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Old 09-02-2005, 16:43   #21
dantes76
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Originariamente inviato da SaMu
La FIAT non fa investimenti di Lungo Periodo?

non li ha fatti nel passato periodo...

non ricordo bene i numeri..(erano stati pubblicati da 4ruote nel 2001) e parlavano del confronto fra gli investimenti in 5 anni (dall95 al 2000)
fra il gruppo fiat, quello vw, quello psa

be le cifre erano sconcertanti...

cmq se trovo quel numero di 4 ruote metto i dati.

il mercato chiede suv? la fiat che fa'? dorme
il mercato chiedeva coupe'(fra il 1988-1994)? la fiat che fa'? presenta i suoi coupe fra il 1993 e il 1994

il mercato chiede auto con trazione integrale? che fa la fiat? niente
cambio automatico? no comment...

cambio automatico+diesel? come sopra...

quando l alfa passo a fiat nell 1986 l alfa aveva un progetto un suv con nissan...il commento della dirigenza fiat: i fuoristrada non si addicono a un marchio come alfa...


be adesso si vede un filo di speranza.....se lascia gm.....e' meglio..
l unica cosa decente e' stato il progetto che portera' a un suv fiat su base suzuki...

OT
su raieducational2 canale806 sky
mixer speciale: l italia in libia
fine OT
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Ultima modifica di dantes76 : 09-02-2005 alle 16:51.
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Old 09-02-2005, 16:52   #22
xs 400
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Quella di Angeletti è una costatazione di fatto.

Si può discutere sul fatto che vi siano delle concause, ma certamente è difficile che ci si possa aspettare che in Germania o in Francia i consumatori acquistino auto FIAT solo per sostenere l'occupazione in Italia.

Il mercato liberalizzato senza freni non ha solo effetti positivi sui prezzi, ma incide anche (molto pesantemente) sull'occupazione.

Compriamo auto, computer, componenti, HiFi e persino scarpe prodotte all'estero - dall'Europa alla Cina -, versiamo i (pochi) risparmi nelle casse di banche straniere, persino i DVD li compriamo online dalla Germania.
Tutto questo perchè siamo convinti di fare buoni affari, perchè altrove lavorano meglio e più a buon mercato, perchè l'unica logica che muove le nostre azioni è l'utile immediato, la "legge di mercato".

Ma come la mettiamo con la responsabilità sociale, collettiva, nei confronti di tutti gli aspiranti disoccupati che continuano a dichiararsi "studenti" sulla carta d'identità?
Come la mettiamo con un'economia stagnante che non genera più reddito adeguato a sostenere pensioni, sanità e quant'altro racchiuso nella vecchia definizione di velfare state?

Non sostengo che la soluzione sia riposta solo ed unicamente in una maggiore cultura del "valore aggiunto collettivo" di un acquisto di un prodotto nazionale, ma certamente non si può negare che il protezionismo impossibile della Stato può ben essere sostituito dal protezionismo volontario e cosciente dei consumatori.

Comprare italiano può essere considerato come un piatto di cicorielle di campagna con un filo d'olio: sono amare, nessuno ci obbliga a mangiarle, i tortellini sono più buoni, ma fanno tanto tanto tanto bene alla salute...
__________________
Ho concluso con: Siemens, Petitof, MaSt81, Ziodamerica, Goldorak, Red`XIII e Alechino (affidabili, corretti e veloci).
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Old 09-02-2005, 16:55   #23
SaMu
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Originariamente inviato da cerbert
In Italia, settore FIAT Automotive, non mi risulta proprio.
A Termini Imerese, per dirne una, interi reparti di produzione sono stati senza manutenzione per 3 anni.
Ma Cerbert.. con tutto il rispetto.. ma come si fa a dire una cosa del genere?

Un impianto industriale senza manutenzione per 3 anni.. ma insomma.. non è che abbiamo l'anello al naso


Non so a quale periodo facciate riferimento per dire che non hanno fatto investimenti, vi faccio presente che per qualsiasi macchina la progettazione, l'ingegnerizzazione, l'allestimento della produzione, richiedono prima di uscire con il primo pezzo dalla linea qualche miliardo di euro di investimenti.. e di macchine nuove FIAT ne ha prodotte in questi anni.

