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Old 24-08-2015, 07:09   #1
Redazione di Hardware Upg
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Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/sis...tti_index.html

L'ultimo studio Deloitte pubblicato dal Guardian smentisce le tesi secondo le quali la tecnologia avrebbe progressivamente eroso la necessità di certi lavori. Non solo ha aumentato il potere d'acquisto ma ha comportato la nascita di nuovi mestieri e, indirettamente, favorito l'occupazione in diversi settori.

Click sul link per visualizzare l'articolo.
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Old 24-08-2015, 08:26   #2
Dinofly
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Mah forse era una convinzione delle persone comuni, ma gli econonomisti non hanno mai avuto alcun dubbio sulla verità dell'ipotesi, tanto che si è coniato il termine "luddite fallacy".
Di studi ce ne sono stati parecchi e con tutto il rispetto per deloitte anche di più autorevoli.

Uno shock tecnologico crea disoccupazione nell'immediato periodo, come poi questa venga risolta dipende da alcuni fattori.
Il primo è la mobilità GEOGRAFICA dei lavoratori, spesso questa è limitata dalle barriere linguistiche (e in effetti in usa è storicamente più elevata che in europa). Questo perchè il lavoro che perdono poteva essere localizzato in cluster industriale efficiente prima della rivoluzione tecnologica, nuovi lavori sono invece disponibili in nuovi cluster.

Il secondo è la propensione alla riconversione professionale, ergo la capacità che hanno i lavoratori di imparare nuove skills, non è omogenea per tutte le categorie di lavoratori.

Il terzo fattore è la flessibilità del mercato del lavoro in generale, ovvero i flussi in uscita ed entrata (che sono correlati ovviamente).

In media una rivoluzione tecnologica comporta un miglioramento dell'occupazione. Le leve puramente teoriche sono: l'aumento della produttività di ogni lavoratore e le risorse liberate con la maggiore efficienza dei processi produttivi.

L'italia, ad esempio, è pessima sotto tutti questi punti di vista.
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Old 24-08-2015, 09:38   #3
demon77
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Approfitto del discorso per chiedere chiarimenti su una domanda che mi sono posto in passato ma senza trvare una soluzione chiara..

L'evoluzione tecnologica porta l'automatizzazione della produzione.. e con il suo migliorarsi anche tanti lavori "di testa" potranno essere rimpiazzati da sistemi automatici.
Estremizzando questo concetto arriveremo un domani ad un punto in cui il 99% di "quello che c'è da fare" verrà gestito da macchine e computer ed resterà solo una minima parte di "supervisori" umani.
A questo punto come funzionerà l'economia?
Oggi uno lavora, prende i soldi e li spende facendo lavorare altri.. ma se un domani faranno tutto le macchine e le persone saranno libere di farsi i fatti propri.. come gireranno i soldi ed i beni di consumo?
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Old 24-08-2015, 09:57   #4
WarDuck
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@demon: le macchine sono adatte a lavori ripetitivi, ma per tutto ciò che concerne la creatività, dubito fortemente che una macchina potrà mai sostituire un essere umano.

In ogni caso sarebbe ora di cominciare a rivedere il nostro modello lavorativo... lavorare 8 ore per 40+ anni significa non godersi pienamente la vita.

Quindi voglio sperare che alla fin fine si riducano le ore lavorative, facendo lavorare più persone e rendendo la qualità della vita migliore.
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Old 24-08-2015, 10:51   #5
LordPBA
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@demon: le macchine sono adatte a lavori ripetitivi, ma per tutto ciò che concerne la creatività, dubito fortemente che una macchina potrà mai sostituire un essere umano.

In ogni caso sarebbe ora di cominciare a rivedere il nostro modello lavorativo... lavorare 8 ore per 40+ anni significa non godersi pienamente la vita.

