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#1 |
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Iscritto dal: Jun 2006
Città: Pisa
Messaggi: 47
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Riflessione: è ancora possibile fare strada? la risposta è qui'.
Ho già ribadito altre volte il mio discorso ma per alcuni sarà nuovo anche perchè aggiungo un esempio lampante,almeno ai miei occhi.
Chiariamo una cosa: il fine giustifica i mezzi. MI riferisco al rapporto scuola/lavoro. Ovvero, un ragazzo che rende a scuola DEVE rendere anche a lavoro. altrimenti è un fallito. Esempio lampante: scuola media, un mio vicino di casa (che conosco come un fratello, abitavamo porta a porta) e un altro che abita 500 metri piu giu. Il mio vicino di casa,quello porta a porta, era il pupillo della scuola, considerato DALLA PROF DI ITALIANO uno bravo. Quello 500 metri piu giu era considerato DALLA PROF DI ITALIANO un asino.quest'ultimo nn studiava mai.. ma d'altronde a che serve lo studio?? quest'ultimo è un mix di fantasia ed ingegno, fa il fabbro e si è messo in proprio... guadagna degnamente, appena si è comprato camion per gru per lavorare, officina, etc e lavora sempre. Il mio vicino di casa (abitavamo porta a porta) invece ha fatto il liceo ed ora è piantato a giuyrisprudenza da5 anni e ancora deve prendere la laurea triennale!!!!eppure andava bene a scuola...... Scommetto anche le palle che quest'ultimo non avrebbe mai e poi mai imparato il mestiere del fabbro e nessun altro mestiere, perchè.... non è elastico. l'altro, considerato asino, è elastico. Esempio lampante di come la scuola puo' giudicare uno bravo e uno asino in base alle pappardelle imparate a memoria! Come si spiega cio'?Bah. Se qualcuno è come il mio vicino, magari incitato dalle prof delle medie e del liceo ignoranti, e la fa franca anche all'uni... poi questo non fa strada.. è colpa del sistema fa schifo il sistema nn c'è spazio. allora come mai il mio amico fabbro ha trovato lo spazio subito???PERCHE HA CAPACITà NEL SUO LAVORO!!Magari il macellaio nn sa farlo, ma quello che fa sa farlo! Allora gia si capisce che per fare strada sono necessarie capacità intese come attitudine non come studio.Lo studio non serve se non ci sono capacità. La verità del tutto sta nel cosiddetto "pensiero laterale" (cercate su google il significato di questa espressione).. chi lo ha e lo fa funzionare bene riesce, in genere. Lasciate stare lo studio cari amici e mettete in gioco l'intelligenza, l'astuzia, l'elasticità mentale, le buone relazioni interpersonali, l'ingegno, etc e mettetevi in gioco. Come puo' pensare uin ragazzpo (e ne ho visti tanti, me compreso) di andare avanti con il solo studio, senza avere un pò di intelligenza, un po' d'asstuzia ecc ecc.... Pensateci su queste cose, mi raccomando. |
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#2 |
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Iscritto dal: Jan 2006
Città: Marche/Lazio
Messaggi: 175
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caro based ti do atto che il tuo è un intervento intelligente........ e non lo dico perchè a Natale si è tutti più buoni........ lo dico con obiettività, sono d'accordo su due punti:
1 - Non si può vivere sempre e solo di rendita e andare bene a scuola non significa essere sempre all'altezza della situazione nel proseguo degli studi e nel mondo lavorativo 2 - Un minimo di cervello (o "predisposizione") bisogna averlo già di proprio .....chiaro però che mi dissocio se insisti col fatto che se uno non vale molto continuerà per il resto della vita ad essere tale........ la speranza di migliorare è un diritto sacrosanto, così come la scelta di andare all'università..... nella vita serve tutto: capacità, passione, carattere.... e pure il pezzo di carta.... ci sono delle leggi e vanno rispettate..... se per essere riconosciuti con un titolo ci vuole la laurea per poter ambire ad una certa carriera o posizione sociale (che cmq non è tutto nella vita) allora è inutile piangersi addosso.... si fa la propria scelta di vita e la si porta fino in fondo......... poi se mi dici che la preparazione universitaria non vale nemmeno la metà di ciò che serve davvero nella vita per emergere o sfondare nel lavoro... beh.... non posso darti torto, anzi..... è vero...... la preparzione universitaria non basta affatto, ci vogliono tante altre risorse nella vita..... |
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#3 |
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Iscritto dal: Nov 2005
Città: Cremona - World
Messaggi: 83
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dico solo una cosa. Leonardo Del Vecchio---->3 media---->patron della Luxottica------->patrimonio personale stimato in 10 miliardi di euro (a distanza di solo 1 miliardo dal nostro Berlusca)---->fonte: Forbes.
