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In Italia SALARI inferiori del 20% rispetto alla media Ocse
In Italia salari inferiori del 20% rispetto alla media Ocse
In Italia i salari sono inferiori di quasi il 20% alla media Ocse. E il divario si allarga se si parla di potere d'acquisto (-22%). Questo è il quadro emerso nell'Outlook sull'Occupazione dell'Ocse (l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che riunisce i paesi più sviluppati). Altri dati poco lusinghieri sono quello sull'occupazione femminile (ai livelli più bassi tra i paesi Ocse) e dei giovani che nel nostro Paese hanno forti difficoltà ad accedere al mondo del lavoro. Positivo invece il dato sulle ore lavorate. Nel 2007 gli italiani hanno lavorato in media 1.824 ore, 10 in più del 2006 (media Ocse 1.794). In base ai dati pubblicati dall'Ocse, il salario medio loro annuo in Italia nel 2006 è stato pari a 31.995 dollari, inferiore del 19,5% rispetto ai 39.743 dollari che costituiscono la media Ocse, ma sotto anche la media dell'Europa (37.516 dollari), della Ue-15 (38.759) e anche della Ue-19 (36.706). Se poi si considera il livello dei salari in termini di potere di acquisto, il dato italiano scende a 29.844 dollari, il 22% in meno rispetto ai 38.252 dollari della media Ocse e 34.322 della media europea. I salari medi reali, secondo i calcoli dell'Organizzazione, sono diminuiti dello 0,2% nel 2006 (+1,1% media Ocse), dopo essere aumentati dello 0,8% nel periodo 1995-2000. Nel 2007 per le retribuzioni medie reali del settore business è emerso invece un aumento dello 0,2% dopo -0,5% nel 2006. Le proiezioni danno un incremento dello 0,5% per il 2008 e dello 0,7% per il 2009. L'Ocse prevede per quest'anno una crescita della disoccupazione, in parallelo con il rallentamento dell'economia. «Il trend declinante della disoccupazione osservato negli ultimi anni - afferma l'Organizzazione nell'outlook sull'occupazione - é destinato ad invertirsi nel 2008, con il numero di disoccupati nell'aerea Ocse stimato in aumento di 1 milione di persone per quest'anno e di altri 2 milioni nel 2009». In particolare, nei paesi Ocse, il numero di disoccupati é atteso in crescita a 32,9 milioni per quest'anno e 34,8 milioni nel 2009, dai 31,9 milioni del 2007. La disoccupazione italiana, segnala ancora l'Ocse, dopo essere diminuita dal 6,8% del 2006 al 6,1% dello scorso anno è stimata in aumento al 6,2% quest'anno e al 6,5% nel 2009, contro una media per gli altri Paesi industrializzati del 5,7% quest'anno e del 6% il prossimo. Il tasso di occupazione complessivo è salito al 58,7% nel 2007 dal 58,4% del 2006, ma il dato nasconde forti disparità tra i due sessi: per gli uomini si sale al 70,7%, per le donne si scende al 46,6%, assai lontano dal 57,4% che costituisce la media dei Paesi aderenti all'Ocse e dal 59,1% dalla Ue-15. Il divario italiano è uno dei più ampi nell'intera aerea, stigmatizza il rapporto: è infatti il quinto su 30 Paesi. Solo Turchia, Messico, Grecia e Corea fanno peggio. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2001
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draghi hadetto che gli italiani devono fare ancora + sacrifici
.. e brunetta che aumenterà gli stipendi del 1.7% come da programma
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
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Tremonti, impegno sui salari Ironia su Draghi: si è convertito
Prima dell'estate il Governo formalizzerà un impegno in favore dei redditi delle famiglie e dei pensionati. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti durante l'audizione sul Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria) davanti alle commissione Bilancio di Camera e Senato. «Se c'è sviluppo e ricchezza da distribuire questa va distribuita in termini fiscali a favore dei redditi da lavoro dipendente, delle pensioni e della famiglia - ha detto Tremonti -. È un impegno che pensiamo di formalizzare e prendere prima dell'estate». La conversione di Draghi e il nodo speculazione. Tremonti non ha risparmiata una frecciata al governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, intervenuto ieri all'Aspen Institute con un discorso nel quale ha registrato l'erosione dei salari e la situazione critica per i risparmi degli italiani. «Nel 2007 la Banca d'Italia diceva che la crisi finanziaria globale era solo un turbamento, ancora nella relazione la considerava quasi superata e priva di un impatto sull'economia reale». Oggi, ha rilevato il ministro, comincia a considerarla. «Prendiamo atto della conversione di illustri