Quindi voglio sperare che alla fin fine si riducano le ore lavorative, facendo lavorare più persone e rendendo la qualità della vita migliore.
Hai esattamente colto il passo che ci potrebbe portare verso il progresso e fuori dalla crisi dell'occidente. Lavorare meno ma tutti (piu' o meno). Questo pero' significa che chi sta in cima guadagnera' meno nel breve periodo, ma ne trarra' vantaggi anche lui nel lungo termine.
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Old 24-08-2015, 11:25   #6
demon77
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@demon: le macchine sono adatte a lavori ripetitivi, ma per tutto ciò che concerne la creatività, dubito fortemente che una macchina potrà mai sostituire un essere umano.

In ogni caso sarebbe ora di cominciare a rivedere il nostro modello lavorativo... lavorare 8 ore per 40+ anni significa non godersi pienamente la vita.

Quindi voglio sperare che alla fin fine si riducano le ore lavorative, facendo lavorare più persone e rendendo la qualità della vita migliore.
Si ok. Ma non è che possiamo essere tutti quanti "creativi" comunque sia.. l'economia non girerebbe comunque perchè comunque pochi "creano" e tantissimi producono.
provando ad estremizzare vedi che si arriva ad un punto in cui c'è un monte di gente a spasso perchè l'intera produzione è fatta dalle macchine.
ma poi come si può distribuire cio che viene prodotto?

Ps. Anche per la questione creatività andiamoci piano. Siamo all'età della pietra in fatto di intelligenza artificiale.. ma ritengo che il futuro riservi sorprese non da poco.
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Old 24-08-2015, 12:05   #7
Mory
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Hai esattamente colto il passo che ci potrebbe portare verso il progresso e fuori dalla crisi dell'occidente. Lavorare meno ma tutti (piu' o meno). Questo pero' significa che chi sta in cima guadagnera' meno nel breve periodo, ma ne trarra' vantaggi anche lui nel lungo termine.
lavorare meno ma tutti ok, ma vuol dire che invece che 1000€ al mese ne porti a casa magari 600 (non è che vuoi lavorare ad esempio 4h al giorno con lo stesso stipendio?), quindi tutti lavorano ma tutti sono più poveri e l'economia si ferma lo stesso.
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Old 24-08-2015, 13:05   #8
$padino
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bè questo è un modo di vedere il bicchiere mezzo pieno, se lo si vuole vedere mezzo vuoto si potrebbe dire che c'è troppa "abbondanza" di lavoratori nei settori in cui è ancora nenessario l'uomo con conseguente difficoltà per il singolo soggetto ad inserirsi nel mondo del lavoro e da cui ne segue tanta disoccupazione.
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Old 24-08-2015, 13:23   #9
Phantom II
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@demon: le macchine sono adatte a lavori ripetitivi, ma per tutto ciò che concerne la creatività, dubito fortemente che una macchina potrà mai sostituire un essere umano.

In ogni caso sarebbe ora di cominciare a rivedere il nostro modello lavorativo... lavorare 8 ore per 40+ anni significa non godersi pienamente la vita.

Quindi voglio sperare che alla fin fine si riducano le ore lavorative, facendo lavorare più persone e rendendo la qualità della vita migliore.
Il tuo auspicio (che per altro condivido con la precisazione che la riduzione dell'orario lavorativo deve essere a parità di salario) mi pare in completa controtendenza con il modello economico dominante, che per altro non viene considerato nemmeno all'interno della ricerca cui fa riferimento l'articolo (e penso che la cosa non sia affatto casuale).
La tecnologia in se non è positiva e nememno negativa, sono le modalità con cui viene impiegata a renderla funzionale all'accumulazione di profitto (come succede dai tempi della prima rivoluzione industriale) o alla qualità della vita dei soggetti sociali, situazione che ad ampio respiro non si è mai verificata davvero.
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Old 24-08-2015, 14:10   #10
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No invece si dovrà arrivare (piano, piano) che lavori 4 ore al giorno e prendi lo stesso stipendio.
Sembra un utopia ma è l'unico modo per avere un'economia sostenibile in un futuro fortemente automatizzato.

Che poi non conta "quanto prendi" ma il potere d'acquisto.

