|
|||||||
|
|
|
![]() |
|
|
Strumenti |
|
|
#1 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
Al Zarqawi: Guerra totale agli sciiti
Quote:
Ultima modifica di jumpermax : 15-09-2005 alle 02:09. |
|
|
|
|
|
|
#2 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
Città: Lazio Età: 52 ex mod
Messaggi: 9300
|
Fonte italiana della notizia, scusa ? Non l'hai messa
__________________
Guida CDR - SACD/DVD-A links - Pal,Secam, Ntsc - Fonts - Radio online - Jazz -Soul&Funky - siti traduzioni lingue non rispondo a msg privati sui monitor |
|
|
|
|
|
#3 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#4 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
qua fonte ansa
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#5 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
sempre su Zarqawi ma non sulla stessa dichiarazione..
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#6 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Messaggi: 351
|
Era da sempre il vero obiettivo di Zarqawi non l'ha mai nascosto solo noi occidentali nella nostra visione dei fatti troppo legata ad un opposizione agli USA ( che hanno la colpa di un intervento unilaterale assolutamente sbagliato nei modi e soprattutto nei tempi) e alla sua "okkupazione" potevamo credere che combattesse nell' interesse degli iracheni
in realtà ora sarebbe logico e sensato x l'intera comunità internazionale non chiedere il ritiro dall'Iraq delle truppe della coalizione ma intervenire in massa per mettere le cose a posto e garantire stabilità nella zona a vantaggio di tutti.... x non dover intervenire dopo (come molto spesso è successo) in una terrificante guerra civile tra sciiti e sunniti o tra turchi e curdi ... la "resistenza" irakena si è ormai assopita .. a combattere son rimasti solo i terroristi di AlQaeda .. a quelli poco interessa il futuro dell'Iraq e degli iracheni visto che considerano il territorio come "nazione islamica"
__________________
«La mia libertà finisce dove comincia la vostra.» MLK - "Io sto con Ronaldinho" facebook group |
|
|
|
|
|
#7 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
|
Quote:
Scusa, e di questo assopimento della resistenza, puoi anche indicare la fonte? E, visto che ci sei, mi dici chi in realtà è il signor Zarqawi, il signor bin Laden e cosa sia Al Qaeda. No, perchè io ancora non l'ho mica ben capito, e sono certo che neanche la maggioranza dei comuni mortali occidentali, lo abbia compreso adeguatamente. Su poi a chi convenga una eventuale guerra civile in Irak e l'instabilità dell'area, anche qui, ci sarebbe molto da dire...ma molto. |
|
|
|
|
|
|
#8 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Roma
Messaggi: 373
|
Quote:
Un consiglio per gli americani fautori della guerra preventiva è mettere la testa nel cesso e tirare lo scarico, si devono solo vergognare. Ultima modifica di parax : 15-09-2005 alle 13:27. |
|
|
|
|
|
|
#9 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#10 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#11 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
Quote:
speravo che certi ragionamenti restassero confinati negli anni 70. A me non sembra che ci sia molto da ricamare su chi siano, lo hanno detto chiaramente come si pongono, contro gli USA, contro la democrazia irakena e ora contro gli sciiti... ma no certo è tutta una macchinazione di quei perfidi amerikkani
|
|
|
|
|
|
|
#12 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#13 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Messaggi: 351
|
Quote:
chi sia lui, bin laden e alqaeda l'unica cosa che posso consigliarti e di documentarti e trovare poi le risposte che + ti aggradano
__________________
«La mia libertà finisce dove comincia la vostra.» MLK - "Io sto con Ronaldinho" facebook group |
|
|
|
|
|
|
#14 | |||
|
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
|
Quote:
Anche la settimana scorsa o giù di lì, nell'attacco ad un blindato USA nel nord del paese. Quote:
