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Old 18-03-2008, 08:26   #1
ram
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Scozia 2006 : quelli tra Highlands e realta'.

Premessa: il viaggio e' stato tutto organizzato dall'italia, prenotazioni di
b&b,noleggio auto e biglietti dei traghetti inclusi. E' una scelta. Puo'
essere piu' o meno condivisibile e si porta dietro i suoi pro e contro.

Vantaggi: non doversi ogni sera preoccupare di cercare dove dormire ( in
alcuni luoghi puo' essere un po' piu' difficoltoso di altri ), poter
decidere in anticipo quanto spedere ogni notte, il tempo e' prezioso, e la
sera e' uno dei momenti migliori da sfruttare per ammirare tramonti o
visitare senza la massa dei turisti in giro.

Svantaggi: una minore liberta', non ci si puo' fermare a dormire dove e
quando si vuole, ma bisogna rispettare le tappe previste .

Durata del viaggio: 11/08/2006 - 25/08/2006.

Costo voli : circa 260 euro a testa tutto compreso.

Costo traghetti : circa 38 euro per due persone + auto.

Costo noleggio auto : 292 euro ( National tramite Autoeurope ) compresa
assicurazione di Autoeurope che copre eventuali addebiti sulla franchigia in
caso di danni o incidenti. ( 262 euro senza assicurazione ) per 10 giorni di
noleggio.

Giorno 1: Finalmente si parte, destinazione Glasgow Prestwick ( ovviamente
via Ryanair ). Non proprio serenamente, visto che il giorno prima (
10/08/2006 ) si era diffusa la notizia di uno sventato attentato su 10 aerei
che sarebbero partiti dalla Gran Bretagna con destinazione USA. C'era molta
confusione , decine di voli cancellati, e il rischio di non partire era
altino. Parcheggiamo al Park to Fly, a 5 minuti dall'aereoporto ( comoda
navetta che ci porta subito al terminal, e costo piu' che dimezzato rispetto
al parcheggio dell'aereoporto ), e una volta entrati con gran sollievo
vediamo il nostro volo con relativo orario di partenza confermato. In
perfetto orario atterriamo a Prestwick, i bagagli x fortuna arrivano con
noi, e cosi' ci accingiamo a superare il nostro primo scoglio, visto il
nostro inglese non proprio eccellente: il noleggio auto. Breve coda ( a
differenza della Hertz ) alla National, e senza grossi problemi entriamo in
possesso delle chiavi di una nuovissima Opel Corsa 5 porte. Ci mangiamo
velocemente qualcosa allo Starbucks dell'aereoporto e poi via in auto. Ci
vuole un po' per prenderci la mano, e subito non e' molto semplice. Meglio
andar piano e starsene buoni buoni a sinistra, nessuno dietro lampeggia o si
lamenta, tutti molto civili. Ci dirigiamo verso la prima tappa, il loch
lomond. Abbiamo prenotato un B&B in un villaggio anonimo a due passi dal
lago, ad 1 ora abbondante da Prestwick, viaggiando su strade a due corsie.
Ad attenderci c'e' il sig. Peter e gentile signora ( che intravediamo
soltanto ). Sblatera qualche parola in italiano, e ci racconta che
quest'anno e' stato nel nostro paese, a visitare alcune citta' del nord per
festeggiare i 40 anni di matrimonio . Molto molto simpatico, ci accompagna
alla nostra camera ( carina e pulita ), e ci illustra il menu' per la scelta
della colazione di domani. Per noi e' un po' una novita', e tra le diverse
cose proposte decidiamo per una colazione a meta' via tra la classica
scozzese e quella continentale a cui siamo abituati. Siccome sono appena le
otto, prendiamo l'auto e in pochi minuti ci rechiamo sulle rive del lago,
giusto per dare un'occhiata. Arriviamo a Balmaha, un villaggio ad appena 3
km. Ci attendono 5/6 abitazioni, un pub molto carino, e alcune barche
ormeggiate su un piccolo molo. Il sole e' gia' tramontato, e le nuvole
stanno assumendo colori bellissimi, dal giallo al rosso intenso. Ne
approfittiamo per scattare diverse foto, mentre 2 ragazzini scozzesi che si
stanno immergendo fino alle ginocchia nel lago con appositi stivaloni, ci
guardano incuriositi. Torniamo in camera, ci mangiamo gli altri panini che
avevamo portato da casa e ci facciamo un ottimo the con le apposite
macchinette che troveremo in tutti i b&b. Ce ne andiamo a letto veramente
stanchi.

Giorno 2: Prima colazione scozzese, a base di salsiccia, funghi e bacon,
oltre alle classiche marmellate, toast e succo d'arancia. Fin troppo per noi
abituati a poco piu' che un caffe'.... ed infatti sara' dura digerire !
Salutiamo Peter e con calma sotto un caldo sole ci avviamo verso la nostra
prima tappa, la regione dei trosssachs. Ci fermiamo alcuni minuti ad
Aberfoyle ( niente di che ), e risaliamo alcuni tornanti con mooolta calma,
fino al Dukes Pass, da cui si gode una bella vista sui monti e le valli
circostanti e poi scendiamo sino alle sponde del Loch Achray, isolato, ma
molto pittoresco. Scattiamo alcune foto, e poi seguiamo la strada a sinistra
che conduce al Loch Katrine, segnalato dalle guide come molto
caratteristico. Ci attende un grande parcheggio, semivuoto e a pagamento.
Lasciamo l'auto pagando 1 sterlina x 2 ore di sosta, e ci incamminiamo lungo
la riva destra. Il lago e' bello, ma probabilmente, lo si puo' apprezzare
meglio facendo una crociera sul battello a vapore che lo attraversa da un
capo all'altro, o percorrendo qualcuno dei numerosi sentieri che partono dal
parcheggio e risalgono le cime circostanti. Ci accontentiamo di alcune foto
da riva, e visto anche il crescente afflusso di turisti, ci mangiamo
qualcosa al volo e ripartiamo. Oggi e' una delle tappe piu' lunghe, e non ho
ancora la sicurezza necessaria alla guida. Tagliamo a meta' il parco
nazionale dei Trossachs, con alcune belle vedute sui laghi attorno, fino a
ricongiungerci con la ben piu trafficata A84 e poi ancora peggio, la A82.
Dopo Tyndrum il paesaggio inizia a diventare piu' interessante, nuvole
sempre piu' grigie si addensano sopra di noi, la brughiera prende il posto
delle pinete e mentre ci si avvicina alla gola di Glen Coe, piccoli laghetti
un po' ovunque fanno capolino tra l'erba, ruscelli e corsi d'acqua si
intrecciano creando uno scenario unico. Il vento qui e' gelido e misto a
pioggia, ma non possiamo non fermarci a fare foto e ad ammirare quanto sia
selvaggia la natura. Peccato solo per il continuo via vai di auto e pullman
che rovinano un po' l'atmosfera.Dopo diverse fermate finalmente giungiamo a
Glen Coe; piove, ma nonostante il cattivo tempo, la stretta gola e le verdi
ed imponenti montagne che la circondano sono uno spettacolo notevole.
Passata la gola, la strada scende velocemente verso il Loch Linnhe, anche il
tempo migliora, le nubi si diradano dandoci in pasto stupende vedute sul
fiordo e sui monti appena lasciati. Ci fermiamo al parcheggio a sinistra
prima del lungo ponte che attraversa il fiordo e scendiamo a fare foto. In
venti minuti arriviamo a Fort William, tappa finale della giornata. E'
l'ultima vera "citta" prima del nulla che ci attende nelle Highland. Non
c'e' nulla di interessante da vedere,anzi urbanisticamente parlando e' un
vero orrore, ma e' stracolma di turisti, sopratutto di trekkers, per via
della vicinanza al Ben Nevis, la cima piu' alta della Gran Bretagna, che
attira migliaia di appassionati della montagna ogni anno. Nonostante la sua
altezza ( 1343 mt ) faccia ridere in confronto alle nostre vette alpine ed
appenniniche, si dice che sia tutt'altro che agevole da affrontare, come del
resto le altre vette scozzesi, anche per via del clima cosi' mutevole della
zona. La guida dice che puo' nevicare in qualsiasi periodo dell'anno, e che
il Ben Nevis faccia in proporzione piu' vittime tra gli escursionisti di
vette ben piu' importanti come l'Everest . Dopo aver depositato i bagagli al
Ben Nevis View a Corpach, poco dopo Fort William, ceniamo in un locale
stracolmo a base di un ottimo Fish and Chips e andiamo a nanna.