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#4 |
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Iscritto dal: Oct 2005
Città: Terracina
Messaggi: 319
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io invece dico un'altra cosa
che in tutte le cose servono le OO, che solo i sacrifici le fanno diventare quadrate io ne ho viste di persone in gamba, ma veramente tali che potevano farsi un baffo di uno esperto, eppure non essendo forti caratterialmente non sono riuscite ad andare avanti invece conosco tipetti che hanno preso il diploma a scuola serale, i classici ragazzi di strada, che hanno vissuto tra mille difficolta', ebbene questi hanno mille idee per portare il mensile a casa insomma, se non ti sai adattare rischi di venir collocato male per le tue attitudini,quindi potresti non dimostrare veramente quanto vali contrariamente, se hai le OO quadrate, in qualunque posto ti trovi sai cavartela! a tal proposito nella mia citta' è stato per lungo tempo un mio amico (poi abbiamo litigato) questo ratgazzo parla correntemente 9 lingue, e ogni esame universitario aveva 30 e lode, ci crederete se vi dico che è alla reception di un hotel? e tutto questo perchè non ha accettato i vari lavori nella capitale!, (ovvio se gli piace non posso biasimarlo) cmq non fara' mai carriera per l'intelligenza che si ritrova, IO invece ho deciso di accettare di andare a roma (faccio presente che vivo in provincia di latina e ogni mattina mi faccio 100 km per arrivare sul lavoro) vi dico hce ho accumulato molta esperienza, che qui nella mia citta' non avrei mai immaginato, infatti ora mi ritrovo un mensile di quasi il doppio di quello che prendevo nella mia citta!!!!
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Brescia
Messaggi: 6574
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Dicamo che anche io la penso quasi come voi ....
la cosa piu importante nella vita è lo spirito di adattamento e la fantasia; ogni giorno ci vogliono nuove idee, nuovi stimoli che poi devono essere elaborati e migliorati solo cosi uno è in grado di aver successo. Il fatto che uno abbia studiato molto o meno è una cosa relativa, chi ha studiato si occupa di determinati settori come marketing ecc, chi invce non era portato a tale attiità si occupa di lavori come artigiantato cantieri e molto altri. Sta di fatto che io lavoro con moltissimi artigiani del mio paese tra cui fabbri, elettricisti, muratori e molti altri e anche se loro non sono diplomati o laureati sanno molte piu cose di molti laureati e a colte sanno risolvere i problemi molto meglio e piu efficente di coloro che invece hanno un foglio in mano. Questo è solo dovuto al fatto che chi si occupa di progetti sa le cose come gli vengono raccontate ma non sa nella realtà, sul campo come si devono fare o quale è la soluzione migliore. E' cmq vero che un foglio di carta non fa mai male soprattutto in un modo burocratico come quello di oggi dove anche per la piu stupida licenza serve un diploma e moltissime altre carte. Il modo in cui viviamo offre un modo di possibilità si deve essere interattivi e ed elastici xkè è un mondo che cambia dall'oggi al domani e che non permette scampo a coloro che sono statici .
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#6 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: TREVISO
Messaggi: 1264
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...e comunque una prof di italiano non fa testo. Non è che perchè lei ha etichettato un tizio come un genio questo diventerà uno scienziato di fama mondiale.
