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29-09-2003, 20:07 | #1 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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[CORSO BASE DI FOTOGRAFIA] 4ª Sezione "Le esposizioni"
4. Esposizioni
I numeri sul disco selettore dell'otturatore si chiamano tempi d'esposizione. Il tempo d'esposizione (della pellicola o del ccd), determina la durata d'apertura della tendina dell'otturatore nella macchina fotografica permettendo così, di impressionare la pellicola. I tempi d'esposizione, espressi in secondi, più comuni sono: 1/8 – 1/15 – 1/30 – 1/60 – 1/125 – 1/250 – 1/500 – 1/1000 Variando da 1/125 (un centoventicinquesimo di secondo) a 1/250 (un duecentocinquantesimo di secondo) si dimezza il tempo, quindi si dimezza la quantità di luce che impressiona la pellicola, sempre a parità d'apertura di diaframma.Impostando un tempo d'otturazione veloce si riesce a congelare un azione, mentre con un tempo lento si crea un effetto mosso per esaltarne la dinamicità.Importante è la scelta del tempo d'esposizione perché da esso dipende la nitidezza della fotografia.Il tempo d'esposizione è regolabile sia manualmente sia automaticamente. 4.1. manuale In base alle indicazioni fornite dall'esposimetro, il fotografo imposta tempi e diaframmi. Il sistema manuale permetta la massima flessibilità di utilizzo ma, nell'uso pratico, può rivelarsi un procedimento poco immediato. Per ovviare a questo problema le fotocamere adottano degli automatismi che facilitano l’utilizzo. Vi sono di tre tipi esposizione automatica : completamente automatiche, a priorità di tempi e a priorità di diaframmi. Col modo completamente automatico l'apparecchio sceglie sia il diaframma sia il tempo di otturazione. Ma questi valori potrebbero non fare al caso vostro se desiderate un tempo più breve o un diaframma più chiuso. 4.2. automatica a priorità di diaframma Nella priorità di diaframmi la fotocamera sceglie il tempo di scatto dopo che voi avete impostato il diaframma. Questo modo è utile nella fotografia d'azione perché impostando il diaframma sulla massima apertura si è sicuri di usare il tempo di scatto più breve possibile. I modi programmati funzionano circa come gli altri automatismi, sebbene si abbia la possibilità di scegliere fra alcune possibilità che privilegiano la fotografia d'azione oppure la massima profondità di campo, ecc.. 4.3. automatica a priorità di tempo Nella priorità di tempi si imposta il tempo di scatto e la fotocamera sceglie il giusto diaframma. Accertatevi che la luce sia sufficiente per il tempo impostato. In caso contrario le scelte sono due: usate un tempo di scatto più lungo oppure sprecare un fotogramma. Nella lettura media l'esposimetro valuta l'intera area dell'immagine, sebbene si tenga più conto dell'area centrale. La lettura a preferenza centrale funziona allo stesso modo. La misurazione valutativa o matrix, è ancor più sofisticata. Il campo inquadrato è diviso in settori per i quali viene determinata una diversa influenza sull'esposizione complessiva. Nella misurazione spot la lettura viene effettuata solo su di una piccola area centrale variabile. I fotografi naturalistici hanno spesso a che fare con soggetti piccoli e sono quindi in molti a considerarla l'ideale. 4.4. programmi In base alle indicazioni dell'esposimetro e riferendosi ad una serie di situazioni standard reimpostate nella memoria della fotocamera, il processore seleziona sia il tempo che il diaframma più adatti alle condizioni di illuminazione. Questa modalità fornisce buoni risultati nelle situazioni più comuni ma mostra i suoi limiti nelle riprese creative. In molti casi si rivela controproducente il fatto che sia la fotocamera (che, fino a prova contraria non può avere un "senso artistico" umano...) a fare tutto da sé. Per questo motivo con alcune reflex sono possibili aggiustamenti manuali alle valutazioni dell'esposimetro. By s0nik0@libero.it Ultima modifica di s0nik0 : 29-09-2003 alle 20:11. |
04-10-2003, 13:55 | #2 |
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Ehi raga.... i PDF non ci sono più?
Io mi sono fermato a quota 2 e vedo che già la lez. 3 non c'è più qui.... |
05-10-2003, 09:35 | #3 |
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Città: PALERMO
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I Pdf terneranno al momento che se ne occupava a dei problemi tecnici (xp home fa le bizze)ma mi a promesso che appena risolve pubbica tutto
Le lezioni precedenti anche se non sono in risalto posono essere ripescate cliccando sulle sezioini del thread del corso appositamente creato. http://forum.hwupgrade.it/showthread...hreadid=518496 |
07-10-2003, 15:16 | #4 |
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Città: Trance City
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UP!
ma valgono anche x regolazioni con MdP vero? |
13-10-2003, 00:48 | #5 |
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MANUALE PDF
__________________
MacBook Air M1 Ultima modifica di FreeMan : 10-12-2007 alle 15:53. Motivo: agg url |
02-10-2005, 10:07 | #6 |
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peccato che il server
peccato che il server sia spento
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16-10-2005, 22:52 | #7 |
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Il link non funzia....
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25-11-2008, 21:36 | #8 |
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Messaggi: 451
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Salve a tutti, premettendo che sono appena entrato nel mondo della fotografia e che ancora parecchie cose non mi sono troppo chiare, avrei un quesito riguardo l'esposizione, più in particolare l'istogramma dell'esposimetro. Ho letto il corso e ho cercato informazioni anche al di fuori del forum ma purtroppo questo argomento mi crea ancora parecchi dubbi.
