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Lussino (Croazia), istituita la più grande riserva dei delfini dell'Adriatico
Nasce la più grande Riserva dei Delfini dell'Adriatico
Protezione dei delfini in Adriatico: un esempio di come la ricerca applicata aiuta in modo efficace la conservazione della biodiversità mediterranea. Domenica 6 agosto, nel corso della celebrazione del 14° Giorno del Delfino, che si tiene regolarmente dal 1993 sull'Isola di Lussino (Croazia), il Segretario di Stato del Ministero croato della Cultura, Dr. Jadran Antolovic, ha dichiarato l'istituzione della Riserva dei Delfini di Lussino. All'annuncio hanno presenziato il Segretario Esecutivo dell'Accordo sulla Conservazione dei Cetacei in Mar Nero, Mar Mediterraneo e Atlantico adiacente (Accobams), la Dott.ssa Marie-Christine Van Klaveren, e l'assistente del Ministro per la Protezione della Natura, Sig. Zoran Sikic, insieme ad altri dignitari. Una lettera di congratulazioni per il raggiungimento di quest'importante traguardo è giunta nella sede dell'associazione Blue World Institute (associazione non governativa capofila di questa campagna) da parte del Presidente della Repubblica, Sig. Stjepan Mesic. L'area (http://www.blue-world.org/MPA/) è adesso protetta conformemente alla Legge croata per la Protezione della Natura come una Riserva Zoologica Speciale e, in quanto tale, è soggetta al più stretto regime di protezione. Secondo questo iter, l'area riceve inizialmente una protezione preventiva da qualsiasi forma di sviluppo di nuove attività umane, della durata di tre anni. Questo periodo permetterà l'istituzione di un Ente di Gestione e la preparazione di un Piano di Gestione per Riserva permanente. Allo scadere dei tre anni, la designazione diventerà permanente attraverso un Decreto del Governo croato. La Riserva dei delfini di Lussino rappresenta la prima Area Marina Protetta dedicata in modo particolare alla protezione di una popolazione di tursiopi in Mediterraneo ed è la più grande esistente in Adriatico, con la sua superficie totale di circa 526 chilometri quadrati. La designazione di questa Riserva si è basata sulle scoperte ottenute da una serie di studi ad hoc realizzati dal Blue World Institute sui fattori critici che hanno influenzato la distribuzione e l'abbondanza dei tursiopi nell'area negli ultimi dodici anni, e sulla valutazione dell'impatto socio-economico a livello locale di questa designazione. Questi studi sono contenuti in due tesi di Dottorato condotte in collaborazione con la Sea Mammal Research Unit dell'Università di St Andrews (Gran Bretagna), con l'University College London (Gran Bretagna) e Tethys (Italia). Questi lavori accademici hanno incarnato la crescente tendenza alla necessaria partecipazione degli ambienti accademici alla realizzazione delle politiche ambientali, costituendo un elemento catalizzatore fondamentale per lo sviluppo di questa Riserva. La designazione è stata, infatti, il risultato di una cooperazione intensa e concertata tra i ricercatori e i funzionari del governo nazionale e locale. In particolare, tra i rappresentanti del Blue World Institute, dell'Istituto di Stato per la Protezione della Natura, del Museo croato di Storia Naturale e del Segretariato Accobams. Questa designazione rappresenta uno dei pochi esempi di come funzionari dello Stato e ricercatori possono lavorare insieme in modo efficace verso un traguardo comune. Oltre ai tursiopi (Tursiops truncatus), l'area protetta faciliterà la conservazione di numerose specie di flora e di fauna in pericolo d'estinzione o protette e dei loro habitat critici; per esempio, siti di svernamento della tartaruga comune (Caretta caretta), praterie di Posidonia (Posidonia oceanica), aggregazioni di coralli e siti di nidificazione dei cormorani (Phalacrocorax aristotelis). Quest'area conta anche 152 specie di flora marina, 303 specie d'invertebrati marini (7 rigidamente protette e 9 protette) e 112 specie di pesci (19 dei quali in pericolo d'estinzione). L'area è anche nota per i suoi importanti siti archeologici marini, in particolare quello ove è stato rinvenuto un bronzo greco di valore inestimabile, l'Apoxymenos. (Info: Dott.ssa Caterina Fortuna cel. 338 1767572 e-mail: fortuna.cm@tiscali.it, sito: www.blue-world.org) (11 Agosto 2006) (Villaggio Globale)
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