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#1 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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[elettronica] autocostruzione fascia riscaldante e alimentazione
ciao a tutti
sono alle prese con la costruzione di una fascia di resistenze in parallelo che si scaldano. questa fascia si mette intorno al tubo del telescopio o all'obiettivo di una macchina fotografica per evitare che di notte, col freddo e l'umidità, si crei condensa sulle ottiche rendendole inutilizzabili. si trovano in commercio varie soluzioni ma costano davvero uno sproposito per quello che sono, quindi ho cercato un po' e ho trovato questo progetto che mi sembra molto ben fatto: http://www.alparavenna.it/LavoriSoci...icondensa.html c'è però qualche problemino da superare. so più o meno stagnare e ho delle conoscenze di massima di elettronica (molto di massima), ma non ho mai realizzato qualcosa nella pratica. non mi è del tutto chiara la realizzazione di quel circuito per la regolazione della tensione. ad esempio, così ad intuito dovrebbero esserci un'uscita negativa e una positiva per la tensione, però io vedo un solo collegamento alla 12v e un collegamento a terra (tra l'altro, in cosa consiste un collegamento a terra nella pratica?). insomma, se qualcuno potesse descrivermi un attimo questo circuito gliene sarei molto grato. seconda cosa: dove me lo procuro un circuito stampato? o posso fare tutti i collegamenti così in aria? dalle foto nel sito mi sembra che il tipo abbia usato una basetta millefori, o sbaglio? tenderei ad escludere l'autocostruzione di un circuito stampato anche se mi sono infomato e non sembra difficilissimo. terza cosa: questo affare lo userei dove non ci sono prese di corrente, quindi sarebbe bene avere un accumulatore o una batteria. ho visto ad esempio questo accumulatore 12v: http://www.manhattanshop.it/webpages...dprodotto=3453 ma, a parte che non sono sicuro se vada bene o meno per il mio circuito, ho visto nelle caratteristiche tecniche che la temperatura di funzionamento minima è di 0°, mentre a me servirebbe un accumulatore che sopporti temprature anche inferiori (i cieli migliori per un telescopio sono quelli di montagna). eventualmente, senza stare a comprare un accumulatore, che batteria dovreu usare per avere corrente per diciamo 4/5 ore? dovrei alimentare solo un paio di queste fascette
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La conservazione della quantità di moto non è garantita nei parcheggi incustoditi Un corpo che viaggia di moto rettilineo uniforme nel vuoto assoluto, dopo un paio d'ore comincia a scassars u'cazz |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: venezia
Messaggi: 18649
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Tutti i componenti elettronici che ti servono , compresa la basetta millefori , li trovi presso un negozio che vende componenti elettronici .
Il circuito regolatore di tensione che hai visto nello schema , in realta non regola la tensione in uscita , ma la potenza inviata alla serie di resistenze in parallelo . Il filo negativo che non riesci a vedere e in realta la massa o la terra , e va collegato alla batteria a 12 V , insieme al filo positivo ben segnato sullo schema elettrico . Se intendi utilizzare una batteria per alimentare il circuito , non serve il regolatore che hai messo nel link , ti basta solo una normale batteria a 12 V 10 A , ti dovrebbe durare almeno 5 ore . Poi le resistenze in parallelo le colleghi al posto della resistenza R5 , che e segnata sullo schema elettrico . |
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#3 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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ma il circuito serve per evitare di consumare troppo o sbaglio?
cioè tramite il potenziometro R1 decido quando scaldare le resistenze questo sarebbe utile per evitare di farsi le vascate di notte col telescopio e rimanere senza corrente a metà della sessione inoltre mi farebbe proprio comodo avere la possibilità di connettere più fasce contemporaneamente come fa il tipo del sito con le prese in parallelo per quanto riguarda le batterie, ne esistono di resistenti alle basse temperature o devo coibentarle in qualche modo? edit: altra cosa, il tizio dice "il transistor è un Darlington[...]" ma io ne vedo due, giusto? ed è vero che non hanno bisogno del dissipatore?