Non so quindi a quale investimento vi riferiate, nel dire che non l'han fatto.. perchè basta prendere in mano i bilanci, non è che i miliardi di euro spariscono così.

Dovevano farne di più? Tutto può essere, ma non dimenticate che gli investimenti sono un'uscita di cassa, non è che si possono fare "a piacere".. se non danno i ritorni previsti, sono problemi.. i soldi, non crescono sulle piante.. un'azienda che perde qualche miliardo di euro all'anno, non ha soldi su soldi per rilanciare in continuazione con nuovi investimenti.


Diverso è dire "non han fatto investimenti" da "han fatto investimenti sbagliati".. non hanno prodotto le macchine che il mercato chiedeva, quando le chiedeva: questo è un investimento sbagliato.. al posto di fare la C2, han fatto la Lybra.. è sempre un investimento, ma il primo ha successo il secondo no.. investimento del resto, per definizione, è una scommessa sul futuro.. se ci fosse un modo sicuro per fare investimenti che avranno ritorni attualizzati maggiori, saremmo tutti ricchi.....
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Old 09-02-2005, 16:56   #24
Enel
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Originariamente inviato da xs 400
Quella di Angeletti è una costatazione di fatto.

Si può discutere sul fatto che vi siano delle concause, ma certamente è difficile che ci si possa aspettare che in Germania o in Francia i consumatori acquistino auto FIAT solo per sostenere l'occupazione in Italia.

Il mercato liberalizzato senza freni non ha solo effetti positivi sui prezzi, ma incide anche (molto pesantemente) sull'occupazione.

Compriamo auto, computer, componenti, HiFi e persino scarpe prodotte all'estero - dall'Europa alla Cina -, versiamo i (pochi) risparmi nelle casse di banche straniere, persino i DVD li compriamo online dalla Germania.
Tutto questo perchè siamo convinti di fare buoni affari, perchè altrove lavorano meglio e più a buon mercato, perchè l'unica logica che muove le nostre azioni è l'utile immediato, la "legge di mercato".

Ma come la mettiamo con la responsabilità sociale, collettiva, nei confronti di tutti gli aspiranti disoccupati che continuano a dichiararsi "studenti" sulla carta d'identità?
Come la mettiamo con un'economia stagnante che non genera più reddito adeguato a sostenere pensioni, sanità e quant'altro racchiuso nella vecchia definizione di velfare state?

Non sostengo che la soluzione sia riposta solo ed unicamente in una maggiore cultura del "valore aggiunto collettivo" di un acquisto di un prodotto nazionale, ma certamente non si può negare che il protezionismo impossibile della Stato può ben essere sostituito dal protezionismo volontario e cosciente dei consumatori.

Comprare italiano può essere considerato come un piatto di cicorielle di campagna con un filo d'olio: sono amare, nessuno ci obbliga a mangiarle, i tortellini sono più buoni, ma fanno tanto tanto tanto bene alla salute...
Qui però è la politica che deve intervenire...
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Old 09-02-2005, 16:58   #25
the_joe
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Originariamente inviato da xs 400
Quella di Angeletti è una costatazione di fatto.

Si può discutere sul fatto che vi siano delle concause, ma certamente è difficile che ci si possa aspettare che in Germania o in Francia i consumatori acquistino auto FIAT solo per sostenere l'occupazione in Italia.

Il mercato liberalizzato senza freni non ha solo effetti positivi sui prezzi, ma incide anche (molto pesantemente) sull'occupazione.

Compriamo auto, computer, componenti, HiFi e persino scarpe prodotte all'estero - dall'Europa alla Cina -, versiamo i (pochi) risparmi nelle casse di banche straniere, persino i DVD li compriamo online dalla Germania.
Tutto questo perchè siamo convinti di fare buoni affari, perchè altrove lavorano meglio e più a buon mercato, perchè l'unica logica che muove le nostre azioni è l'utile immediato, la "legge di mercato".

