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#122 |
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#123 | ||
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Senior Member
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#124 | |
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Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 61
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L'ISTAT effettivamente calcola l'inflazione in modo rigoroso sotto il profilo statistico ma poi in pratica il dato che risulta è influenzato da talmente tanti fattori che probabilmente non è poi cosi veritiero come dovrebbe essere. Magari volutamente.. questo non posso saperlo. Ma almeno sulla tendenza credo che sia attendibile. Cmq per l'inflazione dobbiamo aspettare la fine della crisi.. in effetti è ancora un po presto oggi, prima deve arrivare quella in USA, poi in UK e poi in EU.. ma non è neanche detto dipende da tante cose.. Cmq arriverà, per conto mio è solo questione di tempo, ma neanche tanto tempo. Cos'è che non hai capito del mio post sull'3d del mercato immobiliare? inflazione come metodo per far girare i soldi? beh è noto che con inflazione crescente la velocità della moneta aumenta. Oggi la velocità della moneta è scesa e stimolare l'inflazione è un buon metodo per farla ripartire. Non riposndo nell'altro 3d perche sarei OT. |
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#125 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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Ultima modifica di superkoala : 02-05-2009 alle 15:12. |
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#126 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: IV Reich
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quindi se quella ufficiale si assesta sul 0,3 mensile chissà quella reale...
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#127 | |
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Iscritto dal: Jun 2007
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Poi il dato dell'articolo è quantomeno significativo per fatto che c'è stata un inversione di trend era 6 mesi che non accadeva.. sarà un caso, sarà importante? boh.. Qualcosa lo dice.. Per l'altro discorso no sbagli tu, i due fenomeni non sono legati da una legge di causa effetto. Si influenzano a vicenda, ma non puoi dire che è la velocità della moneta che causa l'inflazione. Nella storia la velocità della moneta è pressochè costante, ed è cosi considerata dalle maggiori teorie. Presumo che sia diminuita per via della crisi (se no perchè l'inflazione sarebbe scesa?), ma immagino che aumenterà fino a riportarsi ai valori normali appena finito il momento critico. Poi se l'inflazione andasse a livelli molto elevati la velocità della moneta aumenterebbe anch'essa di conseguenza facendo a sua volta aumentare l'inflazione.. si creerebbe un circolo da cui difficilmente si uscirebbe. Immagino tu non sia d'accordo. |
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#128 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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#129 | |
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Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 61
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In particolare mi piace capire come si cerca di combattere una crisi per eccesso di liquidità con nuova e massicce dosi di liquidità. Il ragionamento no sense ma non accetto di catalogare con stupido e da imbecilli le politiche intraprese dalle banche centrali. Se fanno in questo modo ci sarà un motivo e se c'è un motivo c'è sempre qualcosa da imparare. Il danno dell'attuale crisi è nato dalla possibilità di ampliare la moneta in modo quasi esponenziale, si è creato un sistema inteconnesso in cui tutti sono collegati e interdipendenti. Siamo arrivati a tal punto che non si possono far fallire alcune banche se no il sistema crollerebbe in toto. Qualcosa è sbagliato, magari nella creazione della moneta, nella riserva frazionaria (molto probabile), nel moltiplicatore monetario, ma anche la stessa definizione di moneta!! Cos'è la moneta?? ve lo siete mai chiesti? la moneta è tutto o è solo quella vera più quella elettronica? Boh tante cose non le capisco ancora. Sta di fatto che tutta questa moneta che buttano dentro prima o poi da qualcuno dovrà essere pagata (in termini di inflazione o tassa da inflazione), se no c'è qualcosa che (mi) sfugge. Bello che tu sia cosi legato alla legge della domanda e offerta.. ma le povere casalinghe e i poveri cassaintegrati non contano assolutamente nulla se non nel subire fenomeni a loro svantaggiosi, il mercato da solo come ha più volte dimostrato non riesce a trovare il famoso equilibrio e non riesce ad autoregolamentarsi. Ci vogliono nuove regole del gioco (CIT), se queste mancassero anche dopo questa crisi, allora semplicemente le attuali politiche rimanderebbero più avanti la vera crisi totale e globale del sistema. Detto questo me ne vo a letto. |