E c'è da considerare pure che le persone cambiano, il tizio che aveva dimostrato grandi capacità alle medie dopo qualche anno avrebbe potuto cominciare a drogarsi (scherzo naturalmente) e far tardi ogni sera in discoteca o ad avere altri interessi invece che appassionarsi alla giurisprudenza Però se se vuole raggiungere una meta difficilmente non si riesce nell'impresa. Il fabbro lo dimostra. Voleva fare ciò per cui si sentiva portato e ora lo fa! |
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: TREVISO
Messaggi: 1264
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#8 |
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Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: Pisa
Messaggi: 47
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ragazzi ok per la dedizione ma....un altro esempio:
se deve diventare calciatore un ragazzo... questi si vede gia a 6 o 8 anni quando gioca giu al cortile con gli amici. Deve avere una marcia in piu' rispetto al tirare il pallone "a do coglio coglio". Se la marcia in piu' c'è allora iscrivilo alla scuola calcio e credici... ma se la marcia in piu' non c'è... ahia temo che anche se si iscrive alla scuola calcio non farà strada, se non in una delle tante giovanili dei vari paesi... ma se è proprio scarso allora nada, neanche nell'atletico van gouff. Ora nella vita quelli che vanno in serie A sono un 1% , poi c'è la serie B, la serie C ecc.... può essere che un calciatore di serie a è piu scarso di uno di serie C... ma chiariamoci, Kakà del Milan, ibraimovic, del piero, nedved, ronaldinho,pirlo e altri, beh, ce li vedete mica giocare in serie inferiori alla A? Per come giocano, per il modo di impostare le azioni, per tecnica, per ragionamento, per velocità.... ecco che se un ragazzo ha davvero le palle quadrate questo fa strada, senza troppe fatiche... ma comunque deve impegnarsi.. ma se le palle quadrate non le hai rischi di fallire malgrado l'impegno. Ora fate una similitudine con altre sfere dell'ambito lavorativo (odio queste similitudini ma fanno capire bene in questo caso!!!). Punto primo: studio, impegno e dedizione, attenzione ci vogliono per qualsiasi essere vivente===> questo perchè nessun essere umano sul globo è nato che gia sapeva le cose. Punto secondo: lo studio, l'impegno sono utili, portano a dei risultati se e solo se l'hardware del cervello è buono, se sei intelligente, VELOCE,elastico,ingegnoso, astuto,scaltro,vivace,entusiasta e via dicendo. Sei BRAVO nel tuo lavoro.Ma per bravo non intendo genio impeccabile, ma che almeno te la cavi!!!!!! Perciò per qualcuno che teme "dopo tutto quersto studio non avrò lavoro!" beh questo secondo me non è altro che uno che SENZA intelligenza,astuzia,elasticità mentale,entusiasmo, ingegno....con IL SOLO STUDIO vorrebbe riuscire nella vita. E la risposta è NO;AGGIUNGO GIUSTAMENTE! Io credo che chi è bravo nel suo lavoro o almeno se la cava!!! (se fai il calciatore non devi essere bravo a cucinare,se lo sei è un di piu') riesce e riesce sempre a cavarsela quì in Italia. Voi pensate di no? |
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#9 | |
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Iscritto dal: Jun 2006
Città: Pisa
Messaggi: 47
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in tutto! quoto!
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Udine
Messaggi: 4511
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Ovvio che tutta questa gente con la 3^ media e con le palle, le cose le ha imparate. Ma non solo cose pratiche. E' ovvio, indispensabile, che qualsiasi dirigente, manager, imprenditore conosca quei concetti che si studiano ad ingegneria gestionale od economia. Solo che invece di studiarle a scuola le studiano dopo, mentre lavorano. E ancora più ovvio che solo con l'esperienza si impara tutta quella miriade di cose che caratterizza ogni singolo lavoro.
Ora, dato che un azienda non può aspettare che i suoi lavoratori imparino le cose, li vogliono produttivi subito, ed allora cercano, per determinate posizioni, i laureati o i diplomati o quelli con qualche pezzo di carta che dica "in teoria so fare questo" e possibilmente con esperienza nel fare quel lavoro. Ovvio che essere laureati o diplomati od aver fatto 50 master non rende nè più svegli nè più bravi nè più intelligenti. Uno sfigato lo resterà tale, se non si da una mossa, quale che sia la sua preparazione. Ok sul resto. |
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#11 | |
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Iscritto dal: Sep 2000
Città: Castelletto Ticino (NO)
Messaggi: 242
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“Non sono le specie più forti quelle che sopravvivono e nemmeno le più intelligenti, ma quelle maggiormente in grado di rispondere al cambiamento” Io la penso "quasi" come te, nel senso che se ci si fa una buona cultura scolastica la cosa non è utile solo per il pezzo di carta, perchè una buona teoria, unita a delle proprie capacità personali e una conseguente buona pratica, ritengo siano il mix ideale! Comunque io ricordo casi particolari, ad esempio molti anni fa avevo avuto un approccio con un'azienda commerciale che faceva il porta a porta, attività decisamente dura, soprattutto dal punto di vista psicologico, ricordo un ragazzo che se lo vedevi sembrava adatto a fare di tutto fuorchè quel lavoro, però aveva una caparbietà tale che riusciva comunque a vendere tantissimo, e guadagnava un sacco di soldi, oppure sempre nell'ambito della vendita, quando lavoravo nell'abbigliamento (non porta a porta), come sub-agente, ricordo di molti miei colleghi che erano agenti che si portavano a casa cifre lorde di 150-200 milioni di vecchie lire all'anno, parlo degli anni a cavallo dell'inizio degli anni 90, e la maggior parte era gente che aveva al massimo un diploma (se ce l'aveva...), non era un cattivo guadagno.... e facevano un lavoro che le piaceva, cosa da non sottovalutare! Oppure un amico che aveva interrotto gli studi, li ha poi ripresi diventando perito elettronico, mentre lavorava (non so chi di voi ha provato a lavorare e studiare contemporanemante, è duretta, esperienza personale! Specifico che con questo lui curava molto anche il suo aggiornamento professionale, sui nuovi impianti, ma con quella strategia ha dimostrato di essere attento alle esigenze del suo settore lavorativo e di adattarsi al meglio per mantenere la sua posizione, e non è poco! Potrei portare molti altri esempi......