Ma come la mettiamo con la responsabilità sociale, collettiva, nei confronti di tutti gli aspiranti disoccupati che continuano a dichiararsi "studenti" sulla carta d'identità?
Come la mettiamo con un'economia stagnante che non genera più reddito adeguato a sostenere pensioni, sanità e quant'altro racchiuso nella vecchia definizione di velfare state?

Non sostengo che la soluzione sia riposta solo ed unicamente in una maggiore cultura del "valore aggiunto collettivo" di un acquisto di un prodotto nazionale, ma certamente non si può negare che il protezionismo impossibile della Stato può ben essere sostituito dal protezionismo volontario e cosciente dei consumatori.

Comprare italiano può essere considerato come un piatto di cicorielle di campagna con un filo d'olio: sono amare, nessuno ci obbliga a mangiarle, i tortellini sono più buoni, ma fanno tanto tanto tanto bene alla salute...
Quindi secondo te, una famiglia che già stenta ad arrivare a fine mese con i guadagni miseri di uno stipendio, dovrebbe sobbarcarsi l'onere di acquistare a caro prezzo prodotti scadenti solo perchè fatti in Italia e perchè così può garantire i posti di lavoro agli operai resi precari da anni di disastri causati dagli abili manager nostrani che non solo non hanno mai rischiato il loro di posto di lavoro, ma hanno guadagnato anche molti milioni di euro?
Certo, il gesto sarebbe nobile e generoso, ma non saprei dire quanto giusto o giustificabile.
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Old 09-02-2005, 16:59   #26
Harvester
 
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Originariamente inviato da xs 400
Quella di Angeletti è una costatazione di fatto.

Si può discutere sul fatto che vi siano delle concause, ma certamente è difficile che ci si possa aspettare che in Germania o in Francia i consumatori acquistino auto FIAT solo per sostenere l'occupazione in Italia.

Il mercato liberalizzato senza freni non ha solo effetti positivi sui prezzi, ma incide anche (molto pesantemente) sull'occupazione.

Compriamo auto, computer, componenti, HiFi e persino scarpe prodotte all'estero - dall'Europa alla Cina -, versiamo i (pochi) risparmi nelle casse di banche straniere, persino i DVD li compriamo online dalla Germania.
Tutto questo perchè siamo convinti di fare buoni affari, perchè altrove lavorano meglio e più a buon mercato, perchè l'unica logica che muove le nostre azioni è l'utile immediato, la "legge di mercato".

Ma come la mettiamo con la responsabilità sociale, collettiva, nei confronti di tutti gli aspiranti disoccupati che continuano a dichiararsi "studenti" sulla carta d'identità?
Come la mettiamo con un'economia stagnante che non genera più reddito adeguato a sostenere pensioni, sanità e quant'altro racchiuso nella vecchia definizione di velfare state?

Non sostengo che la soluzione sia riposta solo ed unicamente in una maggiore cultura del "valore aggiunto collettivo" di un acquisto di un prodotto nazionale, ma certamente non si può negare che il protezionismo impossibile della Stato può ben essere sostituito dal protezionismo volontario e cosciente dei consumatori.

Comprare italiano può essere considerato come un piatto di cicorielle di campagna con un filo d'olio: sono amare, nessuno ci obbliga a mangiarle, i tortellini sono più buoni, ma fanno tanto tanto tanto bene alla salute...

scusa ma il tuo e' un discorso sensa senso.
compro (on-line) un dvd dei dream theater a 10 euro in meno che in italia (sia negozi che on-line) e non dovrei solo per un fantomatico "valore aggiunto collettivo"?
dovrei comprare una auto brutta, qualitativamente inferiore e di prezzo maggiore per lo stesso motivo?
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Old 09-02-2005, 16:59   #27
dantes76
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negli anni 80 si parlava di 'Embargo' vero le auto jap.(la fiat era felice di questa posizione)
i piu accaniti sostenitori erano i francesi: volevano i limiti sulle importazioni...
adesso il gruppo psa produce con toyota(sia motori che modelli)
renault controlla nissan., la toyota ha aperto uno stabilimento in francia che ha dato posti di lavoro a circa 2800 persone...