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#130 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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Buonanotte!!! Come lettura mattutina ti consiglio questo: http://delleconomia.it/articoli/2009...ell-italia.php Il Fmi vede nero il futuro dell'Italia Fondo Monetario Internazionale Le previsioni contenute nel World Economic Outlook prevedono per il 2009 un calo del Pil del 4,4%, seguito da un ulteriore decremento nel 2010, sebbene più contenuto (- 0,4%) Il Fondo monetario internazionale vede nero il futuro dell'Italia. Le previsioni contenute nel World Economic Outlook risultano particolarmente negative al capitolo Italia. Gli analisti di Washington, che si riuniranno sabato e domenica con quelli della Banca mondiale per una relazione congiunta sullo stato dell'economia globale, prevedono un calo del Pil italiano nel 2009 pari al 4,4%, cui farà seguito nel 2010 un'ulteriore flessione - sebbene più contenuta - dello 0,4%. Le stime dell'Fmi sono sostanzialmente in linea con quelle diffuse alla fine del mese scorso dall'Ocse, ma si discostano decisamente da quelle presentate dal governo italiano, che prevede un calo del Pil contenuto al 2% quest'anno e una ripresa dello 0,3% nel 2010. C'è da aggiungere che il documento appena licenziato da Washington non risparmia sentenze negative a nessuno, soprattutto nell'Eurozona, dove l'unico spiraglio di luce dovrebbe baciare la Francia, di cui il Fondo monetario prevede il rilancio nel 2010, con un modesto ma significativo + 0,4% (a fronte di un - 3% quest'anno). In Italia, prosegue il World Economic Outlook, il deficit di quest'anno è destinato a sforare in maniera significativa il limite nel rapporto debito pubblico-Pil imposto dal Trattato di Maastricht, raggiungendo il 115,3% nel 2009 (era il 105,8% nel 2008). Nel 2010 la situazione dovrebbe peggiorare ulteriormente, con il deficit in crescita del 121,1%, per arrivare a sfiorare il 130% (129,4, per la precisione) nel 2014. Proprio in virtù del suo elevato debito pubblico, Washington ritiene che il nostro Paese goda di margini di manovra "quasi inesistenti" nell'ambito delle politiche di stimolo all'economia. A parte l'inflazione, che dovrebbe continuare a calare per tutto il 2009 e anche l'anno prossimo, il Fondo monetario internazionale non prevede buone notizie neppure sul fronte del lavoro: il tasso di disoccupazione nel nostro Paese - che nel 2008 era stato pari al 6,8% - potrebbe salire quest'anno all'8,9%, per passare in doppia cifra (10,5%) nel 2010. A livello globale, il World Economic Outlook prevede una contrazione dell'1,3% quest'anno ("per effetto di una crisi internazionale finanziaria più severa di quanto si poteva ipotizzare e per la caduta della fiducia"), ma nel 2010 la situazione migliorerà, tornando a crescere dell'1,9%. I dati appena diffusi sono comunque più positivi di quelli emessi dagli stessi analisti dell'Fmi a gennaio, quando vaticinarono un calo dell'1,8% nel 2009 e dell'1,1% l'anno seguente. Da segnalare infine - per la serie "mal comune, mezzo gaudio" - il sorpasso operato proprio ai danni dell'Italia da parte della Germania, il cui debito pubblico è ora per dimensione il terzo al mondo, dopo Usa e Giappone. 16:04 - 22 aprile 2009 |
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#131 | |
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Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 61
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Riguardo all'articolo, si beh potrebbe essere vero ma mi piacerebbe leggere anche le motivazioni per cui hanno spinto l'FMI a dire che non vi è possiblità di inflazione ne nel 2009 (che ci puo stare) ne nel 2010 (mah..) Se vuoi ti tiro fuori una fila di opinioni contrarie a questa. L'interessante tutto sommato è proprio vedere cosa li spinge a fare certe affermazioni, messe cosi per carità sonoaffermazioni interessanti..ma fino ad un certo punto.. l'analisi su cosa si basa? sull'output gap o sull deleverage colossale di banche e affini o sulla capacità di misure eccezzionali nel distruggere parte della moneta creata dalle banche centrali? (sempre che si possa fare) Questo dovrebbero spiegarci, se no andiamo avanti a forza di spot. In ogni caso tutte le operazioni che si sono fatte e che si stanno facendo sono orientare all'alimentazione dell'inflazione a manetta. Poi vedremo.. |
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#132 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Messaggi: 1571
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http://delleconomia.it/articoli/2009...deflazione.php Pericolo deflazione Può essere il segnale di una lunga depressione mondiale dagli effetti economici devastanti Con la deflazione scende la domanda, scendono i prezzi e aumentano i disoccupati. La riduzione generalizzata dei prezzi, dagli economisti evocata come ipotesi accademica, sta diventando un pericolo via via più concreto. Secondo un recente comunicato Istat, in Italia, i prezzi alla produzione nei primi di marzo 2009 sono scesi dello 0,8 per cento rispetto a dicembre dello scorso anno. Il fatto che più preoccupa è che i prezzi si sono ridotti della stessa misura, anche scorporando il fattore energia: segno che il trend ha intaccato i fondamentali processi produttivi, al di là delle variazioni del prezzo del petrolio. La deflazione si accoppia e si moltiplica con la recessione, come sta già avvenendo in Italia e altrove: aumentano i disoccupati, diminuiscono i redditi, scendono ancora i prezzi. La spirale è avviata e il credito vi gioca un ruolo perverso. La politica monetaria contro la deflazione è un'arma spuntata: una volta che il tasso è sceso a zero, le opzioni sono finite, poiché sotto zero il tasso non può scendere. Per uscire dalla spirale della deflazione, il Giappone ha rilanciato, sia pure precariamente, le esportazioni. A preoccupare è che nessuno, Cina compresa, si candida al ruolo di locomotiva mondiale. Nessuno può dunque pensare di uscire dalla spirale, agganciandosi ad un rilancio delle esportazioni. Infatti in Cina, uno dei grandi motori dell'economia mondiale, i prezzi al consumo sono crollati dell'1,6 per cento rispetto ad un anno fa. C'è chi, ormai, prevede una lunga depressione globale ed una deflazione contro la quale poche e di incerta riuscita sono i rimedi. "La crisi è grave" ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "e bisogna dire la verità". 07:04 - 30 aprile 2009 |
