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#1 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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Appena laureato: consigli
Buongiorno gente: ieri mi sono laureato in ingegneria informatica vecchio ordinamento; sono abbastanza contento del voto (103/110) anche se non rispecchia molto l'enorme impegno che questo bel corso di studi ha richiesto...attualmente sono sotto contratto come consulente IT network specialist per Poste Italiane, il contratto scade il 28 febbraio, giorno in cui compirò 27 anni; ho avuto altre esperienze lavorative (riparazione e assemblaggio di pc, tecnico reti tcp/ip e programmatore database-oriented (ASP.NET && SQL server 2000 enterprise per la precisione);
dato che sto per buttarmi nel mondo del lavoro ho iniziato a cercare informazioni sul diritto del lavoro, la riforma Biagi e le varie tipologie di contratto ma non ci capisco una mazza....qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio in materia? mi hanno detto di mandare curriculum vitae a destra e a manca, inoltre il prof. di cui sono stato tesista vorrebbe assumermi.....La società di consulenza per le poste vorrebbe prorogare il contratto...insomma ho una marea di carne al fuoco e non so cosa fare
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#2 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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wei non c'è nessuno???
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#3 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 648
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Quote:
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#4 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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grazie antartica...ma è vero che se fai una collaborazione straordinaria non ti pagano l'inps???
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#5 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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mmmm provo a ravvivare questo thread......
oggi ho fatto un colloquio con la più grande società di software della mia città....c'è da fare spesso trasferte nazionali e internazionali, l'ambiente è simpatico (non giacca e cravatta tutti i giorni insomma) però la retribuzione è 19.000 € lordi all'anno...un po' pochino...... il colloquio è andato bene e lunedì ho il colloquio tecnico..... Una società di Roma mi ha offerto un contratto di consulenza a 40 € netti ad intervento e 6-7 interventi al giorno
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sign editata dallo staff Ultima modifica di BountyKiller : 11-03-2005 alle 17:58. |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 648
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Quote:
Io non voglio, con il mio post, dirti "questo sarebbe meglio di quest'altro", ma mandarti un messaggio che deve essere forte e chiaro: prima inizi a farti un po' di pelo sullo stomaco, meglio è. Sii freddo e non farti scrupoli. Fra qualche anno mi darai ragione, come credo che me la diano gli altri che già lavorano Consiglio 2: Non tener conto solo dello stipendio, ma di tutto il resto. A Roma se ne brucia una fetta consistente in affitto, viaggi, telefono e balle varie. Milano sarà + o - la stessa cosa. E poi 40 Euro moltiplicati per 6-7 volte? Magari sarà anche così, ma a parole sono bravi tutti, anche quando poi lavoro non c'è (eh, ma sai, è un momento di crisi...) Pelo sullo stomaco ancora, mi raccomando!!! Basati su proposte concrete. Nessuno ti dirà mai "eh, ci sono anche giorni dove gli interventi sono zero...", loro fanno i loro interessi!!!!!!!!!!! Sempre!!!!!!! Consiglio 3, quello che farei se fossi in te (io sono ingegnere elettrotecnico - forse un po' riesco ad immedesimarmi): accetterei l'offerta della società di Genova. Con qualche trasferta arrotondo lo stipendio (ne faccio anch'io e le trasferte sono una bella boccata d'ossigeno, quando capitano - per quei giorni tra diarie e indennità guadagni + del doppio dello stipendio base). Mi terrei poi stretto in ogni modo, con le unghie e con i denti, il contatto con il relatore per eventuali contratti a progetto, eventualmente anche raccontandogli balle (del tipo "lavoro solo due ore al giorno, il mio impegno attuale è compatibile con i progetti..."). Capiteranno delle volte in cui magari dovrai lavorare fino alle 3 di notte per mantentere gli impegni, ma sarà comunque un ingresso di soldi "extra" che ti faranno comodo. Oltre a formarti come esperienza, di cui ne hai bisogno e che costituisce, sempre e comunque, un miglioramento irreversibile della tua professionalità. (Nota: in Accenture non riuscirai MAI a trovare il tempo per un secondo "lavoretto"). Ho usato la parola "professionalità": ricorda sempre, oggi come fra 20 anni, che questa è l'unica cosa che niente e nessuno potrà mai toglierti.