Anche il prezzo dei prodotti potrebbe variare, per esempio potrebbero salire i prezzi per i prodotti come elettrodomestici, elettronica, automobili, ecc. ecc. ma potrebbe aumentare la qualità e riparabilità come si faceva una volta.
Non come ora che un oggetto lo tieni 3 mesi e poi lo cambi per il modello nuovo e che al minimo guasto lo devi buttare e comprarlo nuovo.

Ormai la maggior parte delle cose che produciamo dopo 6 mesi è in discarica, se andiamo avanti così il problema non è solo economico ma anche ambientale e di esaurimento delle materie prime.
ma è proprio quello il "trucco" dell'economia moderna, fare cose che costano poco e durano poco, cosi tutti se le possono permettere e le cambiano spesso, altrimenti dove li piazzano i milioni di pezzi che escono dalle fabbriche tutti i mesi? certo che se la gente guadagnasse meno per vendere uguale dovrebbero abbassare ancora i prezzi e di conseguenza per ammortizzare i costi aumentare ancora di più la produzione diminuendo la durata di vita. Ma fino a che punto? Il lenzuolo è corto!
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Old 24-08-2015, 14:52   #11
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Approfitto del discorso per chiedere chiarimenti su una domanda che mi sono posto in passato ma senza trvare una soluzione chiara..

L'evoluzione tecnologica porta l'automatizzazione della produzione.. e con il suo migliorarsi anche tanti lavori "di testa" potranno essere rimpiazzati da sistemi automatici.
Estremizzando questo concetto arriveremo un domani ad un punto in cui il 99% di "quello che c'è da fare" verrà gestito da macchine e computer ed resterà solo una minima parte di "supervisori" umani.
A questo punto come funzionerà l'economia?
Oggi uno lavora, prende i soldi e li spende facendo lavorare altri.. ma se un domani faranno tutto le macchine e le persone saranno libere di farsi i fatti propri.. come gireranno i soldi ed i beni di consumo?
In realtà siamo già arrivati al punto di rottura.

C'è già una elite governante con pieni poteri e piena disponibilità economica che si sta ponendo il problema del "come far girare l'economia" (almeno nei grossi blocchi economici: Cina, Russia, USA, EU), ovviamente non in termini di guadagno globale che quindi sia equamente distribuito, ma di maggiorazione dei loro profitti.

Quindi scremano la popolazione suddividendola in una fascia borghese con accesso a professioni (università), una fascia militare e una fascia popolare.

La retribuzione è quindi adeguatamente soppesata al costo della vita così da costringere un lavoro forsennato e alienante i cui proventi vengono interamente suddivisi fra beni di consumo e tasse.

Nel qual caso ci si trovasse in condizioni di squilibrio, questo sarebbe compensato dalla mano invisibile del libero mercato (se offro 100 posti da medico e i proponenti sono 1000, nella tornata successiva questi si indirizzeranno verso altre professioni).

Il trend futuro è quello attuale: aumento della concorrenza, diminuzione dei prezzi (deflazione), aumento della disoccupazione, diminuzione dei salari medi, aumento delle ore lavorative, privatizzazione dei servizi ora statali.

Con aziende come Apple che hanno più soldi degli Stati un futuro con le famose "megacorporazioni" di cui siamo tutti schiavi (a parte l'elite regnante) non è poi così distante.

Nell'era bancaria/consumistica l'importanza della gente è solo data dalla loro propensione alla spesa (che va ad alimentare i guadagni dei possidenti) o al risparmio (che va ad alimentare la disponibilità di investimenti privati), non vi è alcun interesse alla sua "umanità", a meno che non sia direttamente riconducibile a migliori performance lavorative (es. congedo parentale) o migliori propensioni di spesa (es. gossip, intrattenimento di massa).

