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#13421 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2015
Messaggi: 1903
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Però a quel punto il forum non esisterebbe più, posteremmo solo su Facebook. Un nuovo thread esclusivo per le narrazioni? Questo qui è proprio un threa esclusivo per le narrazioni. Per me ha un nome che non è un granchè, già lo dissi all'epoca, ma la maggioranza lo voto e Charlie Baker, now disappeared da parecchi anni, lo creò. A mio avviso la cosa importante è portare gente qui e per farlo i video sono la cosa migliore. Video dove, ovviamente, ci siano link e tag che portino qui, altrimenti, come già dissi qualche post fa, sarebbe come gettare in mare un amo senza esca, e forse anche senza lenza. Dunque ottimo il video di talla, ma non può avere un titolo "Video di talladega su Play.tv". Infatti ora è a 13 visualizzazioni, probabilmente tutte provenienti da questo forum e dal thread tecnico. |
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#13422 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2015
Messaggi: 1903
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I miei devastanti MinnieLakers che furono, poi smantellati dalla sentenza della Barbatrucco Moral Law
![]() Che squadrone che era: Marcus Smart, Kobe Bryant, Andrè Wiggins, Iguodala, LaVine, Portis, Victor Oladipo, Aaron Gordon... forse il team più verticale mai assemblato ever! https://www.youtube.com/watch?v=iZPc3MvdqBM Ultima modifica di Stifen Cherri : 02-09-2016 alle 08:54. |
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#13423 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2013
Città: Capriate, Bèrghem
Messaggi: 915
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Per la questione FB purtroppo i forum stanno morendo. Su Facebook si riuscirebbe a fare moooooolta pubblicità e chi sarebbe interessato a narrare e partecipare entrerebbe comunque sul forum. Come extrema ratio si potrebbero bloccare i commenti sulla pagina costringendo la gente a entrare sul forum per commentare. Per quanto riguarda i video è vero che attirano molto più che un muro di testo, ma bisogna avere il tempo e la voglia di farli. Trasmettere Live in streaming una partita da PS4 non mi costa nulla, mettermi a montare un video invece richiedere anche un paio d'ore e sinceramente la voglia di farlo è pari a zero ![]() Per questo pensavo alla pagina FB, è il modo più rapido e semplice, a patto che si tenga aggiornata un minimo (ma in questo ho qualche esperienza dato che ne ho fondata una che gestisco attualmente).
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#13424 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2015
Messaggi: 1903
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Io, tramite Twitter, mi impegno a divulgare il verbo. Non sono d'accordo, invece, sul bloccare i commenti su Facebook e costringere la gente a commentare sul Forum, perchè ban e divieti allontano invece che attirare. Chi vuol commentare su Facebook lo farà su Facebook. Chi, leggendo i commenti e le avventure su Facebook volesse invece narrare le sue gesta, a quel punto viene sul thread. Può già creare la pagina Facebook col nome Nba 2K tales. Poi se eventualmente cambiamo thread e ne fondiamo uno nuovo, cambi il nome alla pagina di Facebook. Vai, scatenati! Naturalmente sulla pagina Facebook dovrai linkare ogni post di associazioni (non ogni post di commento eh? altrimenti diventi matto ![]() Vai MWP! |
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#13425 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2013
Città: Capriate, Bèrghem
Messaggi: 915
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Anche più di una volta al giorno, quasi ci vivo xD
Cambiare nome non è così semplice, Facebook rompe abbastanza le palle quando si fa la richiesta. Però con un po' di pazienza si riesce a fare tutto. Qualcuno che abbia voglia di darmi una mano a tenere tutto il più aggiornato possibile? Se siamo 2/3 riusciamo a postare quasi in tempo reale. In giornata o al più tardi domani creo, linko e pubblicizzo sentendo un paio di conoscenze ![]() PS: è possibile chiedere agli amministratori di "assegnare" il thread ad un altro utente in modo da aggiornare la prima pagina?
