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#1 |
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Iscritto dal: Apr 2008
Città: Roma
Messaggi: 96
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il progresso
Passato da pochi giorni, dopo ben quarant'anni, da una vecchia reflex manuale ad una Pentax K10 devo fare alcune riflessioni.
Se prendiamo un'Exacta degli anni '30, possiamo vedere che si tratta di un apparecchio dotato di un otturatore a tendina da 1/1000 a 12". Poteva montare tutti gli obiettivi che si voleva, poteva utilizzare il flash elettronico, intercambiare pentaprisma e mirini, essere montata su microscopi, telescopi, utilizzata per la macro con soffietti e tubi di prolunga. Per molti anni la gran parte delle foto scientifiche e naturalistiche sono state fatte con macchine di questo tipo. Confrontata con una recente reflex digitale, ma anche con una delle ultime macchine "a pellicola", sicuramente appare superata, per quello che riguarda la facilità d'uso. Niente automatismi, al massimo un pentaprisma esposimetrico, messa a fuoco rigorosamente manuale, ecc... Queste mancanze, non impedivano certo di fare un determinato tipo di foto, lo rendevano semplicemente più difficile. Anche gli schemi degli obiettivi, sono quasi tutti di quel periodo, e, le buone ottiche di allora non sono affatto inferiori a quelle di oggi. Sicuramente costavano di più perché i macchinari per produrli erano meno evoluti. Per esempio, negli anni '30 si producevano lenti asferiche, ma poiché le macchine utensili di allora non erano in grado di lavorare porzioni di cristallo non sferiche, la lavorazione era eseguita a mano da pochi operai particolarmente dotati (intendo che avevano un paio di sfere che emettevano fumo Ora, certo, è tutto più facile: automatismi efficienti, autofocus rapidissimi, flash con lettura TTL, la possibilità di cambiare al volo la sensiblità, per non parlare del poter controllare immediatamente come è venuta la foto. Tutto questo mi aiuta a fare con molta più facilità le foto che facevo prima, ma non c'è niente di più, non c'è alcuna svolta epocale, solo una discreta dose di progresso. Insomma, non siamo passati in un baleno dal dagherrotipo all'HP5.
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Leonardo: Topcon RE 2, Topcon Super DM, 20 mm f4 Zeiss Flektogon (Exacta), Re Auto Topcor 28 mm f2,8, Re Auto Topcor 58 mm f1,8, Re Auto Topcor 135 mm f3.5, Seimar 500 mm f8, Vivitar 2X converter, tubi prolunga, soffietto macro ecc..., Mamiya 220 Professional, Metz 45 CT1, Pentax K10d, Pentax DA-16 45 f4, Sigma 55-200 f4,5-5,6 |
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#2 |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Mar 2008
Messaggi: 311
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penso che sia il bello della fotografia, ritrovare anche oggi quel gusto e quei sapori di un tempo.
tutto cambia, tutto si evolve ma la fotografia non si snatura e resta affascinante. la tecologia nella fotografia non sostituisce o cambia il modo di concepire questa passiona ma si pone al suo servizio, al servizio di una passione che per fortuna resta immutata nel tempo. |
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#3 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Messaggi: 12848
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Penso che la vera rivoluzione sia stata l'industrializzazione (ed il conseguente calo di prezzo) dell'oggetto. |
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#4 | |
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Member
Iscritto dal: Apr 2008
Città: Roma
Messaggi: 96
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In ogni modo, l'abbattimento dei costi lo iniziarono i giapponesi negli anni '60, producendo, ad una frazione del prezzo, macchine buone quasi quanto quelle tedesche. Tanto per dare un po' di cifre, nel 1968 una Pentax Spotmatic o una Minolta SRT 101 costava 70.000 Lire (con il 50 mm), mentre una Topcon RE 2 arrivava a 90.000. Cifre non leggere ma sicuramente alla portata dei comuni mortali. Speriamo solo che la durata nel tempo delle reflex di oggi non sia come quella di molti altri prodotti tecnologici di consumo.