Ma d'altro canto nel medioevo e nell'età industriale andava anche più di merda, quindi cerchiamo di esserne felici :|

Ultima modifica di MiKeLezZ : 24-08-2015 alle 14:56.
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Old 24-08-2015, 16:15   #12
LordPBA
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Appunto.
In futuro toccherà tornare a farli costosi che durano tanto.
A meno che non inventano un qualcosa che recicli perfettamente al 100% tutto il ciarpame prodotto.
Ma mica solo per l'ambiente eh, andrebbe fatto subito per l'ambiente ma a quanto pare non fotte un piffero a nessuno, lo faranno perché le materie prime cominceranno a scarseggiare e i prezzi saliranno.
cio' che ricicla al 100% e' il riutilizzo
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Old 24-08-2015, 16:25   #13
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In realtà siamo già arrivati al punto di rottura.

C'è già una elite governante con pieni poteri e piena disponibilità economica che si sta ponendo il problema del "come far girare l'economia" (almeno nei grossi blocchi economici: Cina, Russia, USA, EU), ovviamente non in termini di guadagno globale che quindi sia equamente distribuito, ma di maggiorazione dei loro profitti.

Quindi scremano la popolazione suddividendola in una fascia borghese con accesso a professioni (università), una fascia militare e una fascia popolare.

La retribuzione è quindi adeguatamente soppesata al costo della vita così da costringere un lavoro forsennato e alienante i cui proventi vengono interamente suddivisi fra beni di consumo e tasse.

Nel qual caso ci si trovasse in condizioni di squilibrio, questo sarebbe compensato dalla mano invisibile del libero mercato (se offro 100 posti da medico e i proponenti sono 1000, nella tornata successiva questi si indirizzeranno verso altre professioni).

Il trend futuro è quello attuale: aumento della concorrenza, diminuzione dei prezzi (deflazione), aumento della disoccupazione, diminuzione dei salari medi, aumento delle ore lavorative, privatizzazione dei servizi ora statali.

Con aziende come Apple che hanno più soldi degli Stati un futuro con le famose "megacorporazioni" di cui siamo tutti schiavi (a parte l'elite regnante) non è poi così distante.

Nell'era bancaria/consumistica l'importanza della gente è solo data dalla loro propensione alla spesa (che va ad alimentare i guadagni dei possidenti) o al risparmio (che va ad alimentare la disponibilità di investimenti privati), non vi è alcun interesse alla sua "umanità", a meno che non sia direttamente riconducibile a migliori performance lavorative (es. congedo parentale) o migliori propensioni di spesa (es. gossip, intrattenimento di massa).

Ma d'altro canto nel medioevo e nell'età industriale andava anche più di merda, quindi cerchiamo di esserne felici :|
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Tutto tristemente corretto, aggiungo che, secondo me: (scusa i tecnicismi)

Nel lungo periodo anche l'elite sara' fottuta

Nel breve periodo l'elite per risolvere la crisi dovrebbe tagliarsi una palla, ma non lo fa (come appunto far lavorare tutti meno a stesso stipendio, come abbiamo detto, ne ricaverebbe meno profitti immediatamente, ma si ritroverebbe un mondo con maggiore potere di acquisto, piu' progredito, piu' mercati)
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Old 24-08-2015, 18:32   #14
bobafetthotmail
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Oggi uno lavora, prende i soldi e li spende facendo lavorare altri.. ma se un domani faranno tutto le macchine e le persone saranno libere di farsi i fatti propri.. come gireranno i soldi ed i beni di consumo?
Mi appoggio alla letteratura scifi internazionale visto che si parla di un futuro lontano.

Le chiamano "post-scarcity society". Società dove il denaro in sè non ha senso visto che chiunque può acquisire beni materiali facilmente.

Il dispositivo di base in molti casi è una "cornucopia machine", una specie di stampante 3D (magica) che produce un pò di tutto, tipo i replicatori di Star Trek.