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#13426 |
Member
Iscritto dal: Mar 2016
Messaggi: 248
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Ultime tre partite prima dell'inizio dei playoff,siamo in una valle di lacrime e ci capita a fagiuolo la partita con Phenix.Iinutile negarlo,l'abbiamo un tantino sottovautata.Lo dimostra il -17 a fine primo tempo e i musi lunghi nello spoiatoio all'intervallo.Abbiamo un sussulto di orgoglio nel secondo tempo,oltre a una reazione nervosa,e scendiamo in campo sapendo che dobbiamo portarla a casa con la difesa e recuperare mattoncino dopo mattoncino.E cisu facciamo,con Antony leader tecnico e emotivo che piazza 45 punti con Conley e i suoi 17 assist e con il Porz che pare si sia accorto che stiamo facendo sul serio.Finisce 92-97 con Gordon che piazza la tripla del definitivo allungo e chiude definitivamente la partita.
''Oggi è andata bene e siamo riusciti a recuperare una partita finita gia nel primo tempo.Non possiamo trovarci cosi spesso nelle condizioni di dover recuperare,bisogna scendere in campo concentrati sin dal primo minuto.Dobbiamo avere fame di vittoria,abbiamo una grande occasione di poter giocarcela alla pari contro tutti nella nostra conference,dobbiamo essere piu' concreti e smettere di guardarci allo specchio'' Profetiche furono le parole del mister che anche con fortuna tocca le corde giuste creando stimoli all'interno della squadra.Lo si vede sul campo dei Clippers gia' ampiamente qualificati ai playoff.Portiamo a casa una vittoria che sa di secondo posto dopo un momumentale primo tempo dove con un 66 percento dal campo ammazziamo la partita senza fare l'errore di gestirla nel secondo,dando ampio spazio alle rotazioni con un'insospetabile J. Tatum riferimento assoluto. L'ultima partita ci propone la scampagnata a Detroit,pericolosa trasferta con una squadra che ha bisogno di una vittoria per qualificarsi ai playoff,mentre noi con una vittoria andremmo a prenderci il secondo posto,obiettivo possibile che non deve sfuggirci di mano. Partiamo motivati quanto timorosi di sbagliare,ci pensa Antony a dare la sveglia con due triple che sanno sveglia.Detroit soccombe sotto i nostri contropiedi ma non molla niente vanno avanti per la loro strada,testa bassa e pedalare.Primo tempo che si chiude sul +8 per noi,rimaniamo concentrati e cerchiamo la giocata facile senza forzature inutile,e contropiede automatico dopo ogni rimbalzo difensivo.La chiudiamo 101-94 e portiamo a casa il secondo posto con 17 vittorie e 12 sconfitte alla pari con Boston e Phila.Cleveland chiude al primo posto con 25-4. ''Siamo contenti del secondo posto,adesso prendiamoci 24 ore di riposo per staccare e poi inizieremo i Playoff con Charlotte.Ricominciamo da dove abbiamo finito con tre vittorie di fila,difesa intensa e giocate semplici.Vogliamo fare tanta strada nei playoff,è una delle noostre ultime occasioni per poter far bene'' Ultima modifica di LoSpecialOne : 02-09-2016 alle 13:27. |
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#13427 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
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#13428 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2013
Città: Capriate, Bèrghem
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Le pagine FB sono sempre visualizzabili anche se non si è iscritti a FB, però da esterni si perdono tante funzionalità, che sono tutto sommato fondamentali, come il commentare, il mettere mi piace e il condividere.
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#13429 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2012
Messaggi: 2774
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SpecialOne, vai con la "ring run"...ormai è il momento buono e arrivare ai playoffs in striscia positiva, come avrai visto con i miei Clippers, vuol dire tanto!
