?
Solana?
Lascio a te la risposta.
A meno che non si pensi che tutto ciò che è illegale, non avvenga in questo mondo, posizione che ovviamente mi fa piuttosto sorridere.
Poi vedremo, yoss. se anche solo un cent. dei proventi di sfruttamento del gas dovessero andare ad Hamas, vuol dire che tu hai ragione e io torto.
Ma dato che questo non avverrà MAI ( ci metto una mano sul fuoco su questo) ho una certa sicurezza che su questo argomento non avrai grosse soddisfazioni in merito.
Un pò come avviene nel sahara occidentale, con l'estrazione dei fosfati.
Il Marocco esercita una sovranità d'acquisto chiaramente illegale in quei territori, eppure non ha alcun tipo di impedimenti nell'estrarre i fosfati dal sottosuolo.
Again: il diritto di sfruttamento non si ottiene con le bombe.
Ti ripeto: è da un bel pò di tempo che la marina israeliana occupa le acque territoriali di Gaza, quindi stai certo che Israele nelle acque territoriali di Gaza ci fa quel cavolo che vuole.
zerothehero
30-01-2009, 18:40
Si peccato che il paese dovebbe avere dei confini che invece sono occupati da colonie israeliane.
I confini non li ha, finchè non ci sarà un trattato in cui Israele e l'autorità palestinese si spartiranno i territori della palestina.
Fino ad allora, esisteranno solo delle linee armistiziali (che non sono confini riconosciuti) e dei territori occupati a vario titolo da Israele.
Quello che è successo è che ritirandosi unilateralmente hanno perso una grande occasione per rafforzare il potere politico di Fatah che avrebbe tenuto a freno (non dico che sarebbe riuscita a fermarla perchè ormai era già ridotta all'osso dall'esercito Israeliano durante la seconda intifada) l'ascesa politica di Hamas (che forse non ci sarebbe nemmeno stata)
Questa cosa infatti è stata detta almeno 700 volte, anche da me.
Conoscendo Hamas non si sarebbe in alcun modo dovuto abbandonare la Striscia senza contestualmente rafforzare fatah.
yossarian
30-01-2009, 20:31
Se Israele volesse sfruttare quei giacimenti chi glielo potrebbe impedire?
Hamas?
Tu?
Mia zia Pina?
Un arbitrato internazionale della corte di giustizia onu?
Una risoluzione del consiglio di sicurezza?
Solana?
Lascio a te la risposta.
A meno che non si pensi che tutto ciò che è illegale, non avvenga in questo mondo, posizione che ovviamente mi fa piuttosto sorridere.
Poi vedremo, yoss. se anche solo un cent. dei proventi di sfruttamento del gas dovessero andare ad Hamas, vuol dire che tu hai ragione e io torto.
Ma dato che questo non avverrà MAI ( ci metto una mano sul fuoco su questo) ho una certa sicurezza che su questo argomento non avrai grosse soddisfazioni in merito.
Un pò come avviene nel sahara occidentale, con l'estrazione dei fosfati.
Il Marocco esercita una sovranità d'acquisto chiaramente illegale in quei territori, eppure non ha alcun tipo di impedimenti nell'estrarre i fosfati dal sottosuolo.
Again: il diritto di sfruttamento non si ottiene con le bombe.
Ti ripeto: è da un bel pò di tempo che la marina israeliana occupa le acque territoriali di Gaza, quindi stai certo che Israele nelle acque territoriali di Gaza ci fa quel cavolo che vuole.
un regolare contratto che israele non ha. E la BG che è legittimata a sfruttare il giacimento, con un contratto valido che scadrà solo nel 2024, ed ha deciso di non trattare con israele. Mi pare sia più che sufficiente. E questo spiega anche i tentativi, riusciti, da parte di israele, di delegittimare fatah. In tal modo, si trova come controparte un manipolo di estremisti con cui spera di avere buon gioco nel tentativo di far saltare contratti in essere.
Peccato per loro che il gioco non stia riuscendo ma che, anzi, stiano facendo una pessima figura; molto peggiore di quella che hanno tentato di far fare ai palestinesi.
A volte succede che anche i paesei "democratici" sono costretti a rispettare i contratti; non sempre può funzionare il modello iraq o afghanistan. Ad esempio non può funzionare con l'iran e, per quanto le sette sorelle si siano sbattute, non hanno ottenuto un bel niente e non possono spingere ad azioni di forza contro quel paese senza la legittimazione dell'onu che non arriverà mai. Così, con buona pace dell'occidente, il petrolio ed il gas iraniani continueranno ad andare a cinesi, russi e indiani.