Giorno 3: Stupenda colazione scozzese ( probabilmente la migliore di tutto
il viaggio ) e poi via verso la "Road to the isles", la strada per le isole.
Oggi abbiamo i minuti contati, alle 16:20 ci attende a Mallaig il traghetto
che ci portera' sull'isola di Skye. Ma prima di partire e' d'obbligo una
fermata a Fort William in stazione, per fare qualche foto ricordo con "The
Jacobyte", uno dei pochi treni a vapore ancora in funzione che collega
giornalmente Fort William con Mallaig, divenuto ormai un'attrazione perche'
e' stato usato in diverse scene dei film di Harry Potter. Siccome Annalisa
e' un accanita lettrice, arriviamo per tempo ( il treno parte alle 10:20
ogni giorno ) e lo troviamo gia' sul binario avvolto in una nuvola di fumo
bianco. I vagoni sono stracolmi di gente che affrontera' il viaggio, ma ci
sono molti turisti sulla banchina a scattare foto . Effettivamente il treno
e' molto ben tenuto, e funziona con il carbone, proprio come quelli di una
volta. Lasciamo la stazione prima che parta, e ce lo troviamo al nostro
fianco sino a Glenfinnan dove la fermata e' d'obbligo, vista la presenza di
uno spettacolare viadotto sorretto da una serie di archi, sul quale vediamo
passare proprio il treno a vapore. Qui all'estremita' settentrionale del
Loch Shiel, sorge il Glenfinnan Monument, eretto in onore di Bonnie Prince
Charlie; luogo da cartolina con bella vista su tutto il lago . Proseguiamo
rapidamente, anche perche' da quel che dice la guida, il bello deve ancora
venire. Ed infatti arriva: dopo alcune miglia, il paesaggio si fa sempre
piu' incantevole, monti verdissimi ci accolgono, ruscelli che scendono da
ogni lato, laghetti cristallini si incontrano a destra e a sinistra, senza
l'ombra di una casa o della presenza dell'uomo. Da qui in avanti, si
susseguono panorami mozzafiato prima sui laghi, e poi sull'oceano che
irrompe dopo un dosso innanzi a noi, punteggiato da scogli piu' o meno
larghi. Le soste e gli scatti si susseguono a ripetizione, e ci rendiamo
conto di aver fatto bene a prenotare il traghetto per il tardo pomeriggio.
Qui la strada, seppur poco trafficata, e' parecchio larga, in quanto passano
i camion che da Mallaig consegnano merluzzo surgelato in tutta la Scozia, e
consigliati dalle nostre guide, abbandoniamo la strada principale ad
Arisaig, e percorriamo la vecchia strada costiera che seppur piu' lenta e
tortuosa ( e ad una sola corsia ) ci permette di ammirare altri bei panorami
sulle spiagge bianche che caratterizzano questo tratto di costa. Niente a
che vedere con la Sardegna, ma hanno comunque un loro fascino. Dopo una
decina di miglia rientriamo sulla strada principale sino a Mallaig. Abbiamo
ancora un'oretta di tempo e ne approfittiamo per fare un giro nel piccolo
paese, dove ci sono alcuni ristoranti e take away, soliti negozi per turisti
con souvenirs vari e il porto con alcuni pescherecci. Il cielo e' grigio,
tira un gran vento freddo, ma non piove. E questo e' gia' tanto ! Ci sono
gabbiani ovunque, il loro vociare si sente fin dentro i negozi. Il paese ne
e' invaso. La traversata e' breve ed indolore, dopo poco piu' di mezz'ora
siamo gia' sulle strade di Skye. Il nostro B&B ( Feochan ) dove abbiamo
prenotato 2 notti, si trova a Portree, che e' la localita' piu' turistica
dell'isola, ma e' anche quella in posizione migliore per visitare le zone
che ci interessavano senza fare grossi spostamenti. Anche perche' l'isola
non e' proprio cosi' piccola, e impieghiamo circa un'ora per giungere al
nostro alloggio. Ci accoglie una giovane signora, gentilissima come tutti
gli altri scozzesi, che ci porta nella nostra camera, ampia e pulita,
sicuramente tra le piu' belle del viaggio. Usciamo per cercare un locale
dove mangiare, ma e' ormai tardi in scozia, qui alle nove e' difficile
trovare ancora qualcosa di aperto, cosi' dopo aver aspettato un po' in un
pub senza che si liberasse un tavolo, stanchi e per niente affamati, ce ne
torniamo in camera a gustarci un ottimo the con i biscotti prima di
addormentarci.

Giorno 4: Da oggi basta con le colazioni scozzesi poiché abbiamo sempre
impiegato mezza giornata a digerirle restando in uno stato di coma
catatonico che poco aiuta durante le visite . Si va di marmellata, toast e
cereali ! Il tempo e' brutto ( come spesso a Skye da quel che racconta la
guida ), spioviggina e c'e' anche parecchio freddo. Ci vestiamo bene, e dopo
una breve consultazione decidiamo di andare subito a visitare il castello di
Dunvegan, con annessa gita per vedere le foche, in attesa che il cielo si
apra un po'. Il castello e' una mezza delusione, bruttino fuori, anonimo
dentro. E' il castello del clan MacLeod, e conserva molti cimeli di
famiglia. 14 sterline gettate, pazienza. Siccome non piove piu', ci mettiamo
in coda per andare a vedere la colonia di foche che vive nel fiordo dove si
affaccia il castello. Dopo una mezz'oretta saliamo su una barchetta di
pescatori che tiene al massimo 7 persone e ci avviamo velocemente al largo
verso alcuni isolotti. Ed eccole li', a decine, sdraiate sugli scogli. Ce ne
sono di chiare, di color marron e di nere. E' uno spettacolo veramente
emozionante, una si tuffa di fianco alla nostra barca e riemerge per un
attimo: bellissimo. Foto a ripetizione e una volta tornati a terra, ci
mangiamo qualcosa e ripartiamo; prossima tappa Neist Point alla fine della
B884, piccola stradina ad una sola corsia con diverse piazzole ( Passing
Places ) a destra e a sinistra dove far passare le auto ( poche ) che
arrivano in senso contrario. A contorno di tutto ci sono le tantissime
pecore che si incontrano ovunque, in tutte le Highland, e che senza farsi
tanti problemi attraversano la strada quando meno te lo aspetti: occorre
fare la massima attenzione ! Qui non arrivano i torpedoni zeppi di turisti,
ed e' in questi luoghi che meglio si puo' assaporare la bellezza di Skye,
che altrove risulta un po' troppo turistica e caotica. Dopo varie vedute ( e
soste ) su laghi circondati da prati verdissimi, arriviamo ad un piccolo
spiazzo dove lasciare l'auto. Un sentiero lastricato conduce al faro, ma
gia' qui' la vista e' mozzafiato: altissime scogliere basaltiche a picco
sull'oceano, cascate spumeggianti le intervallano, verde ovunque, e migliaia
di uccelli ci volano intorno. Il faro e' stato da qualche anno trasformato
in un b&b, per cui il proprietario ha pensato bene di mettere alcuni
cartelli di proprieta' privata e divieto di passaggio sul sentiero . Noi,
come anche altri e come suggeriva la guida, li abbiamo ignorati e siamo
scesi ugualmente, anche perche' ci sono diatribe aperte tra gli abitanti
della zona e il proprietario del faro a proposito di tali divieti. Altre
foto, e riprendiamo la marcia, verso l'ultima tappa di oggi: la penisola di
Trotternish. La percorriamo in senso orario, provenendo da Dunvegan, e si
rilevera' una scelta ottima; sono gia' le sei e quando passeremo nei luoghi
piu' suggestivi, non troveremo traccia di altri turisti. Il primo luogo
degno di nota e' la bella baia a ferro di cavallo di Uig, da cui partono i
traghetti per le Western Isles. La strada prosegue ad una sola corsia, e il
ritmo rallenta notevolmente. Man mano ci si avvicina alla punta della
penisola i paesaggi sono sempre piu' selvaggi, la verdissima costa e'
punteggiata qua e la' da remote fattorie bianche. Sara' anche l'ora, ma
sembra di essere fuori dal mondo. Spegniamo l'auto. Silenzio. Rotto di tanto
in tanto dal belare di qualche pecora. Commovente. In lontananza le sagome
delle Western Isles fanno da contorno a paesaggi da cartolina. Da Uig a
Staffin Bay e' tutto cosi', la parte nord della penisola di Trotternish
sembra un luogo dimenticato dal tempo. Dopo aver fatto alcuni scatti al Kilt
Rock Waterfall e all' Old Man of Storr, torniamo veloci a Portree, giusto in
tempo per trovare l'ultimo locale che ci serve un'ottimo tortino di carne
con patate arrosto, e per finire, un wiskettino per digerire.