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Leonardo: Topcon RE 2, Topcon Super DM, 20 mm f4 Zeiss Flektogon (Exacta), Re Auto Topcor 28 mm f2,8, Re Auto Topcor 58 mm f1,8, Re Auto Topcor 135 mm f3.5, Seimar 500 mm f8, Vivitar 2X converter, tubi prolunga, soffietto macro ecc..., Mamiya 220 Professional, Metz 45 CT1, Pentax K10d, Pentax DA-16 45 f4, Sigma 55-200 f4,5-5,6 |
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Messaggi: 12848
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Per la durata: Quanto scattavi con l'analogica? Quando la usavo tanto io con la mia OM2 facevo un rullino al mese! Ora con la 40D scatto circa 200-300 foto ad occasione. Circa 1000-1500 al mese. Presuppongo un 15000-20000 all'anno. A questi ritmi è difficile che una reflex digitale possa durare in anni quanto una analogica, così come una analogica non aveva la stessa vita in scatti di una reflex moderna (che ha una meccanica ben più leggera ed affidabile) |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Trieste
Messaggi: 1661
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Non mi sembra che chi compri oggi una reflex lo faccia perchè te le tirino dietro.. La Canon entry level nuova (fino ad oggi) te la porti via a 700€ Otto anni fa con 300.000 lire ti prendevi una buona macchina reflex (sempre entry-level diciamo). Non mi pare che i prezzi si siano abbassati Oggi si spende molto ma molto di più in macchine fotografiche che qualche anno fa, grazie a o per colpa del digitale. Non so a quanto tempo fa ti riferivi, ma se stiamo parlando del mondo analogico di 10 anni fa e del mondo digitale di oggi questa è la mia impressione. |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Inter
Messaggi: 10237
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Hai detto bene: si tratta di progresso.
Oggi, scattare una foto, seguirne il processo di "sviluppo" e stamparla è una cosa alla portata di tutti; non richiede spazi e attrezzature deidcate (ad esclusione della stampante, se stampiamo a casa con inchiostri pigmentati e tecniche particolari). Questo è un BEL progresso, dal mio punto di vista; mai e poi mai, da adolescente mi sarei permesso di scattare centinaia di foto solo per "fare pratica" e mai e poi mai avrei visto fin nei minimi dettagli i risultati; mai mi sarei potuto permettere di scegliere lo stampatore standomente a casa; avrei dovuto prendere un treno ed andare da un fotografo che per sentito dire stampava bene, anziché andare da quella sanguisuga del "fotografo" della mia città... monopolista anche dei paesi vicini e cane nella stampa. Oggi via mail o via web invio ordini di stampe chissà dove e in un giorno me le portano a casa. Questo è lato positivo della tecnologia che avanza; la rivolzione sta nel fatto che è tutto più semplice e riproducibile. L'involuzione è invece nel fatto che il sensore della macchina è la sua pellicola; per quanto gestibile sia la sua dinamica cromatica, il bilanciamento del colore e tutto il resto; rimarrà sempre quello per tutta la vita della macchina, nonostante l'evoluzione della tecnica. Questo però permette di risparmiare tanti tanti soldi su rullini e sviluppo; se facciamo due conti una macchina moderna che contiene TUTTE le pellicole usate non costa poi tanto di più, considerando anche il fatto che oggi abbiamo macchine che scattano a 3 o più fps (i vecchi motori non vanno più comprati a parte). Altro lato negativo è l'abbandono progressivo della meccanica pura: ora è l'elettronica a comandare, con una legge che si fa sempre più inquietante: meno meccanica c'è, meno rischi d'usura ci sono e meno costi di produzione ci sono... ne