In quanto alle soddisfazioni, di cosa dovrei essere soddisfatto? Del fatto che c'è gente che si ammazza per un po' di petrolio o un giacimento di gas? Del fatto che si continua a spacciare il bieco tentativo di accaparrarsi risorse e ricchezze con uno scontro di civiltà?
Non ho detto mica che si debba lasciare campo libero...sostengo che sarebbe meglio avere una forza internazionale che faccia da cuscinetto e che abbia ben presente le necessità di entrambi e che le faccia rispettare...non come ora che siccome l'esercito di Israele è potentissimo puo' imporre la sua visione con arroganza e fa un po' come gli pare fregandosene anche degli appelli dell'ONU.
Il progetto di avere una forza internazionale è stato bocciato sia dagli Egiziani che dagli Israeliani stessi e quindi come si fa a imporre un qualcosa che nessuno vuole?
Anche se sono d'accordo con te...
Allora visto che esistono altri popoli che sono in difficoltà per coerenza non dobbiamo aiutare anche chi in epoca recente e con complicità dell'occidente ha subito un'ingiustizia?
C'e' sempre la complicità dell' occidente in qualsiasi conflitto attuale, ma quello che mi scandalizzo io è sul fatto che i palestinesi abbiano sempre usato il pretesto di Israele per avere aiuti e non fare una cippa di niente e continuare a piangere e basta.
Non hanno mai voluto crescere e migliorare, ma sono rimasti li a fare l'elemosina e a mandare i kamikaze.
E' possibile che in tutti questi anni non ci sia stato qualcuno in grado di vedere la guerra come un problema invece che una soluzione ?
AL contrario, se vai a guardare il popolo Curdo, ti rendi conto di come una popolazione, massacrata e sterminata dai Turchi, possa reagire anche con democrazia.
Ma sinceramente che Arafat fosse ricco e corrotto (cose di cui fra l'alto ci vorrebbe verifica) chissenefrega?
E qui sbagli tantissimo, dato che Arafat rappresentava il popolo palestinese e doveva usare quegli aiuti economici per il suo popolo invece che pensare a se stesso e ai suoi conti correnti.
TI invito ad indagare su questa vicenda e vedrai che ti scandalizzerai.
Ricorda che Arafat, in quanto capo, aveva il diritto di aiutare il popolo palestinese , ma vuoi per i soldi, vuoi per il fancazzismo che regna sovrano in quella terra, non è riuscito a concludere niente di serio e anche durante il suo comando si vedevano scene di kamikaze che si facevano esplodere sugli autobus.
L'importante era che riusciva ad essere un rappresentante credibile e che riusciva parzialmente a tenere gli estremisti sotto controllo e che ha partecipato attivamente dopo la fine della prima intifada al processo di pace: se Rabin non fosse stato ucciso da un estremista Israeliano forse le cose sarebbero andate diversamente.
Lui era un rappresentante credibile tanto quanto lo è altappone nel nostro paese, solo che nel secondo caso abbiamo visto figure pessime anche nel parlamento Europeo ( vedi caso shulz ).
Il problema piu' grave è che Israele per anni non solo se le è tenute ma ha anche incentivato la vita nelle colonie.
Quello che è successo dopo non è indipendente da quello che è successo prima: ecco perchè ritengo che Israele avendo piu' potere ha anche piu' responsabilità aggravata dal fatto di essere occidentalizzata, moderna e intelligente.
Si questo è un fatto reale e non posso dire di no. Israele ha sempre voluto espandere le colonie, anche a causa dei continui flussi migratori di ebrei.
Si ma comprenderai anche che non lo potranno mai capire a suon di bombe e rappresaglie. Il malessere è benzina per il fuoco dei movimenti estremisti violenti. E' pretestuoso dire ad un nemico: abbassa prima tu l'arma che poi l'abbasso anche io se fino al giorno prima entrambe le armi hanno sparato.
Hai ancora ragione a dire che le bombe e rappresaglie non servono a instaurare un processo di pace, ma cosa viene fatto dall' altra parte ?
I palestinesi non potranno mai avere la pace se continueranno a usare le bombe e a fare agguati e attentati. Se hanno una coscienza devono anche essere in grado di pensare alla costruzione di un popolo palestinese e non alla distruzione di Israele.
Israele è la nazione che si dichiara civile e democratica deve avere il coraggio di agire per prima rinunciando alla violenza in toto, se vuole davvero la pace.
