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UNICREDIT Profitti sopra le attese a quota 551 mln ...
UNICREDIT
Profitti sopra le attese a quota 551 mln Unicredit archivia il terzo trimestre con un utile netto di 551 milioni, dimezzato (-54,2%) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma superiore alle stime degli analisti, che si fermavano intorno ai 400 milioni. Piazza Affari premia il titolo mentre l'a.d. Alessandro Profumo esclude di dover «ricorrere di nuovo al mercato» ASTALDI Primi 9 mesi chiusi in attivo Utile a 32 mln Astaldi, il gruppo di costruzioni romano, chiude i conti al 30 settembre con un utile netto consolidato pari a 32,2 milioni, in rialzo del 20,1% rispetto ai primi nove mesi del 2007. «L'andamento di Astaldi nel 2008 continua a progredire nel segno della crescita in linea con quanto programmato», ha commentato l'a.d. Stefano Cerri.
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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Almeno non dovrò dargli i miei soldini... fiùùù
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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Il profitto netto consolidato normalizzato assestato a 3,899 miliardi. Nell'ultimo trimestre 2008 perdita per 1,2 miliardi. Nessun dividendo 2008 per ordinarie. Sofferenze e incagli diminuiscono nei primi due mesi del 2009.
L'utile netto consolidato del gruppo Intesa Sanpaolo nel 2008 è stato di 2,553 miliardi di euro, rispetto ai 7,250 dell'esercizio precedente (dove, però l'istituto aveva beneficiato di plusvalenze nette dalla cessione di bache controllate e sportelli per circa 3,750 miliard). A livello normalizzato, i profitti netti sono stati, nel 2008, 3,899 miliardi, in calo del 10,6% rispetto ai 4,359 miliardi del 2007. Sono questi i numeri sulla bottom line di bilancio approvati dal Consiglio di gestione (Cds) della banca guidata da Corrado Passera. Le perdite nell'ultimo trimestre 2008 Nell'ultimo trimestre 2008 il gruppo Intesa Sanpaolo ha registrato una perdita netta di 1,225 miliardi rispetto all'utile netto di 504 milioni dell'analogo periodo 2007. Se si escludono le principali componenti non ricorrenti, il risultato netto del periodo, spiega la nota, presenta un saldo positivo per 353 milioni. I proventi operativi netti sono stati di 3.974 milioni (-13,6%), le commissioni nette 1.286 milioni (-21,1%), il risultato dell'attività di negoziazione è negativo per 354 milioni e il risultato della gestione operativa ammonta a 1.275 milioni (-29,6%) Quattro miliardi di Tremonti Bond Il Cds ha visto approvata dal consiglio di sorveglianza la decisione di avviare la procedura di «emissione di 4 miliardi di euro di obbligazioni bancarie speciali destinate alla sottoscrizione» dei Tremonti Bond. Grazie ai quali, Intesa Sanpaolo stima un coefficiente pro-forma del 7,4% per il Core Tier 1, dell'8,2% per il Tier 1 e dell'11,3% per il coefficiente patrimoniale totale. «I Tremonti bond - ha detto Passera- sono giusti, flessibili perchè si può uscire in qualsiasi momento senza penali e non comportano diluizione del capitale». Sempre sul fronte dei coefficienti patrimoniali , quelli della banca al 31 dicembre 2008, assumendo che l'assemblea approvi la proposta di non distribuzione del dividendo ordinario, sono pari al 6,3% per il Core Tier 1 ratio, al 7,1% per il Tier1 ratio e al 10,2% per il coefficiente patrimoniale totale. No al Dividendo 2008 Intesa Sanpaolo non distribuirá un dividendo alle azioni ordinarie per l'esercizio 2008. Lo ha deciso il Consiglio di gestione, «alla luce della perdurante incertezza in merito alla dimensione e alla durata della crisi dei mercati internazionali», proponendo all'assemblea, oltre alla non distribuzione della cedola alle ordinarie, di dare alle azioni di risparmio un dividendo in contanti di 2,6 centesimi di euro, pari al 5% del valore nominale, come prescritto dallo Statuto. Piano industriale 2009-2011: cedola in progressione Peraltro, la banca prevede nel 2009-2011 la «distribuzione di dividendi in progressione». Si tratta di una delle linee guida del piano industriale che verrá presentato al mercato la prossima estate, nel quale è prevista anche la cessione di attivitá non strategiche e sono attesi costi nel triennio inferiori al 2008. Il piano prevedrá anche «un payout coerente con il mantenimento di un grado di patrimonializzazione adeguato al basso profilo di rischio». Svalutazioni per 326 milioni Intesa Sanpaolo ha registrato svalutazioni complessive per 326 milioni relative alle partecipazioni consolidate al