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22-09-2016, 19:56 | #1 |
Senior Member
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Distro Hopping: motivazioni, indecisioni, scelte e prospettive
Su suggerimento di IngMetallo creo questo nuovo thread dedicato esclusivamente a tutti gli utenti curiosi, motivati, interessati eppur così indecisi nella scelta della distro della Vita.
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23-09-2016, 07:03 | #2 |
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La Bibbia è il libro più venduto al mondo ma è anche il meno letto; tutti parlano di Linux ma chi veramente ne ha bisogno?
Abbuffarsi di distro può causare una obesità informatica dalla quale si può uscire confusi, spaesati e nauseati al punto tale da non voler più sentir parlare di Tux e simili. Il primo passo che, a mio parere, si dovrebbe attuare è quello di capire se dentro noi stessi esiste (o sia decisamente volatile) la motivazione a voler conoscere (e quindi usare) un nuovo sistema operativo. E' necessaria una motivazione per qualunque cosa: lavorare costantemente, mettersi a dieta, fare sport, studiare con profitto, etc. Più la motivazione è labile, più i risultati saranno scadenti e più ci si stancherà presto non appena ci si scontrerà con le prime problematiche e ostacoli. Motivazione, spesso, fa rima con bisogno e, come tutti sappiamo, la necessità aguzza l'ingegno: solo colui che ha veramente voglia di conoscere Linux avrà anche la forza di superare gli inevitabili ostacoli con cui si dovrà confrontare. Le distro non sono delle vetrine in cui scegliere l'articolo più bello o più economico; ognuna di esse rispetta una precisa filosofia, una precisa strategia, una determinata prospettiva. Sarebbe opportuno avere prima, ben chiaro, le proprie necessità e poi verificare quale sia la distro più adatta piuttosto che l'esatto contrario. Se, al contrario, s'inizia a passare in rassegna di tutto e di più, si arriverà ad una bulimia mentale che genererà solo nausea e astio. |
23-09-2016, 09:39 | #3 |
Senior Member
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aggiungo una 'metafora' che potrebbe calzare come concetto.
le lingue straniere, che nonostate studi anche approfonditi (e/o tecniche varie 'locali') si imparano a maneggiare veramente solo quando si va all'estero e ci si trova costretti ad usarle non potendo pero' trasporre completamente tale metafora al thread, appoggio l'affermazione che la motivazione (prima di provarne un'altra, vincero' io su questa stupida macchina) e' fondamentale Ultima modifica di s-y : 23-09-2016 alle 09:42. |
23-09-2016, 09:56 | #4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2010
Messaggi: 2777
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Ricordo benissimo, infatti, quando stetti per 2 settimane a Parigi: i primi giorni pensavo in Italiano e riformulavo la frase in inglese, gli ultimi 5 giorni pensavo direttamente in Inglese. |
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24-09-2016, 14:37 | #5 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2011
Messaggi: 2009
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Iscrittissimo, anche se ormai "hoppo" veramente poco
Curioso di provare SolusOs ed OpenSuse La prima per via delle ottimizzazioni rivolte all'uso desktop, ambiente grafico pulito ed essenziale. Poi è sviluppata da Ikey Doherty un ingegnerie Intel, la qualità dovrebbe essere garantita.
__________________
CPU: Intel i5 2500k; GPU: Asus GTX 970 ; Scheda audio: Asus Xonar U7; RAM: 16GB DDR3; Storage: HD 750GB+SSD Samsung 840 (128GB); OS: Arch Linux | Linux Mint 18 | Win 7 (gaming) Thread ufficiali : Linux Mint 18 | Ubuntu 16.04 | Desktop Environments & Window Manager per Linux |
24-09-2016, 15:22 | #6 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 7073
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Iscritto anche se oramai mi sono stabilizzato con Linux Mint per il discorso Live e che utilizzo anche per l' assistenza e OpenSUSE per l' installazione desktop...