SI ma anche la persona più santa del mondo si rompe le scatole se continuano a punzecchiarlo, a rubargli in casa, a spaccargli la macchina...
Sembra veramente un gioco da bambini che viene giocato con armi vere e con morti reali, ma la fine di questo si ottiene solo con un intervento massiccio della pace.
Se i Palestinesi gettassero le armi, avrebbe senso tenere i checkpoint ?
Se ci fosse, da parte Palestinese, una volontà di amore e di pace, allora si che vedresti nascere una nazione con una sua identità culturale e sociale.
zerothehero
01-02-2009, 00:40
un regolare contratto che israele non ha. E la BG che è legittimata a sfruttare il giacimento, con un contratto valido che scadrà solo nel 2024, ed ha deciso di non trattare con israele. Mi pare sia più che sufficiente.
British Gas può avere tutti i diritti teorici di sfruttamento del gas che vuoi, ma ad Hamas non arriverà manco un cent..al massimo quei fondi andranno a Fatah e quindi ad Abbas (cioè Abu Mazen).
Non è così difficile da capire, su. :D
Anche perchè sarebbe un pò difficile per la BG dover spiegare di finanziare un'organizzazione terroristica, alla luce del sole.
yossarian
01-02-2009, 00:58
British Gas può avere tutti i diritti teorici di sfruttamento del gas che vuoi, ma ad Hamas non arriverà manco un cent..al massimo quei fondi andranno a Fatah e quindi ad Abbas (cioè Abu Mazen).
Non è così difficile da capire, su. :D
Anche perchè sarebbe un pò difficile per la BG dover spiegare di finanziare un'organizzazione terroristica, alla luce del sole.
intanto è naufragato il piano di israele di far saltare il contratto tra BG e autorità palestinese e sicuramente i soldi di BG non andranno ad israele. Questo significa che BG ha un diritto teorico di sfruttamento VALIDO; israele neppure quello e non può trarre vantaggio alcuno da quei giacimenti su cui non ha il minimo controllo (anche se vorrebbe averlo). Ora, se lo scopo dell'operazione piombo fuso (ma che nomi altisonanti si usano per definre le carneficine :rolleyes: ) era quello di ottenere il riconoscimento del diritto di sfruttamento dei giacimenti di gas, allora è stata un fallimento. Se lo scopo era quello di infliggere un colpo mortale ad hamas è stata ugualmente un fallimento, poichè sta rischiando di ottenere l'effetto contrario. Se c'era un altro scopo recondito, vedremo tra qualche tempo se avrà sortito il suo effetto.
Anche questo è semplice da capire :D
Kharonte85
01-02-2009, 10:25
C'e' sempre la complicità dell' occidente in qualsiasi conflitto attuale, ma quello che mi scandalizzo io è sul fatto che i palestinesi abbiano sempre usato il pretesto di Israele per avere aiuti e non fare una cippa di niente e continuare a piangere e basta.
Non hanno mai voluto crescere e migliorare, ma sono rimasti li a fare l'elemosina e a mandare i kamikaze.
Come fai a chiamare pretesto la presenza di Israele? Come hai detto tu prima la sua presenza non solo è stata causa dell'esodo di migliaia di palestinesi dalle loro terre ma ha fatto e continua a far soffrire la popolazione civile e soprattutto strozza ogni possibilità di sviluppo, di vita normale e di futuro.
E' ovvio che in queste condizioni o contrabbandi (è noto che i tunnel servivano anche per passare materiale di prima necessità non solo materiale per costruire i razzi) o chiedi aiuto alle organizzazioni umanitarie.
E' possibile che in tutti questi anni non ci sia stato qualcuno in grado di vedere la guerra come un problema invece che una soluzione ?
Infatti c'è stato quando si sono tentati gli accordi di pace (soprattutto OSLO): il motto era: "terre (restituite ai palestinesi) in cambio di pace" ma dopo l'uccisione di Rabin le clausole non sono state rispettate da Israele che non si è mai ritirata dalle terre occupate e Arafat non è riuscito (probabilmente per una impotenza logistica) a fermare del tutto i gruppi estremisti islamici (anche se ora è evidente che li frenava moltissimo)
AL contrario, se vai a guardare il popolo Curdo, ti rendi conto di come una popolazione, massacrata e sterminata dai Turchi, possa reagire anche con democrazia.
