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Iscritto dal: Feb 2009
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Caro Tettamanzi,il prossimo tuo sono io
![]() di Marcello Veneziani Da quando votano Berlusconi, Bossi e la destra senza Fini, gli italiani sono considerati dalla stampa un popolo razzista. Razzisti verso i negri, i froci, i giudei. Ma anche verso i drogati, gli avanzi di galera, i terroni e le puttane. È la tesi che percorre i libri di Gianantonio Stella, Gad Lerner, e i loro numerosi recensori. Ma il loro massimo ideologo è Checco Zalone. Si deve infatti al comico pugliese una godibile satira dei pregiudizi degli italiani su padani, terroni, negri, ricchioni, drogati. Il suo film, Cado dalle nubi, assai naive, è più efficace e fresco delle paginate che i massimi quotidiani italiani, riveriti autori e vari editori pubblicano in questi giorni su xenofobia e omofobia. Le battute di Checco Zalone sono più incisive di quella del presidente della Camera che ha scoperto nell’infanzia dei suoi 57 anni che nel presepe ci sono extracomunitari: se è per questo, anche Gesù Bambino, i suoi genitori e i Re Magi erano extracomunitari. A Fini sfugge la location del presepe, che non è l’Unione europea ma Betlemme. La trovata di Checco Zalone è semplice: fa parlare un ragazzo d’oggi con le parole ingenue e i modi di pensare diffusi fino a pochi decenni fa, quando erano anzi senso comune, non solo al sud; l’effetto comico sgorga naturale da questo piccolo anacronismo. Non è però del film di Checco Zalone che voglio parlare ma della tesi di fondo, soprattutto nel libro di Stella, passato dalla Casta dei governanti a fustigare la Razza dei governati. Episodi d’intolleranza non mancano e Stella da bravo inviato li sa ricostruire con perizia e dovizia. Stella non si ferma al caso italiano ma parla del razzismo come di una piaga eterna e universale («l’eterna guerra contro l’altro», recita il sottotitolo). E questo dovrebbe già farlo riflettere: se quel che lui chiama razzismo esiste da sempre ed è diffuso ovunque, non gli viene il sospetto che gli episodi di intolleranza siano distorsioni, degenerazioni, di un’indole naturale e universale, umana molto umana? Quel che lui legge come odio verso chi non è come noi, odio verso l'altro, il diverso, è un sentimento deviato in timore e rancore, che in taluni muta in intolleranza. Quel che invece è comune è la naturale, universale, umanissima preferenza verso chi senti più vicino a te, tua madre o tuo figlio, i tuoi amici da una vita, i tuoi compaesani. Perché si deve colpevolizzare quest’amore riducendolo alla sua degenerazione? Tutte le società reggono su questa elementare, spontanea preferenza. La fraternità comincia da tuo fratello, l’amore comincia da chi ami, la carità da chi ti è più caro. Nessuna ideologia progressista, nessun senso civico mi spingerà mai a considerare equivalente la premura che nutro per mio padre e quella che dovrei nutrire per un povero marocchino; o addirittura mi spingerà a rovesciarla, preferendo l’amore per il lontano, per il diverso, per l’estraneo, rispetto all’amore per il vicino, il proprio figlio o con-sorte. Già l’amore per il prossimo indica la prossimità come primo livello di dedizione, non certo la lontananza. E l’amor patrio è un sentimento sano e salutare, nasce da un amore per il nostrano, non da un odio per il loro. Secondo tema, anche questo umanissimo: la paura. Non possiamo negare che nelle società multirazziali e transessuali scatti la paura per l’ignoto, per l’estraneo, per chi mette a repentaglio le sicurezze di una vita, non solo patrimoniali ma anche affettive: il nostro paesaggio, i nostri valori, i nostri usi e costumi. È un errore lasciarsi guidare dalla paura, è vero, e dalla percezione di insicurezza: ma è un errore più grave punire la paura e deludere la richiesta di sicurezza. Qui vengo al nodo della questione, e mi rivolgo a Stella e a tutto il firmamento che lo accompagna: ma quanti episodi di razzismo nascono dall’aver trascurato questa diffusa esigenza di sicurezza, dall’aver negato e demonizzato il desiderio di sentirsi rassicurati e riconosciuti nella propria identità? Quanta intolleranza ci saremmo risparmiati se avessimo riconosciuto piena cittadinanza al sentimento comunitario e identitario, anziché lasciarlo inselvatichire e poi crescere negli angoli bui e negli spiriti animali? Sono le identità ad armare i razzismi o piuttosto la loro negazione? Amare le identità non vuol dire armarle. E così, quante sacrosante difese della famiglia vengono catalogate e poi demonizzate come omofobia; e così, esasperate, frustrate, finiscono davvero per incanalarsi in quella direzione? Invece se si riesce ad accogliere culturalmente l’identità o