la fiat negli anni 70/80 e' vissuta solamente per gli aiuti statali e sperando sempre in legge protezionistiche...
i risultati si vedono adesso

la fiat si e sempre cointenta di vincere in casa e di pareggiare fuori casa

ma la fiat degli anni 80 e' solo una cosa artificiale, dovuta a leggi di aiuto verso quel gruppo...
adesso abbiamo il conto...
e' sara' duro da pagare...
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Old 09-02-2005, 17:07   #28
cerbert
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Originariamente inviato da SaMu
Ma Cerbert.. con tutto il rispetto.. ma come si fa a dire una cosa del genere?

Un impianto industriale senza manutenzione per 3 anni.. ma insomma.. non è che abbiamo l'anello al naso
Definiscimi in altro modo dei reparti bloccati per due settimane al mese per rattoppare isole di produzione in disfacimento perchè ormai al di là di ogni limite di longevità.
Manutenzione non è solo l'omino con la chiave che arriva e ti chiude il bullone, ma è anche (industrialmente parlando) la periodica revisione e sostituzione di intere unità, dalla catena di trasmissione all'intera "isola".

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Non so a quale periodo facciate riferimento per dire che non hanno fatto investimenti, vi faccio presente che per qualsiasi macchina la progettazione, l'ingegnerizzazione, l'allestimento della produzione, richiedono prima di uscire con il primo pezzo dalla linea qualche miliardo di euro di investimenti.. e di macchine nuove FIAT ne ha prodotte in questi anni.
Questa dalle mie parti si chiama "spesa di esercizio". Anche un panettiere per fare 100Kg di pane prima deve pagare la farina, ma non sta "investendo" nel senso in cui lo si intende (cioè in prospettiva sul futuro). Investe un panettiere che compra un forno nuovo o rinnova la panetteria per mettere uno spazio "prodotti tipici".

La FIAT non ha potenziato/innovato il suo sistema di produzione da venti anni a questa parte, almeno. Solo sui margini di qualità costruttiva (che richiedevano il rinnovo degli strumenti) sono arrivati in ritardo di 10 anni sui concorrenti europei.
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 09-02-2005, 17:14   #29
dantes76
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Originariamente inviato da SaMu
Ma Cerbert.. con tutto il rispetto.. ma come si fa a dire una cosa del genere?

Un impianto industriale senza manutenzione per 3 anni.. ma insomma.. non è che abbiamo l'anello al naso


Non so a quale periodo facciate riferimento per dire che non hanno fatto investimenti, vi faccio presente che per qualsiasi macchina la progettazione, l'ingegnerizzazione, l'allestimento della produzione, richiedono prima di uscire con il primo pezzo dalla linea qualche miliardo di euro di investimenti.. e di macchine nuove FIAT ne ha prodotte in questi anni.

Non so quindi a quale investimento vi riferiate, nel dire che non l'han fatto.. perchè basta prendere in mano i bilanci, non è che i miliardi di euro spariscono così.

Dovevano farne di più? Tutto può essere, ma non dimenticate che gli investimenti sono un'uscita di cassa, non è che si possono fare "a piacere".. se non danno i ritorni previsti, sono problemi.. i soldi, non crescono sulle piante.. un'azienda che perde qualche miliardo di euro all'anno, non ha soldi su soldi per rilanciare in continuazione con nuovi investimenti.


Diverso è dire "non han fatto investimenti" da "han fatto investimenti sbagliati".. non hanno prodotto le macchine che il mercato chiedeva, quando le chiedeva: questo è un investimento sbagliato.. al posto di fare la C2, han fatto la Lybra.. è sempre un investimento, ma il primo ha successo il secondo no.. investimento del resto, per definizione, è una scommessa sul futuro.. se ci fosse un modo sicuro per fare investimenti che avranno ritorni attualizzati maggiori, saremmo tutti ricchi.....

veramente ti ho risposto: il periodo andava dal 1995 al 2000..
e' il paragone e' stato il gruppo psa vw e fiat..