Loro sono un etnia che vorrebbe uno stato proprio come lo volevano gli ebrei dopo la nascita del sionismo, anche gli ebrei prima di fare un piano e scontrarsi con le popolazioni Arabe che già risiedevano in quei territori si facevano democraticamente perseguire e sterminare (nel caso della shoa). La storia insegna invece come la nascita di organizzazioni terroriste prima e l'utilizzo del proprio esercito poi hanno consentito di costruire unilateralmente lo stato di Israele.
E qui sbagli tantissimo, dato che Arafat rappresentava il popolo palestinese e doveva usare quegli aiuti economici per il suo popolo invece che pensare a se stesso e ai suoi conti correnti.
TI invito ad indagare su questa vicenda e vedrai che ti scandalizzerai.
Ricorda che Arafat, in quanto capo, aveva il diritto di aiutare il popolo palestinese , ma vuoi per i soldi, vuoi per il fancazzismo che regna sovrano in quella terra, non è riuscito a concludere niente di serio e anche durante il suo comando si vedevano scene di kamikaze che si facevano esplodere sugli autobus.
Lui era un rappresentante credibile tanto quanto lo è altappone nel nostro paese, solo che nel secondo caso abbiamo visto figure pessime anche nel parlamento Europeo ( vedi caso shulz ).
Che non fosse un santo e fosse ricco ci credo eppure è chiaro che gran parte delle indagini sul suo patrimonio sono volte a screditare la sua immagine col fine di addossargli le colpe del fallimento del processo di pace, cosa che invece è stata in primis favorita dalla politica Israeliana post-Rabiana.
Arafat corrotto o no era l'UNICO che poteva in qualche modo ottenere la fiducia dei palestinesi e che effettivamente si è impegnato per trovare condizioni di pace accettabili e che avrebbero migliorato la vita dei palestinesi non esistevano alternative e non esistono tutt'ora il non averlo capito ha condotto i palestinesi nelle mani degli estremisti.
Durante gli anni della seconda intifada Sharon in risposta agli attentati di Hamas accusava Arafat di non averli fermati e bombardava le caserme dei militari/polizia di fatah :rolleyes: questo ha portato ovviamente al declino del suo potere, all'intensificarsi delle reazioni violente, fino ai risultati che oggi vediamo.
Si questo è un fatto reale e non posso dire di no. Israele ha sempre voluto espandere le colonie, anche a causa dei continui flussi migratori di ebrei.
E questo come pensi possa aiutare il processo di pace che non puo' avvenire senza una restituzione di terre internazionalmente riconosciute come occupate se gli Israeliani continuano ad espandersi anche e soprattutto in quelle zone? Ovviamente è un ulteriore prova del fatto che Israele la pace non la vuole e non le conviene.
Hai ancora ragione a dire che le bombe e rappresaglie non servono a instaurare un processo di pace, ma cosa viene fatto dall' altra parte ?
I palestinesi non potranno mai avere la pace se continueranno a usare le bombe e a fare agguati e attentati. Se hanno una coscienza devono anche essere in grado di pensare alla costruzione di un popolo palestinese e non alla distruzione di Israele.
Il palestinese sbaglia nei modi e ha uno scarso senso di quello che significa avere uno stato ma ha ragione nel sostenere che il problema primario è la presenza di Israele e l'assenza dello stato palestinese che era stato promesso entro confini violati già nel 1948 da Israele, ora accettabili nei confini del 1967 ma anch'essi violati...la verità è che nessuna giustificazione esiste per le terre occupate da Israele, per la pace è necessario che Israele faccia parecchi passi indietro (che non farà mai) altrimenti come si puo' pretendere che un popolo accetti in silenzio un'ingiustizia imposta con la forza (perche' non è che Israele spara con proiettili a salve) da 60 anni...il terrorismo contro i civili è sempre condannabile ma non dimentichiamoci che i motivi per cui è nato non è scindibile dalle azioni fatte da Israele (non è che lo fanno perchè sono cattivi)
SI ma anche la persona più santa del mondo si rompe le scatole se continuano a punzecchiarlo, a rubargli in casa, a spaccargli la macchina...
Gli Israeliani non sono dei santi, come dici nella tua firma senza le armi lo stato di Israele non esisterebbe anzi piu' precisamente non si sarebbe nemmeno formato.
Sembra veramente un gioco da bambini che viene giocato con armi vere e con morti reali, ma la fine di questo si ottiene solo con un intervento massiccio della pace.
Se i Palestinesi gettassero le armi, avrebbe senso tenere i checkpoint ?
