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Afghanistan: L' italia pensa alla costituzione di un battlegroup
Roma, 29 gen (Il Velino) - L’Italia e la Spagna potrebbero presto costituire a Herat, in Afghanistan, una nuova unità a livello di reggimento che si occuperà del controllo del territorio. Lo apprende IL VELINO da fonti Nato a Bruxelles. La forza, denominata “Battlegroup”, sarà composta da quattro compagnie (circa quattrocento militari), tre italiane e una spagnola. Per far ciò, però, sarà necessario l’invio nel paese asiatico di un ulteriore reparto di soldati italiani, che si affiancherà ai tre già sul territorio (due italiani e uno spagnolo). A quel punto, l’attuale “Quick reaction force” (Qrf) diventerà il “Battlegroup”. Per quanto riguarda la sua composizione, l’ipotesi più attendibile è che ci siano tre componenti di fanteria leggera (spagnola e italiana) e una meccanizzata (italiana). A questo proposito, il piano di fattibilità dell’operazione è allo studio del Comando di vertice operativo interforze (Coi), l’organismo della Difesa italiana che si occupa di gestire tutte le missioni all’estero dei nostri militari. L’accordo finale, invece, potrebbe essere siglato al summit dei ministri della Difesa Nato a Vilnius (7 e 8 febbraio) e annunciato in chiusura del vertice dei capi di Stato dell’Alleanza atlantica a Bucarest, ad aprile.
Già in passato il nostro paese aveva adottato questa tecnica quando aveva deciso di inviare rinforzi al contingente italiano in Afghanistan: in particolare per quanto riguardava il dispiegamento di due aerei senza pilota (Uav) Predator e di un velivolo da trasporto C-130. Il loro utilizzo fu deciso al vertice Nato di Riga (novembre 2006), ma fu comunicato dal ministro della Difesa Arturo Parisi solo in chiusura del successivo summit di Siviglia a febbraio del 2007. La costituzione del “Battlegroup” fa parte della nuova strategia italiana nell’ovest dell’Afghanistan, che prevede la razionalizzazione dei compiti dei militari. Oggi nella regione ci sono soldati appartenenti a diverse unità e corpi, convocati a seconda dei compiti richiesti e comandati da un generale italiano, però non necessariamente appartenente allo stesso reparto. Invece, in base al piano di ristrutturazione, a breve la gestione di Herat e della regione ovest verrà affidata a una forza, tutta proveniente dalla stessa brigata, compreso il suo comandante. La prima unità schierata secondo le nuove direttive sarà la brigata aerotrasportata Friuli, che verrà dislocata a Herat in primavera. Rimangono invece invariati il numero e i compiti degli operatori delle nostre forze speciali (circa duecento), che continueranno a essere affiancati dalla componente elicotteristica (cinque Mangusta, due Ch-47 e due SH-3D), da quella ad “ala fissa” (un C-130) e da quella dell’intelligence (quattro Predator). Questi ultimi sono stati inviati in Afghanistan nella prima metà del 2007. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2007
Città: Mega Direttore Gran Figl. di Putt. & Lup.Mann.
Messaggi: 803
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una strategia per razionalizzare i compiti..etc etc...
vabbè...ma un "comando unificato" non suona meglio di battlegroup se è "solo" per razionalizzare meglio etc etc?... ![]()
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"ne bis in idem";il ricordare il mio vissuto non mi affrancherà dal commettere sbagli....ma certamente mi impedirà di commetterne gli stessi.... ![]() |
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