Giorno 5: Oggi lasceremo Skye. Ma prima di abbandonare l'isola, visto che il
cielo sembra dare segnali positivi, decidiamo di percorrere la strada che da
Broadford conduce ad Elgol, descritta come una delle piu' belle e
panoramiche dell'isola, oltre che poco conosciuta. Preleviamo 400 sterline a
Portree alla Bank of Scotland con la fida Visa Elektron, e poi partiamo. La
strada, sempre a corsia unica, non tradisce le attese. Regala subito belle
viste sui Red Cuillins, e costeggiando un lago solitario si inerpica sul
versante con belle viste sul Loch Slapin. In circa un oretta si arriva ad
Elgol, quattro case, 2 o 3 bar e un minuscolo porticciolo da dove partono
diverse crociere su piccole barche coperte verso il lago Coruisk,
incastonato in mezzo ai Blak Cuillins.Serve troppo tempo per la crociera,
quindi ci accontentiamo del panorama di terra. Da Elgol, in caso di bel
tempo, si ha una delle piu' emozionanti viste della Catena dei Cuillins. Noi
nonostante un po' di attesa, dobbiamo accontentarci di vederne solo una
parte, le cime sono tutte avvolte da nubi, come spesso capita, e lassu' si
intravedono spruzzate di neve. Comunque il paesaggio vale la strada fatta
fino a qui. Il sole sbuca dalle nubi e riscalda l'aria mentre rientriamo
verso Broadford, regalandoci panorami ancora piu' belli di quelli
dell'andata. Percorriamo la statale verso Kyle of Lochalsh passando sul
maestoso ponte costruito per collegare Skye alla terra ferma. Il sole
splende nel cielo e le viste sull'oceano e la costa ovest della scozia sono
stupende. Lasciamo l'auto alla fine del ponte e pian piano ne risaliamo a
piedi un tratto per fare foto. Notiamo che Skye rimane comunque avvolta da
una coltre di nubi, mentre il resto della costa scozzese ne e' quasi
sgombra. La prossima meta e' il castello di Eilean Donan, probabilmente il
castello piu' fotografato di Scozia, ove sono stati girati diversi film
importanti. Appena arriviamo, capiamo subito il perche'. Si trova quasi in
mezzo al Loch Duich, collegato alla terraferma da una sottile striscia di
sabbia. La posizione, la corona di monti che lo circonda ed il lago intorno,
sono da cartolina. Sono appena le 18:30, il sole e' ancora alto nel cielo, e
si preannuncia un tramonto come si deve, per cui, siccome non ci interessa
la visita all'interno, decidiamo di fare alcune foto, dirigerci al nostro
B&B per depositare bagagli, e ritornare giusto giusto per gustarci il
tramonto. Il paese che dobbiamo raggiungere e' Duirinish, e il gps ci fa
prendere la piccola e stretta strada che risale le colline nell'interno,
lasciando la piu' lunga ma larga strada costiera. Dopo circa 30 minuti di
sali scendi in mezzo alle ombre del bosco , ( in questa zona ci sono molte
foreste a differenza di Skye ) sbuchiamo in una piccola conca illuminata
dalla stupenda luce calda del sole al tramonto, e ci troviamo di fronte due
file di bianche casettine divise da un ruscello che scende dai monti, un
ponticello in pietra che lo attraversa, pecore e cani che girano per le
uniche due piccole strade asfaltate: Duirinish. A noi ha ricordato subito un
villaggio Amish, nessuno in giro, troviamo l'indicazione per il b&b e ci
accoglie la figlia della padrona che era fuori ad Inverness. Lasciamo le
valigie nella piccola cameretta, il bagno e' privato ma in corridoio, e
vista la bellezza dei luoghi usciamo subito. Chiedo alla ragazza se ci puo'
lasciare una chiave perche' probabilmente saremmo rientrati tardi, lei
risponde con un secco "Nothing is locked here". Facciamo due passi nel
paesino, e vediamo anche che chi ci ospita ha anche un allevamento di una
decina di mucche scozzesi, davvero buffissime, sembra abbiano fatto la
permanente. Il villaggio e' veramente piccolo, ma la nostra prima
impressione era stata giusta. Leggeremo poi in camera, che qui sono state
registrare le puntate di una famosa serie televisiva inglese sugli Amish !
Seguiamo la strada costiera per ritornare a Eilean Donan, e ci fermiamo per
altre foto stupende al sole che sta tramontando sull'oceano. Qui abbiamo il
primo vero incontro ravvicinato con i famigerati "Midges", i moscerini
scozzesi che infestano la costa ovest, e che infliggono punture simili a
quelli delle nostre zanzare. Il problema e' che ce ne sono a centinaia, si
muovono a sciami, e sono molto fastidiosi poiche' ogni volta che esci ti
ritrovi circondato. Dall'italia avevamo preso con noi Autan blu e Zanzarella
35 ultra, che sembra si siano rivelati discretamente efficaci. Nessuno di
noi si e' lamentato di dolorose punture, anche se il fastidio di averceli
sempre vicini era notevole. Arriviamo al castello, parcheggiamo, e vedo che
gia' altre persone sono in posizione armati di treppiede. Assistiamo a uno
dei piu' bei tramonti della nostra vita, il cielo e' terso, le nuvole
sembrano dipinte, ed ogni minuto le tonalita' dei colori cambiano. Il
castello e il lago sembrano essere immersi in uno scenario surreale. 2 ore
di puro spettacolo della natura, mentre lentamente il castello inizia ad
illuminarsi .