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La conservazione della quantità di moto non è garantita nei parcheggi incustoditi Un corpo che viaggia di moto rettilineo uniforme nel vuoto assoluto, dopo un paio d'ore comincia a scassars u'cazz Ultima modifica di CioKKoBaMBuZzo : 03-10-2010 alle 21:09. |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Esperienza personale: il controllo di potenza per una cosa del genere non serve ad una mazza.
La mia l'ho fatta in maniera che passasse 1A a 12V e buona notte, attaccata direttamente alla batteria. Se non sai fare nulla di elettronica (e scusa ma se ti chiedi cosa significa "massa" -che non è terra- è che proprio sei a digiuno totale) io lascerei perdere circuiti e mi terrei la fascia così com'è.
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#5 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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tu hai fatto la stessa fascia riscaldante?
comunque mi diverto a fare queste cose, e se per farle devo imparare qualcosa di nuovo tanto meglio la batteria a cui la attacchi la tieni isolata termicamente in qualche modo? e per attaccare più fasce, senza stare a costruire quel circuito, posso mettere in parallelo diverse prese e attaccarle alla batteria? una cosa, si wiki leggo questo: "la messa a terra, o più propriamente messa a massa è [...]" quindi pensavo fossero la stessa cosa. perchè sono diversi dunque?
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#6 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Ho fatto la fascia per il telescopio con una serie di resistenze in parallelo... Poi dopo ho trovato anche un vecchio termoventilatore e gli ho preso il filo del riscaldatore però non ho ancora avuto tempo di farci nulla.
Quote:
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In ogni caso personalmente non farei fasce da più di 1A l'una, perchè finiscono per scaldare troppo ed è inutile. Basta scaldare poco perchè non si appanni l'ottica... Quote:
La massa è il punto di riferimento del circuito, ossia lo "0" a cui si riferiscono tutte le tensioni, positive o negative. La terra è un punto di scarica nel caso in cui ci siano cattivi isolamenti dei conduttori, oppure un'alternativa alla massa dove collegare le schermature. Il foro centrale delle prese è, appunto, la terra ed è attaccata ad un paletto piantanto... per terra. Lì non ci deve mai passare corrente, se non in caso di guasti, mentre sulla massa passa tanta corrente quant'è quella che passa sulle alimentazioni. Basti pensare che pochi mA sulla terra fanno scattare il differenziale. Può esistere un circuito senza terra -la maggior parte dei portatili non sono collegati a terra- ma non può esistere un circuito senza massa. Possono coincidere in alcuni cablaggi, ma sono due concetti completamente diversi.
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#7 |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2010
Messaggi: 93
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Secondo me la soluzione è resistenze,batteria 12v 7Ah (oppure di più se vuoi più autonomia) e un banale interruttore .
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#8 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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ok
ora, in teoria, se io applico una tensione di 12v alla fascia, devo avere una resistenza totale di 12ohm per avere 1A di corrente, giusto? nella pratica bisogna fare qualche correzione empirica o tenere conto di altri parametri riguardanti la batteria? seconda cosa: se attacco n fasce in parallelo avrò una resistenza totale del circuito di 1/[(1/12)*n]? quindi ad esempio attaccando due fasce avrò una resistenza equivalente di 6 ohm e 2A di corrente, ma su ogni singola fascia continuerò ad avere 1A. corretto? in questo modo però volendo attaccare 3 fasce e volendo avere un'autonomia di 4 ore dovrò procurarmi una batteria da almeno 12Ah tipo questa. ora, le mie tre fasce saranno una di diametro 20cm per il tubo che uso da guida (o anche in visuale), una per l'obiettivo fotografico mentre faccio foto in parallelo, e una eventualmente per l'oculare mentre guido (facendo foto a pellicola, non ho voglia di sprecare un fotogramma e una sessione perchè mi si appanna l'oculare e non riesco più a guidare, anche se non mi si è mai appannato l'oculare a ben vedere). ora, quelle per l'oculare e l'obiettivo, essendo molto piccole, non posso farle ad esempio da 0,5A? o anche meno, non ho idea di quanto basti per scaldare a sufficienza l'aria
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Tutto esatto.
