16 Ottobre 2008 ore 11:30 di: Tullio Matteo Fanti
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Opera ha pubblicato i primi risultati ottenuti attraverso l'utilizzo di MAMA, motore di ricerca per la struttura delle pagine Web realizzato internamente dalla società. Lo strumento sarà reso pubblico nei prossimi mesi
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Si chiama
MAMA, acronimo di Metadata Analysis and Mining Application, e rappresenta un motore di ricerca di nuova concezione realizzato internamente da
Opera Software. A differenziarlo dai numerosi motori di ricerca presenti sul Web è la sua capacità di
analizzare la struttura delle pagine, anziché semplicemente il testo in esse contenuto, permettendo così di ottenere interessanti
informazioni sulle tecnologie più utilizzate all'interno della grande rete e sulla loro implementazione. Al momento Opera si è limitata a fornire alcuni risultati delle sue ricerche interne, ma lo strumento dovrebbe essere reso pubblico entro pochi mesi.
Si
apprende così che i tag
HTML più popolari sono i vari HEAD, TITLE, HTML, BODY, A, META, IMG e TABLE, mentre i meno utilizzati in assoluto sono VAR, DEL e BDO.
Adobe Flash risulta presente nel 35% delle pagine analizzate da MAMA (circa 3 milioni e mezzo), con picchi di utilizzo in Cina (ove è presente nel 67% delle pagine). Fanalino di coda la Danimarca, ove Flash è presente solamente nel 25% pelle pagine. Il componente
XMLHttpRequest, elemento fondamentale della tecnica di sviluppo web conosciuta come Ajax, viene utilizzato nel 3,2% dei siti Web indicizzati e risulta particolarmente popolare in Norvegia, ove la percentuale sale al 10%. Sorprendentemente popolare l'utilizzo dei
fogli di stile a cascata (
CSS), scovati da MAMA all'interno dell'80% dei siti analizzati; le proprietà più popolari sono apparse essere "color" e "font". Molto utilizzato anche il codice JavaScript, presente nel 75% dei siti indicizzati.
MAMA è in grado di controllare anche l'aderenza delle pagine agli standard del Web; si
scopre così che
solo il 4,13% degli URL analizzati passa correttamente la validazione W3C. Opera ha quindi deciso di analizzare i meta tag presenti nelle pagine per capire se esiste una correlazione tra i programmi utilizzati per creare le pagine Web e la loro correttezza. A sorpresa, è
iWeb di Apple ad apparire correlato alla maggior parte delle pagine valide (81%), mentre sono stati creati con Adobe Dreamweaver solamente il 3,4% dei siti ritenuti aderenti agli standard. [...]
Fonte:
WebNews