Torna indietro   Hardware Upgrade Forum > Hardware Upgrade > Articoli

OnePlus Pad Go: un tablet economico perfetto per l'intrattenimento. La recensione
OnePlus Pad Go: un tablet economico perfetto per l'intrattenimento. La recensione
OnePlus Pad Go è un tablet Android di fascia media che offre un'esperienza di intrattenimento immersiva grazie al display 2.4K, all'audio Dolby Atmos, alla connettività LTE e a un design premium, il tutto a un prezzo molto competitivo. Ecco tutti i dettagli nella nostra recensione completa.
Per Huawei l’IA è una questione di storage. Presentate soluzioni dedicate e un SSD da 128 TB
Per Huawei l’IA è una questione di storage. Presentate soluzioni dedicate e un SSD da 128 TB
Inizia l’era dell’AI storage. Durante l’Innovative Data Infrastructure Forum 2024, Huawei ha presentato OceanStor A800, una soluzione innovativa pensata per i carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale generativa
Recensione Google Pixel Tablet: in ritardo ma un ottimo primo passo!
Recensione Google Pixel Tablet: in ritardo ma un ottimo primo passo!
Il Pixel Tablet di Google arriva finalmente anche in Italia e lo fa quasi un anno dopo il suo debutto negli USA e in alcuni paesi nel mondo. Un ritardo che sembra però aver giovato al device che arriva performante e con molte funzionalità uniche che possono renderlo decisamente appetibile.
Tutti gli articoli Tutte le news

Vai al Forum
Rispondi
 
Strumenti
Old 01-02-2012, 14:58   #1
Redazione di Hardware Upg
www.hwupgrade.it
 
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75175
Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3119/...ore_index.html

Neve. Salta la presentazione stampa di oggi: è il momento opportuno per mettere giù due parole ancora una volta a proposito di valutazione dell'opera di intrattenimento. Parlerò molto di cinema in questo piccolo pezzo, ma chiaramente molti concetti possono estendersi ai videogiochi visto il ruolo sempre più centrale che sta acquisendo la narrazione nel media videoludico. Ecco, quindi, qualche idea, che spesso nasce da confronti con colleghi o altre persone che "bazzicano" nel mondo dei videogiochi o che, più semplicemente, sono appassionate di cinema.

Click sul link per visualizzare l'articolo.
Redazione di Hardware Upg è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2012, 15:55   #2
Alessio Di Domizio
Junior Member
 
Iscritto dal: Sep 2007
Messaggi: 4
Mi torna in mente Carmelo Bene...

Credo che chi interpreta sia sempre autore. Può essere un pessimo autore che cerca di copiare un'immagine stereotipata del personaggio, o un buon autore, che la reinterpreta e la attualizza secondo la propria sensibilità. Il primo passo è cancellare dal dizionario la parola "oggettività" :-)
Alessio Di Domizio è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2012, 16:02   #3
pWi
www.hwupgrade.it
 
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 444
Concordo pienamente
pWi è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2012, 18:45   #4
Kharonte85
Senior Member
 
L'Avatar di Kharonte85
 
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 19380
quanto conta l'autore?

Secondo me l'autore è tutto. La costruzione del personaggio è del tutto sua anche se è presa da materiale che pre-esiste l'opera; come anche la scelta di farlo vivere sullo schermo "alla Tarantino" o di farlo interpretare allo spettatore "alla Stanley Kubrick".

Una divisione sicuramente semplicistica ma che rende l'idea.

La stessa cosa si potrebbe dire dei videogiochi (perlomeno di quelli che vale la pena di chiamare opere d'arte): alcuni puntano a farti vivere soprattutto il gameplay (penso ai vari eroi "muti" privi di personalità ) altri invece puntano molto sulla storia e sulla caratterizzazione dei personaggi (Batman ne è un esempio riuscito). Entrambi i modi in linea teorica possono favorire un certo grado di coinvolgimento col personaggio ma le modalità sono molto diverse: nel primo caso ci "sostituiamo" al personaggio, nel secondo caso ci "identifichiamo" con lui.

Nolan è un regista che mi piace perchè cura molto l'aspetto psicologico dei suoi personaggi, una dimensione che viene spesso trascurata sia dai registi che dai creatori di videogiochi.