Questione thread, io sarei per il thread unico da rinominare appoggiato, volendo, da Youtube |
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#13430 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
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#13431 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2012
Messaggi: 2774
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![]() Qual'è il momento più bello? Quando l'obiettivo che ti prefissavi da tempo immemorabile è ormai già raggiunto o celebrato o quando ti rendi conto che, dopo sforzi e fatiche sembrati spesso vani, inutili, insufficienti sei a tanto così da farcela? La sensazione che proviamo a L.A. è quella. Siamo euforici per il 2-1 nella serie e consapevoli che vincere gara 4 a Charlotte significherebbe, probabilmente, coronare il sogno dinanzi ai nostri tifosi, allo Staples Center. Ma se gli Hornets sono in finale un motivo c'è. In gara 4, al Time Warner Table Center, sfoderano la loro arma (quasi) letale: la coralità. 8 giocatori in doppia cifra a fine partita, un partita combattuta in cui vivacchiamo continuamente alle spalle dei calabroni, sempre in svantaggio di 4-5 punti, senza mai riuscire a colmare quel divario che, pur rimanendo sempre uguale, sembrava ormai diventato parallelo, senza possibilità di incontro. E stasera, a Charlotte, ci sarebbe voluto proprio quel pizzico in più, quella voglia di scavalcare l'ultimo ostacolo e cominciare a vedere quella luce in fondo al tunnel che, dall'inizio dell'era Paul-Griffin, era sempre stata solo un riflesso più o meno flebile. Per piantare finalmente il penultimo chiodo nella montagna prima di raggiungere la vetta ci sarebbe voluto, stasera sì, quel Chris Paul mai brillante da inizio serie, abulico in attacco, ordinato e preciso sì, quello sempre, ma apparentemente svuotato dalla meravigliosa serie contro i Golden State Warriors. Ne faranno le veci, nell'ultimo quarto, ancora un incredibile DeAndre Jordan e il veterano, l'uomo della provvidenza, Luol Deng, capace di spuntare dal nulla e piazzare un ventello (4 triple) per sopperire ai problemi dei compagni in difficoltà, Paul e Griffin su tutti, e andare a vincere la partita. Forse il momento più bello è adesso. Basta vincerne una ed è fatta. Charlotte Hornets - Los Angeles Clippers 109-114 Hornets: Walker 18+15a, Gordon 15, Matthews 15, Kaminsky 14, Sullinger 13, Batum 10, Kidd-Gilchrist 10, Thaddeus Young 10, Marvin Williams 4 Clippers: Jordan 23+11r, Deng 20, Crabbe 16, Micheal Beasley 14, Griffin 14+11r, Mozgov 10, Jennings 6, Paul 6+13a, Wesley Johnson 5 |
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#13432 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2012
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![]() E' la notte della grande occasione nella città delle grandi opportunità. Los Angeles, California. O se preferite, L.A. Se sei stato allo Staples Center a vedere una partita di NBA Finals, sei stato sicuramente a vedere i Lakers. E li hai visti trionfare, dal loro trasferimento from Minneapolis, ben 11 volte. Ma a Los Angeles, dal 1984, sono arrivati anche i Clippers. Ed è stato un po' come quando un forestiero, nei film Western, arriva in una città piena di gringos e viene deriso da tutti. Meritandosi appieno la nomea di squadra perdente. I tifosi Clippers hanno visto i loro cugini più famosi vincere anelli su anelli. Hanno visto i Lakers dello showtime, hanno visto i Lakers di Kobe e Shaq, hanno visto i Lakers di Phil Jackson. Hanno visto anche il declino della franchigia "cugina", iniziato proprio con il mancato arrivo di quel Chris Paul che, si sperava, potesse spostare una volta per tutte la bilancia tra le due squadre losangeline. Ma mentre i Lakers, negli ultimi 5 anni, sono sprofondati in un baratro da cui forse solo adesso hanno ricominciato a vedere la luce, i velieri non ne hanno approfittato. Inutile avere un miglior record se poi non superi le semifinali di Conference. Inutile arrivare davanti nella Pacific Division se poi quando guardi in sù nel palazzetto i banner che contano davvero sono tutti gialli e viola. Ma stasera, dopo 32 anni dall'arrivo a L.A., è la parte sfigata a festeggiare. L'anno prossimo, nel season opener, non saranno i tifosi Lakers ad applaudire i propri beniamini alla consegna degli anelli. Non saranno i tifosi Lakers ad accompagnare l'issata al soffitto del vessillo marcante scritto "Nba Champions". La storia non si cambia. Storicamente la franchigia perdente di Los Angeles siamo noi. Ma il passato non conta niente se il presente dice che i nuovi campioni NBA sono i Los Angeles Clippers! Los Angeles Clippers - Charlotte Hornets 120-98 Clippers: Griffin 28, Micheal Beasley 15, Jennings 13, Jordan 13+13r, Johnson 11, Deng 10, Paul 9+14a, Crabbe 8, Korkmaz 5, Mozgov 4, Payton II 2, Derrick Williams 2 Hornets: Thaddeus Young 18, Kemba Walker 17+12a, Kaminsky 16, Matthews 16, Kidd-Gilchrist 7, Marvin Williams 7, Eric Gordon 7, Sullinger 5, Batum 5, Harrison 0, Smith Jr 0 |