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Linking Together (PDF), la nuova impresa di Oliviero Bellinzani (alpinista disabile). "La Verità è una terra senza sentieri" J. Krishnamurti |
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Brescia
Messaggi: 6574
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Nel modo dell'artigiantato se ne vedono tantissimi di esempi come quelli sopra riprotati, durante questo ultimo anno ho avuto varie dimostrazioni di questa teoria dove gente che solo perchè ha una laurea si crede un santone ma che a volte farebbe meglio ad ascoltare colui che realizza le opere che molte volte da consigli di lunga migliori che risparmiano fatica, tempo e denaro.
Un esempio me lo ha riportato un tecnico che lavora per me dove un direttore di cantiere si ostinava a far realizzare delle opere edili per il contenimento dell'acqua nel modo che voleva lui nonostante le osservazioni del mio tecnico e una volta realizzata l'opera si sono accorti che aveva ragione il tecnico e hanno dovuto abbattere la struttura perchè era proprio sbagliata dal fondo ... i soldi che hanno dovuto rimetterci lo sa solo il tecnico ... cmq si parla di 5 zeri ...
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#13 |
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Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Marche/Lazio
Messaggi: 175
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ok, capacità e palle quadrate........ requisiti ovvi, mai scontati e mai banali.... ma al solito ci si dimentica che vanno curate anche le conoscenze interpersonali perchè si può essere pure bravissimi in tutti i campi lavorativi ma il coltello dalla parte del manico l'avranno sempre coloro che ci pagano e .... di conseguenza ci comandano..... la bravura sta anche nell'essere capaci di curare le conoscenze giuste, nel momento giusto.........
...non a caso la maggior parte degli esempi che conosco io di persone che hanno fatto strada senza lauree e titoli vari ci sono riusciti perchè oltre a meritarsi la carriera sono riusciti a curare anche l'aspetto pratico delle "relazioni sociali" che tanti su questo forum reputano di secondo piano.... e sbagliano.......... (nn mi riferisco alle raccomandazioni ignobili).... |
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#14 |
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Iscritto dal: Jun 2006
Città: Pisa
Messaggi: 47
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si ragazzi, insomma si è capito: il ragazzo che sa farci nel senso che abbiamo quasi tutti citato, in italia, FA STRADA!quindi la risposta alla domanda è:
fare strada oggi è possibilissimo, se hai le palle. |
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#15 |
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Iscritto dal: Sep 2000
Città: Castelletto Ticino (NO)
Messaggi: 242
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X GiacoXP,
io sono un grande appassionato di montagna, spesso mi sorprendo nel vedere opere fatte da gente che era praticamente analfabeta ma aveva l'umiltà di conoscere la natura, opere che il tempo e gli eventi naturali fanno veramente molta fatica a scalfire, mentre troppo spesso vedo costruzioni progettate da ingegneri o architetti che non si degnano di uscire dal loro studio asettico, costruzioni che però vanno a pezzi alla prima occasione. Con questo non sto predicando contro coloro che hanno studiato, se questi riescono a coniugare ciò che hanno appreso con quell'umiltà nell'imparare dalla parte pratica che i "vecchi" avevano, diventano dei più che ottimi professionisti, ma purtroppo troppo spesso molti di coloro che hanno un titolo di studio alto peccano di supponenza e di arroganza, e poi i risultati si vedono..... Io conosco gente che magari ha studiato architettura e magari era figlio di impresario edile, vedendoli in estate in pantaloncini e con i calli sulle mani non li paragoneresti all'architetto fighetto che sembra appena uscito da una pubblicità del Mulino Bianco, ma se dovessi avere bisogno di un architetto non ci penserei due volte a scegliere i primi anzichè quello "del Mulino Bianco"! X Mark41176, quanto dici è giustissimo, però attenzione che vale di più quando cerchi di fare carriere nell'ambito di un'azienda, nel thread mi sembra si comprenda anche chi cerca la propria fortuna lavorativa attraverso un lavoro autonomo...
