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#1 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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Ricerca medica "Open Source" , come Linux
Da un po di tempo mi frulla per la testa una idea .. perche non adottare nella ricerca medica lo stesso modello di sviluppo open source che tanti programmatori utilizzano per costruire e migliorare Linux....???
In fin dei conti , nel caso di molte medicine , non si tratta di sintetizzare un risultato esatto tra tanti sbagliati ..? cosa di meglio che un metodo di sviluppo come quello di Linux , in cui i ricercatori di tutto il mondo possono condividere i loro risultati con quelli degli altri sino ad arrivare al risultato desiderato? Non risolveremmo molti problemi nei nostri conti pubblici decurtando i costi di migliaia di medicinali che ora vengono pagati dallo stato se questi venissero rimpiazzati da altri non brevettati(e quindi meno costosi)? |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Città: Uxbridge (Londra) ma Padovano doc!
Messaggi: 67
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scusa...forse non ho capito il senso del tuo intervento...ma le riviste scientifiche a che servono se non a condividere i risultati ottenuti?
ciao
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International HwUpgrade member Questo thread non c'è più "Ciò che per il bruco è la fine del mondo in realtà è una bellissima farfalla" Lao Tse |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: varese
Messaggi: 186
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le riviste rendono noti i risultati, le case farmaceutiche ci fanno la cresta
ciao;Andrea
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"Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali, inizio a staccare..." (Kevin Schwantz) |
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#4 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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Quote:
I medicinali hanno dei brevetti e se non hai i permessi non puoi produrli. Il caso piu eclatante è quello dei medicinali salvavita che non possono essere prodotti dai paesi africani perche i detentori dei brevetti non gli rilasciano i permessi , ma senza andare lontano potremmo parlare di molte cure costosissime che servono a curare gravi malattie nel nord del mondo , dove se va bene hai uno stato sociale che te le passa , se va male devi sperare di avere una assicurazione medica che le copra. Spero di essermi spiegato ora. |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: varese
Messaggi: 186
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sarei fortemente favorevole all'idea di linux&xunil, che alla fine significherebbe ricerca pubblica..... il problema è che le cause farmaceutiche impediscono in tutti i modi che ciò avvenga per proteggere i loro interessi economici(io li chiamerei traffici....)
ciao;Andrea
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"Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali, inizio a staccare..." (Kevin Schwantz) |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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Grandi aziende ne hanno compreso le potenzialità .. chi ci dice che un domani grandi Paesi non comprenderanno i vantaggi di questo tipo di ricerca? |
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 1999
Città: Uxbridge (Londra) ma Padovano doc!
Messaggi: 67
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ora ho capito approvo in pieno! |
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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Up
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#10 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Trieste
Messaggi: 5983
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I brevetti farmaceutici non coprono il medicinale ma il principio attivo in esso contenuto che svolge l'attività curativa, non brevettano la casa ma il mattone che la forma.
Se per curare una malattia ci vuole quella sostanza non hai modo di aggirare il problema se non trovando molecole alternative ma diverse, cosa difficile. La ricerca in campo farmacologico poi è nelle mani dei privati, lo stato non ha risorse da destinare a questo scopo ergo non può fare concorrenza. Le utopie sono sempre belle ma la legge del mercato è diversa, se tu fossi il privato che investe e scopre non penso che ti andrebbe bene la tua proposta, come per tutto se paghi hai. L'open nell'informatica fa storia a se, mi sa che non hai idea di quanto costi un laboratorio di chimica, sia in termini di costruzione che di mantenimento, la ricerca in sè è una voragine che ingoia fondi a palate, impossibile farlo no profit.