patrimonio netto. Tra queste si segnala l'impairment di 165 milioni su Telco, di 78 milioni su Rcs e di 60 milioni su Alfunds Bank. Il saldo tra utili e perdite su attività finanziarie detenute a scadenza e su altri investimenti è comunque positive per 266 mln principalmente grazie a plusvalenze per le cessioni di Agos (268 mln), degli immobili confluiti in Immit (189 mln) e di Centrale dei bilanci (89 mln) Utile nel 2009 Nel 2009 Intesa Sanpaolo prevede di realizzare «un utile netto distribuibile, anche dopo il pagamento della cedola dei Tremonti bond, sebbene inferiore a quello del 2008». Lo comunica la banca, per la quale «lo scenario macroeconomico del 2009 si prospetta difficile, con inevitabili riflessi per il settore bancario e per Intesa SanPaolo». Per cui, la banca prevede «costi operativi in riduzione rispetto al 2008, grazie ad un'attenta politica di pricing e alla parziale protezione posta in atto contro il calo dei tassi di mercato». Nuovi incagli «Il flusso di nuovi incagli e sofferenze nei primi due mesi del 2009 è rallentato significativamente». È quanto si legge nei lucidi dell'incontro con gli analisti di Intesa Sanpaolo. Il flusso era aumentato del 60% nel quarto trimestre rispetto al terzo mentre nei primi due mesi del 2009 è salito del 28% rispetto a gennaio-febbraio del 2008. La media mensile del flusso di nuovi incagli e sofferenze è scesa del 46% rispetto al quarto trimestre 2008. La liquidità «punto di forza della banca» «La liquidità é uno dei punti di forza» di Intesa Sanpaolo. Lo afferma Passera, sottolineaando che la banca «ha accantonato più di 50 miliardi di euro di attivi stanziabili. Vogliamo essere una banca liquida e far fronte agli impegni». Ed é per questo, ha concluso Passera, «che abbiamo messo fieno in cascina perché non sappiamo quanto durerà l'inverno». Intesa Vita: si scioglie la joint venture Il consiglio di amministrazione di Alleanza Assicurazioni «in vista della scadenza dell'accordo parasociale relativo alla joint venture Intesa Vita, ha deliberato di cedere a Intesa Sanpaolo la partecipazione nella joint venture». Lo si legge in una nota diffusa dalla società, che precisa che l'accordo avrà fine «nel momento in cui il diritto sarà esercitabile secondo i termini», vale a dire all'approvazione del bilancio 2008, «e alle condizioni previste dagli accordi in essere». Il cda - prosegue la nota - «ha confermato l'orientamento di mantenere la partecipazione detenuta in Intesa Sanpaolo» 30 marzo 2009
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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Ma perchè si pigliano i tremonti bond?
Non gli conviene pigliarsi il denaro dalla BCE o da altre banche?
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#5 |
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Member
Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 68
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#6 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Ma convengono sti tremonti bond?
No, perchè coi tassi che hanno pensavo che se ne servissero le banche alla canna del gas. O c'è qualcosa che mi sfugge (probabile) o c'è qualcosa che puzza ..boh. Qualcuno ha in mente una spiegazione convincente?
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#7 |
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Junior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Messaggi: 10
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avevo sentito che per ogni miliardo di tremonti bond che prendono le banche possono prestarne 15 mld ai privati, quindi la banca ci guadagna un pacco di soldi comunque...
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Pordenone
Messaggi: 615
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Quote:
In questo modo si cerca di evitare la chiusura del credito alle PMI. In condizioni "normali" infatti le banche prestano i denari dei depositanti, ma il rischio di mancato pagamento viene assorbito dal patrimonio degli azionisti. In definitiva lo Stato non diventa un comune obbligazionista, perchè se le cose andranno male e le imprese falliranno, non riceverà probabilmente un quattrino. |
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#9 |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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a me pareva che i tremonti servivano a aumentare il core tier I (e qui, per effetto leva, concedere credito alle imprese).
poi non so... la mia banca è differente. una volta tanto in bene |
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