Giorno 6: Oggi pochi chilometri, tappa tra le piu' brevi, da Duirinish a
Kinlochewe, ma tra le piu' spettacolari.... tempo permettendo. Sara'
metereologicamente il giorno peggiore ! Ci alziamo dopo il tramonto della
sera prima confidando in uno splendido sole.... piove. Colazione al tavolo
con 4 tedeschi, provo il Pudding. Immangiabile, ci aggiungo quintali di
zucchero e lo butto giu'. Pero' riempie, non riesco a mangiare altro. Terro'
a botta fino a sera. Facciamo altre foto ricordo ai simpatici buoi e ci
avviamo verso Plockton. Lo visitiamo sotto una pioggia sottile ma
insistente. Sarebbe sicuramente stato piu' caratteristico con il sole, viste
anche le Palme che costeggiano il lungomare. Qui il clima sembra piu' mite
rispetto al resto della scozia. Lasciamo il villaggio e ci avviamo verso
Lochcarron costeggiando l'omonimo lago. Il paesaggio non e' nulla di
particolare, e siccome piove pure, limitiamo le soste al minimo . Dopo
Plockton, l'altra meta interessante e' il Bealach Na Ba Pass, un passo che
scavalca i monti che si specchiano sul Loch Kishorn e giunge ad Applecross.
Rallentiamo sperando in un cenno di clemenza del tempo, ma niente da fare.
Arriviamo ai piedi della salita verso il passo, si intravede la profonda
gola dove ci andremo ad infilare, in gran parte immersa in minacciosi nubi
nere. La salita lungo gli stretti tornanti regala belle vedute verso il
basso sul Loch Kishorn, finche' non entriamo in mezzo alle nuvole . Sembra
febbraio in pianura padana. Rallentiamo perche' si fatica a vedere la
strada, inoltre piove e l'asfalto non sembra ben tenuto. Raggiungiamo il
passo senza vedere nulla intorno a noi, un vero peccato: da qui la vista
avrebbe spaziato verso la penisola di Applecross e verso l'Oceano, ma
pazienza, visto come sta andando il viaggio, non possiamo di certo
lamentarci. In breve dopo una ripida discesa raggiungiamo il piccolo e
sperduto paese di Applecross. La pioggia sembra cessare, e facciamo una
breve passeggiata sulla grande spiaggia di grossi sassi prima, e di
terriccio rosso dopo. La Applecross Bay ha un suo fascino anche cosi',
avvolta in una fitta nebbiolina. Imbocchiamo la strada che costeggia tutta
la penisola verso nord. Il tempo pian piano migliora, la nebbia si alza
lasciandoci finalmente ammirare la bella costa della penisola, le spiagge
che si aprono di tanto in tanto, i numerosi ruscelli che scendono da chissa'
quali laghi lassu' . La penisola e' semideserta, qualche fattoria ogni
tanto, il resto brughiera, e molto vento. Bella, molto selvaggia. Passate le
quattro case di Fearnmore, si lascia la punta nord della penisola, e si
inizia una lenta discesa lungo la riva meridionale del Loch Torridon. Anche
qui la strada e' molto panoramica, e man mano che il Loch Torridon si
stringe, le vedute sono sempre piu' pittoresche. Non c'e' niente da fare, di
brutto finora, c'e' stato ben poco. Passato l'abitato di Torridon, risaliamo
la Glen Torridon, selvaggia e spettacolare, circondata da alte e maestose
vette, assolutamente deserta.Questa sera abbiamo la cena gentilmente
prenotata all'unico ristorante di Kinlochewe da Miss Carol, la signora che
gestisce il b&b Merlinwood. Per questo siamo piuttosto in anticipo rispetto
agli altri giorni. Lo troviamo facilmente, e con molta pacatezza la signora
ci accoglie nella sua dimora. Carina e confortevole la camera, con un bel
bagno che ci offre due ottime docce calde. Scopriamo che l'altra stanza del
b&b e' occupata da un'altra coppia di ragazzi di milano, molto simpatici. Ci
conosciamo e ci tengono gentilmente un posto al ristorante.L'ambiente e'
piu' da pub, anzi da classico caldo locale di montagna, con tanto di animali
imbalsamati alle pareti; passiamo una piacevolissima serata in loro
compagnia, e con un bellissimo e grosso cane nero di un abitante del luogo,
che si offre di farsi fotografare insieme a noi.

Giorno 7: Colazione continentale insieme ai due ragazzi italiani, ci
salutiamo e via che si riparte. Il cielo è promettente, ci sono ancora
nuvoloni grigi, ma anche ampi sprazzi di cielo azzurro. Poche miglia, e
quando ci fermiamo ad ammirare il Loch Maree, un caldo sole ci saluta. Anche
questo lungo lago solitario, è come al solito molto bello, circondato da
belle ed alte cime. Lo costeggiamo lungo la riva meridionale, fermandoci
piu' volte per scattare foto. La giornata è addirittura calda, ottimo !
Prima di Poolewe, facciamo una piccola deviazione verso RedPoint, verso
l'omonima baia di sabbia rosa. Su queste strade secondarie non passa quasi
nessuno, sono strette, ma permettono al turista di assaporare la parte piu'
vera della Scozia. Dopo poco piu' che un'oretta siamo di nuovo sulla strada
principale, il sole è sempre piu' caldo, mamma mia, visto come siamo
vestiti, dobbiamo addirittura accendere il clima ! Passati i bei paesini di
Gairloch e Poolewe, facciamo una breve deviazione per vedere Big Sand Beach,
un'enorme spiaggione molto frequentato da turisti, con tanto di
camping/villaggio turistico. Poche miglia piu' avanti ci fermiamo a visitare
gli Inverewe Gardens, che attirano migliaia di visitatori l'anno. I giardini
sono particolari poichè il loro fondatore, riuscì a radunarvi una serie
incredibile di piante, prese da diverse parti nel mondo, dal tibet alla
russia, dall'africa all'europa. La cosa strana è che specie tropicali
riescano a vivere a questa latitudine, grazie al clima che qui è piuttosto
mite anche d'inverno grazie alla corrente del golfo. Belli, ma probabilmente
sarebbero maggiormente apprezzati da chi si intende un po' di botanica.
Alcuni nuvoloni si stanno intanto radunando velocemente. Iniziano scrosci di
pioggia proprio mentre saliamo in macchina, e all'asciutto ci ammiriamo un
bell'arcobaleno dura alcuni minuti. Riprendiamo, siamo piuttosto lontani
dalla meta finale Ullapool, sono già le 16:00 e ci sono ancora 50 miglia di
strada. Piove per un po', poi pian piano si riapre e riesce il sole. La
strada è molto panoramica, con begli scorci sul Loch Ewe prima e sulla
Gruinard Bay che appare un po' all'improvviso dopo uno scollinamento.
Proseguiamo, fermandoci di tanto in tanto per far foto, questa zona è
proprio bella, peccato sia infestata dai soliti fastidiosi moscerini. Dopo
Mungasdale la strada lascia la costa per alcune miglia, per poi affiancarci
al Little Loch Broom. Qui altro spettacolo meraviglioso, reso ancor piu'
bello dalle calde tonalità del sole al tramonto: alla fine del fiordo,
l'acqua piano piano lascia spazio alla terra, che forma piccoli isolotti
verdissimi larghi pochi metri, intervallati da rivoli d'acqua. Centinaia e
centinaia di pecore sono lì a pascolare. Nessuno in giro. Spettacolo unico.
Scendiamo a far foto, incuranti dei moscerini, perchè merita veramente. E'
tardissimo, dobbiamo assolutamente raggiungere Ullapool, quindi ripartiamo
andando spediti. La strada per fortuna è a due corsie e si va bene. Lasciamo
perdere le falls of Measach, anche perchè tutta la zona è già in ombra viste
le alte montagne circostanti. In lontananza, in fondo al Loch Broom, si vede
Ullapool. Un quarto d'ora dopo passiamo il cartello del paese, ma sbaglio e
anzichè seguire la strada principale, svolto a sinistra verso il porto. Mai
errore fu così ben ripagato. La strada è abbastanza stretta e siamo
costretti ad arrivare fino alla banchina. Il porticciolo di Ullapool
illuminato dalla stupenda luce calda del sole al tramonto mi lascia
estasiato. So che se torniamo indietro subito a cercare la camera, mi
perderò per sempre quello spettacolo. Così, seppur stanco, parcheggio
l'auto. Annalisa resta in macchina, io scendo subito, mi fiondo sul
marciapiede che da sul mare, e inizio a scattare foto. Tante casettine
bianche da un lato una dietro l'altra, il fiordo e alcuni pescherecci che
stanno attraccando al porto dall'altro. Decine di gabbiani che volano un po'
ovunque. Il suono delle cornamuse in lontananza. E' un incanto. Scatto
alcune foto, e poi ripartiamo verso il b&b Taigh Nam Bruathar. E' appena
fuori dal centro. Ci accoglie una giovane signora, gentilissima, che ci
porta subito in camera. Molto molto molto carina, peccato per il bagno in
comune, ma lo sapevamo. Usciamo subito, non c'è tempo da perdere, fuori
dalla finestra il cielo è incendiato dai colori del sole che sta
tramontando. In pochi minuti a piedi giungiamo sul molo, in tempo per
ammirare un'altro tramonto da favola. Ovviamente foto. Ci rechiamo al take
away che c'è vicino al porto, e ci prendiamo due ottime e abbondanti
porzioni di fish and chips e ce le gustiamo con calma seduti sul lungomare.