Il loro vero timore è l'eventuale instaurazione di una pacifica convivenza fra le varie componenti della popolazione iraquena, perchè questo segnerebbe automaticamente la fine di questi cialtroni, la cui ragion d'essere è solo portare morte, odio e distruzione, di cui si alimentano per crescere. Adesso, solo per trovare un parvento di giustificazione per i loro attentati, hanno sposato la causa sunnita; se questa in futuro sarà vincente, c'è da scommetterci che loro passeranno a difendere i perdenti sciiti. Quote:
Ciao Federico |
|||
|
|
|
|
|
#15 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
|
Quote:
Conisci, suppongo, il detto "dividi et impera", detto che coniarono i romani circa 2.000 anni fa. Bene, la domanda che ti devi fare, circa gli eventi di quel tempo, è come i romani poterono conquistare prima, e controllare poi, un territorio che si estendeva da est a ovest, tra i confini occidentali dell'attuale India ed il Prtogallo, e da nord a sud, tra la Britannia e le estreme propaggini meridionali dell'attuale Egitto. Come puoi benissimo constatare, un territorio enorme, con una popolazione enorme se raffrontata a quella romana. Bene. Mi dirai, grazie alla loro potenza militare, ed io ti risponderei che è vero, ma solo in parte. Sai, infatti, nel momento di massima espansione imperiale, quante legioni componevano l'esercito romano? Trentasei (36), composte da una media di 5.000 uomini al 90% fanti; quindi, nel complesso, l'esercito romano ammontava a circa 180.000 uomini. Ok. Primo dubbio che dovrebbe sorgerti: ma come hanno fatto i romani a controllare per tanti secoli, e con un esercito che ora dovrebbe apparirti non tanto enorme (anche se rapportato a quei tempi), un territorio ed una popolazione tanto enormi. Potresti rispondermi che i legionari romani erano superbamente addestrati, altrettanto superbamente disciplinati, conoscevano sopraffine tattiche guerresche e che i loro comandanti erano abili strateghi. Tutto vero, ma comunque insufficiente a garantire il controllo di tutto il loro vasto impero. E te ne renderai conto ancor meglio se ti dicessi che spesso gli imperatori erano costretti, soprattutto dal II secolo in avanti, a spostare le proprie legioni da una parte all'altra dell'impero per sedare rivolte che via via scoppiavano in quelle regioni. Conseguenza, è che le regioni dalle quali venivano spostate rimanevano militarmente sguarnite. Ed allora, dovresti chiederti, cosa impediva alle popolazioni che colà risiedevano, dal sollevarsi e riprendersi il proprio territorio e la propria libertà? Una risposta potrebbe essere quella che i romani, oltre a depredare, in termini materiali, quelle zone, lo facevano anche in termini umani, ossia prelevavano folte schiere di uomini e donne per venderli come schiavi oppure per ripopolare territori, rimasti spopolati per varie regioni, in zone distantissime dell'impero. Ma anche questo non basta, perchè c'erano sempre nuove popolazioni che premevano ai confini, ed allora, dopo tutto questo quadro, ripeto, come facevano a controllare tutto l'ambaradan? Qual'era l'altra grande arma che avevano a disposizone i romani per attuare il proprio controllo? Perchè ora dovrà apparirti chiaro che loro disponevano di qualcos'altro di molto, se non addirittura, più efficace della mera potenza militare. L'altra, potentissima arma, era la politica, perchè devi sapere che i romani, in realtà, prima ancora che valenti strateghi, erano superbi ed insuperabili politici, che agivano nel proprio interesse, ma anche nell'interesse di Roma; almeno sino ad un certo punto. Ed eccoci, quindi, finalmente, che siamo tornati all'inizio, a quel "dividi et impera" frase fortemente evocativa che racchiude in sè la filofia, l'essenza del modo di intendere la politica dei romani. Loro riuscovano a controllare regioni e popoli anche senza avere materialmente contingenti militari sul campo, ma semplicemente affidandosi a valenti politici, i rappresentanti dell'imperatore nelle varie provincie, che riuscivano a mettere in pratica quel detto. Riuscivano a tenere divisi, a rinfocolare le rivalità tra i capi tribù locali, di volta in volta favorendo l'uno, a volte l'altro, e così via. Bene, questo ci porta dritto dritto ai giorni nostri, segnatamente all'Irak, perchè è di questo che stiamo in realtà discutendo. Ora, credo che di ingenui quà dentro non ce ne