la comunità, se si rispettano le radici proprie, si è poi in grado di riconoscere e rispettare quelle degli altri. Riconoscete alla famiglia lo statuto di base portante della società, tutelatela davvero; e poi potrete esigere che vengano riconosciute e rispettate le altre scelte nella vita privata. L’importante è maturare un istinto naturale in una scelta civile e culturale, non lasciarlo al basic instinct della bestialità di gregge. Prendete la polemica sul cardinale Tettamanzi. Il linguaggio usato, i paragoni compiuti nell’attaccarlo, sono stati volgari e inaccettabili: ma la richiesta che l’erede di Sant’Ambrogio rappresenti in primo luogo la civiltà cristiana e la religione cattolica, mi pare sacrosanta, tutt’altro che infondata. Come vedete, non ho nemmeno sfiorato l’argomento, pur fondato, che certi timori diffusi nascono da episodi accaduti, da comportamenti frequenti o da delitti realmente compiuti. Mi limito solo a notare che chi invoca ossessivamente la legalità e le regole poi inveisce contro chi vuol fare rispettare la legalità e le regole anche per l’immigrazione clandestina. Si introducono perfino reati d’opinione per idee politicamente scorrette, mentre si depenalizzano i reati per comportamenti scorretti, illegali e realmente lesivi. Si puniscono le opinioni, non i reati. Torno infine a Checco Zalone: la sua ridente denuncia di xenofobia, omofobia e terronofobia ha un merito doppio. Non solo è più lieve e divertente del filone intellettuale e politico parallelo, ma mostra anche l’altro punto di vista, ovvero il candore, l’umanità di chi coltiva quei pregiudizi sulla pelle, sul sesso e sul sud; salvo poi essere tenero, fraterno e affabile verso checche, negri, drogati, padani e terroni. Perché il pregiudizio riguarda categorie, ma poi la vita vera ti fa diventare amico per la pelle di un negro, suocero padano di un terrone e cugino affezionato di un ricchione. Il Giornale.it Al solito mi inchino a Marcello Veneziani,un brillante intellettuale di destra che ho sempre stimato. |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Enna : urbs inexpugnabilis
Messaggi: 1194
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divertitevi leghisti sfogtevi il più possibile che dopo silvio non governerete mai più.
lo sapete vero? vatti a guardare le percentuali di voto delle lega. tornerete all opposizione mi auguro per moltissimo tempo. purtroppo fuori dal parlamento sarebbe troppa grazia , ma ne sarei ben lieto. divertitevi ora. l osteria vi aspetta. |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Si vabbè, pure Checco Zalone ora è un massone progressista della nomenKlatura comunista al servizio di Satana per deridere i GRANDI VALORI dei valorosi ed imperituri Figli della Lupa (Padana però) difensori strenui del Crocefisso (ma non della Croce - soprattutto quello che verrà appeso al muro di Pontida vicino a "Padania Indipendente" che è ancora scritto, controllato stamattina
)Ma ndi a ciapà i raČ ! (cit. Castelli, ma corretto con la dizione giusta del suo paese). Tanto si può dirlo Ultima modifica di lowenz : 13-12-2009 alle 11:06. |
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#4 | ||
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? |
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#5 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 411
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"... quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la Tv ..." cit. Veneziani sembra voler chiedere un riconoscimento ufficiale per una certo tipo di tradizione, di cultura di modo di vivere e di essere pensando poi così che questa (finta) sicurezza calmi gli animi a fronte di espisodi di intolleranza che ci sono e ci sono sempre stati perchè legittimi nella natura dell'uomo che deve "difendersi" dall'ambiente "ostile". Io la vedo in modo molto diverso ovvero che una cosa del genere non farebbe altro che fomentare ancora di più l'odio e la discriminazione verso chi, a questo punto a maggior ragione, è ritenuto "diverso", non riconoscendosi all'interno di un cerchio di valori e costumi "ufficiali".
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Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Da me in Piemonte si usa la "e",non la "a". |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 411
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Occhio a non inchinarti troppo.
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 376
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Una quasi-giustificazione dell'intolleranza con la scusa della "paura", della "disattenzione" per il problema sicurezza, da una presunta contrarietà di una certa parte d'Italia ad essere contrari alla difesa dell'identità.