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#13433 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2012
Messaggi: 2774
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![]() E' difficile trovare il giocatore chiave che ci ha portato all'anello. Segno che è stata una vittoria di gruppo, frutto di un patto tra giocatori che volevano scrollarsi di dosso l'etichetta di perdenti ed entrare finalmente nell'Olimpo. Si parte dal ringraziare il 2k-coach di questa stagione, Rick Carlisle, che sarà un caso sostituisce Doc Rivers e va a prendersi l'anello. Come non parlare dei due veri talenti? Chris Paul e Blake Griffin. Il primo, forse l'espressione più pura del playmaking dai tempi di John Stockton, il secondo capace di dimostrare che un atleta clamoroso può diventare un giocatore di basket. Di più, un fuoriclasse del basket. Per ordine di quintetto, andiamo poi da Allen Crabbe e Luol Deng. Arrivati uno l'anno scorso, l'altro quest'anno, si sono integrati subito nel sistema riuscendo a capire cosa dovevano fare, senza mai esagerare. Crabbe, insieme a Paul, ha chiuso la stagione nel 50-40-90 club ed è stato l'artefice principale della clamorosa rimonta in gara 4 contro GSW. Serie dove Deng è riuscito a limitare Klay Thompson e Andrè Iguodala, i due guerrieri che storicamente soffriamo di più, non disdegnando canestri pesantissimi. Un grazie di cuore anche a Brandon Jennings e Micheal Beasley. Il primo capace di scrollarsi di dosso tutte le etichette, facendo un bagno di umiltà decidendo di fare il secondo di Chris Paul in cerca dell'agognato anello. L'ex Heat un sesto uomo perfetto, capace di traforare in due le difese grazie a un mix di atletismo, tiro e visione di gioco raro nella lega. Lo perderemo in free agency, non abbiamo i BIRD per rifirmarlo. E ci dispiacerà parecchio. Grazie a Wesley Johnson, il folletto, il re delle transizioni, velocissimo, abilissimo a finalizzare. Messo praticamente da parte per una stagione e mezzo, fuori dalle rotazioni, vi è tornato dopo l'addio di Jeff Green a dimostrarci che forse qualche scelta sbagliata l'avevo fatta anche io. Grazie a Derrick Williams, che ha sempre giocato i garbage time senza fiatare, mostrando sprazzi di atletismo e ferocia che ci hanno fatto capire perchè andò via con la pick #2 ai tempi. Magari, con l'addio di Beasley, avrà l spazio che si merita. Grazie a Timofey Mozgov, altra riserva di lusso arrivata nella trade Deng. Ci ha concesso di avere sempre un rim-protector in campo e ha dimostrato di saperla ancora di metterla nel cesto. Grazie a Gary Payton II, Malik Beasley e Furkan Korkmaz, i tre ragazzi draftati dopo il primo anno. Non hanno mai avuto tanto spazio, ma si sono sempre fatti trovare pronti, soprattutto il figlio del "Guanto". E non hanno mai creato problemi in spogliatoio. Ma il "grazie" più grande va a colui che ha fatto davvero la differenza. Colui che ci ha fatto vincere il titolo. Colui che, senza avere grandi mezzi tecnici, ha lavorato duro specializzandosi al meglio nei compiti che gli venivano assegnati. Un jump-shot dopo un doppio cross-over vale due punti, un tap-in dopo un rimbalzo offensivo catturato di forza vale lo stesso due punti. Lui canestro nel primo modo non lo farà mai, nel secondo modo è una garanzia. Rimbalzista clamoroso, stoppatore seriale, nella sua 2k-versione è riuscito ad aggiungere anche un'intelligenza cestistica tale da vederlo spesso rubare palla o servire i compagni sugli scarichi e sui tagli. Sì, il grazie più grande va a te DeAndre. Meritatamente MVP delle finali. |
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#13434 |
Senior Member
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![]() Se non sbaglio hai perso solo gara uno delle FINALS ! |
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#13435 |
Senior Member
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Grande Gensi!
Questa è una grandissima impresa. Roster molto profondo quelli dei Clippers, ma far vincere chi ha la scritta PERDENTE nel DNA è un traguardo quasi impossibile. Complimenti, davvero, e complimenti anche e soprattutto per aver reso DeAndre questo mostro semi mitologico.