Giorno 8: la bella giornata di ieri ha lasciato il posto a parecchie nuvole.
Facciamo un'ottima colazione, e dopo aver salutato i gentilissimi
proprietari partiamo. Decidiamo di puntare a Nord per un po', giusto per
vedere come varia il paesaggio. La giornata d'altro canto non sembra delle
migliori, è coperto e non sembra dare segni di apertura imminente. Seguiamo
nell'ordine la A835, A837 e A894 fino a Laxford Bridge, passando per
paesaggi via via sempre piu' deserti. Le fattorie sono sempre di meno. A
tratti ci sono scorci che meritano, ma niente di incredibile come cio' che
abbiamo gia' visto. La costa nord dista poco piu' di 18 miglia, ma di
allungare la tappa per vedere ancora scogliere, spiagge e laghi non ne
abbiamo una gran voglia. Sono quasi le 13:00, e decidiamo di tagliare verso
la A838 che piega a sud diagonalmente attraversando una valle deserta e non
molto interessante paesaggisticamente. Passiamo il Loch Stack, il Loch More
e il grande Loch Shin, fin che non giungiamo a Lairg, dove ci fermiamo per
vedere le Falls of Shin, una serie di piccole cascate da cui si dice, si
possa ammirare la risalita dei Salmoni che dall'oceano vengono a depositare
le uova. Questa zona della scozia è parecchio diversa dalla costa ovest dove
eravamo fino a stamattina. Le alte ed aspre montagne ricoperte di brughiera,
hanno lasciato il posto a colline dolci e coltivazioni un po' ovunque. La
mano dell'uomo qui è ben visibile, e un po' siamo dispiaciuti di aver
lasciato quei posti, che avevano un fascino veramente unico. Le cascate sono
facili da raggiungere, ci sono altre persone che affacciate ad un parapetto
ed ogni tanto urlano stupite. Guardiamo anche noi, e dopo alcuni minuti un
grosso salmone spunta fuori dalla schiuma spiccando un gran salto.
Emozionante. Tiro fuori la macchina fotografica, e scatto a raffica sperando
di beccare qualcosa. Ci sono tantissimi salmoni, piccoli e grandi !
Ripartiamo dopo una mezz'ora buona, siamo in ritardissimo, sono le 16:00 e
abbiamo un'altra tappa intermedia: Chanonry Point a FortRose, sul Moray
Firth, lo stretto fiordo nei pressi di Inverness da cui, se si è fortunati,
si possono vedere i delfini piu' grandi del mondo uscire dall'acqua.
Arriviamo verso le 18:00, il cielo e l'oceano sono grigi. C'e' un vento
forte e gelido, è come essere in mare aperto. Ci avviamo verso la spiaggia,
e vediamo subito un gruppo di persone in fondo. Gettiamo lo sguardo sul
mare, ma non riusciamo a vedere nulla. Poi una pinna nera, due, tre, ce ne
saranno almeno una ventina, e sono vicinissimi, quasi a riva. Saranno non
piu' di venti metri. Alcuni fanno salti altissimi fuori dall'acqua, da soli
o in coppia. E' uno spettacolo stupendo, non avevamo mai vista nulla di
simile ! Rimaniamo un'ora e mezza estasiati a guardare questi stupendi
mammiferi nelle loro evoluzioni, nonostante il freddo. Bellissimo, ma
tardissimo. Sono le 19:30, e dobbiamo arrivare ad Invermoriston, sul Loch
Ness. Ci mettiamo circa un'ora,ma per fortuna la camera c'è ancora. Siamo
stanchissimi, ci arrangiamo a mangiare quel che abbiamo con noi ed andiamo a
letto.

Giorno 9: Piove. Già Loch Ness non è un granchè, vederlo poi con la pioggia
peggiora ulteriormente la situazione. Ci rechiamo a Drumnadrochit dopo aver
fatto colazione insieme ad un gruppo di simpatici signori londinesi, e
andiamo a visitare il museo dedicato a Nessie. Qui tutto è una trappola per
turisti, vediamo un video di venti minuti che spiega in italiano la storia
dei vari avvistamenti e ricerche fatte nel lago. Facciamo una foto all'
Urquarth Castle da fuori, visto i tanti consigli a non visitarlo, e poi
proviamo un po' inconsciamente a fare una capatina nella Glen Affric, una
delle piu' belle e selvagge valli della scozia. Purtroppo visto il tempo
vediamo molto poco, ma durante il ritorno incrociamo un daino ai bordi della
foresta. Il tempo non migliora, quindi lasciamo loch ness e ci dirigiamo
verso la nostra meta finale, dove trascorreremo 2 notti: Pitlochry.
Arriviamo finalmente ad un orario decente, troviamo il nostro b&b in
posizione ottima vicino al centro, e poi andiamo a fare 2 passi appena in
tempo per beccarci un piccolo temporale. Il paese è carino, con tutte le
case in pietra grigia, e un discreto numero di negozi per turisti. Le
Highlands sono ormai lontane. Ma ora siamo qui per visitare castelli e
distillerie .

Giorno 10: Solita sveglia alle 7:45, colazione, e poi in auto verso il
Glamis Castle, a circa un'ora d'auto. Il castello e' veramente bello,
costruito in mezzo ad un grande parco. I biglietti si acquistano prima di
parcheggiare l'auto, poi si entra e si attende l'inizio di una visita
guidata in inglese. Vengono dati anche opuscoli informativi in italiano per
seguire la visita, che dura circa un'oretta. Gli interni sono molto belli e
riccamente adornati, finalmente un castello come si deve ! Usciamo a fare
foto, la giornata e' gradevole, ogni tanto esce il sole, si sta bene. Poco
dopo le 14:00 ci rimettiamo in marcia verso il secondo castello, lo Scone
Palace, nei dintorni di Perth. Piu' che un castello, e' una residenza di
campagna molto ben tenuta. Anche qui ci sono opuscoli in italiano per
seguire la visita degli interni riccamente arredati. Il parco che circonda
il palazzo e' meno vasto del Glamis Castel, ma e' ricchissimo di pavoni che
si trovano un po' ovunque, e di altri animali . Il sole e' uscito da un
pezzo, e fa molto caldo. Ci riposiamo un po' su una panchina nel parco, e
poi ripartiamo. Prima di rientrare a Pitlochry ci fermiamo a Dunkeld ad
ammirare i resti della famosa cattedrale. Si trova in un posto idilliaco,
circondata da prati, boschi e il fiume Tay. Alcuni nuvoloni all'orizzonte
non fanno presagire a nulla di buono, ed invece quasi per incanto, uno
stupendo arcobaleno appare in cielo, quasi a sbucare dai resti della
cattedrale, dando un tocco di magia in piu' ad un luogo gia' di per se molto
affascinante. Rientriamo a Pitlochry ed affamati andiamo a mangiare al
ristorante dopo il ponte che passa sotto la ferrovia, consigliatoci dalla
signora del b&b. Dentro sembra piuttosto spartano, ma mangiamo un ottimo
salmone e dell'ottima carne a meno di 20 sterline in due.