Ultima modifica di Kharonte85 : 01-02-2012 alle 18:49.
Kharonte85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2012, 19:00   #5
Kharonte85
Senior Member
 
L'Avatar di Kharonte85
 
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 19380
Quote:
Originariamente inviato da Alessio Di Domizio Guarda i messaggi
Credo che chi interpreta sia sempre autore. Può essere un pessimo autore che cerca di copiare un'immagine stereotipata del personaggio, o un buon autore, che la reinterpreta e la attualizza secondo la propria sensibilità. Il primo passo è cancellare dal dizionario la parola "oggettività" :-)
Ma del resto non si può nemmeno sposare l'idea della "soggettività" altrimenti tutto il lavoro che fanno i critici di videogiochi e di film non avrebbe valore.

Questa idea del "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" andrebbe sradicata. Non esistono opinioni assolute ma di certo esistono pareri più autorevoli di altri. Questo ci consente di dire che "oggettivamente" un film come Inception o il Cavaliere Oscuro vale molto di più che non un "Natale a Honolulu" qualsiasi
Kharonte85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-02-2012, 00:38   #6
IlVeggente
Member
 
Iscritto dal: Jan 2012
Messaggi: 48
Quote:
Originariamente inviato da Kharonte85 Guarda i messaggi
Ma del resto non si può nemmeno sposare l'idea della "soggettività" altrimenti tutto il lavoro che fanno i critici di videogiochi e di film non avrebbe valore.

Questa idea del "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" andrebbe sradicata. Non esistono opinioni assolute ma di certo esistono pareri più autorevoli di altri. Questo ci consente di dire che "oggettivamente" un film come Inception o il Cavaliere Oscuro vale molto di più che non un "Natale a Honolulu" qualsiasi
*
Questa malformazione deriva, forse, dal fatto che troppo spesso l'arte sia sinonimo di "bellezza".
L'arte, invece, è ANCHE bellezza ma in un senso molto più ampio.
E se nell'arte c'è un messaggio allora non può arrivare un pinco pallino qualunque e pensare che la sua opinione, per quanto legittima, sia rilevante o autorevole.
IlVeggente è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-02-2012, 07:48   #7
Alessio Di Domizio
Junior Member
 
Iscritto dal: Sep 2007
Messaggi: 4
@ Kharonte85
Diciamo che nella materia tecnica ma in generale in qualunque materia, esiste un concetto di esperienza (in questo caso quanti videogiochi ho analizzato nella mia vita) e in generale di "prossimità" alla materia osservata: queste variabili a mio avviso bastano a qualificare l'autorevolezza o meno di un giudizio. Non risolvono però il problema dell'oggettività!
Alessio Di Domizio è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-02-2012, 08:48   #8
banryu79
Senior Member
 
L'Avatar di banryu79
 
Iscritto dal: Oct 2007
Città: Padova
Messaggi: 4131
Io penso che ciò che si intende come "oggettivo" nel senso proprio del termine (da dizionario) è neccessariamente precedente a qualsiasi interpretazione.
Dopodichè si entra nel campo del "soggettivo", e quindi esiste al massimo un "consenso" o "accordo" tra i soggetti.

Se invece in questo contesto con il termine "oggettivo" intendeva altro, allora sarebbe il caso che se ne esplicasse il significato, che si fornisse la definizione di "oggettivo", onde evitare fraintendimenti.
__________________

As long as you are basically literate in programming, you should be able to express any logical relationship you understand.
If you don’t understand a logical relationship, you can use the attempt to program it as a means to learn about it.
(Chris Crawford)

Ultima modifica di banryu79 : 02-02-2012 alle 08:55.
banryu79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-02-2012, 17:53   #9
pWi
www.hwupgrade.it
 
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 444
Chiaramente, gradire o meno un qualsiasi tipo di opera di intrattenimento rientrerà sempre nella sfera della soggettività.