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#13436 | ||
Senior Member
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Quote:
EDIT: Nope! I Lakers fecero 15-1, il primo round era a 5 gare. Rimaniamo io e te a fare la storia... ![]() Quote:
Ultima modifica di Gensi2k : 02-09-2016 alle 18:11. |
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#13437 |
Senior Member
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2017 NBA Finals: Raptors - Lakers
Here we are my friends, il momento tanto atteso è arrivato, è tutto pronto per le NBA Finals 2017.
Il viaggio per il Canada è stato turbolento, in tutti i sensi. Il clima sul jet che ci ha portati dall'aeroporto di LAX all'aeroporto YYZ di Toronto-Pearson era glaciale. Non c'era il solito buonumore, non c'erano Russell, Simmons e Randle ad animare il viaggio, né Stephenson, Clarkson e Whiteside a convincere gli altri a scucire qualche presidente nel vecchio gioco del Texas Hold'em. Niente di tutto questo. KD e Russell hanno riguardato compulsivamente i videotape delle Conference Finals in cui i Raptors hanno strapazzato 4-2 i Cavs, Hibbert spiega a Whiteside alcuni trucchi per cercare di cancellare Valanciunas nel pitturato, Randle parla con Coach Carlisle di alcuni aggiustamenti tattici. Se a questo si aggiunge una brutta tempesta, che ha reso il viaggio fisicamente turbolento, ecco spiegate le facce tese quando scendiamo dall'aereo. Partiamo bene però in gara 1, con i Raptors che si presentano con Lowry e Valanciunas nello starting five nonostante qualche acciacco. Giochiamo il nostro basket fatto di difesa e ripartenze pensando di avere la partita in pugno quando ci accingiamo a rimettere palla in campo sul +7, 66-59, per dare il via al quarto periodo. Proprio sul più bello però viene fuori tutta la tensione, tutto lo stress accumulato nei giorni precedenti, e i Raptors ci fanno a fettine con un parziale di 35-24 con cui chiudono il match 94-90. 0-1. Qualche aggiustamento e siamo pronti per gara 2, caricati a molla dal discorso di Kobe Bryant nel pre partita. "If you want it, you have to take it. This is gametine. Our time. WE are the Lakers." Questa frase, seguita da un urlo liberatorio, è probabilmente la miccia che ha cambiato psicologicamente la serie. In gara 2 siamo un'altra squadra, siamo carichi, siamo convinti, sappiamo di essere superiori e lo dimostriamo con il 103-96 che vuol dire 1-1. Dopo una pessima gara 1 da 6 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 2/11 al tiro, il migliore in campo è D'Angelo Russell, che a 20 anni ci guida con 26 punti, 5 rimbalzi, 11 assist e uno sfavillante 7/11 al tiro. 1-1. Il volo di ritorno a LA è tutt'altra cosa. C'è buonumore nell'aria, convinzione, joy of the game. Tutto questo continua anche nelle brevi sedute di allenamento che precedono gara 3. Concentrazione alle stelle e fiducia nei nostri mezzi sono i due concetti chiave nella preparazione alla partita. "Just do what we always do: space the floor and create good shots". 103-95, il risultato di gara 3 è forse bugiardo perché sarebbe potuta tranquillamente finire con un margine molto più ampio, ma preservare i titolari negli ultimi 5 minuti era fondamentale in vista di gara 4. 2-1. Gara 4 che riparte sempre con lo stesso spartito, sempre noi a comandare. Toronto non fa grandi cambiamenti al suo gameplan e noi miglioriamo e affiniamo la situazione che più di tutte ha creato grattacapi alla difesa canadese nelle precedenti 2 partite: il pick&roll laterale tra Russell e Randle. Le molteplici opzioni, arresto e tiro di Russell, passaggio a canestro per Randle che chiama l'aiuto in area e scarica fuori per un tiro comodo, scarico immediato di Russell sul raddoppio, hanno sempre messo in totale confusione la difesa dei Raptors, perché qualsiasi fosse la nostra scelta siamo sempre riusciti a costruire ottimi tiri o, qualora la reazione difensiva fosse velocissima, a muovere la difesa e generare mismatch favorevoli. I Raptors provano a rientrare, vanno addirittura davanti 84-82 con 8 minuti da giocare, ma la partita è saldamente nelle nostre mani e chiudiamo 112-104, con un KD stellare da 24-9-11 e 7/13 dal campo. 