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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
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hai ucciso 32anni fa'? be stai tRAAnquiLO
La rabbia dei Mattei che si sentono traditi da tutti: ieri
hanno strappato striscioni al corteo di An e "Azione giovani" "A destra hanno fatto carriera sulla morte dei nostri fratelli" "Faremo ricorso contro lo Stato alla Ue". La madre "La notizia è stata una mazzata, non ci volevo credere" di MASSIMO LUGLI La manifestazione di Azione Giovani a piazzale Clodio ROMA - "Mi vergogno di essere italiana. Stamattina, quando mia sorella mi ha chiamata per dirmi che le condanne per gli assassini dei miei figli erano ormai prescritte non ci volevo credere. È stata una vera mazzata". È una rabbia composta, dignitosa, quella di Anna Maria Marconi, la mamma di Stefano e Virgilio Mattei, le due vittime del rogo di Primavalle. Una rabbia contenuta che la famiglia aveva già espresso nel settembre scorso quando il Comune decise di intitolare ai fratelli Mattei una strada di Roma: "Ringraziamo Veltroni ma non vogliamo speculazioni politiche. Noi non perdoneremo mai". Dai politici, di ogni colore, i Mattei si sono sempre sentiti traditi e, ieri, Giampaolo e Silvia (due dei cinque scampati alle fiamme) hanno fatto irruzione a piazzale Clodio e a piazza del Popolo per interrompere due manifestazioni organizzate da "Azione giovani" e An: qualche striscione strappato, qualche momento di tensione e urla di "andate via, andatevene, ormai è tutto finito". Poi un incontro con l'avvocato Luciano Randazzo, per decidere le future contromosse giudiziarie. "Faremo ricorso contro lo Stato italiano all'assemblea dei diritti dell'uomo dell'Unione europea - annuncia Giampaolo Mattei, 35 anni - il governo che si professa di centrodestra non ha fatto assolutamente nulla per tentare di bloccare la prescrizione. Da oggi gli assassini dei miei fratelli sono liberi nonostante l'atrocità di cui si sono macchiati. Potrebbero tornare in Italia senza essere arrestati". Giampaolo, perito informatico, aveva 4 anni quando il padre lo trascinò fuori dall'appartamento in fiamme. Cosa ricorda di quella notte? "Niente. Ero troppo piccolo e mi considero la persona più fortunata della mia famiglia. Non ho dovuto rivivere quell'incubo come i miei genitori e le mie sorelle". Come ha appreso la notizia della prescrizione? "Da mia madre che l'aveva sentita al telefono da mia zia. La prima reazione è stata di incredulità: sono andato su Internet, poi su Televideo e ho capito che era tutto vero". Cosa vi addolora di più? "Il fatto che questi tre personaggi siano sempre rimasti liberi. Soltanto Lollo ha passato un breve periodo in carcere, gli altri nemmeno un giorno". Prova odio per chi ha ucciso i suoi fratelli? "Dire che proviamo qualcosa per loro sarebbe dargli importanza come esseri umani. Noi non vogliamo vendetta, non è l'odio che ci anima. Chiediamo giustizia, non giustizialismo. Siamo una famiglia molto unita: io, mia madre e le mie sorelle Antonella, Silvia e Lucia, la pensiamo tutti allo stesso modo". Vi considerate vittime di un'ingiustizia? "Si, ma in questo paese non siamo certo i soli. Basta leggere i giornali per capire a cosa mi riferisco". Vi aspettavate una conclusione simile? "Assolutamente no. Dai politici avevamo ricevuto alcune assicurazioni che si sarebbero mossi per fare giustizia. Se questo è il risultato...". A cosa si riferisce? "Quando andammo a "Porta a Porta" il ministro della giustizia Roberto Castelli ci disse che si sarebbe dato da fare per ottenere l'estradizione di Achille Lollo dal Brasile, e invece la pena è stata semplicemente annullata. Può immaginare la nostra rabbia". La stessa rabbia di settembre, quando il Comune decise di intitolare una strada a Stefano e Virgilio? "No, oggi è molto peggio. Ce l'abbiamo anche con i politici che tentano di speculare sulla morte dei miei fratelli. Ogni anno, alle commemorazioni, gli esponenti di destra si facevano vedere e poi scomparivano. Ci sono intere carriere costruite sulla morte dei nostri fratelli". da repubblica PS: La notte del 16 aprile 1973, i tre(prescritti) appiccarono il fuoco alla porta dell'abitazione di Mario Mattei, netturbino, segretario della sede del Msi nel quartiere romano di Primavalle. Due dei suoi sei figli, Virgilio di 22 anni e Stefano di soli 8, rimasero bloccati nell'appartamento e morirono carbonizzati.
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח -
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 1451
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Che voi sappiate la prescrizione esiste in tutti i paesi? Certo capisco bene che applicata ad uno stato in cui la macchina della giustizia funzioni ed applicata quì da noi è cosa ben diversa..
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Ciao ~ZeRO sTrEsS~ |
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#3 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
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lo Stato(con i suo poteri ma qui tutto questo e lasciato al caso...
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח -
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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non ne sono sicuro al 100%, ma se erano condannati in via definitiva non è il reato ad essere andato prescritto, quanto la pena, poichè non sono stati presi in tempo. Qui più che la giustizia c'entrano i governi che non sono stati in grado di catturare questi ... (auotcensura)
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 302
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La sinistra non ha speso una parola per la questione.
E ciò è una vergogna perchè cose di questo genere andrebbero condannate dall'estrema sinistra all'estrema destra. E' stato un crimine che ha ucciso delle vite, per una volta i politici potevano unanimemente condannare. |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
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http://redazione.romaone.it/4Daction...D=63010&doc=si |
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 302
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Ma ciò che intendevo è una condanna unanime da tutto il mondo politico dalla estr sx alla estr dx |
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
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Ora arriva la notizia che le condanne inflitte ai tre colpevoli (18 anni ognuno decisi dalla Cassazione), sono ormai estinte. Secondo quanto scrive il "Corriere della Sera", infatti, ieri la corte d'appello di Roma, su istanza del legale di uno dei condannati, Marino Clavo, ha accolto la richiesta calcolando che la pena si è estinta il 12 ottobre 2003, 16 anni cioè dalla condanna definitiva, il 13 ottobre 1987. Secondo quanto prescrive il codice penale, all'art.171, "la pena della reclusione si estingue con decorso del tempo pari al doppio della pena inflitta". Il calcolo si fa sulla pena maggiore, 8 anni per il reato di incendio doloso, e quindi ecco i 16 anni dopo i quale c'è l'estinzione. http://redazione.romaone.it/4Daction...D=63010&doc=si |
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
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tutti curano i loro morti e basta, anche perchè ormai siamo arrivato ad un livello tale che persino casi come questi possono esser beceramente strumentalizzati. c'è chi ha fatto promesse cadute nel vuoto alla famiglia e chi, dall'altra parte, se ne è disinteressato. fare una condanna unanime dell'episodio oggi, sarebbe ipocrita. tempi e modi per intervenire ci sono stati, per tutti: gridare il proprio sgomento ora mi suonerebbe falso come una moneta da 3€. meglio che lo faccia chi ci crede come veltroni o chi era vicino politicamente ed è stato segnato da queste morti. meglio a titolo personale: infatti le reazioni della famiglia sono proprio da leggere in questo senso.
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Ultima modifica di Amu_rg550 : 30-01-2005 alle 18:09. |
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