Per un recensore, d'altra parte, ci sono alcuni parametri, degli agganci che deve riconoscere e valutare, che rientrano nel campo dell'oggettività.
pWi è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-02-2012, 18:33   #10
Kharonte85
Senior Member
 
L'Avatar di Kharonte85
 
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 19380
Quote:
Originariamente inviato da pWi Guarda i messaggi
Chiaramente, gradire o meno un qualsiasi tipo di opera di intrattenimento rientrerà sempre nella sfera della soggettività.

Per un recensore, d'altra parte, ci sono alcuni parametri, degli agganci che deve riconoscere e valutare, che rientrano nel campo dell'oggettività.
Teoricamente un buon recensore/critico dovrebbe conoscere anche le proprie idiosincrasie e bilanciarle nell'emettere il suo giudizio. Per esempio io sono cosciente del fatto che i giochi di calcio non mi piacciono, tuttavia ciò non mi dovrebbe impedire di giudicare un gioco se lo inserisco all'interno del contesto (storico) dei giochi sportivi di quel tipo. Lo stesso si potrebbe dire dell'arte ad esempio non mi piacciono i quadri di Picasso però sarei disonesto a non riconoscerne l'importanza e la grandezza nel contesto della storia dell'arte.

In entrambi i casi avere l'esperienza e la conoscenza sono requisiti fondamentali, certo non risolvono la questione dell'oggettività/soggettività ma certamente aiutano a formulare un giudizio con cognizione e coscienza di quello che si sta valutando. In altre parole se è vero che il "punto di vista" è sempre soggettivo ciò non dovrebbe impedirci di formulare un giudizio basato su un ragionamento razionale, equilibrato e il più possibile oggettivo.

Quote:
Originariamente inviato da banryu79 Guarda i messaggi
Io penso che ciò che si intende come "oggettivo" nel senso proprio del termine (da dizionario) è neccessariamente precedente a qualsiasi interpretazione.
Dopodichè si entra nel campo del "soggettivo", e quindi esiste al massimo un "consenso" o "accordo" tra i soggetti.
Infatti ultimamente vanno molto di moda le meta-critiche dei videogiochi, però anche quelle a volte sono viziate da giudizi arrabbiati/delusi che perdono di vista il senso di ciò che vuole dire valutare l'opera di intrattenimento. Diciamo che si spera che i giudizi si compensino a vicenda restituendo un risultato abbastanza indicativo.

Ultima modifica di Kharonte85 : 02-02-2012 alle 18:40.
Kharonte85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-02-2012, 09:33   #11
banryu79
Senior Member
 
L'Avatar di banryu79
 
Iscritto dal: Oct 2007
Città: Padova
Messaggi: 4131
Quote:
Originariamente inviato da pWi Guarda i messaggi
Chiaramente, gradire o meno un qualsiasi tipo di opera di intrattenimento rientrerà sempre nella sfera della soggettività.

Per un recensore, d'altra parte, ci sono alcuni parametri, degli agganci che deve riconoscere e valutare, che rientrano nel campo dell'oggettività.
Se si stanno valutando dei "parametri", allora la valutazione è sulla tecnica.
Prendi un quadro: non sono un artista ne un pittore, ma sono ragionevolmente certo che chi è del mestiere sia (o debba essere) più o meno in grado di valutare un opera dal punto di vista tecnico.
Questo vale anche per i videogiochi, i film, la danza. Per la ginnastica artistica.

Ma una valutazione dell'aspetto tecnico non richiede alcuna interpretazione, al massimo capacità di analisi, competenza specifica e onestà intelletuale. La tecnica è codificabile e codificata e dunque riconoscibile. Spesso è una valutazione di aspetti quantitiativi e/o metodologici. Di aspetti esecutivi.

Se oltre alla tecnica tiriamo in ballo l'aspetto artistico, entriamo (secondo me) neccessariamente nel campo del soggettivo. Perchè tiriamo in ballo (anche) le emozioni. I significati. Aspetti e comunicazioni non verbali e/o non verbalizzabili previa, appunto interpretazione. E chi interpreta è il soggetto.

Per ricollegarmi al discorso che facevano l'autore dell'articolo e Di Domizio, quando diceva: "credo che chi interpreta sia sempre autore". Io credo che l'autore, in quanto creatore di un'opera, sia "costretto" a interpretare. E' soggetto attivo. Estrinseca da se verso l'esterno.
Lo spettatore, in quanto fruitore può interpretare o meno, in tutto o in parte, fermarsi in ciò che più lo colpisce eccetera. Ma non estrinseca nulla. Non crea nulla: è soggetto passivo.