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Ultima modifica di Northern Antarctica : 11-03-2005 alle 18:26. |
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#7 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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Grazie Northen....meno male che ci sei tu altrimenti qui nessuno risponde.....dunque, in effetti il discorso mi pare un po' cinico...voglio dire, se lunedi' il colloquio tecnico va bene e mi prendono dovrebbero farmi fare prima (cosi' ho capito) un corso di aggiornamento.....secondo me e' un po' da ingrati a quel punto continuare a cercare offerte migliori (o no?)....sicuramente potrei licenziarmi anche dopo 2 giorni lavorativi MA a quel punto che referenze mi darebbero???....la referenza sarebbe del tipo:" si e' fatto il corso e poi se ne e' andato".... e avere cattiva reputazione non credo aiuti molto correggi mi se sbaglio...
per quanto riguarda il discorso della societa' di Roma, la socit' sta appunto a Roma ma il lavoro lo farei nella mia citta' (e hanno pure detto " se gradisce le diamo anche Savona").....io opterei al momento per Genova (per Savona devo necessariamente motorizzarmi) ma vuoi che tra genova e Savona non ci siano 3 o 4 guasti al giorno ???
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#8 | ||||
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 648
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Quote:
Cercare qualcosa di meglio una volta assunto in una azienda è normale. Non è che debba essere una ricerca spasmodica quotidiana. Ma guardati sempre un po' intorno, almeno per curiosità. Ci sono in giro tante occasioni che poi si prende qualcun altro solo perché è stato più attento di te. Garantito al 100% che la stessa cosa la fanno i tuoi capi e i capi dei tuoi capi, anche se - ovviamente - non vanno a sbandierarlo ai quattro venti. E poi ripeto: se l'azienda ha problemi, ti può mandare a casa con tante scuse e pacche sulle spalle. E questo non è da "ingrati"? Si tratta semplicemente che l'azienda fa i suoi interessi e tu devi farti i tuoi, perché non c'è nessuno che li fa al posto tuo. Ovvio che la situazione in genere non è così estrema perché l'azienda non è qualcosa di astratto e separato da te: tu contribuisci al lavoro dell'azienda e l'azienda ti forma. Ma nessuno fa beneficenza, ricordalo. Quote:
Quote:
Considera professionalità, stipendio e spese globali (se vedi i contratti di consulenza rispetto a quelli da dipendente sembra inizialmente che guadagni il quadruplo, poi però comincia a considerare ferie, malattie, inps, commercialista, il fatto che non sia un qualcosa di sicuro - quest'ultimo è il motivo per cui si guadagna di più). Considera poi la possibilità di girare il mondo: alcune esperienze umane e professionali all'estero non hanno prezzo (parlo per esperienza personale - vedi che poi non sono così cinico? Quote:
Ultima cosa: tutto quello che ho scritto è tutta roba scritta con il senno di poi, dopo 10 anni di lavoro. In un certo senso è molto facile per me erogare consigli, dato che ne ho viste un po' di più e che non sono coinvolto in prima persona In bocca al lupo!
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: Milano (MI)
Messaggi: 2379
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Cnsiglio N°1: la ACCENTURE NO!!!!!!!!!!!!!! Qui a Milano gli informatici lo sanno tutti che è da evitare come la peste, fidati, sfruttano e basta!
