Sabotaggio cavi dati sottomarini: Baltic Sentry è il nuovo programma NATO per sorvegliarli

Sabotaggio cavi dati sottomarini: Baltic Sentry è il nuovo programma NATO per sorvegliarli

Il clima da seconda guerra fredda fra fazioni non in conflitto diretto lo si respira anche nei sabotaggi sempre più frequenti alle infrastrutture sottomarine destinate allo scambio dati. Nasce un nuovo programma di sorveglianza NATO, Baltic Sentry.

di pubblicata il , alle 11:46 nel canale Sicurezza
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Mark Rutte, politico olandese che da ottobre 2024 svolge anche l'incarico di Segretario generale della NATO, si è espresso in maniera molto chiara sulla necessità di aumentare considerevolmente la sorveglianza delle infrastrutture ritenute cruciali nell'area del Mar Baltico. Lo ha fatto in presenza dei Paesi della regione, direttamente interessati: Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia. Per la precisione ad assumere il carattere dell'urgenza è il monitoraggio deii cavi dati sottomarini in fibra ottica, ma anche gli oleodotti e gasdotti, infrastrutture cruciali per le comunicazioni e il fabbisogno energetico.

La storia recente parla chiaro: tutti ricordano il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream del 26 settembre 2022, in seguito ad esplosioni sottomarine mirate. Nel giorno di Natale 2024, appena trascorso, quattro cavi per le telecomunicazioni sono stati danneggiati sempre nell'area del Baltico, tre fra Finlandia ed Estonia, uno fra Germania e Finlandia. Nel mirino degli inquirenti è stata fermata una petroliera battente bandiera delle Isole Cook, verosimilmente appartenente alla cosiddetta "flotta fantasma" russa, ritenuta responsabile di osservazione e in alcuni casi sabotaggio di infrastrutture sottomarine.

Il clima è diverso rispetto a pochi anni fa, è innegabile. Baltic Sentry è il nuovo progetto NATO che si ripromette di tenere sotto controllo in maniera molto più attenta non solo le zone più critiche ma anche di registrare ogni attività marittima sospetta della Russia (o di imbarcazioni verosimilmente sotto il diretto controllo). Come? Lo vediamo fra poco. Intanto occorre capire come sono avvenuti i sabotaggi del passato.

Come avviene il sabotaggio delle infrastrutture sottomarine?

Nella maggior parte dei casi attraverso taglio diretto con strumenti subacquei (robot-droni sottomarini, piccoli batiscafi o comunque strumentazione tecnica pensata per lo scopo), ma anche con posizionamento di cariche esplosive (come nel caso di Nord Stream, posizionato fra gli 80 e 110 metri di profondità, ad opera di subacquei professionisti). Più rari i casi dove vengono posizionate sostanze chimiche altamente corrosive, che richiedono tempo per essere efficaci ma al contempo rendono molto più difficile l'identificazione di chi possa essere stato, visto che i danni possono essere evidenti a mesi di distanza.

Ad accomunare tutte le modalità di sabotaggio c'è o c'è stata comunque la presenza di imbarcazioni o sommergibili sospetti nella zona, a cui il programma NATO vuol dare un messaggio chiaro di deterrenza con una nuova e ben più sensibile presenza di imbarcazioni fornite su turnazione dagli stati baltici precedentemente citati. Non solo sottomarini e navi da guerra, ma anche droni navali e un sistema di sorveglianza da terra molto più preciso ed attento. Insomma, sarà molto più difficile che in passato commettere atti di sabotaggio e danneggiare strutture strategiche per le comunicazioni globali, almeno per quanto riguarda la situazione nel Baltico.

La questione resta comunque aperta, con la ricerca di eventuali alternative in caso di guasti imprevisti e dolosi, a cui la trattativa per la connettività Starlink da parte di diversi governi non è certo slegata.

9 Commenti
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cignox115 Gennaio 2025, 12:25 #1
Negli ultimi mesi mi sto leggendo chili di libri di Clive Cussler, soprattutto gli Oregon Files, e nella mia ingenuitá e ignoranza in politica internazionale, pensavo che queste cose fossero finzione, o al massimo terminate con la fine della guerra fredda.
Ma l'idea che la Russia saboti le infrastrutture e si debba iniziare un'opera di monitoraggio etc non sfigurerebbe affatto in uno dei libri di Cussler.
Alodesign15 Gennaio 2025, 12:30 #2
Originariamente inviato da: cignox1
Negli ultimi mesi mi sto leggendo chili di libri di Clive Cussler, soprattutto gli Oregon Files, e nella mia ingenuitá e ignoranza in politica internazionale, pensavo che queste cose fossero finzione, o al massimo terminate con la fine della guerra fredda.
Ma l'idea che la Russia saboti le infrastrutture e si debba iniziare un'opera di monitoraggio etc non sfigurerebbe affatto in uno dei libri di Cussler.


