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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Trieste
Messaggi: 5921
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ma un bel chi se ne frega? è normale e fa parte del mercato, il posto fisso è una utopia tutta italiana, quei dipendenti probabilmente neanche si fanno problemi e stanno già cercando altri posti. qua la mobilità è vista come il male assoluto mentre invece è una risorsa per tuti, dalle società ai dipendenti.
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#23 |
Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 117
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@yossarian
lufthansa ha anche 340 aerei (mediamente piu' grossi) con il doppio del personale... pero' purtroppo avendo un efficienza molto inferiore i soldi che servivano a rifinanziare il cambio degli aerei sono sempre andati in benefit sia a manager che ad addetti di viario livello con aspettative di anni senza motivo... o risarcimento faraonici per il "fuori sede", a questo punto meglio che venga commissariata e la smetttano di succhiarci i soldi comme hanno fatto negli ultimi 10 anni perche i benefit li hanno pagati tutti gli italiani.... |
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#24 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 855
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famiglie sotto un ponte????
qualcuno qua non ha la minima idea di come sia il mercato del lavoro in america..là cambiare lavoro 10 volte, forse anche di più, nell'arco della propria vita lavorativa è un fatto normale..solo in italia si spera ancora nel "lavoro per tutta la vita"..e poi hanno una mentalità completamente diversa dalla nostra (io personalmente preferisco di gran lunga la nostra mentalità rispetto a quella americana, ma vabbè) su alitalia meglio stare zitti..di sicuro così non si poteva andare avanti..alla fin fine il problema di alitalia è di essere italiana.. |
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Roma
Messaggi: 4313
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Le persone intelligenti sono sempre gentili. Jean-Paul Sartre Il peso d'una lacrima: quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra. Gianni Rodari |
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#26 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Seregno (MI)
Messaggi: 653
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Purtroppo da alcuni commenti si capisce benissimo quanto la mentalita' dei lavoratori italiani sia ottusamente limitata.
Probabilmente anche a causa dell'attuale condizione del mercato del lavoro italiano. 1) in molti paesi esteri non esiste (fortunatamente) il concetto tanto diffuso in italia del fancazzismo gratuito: se sei bravo e ti impegni ti premiano, se sei una capra o un fancazzista ti buttano fuori. 2) per questo motivo, mediamente, la gente e' piu stimolata a impegnarsi e dare il meglio di se, aggiornandosi e mantenendosi attiva. 3) questo porta a migliorare le proprie competenze e essere piu' appetibili al mercato del lavoro. 4) le aziende non sono compagnie create per opere di bene. Se vi va in cancrena un dito, preferite tagliare il dito o crepare? 5) proveniendo da una azienda come doubleClick, con l'esperienza che si saranno fatti, non avranno difficolta' a rivendersi ad un concorrente. 6) se non riescono a rivendersi ad un concorrente significa che probabilmente non sono poi cosi' competenti. Dal mio punto di vista significa che hai sbagliato qualcosa nella tua vita e faresti meglio a guardarti attorno per capire cosa realmente sai fare bene. Potra' sembrarvi un discorso cinico... ma vi assicuro che chi ha la fortuna di fare una esperienza di lavoro all'estero, legge queste notizie con un occhio decisamente diverso. Sicuramente non e' un evento cosi' catastrofico come puo' sembrare... |
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#27 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 5390
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#28 |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Alfonsine (RA)
Messaggi: 256
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quoto in pieno sgabello, che ha trovato un modo molto preciso e migliore del mio per esprimere ciò che penso.
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#29 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 855
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mi sento anacronistico ![]() son andato OT, sorry
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#30 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Città: Vicetia
Messaggi: 404
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Cultura di mercato
Da questi post emerge quanto drammaticamente sconosciuta sa la cultura di mercato in Italia.