Se Di Domizio in quell'"interpretare" dell'autore include l'atto creativo, allora in questo senso sono d'accordo con lui: è solo l'autore di un'opera d'arte, che interpreta.
__________________

As long as you are basically literate in programming, you should be able to express any logical relationship you understand.
If you don’t understand a logical relationship, you can use the attempt to program it as a means to learn about it.
(Chris Crawford)

Ultima modifica di banryu79 : 03-02-2012 alle 10:21.
banryu79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-02-2012, 10:27   #12
Phoenix Fire
Senior Member
 
L'Avatar di Phoenix Fire
 
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Aprilia
Messaggi: 12371
la soggettività può essere ridotta con l'onestà intellettuale, quando si è davanti a un opera d'arte e si è del mestiere, si riesce sempre a capire l'impronta dell'autore, il lato artistico è sempre riconoscibile, magari non ci piace, ma se si è critici, bisogna saperlo sempre cogliere
come kharonte ha ben specificato, se si tratta di picasso, a me Guernica non piace, ma una volta contestualizzata l'opera, si percepisce benissimo l'impronta dell'autore
__________________
Quelli che dicevano che era impossibile non hanno mai fatto un tentativo
Inventario Steam contattatemi se interessati
Phoenix Fire è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-02-2012, 11:02   #13
banryu79
Senior Member
 
L'Avatar di banryu79
 
Iscritto dal: Oct 2007
Città: Padova
Messaggi: 4131
Quote:
Originariamente inviato da Phoenix Fire Guarda i messaggi
la soggettività può essere ridotta con l'onestà intellettuale
La soggettività non può essere "ridotta".
La soggettività non è una quantità e neppure un'atteggiamento o stato mentale, è una conseguenza dell'essere soggetti.
Non c'entra niente con l'esercizio dell'onestà intellettuale.
__________________

As long as you are basically literate in programming, you should be able to express any logical relationship you understand.
If you don’t understand a logical relationship, you can use the attempt to program it as a means to learn about it.
(Chris Crawford)

Ultima modifica di banryu79 : 03-02-2012 alle 11:04.
banryu79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-02-2012, 11:11   #14
Phoenix Fire
Senior Member
 
L'Avatar di Phoenix Fire
 
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Aprilia
Messaggi: 12371
Quote:
Originariamente inviato da banryu79 Guarda i messaggi
La soggettività non può essere "ridotta".
La soggettività non è una quantità e neppure un'atteggiamento o stato mentale, è una conseguenza dell'essere soggetti.
Non c'entra niente con l'esercizio dell'onestà intellettuale.
secondo me sbagli, se uno ci si mette riesce a non farsi influenzare dai propri gusti nel giudicare un qualcosa
__________________
Quelli che dicevano che era impossibile non hanno mai fatto un tentativo
Inventario Steam contattatemi se interessati
Phoenix Fire è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 03-02-2012, 12:16   #15
banryu79
Senior Member
 
L'Avatar di banryu79
 
Iscritto dal: Oct 2007
Città: Padova
Messaggi: 4131
Quote:
Originariamente inviato da Phoenix Fire Guarda i messaggi
secondo me sbagli, se uno ci si mette riesce a non farsi influenzare dai propri gusti nel giudicare un qualcosa
Sì ok, forse ho estremizzato un po', solo resto convinto che per quanto riguarda la tecnica, possa esistere un modo "oggettivo" di valutazione (riconoscimento e condivisione dei parametri tecnici tra i soggetti, capacità di valutare il grado di conformità di un'esecuzione rispetto a detti parametri) [esercizio di ginnastica artistica] per quanto riguarda l'opera d'arte [Guernica] no (sensibilità e interpretazione).

