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Ecovacs Deebot X11 Omnicyclone: niente più sacchetto per lo sporco
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Old 12-04-2007, 09:50   #1
lowenz
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Questo MIT non s'ha da fare



Traggo da qui

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5066

È stato un sogno coltivato a lungo in alcuni paesi europei, Italia compresa, ma la possibile costituzione di un "MIT europeo", ritagliato sul modello del MIT americano, si fa di ora in ora più lontana. L'ultima conferma arriva da uno studio commissionato dall'Unione Europea, che sembra archiviare definitivamente l'idea di un istituto di ricerca scientifica e tecnologica centrale.

Il rapporto UNU (United Nation University) prende infatti in considerazione la natura distribuita della ricerca europea, che fa i conti con nazionalismi e gelosie dei singoli paesi, con casi di eccellenza e con difficoltà di tipo logistico, immaginando un EIT (Istituto europeo della Tecnologia) che sia invece distribuito.

Come osserva Qwerty (http://qwertyblog.wordpress.com/), "il nuovo report solleva i problemi della centralizzazione (serve davvero per il trasferimento tecnologico, settore nel quale molti paesi europei non hanno bisogno di aiuto?) e del finanziamento, per il quale l'Eit potrebbe entrare in conflitto con lo European Research Council.

E propone quindi di dar vita a molti Eit decentrati, legati alle università e specializzati in un campo multidisciplinare, che abbiano accesso anche a fondi extra, liberati dal disavanzo dell'Unione. Un European Institute of Technology per tutti i gusti".

Nello specifico, l'idea è quella di legare i diversi EIT ad importanti realtà universitarie nei singoli paesi, aggirando in questo modo un clima di sfiducia che proveniva proprio dagli ambienti universitari e dando invece vita ad una sorta di nuova concorrenza sotto il profilo della ricerca tecnologica.

"La competizione - spiega UNU - porterebbe alla selezione di proposte per solidi consorzi regionali o nazionali che vogliano ospitare un EIT. Un terzo dei fondi arriverebbero dall'Unione Europea, un terzo sarebbe di origine regionale o nazionale ed un terzo da soggetti pubblici e privati".

"Sarebbe esattamente il contrario del Mit - chiosa Qwerty - che deve la sua forza anche alla sua collocazione - non è un caso se a Cambridge, sede del Mit, basta attraversare la strada per trovare palazzi colmi di start-up biotecnologiche. Lì, il trasferimento tecnologico si può letteralmente fare a mano".


In inglese: http://sciencenow.sciencemag.org/cgi...07/410/1?rss=1

"European MIT" Dismissed Again

By Martin Enserink

A new study commissioned by the European Parliament deals another blow to the proposed European Institute of Technology (EIT), a top-tier institute aimed at helping Europe stay ahead in the global technology race. The study concludes that the current plan for a virtual institute is "not feasible" and lacks solid funding; it suggests setting up a completely different structure instead.

First proposed in 2005 by the European Commission and widely considered a pet project of Commission president José Manuel Barroso, EIT has received a lukewarm reception from the beginning. Like the Massachusetts Institute of Technology (MIT), EIT is supposed to carry out top-notch research, help translate science into marketable products--a persistent weakness in Europe--and train the very best graduate students from across the continent. But the European Research Advisory Board warned that an MIT-style institute cannot be created top-down (Science, 6 May 2005, p. 774). In addition, the corporate world has so far failed to offer the substantial financial support the Commission is hoping for, and members of the European Parliament have been skeptical of the plan.

Making matters worse, E.U. member states last year rejected the idea of an EIT as a single institute located in one country. In response, the Commisison's latest proposal, issued in November 2006, envisions a € 2.4 billion "virtual" institute, consisting of small central headquarters and six or more "Knowledge and Innovation Communities"--networks of researchers working on the same topic at institutes from Aberdeen to Athens.

As some scientists have pointed out, that's exactly what MIT is not. And it's a recipe for failure, according to the study team, led by Peter Tindemans, a former chair of the OECD's Megascience Forum, and Luc Soete, who leads UNU-MERIT, a joint research and training centre of United Nations University and Maastricht University in the Netherlands. Dispersed networks are unlikely to help technology transfer, which benefits from top researchers huddling together, the study says; nor would they create the stimulating environment for research and graduate training that excellent universities can offer. Moreover, the Commission has yet to find a stable source of funding for its plans, the authors say.

The report proposes an alternative, in which there would be multiple smaller EITs, each located in a single place, focused on a specific field, and based at, or linked to, a strong university. These mini-EITs would be similar to the Cold Spring Harbor Laboratory or the Scripps Institute, the researchers say.

A spokesperson for Education Commissioner Ján Figel' says the Commission has yet to study the report but adds that it remains optimistic that, with some compromises, the current plan can go forward. The Commission is currently trying to work out a solution with the German government (which holds the rotating European presidency), he says. The European Parliament's Committee on Industry, Research and Energy, which requested the study, will hold its next hearing on the EIT in May.
lowenz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-04-2007, 10:15   #2
D.O.S.
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un vero peccato .. specie per l'Italia.
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Old 13-04-2007, 18:29   #3
treslunas
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Direi soprattutto per la scienza!
Credo infatti che ogni sforzo e ogni denaro speso per la scienza sia ESTREMAMENTE ben speso!
treslunas è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-04-2007, 18:42   #4
D.O.S.
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Messaggi: 1022
in questo caso sopratutto per l'Italia o meglio : per i ricercatori italiani.
fare ricerca in Italia è difficile ed un European Institute of Technology centralizzato avrebbe facilitato la vita ai ricercatori ( almeno per quelli che sarebbero andati a lavorare lì )
D.O.S. è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-04-2007, 20:49   #5
lowenz
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Originariamente inviato da D.O.S. Guarda i messaggi
in questo caso sopratutto per l'Italia o meglio : per i ricercatori italiani.
fare ricerca in Italia è difficile ed un European Institute of Technology centralizzato avrebbe facilitato la vita ai ricercatori ( almeno per quelli che sarebbero andati a lavorare lì )
Almeno non migrerebbero nel resto del mondo, già.
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