personaggi sulle nostre. Sappiamo bene che i redditi sono oggetto di una erosione, ma sappiamo anche che questo dipende dalla speculazione e non lo abbiamo ancora sentito». Tremonti ha anche dichiarato: «Chiederemo in Europa l'applicazione dell'articolo 81 del trattato di Roma: è l'articolo che riguarda le manipolazioni di mercato, che abbiamo ragione di tenere che si applichi anche ad operatori che non sono dentro il perimetro europeo». Robin Tax, vietato scaricarla sui consumatori. Il ministro ha anche puntualizzato che i costi della Robin Tax non dovranno essere scaricati da banche, assicurazioni e compagnie petrolifere sui consumatori, pena «un ulteriore appesantimento fiscale». La stretta, infatti, ha riguardato «settori in grado di assorbire in modo non problematico un'imposta che è una riduzione relativa dei profitti. Mi pare che i settori l'abbiano assorbita, pur con dialettiche, con responsabilità nazionale. Tutti quei soldi sono andatia finanziare il sociale, altrimenti avremmo dovuto ridurlo». Crescita zero, difficoltà copertura da taglio Ires. Sul fronte della crescita, come noto, si va verso lo zero, ma in più ci sono delle «criticità di copertura» sulla riforma fiscale «fatte dal precedente governo in favore delle imprese» riducendo l'Ires dal 33 al 27,5 per cento. Tra le criticità anche la possibile «sentenza della Corte Costituzionale sulla deducibilità dell'Irap dall' Ires». La crisi più grave dal Dopoguerra. Tremonti ha poi spiegato che le coordinate economiche del Dpef sono state sviluppate sotto il vincolo della grave crisi economica in atto in Italia e nel mondo. Negli anni passati siamo stati accusati di non essere pro mercato, adesso molti si interrogano sui limiti del mercato». Nell'estate del 2007 - ha aggiunto - qualcuno aveva parlato di una crisi soltanto finanziaria, senza effetti sull'economia reale. Adesso si scopre che è la crisi più grave dal Dopoguerra con effetti non limitati al solo campo finanziario, ma estesi anche alla vita della gente. Io ho i titoli per discutere di questo, altri non hanno i titoli morali perché hanno concorso a creare il male che sta arrivando». Bersani (Pd) attacca: «Manovra regressiva». Il ministro "ombra" dell'Economia, Pierluigi Bersani, ha espresso la «profonda irritazione dell'opposizione per il meccanismo di discussione» della manovra che a suo giudizio è inoltre un provvedimento «regressivo». Bersani è intervenuto subito dopo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato impegnate nell'esame del Dpef. «È vergognoso - ha incalzato Bersani - ci avete messo 9 minuti ad approvarla, 9 giorni a scriverla e non so quante ore prevedete per la discussione in Parlamento». Poi Bersani chiede: «Come fa a non essere regressiva questa manovra con l'inflazione programmata all'1,7% e senza interventi su salari e pensioni?». La replica del ministro. L'inflazione programmata indicata nel Dpef all' 1,7% «è un numero che ci sembrava coerente con le strutture del sistema ma sappiamo bene che quel numero non rispetta la realtà», ha replicato Tremonti. Quanto ai conti pubblici il titolare di via Venti Settembre ha ribadito che il governo Prodi non ha avviato un vero risanamento strutturale. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...udizione.shtml P.s. Detta così , e sentita nei TG , sembra che il "SE" sia "C'E'" ,... è bravo a vendere il prodotto che non c'è , non c'è nulla da dire!!
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#4 |
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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Bene, gli imprenditori fuggiranno dalla Romania per impiantare le fabbriche qui.
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
Messaggi: 692
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SALARI: BIGGERI (ISTAT), A INIZIO 2008 AUMENTATI DEL 4,3% (ASCA) - Roma, 2 lug - Dinamica salariale in aumento ad inizio 2008, anche grazie al rinnovo di alcuni contratti di lavoro. Lo ha detto il presidente dell'Istat, Luigi Biggeri, nell'ambito dell'audizione alla Camera sul Dpef 2009-2013. Le retribuzioni per unita' di lavoro, ha precisato, sono aumentate ''in termini tendenziali'' del 4,3%. L'incremento e' stato piu' marcato nei settori di credito e assicurazioni (+6,6%) e dell'industria in senso stretto (+5,6%) ma e' risultato dell'ordine del 4% anche nelle costruzioni e nell'aggregato comprendente commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni. http://www.asca.it/moddettnews.php?i...I%20DEL%204,3% P.s. Questi dell'ISTAT , a volte, me li sento dentro il colon-retto ....