Un altro consiglio... se fai il consulente guadagni di più all'inizio rispetto ad altri impieghi, ma poi hai meno possibilità di carriera.... soprattutto se non hai bisogno urgente di denaro e magari la tua famiglia ti può aiutare un pochino all'inizio, punta su una società iù grande, che ti d° maggiori garanzie e possibilità di carriera. Inoltre ti sembrerò brutale ma... chi ti dice che una piccola società di conslulenza non possa miseramente fallire??? Certo anche la grande azienda può avrere problemi, ma è meno probabile. Ti dico queste cose perchè il mio ragazzo si è laureato a maggio in informatica, e fra lui e i molti suoi amici che conosco hanno tutti questi problemi del "neolaureato"! Mettila così, c'è gente che si laurea e fa dei lavori del cavolo perchè non trova... tu hai anche l'imbarazzo della scelta! |
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#10 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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credevo che le referenze contassero anche per gli ingegneri.....cmq grazie dei consigli, i tizi di roma mi hanno spiegato che non è possibile prevedere quanti interventi vanno fatti....quindi ci possono essere giorni pieni e giorni vuoti, e poi mi pare di capire che non ti pagano contributi previdenziali nè niente.......bah...non so nemmeno io... in quella ditta di software il contratto di un neoassuno sono 19 k€/anno, lordi, il che vuol dire circa 1200€ netti al mese...ma io devo fare la dichiarazione dei redditi e pagare altri soldi sul mio netto o il 740 si fa sul lordo??? e inoltre loro pagano i contributi inps..ma io non mi fido (per me sono soldi buttati meglio valutare l'ipotesi della pensione integrativa)...posso dirottare i contributi inps verso un fondo integrativo??
capisci Northen io sono CONOSCENZA ZERO sugli aspetti burocratici del lavoro.....
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#11 | |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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Quote:
ma in effetti non so spiegarmelo nemmeno io perchè ho così tante richieste a 2 settimane dalla laurea....un mio amico si è laureato due anni fa in ing delle tlc, 110, lode e dignità di stampa...nessuno l'ha filato per 9 mesi credo vada a momenti e a culo....
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 648
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Quote:
1) Per quanto riguarda la società di Roma, sarà tutto a tuo carico: INPS, IRPEF, posizione aperta dal commercialista eccetera. Non hai diritto a ferie o malattia, a meno che tu non te le paghi. 2) Per la società di Genova, i 19.000 annui lordi verranno ripartiti su 12 (o 13, o 14) mensilità lorde. Da ogni mensilità lorda viene trattenuto il 9.19% per l'INPS dal tuo lordo; la società paga anch'essa una parte per te (mi sembra attorno al 40%). Tu non devi preoccuparti di nulla, sul primo cedolino (il foglio dove c'è lo stipendio, che riceverai mensilmente) ci saranno tutti i dettagli. Non puoi sottrarti a ciò, il contributo INPS è obbligatorio per i lavoratori dipendenti (lo è per tutti, solo che da dipendenti il prelievo è automatico. Se non fosse così, come pagherebbero le pensioni di chi è già in pensione???). 3) Su quello che resta paghi l'IRPEF, l'imposta sul reddito delle persone fisiche, che nel tuo caso, fino a 26.000 Euro lordi annui, è del 23% (nuova Finanziaria 2005). 4) Si pagano inoltre addizionali IRPEF regionali e comunali (variabili, dai 10 ai 30 Euro a seconda del comune / regione). Quello che resta è il tuo stipendio netto, sul quale non si paga più nulla. (Nota che alla fine viene un po' meno di 1200 Euro mensili...). 5) Non puoi dirottare, data la loro obbligatorietà, i contributi INPS su di un fondo. Puoi fartene tu in parallelo uno per conto tuo, come fanno tutti, versando 600 - 1000 Euro l'anno (anche di - o di +) 6) Se hai il tuo solo reddito da lavoro, non c'è bisogno di presentare dichiarazione dei redditi (730 o 740). Se hai intestate cose da dichiarare (case, terreni - non l'auto o la moto!) sulle quali devi pagare le tasse oppure hai delle spese da farti rimborsare (cure mediche, mutui) allora fai il 730. Tu non devi fare nulla se non prenotarti presso la tua azienda: normalmente la aziende entrano in contatto con dei centri di assistenza fiscale, dove tu devi andare con i documenti alla mano (se l'azienda è grande vengono loro in ufficio). Non fare il 740! Dovresti fartelo da solo (i centri non lo fanno) e eventuali rimborsi non sono immediati, ma avvengono dopo 5 anni. Noticina: nel 730 dovresti dichiarare anche gli "altri redditi" oltre a quello da dipendente, sui quali devi pagare le tasse. Sto parlando della tua probabile collaborazione con l'Università. Ci siamo capiti 7) Tornando alla pensione, quello che puoi dirottare su un fondo integrativo non è il contributo mensile INPS, ma il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), meglio noto come "Liquidazione". la liquidazione si matura mese per mese e puoi (anzi, con la nuova legge se non ti opponi la cosa avviene automaticamente con il meccanismo del silenzio-assenso) rinunciarvi avendo in cambio un'integrazione della pensione. Altri dubbi???