E se gli Israeliani restituissero le terre e la smettessero di fare il blocco ci sarebbe bisogno di estremisti che puntano a scacciare gli israeliani oppure in poco tempo sparirebbero proprio in conseguenza dell'aumentato benessere dei palestinesi?
Guarda come ragiona chi sta al governo di Israele e cosa intendono per massiccio intervento per la pace:
Il duro intervento del premier in apertura del consueto Consiglio dei ministri
Palestinesi lanciano razzi contro Israele
Olmert: nostra reazione sarà «smisurata»
Quattro missili stati lanciati da un gruppo di miliziani senza causare danni né vittime
GERUSALEMME - Nuovo lancio di razzi palestinesi sul territorio di Israele. E il primo ministro Ehud Olmert è molto duro: Israele reagirà "in modo smisurato", nonostante il cessate il fuoco unilaterale proclamato lo scorso 18 gennaio. «Abbiamo detto che in caso di lancio di razzi contro il sud del paese, ci sarebbe stata una risposta smisurata», ha affermato il premier israeliano in apertura del consueto Consiglio dei ministri domenicale. Quattro razzi sono stati lanciati questa mattina da un gruppo di miliziani palestinesi contro il sud di Israele, senza fare danni né vittime.
http://www.corriere.it/esteri/09_febbraio_01/israele_olmert_gaza_lancio_razzi_c57ed810-f03f-11dd-8264-00144f02aabc.shtml
Sai che novità sono anni ormai che lo fa.
Se ci fosse, da parte Palestinese, una volontà di amore e di pace, allora si che vedresti nascere una nazione con una sua identità culturale e sociale.
Ma ti rendi conto che non puo' avvenire se Israele continua con la sua politica? Perchè la volonta di "pace e amore" è da un bel pezzo che è assente da Israele (fin dal giorno della nascita dello stato di Israele e se ti vai a leggere le dichiarazioni di Ben Gurion te ne rendi conto)
L'israeliano al palestinese: Ti abbiamo colonizzato, tolto la terra perche' ci hai mosso guerra, confinato in un ghetto, ti facciamo morire di fame nel deserto, ti bombardiamo e ti facciamo le rappresaglie se i terroristi islamici ci attaccano o se un civile ci tira i sassi, perche' non ci lasci in pace? :boh:
Chissa' come mai...:rolleyes: dice il palestinese
Fotostoria da Gaza:
Piombo Fuso, ecco Gaza sotto le bombe /1
http://www.corriere.it/Speciali/Esteri/2009/Fotostoria_Gaza_01/pop_gaza_cremonesi1.shtml
Piombo Fuso, ecco Gaza sotto le bombe /2
http://www.corriere.it/Speciali/Esteri/2009/Fotostoria_Gaza_02/pop_gaza_cremonesi2.shtml
zerothehero
01-02-2009, 11:18
intanto è naufragato il piano di israele di far saltare il contratto tra BG e autorità palestinese e sicuramente i soldi di BG non andranno ad israele. Questo significa che BG ha un diritto teorico di sfruttamento VALIDO; israele neppure quello e non può trarre vantaggio alcuno da quei giacimenti su cui non ha il minimo controllo (anche se vorrebbe averlo). Ora, se lo scopo dell'operazione piombo fuso (ma che nomi altisonanti si usano per definre le carneficine :rolleyes: ) era quello di ottenere il riconoscimento del diritto di sfruttamento dei giacimenti di gas, allora è stata un fallimento. Se lo scopo era quello di infliggere un colpo mortale ad hamas è stata ugualmente un fallimento, poichè sta rischiando di ottenere l'effetto contrario. Se c'era un altro scopo recondito, vedremo tra qualche tempo se avrà sortito il suo effetto.
Anche questo è semplice da capire :D
Secondo me non hai capito proprio un bel nulla. :fagiano:
Proviamo a semplificare quindi, perchè la vicenda è molto semplice e non incasinata e "marxisteggiante" come la butti tu.
BP ha i diritti allo sfruttamento dei giacimenti, Israele è la potenza occupante delle acque territoriali della Striscia, Hamas è un partito milizia che di fatto è anche stato-organizzazione nella Striscia dopo il golpe militare anti-Fatah, quindi teoricamente dovrebbe avere la sovranità su quel tratto di mare (che da 0 a 20miglia marine è analogo al territorio statale su base convenzionale).
Quindi a livello teorico, in base ai futuri accordi BP-HAMAS una parte dei proventi dovrebbero andare ad Hamas e una parte a BP, dipende dalle percentuali e dalla natura degli accordi.