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Iscritto dal: Nov 2003
Città: Sorrento (NA)
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Concluso ottimi affari con: Simoncino, Devil!, Dive76, Lucadue, luciferme(2), ilcalmo, Rhadamanthis, Guns81(2), oldfield, DARIO-GT(3), remok, asdasdasdasd, kjing, smanet(2), bollit, sdedo71, aje85, overthetop, piripikkio, vash79(2) voodoo13, russo30, nick-86, gwwmas(4) Holy_knight, MM, bebeto, miki66, jemofrà, vasquali, AquilaDelNord, ilaria81, giorgio156c, DonaldDuck, valerio86, Raven, copacabanas, spike69, potoah, shokobuku e molti altri...(credo almeno un 300) |
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 686
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Il Marciaquaglia pensiero:
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” Ultima modifica di svarionman : 02-07-2008 alle 20:22. |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 821
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Non la facevo così sta Mercegaglia. Si sta rivelando piuttosto becera.
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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dovremmo lavorare per quanto siamo pagati. spediamo il 22% del nostro tempo alla macchina del caffè
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 686
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Parla al singolare. Abbiamo gli amministratori delegati più pagati d'Europa, quando un'azienda va male l'unica opzione è trasferire la baracca in Romania......questi sono tutti "figli di" che hanno ereditato la fabbricuccia. Se gli nomini il fordismo credono che sia una tecnica per il salto in alto.
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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e comunque anche la marciaquaglia p una figlia di, che però viene a dirti che devi fare la fame per permettere a quelli come lei di andare avanti così |
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#12 |
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Bannato
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 460
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per diminuire la disoccupazione ? semplice, agenzie del lavoro e contratti di una settimana
così il giornale titola :"2008 un milione di nuove assunzioni" Si deve fare come in Germania: sussidio di disoccupazione e uffici di collocamento molto più efficienti... le agenzie del lavoro (=caporalato sotto altro nome), devono essere limitate solo ad alcuni settori e soprattutto per aiutare gli extracomunitari.. La legge Biagi fù un altro bel "regalo" del governo Berluscconi ! http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Biagi |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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no per carità, finiremmo per avere mezza italia col sussidio
l'taliano medio dei tenerlo lontano dal sociale |
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Roma
Messaggi: 1356
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Io non vi capisco...il capo di confindustria dice che gli stipendi non devono essere adeguati? A parte il fatto che in regime di stagflazione non ha tutti i torti ma, considerando che probabilmente il fatto che si stesse in stagflazione l'aveva imparato due secondi prima, è probabile che non sappia di cosa si sta parlando. Detto questo si va avanti come con il prezzo del petrolio: 1,50 € al litro? -20% di immatricolazioni auto. Ho 1000 euro di stipendio? Pane, formaggio e casa fuori città. No pizza, no vacanze, no niente. Crepo io..ma mi porto giù mezza industria italiana. |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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#16 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Roma
Messaggi: 1356
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in alternativa mi indebito per fare 1 settimana di vacanza e mi accontento paciosamente del mio bel contrattino semestrale da ingegnere..faccio una vita di mmmm lo stesso..ma vuoi mettere la settimana passata alle maldive da ripagarsi in comode rate mensili? |
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#17 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
Messaggi: 692
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VERSO UN NUOVO ’29
GLI STIPENDI E LA CRISI Se lo dice lui! Il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, in una relazione all'Aspen Istitute Italia, dedicata ai rapporti Italia-Usa, ha detto tra l'altro: «I prezzi delle materie prime essenziali crescono, stipendi e salari perdono potere d'acquisto, è minacciata la tranquillità dei risparmi». Quest'affermazione concorda con le notizie, riportate da tutti i giornali, sui tagli alle spese delle famiglie italiane, a partire dal 2000. Peraltro, ambedue gli schieramenti politici, nelle recenti campagne elettorali, hanno detto e ripetuto che le famiglie italiane riescono a fatica a raggiungere la fine del mese. Il fatto quindi sussiste. Ma le idee, anche se implicite, sulle terapie divergono notevolmente. Non stupisce che il Governatore, di fatto, concordi con gli altri governatori delle banche centrali mondiali i quali, a Basilea, si sono pronunciati a favore di un futuro rialzo dei tassi di interesse, contro l'inflazione. Draghi, nella sua relazione, escludeva tassativamente