siano, tranne forse jumper che mi viene a dire che il detto (quanti detti) "cui prodest" non ha nessuna validità e che è un modo vecchio di pensare. Bene, dicevamo che di ingenui non ce ne sono, ed allora sgomberiamo il campo da equivoci ed ipocrisie varie: gli americani non sono andati in Iraq per portarvi libertà e democrazia o per liberare la povera popolazione oppressa. Sono andati la, diciamo per non dilungarci troppo, per il petrolio e per il controllo geopolitico di quella importantissima area, importantissima non solo per le risorse naturali, ma in quanto porta occidentale dell'Asia (e qui sarebbe da aprire un altro capitolo della storia, ma davvero ci dilungheremmo troppo). In sostanza sono andati là, come una volta mi disse lo stesso easy, per difendere i propri interessi nazionali. E qui giungiamo al calcolo che ha fatto l'amministrazione americana, calcolo che potrebbe essersi rivelato sbagliato, che l'ha portata alla conclusione che per vincere il regime di Saddam e che per controllare il paese poteese essere sufficiente un piccolo contingente militare. Valutazione veritiera per il primo punto, completamente falsa per il secondo, come abbiamo visto e come si devono sicuramente essere accorti anche loro. Per me, inoltre, hanno fatto un ulteriore calcolo di valutazione, e cioè avrebbero dovuto rendersi conto che una volta eliminato Saddam, il paese sarebbe andato certamente in mano agli sciiti. Non se ne sono accorti? A quanto pare, e a quanto pare sulle prime non devono nemmeno aver pensato che lì vicino, addirittura sono confinanti, c'è l'Iran, il quale avrebbe fatto di tutto per indurre a diventare l'Irak una repubblica a propria somiglianza per ovvie ragioni, diciamo così, etniche. Quindi, in definitiva, gli americani si sono ritrovati ad accorgersi che stavano di fatto favorendo l'Iran. Per me si sono accorti anche che inviare in Irak un'armata di mezzo milione di uomini è impossibile anche per la più grande potenza economica del mondo, sia dal punto di vista sociale che economico. Ed allora veniamo al nocciolo della questione: come controllare ciò che con le armi no ci è possibile controllare? Con la politica, precisamente con la politica del "dividi et impera". Se riuscissero a mettere gli uni contro gli altri sciiti e sunniti, gli usa riuscirebbero a controllare la zona con relativamente pochi uomini, di fatto asseragliandosi (a proposito, lo sapete che stanno costruendo 4 mega basi aeree? Non vi dice nulla, questo, a proposito delle reali intenzioni di ritiro americane?) in forilizi e da li diramare le loro direttive. Easy ha detto che in realtà gli unici beneficiari sarebbero i sunniti. A prima vista parrebbe di sì, ma, a mio modo di vedere, così non è. Certo, l'obiezione che una volta loro erano i detentori del potere è molto potente e suggestiva, ma fuorviante. In un paese dove l'etnia sunnita rappresenta un quinto della popolazione, semplicemente non avrebbe senso fare la guerra all'etnia od alle etnie che nel complesso assommano all'80% della popolazione. Non ha senso. Punto. Sarebbe un suicidio bello e buono, specie se si pensa che chi controlla l'ottanta percento della popolazione in qualche modo si ritrova al governo e detiene, anche se si tratta di un semblice abbozzzo di esercito, il controllo delle forze armate e dell'ordine, ed inoltre può contare sull'appoggio contingente degli americani. Ed infatti, la guerriglia sunnita, che sarà composta anche da criminali dell'ex regime, ma che certamente stupidi non sono, sì è sempre limitata a colpire i soldati americani. Sempre. Se cercate troverete centinaia di fonti a conferma di questo fatto, fonti plurime e diversissime tra loro. Per contro, converrebbe agli sciiti fare la guerra ai sunniti? E a che pro (jumper non me ne voglia Ed allora, a chi conviene, veramente, far scoppiare una guerra civile in Irak? Credo che avrete capito abbondantemente per quale ipotesi propendo. Questo è quanto penso io, è la spiegazione che per me meglio si adatta alla realtà che vediamo. A voi, ora, le controdeduzioni e l'onere della controprova. |
|
|
|
|
|
| Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 14:47.



