Questo tutto in teoria.
Cosa avverrà nella realtà?
BP dovrà, sempre se vorrà sfruttare i giacimenti, mettersi d'accordo con Israele, a meno che tu non pensi che uns multinazionale possa estrarre fattivamente il gas contro un occupante con le motovedette e le navi da guerra che pattugliano quel tratto di mare. Non sto a spiegarti cosa si potrebbe fare con quelle navi per rendere difficile l'estrazione (qualche incidentucolo accidentale ad es. :sofico: o qualche altra attività che renderebbe di fatto impossibile l'estrazione...che sò esercitazioni militari continue o ispezioni continue della piattaforma )
La prima condizione è la seguente: ad Hamas non dovrà andare neanche un cent.
Ed è quello che puoi stare sicuro avverrà, con mio somma e massima soddisfazione, si intende.
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Parte 2: gli obiettivi della guerra.
Gli obiettivi della guerra non sono mai stati l'acquisizione dei diritti allo sfruttamento del gas, anche perchè l'acquisizione (in forma teorica) dei diritti allo sfruttamento ce l'ha BP e questo non potrebbe cambiare neanche con una guerra atomica portata a GAZA. L'obiettivo è la permanenza dello status quo nei rapporti di forza tra Hamas e Tshal, con un'Hamas costretta ad accettare la tregua alle condizioni di Israele (no lancio razzi, si controllo valichi a Tshal, entrambi gli obiettivi sono stati conseguiti)
Piuttosto se Israele lo volesse, in quanto occupante, potrebbe tranquillissimamente fare un atto illegale, cioè sfruttarsi pro domo sua i giacimenti, scavalcando BP.
O pensi che la cosa non sarebbe fattibile?
Quindi quello che dici tu non ha senso (infatti arrivi alla conclusione del "ma non l'hanno ottenuto"..e ci credo nessuno l'aveva come obiettivo ), specie per il fatto che Israele quel tratto di mare lo controlla già in scioltezza..non ha dovuto togliere nulla ad Hamas (fattivamente, poi a livello teorico Hamas avrebbe come diritto i 4mld di euro del gas).
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Parte 3: Israele ha perso la guerra.
Militarmente ha vinto e anche politicamente.
Hamas ha accettato la tregua, non lancia più razzi (per il momento) nonostante la Striscia sia sottoposta ad embargo economico.
Hamas, e non si può far finta di ignorarlo, la tregua l'aveva rotta a fine dicembre, affermando che finchè ci fosse stato il controllo dei valichi in mano ad Israele avrebbe continuato le operazioni militari.
Dopo appena 20 giorni e un uso assolutamente moderato della forza (appena 10000 riservisti mandati nella striscia) hanno capitolato accettando l'armistizio.
E Israele non ha mandato neanche i mezzo milione di riservisti per uccidere i 15000 hamasiani.
Hamas è forza anti-status quo, perchè non può rimanere a vita ingabbiata dentro la Striscia sottoposta ad embargo economico, alla lunga cadrebbe o diverebbero inoffensivi..Israele è pro-status quo, cioè vuole mantenere la Striscia sotto embargo finchè rimarrà Hamas e al contempo deve impedire che il suo territorio venga colpito dai razzi di Hamas.
Chi ha vinto?
Israele.
Chi ha perso?
Hamas.
Vittoria definitiva non c'è stata, perchè per vincere bisogna eliminare i tunnel e per eliminarli c'è bisogno o di un accordo Israele-Egitto (entrambi interessati a schiacciare Hamas) oppure di una bella operazione drastica nella Striscia, tipo che sò spianare al confine con l'Egitto un km di abitazioni minando il tutto.
Dopo qualche mese si mobiliterebbero tutti i riservisti e partirebbe la guerra casa per casa per eliminare tutti gli amici di Hamas.
Operazioni drastiche, perchè per eliminare 15000 miliziani di Hamas si dovrebbe fare un bagno di sangue (difficoltoso perchè quelli di Hamas vedendo la mala parata abbandonebbero le armi e si mescolerebbero con i civili) , leggermente inferiore a quello che fece l'armata rossa nella battaglia di Berlino per cancellare i nazistelli.
Per ora queste due soluzioni drastiche non sono state prese, non ce ne è neanche tutta questa necessità, visto che per ora si possono esplorare altre vie di concerto con l'egitto.
zerothehero
01-02-2009, 11:33
Ho letto di sfuggita le risposte di Kharonte.
Mi ha colpito sta frase: Israele senza le armi non si sarebbe mai potuto formare.