Durante i mesi passati ho provato circa una decina di distro partendo dalla LinuxLite e finendo con la recente KDE Neon , con il fine di avere una infarinatura generale sulle varie distro derivate dalle relative "correnti" , cioè *buntu , Arch , Red Hat , Slackware, adatte per un' utente novizio ma anche di medio livello e alla fine della fiera ho appunto scelto le due distro di cui sopra. Linux Mint tra l' altro la consiglio sempre ad amici/clienti che mi chiedono quale distro è più indicata per "iniziare" con i sistemi Tux , per chi viene da Windows secondo me non c'è di meglio e si trova sicuramente molto più a suo agio che non con altre distro proprio per la sua impostazione "Windows oriented" (sto parlando naturalmente della Cinnamon..) , la compatibilità con hardware anche recente , ecc.. Per chi invece ha qualche conoscenza in più del mondo Tux e vuole una distro completa , funzionale e gradevole anche a livello DE consiglio sempre OpenSUSE , una vera e propria garanzia anche e sopratutto per il supporto e quant' altro compreso ovviamente il fatto importantissimo che dietro c'è la Suse Enterprise con tutto ciò che questo vuol dire a livello di longevità.. Di distro che durano come neve al sole , con team risicati quando non proprio composti da qualche persona, ecc.. ne ho viste anche troppe , e secondo me ma questo l' ho sempre detto non fanno neanche bene al mondo Tux stesso , tradotto a mio avviso ha senso investire solo su delle distro diciamo "stabili" e che hanno dietro una struttura consolidata , in caso contrario personalmente lo vedo solo come un qualcosa che alla fine della fiera non apporta niente di concreto anche ai fini dell' approfondimento della conoscenza dei sistemi Tux... Ultima modifica di Flying Tiger : 24-09-2016 alle 15:25. |
25-09-2016, 14:38 | #7 | |
Senior Member
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25-09-2016, 17:19 | #8 | |
Bannato
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25-09-2016, 18:31 | #9 |
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ciao, mi sembra piu' adatto questo thread rispetto a quello 'storico'
due parole sulla arch. devo dire che l'ho trovata parecchio meno 'semplice' (intendendo nel senso di 'essenziale') di come era. senza dubbio a causa di systemd che l'ha rivoltata come un calzino ma non solo, anche la documentazione dedicata al setup e' cresciuta enormemente scostandosi dalla 'brochure essenziale' che si usava prima della transizione. potrebbe essere una conseguenza ma non so, non mi ha convinto troppo. detto questo, alla fine del setup non era del tutto pronta, bisognava far partire il dhcpd manualmente (dal supporto di setup partiva regolarmente, probabilmente per il cambio di nome alla eth che opera il 'nostro') e fin qui niente di drammatico, ma poi anche zero audio. per carita' pure qui nessun dramma pero', mi tocca ammettere che di leggere pagine su pagine per ogni particolare non ho piu' cosi' tanto animo... e in piu' nel wkend non ha piovuto come pensavo morale della favola, ripiegato sulla 'figlia edulcorata' anche sul fisso e vediamo un po' come andra'. ovviamente ssd dedicato con la failsafe pronto al boot Ultima modifica di s-y : 26-09-2016 alle 06:14. |
26-09-2016, 07:23 | #10 | |
Senior Member
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26-09-2016, 07:55 | #11 |
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Una delle distro più compatte che esistano, che utilizza OpenRC anziché systemd (con tutti i pro del caso). Da provare almeno una volta. |
26-09-2016, 09:12 | #12 |
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Tornando in tema.
A mio parere l'hopping è una pratica inizialmente corretta ma, alla lunga, lascia il tempo che trova. Alla fin fine, se si hanno delle necessità lavorative, si opta sempre per le distro più supportate, se invece si hanno meno vincoli allora si ha una maggiore libertà anche se, dopo un certo periodo, ci si può stancare di cambiare continuamente senza trovare una stabilità. Come dico sempre non esiste la migliore distro in assoluto ma quella che più soddisfa le personali necessità. |
26-09-2016, 09:41 | #13 | |
Bannato
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Se si hanno esigenze professionali è ovvio che ci si diriga su distro più supportate anche perchè su sistemi di produzione la stabilità , l' efficenza e quant' altro sono sicuramente aspetti prioritari rispetto al DE pieno di lucine e lustrini , ma anche per sistemi "desktop replacement" per l' utenza casalinga secondo me avventurarsi per così dire con distro diciamo esotiche non è molto saggio sopratutto per il discorso supporto, faq e quant' altro , in soldoni se una distro per quanto interessante ha uno scarso bacino di utenza questo indice proprio sul discorso di cui sopra , cioè in caso di problemi non hai una adeguata base di installato con relativo forum , ecc... a cui appoggiarti e rimani a piedi... Diciamo che si può provare in VM un certo numero di distro selezionate precedentemente come possibili candidate all' adozione in pianta stabile , sicuramente no saltare da una distro all' altra solo per curiosità , oltre a essere inutile come dici giustamente dopo un pò stanca e spesso, come ho potuto anche constatare di persona , ha la conseguenza che porta lasciare perdere il mondo Tux... |
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26-09-2016, 09:49 | #14 |
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Tiger, purtroppo accade spesso che l'utente (benché in buona fede e mosso da sana curiosità) si lascia travolgere dal grande numero di distro in circolazione, ne rimane affascinato ma, al tempo stesso, disorientato.
Questo accade perché spesso la prima motivazione a passare a Linux è: trovare una distro il più possibile simile a Windows. Per fare una similitudine è come se, dopo essersi lasciati con una donna con cui non si andava per nulla d'accordo, si cerchi qualcun'altra il più possibile simile...: Se si vuole conoscere qualcosa di diverso che quest'ultimo (qualunque cosa sia) sia realmente qualcosa di diverso oppure bisogna fare come diceva Giuseppe Tomasi di Lampedusa? |
26-09-2016, 10:16 | #15 | |||
Bannato
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26-09-2016, 10:52 | #16 |
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senza dubbio la varieta' di distro disponibile puo' essere fuorviante. ma d'altra parte e' sempre stato cosi', proprio da sempre. quindi c'e' da adattarsi, e si deve volere...
...anche se per certi versi, dopo averci armeggiato diciamo 'a basso livello' (ma nemmeno troppo) ho la sensazione che systemd agira' da 'grande unificatore', con pregi e difetti che si compenetrano, nell'ipotesi. |
26-09-2016, 11:39 | #17 | ||
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Mamma MS non sempre è stata amorevole e protettrice da questo punto di vista... Quote:
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26-09-2016, 11:39 | #18 |
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Assolutamente imprescindibile come guest in container docker e lxc/lxd. Purtroppo come host manca di parecchi programmi essenziali, la loro scelta di usare musl si fa sentire in questo senso.
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26-09-2016, 11:43 | #19 |
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Non ho mai capito perché SUSE non abbia mai provato ad usare OpenRC (almeno così mi sembra di ricordare).
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26-09-2016, 11:44 | #20 |
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