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#133 |
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Iscritto dal: Jun 2007
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"Il secondo, indubbiamente compiacendo l’amministrazione Obama, sta perseguendo una condotta monetaria forsennatamente espansiva: basti pensare che dall’inizio dell’autunno a oggi le riserve bancarie negli Stati Uniti sono passate da 8 ad 800 miliardi di dollari, sono cioè centuplicate in sei mesi!| Se ancora non si registrano aumenti dell’inflazione è solo per via della recessione da un lato e del normale ritardo degli effetti delle scelte di politica economica dall’altro. Ma, prima o poi, non appena il rallentamento dell’attività produttiva si sarà attenuato, l’inflazione inevitabilmente esploderà. E sarà accompagnata dal ristagno produttivo prodotto dall’aumento delle tasse necessario a pagare le stravaganze di Obama."
Dall'articolo: http://www.libero-news.it/articles/view/542419 Certo vi metto anche uno che dice che l'inflazione non c'è: "L'inflazione nell'Eurozona potrebbe risultare negativa a metà anno. " E intanto anche in Europa iniziano a stampare.. "La Banca centrale europea varerà altre misure «non convenzionali» di politica monetaria a sostegno dell'economia" Entrambe dall'articolo del sole: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero |
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#134 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
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con il rischio inflazione che c'è hanno abbassato ancora i tassi... per me sono matti, sentirai che botto tra un po
spero almeno che vietino alle banche di ricominciare a dare i soldi agli spiantati...
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Wind3 4G CA |
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#135 | |
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Iscritto dal: Jun 2007
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Mi permetto di aggiungere che non solo hanno abbassato i tassi, ma anche anche incominciato a intraprendere "misure non convenzionali". Stanno seguendo le orme della FED com'era inevitabile per non rischiare di trovarsi con un euro che vale 2 dollari.. |
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#136 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
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in pratica fed e bce fanno a gara a chi si svaluterà di più
devo assolutamente comprare un po di krogerrand, 50 pesos e 20 dollari...
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Wind3 4G CA Ultima modifica di marchigiano : 07-05-2009 alle 23:59. |
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#137 |
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Member
Iscritto dal: Jun 2007
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segnalo che il petrolio ha rialzato la testa. Siamo a 60.. (quasi 58 per la precisione..)
http://finanza.lastampa.it/Notizie/0...i_mercati.aspx Futures sul petrolio in subbuglio e riprendono le speculazioni sulle materia prima.. la storia si ripete.. non è cambiato nulla, se non che siamo tutti più poveri. Nessuna regola è stata riscritta e se tutto andrà avanti cosi sarà la crisi più profonda e più corta della storia.. C'è il rischio che riparta anche l'inflazione da costi.. |
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#138 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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http://mamo139.altervista.org |
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#139 | |
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Iscritto dal: Jun 2007
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Cmq questo rialzo a detta degli esperti e per via delle previsioni ottimistiche della crisi economica. Prevedono che la domanda aumenterà presto.. |
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#140 |
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Iscritto dal: Jul 2008
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un effetto diretto del prezzo del barile di petrolio basso è che rende le esplorazioni di nuovi pozzi non più convenienti economicamente, il che nel medio/lungo periodo comporta una diminuzione dell'offerta globale. Mesi fa seguendo un approfondimento su bloomberg i loro analisti concordavano sul fatto che il prezzo di equilibrio si dovrebbe attestare attorno ai 100 dollari a barile.
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Era meglio quando mi drogavo... un bel cervello in folle è meglio di quello di un cretino cosciente. |
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