Giorno 11: Oggi e' l'ultimo giorno della nostra Opel Corsa, la dovremo
infatti restituire ad Edinburgo in aereoporto entro le 19:00. Per questo ci
alziamo per tempo, prepariamo i bagagli e ci dirigiamo subito a visitare il
Blair Castle, l'ultimo dei castelli in programma. Anche questo molto bello,
ben 32 stanze visitabili e riccamente arredate, oltre al solito bel parco.
Siccome siamo in anticipo sui tempi, andiamo a visitare la piu' piccola
distilleria della scozia, la Edradour. Si trova a 3 miglia da Pitlochry, in
posizione caratteristica tra verdi colline. L'ingresso a differenza delle
altre distillerie, e' gratuito. Ci accoglie un ragazzo in kilt, che dopo
alcuni minuti ci accompagna insieme ad un'altra coppia danese nella visita.
Parla per fortuna un inglese molto comprensibile, per cui riusciamo a capire
quasi tutto di quello che dice. Ci fa assaggiare un wisky invecchiato 10
anni, e prima della visita al piccolo reparto di produzione, ci fa vedere un
breve video su come e' nata e come funziona la distilleria. Tutto molto
molto interessante, al di la' che a noi wisky o alcolici non interessano per
niente. Consigliamo caldamente la visita, anche perche' e' totalmente
gratuita. Torniamo in paese al distributore di benzina, dove diamo una
lavata all'auto dentro e fuori prima di riconsegnarla, e poi partiamo alla
volta di Edinburgo. E' tutta autostrada ed in un oretta si arriva alla
periferia della citta' passando un maestoso ponte sul Firth of Forth, poi
seguendo le indicazioni giungiamo comodamente in aereoporto. C'e' traffico,
d'altronde siamo in una grande citta', e non vedo l'ora di lasciare l'auto.
Parcheggiamo nel posteggio della National, riconsegna veloce delle chiavi, e
poi un bus gratuito ci porta al terminal partenze dell'aereoporto. Vediamo
che le restrizioni sul bagaglio a mano sono state un po' alleggerite, si
puo' portare un bagaglio a testa di dimensioni ridotte rispetto allo
standard, senza liquidi a bordo. Ok, a noi va piu' che bene ! Facciamo
subito il biglietto di andata/ritorno ( 5 sterline a testa) per il centro
citta' sull'autobus che fa servizio espresso ogni 10 minuti. Una volta
sopra, mi rendo sempre piu' conto di aver fatto la scelta giusta ad aver
lasciato l'auto in aereoporto. Qui guidano come forsennati, la citta' e'
invasa da bus di ogni genere che fanno il pelo agli altri automezzi. Se
potete, evitate di guidare ad Edinburgo ! Il bus ci lascia puntualmente a
Waverly Bridge, uno dei ponti che collegano la Old con la New Town. E' una
bella giornata di sole, ma non abbiamo molto tempo per ammirare la città. A
prima vista, sembra comunque molto bella e scenografica, con tanti antichi
edifici che si vedono tutt'intorno. E molta gente. Ormai non c'eravamo piu'
abituati. Dopo una rapida occhiata alla mappa, decidiamo di raggiungere a
piedi il nostro b&b ( Belford Guest House ) che si trova al confine sud
della zona del centro. Mai scelta fu piu' sbagliata ! Non avevamo fatto i
conti con i tanti sali-scendi di Edinburgo, che con una valigia da 20 kg
appresso ti massacrano. Impieghiamo circa un'oretta per arrivare,
stanchissimi . E' una casa in stile vittoriano, grigia. Dopo diverse volte
che suoniamo ci apre un anziano signore, che poi scopriremo essere il padre
del gestore, ci da la chiave e ci accompagna alla stanza.Niente di
particolare, ma ampia e pulita. Va bene così. Usciamo solo per cercare un
take away, prendiamo in abbondanza hamburger e patatine, e ce ne torniamo in
camera a gustarci la cena, prima di andare a dormire. Per Edinburgo ci sarà
tempo nei prossimi giorni.