consegue che spariscono otturattori, i pentaprismi si fanno sempre meno pentaprismi, gli schermi di messa a fuoco si fanno sempre più banali grazie all'autofocus, l'elettricità è fondamentale per la fotografia... e quindi addio alla vecchia "manualità" della fotografia. Non siamo passati dal dagherrotipo alla HP5, siamo passati dalla pellicola ai sensori per ora... in quanti anni però?? e in quante persone??? Pochi anni e milioni di persone; dubito che il passaggio da dagherrotipo a pellicola sia stato così fulminante. Ma soprattutto, chi ha detto che la pellicola è morta e il futuro sarà solo digitale? Magari, tra 50 anni, la fotografia analogica sarà considerata come la pittura e la fotografia digitale sarà in grado di essere indipendente dalla fisica classica dell'ottica e aderirà alle leggi della fisica quantistica con conseguenze che neanche ci immaginiamo... che ne so, quella che oggi chiamiamo fotografia digitale potrà registrare 3 o, perché no, 4 dimensioni e concetti come profondità di campo, diaframma, otturatore spariranno del tutto e verrà a crearsi una nuova forma di arte figurativa (ologrammi in movimento in cui potremo decidere di sfocare lo sfondo a posteriori, stampanti 3D alla portata di tutti, display 3D ecc.). Ciao
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https://instagram.com/teod |
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Messaggi: 12848
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E 30 anni fa le cose mi sembravano molto costose! Anche perchè c'era ...anzi, non c'era, il consumismo odierno...specie nella "roba" elettronica. E' anche vero che se relazioniamo il prezzo di una macchinetta col prezzo della benzina, o di un appartamento, o di una vacanza alle maldive otteniamo diversi punti di vista... Probabilmente mi sembrava costosa allora perchè ero piccolo io e/o perchè mio padre la teneva come un gioiello e la acquistò dopo attentissime valutazioni! |
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
Città: San Bonifacio - Verona
Messaggi: 867
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A mio parere le macchine hanno una durata simile, che siano di oggi come di 10-20-30 anni fa; allora avevano problemi meccanici, oggi elettronici, ma tant'è; anche la storia degli scatti che dice Aarn è vera, ma il fatto è, imho, che oggi non si aspetta che la macchina si rompa, ma la si cambia prima, vuoi per esigenze vuoi per rincorrere le mode, mentre una volta non era raro vedere compatte plasticose tenute assieme con attack e scotch, ma finchè facevano foto non si buttavano. Una volta la fotocamera era nientepiù che una "scatola per rullini"; cambiavi pellicola e avevi diverse dominanti, resa più morbida, miglio contrasto, saturazione, ecc...insomma avevi un altro sensore...ecco, bisognerebbe avere la possibilità di cambiare il sensore; smonto il dorso come il frontalino di un'autoradio e...clack! ci attacco il mio bel sensore nuovo nuovo...
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D70|F80|24/2,8|50/1,8|85/1,8|15-30|18-55VR|18-70|28-80|70-200/2,8|70-300|Yashica FX-3|16/2,8|19/3,8|28/2,8|50/1,7|135/2,8|200/4|300/,6|500/5,6|35-70|80-210|Kiev 88|30|45|80|150|Biottica Seagull|Canon Powershot A620|Casio EX-S500|Manfrotto 055 Pro + testa 141RC Flickr Ultima modifica di mino79 : 10-06-2008 alle 20:49. |
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#10 |
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Iscritto dal: Apr 2008
Città: Roma
Messaggi: 96
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Sinceramente, mi sembra che la nostra società più che "consumista", si possa definire "sprechista".