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#13 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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grazie northen.....sei una preziosissima fonte di informazioni..... che tu sappia c'è un sito o un documento ufficiale in cui ci siano riportate tutte queste regole? secondo te è possibile farsi rimborsare la ritenuta d'acconto su prestazioni già terminate?...un'ultima cosa: tutti si fanno la pensione integrativa?
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
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Quote:
- IRPEF / tasse / 730: http://www.agenziaentrate.it/documen...rpef/index.htm - Pensione: http://www.inps.it/informazioni/temp...ioni.asp?ind=2 Poi: - La ritenuta d'acconto è una tassa che hai pagato per dei soldi che hai ricevuto. E' una tassa sul reddito che viene trattenuta all'origine, per semplificare le cose (così non devi fare la dichiarazione). A meno che l'importo trattenuto non sia errato, non è possibile chiederne il rimborso (a meno che tu non restituisca il compenso - così viene meno la causa - La pensione integrativa se la fanno tutti perché con i nuovi metodi di calcolo l'importo della pensione non è l'80% della media degli stipendi degli ultimi 5 anni di lavoro, ma una % < dell'80% della media degli stipendi dell'intera carriera lavorativa (quindi anche i 19.000 euro famosi). Capisci che alla fine non è tantissimo, verrà un po' meno della metà dell'ultimo stipendio. Non è che non ti consenta di sopravvivere, ma l'impatto sul tenore di vita è molto forte. Allora la gente si fa la pensione integrativa. Alcuni se ne fanno anche due. E' un modo di investire i soldi e non lasciarli in banca: che io sappia, praticamente tutte le pensioni integrative, volendo, possono essere interrotte dopo 10 anni: rinunci alla pensione e ti riprendi indietro il capitale (rivalutato)
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#15 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
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anche tu te la stai facendo (se posso chiedere)
sei tu quello dell'avatar ? per quanto riguarda quello che mi hai detto riguardo al 730 per la mio contratto a progetto x l'università...sei sicuro che convenga...ehm..."rischiare" ciao!!! ps: in accenture non ci vado giovedì...non c'ho proprio voglia...rimando
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#16 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 648
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Quote:
La pensione integrativa la sto facendo da 7-8 anni, ogni anno verso circa 1300 Euro. E' un fondo pensione "tranquillo", obbligazionario. Alla domanda se devi dichiarare o no i contributi sul 730 la tua coscienza dovrebbe risponderti meglio di quanto possa fare io... scherzi a parte, se viene versata la ritenuta d'acconto le tasse vengono pagate alla fonte e non dovresti dichiarare altro. Per quanto riguarda la Accenture quello che ha scritto Clasprea credo sia condiviso dalla quasi totalità delle persone che hanno avuto a che fare con la Accenture. Io feci un colloquio quando si chiamava ancora Andersen Consulting e fui scartato alla prima prova nonostante il mio 110 e lode. Ma, a freddo, devo dire che valutarono benissimo: chiaro che lì per lì ci rimasi male, ma non era assolutamente un'azienda adatta alla mia personalità, devi essere molto "inquadrato". Adesso al colloquio tecnico che hai fatto in teoria dovrebbe seguire un colloquio psicoattitudinale. Il grosso è fatto, cerca solo di stare tranquillo. E facci sapere
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#17 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
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sicuramente ti farò sapere.....mi hanno detto che sarò richiamato in settimana
per il momento grazie del tuo prezioso aiuto, ciao
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#18 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 2156
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Northen ho iniziato la collaborazione col mio prof..... tu hai mai valutato l'ipotesi di avviare un'impresa tua? io ci sto pensando......stamattina faccio un passo alla camera di commercio per tastare la situazione
ciao!!