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https://www.fotografodigitale.org/ |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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Quote:
Non credere che per le case farmaceutiche sia un tale salasso, la ricerca si concentrerebbe sui medicinali di base sottraendogli certamente degli introiti , ma pensa anche a quanti nuovi mercati si aprirebbero toglieno questa spada di damocle dall testa dei paesi in via di sviluppo .. forse non sara il migliore affare per le case farmaceutiche , ma lo sara che chi vende altri prodotti che non sono di prima necessità , farebbe bene al mercato. I laboratori costerranno molto , ma certamente meno di quello che costa ad uno stato pagare i medicinali dell' assistenza medica. Se i paesi con economie sviluppate investissero in queso tipo di ricerca parte della loro spesa sanitaria , sicuramente ne avrebbero un ritorno vantaggioso nel giro di pochi anni , senza contare l immenso beneficio che ne trarrebbero i paesi in via di sviluppo. Riguardo il discorso dei brevetti , non so come si possa aggirare , ma basterebbe una legge per cui i risultati della ricerca pubblica sono GLP e possono "sovrascrivere" quelli della ricerca privata. Non dico che sia una cosa semplice , ci vorrebbe un forte piano di riforme per mettere in pratica un piano del genere , però prima o poi dovremo pensarci su perche il fatto di trattare la ricerca medica con le stesse leggi di mercato delle PayStation sta creando disastri sociali piu adatti al medioevo che al XXI secolo. |
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Trieste
Messaggi: 5983
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Quello che forse non ti è chiaro è che ai paesi sviluppati non conviene aiutare in tal senso quelli arretrati, per fare un esempio pratico ti cito l'Africa. Eticamente sarebbe giusto far si che quelle persone possano beneficiare almeno dell'assistenza sanitaria minima come antibiotici ma non verrà mai intrapresa questa strada da nessun governo per un semplice motivo, finchè sono ridotti nelle attuali condizioni non si possono opporre allo sfruttamento indiscriminato delle loro risorse. Alle nazioni ricche conviene tenere quelle povere nel loro attuale stato, l'eventuale mercato di cui parli tu sarebbe enormemente meno redditizio rispetto alla possibilità d'avere risorse naturali a cui attingere quasi a gratis e manodopera che lavoro a livelli prossimi a quelli della schiavitù. Un paese che risolve i propri problemi sanitari è pericoloso perchè poi vorrà risolvere i propri problemi socio-economici andandosi a scontrare con le attuali potenze presenti sul mercato. La verità è questa, le democrazie si basano sul mercato così come sono concepite oggi, l'economia è il motore del mondo, i buoni propositi sono e sono destinati a rimanere ai margini perchè sono antieconomici e quindi bollati. Posso essere daccordo con te sui principi che esprimi ma l'analisi che ti ho fatto rispecchia il mondo e per cambiarlo ci vogliono ben più che le parole ed i buoni propositi purtroppo, neanche la maggioranza può fare la differenza visto che alla fine il potere politico, che sarebbe l'unico a poter agire, è subalterno a quello economico.
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Milano
Messaggi: 19148
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anche a me piacerebbe che non ci fossero brevetti e che la ricerca fosse meno "segreta" ma tommy ha assolutamente ragione quando dice che è tutto in mano ai privati i quali giustamente devono rifarsi in qualche modo dei grossi investimenti.
insomma non vorrei che la ricerca si fermasse per mancanza di fondi se diventasse "open source" |
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#14 |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2000
Città: The city of wasting disease
Messaggi: 7389
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sarebbe bello, ma nessuno ha interesse nel debellare le malattie... tutti quelli che lavorano nel campo della medicina hanno soprattutto interesse nel fare soldi
è una utopia, una bella utopia, ma mi sa che sarebbe irrealizzabile... temo |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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up
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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I brevetti sono il principale motivo e la condizione necessaria per cui la ricerca farmaceutica esiste.
Se i risultati della ricerca farmaceutica non fossero brevettabili, nessuno svolgerebbe più ricerca farmaceutica. Se non si potesse brevettare un farmaco, qualsiasi azienda potrebbe utilizzare i risultati ottenuti dalla ricerca di un'altra azienda per produrre in proprio il farmaco. Le altre aziende, senza aver sostenuto alcun costo per la ricerca, potrebbero proporre il farmaco ad un prezzo decisamente inferiore alla prima azienda, quella che ha sostenuto i costi della ricerca. Questa però è una situazione virtuale, che non avverrebbe nemmeno. Se i brevetti fossero aboliti, la prima azienda saprebbe a priori di non poter rientrare dei suoi investimenti. Quindi razionalmente non incomincerebbe nemmeno la ricerca. La seconda azienda non avrebbe nessun farmaco da copiare, perchè nessuno lo ha ricercato. Non ci sarebbero farmaci a costi accessibili: semplicemente, non ci sarebbe più alcun nuovo farmaco. |
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#17 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 719
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Mi sembra assurdo che un'azienda fà ricerca e poi non sia messa nella condizione di godere al massimo dei risultati della sua ricerca.
Sia eticamente che economicamente spero (e mi opporrei) a qualsiasi tentativo di associare una licenza pseudo-GPL alla ricerca. Sarebbe la fine della ricerca stessa oltre che un danno economico/sociale per le nostre società gravissimo. La ricerca oggi è tutta praticamente a carico dei privati, "toglierli di mezzo" significa eliminare la ricerca stessa
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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