PS il centro ricerche della fiat si trova a orbassano.. e' si chiama centro pilota
una cosa da anni 70/80
prendiamo gli investimenti errati: lancia kappa lancia thesis
alfa 166, lancia delta ultimo modello( un 1600cc da 90 cv)
nessun suv nessun coupe nessuna ammiraglia( la 4 porte maserati? si certo con la coda della thesis)
l ultima "punto" che paragonata al modello precedente sembra un modello di prima della seconda serie stessa( la plancia del primo modello era costruto con la tecnica del monoblocco per evitare rumori della plancia stessa , l ultimo mod ha abbandanoto questa tecnica,,,)
l abbandono di lancia della delta hf( mod di nicchia ma di immaggine)
l abbandono dei rally da parte di lancia...
nessuna fiat in usa...
nessuna lancia in usa
nessuna alfa in usa( l ultimo modello fu la 164 ma la scarsa qualita' e i controlli severi finirono per fare abbandonare il mercato usa)
prima ci stava l alfa milano..ma evitiamo...
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Old 09-02-2005, 17:21   #30
xs 400
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Per Harvester e the_joe.

Ho scritto in maniera ben evidente che la soluzione ai problemi occupazionali e sociali italiano non può essere costituita solo da una politica dei consumi più consapevole da parte di tutti.

Non è dalle famiglie di operai che mi aspetto una maggiore sensibilità nel momento in cui spendono il loro (modesto) salario.

Un operaio (finchè non lo licenziano) non "sceglie" cosa comprare, acquista quello che riesce a comprare al prezzo più basso. E quando costa troppo, rinuncia.

Ma non ci sono solo gli operai in Italia e non tutti guadagnano, e spendono, poco.

Io credo che nell'ambito dell'esercizio delle proprie libertà vi sia anche la libertà di scegliere un prodotto o un servizio non solo in base ai parametri prezzo/qualità, ma anche per le ricadute indirette collettive (e volontarie) di quell'acquisto.

Se compro una macchina tedesca lo faccio solo per la sua qualità e per il suo prezzo. In una macchina italiana, anche se inconsapevolmente, a questi due parametri si aggiunge anche una componente sociale.

Naturalmente, senza criminalizzare e rispettando chi, avendone la possibilità, non ritiene di dover considerare quest'ultima componente nel proprio processo decisionale.
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Ho concluso con: Siemens, Petitof, MaSt81, Ziodamerica, Goldorak, Red`XIII e Alechino (affidabili, corretti e veloci).
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Old 09-02-2005, 17:35   #31
Harvester
 
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Originariamente inviato da xs 400
Per Harvester e the_joe.

Ho scritto in maniera ben evidente che la soluzione ai problemi occupazionali e sociali italiano non può essere costituita solo da una politica dei consumi più consapevole da parte di tutti.

Non è dalle famiglie di operai che mi aspetto una maggiore sensibilità nel momento in cui spendono il loro (modesto) salario.

Un operaio (finchè non lo licenziano) non "sceglie" cosa comprare, acquista quello che riesce a comprare al prezzo più basso. E quando costa troppo, rinuncia.

Ma non ci sono solo gli operai in Italia e non tutti guadagnano, e spendono, poco.

Io credo che nell'ambito dell'esercizio delle proprie libertà vi sia anche la libertà di scegliere un prodotto o un servizio non solo in base ai parametri prezzo/qualità, ma anche per le ricadute indirette collettive (e volontarie) di quell'acquisto.

Se compro una macchina tedesca lo faccio solo per la sua qualità e per il suo prezzo. In una macchina italiana, anche se inconsapevolmente, a questi due parametri si aggiunge anche una componente sociale.

