Confessions (2010) di Tetsuya Nakashima

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Confessions di Tetsuya Nakashima

cupo e lancinante meccanismo di vendetta che fa tremendamente a spallate con l’Oldboy di Chan-wook. intensissimo fin dai primi minuti per come avviluppa ed imbastisce una storia che parla di mostri, innocenti, vittime consapevoli e inconsapevoli. per come destruttura la narrazione regalandoci flashback accompagnati da una colonna sonora dolce e delicata, in piena simbiosi con le immagini; per poi catapultarci in quella che è una vera e propria discesa agli inferi, una spirale nell’oblio psicologico più profondo, devastante e inesorabile piano vendicativo a stampo corale. si resta colpiti dall’intensità del racconto e da come ogni personaggio della storia sia direttamente o indirettamente colpevole di ciò che succede. dalla bellezza formale, originalissima e particolare, ma che può anche infastidire con i suoi rallenti ostentati, specie nella seconda parte in cui forse si esagera nel proporli così insistentemente. Comunque affascinante per atmosfere e per la fotografia livida e smagliante. capolavoro.
9+