Bravo, hai scoperto l'acqua calda. :D
Prova tu a costituire uno stato senza un esercito, vediamo poi quali risultati raccoglieresti.
zerothehero
01-02-2009, 11:37
Loro sono un etnia che vorrebbe uno stato proprio come lo volevano gli ebrei dopo la nascita del sionismo, anche gli ebrei prima di fare un piano e scontrarsi con le popolazioni Arabe che già risiedevano in quei territori si facevano democraticamente perseguire e sterminare (nel caso della shoa). La storia insegna invece come la nascita di organizzazioni terroriste prima e l'utilizzo del proprio esercito poi hanno consentito di costruire unilateralmente lo stato di Israele.
:confused:
No, Hamas vuole l'annientamento totale di Israele e la costituzione di una teocrazia in tutta quella parte della palestina ad ovest del Giordano.
Hamas non fa neanche la parte del lupo travestito da agnello, sò onesti sul punto in questione. Basterebbe leggersi lo statuto. :fagiano:
Ventresca
01-02-2009, 12:02
Se volete lo lascio da leggere fino a stasera poi cancello il tutto con l'edit:
GAZA: RAZZI SU ISRAELE MINISTRO: OCCORRE REAGIRE
TEL AVIV - Due razzi tirati da militanti palestinesi dalla Striscia di Gaza sono esplosi domenica nel sud di Israele, senza fare vittime né danni. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. Israele intende "reagire" agli ultimi lanci di razzi subiti dalle milizie palestinesi della Striscia di Gaza, in violazione del cessate il fuoco seguito alla guerra delle scorse settimane, e farlo eventualmente anche in modo "non proporzionale". Lo ha affermato oggi il primo ministro, Ehud Olmert, citato dalla radio militare. Olmert non ha fornito alcuna precisazione ulteriore sull'argomento, limitandosi a dire che la reazione ci sarà "nel luogo e nel momento che Israele riterrà più opportuni". Avvertimenti del genere sono stati ribaditi a più riprese dallo stesso premier e da altri esponenti del governo negli ultimi giorni, in coincidenza con la ripresa delle tensioni al confine con la Striscia dopo il doppio cessate il fuoco unilaterale proclamati da Israele e da Hamas il 18 e il 19 gennaio scorsi. In un riunione del gabinetto di sicurezza di Gerusalemme, la settimana scorsa, è stato in particolare confermato che lo Stato ebraico si riserva di "non lasciare senza risposta alcun attacco di Hamas", quand'anche isolato, al di là degli sforzi diplomatici in atto da parte egiziana per cercare di consolidare la tregua.
"Occorre reagire con la massima serietà, senza alcun indugio": lo ha detto alla radio militare il ministro delle infrastrutture Benyamin Ben Eliezer, laburista. "Hamas deve pagarla - ha proseguito il ministro - e che nessuno ci venga a raccontare che i lanci sono condotti da gruppuscoli indisciplinati. Noi sappiamo che Hamas ha il controllo della situazione".
Secondo l'emittente nelle zone agricole israeliane vicine alla striscia di Gaza sono esplosi oggi almeno quattro razzi. Uno di essi è caduto in prossimità di un asilo nido. Non si ha notizia di vittime. Ieri miliziani palestinesi avevano colpito con un razzo anche la città israeliana di Ashqelon.
SCONTRO A FUOCO SUL CONFINE A KISSUFIM - Miliziani palestinesi hanno aperto il fuoco contro una pattuglia israeliana che perlustrava la linea di confine con la striscia di Gaza all'altezza dell'ex valico di Kissufim. I soldati israeliani hanno risposto al fuoco. Lo riferiscono fonti locali. In precedenza da Gaza erano stati sparati quattro razzi in direzione della stessa zona. Finora non si ha notizia di vittime.
So che per ovvi motivi con le europee che si avvicinano dovremmo far finta di nulla fino all'esito delle votazioni, però mi sembrava comunque doveroso segnalarlo (anche se secondo me con la condotta del PD dell'ultimo anno dovreste riuscire ad arrivare al 4% senza problemi)...
Poi però mi raccomando si dica sempre che è Israele ad iniziare e che Hamas sta cercando di costruire ponti che Israele regolarmente distrugge..
zerothehero
01-02-2009, 12:04
Con Hamas la partita è sempre aperta. Adesso per il lancio di questi due razzi Israele farà qualche bombardamento.