che si possano mettere limiti all'assoluta libertà degli scambi mondiali. Ambedue le tesi, quindi, implicitamente escludono che una ripresa delle economie europee possa passare attraverso un rilancio della domanda interna, o mediante la sostituzione delle importazioni, tesi blasfema di questi tempi, o attraverso un rilancio degli investimenti. Il fatto è che la situazione che si sta profilando richiederebbe un attaccamento meno dogmatico alle tesi di liberismo incondizionato, che affidano in via esclusiva gli equilibri reali e finanziari al funzionamento dei mercati mondiali. Siamo entrati, dall'agosto 2007, in una crisi finanziaria che, a detta dello stesso Draghi, è peggiore, perlomeno qualitativamente, di quella del '29, e i cui effetti sono lontani dall'essere esauriti. Ciò significa che dovremo aspettarci fallimenti di istituti finanziari con ripercussioni imprevedibili sull'economia reale. Già adesso l'economia statunitense è in forte rallentamento, con i mercati degli immobili e delle auto in caduta libera. Gli economisti americani discutono da mesi solo se la recessione sarà meno profonda, o peggiore, di quella del '29. Dato il livello delle esportazioni europee negli Usa, questa è una pessima notizia. Alla crisi finanziaria dell'estate 2007 le banche centrali americana, inglese ed europea hanno fatto fronte con una massiccia iniezione di liquidità. Questo ha innescato una nuova ondata speculativa sulle materie prime. Da cui l'aumento del costo di carburante e degli alimentari, e conseguente approfondimento della crisi di potere d'acquisto delle famiglie italiane. Rispondere a questa inflazione, come dicono i banchieri mondiali, con un aumento dei tassi d'interesse, può solo aggiungere impulsi recessivi a quelli che arrivano dagli Usa. Certo, forse il corso dell'euro rispetto al dollaro potrebbe esplodere, e porre le basi di una sostituzione del dollaro con l'euro come moneta-perno mondiale. Ma il prezzo sarebbe una severissima recessione, che colpirebbe soprattutto Paesi, come l'Italia, già in difficoltà. Si potrebbe concludere che l'economia è una cosa troppo seria per farla fare ai banchieri. I quali, magari, in quanto provenienti da istituzioni finanziarie private, sono un po' troppo orientati al salvataggio di quelle istituzioni, e meno al rilancio delle economie. Forse, i governi dovebbero cominciare a pensare seriamente a come finanziare la ripresa di domanda interna, accrescendo salari e stipendi, e gli investimenti. Missione non impossibile, spremendosi le meningi ma, soprattutto, volendolo. (02 luglio 2008) http://ilpiccolo.repubblica.it/detta...ne=EdRegionale PRIMA LE DONNE , DOPO I BAMBINI...!!
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
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Se è per quello anche Brunetta e Comp. dicono che siamo dei lazzaroni fannulloni:
LA NOTIZIA: ITALIANI, I PIU’ POVERI MA STAKANOVISTI (ORE17) (AGI) - Roma, 2 lug. - I salari sono sempre piu’ ‘poveri’: ieri l’allarme del Governatore di Bankitalia Mario Draghi, oggi lo certifica anche l’Ocse. Gli italiani, secondo l’organizzazione parigina, guadagnano circa il 20% in meno rispetto rispetto alla media Ocse e il 17% in meno rispetto a quella di Eurolandia. Il salario medio annuo in Italia nel 2006 e’ stato di 31.995 dollari, il 19,5% in meno rispetto ai 39.743 dollari della media Ocse e il 17% in meno della media di Eurolandia (38.759). Eppure gli italiani sono tra quelli che lavorano di piu’: nel 2007 la media e’ stata di 1.824 ore contro le 1.814 del 2006, un valore inferiore solo a Repubblica Ceca (1.985), Ungheria (1986), Polonia (1976) e Messico (1.871). I sindacati suonano la grancassa. Domani con Confindustria, discuteranno dell’indice di riferimento dell’inflazione cui far riferimento per i prossimi rinnovi contrattuali, ma sollecitano comunque a stringere un patto sui redditi entro fine mese. Il Governo, nelle parole di Giulio Tremonti ascoltato oggi in Parlamento, promette comunque che se ci sara’ redistribuzione di ricchezza, la priorita’ sara’ per i ceti piu’ deboli e quindi pensionati e lavoratori dipendenti. Nel pomeriggio, nuovo pressing del Governatore di Bankitalia: in Parlamento, Mario Draghi ha esortato nuovamente l’esecutivo a ridurre le tasse, perche’ un intervento di questo genere “diminuirebbe le distorsioni dell’attivita’ economica e migliorerebbe la posizione competitiva delle nostre imprese”. Allo stesso tempo, ha aggiunto il Governatore, i conti pubblici peggioreranno nel 2008 e quindi non bisogna abbassare la guardia ma intervenire per abbattere il debito. E mentre si attendono misure a favore dei redditi, il nuovo Rapporto sullo stato sociale fa sapere che un adeguamento dei coefficienti, ossia dei sistemi di calcolo in base ai quali si conteggiano le pensioni future, potrebbe essere ‘fatale’. Se l’operazione venisse infatti compiuta ogni tre anni, la retribuzione perderebbe in media 3.300 euro l’anno. (AGI) http://www.aziende-oggi.it/archives/00045386.html
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: 100 metri dal mare
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Purtroppo per noi negli anni (almeno per i prossimi 10 ) a venire il divario sara' sempre maggiore.. Siamo credo il primo paese al mondo che paghera' lo scotto energetico..
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