1) L'obbiettivo delle imprese è di massimizzare il valore per i propri azionisti; le imprese esistono per questo, sono uno strumento con una funzione. Qualcuno dirà "si sacrifica tutto all'altare dei profitti!". Succederebbe se le nn ci fossero leggi e il compito dello Stato è proprio quello di allineare gli obiettivi di redditività dell'impresa a quei comportamenti da "buon cittadino" che consentono una convivenza pacifica (e si ottiene con una buona ligislazione e un enforcement efficace). In fondo se ci pensate, lo scopo delle imprese è di avere clienti soddisfatti e che i anche i lavoratori lo siano è nell'interesse dell'azienda. E' un concetto nn immediato da comprendere, ma tenete presente che la teoria economica in linea di massima ci dici che ad ogni strumento è bene associare un solo scopo. E' pertanto inefficiente usare le imprese per assorbire disoccupazione. 2) Se nn consideriamo come funzione obbiettivo la massimizzazione del valore, quale usiamo? La massimizzazione dei dipenti? Ma nn sopravviverebbe perchè, piacia o no le risorse generate devono essere maggiori di quelle consmate? la max della quota di mercato? Nn è detto consena redditività. Si potrebbe dire "fornire un servizio di qualità a un prezzo ragionevole" ma quanto è "ragionevole" e cosa significa "di qualità"? Il fatto è che cmq ci troaviamo a dover allocare un insieme limitato di risorse. 3) Se sappamo che le imprese sono impegnate a massimizzare il valore degli azionisti e c'è un mercato azionario efficiente allora il guadagno diviene accessibile a tutti. Se uno sa che ha la propria pensione investita in azioni si compra quelle dell'azienda che va bene e guadagna 80 o quelle dell'azienda che va bene, m taglia personale per farti guadagnare 100? Ovviamente si punterà su chi fa meglio, facendo sparire chi nn lavora al meglio. Un problema? beh, le risorse impiegate da questo inefficiente rientrano in circolo in mano a chi invece le impiega al meglio, sicchè, alla fine, nel complesso ci si guadagna. 4) I poveri dipendenti... premesso che quelli di DoubleClick sono sicuramente professionisti altamente qualificati potete stare certi che nn resteranno a casa a lungo. E questo deve far riflettere: in italia abbiamo sopratutto imprese manifatturiere. Un operaio che avvita bulloni è sostituibile da un cinese che costa un quarto? Sì. Un tecnico informatico? Molto meno e nn a quei prezzi. Investendo in istruzione è possibile contrastare efficacemente gli effetti perversi della precarietà, a patto di avere un mercato del lavoro flessibile. |
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#31 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Roma
Messaggi: 4313
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![]() E non c'è molto da ridere
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#32 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Seregno (MI)
Messaggi: 653
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Belli... mi piacciono gli ultimi commenti. Capire e riflettere sono le cose che preferisco fare e chi per fortuna si discosta dal tirare fuori i soliti luoghi comuni (alitalia, etc...) fa sicuramente una opera di bene all'intelletto altrui!
Per cui grazie spannocchiatore e Billabong. @spannocchiatore: hai pienamente ragione anche tu! E' assolutamente un concetto su cui riflettere. Adoro la competizione (se costruttiva) ma questa non deve generare ansia (anche se molto dipende dal carattere delle singole persone) e ti dico che personalmente ogni tanto mi spaventa l'idea del "vivere per lavorare" (anche qui pero' dipende: se il tuo lavoro ti piace e ti appaga o meno) @Billabong: ottimi spunti. Condivido molto di quello che hai scritto e concordo pienamente sul ruolo determinante dell'istruzione. E guarda caso ne abbiamo un esempio concreto in Italia dove i problemi del mercato del lavoro sono seguiti a ruota da quelli della ricerca nelle universita' italiane!
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#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Seregno (MI)
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Vieni qui a Londra e prova a rivendere uno stagista qualsiasi (che cmq sarebbe meglio preparato) ad una azienda e poi vediamo cosa succede! ![]()
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#34 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2005
Città: Bracknell (UK)
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Come e stato piu volte sottolineato, il mercato del lavoro in italia e un disastro. E bello avere un lavoro "fisso", ma si deve tener conto che bisogna essere produttivi, cosa che in italia non succede molto "non in tutte le aziende". Ho girato 3 aziende in italia e devo dire che sono rimasto disgustato da come si rinnovano contratti e da come si misura la produttivita dei dipendenti. Chi "conosce" produce...