Naturalmente, senza criminalizzare e rispettando chi, avendone la possibilità, non ritiene di dover considerare quest'ultima componente nel proprio processo decisionale.
per primo devi considerare che questo discorso lo puoi fare solo per beni prodotti in Italia (tipo le auto) ma non lo puoi applicare anche ai tecnologici come hai fatto prima (quanti produttori di schede madri o penne usb o macchine fotografiche ci sono in Italia?).
e poi quando compro un auto non e' che ci pensi 2 volte a fattori che non siano il rapporto qualita' totale/prezzo (includendo anche la garanzia, il servizio post vendita, la rivendibilita', il costo riparazioni, l'mtbf, il gradimento visivo).

il punto e': perche' la fiat non produce auto come i concorrenti? e' tutto qui. inutile nascondersi dietro una politica di acquisto nazionale se i prodotti non sono all'altezza dell'aspettativa degli italiani
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Old 09-02-2005, 17:42   #32
xs 400
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Originariamente inviato da Harvester
...e poi quando compro un auto non e' che ci pensi 2 volte a fattori che non siano il rapporto qualita' totale/prezzo (includendo anche la garanzia, il servizio post vendita, la rivendibilita', il costo riparazioni, l'mtbf, il gradimento visivo).
...
Ho il massimo rispetto per il tuo punto di vista, per altro - te lo riconosco - condiviso dalla maggioranza dei consumatori.

Mi limito a dire che ai fattori che tu hai indicato sopra (...garanzia, il servizio post vendita, la rivendibilita', il costo riparazioni, l'mtbf, il gradimento visivo...), io aggiungo la ricaduta occupazionale e sociale del mio acquisto.

Tutto qui.


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Old 09-02-2005, 17:45   #33
Onisem
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Originariamente inviato da the_joe
Io la vedo veramente brutta fintanto che non verrà ristabilito un ordine mondiale per il quale non esisteranno più operai da una ciotola di riso al giorno di stipendio, ed in questo le nostre industrie (nostre intendendo tutte quelle degli stati "evoluti") hanno le loro belle colpe dal momento che sono state le prime ad esportare la produzione verso quelle aeree che garantivano i più alti profitti ed oggi questo si sta ritorcendo contro di noi.
E' inutile girarci intorno, siamo andati a produrre dove costava meno per guadagnare di +, ora gli stessi che producevano x noi, lo stanno facendo per essi stessi e noi rimaniamo con niente in mano.
Proponi una riscossa operaia?
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese)
"Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?"
Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia.
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Old 09-02-2005, 17:46   #34
the_joe
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Io compro quello che mi serve/piace, in base alla mia percezione di buon prodotto o meno posso fare una scelta, comprerò sempre quello che mi aggrada di più, non certo quello che ha il migliore impatto sociale se questo incide sul mio benessere, quindi se la FIAT fa pessime auto e le fa pagare pure care, perchè non dovrei comprarmi un'auto straniera quando questa mi costa di meno, è più gradevole esteticamente, mi dà maggiori garanzie in termini di durata ecc.?
Se alla FIAT non sono capaci di costruire le auto, che cambino produzione, è l'ora di farla finita di finanziare aziende in perdita che continueranno a perdere perchè i loro manager sono capaci solo di mungere dalla mucca stato per avere contributi/finanziamenti/incentivi, insomma tutto tranne il provare a costruire buone auto.

Poi se vogliamo parlare di politiche economiche facciamolo pure, ma lasciamo stare la FIAT che ne è abbondantemente fuori.
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Old 09-02-2005, 17:48   #35
Harvester
 
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Originariamente inviato da xs 400
Ho il massimo rispetto per il tuo punto di vista, per altro - te lo riconosco - condiviso dalla maggioranza dei consumatori.

Mi limito a dire che ai fattori che tu hai indicato sopra (...garanzia, il servizio post vendita, la rivendibilita', il costo riparazioni, l'mtbf, il gradimento visivo...), io aggiungo la ricaduta occupazionale e sociale del mio acquisto.