Giorno 12: La colazione è un po' piu' misera delle altre volte, o comunque
meno ben presentata. Il b&b è un 2 stelle, contro i 3 di tutte gli altri, e
da qualche parte la differenza si doveva pur vedere. Conosciamo una ragazza
spagnola che lavora lì come cameriera, e ci dice che conosce Modena, perchè
l'ex marito della sua migliore amica era di lì. Ma pensa te come è piccolo
il mondo. Lei è qui per imparare l'inglese, poi tra qualche mese tornerà in
spagna. Usciamo per tempo, oggi la giornata non sembra malaccio, e ne
approfittiamo per visitare il centro, non si sa mai che nei prossimi giorni
il tempo peggiori ! Ci mettiamo circa dieci minuti a piedi per raggiungerlo,
senza valigie appresso è tutta un'altra musica ! Per il ritorno l'ultimo
giorno, vista la comodità del bus sotto casa, decidiamo già da ora che
raggiungeremo Waverly Bridge con mezzi pubblici x evitare un'altra
sfacchinata con valige. Prima di iniziare la visita al Royal Mile, ( la via
principale della Old Town, la città medievale ) ci sediamo su una panchina a
leggere sulle guide un po' di storia e notizie generali sulla città. Mentre
stiamo leggendo ci passa davanti un gruppetto di ragazzi e ragazze, vestiti
con abiti dell'ottocento. Ci guardiamo un po' stupiti, e dopo cinque minuti
ecco altre ragazze con cuffiette e grembiulini bianchi. Strana gente si
incontra qui ! Questo perchè Edimburgo è la città dei Festival, e in luglio
e agosto le vie del centro si popolano di artisti di strada provenienti da
ogni dove, per mostrare le loro abilità al pubblico. La guida dice che la
carriera di molti personaggi famosi scozzesi è partita da queste strade. Ci
immettiamo sul Royal Mile, il miglio reale, cioè il tratto di strada in
parte pedonale che collega il maestoso castello, con l'Holyrood Palace, la
residenza reale. C'è gente, tanta tanta gente. Ragazzi che ci fermano per
offrire volantini di spettacoli o locali notturni. Risaliamo la strada fino
all'Esplanade, la grande piazza antistante l'entrata del Castello.Rimaniamo
di stucco. Sembra di essere in uno stadio, in un palazzetto dello sport. Ci
sono tribune ovunque, a destra a sinistra e dietro. Tutto piuttosto
antiestetico. Nei mesi estivi qui si tengono diverse manifestazioni, tra cui
il celebre Tattoo Festival, una serie di parate militari in costume che
avvengono ogni sera. Attirano migliaia di turisti, per questo il gran numero
di tribune. A noi non interessa, e non ci siamo neppure sforzati di trovare
un biglietto, che comunque va preso con molto anticipo per non spendere una
follia. Vista la ressa che c'è qua adesso, di prima mattina, ne abbiamo già
abbastanza. C'è una fila lunghissima per prendere il biglietto x visitare il
castello,e non stiamo nemmeno a metterci in coda. Gli autobus colmi di
turisti arrivano fin dentro all'esplanade per scaricarli. E' un via vai
continuo, un vero casino. Facciamo alcune foto giusto per ricordarci della
calca che c'era, e cerchiamo una via d'uscita immediatamente. Un incubo!
Fuori dalla piazza, un grande telo posto a copertura della parte meridionale
delle tribune, mostra una foto di come si svolge il Tattoo di notte. Tribune
gremite, mura del castello illuminate con vari colori, fiaccole accese, e
gente in uniforme che sfila . Sicuramente suggestivo. Fuori le mura va un
po' meglio. C'è ugualmente molta gente, ma almeno riusciamo a trovarci un
posto dove iniziare la lettura della guida ( Rough Guide ) che spiega
dettagliatamente ogni edificio e angolo del Royal Mile, intervallando la
spiegazione con frequenti aneddoti e leggende legate ai luoghi che stiamo
vedendo. Molto caratteristici sono i cosiddetti "Closes", cioè i tanti
piccoli e cupi vicoli che dal Royal Mile, scendono a destra e a sinistra per
aprirsi poi in piccole piazzette o corti molto pittoresche. Ogni Close ha un
nome, con un'insegna all'entrata e una storia ad esso legato, che va dal
personaggio che ispiro' Luis Stevenson per il romanzo di Doctor Jeckill e
Mister Hide, ad altri meno noti ma altrettanto intriganti. E' tutto molto
caratteristico, questa parte ci è piaciuta un sacco, grazie anche alle
dettagliate spiegazioni della guida. Senza di essa, passeggiando normalmente
si rischiano di saltare tutte queste cose, quindi, se non la Rough,
procuratevene comunque una molto dettagliata, acquistabile anche in uno dei
tantissimi negozi che troverete qui. Esiste anche una Edimburgo sotterranea,
una città nella città oggi visitabile con guide, dove era costretta a vivere
in passato la gente piu' povera. Dopo tanta lettura e tante foto, arriviamo
fin quasi al fondo della strada. Sentiamo un certo languorino e come per
incanto ci appare sulla sinistra "Le Plaisir du Chocolat", una pasticceria
dove ci sediamo subito. Ordiniamo due altissime e buonissime fette di torta
di cioccolato all'arancia e alla fragola, e due cioccolate calde
aromatizzate. Le torte sono talmente alte che a fatica riusciamo a finirle.
Tutto squisito, alla modica cifra di 16 sterline..... ammazza ! Scendiamo
fino all'Holyrood Palace, di fronte al quale è stato costruito il nuovo
parlamento scozzese, un palazzo moderno e francamente piuttosto brutto. Il
palazzo reale lo visiteremo meglio domani, ora risaliamo una via parallela
verso la New Town che è stata edificata di fronte alla Old Town, in stile
tipicamente neoclassico. Anche qui ci sono bei monumenti, ( da qui si puo'
andare anche a Calton Hill, la collina da cui ammirare uno splendido
panorama sulla città ) tra cui spicca senza dubbio l'altissimo gotico
monumento allo scrittore Walter Scott. Si trova in Princess Street, la
strada principale della New Town, ricca di negozi e grandi magazzini. La
particolarità di questa strada è quella di avere edifici solo da un lato,
mentre dall'altro ci sono dei bei giardini, per permettere di godere di
viste mozzafiato sulla Old Town e sul castello che si erge di fronte. Tutto
questo è indubbiamente molto spettacolare, ma la New Town non riserva altre
grandi particolarità.

Giorno 13: altra bella giornata, il sole sembra uscire da un momento
all'altro, ma nonostante cio' la mattina non fa molto caldo. Ci dirigiamo
subito all'Holyrood Palace, che visitiamo in un paio d'ore. Ci sono diverse
stanze da vedere, e dotati di un'audioguida in italiano la visita è
piuttosto piacevole, compresi i giardini e i resti dell'abbazia. Merita
sicuramente. Siccome oggi abbiamo acquistato il daily bus ticket , ne
approfittiamo e andiamo sull'oceano a visitare lo Yacht Britannia,
l'imbarcazione che ha trasportato i reali nei loro viaggi via mare.
L'entrata è dentro il piu' grande centro commerciale di Edimburgo, l'Ocean
Terminal. La nave si visita con un audioguida, ed è molto interessante,
anche se il costo è piuttosto alto ( 9 sterline a testa ). Facciamo un giro
per negozi, e poi ci riposiamo al sole su una panchina di fronte all'oceano.
Ormai è tardi, prendiamo un bus e rientriamo in città, giusto in tempo per
mangiare qualcosa, ammirare un altro fantastico tramonto che illumina tutta
la città di colori stupendi, e tornare in camera.

Giorno 14: oggi è l'ultimo giorno della nostra vacanza, paghiamo subito il
signor Belford siccome lui c'è solo fino alle 17:00, e poi andiamo subito a
visitare il Castello. E' piu' che altro una fortezza, interessante, ma se ne
trovano di simili anche in italia. Bello invece il panorama dalla sommità da
cui si domina tutta la città. Finita la visita, ci attende l'ultima tappa
del nostro viaggio, la Rosslyn Chapel, divenuta ancor piu' famosa di quanto
già non fosse perchè in parte è stato ambientato qui il Romanzo e Film "Il
Codice da Vinci". Per raggiungerla c'è un solo bus ( 15A ) che parte ogni
ora da St Andrews Square, nella New Town. Il giorno in cui l'abbiamo preso
non è sembrato essere molto puntuale, anzi . Si esce dalla città, circa 15
chilometri, verso il paesino di Rosslyn, in piena campagna scozzese.
Finalmente un po' di tranquillità ! Rispetto a quanto riportato dalla guida
( dell'anno scorso ), il prezzo del biglietto è quasi raddoppiato ( da 4 a 7
sterline a testa ) e viene fornito un piccolo opuscolo in italiano che
spiega nel dettaglio ogni cosa. Esteriormente stava subendo opere di
restauro, era "incapsulata" in una struttura di acciaio per proteggere il
tetto dalla pioggia. La parte che maggiormente colpisce sono gli interni. E'
un piccolo capolavoro. Ci sono sculture in pietra ovunque, che creano un
effetto molto particolare. Effettivamente ha un suo fascino, anche a causa
delle strane creature e personaggi che sono stati scolpiti in ogni angolo.
Inoltre, proprio come nel film, ci sono molti riferimenti ai templari e al
mondo massonico. Siamo scesi nella cripta, ma a differenza del film, non
abbiamo trovato nulla.... pazienza ! Comunque soldi spesi bene. Peccato che
il bus del ritorno sia arrivato con 1 ora di ritardo, per cui siamo
rientrati ormai alle 19:00. Mangiato qualcosa e poi in camera a preparare i
bagagli.

Giorno 15: Levataccia alle 06:15 per prendere il bus delle 07:00 che ci
porta in centro, e da lì quello per l'aereoporto. Poco prima delle 08:00
entriamo nel teminal partenze, cerchiamo il nostro volo Easyjet per Stansted
( previsto per le 09:50 ) e rimaniamo di sasso: 3 ore e mezza di ritardo.
Cavolo, rischiamo di perdere la coincidenza per Bergamo ! Vediamo che
comunque c'è gente al check-in per cui ci mettiamo in fila anche noi. Una
volta arrivati al banco, arriva la buona notizia: ci imbarcano sul volo
delle 06:30 che aveva già lui 3 ore di ritardo, quindi partiamo addirittura
in anticipo ! Che fortuna ! A Stansted attendiamo circa 5 ore, ma servono
per riposarci, mangiare qualcosa, e sottoporci alle misure di sicurezza che
in questi giorni sono molto severe. Volo tranquillo con Ryanair ed arrivo
quasi in orario ad Orio al Serio.

Notizie pratiche:

Voli :Ryanair e Easyjet ( solo per una questione di convenienza economica al
momento della prenotazione, altrimenti si poteva prenotare un andata/ritorno
per Glasgow solo con Ryanair ). Tutti ovviamente prenotati dall'italia
online.

