Gli smartphone medio-gamma non vendono più come prima. Meglio spendere di più (o molto meno)

Il mercato degli smartphone si polarizza: crolla la fascia media, mentre crescono i segmenti premium ed entry-level, riflettendo cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e nelle sfide economiche globali
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 03 Gennaio 2025, alle 11:31 nel canale TelefoniaIl mercato degli smartphone sta vivendo una profonda trasformazione, con il segmento di fascia media che perde sempre più terreno a favore dei dispositivi premium e di quelli entry-level. Secondo le più recenti analisi, il market share degli smartphone medio-gamma è destinato a crollare dal 35% del 2021 al 23% previsto per il 2027. Un cambiamento significativo che riflette le mutate preferenze dei consumatori e le sfide economiche globali.
Il declino della fascia media
Tradizionalmente, gli smartphone di fascia media (con prezzi tra i 200$ e i 400$) hanno rappresentato un buon compromesso tra prestazioni e costo. Tuttavia, questo segmento sta perdendo appeal per diversi motivi:
- Mancanza di innovazioni tecnologiche rivoluzionarie
- Consumi più conservativi della classe media di fronte alle sfide economiche
- Migliore rapporto qualità-prezzo dei dispositivi entry-level
- Maggiore attrattiva dei top di gamma per chi può permetterseli
Questa tendenza segna una netta inversione rispetto al biennio 2021-2022, quando il segmento medio rappresentava stabilmente il 35% del mercato.
L'ascesa dei top di gamma
Mentre la fascia media arranca, i dispositivi premium continuano a guadagnare terreno. Il loro market share è passato dal 22% del 2021 al 28% del 2023, con previsioni di arrivare al 32% entro il 2027. Ancora più impressionante è il dato relativo al valore: si stima che entro il 2027 gli smartphone premium genereranno il 74% delle entrate del settore, in netto aumento rispetto al 54% del 2021.
Questo trend è confermato anche da altre analisi di mercato. Secondo Counterpoint Research, nel 2023 le vendite di smartphone di fascia alta sono cresciute del 6% rispetto al 2022, in controtendenza rispetto al calo generale del settore. I dispositivi premium hanno rappresentato un quarto del mercato in termini di unità vendute e il 60% del fatturato complessivo.
La resilienza degli entry-level
Sorprendentemente, anche gli smartphone entry-level (sotto i 200$) mostrano una notevole tenuta. Il loro market share si è mantenuto stabile tra il 41% e il 45% nel periodo analizzato. Questa resilienza è attribuibile a diversi fattori:
- Migrazione da tecnologie 4G a 5G nei mercati sviluppati
- Domanda di modelli economici in contesti macroeconomici sfidanti
- Miglioramento delle prestazioni anche nei dispositivi più economici
Diverse sono le cause che stanno portando a questa polarizzazione del mercato:
- Innovazione concentrata sui top di gamma: le novità più interessanti, come l'intelligenza artificiale on-device, vengono introdotte prima sui modelli premium.
- Maggiore durata dei dispositivi: gli utenti tendono a tenere più a lungo i propri smartphone, optando per modelli di fascia alta quando decidono di sostituirli.
- Strategie di marketing: le campagne promozionali e i finanziamenti agevolati rendono più accessibili i dispositivi premium.
- Status symbol: possedere l'ultimo top di gamma è diventato un segno di distinzione, soprattutto nei mercati emergenti.
- Miglioramento degli entry-level: la qualità dei dispositivi economici è notevolmente aumentata, rendendo meno attraenti i modelli di fascia media.
Prospettive future
Le previsioni per il mercato complessivo degli smartphone sono caute. Goldman Sachs stima una crescita del +3%, +2% e +1% rispettivamente nel 2025, 2026 e 2027. Questa moderata espansione è attribuita principalmente alla mancanza di innovazioni rivoluzionarie e al conseguente allungamento del ciclo di sostituzione dei dispositivi. In questo scenario, i produttori dovranno ripensare le loro strategie, soprattutto per quanto riguarda la fascia media. Sarà fondamentale offrire un reale valore aggiunto per giustificare la differenza di prezzo rispetto agli entry-level, magari puntando su funzionalità avanzate finora riservate ai top di gamma.
Il mercato degli smartphone sta vivendo una fase di profonda trasformazione. La polarizzazione tra dispositivi premium ed entry-level sembra destinata a consolidarsi, mettendo in seria difficoltà il segmento medio. Per i consumatori, questo potrebbe tradursi in una scelta più netta tra prestazioni elevate a costi importanti o soluzioni economiche ma sempre più capaci.
67 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoè finita che lo sto usando io da due mesi e l'unica cosa di cui sento la mancanza è il modulo NFC (che sulla scheda tecnica di un sito di telefonia era indicato come presente, 'tacci loro).
Che romanticone...
Insomma i classici medi sono proposti a prezzi di listino che di medio non hanno nulla ( almeno per le tasche italiane). Se non ricordo male un A55 ha un prezzo di listino di oltre 500 euro...
eh... il meizu "sarcazzochemodello" di 6 anni comincia a fare le bizze...
il samsung? ho pagato 299 euro il 8/128 4g..
Insomma i classici medi sono proposti a prezzi di listino che di medio non hanno nulla ( almeno per le tasche italiane). Se non ricordo male un A55 ha un prezzo di listino di oltre 500 euro...
Un A5x o chi per esso è ancora da considerare un miedio gamma?
Detto ciò ci sono dei modelli che sono veramente a medio gamma (motorola G85) e altri che nel tempo sono finiti a prezzi assurdi.
Ma questo è figlio del marketing, come la panda che è diventata un SUV elettrico.
PS -4% se va bene come calo e il titolo è "Non vendono più".
Io piuttosto mi preoccuperei del rialzo degli entry level.
Insomma i classici medi sono proposti a prezzi di listino che di medio non hanno nulla ( almeno per le tasche italiane). Se non ricordo male un A55 ha un prezzo di listino di oltre 500 euro...
questo è un esempio lampante di quanto dicevo prima sulla difficoltà di analizzare le fasce. se un prodotto della "fascia 500" dopo pochi mesi va a intaccare i prodotti di "fascia 300" diventa molto difficile se non impossibile fare analisi. troppo mutevole il tutto
chi più spende meno sp..ippola
boh secondo me è un test di intelligenza,.e chi spende più di 200 eury per un telefonino non lo ha passatoA "mio padre/nonno" ma generalmente gli over 65 hanno un telefono che basta che gli dai whatsapp per i messaggi e fare le videochiamate ai nipoti e la possibilità di avere FB e qualche altra cosa in croce, gli basta, quindi un Tel anche di 100€, dai 150€ va più che benissimo e diciamo che già ce una bella fetta di mercato.
Poi scendendo ce chi non gli frega una mazza quindi vedasi come i precedenti, uso modico e gli basta quello da 150€ appunto.
Chiaramente ce chi oltre non può permettersi e anche qui ce una bella fetta di mercato.
Ci sono i figli (di papà
Nel mezzo ce chi fa una scelta magari consapevole e per le sue esigenze gli va bene un A55 et similia. Ma gli acquisti consapevoli ormai sono sempre meno, fregati dal marketing.
Ps. l'acquisto consapevole lo fa anche chi spende 150€ sapendo che gli basta e avanza
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