3-1. Torniamo a Toronto, con la voglia di chiuderla. Perdere il timone emotivo della serie è un attimo e i Raptors, con le spalle al muro, sono pronti a sputare sangue per difendere la loro casa, l'Air Canada Centre. Pronti via ed è subito 9-0 Toronto e timeout Carlisle. Non c'è preoccupazione perché stiamo rispettando il solito piano partita, semplicemente la palla non entra. Inizia a entrare dopo 4 minuti di gioco, con la tripla di KD che frena un 12-0 complessivo di Toronto, che chiude comunque sopra 32-23 al termine del primo quarto. I Raptors sono un'altra squadra rispetto a quella vista finora, sono letteralmente ovunque e questo li porta a difendere il vantaggio anche nel secondo quarto, chiuso 61-53. Non riusciamo a rientrare nemmeno nel terzo periodo, chiuso 87-78 per i Raptors, ma poi la musica cambia. Vuoi che i canadesi hanno speso troppe energie, vuoi che iniziamo a vedere il traguardo avvicinarsi sempre più, cambiamo ritmo e iniziamo a rientrare, punto dopo punto, fino al 99-101. Dopo succede DI TUTTO. Valanciunas strappa la palla a Whiteside e lancia DeRozan che inchioda la schiacciata del +4 e, non contento, ruba la palla sulla rimessa per portare i suoi sul +6 con un 360° sulla linea di fondo. Whiteside e Randle, con due balletti in post, ci riportano sul -2, ma ancora Valanciunas ribadisce che, per vincere, dovremo passare sul suo cadavere, 107-103 Toronto. Anche Lowry è della stessa idea, ruba palla a Russell e va per il layup in campo aperto. NO! Dal nulla sbuca KD che inchioda una chasedown pazzesca tenendo il pallone IN MANO, si lancia a tutta velocità dall'altra parte e posterizza il malcapitato Carroll. I Raptors sono scossi, tutto il Canada è scosso, ormai non ci capiscono più nulla. Lowry sbaglia un passaggio, Randle ruba palla e ribalta immediatamente per KD che si alza da oltre l'arco per segnare la tripla del sorpasso, 108-107, con poco meno di 40 secondi da giocare. Lowry cerca di rimettere ordine ma Stephenson, il tentacolato, gli ruba palla consegnandola a Russell che con un agevole layup firma il +3. 20 secondi alla fine, Toronto ha bisogno della tripla del pareggio ma sulla rimessa sbuca KD, che si lancia sul pallone come se fosse una questione di vita o di morte, lo ruba, si invola verso il canestro e inchioda una bimane feroce che distrugge definitivamente le speranze di tutto il Canada. 116-109. 4-1. Il Larry O'Brien Trophy torna nella LA gialloviola per la diciassettesima volta. Stremati, i nostri eroi si abbracciano davanti alla nostra panchina, ancora increduli di avercela fatta. Sugli spalti i tifosi in lacrime si alzano ad applaudire i loro eroi, che fino all'ultimo hanno cercato di difendere quel sogno, ora definitivamente tornato nel cassetto. Durant è l'MVP delle Finals, con 26 punti, 8 rimbalzi e 6 assist a partita, Russell è il suo prode scudiero con 17-5-9. A LA le strade sono gremite, la Lakers Nation può finalmente tornare a gioire dopo alcuni degli anni più bui della sua storia. Non è ancora tempo per pensare al futuro, non è ancora tempo per affrontare la offseason. Adesso ci aspettano i festeggiamenti, meritati. The future is now. ![]()
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#13438 |
Senior Member
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@Gensi e @MWP
L E G G E N D A R I. Gensi entra dalla porta principale della storia portando i Clippers al primo anello ever, con un 16-1 clamoroso, un anello che secondo me non è frutto dell'aver costruito una squadra devastante in termini di giocatori (CP3 non è più quello dei tempi degli Hornets, Griffin ottimo ma non stella galattica, idem per DeAndrè Jordan) ma dell'incredibile affiatamento venutosi a creare, quello delle 20 vittorie consecutive e del 16-1 playoff. Più che squadra fortissima, i Clippers sono stati una squadra profondissima. La formazione di MWP non la ricordo intera, ma già solo il fatto di avere Kobe e Durant nella stessa squadra ![]() |
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#13439 |
Senior Member
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Il thread unico penso sia un sogno, non credo che i tecnici lo vogliano. Youtube per portare gente è fondamentale oggi come oggi. Tutte le MyLeague (o MyCareer o altro) sono narrate su Youtube
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#13440 |
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