Ho il dubbio però che stiamo parlando di altro rispetto alle tematiche sollevate da Rosario Grasso e Di Domizio (vedi l'esempio delle due scene nell'articolo, il ruolo dello spettatore e il "problema dell'interpretazione" sollevato).
__________________

As long as you are basically literate in programming, you should be able to express any logical relationship you understand.
If you don’t understand a logical relationship, you can use the attempt to program it as a means to learn about it.
(Chris Crawford)

Ultima modifica di banryu79 : 03-02-2012 alle 12:21.
banryu79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-02-2012, 13:50   #16
V3N0M77
Senior Member
 
L'Avatar di V3N0M77
 
Iscritto dal: Jun 2009
Messaggi: 2659
Quote:
Originariamente inviato da Kharonte
Teoricamente un buon recensore/critico dovrebbe conoscere anche le proprie idiosincrasie e bilanciarle nell'emettere il suo giudizio. Per esempio io sono cosciente del fatto che i giochi di calcio non mi piacciono, tuttavia ciò non mi dovrebbe impedire di giudicare un gioco se lo inserisco all'interno del contesto (storico) dei giochi sportivi di quel tipo. Lo stesso si potrebbe dire dell'arte ad esempio non mi piacciono i quadri di Picasso però sarei disonesto a non riconoscerne l'importanza e la grandezza nel contesto della storia dell'arte.

In entrambi i casi avere l'esperienza e la conoscenza sono requisiti fondamentali, certo non risolvono la questione dell'oggettività/soggettività ma certamente aiutano a formulare un giudizio con cognizione e coscienza di quello che si sta valutando. In altre parole se è vero che il "punto di vista" è sempre soggettivo ciò non dovrebbe impedirci di formulare un giudizio basato su un ragionamento razionale, equilibrato e il più possibile oggettivo
in verità e in parole povere, se devi recensire un gioco di calcio non lo dai in pasto a un appassionato di rpg, visto che per quanto possa essere oggettivo se una cosa non gli piace ben difficilmente sarà in grado di fare un'analisi critica di buon livello e obiettiva.
allo stesso modo se l'arte soggettiva di picasso non ti da nulla a livgello emotivo, difficilmente scriverai una biografia o farai il regista di un film sul pittore..metteranno una persona che prima di tutto ama picasso e che prova emozioni davanti alle sue tele.

non dimentichiamo che dietro ogni cosa che conosciamo bene in ogni sua parte e che siamo in grado di descrivere meglio di altri, c'è sempre una grande passione che sucita in noi forti emozioni che ci portano appunto ad approfondire quello che ci piace avendo infine in dote una conoscenza e una esperienza che si può utilizzare per dare il cosi detto "parere autorevole"
V3N0M77 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-03-2014, 18:39   #17
stelestele
Member
 
L'Avatar di stelestele
 
Iscritto dal: Dec 2010
Messaggi: 270
Quote:
Il rischio, però, è di focalizzare troppo le attenzioni sul personaggio stesso, perdendo il senso dell'opera complessiva, e alterando, quindi, la sua valutazione oggettiva.
Sulla valutazione oggettiva ho già espresso in altri commenti che secondo me non esiste... ma la critica è 'condannata' comunque a provarci e in ogni caso ha senso di esistere a prescindere dagli esiti di tale ricerca. La critica ha una funzione informativa, culturale... che arriva ad essere quasi coautoriale in certe forme di arte moderna.

I personaggi fanno parte della narrazione, che a sua volta è una parte del gioco nel suo insieme.
A volte succede che una parte da sola riesca a tirare un gioco ad esperienze di eccelente 'qualità' e a sopperire a mancanze o sufficienze o mediocrità di altre sue parti. L'esempio contrario che viene fatto nell'editoriale non cambia il concetto: il giudizio negativo su un solo aspetto del gioco (un personaggio, un'ambientazione poco riuscita...) può a mio avviso modificare radicalmente e negativamente l'esperienza che un videogiocatore ha con tutto il titolo... anche se per molti altri aspetti è di eccellenza.

Il ruolo del critico, secondo me, non è quello di stabilire quale componente è più o meno autorizzata a cambiare o meno un giudizio o peggio la 'valutazione oggettiva' dell'opera. Il critico dovrebbe occuparsi di tentare di raccontare o più ambiziosamente spiegare attraverso quali meccanismi si è verificata o possa o meno verificarsi un'esperienza negativa o positiva... e scusate se è poco!