La corrente è I=V/R, per cui misurata la V e misurata la R hai la I. Io uso quella da 1A per scaldare il tubo del telescopio, per l'obiettivo di una macchina fotografica secondo me anche da 0.5A è sufficiente e così a braccio direi che anche meno andrebbe bene per l'oculare. In realtà non devi scaldare l'aria, devi scaldare la lente, e più è piccola più in fretta si scalda...
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#10 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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ok, grazie a tutti per i consigli, adesso non resta che provare a farle a vari amperaggi e vedere quanta corrente serve realmente
vi farò sapere ![]()
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#11 |
Bannato
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 29264
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Invece di scaldare il telescopio sul momento non potresti raffreddarlo prima di usarlo?
La condensa si fa perchè il telescopio è più caldo dell'ambiente, qualche ora nel frigo dovrebbe evitarla. |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Quote:
Scaldi il telescopio e l'umidità evapora. Il tele nel frigo? ![]() ![]()
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#13 |
Bannato
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 29264
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Ma...
![]() ![]() Eviva il lunedì... ![]() |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
Messaggi: 16540
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ma usare i classici sali igroscopici non sarebbe più semplice?
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: Trento
Messaggi: 1567
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fare un paio di giri intorno all'ottica con del cavo riscaldante?
sarebbe autoregolante (più è freddo e più scalda) e la realizzazione molto semplice ![]() |
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#16 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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LOL
![]() L'importante è prenderla con spirito ![]() Quote:
![]() Quote:
Che sono, tipo PTC?
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
Messaggi: 16540
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![]() il problema della condensa non ce l'hai quando rientri in casa perchè l'obiettivo è freddo e l'aria in casa è calda? se uno ripone l'obiettivo in una scatola coi sali prima di rientrare, l'obiettivo dovrebbe riscaldarsi con l'aria circostante senza che si formi condensa... no? o ho capito male il problema? |
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Quote:
![]() Quando si sta fuori con il telescopio di notte, la temperatura scende e l'umidità che c'è nell'atmosfera condensa, non perchè trovi un oggetto più freddo (il telescopio è a temperatura ambiente, se non riscaldato) ma perchè l'umidità relativa raggiunge il punto di rugiada. Di conseguenza la lente si appanna -all'esterno-, così come qualunque altra cosa sia all'esterno si bagna. Tanto perchè ti faccia un'idea di cosa può voler dire... questa foto è stata fatta ad una uscita in novembre dell'anno scorso, e non è pioggia, era sereno... è umidità. ![]() Per fortuna è sufficiente scaldare anche solo leggermente l'oggetto che non si vuole finisca a mollo per evitare che si bagni in questa maniera oscena. Vabbè lì era stata una cosa folle, però mi è capitato pure in agosto lo stesso fenomeno, anche se ovviamente in misura molto minore.
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"Questo forum non è un fottuto cellulare quindi scrivi in italiano, grazie." (by Hire) ![]() Le mie foto su Panoramio - Google Earth Ultima modifica di gpc : 04-10-2010 alle 17:40. |
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
Messaggi: 16540
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Quote:
( non la ri-posto perché sarebbe già la terza volta ![]() e ora scusatemi ma vado a nascondermi... ![]() |
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Ma no dai, non ti nascondere che sennó qui se ne vanno tutti
![]() Comunque ad uno che aveva il computer lì a quell'uscita, quando l'ha riacceso il giorno dopo gli ha fatto il fumo ![]()
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"Questo forum non è un fottuto cellulare quindi scrivi in italiano, grazie." (by Hire) ![]() Le mie foto su Panoramio - Google Earth |
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