In molti casi vengono descritte anche come "post-singularity", cioè civiltà dove la tecnologia è andata fuori scala e la mente umana ha trasceso le limitazioni del corpo naturale, l'evento detto "singularity" (quindi si parla di "mind-upload" di copie di backup della persona, di immortalità, di corpi innaturali custom come le auto tirate adesso, eccetera)

In quel tipo di società la moneta diventano i "favori", o lo "status sociale" (cioè non è che si inventa nulla di nuovo eh, favori e status hanno già valore anche adesso, spesso più di soldi cash), quindi fondamentalmente delle pippe mentali al cubo per mantenere grossomodo lo status quo di chi ha anche troppo e di chi non ha neanche il didietro per sedercisi sopra.

Perchè se non hai fatto abbastanza favori a X o non sei iscritto alla lista giusta di Y non puoi avere il nuovo iphone 2765738 olografico (manco più fisico) da 350 zettabytes di memoria interna (ma senza tasca dimensionale per la memoria di massa aggiuntiva) perchè non ti danno la licenza di farlo produrre al tuo replicatore che hai in casa.


Il lato positivo di una società del genere è che ogni piccola comunità è fondamentalmente autosufficiente. Quindi se ti stanno sul azzo i vicini (cosa molto probabile, considerando come funge la società) puoi benissimo prenderti su coi tuoi amici, fare una piccola stazione spaziale da una qualche parte e trasferirti lì lontano da tutti.
Almeno da un punto di vista puramente tecnico. Bisogna vedere se le elite te lo lasciano fare.

Consiglio di buttare un'occhio al setting del gioco RPG Eclipse Phase, entrano più nel dettaglio mantenendo un livello qualitativo elevato e un livello di realismo raro per gli scifi così futuristici.

Quote:
Originariamente inviato da WarDuck
@demon: le macchine sono adatte a lavori ripetitivi, ma per tutto ciò che concerne la creatività, dubito fortemente che una macchina potrà mai sostituire un essere umano.
Nel breve periodo sicuramente no, nel lungo, probabilmente sì, visto che tutti i dati supportano pesantemente la teoria che il cervello umano sia un computer analogico, e che tutte le intelligenze artificiali odierne e future prendono spunto dal suo funzionamento (rete neurale dice nulla?)

Quote:
In ogni caso sarebbe ora di cominciare a rivedere il nostro modello lavorativo... lavorare 8 ore per 40+ anni significa non godersi pienamente la vita.
Pienamente d'accordo, ma non vedo cosa c'entrino le macchine con tutto questo.

Quote:
c'è troppa "abbondanza" di lavoratori nei settori in cui è ancora nenessario l'uomo con conseguente difficoltà per il singolo soggetto ad inserirsi nel mondo del lavoro e da cui ne segue tanta disoccupazione.
Lo studio sta calcolando l'impatto dell'automazione.
Il fatto che un uomo non trova lavoro è dovuto al fatto che costa meno delocalizzare in ai lupi dove puoi pagare meno i lavoratori.

Questo è un bel giochino, ma non è eterno.

Le economie dei paesi asiatici sono in crescita vertiginosa e con esse anche il costo della vita, e quindi anche gli stipendi.

Va bene che possono rifare la stessa cosa anche in africa e in america latina, ma si dovrebbe raggiungere eventualmente una situazione di equilibrio del costo della vita.

Sempre che non si mettano a fare i furbi e fanno oscillare artificialmente il sistema, cioè mentre arricchiscono le popolazioni del continente B inpoveriscono quelle del continente A, poi quando si arriva ad un certo punto dove è conveniente spostano la produzione da B ad A e il gioco ricomincia.
In questo modo potrebbero andare avanti in eterno.

Ma richiederebbe un livello di controllo sull'economia che puzza di NWO, grigi e rettiliani, non credo sia realistico.

Quote:
In futuro toccherà tornare a farli costosi che durano tanto.
A meno che non inventano un qualcosa che recicli perfettamente al 100% tutto il ciarpame prodotto.
La soluzione semplice ed economica è fare un oggetto semi-indistruttibile ma darlo in comodato d'uso.
Cioè, ogni mese paghi chessò 5 euro di affitto della lavatrice, 5 dell'aspirapolvere e 5 per il cannone al plasma a canne multiple per ammazzare le fottute zanzare tigre del...