Poi se continuano si riparte con l'invasione militare della striscia, senza però limitare la forza come nella precedente invasione. :fagiano:
Come fai a chiamare pretesto la presenza di Israele? Come hai detto tu prima la sua presenza non solo è stata causa dell'esodo di migliaia di palestinesi dalle loro terre ma ha fatto e continua a far soffrire la popolazione civile e soprattutto strozza ogni possibilità di sviluppo, di vita normale e di futuro.
Molte terre, desertiche e aride, sono state vendute agli ebrei dagli stessi arabi, mentre altre posizioni sono state conquistate con la vittoria delle guerre che erano state dichiarate da parte degli arabi.
Ovviamente moltissimi arabi, contrari alla guerra e all'odio, sono stati integrati nello stato israeliano con diritti umani che verrebbero loro negati da parte dei militanti islamici.
Esiste quindi una possibile vita con Israele, ma questa stessa non deve essere basta su attacchi, guerre, assassinii...Ecco che quindi, quelle parti che sono succube dei terroristi, soffrono di una situazione di controllo e segregazione che non gli sarebbe propria se solo si liberassero di quei fanatici, che hanno costruito il loro impero sull' impedire ogni sorta di sviluppo e di vita normale.
E' ovvio che in queste condizioni o contrabbandi (è noto che i tunnel servivano anche per passare materiale di prima necessità non solo materiale per costruire i razzi) o chiedi aiuto alle organizzazioni umanitarie.
Chiedo scusa per la mia ignoranza, ma nego il fatto che i tunnel siano stati costruiti per il trasporto di beni di prima necessità, in quanto il ruolo delle associazioni umanitarie verrebbe cosi sminuito. E' stato provato, con filmati e fotografie, che i tunnel sono serviti solo per trasportare materiale bellico per attaccare israele.
Infatti l' offensiva Israeliana, a detta di alcuni, sia servita per impedire che Hamas venisse in possesso di nuovi missili iraniani.
Il palestinese sbaglia nei modi e ha uno scarso senso di quello che significa avere uno stato ma ha ragione nel sostenere che il problema primario è la presenza di Israele e l'assenza dello stato palestinese che era stato promesso entro confini violati già nel 1948 da Israele, ora accettabili nei confini del 1967 ma anch'essi violati...la verità è che nessuna giustificazione esiste per le terre occupate da Israele, per la pace è necessario che Israele faccia parecchi passi indietro (che non farà mai) altrimenti come si puo' pretendere che un popolo accetti in silenzio un'ingiustizia imposta con la forza (perche' non è che Israele spara con proiettili a salve) da 60 anni...il terrorismo contro i civili è sempre condannabile ma non dimentichiamoci che i motivi per cui è nato non è scindibile dalle azioni fatte da Israele (non è che lo fanno perchè sono cattivi)
Il problema primario non è la presenza di Israele, ma il comportamento di quest'ultimo ( a causa dei terroristi ) nei confronti di molti che non vogliono la guerra, ma che, per ragioni di comodo e di paura, sono succubi del terrore islamico di Hamas.
I confini violati... I confini di Israele sono stati inizialmente concessi dall 'O.N.U e poi si sono espansi, poiché israele stessa, vincendo le guerre, si é appropriata delle terre.
Terre che poi, in una piccola percentuale, ha restituito per la pace con gli arabi.
Un grande gesto di pace è stato quello di restituire il Sinai all' Egitto.
Gli Israeliani non sono dei santi, come dici nella tua firma senza le armi lo stato di Israele non esisterebbe anzi piu' precisamente non si sarebbe nemmeno formato.
Beh ovvio che nessuno parla di santi, ma di persone che hanno ucciso da una parte e dall' altra. Una cosa lodevole, che devi riconoscere agli israeliani, è quello di essere riusciti a trasformare il deserto in terre fertili per l'agricoltura.
E se gli Israeliani restituissero le terre e la smettessero di fare il blocco ci sarebbe bisogno di estremisti che puntano a scacciare gli israeliani oppure in poco tempo sparirebbero proprio in conseguenza dell'aumentato benessere dei palestinesi?
Si amico... gli arabi non si fermerebbero mai se non fino alla distruzione di tutti gli ebrei in quella terra. Prendi esempio da Gaza e osserva come, una volta concessa la terra, Hamas ne abbia usufruito per avvicinarsi ai confini e sparare i missili. La prima cosa che hanno fatto è stata quella di pensare al meglio come colpire e uccidere, invece che pensare a mantenere i kibbutz e usufruire del cibo agricolo per dare da mangiare alle persone.
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