Riguardo le considerazioni fatte in questo editoriale sull'autorialità e in particolare a quelle accennate sul confronto tra Kubrik e Tarantino, vorrei approfondire per capirle meglio... sarebbe prezioso un link.
Mi viene da citare un autore che di solito non amo (preferendo altri approcci): Umberto Eco in 'Lector in fabula' parla di 'Cooperazione interpretativa' del lettore nei testi narrativi... da bravo e suggestivo borioso intellettuale qual'è, tira fuori termini e concetti come 'lettore modello', 'previsioni e passseggiate inferenziali', 'strutture di mondi' ecc..
A parte la mia soggettiva esperienza personale con l'autore (non ho mai digerito ad es. il trattato di semiotica nonostante letture e riletture e minuzzature da me fatte)... questi concetti, se veri in un testo narrativo, hanno una preponderante attualità nel mondo dei VG attuali. Nella borsa degli attrezzi di un critico di VG ritengo imprescindibile un tentativo di analisi con questi attrezzi teorico-concettuali, specialmente quando si trattano temi come quello del rapporto tra autorialità e fruitore che emerge da questo editoriale.

Ad una prima supeficialissima impressione, viene da dire che apparentemente, lo spazio di 'cooperazione interpretativa' e di generazione di 'mondi possibili' lasciato al videogiocatore sia enormemente ampliato nel videogioco (rispetto al testo narrativo).... ma.... se penso ad un meta-gioco come 'The stanley parable', che a mio avviso fonda tutta l'esperienza propio sull'ironia e riappropiazione di questa finta abdicazione di autorialità... mi sorge il dubbio dell'esatto contrario!

Ultima modifica di stelestele : 10-03-2014 alle 20:32. Motivo: Piccole corrrezioni di chiarimento
stelestele è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
 Rispondi


OnePlus Pad Go: un tablet economico perfetto per l'intrattenimento. La recensione OnePlus Pad Go: un tablet economico perfetto per...
Per Huawei l’IA è una questione di storage. Presentate soluzioni dedicate e un SSD da 128 TB Per Huawei l’IA è una questione di storag...
Recensione Google Pixel Tablet: in ritardo ma un ottimo primo passo! Recensione Google Pixel Tablet: in ritardo ma un...
ASUS ProArt PA32UCXR: 4K, Quantum Dot e Mini-LED i per professionisti dell'immagine ASUS ProArt PA32UCXR: 4K, Quantum Dot e Mini-LED...
HUAWEI WATCH FIT 3: lo smartwatch che ridefinisce design e fitness! Recensione HUAWEI WATCH FIT 3: lo smartwatch che ridefinisc...
Classic Marathon: lo storico FPS di Bung...
Non solo TV per TCL: accanto al QD-MiniL...
Red Hat OpenShift è ora disponibi...
Stellantis, al via test sulle batterie a...
NVIDIA: la GeForce RTX 5080 sarà ...
Roscosmos potrebbe lanciare due sonde sp...
FRITZ!Repeater 3000 AX in offerta: oggi ...
ASUS: prodotti in garanzia, ma ricevono ...
Electronic Arts sta lavorando sulla pubb...
Alpine Alpenglow, bolide da 340 cavalli ...
Tiscali lancia il suo 5G: 200GB di traff...
Microsoft Work Trend Index: 3 italiani s...
iPhone 16 Pro, il display potrebbe esser...
Speciale droni in offerta: DJI Mini 2 SE...
USA, guerra alle elettriche cinesi: Bide...
Chromium
GPU-Z
OCCT
LibreOffice Portable
Opera One Portable
Opera One 106
CCleaner Portable
CCleaner Standard
Cpu-Z
Driver NVIDIA GeForce 546.65 WHQL
SmartFTP
Trillian
Google Chrome Portable
Google Chrome 120
VirtualBox
Tutti gli articoli Tutte le news Tutti i download

Strumenti

Regole
Non Puoi aprire nuove discussioni
Non Puoi rispondere ai messaggi
Non Puoi allegare file
Non Puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è On
Le Faccine sono On
Il codice [IMG] è On
Il codice HTML è Off
Vai al Forum


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 17:03.


Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Served by www2v
1