C'è qualcos'altro lì dentro? Quando qualcuno ha bisogno di altri che difendano la sua identità è perchè una sua identità non la ha. E lo sa. I mussulmani non hanno bisogno che lo stato li difenda, hanno una loro FORTISSIMA identità finanche a livello personale. E li AIUTI a mantenerla ogni volta che difendi la tua identità PER LEGGE, usando LO STATO per farlo, si veda il crocifisso e tutta la spettacolare PORCATA che ci stanno facendo. Che poi loro si debbano uniformare alle nostre leggi è un altro discorso e prego di non tirarlo in ballo. Ah.. vero, spettacolare il "Mi limito solo a notare che chi invoca ossessivamente la legalità e le regole poi inveisce contro chi vuol fare rispettare la legalità e le regole anche per l’immigrazione clandestina". Ma dai ![]() Aspettiamo che la Lega si arrabbi per la polizia allo stremo. Che la lega si incazzi e difenda quei poliziotti che fanno 100 ore di straordinario e se ne trovano pagate 30. O prendono le macchine in prestito per arrestare i mafiosi e fare appostamenti. Far rispettare la legalità, oddio. La difesa della legalità. Aspettiamo che Bossi dica qualcosa a Berlusconi quando offende i magistrati che arrestano i mafiosi perchè stanno indagando anche su di lui. La difesa della legalità. Da scompisciarsi. Parole, frankytop. Parole. I fatti dimostrano che della difesa della legalità non gliene frega un cazzo. E che le regole sull'immigrazione clandestina sono una PUTTANATA (il reato di immigrazione clandestina è una multa. I soldi per l'espulsione che li devono mettere le procure, nel frattempo i clandestini sono o liberi od intasano le celle. )
Ultima modifica di MadJackal : 13-12-2009 alle 11:20. |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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#10 | |
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Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Seee,vabè...torna a studiare va
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Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 411
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Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a machere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... ...e come le supposte abitano in blisters full-optiona, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri, quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo e sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero, boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
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#16 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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![]() "Si introducono reati".....notare l'uso furbetto del "Si": non viene detto CHI li ha introdotti, giocando sulla cosa per indicare i cattivi progressisti.....ma un attimo.....chi è la maggioranza oggi? Chi può metter mano alle leggi? La Destra! E ALLORA CHE ASPETTA A TOGLIERLI SE SONO TANTO ORRENDI? Ennò, se li toglie poi come si fa ad attaccare il pensiero progressista del "politically correct"? Furboni, ma giusto perchè c'è chi è idiota e non fa 2+2. Dulcisi in fundo: chi ha depenalizzato il falso in bilancio? Non è "comportamento scorretto, illegalo e realmente lesivo" quello? Noooooooooooooo
Ultima modifica di lowenz : 13-12-2009 alle 11:44. |
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2000
Città: BUSTO ARSIZIO
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* e aggiungo ... marcello veneziani non ha ben chiaro i valori cristiani e scrive solo per ideologia , pensare che un rappresentante della chiesa debba ragionare con ideologia politica e la cosa più ridicola e provincialotta che abbia mai sentito ... marcello veneziani ? questo ? : dal corriere.it http://www.corriere.it/politica/08_o...4f02aabc.shtml Licio Gelli: «Io in tv? C'è di peggio» Su Odeon con «Venerabile Italia» Il «Maestro» della loggia massonica segreta P2 condurrà un suo programma. Ospiti? Andreotti e Dell'Utri * NOTIZIE CORRELATE * VIDEO: «Io in tv? C'è di peggio» * AUDIO: Stimo Berlusconi, ma sia più deciso. La P2? Irripetibile" Licio Gelli nel giardino di casa a Villa Wanda (Olympia) Licio Gelli nel giardino di casa a Villa Wanda (Olympia) MILANO - «Io in tv? C'è di peggio». Licio Gelli, da tutti ricordato principalmente per essere stato il «Maestro Venerabile» della loggia massonica segreta P2 risponde a proposito della sua apparizione in tv. Anzi più che una apparizione è una conduzione vera e propria. E come si poteva chiamare il suo programma se non «Venerabile Italia»?. Sottotitolo: «La vera storia di Licio Gelli». Così il «Maestro» avrà un programma tutto suo da lunedì, alle 22.30, su Odeon tv (Guarda il video). IL PROGRAMMA - Sarà la «voce narrante», assieme a Lucia Leonessi, di una «ricostruzione inedita della storia dell’ultimo secolo, «dalla Guerra di Spagna agli anni ’80, dai salotti di Roma alle rive del lago di Como, dall’epoca fascista al crac del Banco Ambrosiano». Il programma, presentato venerdì a Firenze, vedrà anche la partecipazione di personaggi politici e storici come Giulio Andreotti, Marcello Veneziani e Marcello Dell’Utri. Nella prima puntata parlerà di fascismo ovvio per uno che è stato camicia nera e che ha aderito anche alla Repubblicà di Salò. un grande uomo
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quanto mi piacerebbe essere napoletano ! come dice berlusconi tutte le volte che passa davanti al quirinale ... roberto benigni |
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#18 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
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Eh ma quelli non sono massoni cattivi! Solo quelli progressisti sono cattivi!
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#19 | |||||
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Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
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La filosofia dei sinistridi in sintesi mira solo a soddisfare questa loro intima necessità emotiva,nulla più. Immagino la soddisfazione di certi quando apprendevano(e apprendono tuttora) notizie,chessò,dell'ennesimo assalto banditesco alla VILLA di turno. (Naturalmente poi nel corso degli anni è successo che a forza di ingressi di irregolari,cert immigrati non si sfogano più solamente sulle villette tanto odiate dai sinistridi,ma anche sulla popolazione meno abbiente e questo ha fatto cambiare il voto di coloro che magari prima votavano a sinisttra ed ora votano Lega...) Quote:
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P.S. Bossi fa bene a difendere il Berlusca. Quote:
![]() In ogni caso io,non so te,ma in giro vedo molte ma molte meno prostitute che stazionano ai lati delle strade,ergo molto è stato fatto e con buona pace tua e di altri si continuerà a fare. Ah,buon Natale. Ma per sfizio potresti dar fuoco all'albero di natale che probabilmente il comune del tuo paese avrà allestito,buon divertimento. |
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#20 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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