Partendo dal presupposto che mi sembra di aver capito che sull'asse dell ascisse è rappresentata la tonalità dei grigi, mentre su quello delle ordinate quanti pixel ''appartengono'' a quella tonalità i miei dubbi sono : 1) Che cosa si intende per ''pixel bruciati'' e nell'istogramma da cosa sono caratterizzati; 2)Un istogramma ''corretto'' (anche se posso immaginare che il termine corretto dipenda molto da che risultato si vuole ottenere) che caratteristica deve avere; 3) I picchi verso l'alto sono ''dannosi'' solo per l'estrema destra e sinistra, o lo sono anche per la parte centrale del grafico; 4) In presenza di picchi (solo alla estrema destra o solo alla estrema sinistra o da entrambe le parti) su cosa sarebbe meglio agire per correggere il grafico; Spero di non aver fatto domande troppo stupide, in ogni modo grazie in anticipo per l'attenzione |
26-11-2008, 00:32 | #9 | |
Senior Member
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Messaggi: 622
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Quote:
1) i pixel bruciati sono quei pixel che non contengono informazioni a causa di una cattiva esposizione (per errore del fotografo o per particolari condizioni di scatto che rendono inevitabile una cattiva esposizione), perche si trovano a 0 (tutti neri) o a 255 (tutti bianchi). NB: da non confondersi coi "pixel bruciati" di quando ci si riferisce a quelli del sensore, in quel caso (chiamati dead pixel o hot pixel a seconda del difetto che presentano) si tratta di un problema hardware, e si manifestano con puntini bianchi o colorati sulla foto (su qualsiasi foto). 2) un istogramma corretto dovrebbe avere la curva molto bassa in corrispondenza dell'estremità sinistra e del estremità destra del grafico, che tradotto nell'immagine vuol dire che non dovrebbero essere presenti (o essere limitate al massimo) zone di ombre troppo buie e zone di luce troppo accecanti (fatte salve delle cose volute, es silhouette in controluce - rappresentate generalmente nerissime - o foto high key - cioè "dettagli" sparati su uno sfondo bianco puro) 3) i picchi più "dannosi" sono quelli all'estrema destra (bianchi), gli altri in genere si possono modificare a piacimento in postproduzione con i soliti programmi di fotoritocco, anche i picchi sui neri si possono "aggiustare" di un bel pò, mentre i bianchi sparati (estrema destra dell'istogramma) sono destinati a restare bianchi anche col fotoritocco poichè privi di informazione digitale. 4) i picchi a destra è raro riuscire a correggerli in modo efficace, per cui nel dubbio meglio sottoesporre una foto che sovraesporla (meglio farla più "ombrosa" che eccessivamente luminosa). Questo perchè in fotoritocco si può modificare l'esposizione via software (rendendo tutta la foto più scura o più luminosa), e si può agire con dei comandi appositi sia solo sulle ombre (schiarendole o scurendole, e si sceglie pure su quali ombre agire) o solo sulle luci (come sopra, puoi scegliere modificando una curva che gestisce questi valori). Il tutto detto in modo davvero semplicissimo (e semplicistico). Procurati un programma di fotoritocco (ce ne sono diversi open source on line), ti vedi qualche corso on line e qualche tutorial e vedrai che tutto ti sarà più chiaro, specie dopo che ti metti all'opera e sperimenti quello che ti dicono le guide. |
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02-03-2009, 16:33 | #10 |
Junior Member
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Messaggi: 1
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ma i pdf non sono più disponibili ?
Grazie
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Calcolo Rata Mutuo |
06-05-2009, 15:04 | #11 |
Bannato
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Domanda sulla perdita di informazioni nel digitale
Ciao,
grazie a tutti per la realizzazione di queste guide: bellissime!!! Ho una domanda da farvi, che mi ronza in testa da un bel pò di tempo: perchè nella fotografia digitale il bianco assoluto (255,255,255 in RGB ad.es.) è NON recuperabile in postproduzione? Per quanto riguarda la fotografia analogica, ovviamente, è l'esatto contrario: il nero assoluto non è recuperabile perchè vuol dire che lì, in quel punto, la pellicola non è stata impressa da neanche un fotone di luce e quindi che ti vuoi recuperare se non c'è informazione? Ma in digitale? Il nero assoluto (0,0,0 in RGB) si può recuperare (fino a 2 STOP con il RAW mi pare) perchè non viene considerato assenza di informazione, mentre il bianco assoluto NO, perchè la tripletta 255,255,255 viene considerata perdita di informazione. Quindi, in parole povere, la domanda è questa: perchè nella fotografia digitale la tripletta 0,0,0 NON viene considerata assenza di informazione mentre la tripletta 255,255,255 SI? Grazie :-) Giulio. |
16-12-2012, 12:25 | #12 |
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Grazie...
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21-03-2013, 12:03 | #13 |
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Messaggi: 132
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Grazie 1000, ottima guida!
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24-04-2013, 10:04 | #14 |
Junior Member
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Complimenti!!
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Per la visibilità web della tua azienda visita modalsource Trova il corso adatto a te su topcorsi.it |
12-06-2013, 15:34 | #15 |
Junior Member
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Grazie mille! le tue guide sono utilissime!
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