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 648
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Quote:
Se ho valutato di avviare un'impresa mia... mmm... da neolaureato era una delle possibilità che avevo preso in considerazione, ma che poi ho abbandonato. Ti spiego i motivi: 1) Mi hanno assunto molto presto nella multinazionale dove lavoro tuttora; l'impatto con un ambiente cosmopolita e la possibilità di andare all'estero hanno avuto la meglio e hanno fatto scemare un po' tale decisione; mi sono riservato il fatto di fare ogni tanto qualche lavoretto extra. 2) Mia moglie ha un'impresa per conto suo. Non che debba essere una regola, ma meglio che in famiglia ce ne sia uno solo, se lei dovesse avere problemi ci sono io. 3) Essere "libero professionista" ti fa essere meno "libero" di quanto tu possa pensare. Non è che la gente viene da te perché sei figo e preparato. Devi andarti a cercare il lavoro in giro come uno squalo, perché la concorrenza fuori è tutt'altro che blanda. Devi farti il tuo giro, costruirtelo day by day. E questo costa impegno, fatica e presuppone pure una certa "impermeabilità" ai rifiuti e alla "declinazione" delle offerte che fai. Devi mettere in conto periodi di magra. Se becchi un grosso cliente puoi sistemarti, ma stai sempre a suo ridosso: dov'è tutta questa libertà? 4) Il lavoro da libero professionista comporta il dedicare una gran parte del tempo ad andare in giro a cercarti lavori, invitare gente a cena fuori, passare i sabati e le domeniche a fare quello che non hai potuto fare durante la settimana, insomma c'è tutta una parte di "public relation" che a me personalmente non piace. Se sei un tecnico "puro" non piace neanche a te. E allora perché tanta gente lo fa e guadagna pure bene? O perché ci è portata o perché - in qualche caso - dichiara al Fisco meno di quanto fattura. Bounty, voglio dirti una cosa che deve essere molto chiara: tra tutti i suggerimenti che ti ho dato sinora, anche negli altri posts, quelli che ti ho dato al punto 4) e parte di quelli al punto 3) devono essere quelli da prendere con le molle più di ogni altro. Io non conosco la tua indole. Potresti essere uno a cui mettersi in proprio piace tantissimo e che abbia una vena imprenditoriale innata. Capisci che se le cose stanno così tutto quello che ho detto non sarebbe un "problema". C'è molto di personale in quello che ho scritto e le strade per realizzarsi professionalmente sono ben più numerose di quella che ho seguito io. Io sto bene da dipendente anche perché, nonostante abbia un carattere molto aperto, faccia un lavoro manageriale e stia in ottimi rapporti con clienti e fornitori sono comunque un tecnico quasi puro e non me la cavo tanto bene con le public relations.
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#20 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Oct 2002
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io ho un carattere piuttosto chiuso..... infatti non parlo volentieri in pubblico..... ho scoperto che qui da me non ci sono contributi per imprese che si occupano di consulenza (che era la mia idea)...vedrò di raccogliere ancora un po' di informazioni, ma da quello che mi hanno detto deduco che sia MOLTO difficile essere finanziati ( a meno che tu non abbia raccomandazioni..)... ma siccome ora mi sto guardando intorno la strada imprenditoriale non è da scartare a priori...
appena mi chiamano i tizi della società di software ti aggiorno....
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