Ti devi sempre trovare un "nemico" per muovere tutta l'industria.
Ormai i beduini avevano fatto il loro corso.
sidewinder15 Gennaio 2025, 13:08 #3
Piu che Russia e' la Cina ...

Non a caso hanno pure brevettato un sistema per tagliare velocemente i cavi:

https://patents.google.com/patent/CN111203499A/en
s0nnyd3marco15 Gennaio 2025, 13:13 #4
Mi sembra giusto, visto l'ottimo lavoro fatto con Nord Stream
omerook15 Gennaio 2025, 13:35 #5
Quindi i sabotatori di gasdotti sono nemici della nato?
Abbiamo un cortocircuito.
azi_muth15 Gennaio 2025, 13:37 #6
Originariamente inviato da: cignox1
Negli ultimi mesi mi sto leggendo chili di libri di Clive Cussler, soprattutto gli Oregon Files, e nella mia ingenuitá e ignoranza in politica internazionale, pensavo che queste cose fossero finzione, o al massimo terminate con la fine della guerra fredda.
Ma l'idea che la Russia saboti le infrastrutture e si debba iniziare un'opera di monitoraggio etc non sfigurerebbe affatto in uno dei libri di Cussler.



Visto che le tensioni sono tornate e che gasdotti e cavi sottomarini sono infrastrutture strategiche poco protette e facilmente sabotabili il mar Baltico è poco profondo (la media è 54 metri) c'è poco da stupirsi.
Le guerre moderne non sono dichiarate e prendono forme ibride che possono essere distanti dai campi di battaglia ma non per questo non sono pericolose per la sicurezza degli stati perchè orientate a creare caos e indebolire gli avversari: attacchi hacker, disinformazione, finanziamento di movimenti e partiti estremisti, distruzione di infrastrutture strategiche etc.


Forse vi manca un po' di contesto...

https://www.wired.it/article/cavi-s...baltico-russia/

https://www.milanofinanza.it/news/c...411201129583000
Unrue15 Gennaio 2025, 14:51 #7
Originariamente inviato da: cignox1
Negli ultimi mesi mi sto leggendo chili di libri di Clive Cussler, soprattutto gli Oregon Files, e nella mia ingenuitá e ignoranza in politica internazionale, pensavo che queste cose fossero finzione, o al massimo terminate con la fine della guerra fredda.
Ma l'idea che la Russia saboti le infrastrutture e si debba iniziare un'opera di monitoraggio etc non sfigurerebbe affatto in uno dei libri di Cussler.


Sarebbe così strano che la Russia danneggi cavi sottomarini di paesi Nato? In fondo siamo in guerra con loro, anche se non direttamente.

Il monitoraggio di tali infrastrutture è fondamentale, Russia o meno.
alexfri15 Gennaio 2025, 21:14 #8
Siamo stati troppo fessi, con il nostro buonismo hanno fatto quello che volevano, ora basta. La prossima nave che si avvicina ad un cavo deve essere silurata istantaneamente, ovviamente senza farsi scoprire ma mandando un bel messaggio a chi deve riceverlo.
Ripper8916 Gennaio 2025, 00:08 #9
Originariamente inviato da: alexfri
Siamo stati troppo fessi, con il nostro buonismo hanno fatto quello che volevano, ora basta. La prossima nave che si avvicina ad un cavo deve essere silurata istantaneamente, ovviamente senza farsi scoprire ma mandando un bel messaggio a chi deve riceverlo.

Bella, in pratica la solita retorica ipocrita occidentale, meno male che si combatteva per la "difesa della libertà".

Questi cavi segnalo che passano anche nel fondale dello stretto del Bab al-Mandab, che possono essere sabotati solo con una squadra di sabotatori reclutabile facilmente, in primis dallo Yemen. Altrettanto esposti sono anche i nostri rigassificatori, i tubi del gas dall'Algeria e quelli nel Baltico.

Seguendo poi la tua filosofia del "senza farsi beccare" per inviare messaggi, qualcuno potrebbe rispondere anche vendendo tramite intermediari anonimi ordigni nucleari o ordigni sporchi a stati ostili o anche a fazioni terroristiche arabe.

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