AirPods Pro 3, la nuova traduzione vocale di Apple non arriva in Europa

AirPods Pro 3, la nuova traduzione vocale di Apple non arriva in Europa

La funzione Live Translation annunciata per AirPods consentirà traduzioni vocali in tempo reale, ma in Europa non sarà disponibile al lancio a causa dei vincoli imposti dal GDPR e dall’AI Act. Apple promette aggiornamenti futuri, ma non fornisce date certe

di pubblicata il , alle 15:00 nel canale Apple
AppleAirPods
 

Apple ha comunicato che la nuova funzione Live Translation con AirPods, presentata insieme agli AirPods Pro 3, non sarà disponibile per milioni di utenti europei al momento del lancio previsto per la prossima settimana. La limitazione riguarda tutti coloro che si trovano fisicamente nell’Unione Europea e hanno un account Apple registrato in UE, come confermato dalla pagina ufficiale di disponibilità delle funzioni sul sito dell’azienda.

Apple non ha fornito spiegazioni ufficiali sul motivo di questo blocco, ma a ostacolare il debutto sarebbero con ogni probabilità le normative europee, in particolare l’Artificial Intelligence Act e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Entrambi impongono requisiti stringenti sul trattamento dei dati e sui servizi di traduzione vocale, spingendo i regolatori a voler esaminare nel dettaglio come il sistema gestisce privacy, consenso, flussi di dati e diritti degli utenti. Apple, da parte sua, deve garantire la piena conformità prima di attivare la funzione in Europa.

Live Translation è stata presentata come una delle principali novità degli AirPods Pro 3, ma sarà disponibile anche su AirPods 4 con Cancellazione Attiva del Rumore e su AirPods Pro 2. La funzione consente una comunicazione multilingue in tempo reale: gli utenti possono parlare normalmente indossando gli AirPods e ricevere traduzioni istantanee. Se l’interlocutore non utilizza AirPods compatibili, l’iPhone mostrerà trascrizioni e traduzioni sullo schermo in orizzontale nella lingua preferita.

Quando entrambi i partecipanti alla conversazione utilizzano AirPods con Live Translation, l’interazione diventa ancora più naturale. La Cancellazione Attiva del Rumore abbassa automaticamente il volume della voce originale, rendendo più chiaro l’audio tradotto e mantenendo un flusso di dialogo fluido.

Dal punto di vista tecnico, per poter sfruttare la nuova funzione serve un iPhone 15 Pro o successivo, aggiornato ad iOS 26 o superiore, e AirPods con il firmware più recente. Apple ha testato questo firmware parallelamente alle beta di iOS 26 e il rilascio ufficiale è atteso per il 15 settembre, in concomitanza con l’uscita pubblica del sistema operativo.

Al momento Live Translation supporta traduzioni istantanee tra inglese (UK e US), francese, tedesco, portoghese (Brasile) e spagnolo. L’azienda ha annunciato che entro la fine dell’anno arriveranno anche italiano, giapponese, coreano e cinese semplificato. Rimane invece incerta la tempistica per la rimozione delle restrizioni europee, e al momento Apple non ha fornito ulteriori chiarimenti in merito.

Aggiornamento 12/09/2025 - 10:00: A seguito di alcune verifiche, segnaliamo che la mancanza della disponibilità della traduzione in tempo reale è dovuta ai requisiti di interoperabilità del Digital Markets Act e non, come indicato originariamente nella notizia, a causa di GDPR e AI Act.

4 Commenti
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TorettoMilano11 Settembre 2025, 15:08 #1
sono a favore di mettere regole ma renderle snelle e chiare. ho la sensazione l'europa si stia italianizzando rendendo complicata e lenta qualsiasi procedura
agonauta7811 Settembre 2025, 15:12 #2
In compenso il prezzo sarà quello pieno
nebuk11 Settembre 2025, 16:22 #3
strano, di solito l'UE semplifica e favorisce tutte le innovazioni....
CrapaDiLegno11 Settembre 2025, 18:23 #4
Originariamente inviato da: TorettoMilano
sono a favore di mettere regole ma renderle snelle e chiare. ho la sensazione l'europa si stia italianizzando rendendo complicata e lenta qualsiasi procedura


Le regole ci sono, sono le aziende americane che non le rispettano.
l'UE non vuole che ci americanizziamo dal punto di vista dei diritti civili e soprattutto che i dati dei cittadini dell'UE finiscano liberamente a disposizione di tutti.
Io direi che non è un male, anche se questo significa che non ha la traduzione istantanea negli Airpods (o qualsiasi altri servizio non indispensabile) o che questa arriverà solo quando Apple si degna di rispettare le leggi europee in merito.

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