In questo modo chi deve guadagnare guadagna lo stesso, chi deve produrre si fotte ma non ha mai avuto particolare rilevanza (specialmente con l'automazione che avanza), il consumatore ha un prodotto decente, e non c'è spreco.

Quote:
Ma mica solo per l'ambiente eh, andrebbe fatto subito per l'ambiente ma a quanto pare non fotte un piffero a nessuno, lo faranno perché le materie prime cominceranno a scarseggiare e i prezzi saliranno.
Altamente inprobabile. Le uniche materie prime che potrebbero finire prima di 100 anni sono dei materiali speciali, e se ne può fare a meno facendo giochini di ingegneria dei materiali o si possono estrarre dagli asteroidi a prezzi non orribilmente alti (una volta che l'infrastruttura per farlo c'è già, e stanno già facendo)

Ultima modifica di bobafetthotmail : 24-08-2015 alle 20:34.
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Old 25-08-2015, 11:06   #15
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tornando all'oggetto dell'articolo, io credo che per la gente "normale" il problema sia che la tecnologia ruba posti di lavoro "semplici" e ne crea invece di "complicati": tecnologia e innovazione significa studiare, applicarsi, imparare cose nuove e magari accettare nuovi metodi di lavoro. lasciare la strada vecchia per quella nuova è cosa alquanto difficile per la maggior parte delle persone...
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Old 25-08-2015, 14:31   #16
Dinofly
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L'errore nel tuo ragionamento è quello di non considerare che la domanda dei beni non é fissa ma dipende dal loro costo.
Quando tutto sarà automatizzato i beni oggetto di tale rivoluzione costeranno sensibilmente meno (altrimenti rimarrebbero sul mercato le tecnologie produttive umanizzate e il problema non si porrebbe neanche).
Costando molto meno i prodotti le persone domanderanno nuovi beni diversi: beni che prima erano troppo costosi e beni che erano impossibili da produrre.
Ne consegue che la domanda accresciuta in nuovi settori si porta dietro una creazione di posti di lavoro maggiore-uguale a quelli distrutti.
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Old 25-08-2015, 14:39   #17
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In ogni caso sarebbe ora di cominciare a rivedere il nostro modello lavorativo... lavorare 8 ore per 40+ anni significa non godersi pienamente la vita.

Quindi voglio sperare che alla fin fine si riducano le ore lavorative, facendo lavorare più persone e rendendo la qualità della vita migliore.
Certo. Questo é la prima conseguenza che ha l'aumento della produttività dovuto alle ppssibilità offerte dalla tecnologia.
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Old 26-08-2015, 05:55   #18
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Quando si mangerà quei posti no nsarà un problema perchè con pochissime risorse avremo un potere di acquisto stellare.
D'altronde oggi è già così, paragonate il costo di questi beni a 50 anni fa: computer, viaggio in aereo, aria condizionata, automobile da 150 cv, una tac (esisteva?), telefonata interurbana.
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Hai esattamente colto il passo che ci potrebbe portare verso il progresso e fuori dalla crisi dell'occidente. Lavorare meno ma tutti (piu' o meno). Questo pero' significa che chi sta in cima guadagnera' meno nel breve periodo, ma ne trarra' vantaggi anche lui nel lungo termine.
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Old 26-08-2015, 07:29   #20
Phantom II
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Quando si mangerà quei posti no nsarà un problema perchè con pochissime risorse avremo un potere di acquisto stellare.
D'altronde oggi è già così, paragonate il costo di questi beni a 50 anni fa: computer, viaggio in aereo, aria condizionata, automobile da 150 cv, una tac (esisteva?), telefonata interurbana.
Dubito fortemente che la scarsità di risorse condurrà ad un maggior potere d'acquisto di massa. Anzi, a osservare le dinamiche del sistema economico moderno, si sta verificando l'esatto contrario. Sono almeno 30 anni che i salari perdono potere d'acquisto, e il contrappeso fornito fino a un decennio fa dal consumo a debito non è più in grado di puntellare la situazione.
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