Tutto qui.


ho chiaro il tuo punto di vista, e lo rispetto, ma per me alla ricaduta occupazionale e sociale ci dovrebbero pensare le societa' coinvolte con il loro immobilismo assoluto, una visione miope del mercato e una politica dei costi inefficiente.
non possiamo chiuderci nel nostro cantuccio per risolvere i problemi.
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Old 09-02-2005, 17:51   #36
the_joe
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Originariamente inviato da Onisem
Proponi una riscossa operaia?
In un certo qual modo direi proprio di SI, nel senso che non è giusto che le multinazionali vadano a farsi fare i propri prodotti nei posti dove il lavoro è sfruttamento e poi pretendano di vendere gli stessi prodotti agli stessi prezzi che avrebbero se prodotti in casa.
Come ho già scritto sopra, mi auspico una riorganizzazione globale dell'economia mondiale, lo so sono un sognatore, ma credo che la via sia questa.
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Old 09-02-2005, 17:57   #37
Onisem
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Originariamente inviato da the_joe
In un certo qual modo direi proprio di SI, nel senso che non è giusto che le multinazionali vadano a farsi fare i propri prodotti nei posti dove il lavoro è sfruttamento e poi pretendano di vendere gli stessi prodotti agli stessi prezzi che avrebbero se prodotti in casa.
Come ho già scritto sopra, mi auspico una riorganizzazione globale dell'economia mondiale, lo so sono un sognatore, ma credo che la via sia questa.
Mi trovi perfettamente d'accordo, tra l'altro trovo ignobile che nel momento in cui riescano a produrre lo stesso prodotto ad un cinquantesimo del costo sfruttando la monodopera, tutto il risparmio fino all'ultima virgola se ne vada esclusivamente ad ingrassare i loro margini di profitto; nulla al consumatore finale, nulla agli operai in loco; sono degli squali.
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese)
"Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?"
Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia.
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Old 09-02-2005, 18:30   #38
SaMu
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Originariamente inviato da cerbert
Definiscimi in altro modo dei reparti bloccati per due settimane al mese per rattoppare isole di produzione in disfacimento perchè ormai al di là di ogni limite di longevità.
Ma lol "isole di produzione" è un termine organizzativo che indica una particolare disposizione degli addetti, non in linea con dei jolly ma a rotazione.. si fermavano a rattoppare gli addetti?

Se vogliamo parlare seriamente è un conto, se vogliamo citare cose approssimative tanto per dire qualcosa è un altro.. i problemi di Fiat auto stanno nel non aver prodotto buone auto, con "buone" intendendosi quelle che piacevano/piacciono al mercato, se invece di Lybra e Ulisse avesse prodotto C3 e Mini non ci sarebbe alcuna crisi.
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Old 09-02-2005, 18:33   #39
kaioh
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in famniglia non abbiamo fatto torto a nessuno , 2 auto usate che hanno ormai superato i 23 anni di vita .
No avrei problemi a prendere un'auto fiat ( non una cariola) , il problema è chi la paga ?Giofx , Angeletti?
__________________
I love FireFox 0.8 ......bye bye Internet Explorer. Since Nov-2003
Lo so bene che è uscita l'ultima versione ! Ricordatevi di fare il backup della cartella di configurazione dopo ogni modifica, o almeno una volta al mese, sia di Firefox che Thunderbird.

Ultima modifica di kaioh : 09-02-2005 alle 18:36.
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Old 09-02-2005, 18:35   #40
the_joe
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Originariamente inviato da SaMu
Ma lol "isole di produzione" è un termine organizzativo che indica una particolare disposizione degli addetti, non in linea con dei jolly ma a rotazione.. si fermavano a rattoppare gli addetti?

Se vogliamo parlare seriamente è un conto, se vogliamo citare cose approssimative tanto per dire qualcosa è un altro.. i problemi di Fiat auto stanno nel non aver prodotto buone auto, con "buone" intendendosi quelle che piacevano/piacciono al mercato, se invece di Lybra e Ulisse avesse prodotto C3 e Mini non ci sarebbe alcuna crisi.
A proposito della MINI, perchè la FIAT non produce una replica della mitica 500, questa cosa è richiesta, il mercato la vuole e la fiat che fa?
Invece di fare come BMW che ci ha creduto, l'ha prodotta e la vende pure a caro prezzo, la FIAT come al solito perde il treno.
__________________
焦爾焦
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