Ucraina: sì al russo, slitta la Nato

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Ucraina: sì al russo, slitta la Nato

(Avvenire) Ieri il nuovo premier dell'Ucraina, Viktor Janukovich, insieme con tutto il governo, si è recato in Crimea per discutere i problemi economici ed interetnici di quella difficile regione. Ed ha affrontato anche i maggiori problemi di politica interna ed estera. In settembre, ha detto Janukovich, il governo presenterà un disegno di legge che dovrebbe risolvere il problema del bilinguismo. L'ucraino rimarrà lingua ufficiale, ma il tentativo di imporne il monopolio, ha dichiarato il premier, suscita in parte della popolazione "reazioni di rigetto". Per quanto riguarda il russo, il governo si ispirerà alla Carta europea delle lingue regionali. in modo che «la lingua russa venga usata liberamente, che coloro che parlano fluentemente il russo possano usarlo nei tribunali, negli ospedali, insomma, nella vita quotidiana». Janukovich è considerato "filo-russo", ma la sua proposta non è semplicemente una riverenza verso Mosca: circa il 20% della popolazione ucraina è russa (soprattutto nelle regioni orientali) e, a causa della lunga simbiosi politico-culturale fra i due Paesi, il 78,4% della popolazione è bilingue. Per quanto riguarda l'adesione alla Nato, essa rimane anche nell'agenda del nuovo governo, ma, ha sottolineato Janukovich, «astenendoci dall'immediata richiesta di adesione, intendiamo utilizzare questo periodo per un reale avvicinamento alla Nato, per fare le necessarie riforme e mettere in pratica le raccomandazioni che ci ha già notificato l'Alleanza». Comunque non se ne parlerà fino al 2008 e l'adesione alla Nato sarà sottoposta ad un referendum.