Il tentativo di farci rottamare oggetti perfettamente funzionanti e tutto sommato non ancora irrimediabilmente obsoleti, è evidente e sempre più forte. I fabbricanti sono sempre stati costretti a sfornare modelli nuovi, dove qualche miglioria doveva essere presente, per giustificare il maggiore esborso e la sostituzione, in modo da mantenere il mercato di ricambio del prodotto. Una volta, però, un modello rimaneva in produzione parecchi anni prima di lasciare il passo a quello nuovo. Ora siamo su una vita di un anno un anno e mezzo. Tra l'altro, oggi, con l'elettronica, si può offrire una manciata di automatismi e di funzioni in più, praticamente a costo zero. Ben altra cosa è costruire un apparecchio robusto ed in grado di assicurare le stesse prestazioni nel tempo. A occhio, la Pentax K10 che ho appena comprato mi sembra ben costruita, però non so se fra quarant'anni sarà in grado di funzionare come la mia vecchia Topcon. buone foto
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Inter
Messaggi: 10237
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I problemi saranno all'inizio le batterie, magari non più reperibili, poi l'ossidazione della circuiteria; tutti questi probelmi però arriveranno probabilmente dopo che verrà sostituito l'otturatore.... Ciao
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#12 | |
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Utente sospeso
Iscritto dal: Mar 2008
Messaggi: 311
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prima un oggetto lo sfruttavi fino in fondo. oggi lo cambi nonostante vada bene e funzioni ancora bene. |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Inter
Messaggi: 10237
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Oppure lo scotch non basta più per sistemarlo...
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#14 | |
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Member
Iscritto dal: Apr 2008
Città: Roma
Messaggi: 96
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1) le parti meccaniche sono quasi sempre ricostruibili, se ne vale la pena. Tanti anni fa vidi, in pochi minuti, ricavare un alberino conico da un chiodo, usando semplicemente trapano a colonna, lima e ... mani buone. I componenti elettronici, invece, o si riesce a trovarli o si butta l'apparecchio. 2) una reflex digitale, per quanto piena zeppa di elettronica, comprende ancora molte parti meccaniche essenziali. L'otturatore, per esempio, per quanto controllato elettronicamente è sempre un componente meccanico, con tendine, molle ecc... 3) la gran quantità e varietà di apparecchi, spesso dal costo non elevato, comporta a volte che non si prende in considerazione il magazzino ricambi. Se si guasta in garanzia c'è la sostituzione del'apparecchio, se si guasta dopo, l'unica possibilità è il cassonetto, a spese del cliente. Un anno e mezzo fa ho acquistato un DVD recorder con hard disk della Philips. Mandato in assistenza perché il cassettino a volte non usciva, me ne hanno ridato un altro identico, nuovo imballato, dicendo che non è prevista la sostituzione della meccanica. Quindi, se succederà di nuovo, passati i due anni, dovrò buttarlo. 4) l'invecchiamento degli oggetti tecnologici, tralasciando l'usura, è molto complesso. Mentre le parti in metallo sono praticamente eterne, i materiali sintetici (gomme e plastiche) possono decomporsi in pochi anni, anche se conservati al riparo in un armadio. I componenti elettronici sono soggetti a molti problemi, si va dall'ossidazione di switch, potenziometri e contatti, alla fuoriuscita di acido dei condensatori eletrolitici. Insomma, mi sembra che le cose che si fanno oggi, non siano propriamente come i diamanti (per sempre buone foto
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Salerno
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#16 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2007
Città: Pisa (from Bari)
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Tornando IT. La digitalizzazione comporta intrinsecamente una capacità di sviluppo a bassi costi rispetto all'analogico che consente ai marchi di introdurre nuovi modelli a ritmi sempre più alti. Tutto ciò si paga con una qualità costruttiva volutamente non mirata a durare. Se poi si aggiunge che le tecnologie di acquisizione-elaborazione avanzano molto più velocemente che con l'analogico i ritmi di innovazione sono mostruosi. Penso che arrendersi a un compromesso sia l'unica cosa possibile per i comuni mortali. E guardando le foto che scattate, anche se voi me le mostraste tra 10 anni, sarebbero ancora delle splendide foto. A differenza che per l'informatica, in fotografia non ci si occupa di bit. Ma di luce, ferro, legno, roba che pesa...lo strumento è solo tale. Se poi tra 10 anni si potrà scattare a 30Mpixels tanto da riempire le pareti del salotto con i nostri scatti...chi si tirerà indietro? Con tutti i suoi lati negativi le evoluzioni tecnologiche alla lunga portano a un generale miglioramento...ma nel mezzo ci sono insidie, bufale e ciofeche a nastro... |
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