Io vivo all'estero da 8 anni, in UK il mercato e + flessibile anche avendo il lavoro fisso. Ho cambiato 4 aziende e si va su di scala (manager/soldi) se vali. Parlando di Alitalia, L'azienda era malata da tanti anni e non si e mai fatto niente, ora i sindacati si lamentano che Airfrance si e ritirata. Io avrei fatto la stessa cosa. Alitalia non ha scelta e gli avvoltoi ne approfittano. Siamo stati noi a volere una fine cosi.Alitalia nonn ha scelta, ho 2100 dipendenti a casa o 6000. Che si sceglie? Avviamente da come stanno le cose ora, tutti. Meglio 6000 che 2100. Grandi sindacati... Non mmi sorprende della scelta, i sindacati da molto non pensano al lavoratore e ho vissuto sulla mia pelle l'esperienza del sindacato. |
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#35 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Messaggi: 3680
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Continuo a non capire. In Italia ce la prendiamo a morte con le aziende che
LICENZIANO 300 dipendenti in esubero (sempre piu' spesso per il bene dell'azienda, visto il periodo nero), ma nessuno se la prende mai con chi li ha ASSUNTI anche quando c'era esubero. Voglio dire, che 2 o 3 in piu' del necessario ci possano stare lo sappiamo tutti, ma 300 ?!??! E la cosa piu' triste e' che 9 su 10 le ultime assunzioni sono state di parenti ed amici (all'Italiana...) mentre i licenziamenti andranno a prendere 9 su 10 chi non e' raccomandato. Si dovrebbe iniziare a pensare di linciare chi ne ha assunti troppi magari per motivi del tutto personali, non solo a far facile critica verso chi e' costretto a licenziare. P.S.: Quanto a Google "santo subito", le sue politiche AZIENDALI restano comunque le migliori del panorama dei grandi colossi e delle multinazionali. |
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#36 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Seregno (MI)
Messaggi: 653
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Ok... cmq ragazzi... e' un casino! Perche' come vedete e' un problema profondamente radicato nella nostra mentalita'/cultura. Siamo noi gli artefici della nostra morte...
Purtroppo su questo sono abbastanza pessimista e dubito che le cose possano andare meglio in futuro!
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#37 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 408
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per l'avvocato
Se quelli licenziati erano quelli non raccomandati si presume fossero stati assunti per le loro qualità indi per cui sul mercato verranno a trovarsi persone capaci che non faticheranno a ritrovarsi un posto di lavoro:vorrà dire che qualche altra azienda beneficerà di nuova qualificata forza lavoratrice....sempre dal presupposto che solo i raccomandati non perdano il loro posto...
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#38 |
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#39 |
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Molti non hanno capito o non vogliono capire.
Il mercato del lavoro italiano è stato fondato sul lavoro con contratto a tempo indeterminato. Negli ultimi anni c'è stata una sterzata per portarlo alla mobilità in american style, mantenendo però il vecchio sistema italian style. Ovviamente le due cose non possono convivere ed in Italia c'è il problema del precariato. Non dico che il sistema di lavoro americano è quello giusto, non dico nemmeno che quello "vecchio italiano" era sacrosanto. Dico solo che un sistema vale l'altro, basta che sia ben organizzato secondo una logica, logica che manca attualmente in Italia. Invece di scrivere "Fanculo Google", sarebbe meglio ragionare un po' prima di votare il 13 e 14 Aprile dato che troviamo in entrambi gli schieramente i responsabili dello sfascio dell'Italia... Magari se destra o sinistra avesse fatto qualcosa di decente negli anni precedenti una notizia come questa sarebbe assolutamente normale... |
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#40 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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Ragazzi di DoubleClick: se avete problemi, sposate mia figlia ![]() S. Berlusconi . |
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