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Linking Together (PDF), la nuova impresa di Oliviero Bellinzani (alpinista disabile). "La Verità è una terra senza sentieri" J. Krishnamurti Ultima modifica di wolf64 : 26-12-2006 alle 15:37. |
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#16 | |
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Iscritto dal: Sep 2000
Città: Castelletto Ticino (NO)
Messaggi: 242
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Diciamo poi che un po di fortuna non guasta mai!!!
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Linking Together (PDF), la nuova impresa di Oliviero Bellinzani (alpinista disabile). "La Verità è una terra senza sentieri" J. Krishnamurti |
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#17 |
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Member
Iscritto dal: Jun 2006
Messaggi: 291
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D'accordo praticamente con tutto quanto scritto sopra.
In particolare vorrei aggiungere (come qualcuno ha già fatto notare prima di me) che, oltre all'artigianato, c'e' un altro settore lavorativo dove la capacità conta più di tutto: quello commerciale, il saper "vendere & acquistare". Ho un padre che lavora in Iran (fa l'imprenditore), e in un paese povero come quello, tratta abitualmente con i mercanti del bazar di Theran (il + importante in assoluto del paese) che guadagnano quotidianamente dai 2.000€ in sù *AL GIORNO*. Si tratta di persone (che ho conosciuto personalmente) che sanno parlare solo in dialetto, hanno la quinta elementare, eppure letteralamente "comandano" il mercato dell'intero Paese. Ci tengo anche a far notare che spesso si tratta anche di "mercanti" stranieri, e c'e' uno in particolare, che è italiano, e si chiama Sergio De Gregorio (sì, Italiani nel mondo, proprio lui). |
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Napoli
Messaggi: 2424
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direi che si è scoperta l'acqua calda
grazie che il solo studio non basta (giusto tra parentesi: ma perchè, credete che i prof le sanno a memoria le cose? un mio prof univ, impegnato in alcuni progetti di rilevanza mondiale, ci disse che anche lui - che insegna lo stesso corso da ANNI - ha bisogno di andarsi a rivedere alcune cose: questo per dire che la memoria non può essere considerata coe arma infallibile). D'altronde non si può neanche ambire a diventare miliardari con uno straccio di licenza elementare: i casi ci sono ma sono una rarità. Abbinare studio e capacità direi che è il modo corretto di poter ambire ad affermarsi (nel proprio settore ovviamente) senza sperare in miracoli ("mi apro la bottega e imparo il mestiere: tanto c'ho le doti
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~ ~ ho concluso con: capzero, DarkSiDE, Iron10, 12379, Hyxshare, Gort84, kristian0, scrafti, as2k3, gegeg, Kyrandia, Feroz, asta, nyko683, mstella, 00700, WotanBN, [COLOR=]Warez[/color], sesshoumaru, ... nel we potrei non essere davanti al pc |
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#19 |
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Member
Iscritto dal: Jun 2006
Messaggi: 291
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Visto che mi sembra che ormai abbiano già detto tutto (o quasi) e siamo tutti d'accordo, proporrei di portare la discussione sotto altri termini: "qual è il settore che meglio ti permette di poter ambire a determinati livelli?".
E per coloro che, come me, pensano che sia importante _anche_ lo studio, questo può tradursi in "qual è il corso di studi da affrontare?". Ovviamente, terrei da parte la logica per cui "bisogna impegnarsi nel settore che più ci piace e per cui si ha passione fin da neonati ecc ecc". Non è questo il modo in cui vorrei affrontare la discussione. |
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#20 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Napoli
Messaggi: 2424
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Quote:
comunque dài, io non so come la gente possa riuscire a sopportare anni di studi senza essere minimamente motivati dalla volontà di conoscere quanto si studia ma solo dalla logica del "guadagno futuro" ![]() anche perchè di certezze ce ne sono talmente poche che si avrebbero maggiori chances di vincere al superenalotto che di trovare un lavoro coerente al 100% con i precedenti trascorsi in ogni caso, direi che il settore scientifico è quello più "promettente" (odio usare questa parola)
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~ ~ ho concluso con: capzero, DarkSiDE, Iron10, 12379, Hyxshare, Gort84, kristian0, scrafti, as2k3, gegeg, Kyrandia, Feroz, asta, nyko683, mstella, 00700, WotanBN, [COLOR=]Warez[/color], sesshoumaru, ... nel we potrei non essere davanti al pc |
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