Traghetti: Per Skye ( Armadale da Mallaig ). Anche qui biglietto acquistato
online sul sito della Caledonian McBride. In una settimana ci hanno spedito
i biglietti direttamente a casa. Servizio perfetto. Tutto pagato con Visa
Elektron.

Siamo partiti con un po' di sterline per le prime spese, poi abbiamo fatto
un paio di prelievi usando la Visa Elektron, in quanto applica tariffe piu'
convenienti di un normale Bancomat o Carta di Credito ( che comunque avevamo
con noi ).

Guide: Noi avevamo una Rough Guide e una Lonley Planet.

Lonley : Voto 6. Molto, troppo sintetica. Alcune località non sono nemmeno
menzionate, ( sopratutto nelle Highlands ). Si limita a dare le solite utili
informazioni pratiche, ma per il resto è veramente povera.

Rough: Voto 9. Dettagliata, sino all'eccesso. Descrive con minuzia di
dettagli tutto quanto c'è da vedere, oltre a dare anch'essa pratiche
informazioni come la Lonley. Inoltre racconta anche in modo spiritoso
aneddoti e storie che fanno entrare ancor piu' nell'atmosfera dei luoghi che
si stanno visitando. Elenca come la Lonley i luoghi da non perdere regione
per regione. Unico neo le dimensioni, è quasi il triplo della Lonley,
ovviamente, vista la differente quantità di notizie presenti.

Averle entrambe è stato comunque la cosa migliore, in uno zainetto tipo
invicta non danno nessun fastidio.

Alloggi:

Non eravamo mai stati in b&b, ma è stata un'esperienza molto positiva. Alla
fine è come stare in hotel, solo che ci sono solo 2 o 3 camere al massimo.
Nessuno viene a disturbarti, nessuno invadente. Usatissime da noi le
macchinette per fare the o caffe' in camera. In diversi casi vengono forniti
anche biscottini .

Gli adattatori per le prese inglesi noi li avevamo acquistati su internet in
italia, ma arrivati in aereoporto se ne trovano un sacco anche lì. Ne
avevamo con noi un paio, per poter ricaricare insieme macchine fotografiche,
cellulari e gps.

Trasporti: Se si vuole visitare bene e in libertà la Scozia, sopratutto le
zone piu' remote e selvagge che sono le piu' belle, serve un'auto a
noleggio, con i costi che ne conseguono. Per la guida, cercate di andare
piano piano almeno i primi 2/3 giorni. Per questo non prevedete lunghe tappe
almeno all'inizio, per evitare di dover andar forte e rischiare incidenti.
Una volta abituati, non è poi così complicato, ma occorre sempre avere la
massima attenzione. Basta una minima distrazione, e ci si trova a guidare
nella corsia di destra, con invevitabili conseguenze. Occhio quindi, anche
agli stop e ai dare la precedenza, dove si tende sempre a guardare dalla
parte opposta prima di partire. Gli automobilisti scozzesi sono normalmente
molto piu' educati di noi italiani, non lampeggeranno o suoneranno mai il
clakson, ma se ne stanno buoni buoni dietro di voi sino a quando non
potranno sorpassarvi.

L'auto dopo diversi confronti l'abbiamo prenotata con AutoEurope, in quanto
aveva le tariffe migliori. Abbiamo preso anche un'assicurazione aggiuntiva
fornita da AE per 30 euro che rimborsa eventuali addebiti della compagnia in
caso di danni/incidenti. Una volta effettuata la richiesta, viene inviato
via email un preventivo dove viene indicata la compagnia a cui dovremo
rivolgerci per il noleggio dell'auto, e tutte le eventuali spese aggiuntive
da pagare in loco. Unica nota negativa, si paga ovviamente in anticipo il
noleggio, ma si puo' comunque disdire entro un certo tempo. Accettata Visa
Elektron.

GPS: se potete e se ne avete uno, consigliamo di portarlo. E' stato
utilissimo, sopratutto i primi giorni dove c'e' comunque da stare attenti a
tante cose, avere una voce che ti indica cosa fare e quando semplifica di
molto la guida. Noi abbiamo usato un normale cellulare Symbian con un gps
Bluetooth. Non abbiamo preso il satellitare/palmare per evitare peso
ulteriore. Tutte le strade erano segnalate correttamente.

Ad integrazione del gps conviene sempre avere a disposizione una normale
cartina stradale. L'abbiamo acquistata in aereoporto, della AA scala
1:300.000 a circa 3 sterline. Tutte le strade sono ben segnate, con anche i
luoghi turistici. E' risultata molto utile ! Quando vedeTe sulla cartina un
paesino con 2/3 case, è effetivamente così ! (sopratutto nelle highlands).
Distributori di benzina ( che costa meno del diesel ) se ne trovano sempre
( almeno uno ) nei centri piu' grossi, altrove non è garantito. Quindi
quando la lancetta del pieno scende un po' sotto la metà, è sempre meglio
rabboccare onde evitare di correre rischi ! La benzina costa parecchio, e
piu' si sale verso nord, piu' aumenta ( prezzi trovati da 0,96 a 1,3
sterline al litro a seconda della zona ). Il Diesel costa piu' della Benzina
senza piombo.

Per il cibo, noi abbiamo provato da subito le colazioni scozzesi (
salsiccia, bacon, uova fritte, pomodori, funghi ), ma sono risultate molto
pesanti. Piu' che altro si rimane in uno stato di sonnolenza per buona parte
della giornata, sin quando non si termina la digestione, e questo è
piuttosto spiacevole. C'è il vantaggio che fino a sera non toccavamo cibo,
con notevole risparmio ! Mediamente se si cercano locali non particolarmente
"in" o in pienissimo centro, i prezzi sono allineati con quelli italiani, o
anche meno. In media abbiamo speso per una cena al tavolo in due circa 20
sterline ( 30 euro ). Se si va in uno dei numerosi take-away si risparmia
notevolmente !

Il clima è piuttosto mutevole, come ci aspettavamo. Noi grazie al cielo
abbiamo avuto fortuna, è piovuto solo un paio di giorni in totale,
distribuiti su tutta la vacanza. Per il resto molti giorni grigi, e 5/6 con
il sole. Quando esce, c'è veramente caldo,quindi vestitevi a cipolla. Noi
con k-way normale, una giacca tipo bomber un po' imbottita, pile o maglione
e camicia ci siamo gestiti piuttosto bene, e non abbiamo sofferto molto
freddo.

Per alcune foto dei luoghi visitati :
http://www.marcoedanna.com/gallery/l...zia/scozia.htm
ram è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-03-2008, 21:29   #2
]Rik`[
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troppo lungo per leggere, cmq ci sono stato anche io in estate 2006: UNO SPETTACOLO. visitate la scozia perchè merita veramente!
]Rik`[ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 25-03-2008, 07:46   #3
ram
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Originariamente inviato da ]Rik`[ Guarda i messaggi
troppo lungo per leggere, cmq ci sono stato anche io in estate 2006: UNO SPETTACOLO. visitate la scozia perchè merita veramente!
Eh eh, e' un Diario, un po' lungo lo deve essere....
ram è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 25-03-2008, 15:20   #4
camillozzo
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Originariamente inviato da ]Rik`[ Guarda i messaggi
troppo lungo per leggere, cmq ci sono stato anche io in estate 2006: UNO SPETTACOLO. visitate la scozia perchè merita veramente!
Concordo!!!
camillozzo è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 25-03-2008, 17:45   #5
]Rik`[
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Originariamente inviato da ram Guarda i messaggi
Eh eh, e' un Diario, un po' lungo lo deve essere....
sìsì hai ragione tu, era per dire che al momento non avevo tempo per leggere tutto
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